Provincia di Parma

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Sito Ufficiale: http://www.provincia.parma.it/

Mercoledì, 27 Aprile 2016 15:21

In Appennino "Sulle tracce di antiche vie"

 

Il progetto, che vede protagonisti gli otto Comuni dell'Appennino Parma Est insieme ai Parchi del Ducato e alla Diocesi di Parma, è stato presentato ieri in Provincia.

Parma, 27 aprile 2016

Il progetto "Sulle Tracce di antiche vie", vincitore e terzo classificato nel concorso indetto dall'Istituto Beni Culturali Regionale Giovani Per il Territorio 2016, propone di riportare al presente e quindi rendere percepibili e fruibili i beni culturali perlopiù "nascosti" del territorio del nostro Appennino.

E' stato presentato ieri mattina in Piazza della Pace nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte il Delegato provinciale ai Parchi Gianpaolo Cantoni, il Presidente dei Parchi del Ducato Agostino Maggiali, LinoFranzini Sindaco di Palanzano, Federica Di Martino assessore alla Cultura del Comune di Langhirano, Matteo Cattani assessore alla Cultura del Comune di Corniglio e i rappresentanti dell'Associazione Pro Val Parma.

Il progetto è sostenuto da un ampio partenariato locale: Comune di Langhirano (capofila), Comune di Tizzano Val Parma, Comune di Monchio delle Corti, Comune di Palanzano, Comune di Corniglio, Comune di Neviano degli Arduini, Comune di Lesignano de'Bagni, Comune di Calestano, Unione Montana Est, Parchi del Ducato, Curia Vescovile di Parma, Comunità delle Valli dei Cavalieri, Associazione Culturale Ermo Colle, Centro Culturale di Torrechiara, Scuole del territorio, Musei, Pro Loco, Coop 100 Laghi, Abacus -Arco, Agenzia AssaporAppennino.

L'Appennino parmense è ricco di testimonianze medievali che la ricerca dell'Associazione Pro val Parma ha geolocalizzato e verificato come fossero legati da antichi percorsi storici tuttora presenti: come la "Via del Sale" che si snoda lungo le valli dell'Enza e del Parma, ma anche strade trasvallive ancor meno note e importanti per gli scambi tra le popolazioni locali. Il bene culturale al centro del progetto è un vero e proprio Parco Tematico Medievale in cui resistono molti beni culturali localizzati lungo l'antica viabilità legata al trasporto del sale.

Il progetto di gestione e cura del circuito ritrovato vuole collegare le emergenze medievali del territorio e gestire le antiche vie in accordo con gli Enti coinvolti. Il circuito, rinominato "Le Valli dei Cavalieri" sarà gestito in modo unitario a cura del Gruppo Assapora Appennino che comprende archeologi, architetti, Guide turistiche e ambientali, operatori didattici e culturali.
L'idea è quella di creare lavoro con un modello operativo che, partendo dalla conoscenza scientifica, recuperi la presenza dell'itinerario per una sua fruizione animata da didattica, promozione e accompagnamento ricreativo e turistico. Per mantenere i due cuori pulsanti del progetto: professionalità di ricerca e comunicazione/fruizione del territorio, anche con soluzioni innovative in questo 2016 che è Anno dei Cammini storici.

Il programma prevede un nutrito calendario di eventi, escursioni e laboratori che ogni mese manterranno viva l'attenzione "Sulle Tracce di antiche vie". Si comincia già l'8 Maggio a Moragnano mentre il 29 Maggio si "riaprirà" il passo di Fragno con due gruppi di camminatori da Langhirano e Calestano che si incontreranno sul crinale per festeggiare l'occasione. In Giugno le attività saranno a Neviano e al Lagastrello, in Luglio nella valle dei Cavalieri, mentre in Agosto anche gli spettacoli di ERMO COLLE faranno rivivere i luoghi medievali. Settembre sarà dedicato alla Via del Sale, anche per la concomitanza con il Festival del Prosciutto a Langhirano, in Ottobre si andrà verso l'Appennino reggiano in onore della Riserva Mab Unesco, poi a Novembre si tornerà verso valle con gli itinerari tra San Michele Tiorre e la Badia di Torrechiara, con viste inusuali sul Castello.

L'autunno sarà la stagione dedicata ai Laboratori con le Scuole, partendo da quelle locali per poi arrivare a coinvolgere quelle della città, con un'ampia offerta di attività per "tornare A Scuola in Appennino".
Così partendo dal contagioso entusiasmo di un gruppo di giovani operatori culturali della Val Parma, un'intera comunità potrà godere di nuovi punti di vista da cui osservare un Appennino da riscoprire, da amare e magari tornare ad abitare.

Dati tecnici

Progetto elaborato da Associazione Pro Val Parma, nata a Bosco di Corniglio nel 2010, allo scopo di difendere, tutelare e promuovere le risorse ambientali, sociali, culturali e turistiche della Val Parma e recentemente rinnovata dall'ingresso di numerosi e qualificati giovani del territorio.
Il Circuito Le Valli dei Cavalieri è un anello di circa 200 km che dall'antico porto di Brescello conduce al Malpasso (Lagastrello) e per chi vuole tornare a valle propone un percorso sull'altro lato della ValParma

La comunicazione è a cura di "La Tavola del Contado" Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

Presentati in Piazza della Pace i dati dell'Oml della Provincia di Parma, con Fritelli e Vescovi. "Ora la sfida è quella di mantenere questi numeri". 

Parma, 21 aprile 2016

Dati assolutamente straordinari per l'occupazione nel 2015 trimestre per il nostro territorio: vi è stata l'anno scorso una crescita delle assunzioni a tempo indeterminato pari al 59,5%, e il grosso del risultato si è avuto nell'ultimo trimestre, in particolare a dicembre.
Lo segnala il Rapporto annuale sull'andamento del mercato del lavoro in provincia di Parma nel 2015 con gli aggiornamenti congiunturali e con i dati al 31 dicembre 2015 illustrato stamattina in Piazza della Pace da Pier Giacomo Ghirardini e Monica Pellinghelli dell'Oml, l'Osservatorio sul Mercato del Lavoro della Provincia. Erano presenti il Presidente della Provincia Filippo Fritelli e il Delegato provinciale a Lavoro e Statistica Maurizio Vescovi, esponenti di istituzioni, associazioni di categoria, mondo del lavoro e della formazione.

"Apprezziamo molto questo recupero, che ci permette di guardare avanti con grande fiducia – dichiara in proposito il Presidente della Provincia di Parma Filippo Fritelli - Se questo dato si manterrà, per Parma significherà il recupero l'occupazione persa nella precedente recessione e una sua sostanziale riqualificazione. Il pericolo è quello di un ridimensionamento, dovuto alla fine degli incentivi governativi: la vera sfida è quella di riuscire a mantenere questo risultato nei prossimi mesi, con adeguate azioni di sostegno all'economia locale."

Soddisfatto anche il Delegato al Lavoro e Statistica Vescovi:"Abbiamo un risultato molto positivo, e gran parte delle assunzioni sono di personale laureato, nella fascia sopra i 25 anni già inseriti in carriere flessibili ma non solo – spiega Vescovi – Emerge invece un problema per la fascia più giovane del mercato del lavoro sotto i 24 anni: per i ragazzi senza esperienza di lavoro, con bassa istruzione e anche per immigrati, il tasso di disoccupazione è aumentato e ha raggiunto il massimo storico."

ECCO I DATI DELL'OML

Nel 2015 il prodotto interno lordo è aumentato in volume dello 0,8%: è il primo anno di crescita per il Paese dopo tre anni di recessione. La decontribuzione prevista in legge di stabilità 2015 a favore dei contratti a tempo indeterminato si è rivelata determinante per l'incremento degli occupati e dei consumi che ha caratterizzato tale fase di ripresa anche in Emilia-Romagna (la crescita viene stimata intorno allo 0,9%) ed in provincia di Parma, ove il recente scenario risulta marginalmente migliore rispetto a quello nazionale e regionale in virtù di una maggiore crescita dell'export (aumentato, su base annua, in valore del 9,6%, a fronte del 4,4% e del 3,8% registrato, rispettivamente, a livello regionale e nazionale).

Il mercato del lavoro dipendente, in provincia di Parma, nel 2015, riflette in modo coerente i fenomeni legati alla crescita dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato riscontrati nel Paese – non ultima l'anomala crescita delle assunzioni a tempo indeterminato avvenuta nel mese di dicembre 2015, documentata in tutto il Nord Italia. Nel 2015 il complesso delle assunzioni è cresciuto del 12,2%, conoscendo fortissime variazioni congiunturali (18,9%) e tendenziali (27,1%) nel quarto trimestre 2015. Giacché le cessazioni dei rapporti di lavoro sono aumentate su base annua solamente del 3,2%, nel 2015 si è determinato un incremento netto dei rapporti di lavoro alle dipendenze pari a ben 4.108 unità, quasi tutte (3.878) attribuibili al quarto trimestre, come viene quantificato dal saldo destagionalizzato. Tale vistoso incremento netto di posti di lavoro alle dipendenze su base annuale è la sintesi di 6.815 rapporti a tempo indeterminato in più e, rispettivamente, di 2.232 e 475 rapporti a tempo determinato e a chiamata in meno, una dinamica a sua volta dominata dall'inedita crescita delle assunzioni a tempo indeterminato pari al 59,5% su base annua, a cui ha contribuito non poco l'anomala variazione tendenziale (138,5%) e congiunturale (67,6%) rilevata nell'ultimo trimestre dell'anno. Nel complesso si quantifica un recupero delle posizioni di lavoro dipendente al livello che si registrava prima della crisi 2011. Questo risultato quand'anche venisse solo parzialmente mantenuto nei mesi a venire, rappresenta comunque una triplice svolta: per il fatto di aver segnato un recupero occupazionale nel core business del sistema locale e per essersi concretizzato tramite l'instaurazione di rapporti di lavoro alle dipendenze relativamente stabili dal punto di vista contrattuale e mediamente qualificati dal punto di vista dei contenuti professionali.

Nel 2015 nelle attività manifatturiere si è rilevato un incremento netto dei rapporti di lavoro alle dipendenze di portata inedita: 1.484 unità. Al saldo positivo hanno contribuito tutti i settori chiave del sistema manifatturiero: industria alimentare (per 434 unità), meccanica generale (337) e strumentale (375), chimica-farmaceutica (163). Modeste variazioni negative si registrano nelle costruzioni (-42 unità) e nelle restanti attività industriali (-35). Si rileva un soddisfacente incremento netto di rapporti di lavoro dipendente su base annua per il commercio (528 unità) e per gli alberghi e ristoranti (295). Ma la parte del leone l'hanno fatta le altre attività dei servizi (1.887 unità in più), dove spicca il contributo dei servizi alle imprese per 739 unità (al netto del lavoro interinale), a cui vanno aggiunti 339 nuovi posti di lavoro dipendente nel settore trasporti, magazzinaggio e comunicazioni. Il 2015 incamera inoltre un incremento netto di 568 rapporti di lavoro dipendente nell'istruzione, da ascrivere in gran parte al programma di reclutamento promosso dal governo e di 254 unità nella sanità e assistenza sociale. Non si registrano variazioni di rilievo per i rapporti di lavoro alle dipendenze in agricoltura (-9 unità).

Nel 2015 le ore di cassa integrazione guadagni complessivamente autorizzate sono diminuite del 45,9% e i lavoratori posti in mobilità in forma collettiva del 42,5%. Questo miglioramento generalizzato degli indicatori ha comportato però solo un marginale abbassamento del tasso di disoccupazione, passato dal 7,1% nel 2014 al 6,9% nel 2015, mentre si è registrato un deciso aumento del tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) dal 23,6% al 29,3%. I patti di servizio dei Centri per l'impiego provinciali, stipulati a favore di cittadini disoccupati o precariamente occupati, ammontano a 25.541 al 31 dicembre 2015, in aumento su base annua del 17,6%.

Rapporto completo e slides all'indirizzo: www.statistica.parma.it/page.asp?IDCategoria=3905&IDSezione=29541&ID=538319 

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

"Un segnale di convivenza civile contro i fondamentalismi". Così l'ha presentata ieri in Provincia il Vice presidente dell'Ente Bellini che la presiede. Presenti i rappresentanti delle principali associazioni degli stranieri del territorio.

Parma, 24 marzo 2016

"Un segnale di convivenza civile per contrastare i fondamentalismi che allontanano i popoli e conducono alla barbarie". Così il Vice presidente della Provincia Gianni Guido Bellini ha presentato stamattina in Piazza della Pace la Consulta Provinciale degli Stranieri, insieme ai rappresentanti delle principali associazioni degli stranieri del territorio.

"Negli anni scorsi la Provincia ha portato avanti un lavoro importante di coordinamento e di sostegno delle associazioni e delle comunità degli stranieri a Parma e provincia – ha ricordato Bellini – e anche oggi, nonostante la trasformazione dell'Ente e l'incertezza sul suo futuro, intende proseguire in questo percorso, puntando sulla partecipazione attiva delle comunità attraverso i loro rappresentanti. Mantenere un presidio di coordinamento consente anche alle associazioni e alle comunità provenienti da paesi diversi e lontani fra loro di confrontare le esigenze, i bisogni e di arricchire, grazie alle loro conoscenze e competenze, il territorio che li ospita."

Le comunità straniere più numerose a Parma sono quelle dell'Est Europa: al primo posto quella rumena con 7.502 persone, seguita dalla moldava con 7454 e dall'albanese con 7443.
Lo scopo della Consulta è quello di offrire un luogo di confronto alle varie associazioni, già presenti nei territori comunali, in modo che possano dialogare tra loro costruttivamente. La sede sarà in via Inzani 29.
Il Vice Presidente della Provincia Bellini è il Presidente della Consulta, l'albanese Erion Begaj è il Vicepresidente, Segretaria è la marocchina Sabil Bahija.

Numerosi sono stati gli interventi all'incontro, e naturalmente gli attacchi terroristici di questi giorni a Bruxelles sono stati lo sfondo da cui non si può prescindere.

"Ormai il futuro nostro e dei nostri figli è qui e in momenti come questi le comunità straniere devono dare il segnale che rispettano norme e culture di questo paese – ha detto Erion Begaj - Con la riorganizzazione della Provincia anche le comunità straniere nel territorio della provincia di Parma devono cercare di adattarsi per rispondere meglio ai cambiamenti in corso. La Consulta Provinciale Stranieri potrà essere un ottimo strumento d'aiuto e di dialogo tra le comunità, anche grazie all'attenzione e l'impegno che l'ente Provincia dedica alle richieste che provengono dai nuovi cittadini ".

"Sono lusingata di fare parte del gruppo che ha preso l'iniziativa di creare questa Consulta, che contribuirà a consolidare i rapporti tra le varie associazioni di Parma e provincia e a farle collaborare insieme." Ha dichiarato Sabil Bahija, presidente della Maisone Maroccaine e Segretaria della Consulta.

"Esprimo la gratitudine della comunità romena alla Provincia di Parma per il sostegno offerto ai progetti che in passato abbiamo portato avanti insieme – ha affermato Marina Bilha presidente della Associazione Romania chiama Parma - La creazione della Consulta degli stranieri dimostra l'interesse della Provincia per l'apporto che cittadini di diverse nazioni possono offrire alla cultura italiana. L'auspicio è che questo mutuo interesse si mantenga vivo e si rafforzi ulteriormente in futuro, per rendere il territorio aperto, dinamico e stimolante per quanti ci vivono e lavorano."

"I fatti accaduti in questi giorni a Bruxelles, ma anche in Turchia, Marocco, Libia, Costa d'Avorio, Kenia, sono attentati contro l'umanità – ha dichiarato Ben Hammouda Lotfi dell'Associazione Voce Nuova, proveniente dalla Tunisia – Non è l'Islam che causa tutto questo. L'unità è l'unica soluzione per sconfiggere questo cancro."

"Ci sentiamo parte di questo paese, che ci ha dato tanto, molti di noi sono nati qua, o hanno la cittadinanza italiana – ha ricordato Mahfoud Abdelhafid, dell'Associazione Bel-agire di Fornovo, di origine marocchina - E' l'ignoranza che porta all'odio. Con la Consulta avremo la possibilità di sviluppare progetti comuni."

Ha rincarato la dose Abdou Ba, primo presidente della Comunità Senegalese di Parma: "Questi terroristi sono traditori, perché hanno avuto lavoro e istruzione in Europa."
Ma avverte: "Gli stranieri in Italia rappresentano il 12% della popolazione e l'11% della ricchezza: devono essere ascoltati prima di assumere le decisioni che li riguardano."

Michel Oulouade, del Comitato dei Saggi della Costa d'Avorio, ha parlato dell'attività della sua associazione, che lavora per frenare l'esodo dalle campagne alle città nel suo paese. "Più di duemila ragazzi che erano pronti ad emigrare sono tornati in campagna, grazie al protocollo d'intesa tra Provincia di Parma, Regione Emilia Romagna e otto grandi città ivoriane – ha spiegato – Chi parte vende tutto quello che ha per pagare il viaggio, quindi non può più tornare indietro. Occorre moltiplicare i progetti concreti, come questo. "

Ha portato il suo saluto anche Victoria Verde Hermosilla presidente dell'associazione peruviana "Il sorriso di Michelle", che nel ricordo della figlia tragicamente scomparsa lavora per aiutare i bisognosi del suo paese, soprattutto le donne maltrattate.

Gaston Mavakala Kiamenga, proveniente dalla Repubblica Democratica del Congo, in Italia dal 1983, già membro della Consulta regionale, ha ripercorso le faticose tappe dell'integrazione: "Dall'1984 all'89 l'immigrato straniero non aveva diritto a lavorare in Italia, poi ancora non poteva acquistare casa, né ottenere finanziamenti in banca – ricorda – In seguito le cose sono cambiate. Parma e la sua provincia ci hanno accolto bene e noi abbiamo fatto tanto per accogliere i nuovi arrivati e impedire che entrassero nel mondo della violenza. Adesso occorre una nuova integrazione, non bisogna distruggere quello che abbiamo costruito insieme."

Maria Nimerenco presidente della Comunità moldava ha ricordato la nascita della sua associazione "Fernando Santi" nel 2000 : "Noi che abbiamo esperienza e conosciamo le leggi lavoriamo per aiutare chi arriva, li seguiamo e li sosteniamo – ha spiegato – Oggi è un giorno storico, nasce qualcosa di importante. Stamattina abbiamo ascoltato tante storie di vita: possa restare sempre questa apertura tra noi e portarci a risultati concreti."

"Pace e solidarietà sono le parole chiave: lo straniero è un amico, non è il nemico della porta accanto – ha affermato Diana Teneva dell'associazione interculturale Milleeunmondo, nata quasi vent'anni fa, che si occupa di integrazione, inserimento lavorativo, mediazione culturale e linguistica, che ha auspicato che con la Consulta si possa avviare un lavoro comune tra tutte le associazioni di stranieri del territorio.

All'incontro ha portato il suo saluto anche Luciano Mazzoni, del Forum Interreligioso di Parma.

(Fonte: Provincia di Parma - Ufficio stampa)

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