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Martedì, 07 Luglio 2015 09:29

14^ edizione del Festival Teatrale di Resistenza

Martedì 7 luglio 2015 ore 21.15 inaugurazione del Festival Teatrale di Resistenza nel 55° Anniversario dei Caduti di Reggio Emilia. Ore 21.30 "Figlie dell'epoca. Storia di (alcune) donne della grande guerra". -

Reggio Emilia, 7 luglio 2015 -

Nel giorno del 55° Anniversario dei Caduti di Reggio Emilia, oggi, martedì 7 luglio, inaugura al Museo Cervi di Gattatico (Reggio Emilia) la 14^ edizione del Festival Teatrale di Resistenza, rassegna di teatro civile contemporaneo, ideato e promosso dall'Istituto Alcide Cervi e da Cooperativa Boorea, con il patrocinio dell'Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Reggio Emilia e Comune di Parma, della Provincia di Reggio Emilia e di Parma, dei Comuni di Gattatico, Campegine, Sant'Ilario d'Enza, Castelnovo di Sotto, Fontanellato, Poviglio, che si svolgerà sino al 25 luglio negli spazi esterni della casa contadina abitata dalla famiglia Cervi, oggi moderno Museo di Storia contemporanea.

Dopo l'inaugurazione alle ore 21.15, seguirà, primo spettacolo in concorso, alle ore 21.30 Roberta Biagiarelli con "Figlie dell'epoca. Storia di (alcune) donne della grande guerra", drammaturgia di Simona Gonella, advisor storico Gemma Bigi, produzione La Corte Ospitale – Rubiera (RE), Babelia&C, in collaborazione con Istoreco - Reggio Emilia, Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Fano, con il sostegno di Converse.

Lo spettacolo, nell'anno del Centenario della Prima Guerra Mondiale, propone una visione del conflitto con gli occhi delle donne, attraverso un catalogo di voci e persone che anche se non sono partite per il fronte, come hanno fatto gli uomini, ugualmente sono andate in guerra come crocerossine, operaie, braccianti, ma anche come intellettuali, pensatrici, pacifiste e antimilitariste. Al centro del racconto c'è il Congresso internazionale delle Donne dell'Aja del 28 aprile 1915, cui partecipano oltre 1000 donne provenienti da tutta Europa e dall'America per cercare una pace possibile. Facendosi ponte tra le donne di ieri e quelle di oggi, l'autrice dà voce alle "figlie di quell'epoca" e della sua, creando un cosmo popolato da donne con biografie esemplari dentro al flusso della Storia. Uno spettacolo di genere, per fare emergere un protagonismo al femminile della prima guerra mondiale e vedere, di nuovo, cosa resta oggi.

"Il novecento si apre e si chiude a Sarajevo". Frase consumata – scrive Roberta Biagiarelli - ma efficace per creare un ponte tra l'inizio della prima "grande guerra" e le macerie dell'ultima guerra in terra d'Europa: il conflitto tra gli stati dell'ex-Jugoslavia. Ecco, io quel conflitto l'ho attraversato e lo conosco a fondo. Sono più di quindici anni che ne parlo attraverso le parole di un altro spettacolo e lo abito nelle sue conseguenze, come artista ed essere umano, nei miei viaggi, progetti ed azioni concrete nei confronti della Bosnia-Herzegovina, ed in particolare delle sue donne. Il conflitto della prima guerra mondiale invece no, lo conoscevo poco, era ancora storia di libri, di scuola, di film. Poi c'è questo Centenario (1915- 2015) che arriva, quella frase consumata che mi rimbomba nelle orecchie ed ecco che mi metto a cercare dove sono io rispetto ad un evento che ha segnato così profondamente la storia e il territorio europeo. E scopro che io vedo quel conflitto con gli occhi delle donne, che quando cerco, cerco un catalogo di voci, corpi, persone che non sono partite per il fronte – cose da uomini – ma che sono ugualmente andate in guerra come crocerossine, operaie, braccianti, ma anche come intellettuali, pensatrici, pacifiste e antimilitariste. E scopro che 1.136 di loro hanno fatto del pacifismo in tempo di guerra, un evento che trascende ogni mia immaginazione: l'auto convocazione il 28 aprile 1915 all'Aja del Congresso internazionale femminile per discutere del ruolo delle donne per la diffusione di una cultura di pace. Attraversando i confini di un continente in guerra, donne di tutta Europa e dall'America si sono radunate per parlare di pace (nota bene: dalle 1.136 che si sono autoconvocate il numero è poi salito a più di 2.000). E allora, io mi metto a confronto con quelle donne e tento la strada di un dialogo, di una rappresentazione, di una memoria; mi metto dentro le loro storie, aggiungo le mie di questi anni di Bosnia, di artista, di donna e traccio una linea immaginaria tra loro e me".

Dopo lo spettacolo seguirà una degustazione dei prodotti dell'Azienda 'Nonna Lea' di Quattro Castella, del Consorzio Strada dei Vini e dei Sapori delle Colline di Scandiano e Canossa, accompagnata dai Vini della Cooperativa 'Cantine Riunite' di Campegine.

Il Festival è ideato e promosso dall'Istituto Alcide Cervi e da Cooperativa Boorea, con il patrocinio dell'Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, con il patrocinio del Comune di Reggio Emilia e Comune di Parma, della Provincia di Reggio Emilia e di Parma, dei Comuni di Gattatico, Campegine, Sant'Ilario d'Enza, Castelnovo di Sotto, Fontanellato, Poviglio, in collaborazione con Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Festival ErmoColle, Festival Teatro Civile della Val d'Enza, Quinta Parete, Teatro del Cerchio, Teatro MaMiMO, Arci Parma, Strada dei Vini e dei Sapori Colline di Scandiano e Canossa, Associazione Culturale Dai CampiRossi.

Il Progetto del Festival è a cura di Paola Varesi, Stefano Campani, Mariangela Dosi, Raffaella Ilari e con la collaborazione di William Bigi.
La Giuria è composta da: Lorenzo Belardinelli, Alessandra Belledi, Gigi Dall'Aglio, Giuseppe Romanetti, Patrizia Tamassia e un rappresentante dell'Istituto Cervi.

Ingresso ad offerta libera.
Il Museo rimane aperto durante le serate di spettacolo.

Nelle serate del Festival è aperto il servizio bar e ristorante al caffè del Museo dalle ore 19 alle ore 24. Su prenotazione è disponibile anche un servizio di ristorazione con specialità del territorio. Per prenotare +39.347.3743765 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Informazioni e prenotazioni
Museo Cervi, via Fratelli Cervi 9 - Gattatico (Reggio Emilia)
Tel.0522.678356 – Fax 0522.477491
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  - www.istitutocervi.it 

(Fonte: Ufficio Stampa e Comunicazione Istituto Cervi)

Dopo Memo L'Agenda Culturale di Rai 5, anche Radio3 Suite presta attenzione a Il Furioso di Lenz Fondazione, al debutto assoluto nei fascinosi spazi del Museo Guatelli. -

Parma, 17 giugno 2015 -

La Rai nazionale offre nuovo spazio alla grande impresa di Lenz Fondazione al Museo Guatelli, dove da domani -giovedì 18 giugno- verranno allestiti i primi due episodi de Il Furioso.

Al servizio realizzato dalla troupe di Rai 5 guidata dalla regista Alberta Bargilli per il programma Memo L'Agenda Culturale, inizialmente previsto per essere messo in onda da venerdì 19 giugno, dato il particolare interesse è stato dato un ulteriore spazio: il "debutto televisivo" è stato anticipato a questa sera, mercoledì 17 giugno, alle ore 20.40. Restano confermate tutte le altre date di messa in onda: 19 giugno alle 20.40, 20 giugno alle 9.25, 22 giugno alle 9.05, 23 e 25 giugno alle 18.10.

Inoltre, la trasmissione Radio3 Suite domani (giovedì 18 giugno), giorno del debutto, dedicherà uno spazio alle ore 20.10 circa a una conversazione telefonica con Maria Federica Maestri, co-direttrice artistica di Lenz Fondazione assieme a Francesco Pititto.

Si ricorda che il primo episodio, denominato La Fuga, andrà in scena da giovedì 18 a sabato 20 giugno alle ore 21.30, mentre il secondo, L'Isola, sarà presentato da giovedì 25 a sabato 27 giugno alla stessa ora.

I posti sono limitati, la prenotazione obbligatoria (per informazioni e prenotazioni: 0521.270141, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , www.lenzfondazione.it ).
L'occasione è preziosa, di fatto irripetibile.
Se ne è accorta anche la Rai.

(Fonte: Ufficio stampa Lenz Fondazione)

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Uno show musicale unico sulla scena mondiale. Oggetti di uso comune creano un' armonia sonora di strofinii, battiti e percussioni di ogni tipo: energia pura grazie ad artisti a tutto tondo. In scena al Barclays Teatro Nazionale di Milano fino al 31 maggio. -

Parma, 23 maggio 2015 - di Pietro Razzini -

Quante volte si sorride mentre si tiene il tempo con le mani, schioccando le dita, battendo i piedi. Perché non farlo con accendini, lavandini e carrelli della spesa? La creatività di Luke Cresswell e Steve McNicholas ha trasformato in strumenti musicali, oggetti di uso comune, creando uno show musicale unico sulla scena mondiale. Stomp sarà in scena al Barclays Teatro Nazionale di Milano fino al 31 maggio, offrendo una scarica di adrenalina e buonumore a tutti gli "illuminati" che lo potranno ammirare. Comunicare con tanta intensità senza proferire una parola: forse questa è la carta vincente dello show che da quasi 25 anni fa divertire tutto il mondo.

LA STORIA - Stomp nasce a Brighton nel 1991: le sue radici inglesi si sviluppano rapidamente, travolgendo il pubblico in ogni angolo del globo grazie a un cast di artisti internazionali. Phil Batchelor (UK), Guido Mandozzi (UK, ma con sangue 100% italiano), Ian Vincent (Nuova Zelanda), Angus Little (UK), Emma King (Irlanda del Nord), Shae Carroll (UK), Omari Carter (UK) e Louise Durand (Irlanda) sono l'orchestra vivente "urban style" che emoziona e diverte per quasi due ore senza sosta.

ORIGINALITÁ - "Nulla si crea e nulla si distrugge, tutto si trasforma". Vale anche in questo caso. E' sbalorditivo riuscire a essere innovativi con oggetti che si usano ogni giorno. Energia pura, ritmo incalzante, esplosione di vitalità. Gli 8 ragazzi (e ragazze) di Stomp fanno vibrare il palco dal primo all'ultimo minuto con evoluzioni, infinite sonorità e soluzioni sceniche che lasciano a bocca aperta.

COORDINAZIONE - Qualcosa di mai visto succede sul palco, lo spettatore cerca di capire da dove arrivi il suono, ma è impossibile: è l'insieme dei movimenti in perfetta coordinazione, dei battiti, della lotta, della danza interpretata negli stili più vari che crea situazioni in cui è messo in scena un vortice di abilità.

HUMOUR - Sottile e mai scontato: fa sorridere l'audience e caratterizza i personaggi, che sono atleti e attori, musicisti e ballerini. Insomma artisti a tutto tondo. In una scenografia dal contesto urbano e cupo si muovono fisici scolpiti dagli allenamenti. Il pubblico applaude e ride di gusto. Risultato di una direzione artistica eccellente.

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Domenica 24 maggio, la famosa artista e performer statunitense terrà una serie di MasterClass di gruppo sulla recitazione cinematografica e sul musical aperti a tutti coloro che desiderano avvicinarsi al mondo del nuovo teatro musicale, al cinema e alla televisione. -

Modena, 21 maggio 2015 -

La famosa artista e performer statunitense Jessica Polsky sarà a Modena, presso il MuMo Musical Modena (via Emilia Est 798), domenica 24 Maggio, per una serie di Master Class di gruppo (max 3 persone a turno) sulla recitazione cinematografica e sul musical.
Si tratta di un'occasione molto importante sia per gli allievi della MuMo Musical Arts Academy sia per tutti coloro che desiderano avvicinarsi al mondo del nuovo Teatro Musicale, del Cinema, della Televisione e dello spettacolo in genere..

Jessica Polsky vanta una lunga carriera nel mondo dello spettacolo. Da bambina ha lavorato in tutti i settori dello showbiz, ma il successo arriva a Broadway, New York, dove si esibisce come performer in musical di successo, come West Side Story, Grease, Sophisticated Ladies con DeeDee Bridgewater, Jeffrey a Broadway con Bryan Batt, Pirates of Penzance e molti altri, che porta anche in tournée in tutto il mondo.
Dal palcoscenico, il suo lavoro si estende anche dietro le quinte. Come regista e direttrice artistica lavora in Italia per I promessi sposi di Tato Russo, Irma la Dolce con Fabio de Luigi e Stefania Rocca e il Teatro Bellini di Napoli. Inoltre, è consulente, casting director, insegnante di stage in tutto il mondo, e preparatrice/coach privata per provini ed esibizioni di professionisti del settore.

In Italia, Jessica è conosciuta per i suoi numerosi progetti televisivi, tra i quali i ruoli più importanti: "Jessica" di Camera Cafè (Italia 1), "Josephine" di Piloti (Rai 2), "Loredana" di Finalmente a casa con Gerry Scotti (Canale 5), Così fan tutte con Alessia Marcuzzi (Italia 1), Divano football club (Sky Sport), Volo in diretta con Fabio Volo (Rai 1) e per la conduzione di trasmissioni come: Anteprima Festivalbar (Italia 1), Robbie Williams live da Berlino (Italia 1), Sputnik (Italia 1), Masters of magic con Raul Cremona (Rai 2).
Parallelamente alla sua carriera italiana, Jessica continua ad essere presente in progetti di prestigio anche sul mercato americano. Ultimamente è stata protagonista di un film biografico sulla rete Lifetime, e protagonista assoluta di un nuovo spettacolo drammatico di prosa a New York, intitolato Ghost Wife Radio.

INFO
Per partecipare al Masterclass occorre la prenotazione perché i posti sono limitati.
Per maggiori informazioni e prenotazioni contattare la Segreteria di MuMo allo 059/8396370 (15-22), oppure mandare una mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

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Sabato 23 appuntamento benefico pro Hospice. Al Teatro Nuovo di Pianello gli attori della Compagnia dell'Istrione porteranno in scena una divertente commedia in dialetto. Ingresso ad offerta. -

Piacenza, 20 maggio 2015 - in allegato la locandina scaricabile -

Sabato 23 maggio alle ore 21.00 il palcoscenico del Teatro Nuovo di Pianello ospiterà gli attori della Compagnia dell'Istrione che porteranno in scena la divertente commedia in dialetto dal titolo "A gh'è da sudä mӧi par maridä dill fiol!!". Sotto la magistrale regia di Giuliano Quadrelli, gli attori della compagnia daranno vita ad una divertentissima vicenda familiare in un vorticoso intreccio di gag legate al tema dell'amore e del matrimonio.

Realizzato in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura di Pianello Val Tidone, lo spettacolo "A gh'è da sudä mӧi par maridä dill fiol!!" è uno dei tanti eventi che contribuiscono ad arricchire il calendario della stagione 2015 del Teatro di Pianello che apre le porte a bambini, giovani e adulti, appassionati di cinema, commedie e operette, cultori dell'enogastronomia locale e agricoltori. Il cartellone, con proposte adatte per tutti i gusti, è stato realizzato grazie al concorso di numerose associazioni locali. L'ingresso è ad offerta e tutto il ricavato verrà devoluto agli Amici dell'Hospice. 

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Un musical capace di coinvolgere ed entusiasmare a suon di rock. L' importante produzione internazionale è fino al 20 maggio al Teatro della Luna di Assago e dal 22 al 24 maggio al PalaCredito di Romagna, a Forlì. -

Parma, 13 maggio 2015 - di Pietro Razzini -

Partiamo dalla fine: l'ovazione inonda il Teatro della Luna di Assago, gremito di fan che non riescono proprio a rimanere incollati alle sedie mentre gli artisti del Rocky Horror Show interpretano brani resi noti dagli oltre 40 anni che questo musical porta con sé.

LO SHOW - Nell'aria si respirava la voglia di assaporare di nuovo, dal vivo, le celebri note di Time Warp, I Can Make You a Man o Sweet Transvestite. L'attesa è stata ampiamente premiata dalla performance di alto livello del cast originale, affiancato dalla sicura presenza scenica di Maurizio Lombardi, voce narrante locale che ha introdotto e accompagnato il percorso di Brad (David Ribi) e Janet (Harriet Brunton) con interventi chiarificatori per coloro che avevano bisogno di qualche "ragguaglio" sulla storia del Rocky Horror Show. Ben presto, tuttavia, anche i non fedelissimi hanno distinto i bizzarri caratteri e le incredibili estensioni vocali del Dottor Frank'n Furter (Rob Fowler), di Riff Raff (Stuart Matthew Price), di Columbia (Hannah Cadec), di Rocky (Vincent Gray), di Magenta (Maria Franzén) e del Dott. Scott (Charles Brunton).

MUSICA - A coronare una scena già ricca di proposte singolari e stravaganti, al piano superiore dello stage compaiono loro, gli scatenati musicisti: la colonna sonora che dà vita a un vero concerto rock. Le note entrano nelle vene del pubblico che si sente piacevolmente coinvolto e si unisce alla festa senza troppe sollecitazioni.

SORPRESE E MORALE - Piccole sorprese durante lo show e personaggi particolari si aggirano in platea, tengono sempre alta l'attenzione degli spettatori. Fuori da qualsiasi schema e spaventosamente brillante, il Rocky Horror Show porta con sé un sotto testo di non poco valore che, al di là della maestria del suo ideatore, ha contribuito a far superare a questo musical la prova del tempo: "don't dream it, be it".

DATE - Uno spettacolo che, nonostante l'età, non mostra nemmeno una ruga, ma, al contrario, sprigiona tutta la sua potenza nelle due ore in scena. The Rocky Horror Show sarà al Teatro della Luna fino al 20 maggio. A dieci anni di distanza dalla sua ultima apparizione nel capoluogo lombardo, e in concomitanza con l'inaugurazione di Expo 2015, "The Rocky Horror Show" torna protagonista a Milano.

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A Habitat Pubblico 2015 il frutto performativo della pluriennale collaborazione di Lenz Fondazione con il Dipartimento Assistenziale integrato di Salute Mentale dell' Ausl di Parma. Adelchi vede in scena persone "affette da disturbi dello spettro autistico", che Lenz preferisce chiamare "attori sensibili". Da martedì 12 a sabato 16 maggio alle ore 21. -

Parma, 12 maggio 2015 - foto nella galleria immagini -

«Adelchi è il secondo esito del progetto biennale che abbiamo dedicato a Manzoni. È il lato oscuro de I Promessi Sposi: una tragedia-blind spot, un'area cieca, una zona di non visione a luminosità intermittente. In questa macchia scura, a tratti illuminata dalla presenza di Dio, si compie il comune destino luttuoso dei due fratelli - Ermengarda e Adelchi. Questi due piani si rispecchiano nel buio/luce interiore dell'interprete Carlotta Spaggiari (Ermengarda), attrice con sindrome dello spettro autistico, e coincidono con la sua più intima natura: duplice nel suo assoluto desiderio di presenza e bisogno di ritiro, nella ipersensibilità emotiva dispiegata in silenzio espressivo, nella straordinaria densità artistica silenziata dalla fobia comunicativa. La sua duplicità assume nella creazione scenica forme misteriose; scardinando i processi logici e analogici, le prevedibilità comportamentali, ci avvicina al sublime: forza distruttrice e rigeneratrice dell'atto performativo» - Maria Federica Maestri introduce Adelchi, il denso progetto performativo di Lenz Fondazione di cui ha curato regia, installazione ed elementi plastici.

In Adelchi si sostanzia la ricerca pluriennale di un "verbo" pedagogico che renda le persone affette da disturbi dello spettro autistico in grado di esprimere le emozioni silenziate attraverso le stimolazioni drammaturgico-sensoriali dell'esperienza teatrale. «Attraverso questo processo si ribalta la prospettiva dalla quale guardare alla sensibilità» - aggiunge Francesco Pititto - «gli apparenti limiti cognitivi e comportamentali delle persone sensibili non sono più considerati unicamente sintomi di un deficit patologico, ma divengono elementi da elaborare e tradurre in linguaggio estetico contemporaneo. Attraverso il confronto e l'agone -anche fisico e vocale- con i classici».

In scena attori con sensibilità psichica formati nel corso degli anni all'interno del laboratorio permanente realizzato da Lenz in collaborazione con Ausl di Parma – Dipartimento Assistenziale integrato di Salute Mentale. Tutti gli interpreti di Adelchi collaborano da lungo tempo con l'ensemble guidato da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto: Ermengarda è la giovane attrice sensibile Carlotta Spaggiari, già Monaca di Monza bambina ne I Promessi Sposi, Carlo Destro, già Fra' Cristoforo ne I Promessi Sposi, affronta il difficile ruolo del giovane Adelchi, eroe "morale", figura fondamentale nella poetica manzoniana; insieme a lui, Franck Berzieri, interprete di numerose creazioni di Lenz, impegnato nel duplice ruolo del padre Desiderio e di Carlo Magno.

Dopo il debutto, avvenuto al Festival Natura Dèi Teatri nel dicembre scorso, che ha riscosso un profondo interesse da parte della critica nazionale, Adelchi torna ad abitare gli spazi di Lenz Teatro nell'ambito del progetto annuale Habitat Pubblico 2015. Lo spettacolo va in scena da martedì 12 a sabato 16 maggio alle ore 21.00. Nel mese di giugno, Habitat Pubblico prosegue con il colossale progetto di Lenz Fondazione dedicato all'Orlando Furioso. Stay tuned.

Per informazioni e prenotazioni: 0521.270141, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., www.lenzfondazione.it

(Fonte: Ufficio stampa Lenz Fondazione)

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I musical più celebri di sempre interpretati dalle principali star del musical italiano. Sino al 17 maggio al Teatro Nazionale di Milano. -

Parma, 11 maggio 2015 - di Pietro Razzini -

Amate il mondo dei musical? Siete catturati da quelle magiche note che vi accompagnano ore e ore al termine dello show? A Milano è arrivato lo spettacolo che fa per voi. Il Teatro Nazionale, in piazza Piemonte, vi aspetta fino al 17 maggio con "The Best of Musical": sarete immersi nelle colonne sonore delle rappresentazioni che hanno fatto registrare sold out in tutto il mondo, rese magistralmente sul palco da professionisti capaci di modulare la voce al di là delle umane possibilità.

LA REGIA

La regia di Chiara Noschese porta sul palcoscenico le star del musical italiano esaltando le produzioni "Stage Italia", realizzate dal 2009 al 2013: "La Bella e La Bestia", "Mamma Mia!", "SisterAct" e "La Febbre del Sabato Sera" vi faranno trascorrere un'ora e mezza ricca di ricordi e adrenalina, in un crescendo di emozioni e partecipazione.

I PROTAGONISTI

Quanta qualità in scena al "Nazionale". A partire da Arianna Bergamaschi (da brividi nel duetto con Michel Altieri) e Michele Carfora, artista completo, grande trascinatore all'interno dello show. Brillanti anche le performance di Gabrio Gentilini (da Dirty Dancing a The Best of Musical in un crescendo di sicurezza e presenza scenica), Simona Di Stefano (magnetica agli occhi del pubblico ogni volta che sale sul palco), Francesca Taverni (eclettica nella sua vocalità) e Giulio Benvenuti (piacevole sorpresa in un cast stellare). E ancora, Elisa Lombardi, Chiara Materassi e Samuele Cavallo: dieci artisti capaci di regalare il sorriso a tutti coloro che sceglieranno questo concert live show.

LO SPETTACOLO 

Come resistere al ritmo di Stayin' alive, You should be dancing, Dancing queen, Night Fever, Disco Inferno? Mission impossibile. Inevitabile, quindi, che anche i presenti in sala si alzino dalle proprie postazioni durante lo spettacolo per shakerare i bacini e lasciarsi contagiare dalle emozioni che si disperdono nella sala. Gli artisti, in maniera intelligente, rompono il muro tra palco e pubblico, ballando e cantando tra le file della platea. Il risultato? "Simply the best"... the best of musical.

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Venerdì, 08 Maggio 2015 17:26

Modena - Quei ragazzi con la "Fame di successo"

Domenica 10 maggio, presso il Teatro Cittadella di Modena, alle ore 17, debutto per gli allievi adolescenti della scuola d'arte MU.MO Musical Modena. Lo spettacolo è ispirato al film "Fame"del 1980 e narra le vicende di un gruppo di allievi tra sogni, aspettative, delusioni e corsi di danza, canto e musica. -

Modena, 8 maggio 2015 - di Manuela Fiorini -

Debutto in grande stile, domenica 10 maggio, alle ore 17, per gli allievi adolescenti della scuola di arte MU.MO Musical Modena, che portano sul palcoscenico del Teatro Cittadella lo spettacolo "FAME di successo", ispirato al film Fame del 1980, conosciuto anche in Italia con il titolo "Saranno famosi". Sotto la direzione degli insegnanti di canto Heron Borelli, che ha anche adattato le musiche, di recitazione Irene Guadagnini e di danza Alessandra Piga, gli scatenati teenager, dai 10 ai 18 anni, portano in scena le vicende di un gruppo di allievi che frequentano i corsi di danza, canto, musica e recitazione presso una scuola artistica, tra sogni, aspettative, difficoltà, delusioni, piccole sconfitte e grandi soddisfazioni. "Lo spettacolo -  spiega Heron Borelli, direttore artistico e presidente di MU.MO, "rappresenta nella finzione quello che effettivamente succede all'interno della nostra scuola. I nostri allievi arrivano qui con dei sogni che vorrebbero realizzate o con una passione che vorrebbero coltivare. Noi non insegniamo loro solo la parte artistica, come canto, danza, musica, o recitazione, ma anche l'importanza dell'allenamento giornaliero e della disciplina."

Heron Borelli in pagina rid

Ma quanto contano la disciplina e la costanza in un mondo dove oggi tutti si improvvisano "artisti", "cantanti", ballerini e dove spopola in fenomeno dei talent-show?

"Conta veramente tanto" – continua Heron Borelli – "Personalmente, ho iniziato a cantare e a recitare quando ero molto piccolo. Sono quasi 40 anni che faccio questo mestiere, e ancora, sto studiando e cercando di migliorarmi. Purtroppo, guardando questi talent show, siamo abituati a pensare che sia tutto facile. Invece, non basta sapere cantare, ballare o recitare, è necessario avere la mente aperta per continuare a studiare e a imparare. Questo mestiere è bello proprio perché ogni spettacolo, per l'artista, è un'esperienza nuova, una messa alla prova, una sperimentazione. Invece, oggi, c'è "fretta" di arrivare al successo. Ed è per questo che ci sono tante "comete". Ci sono persone che hanno la fortuna di cogliere l'occasione giusta, ma poi, se non è gestita da un lavoro costante, rimane fine a se stessa. Solo se c'è un impegno continuo, se c'è disciplina, il classico "colpo di fortuna" può essere sfruttato al massimo e dare i risultati migliori nel tempo.

Heron, il tuo nome è legato soprattutto al celebre musical Notre Dame de Paris. Che cosa porti di quella esperienza ai tuoi allievi?

Soprattutto la passione. Quando hai la possibilità di fare della tua passione il tuo lavoro, allora l'impegno deve essere massimo. Quello che sto cercando di insegnare è che alla base di tutto c'è sempre un sogno. Qui al MU.MO facciamo anche corsi con persone di 50 o 60 anni, che un bel giorno hanno aperto il cassetto e hanno tirato fuori di nuovo il loro sogno. Allora lo prendiamo e andiamo insieme a riscoprirlo. Per me, Notre Dame de Paris è stato un grande punto di arrivo, ma anche un punto di partenza. Ho ancora davanti agli occhi lo spettacolo all'Arena di Verona, con 15.000 persone. C'era davvero tanta energia, ma eravamo tutti consapevoli che dietro a quel successo c'era tanto lavoro, anche 10 o 18 ore al giorno di prove. Ancora oggi, quando mi chiedono "Che lavoro fai" e dico "l'artista", spesso mi rispondono "ma io intendevo il lavoro vero" e io penso a tutta la fatica che c'è dietro a ogni spettacolo e a ogni performance.

Spesso, chi insegue un sogno e magari fa tanti casting o provini, va incontro anche alla sconfitta, alle delusioni. Tu che cosa insegni ai tuoi ragazzi a riguardo?

La sconfitta va accettata, perché fa parte del gioco. E deve essere vista come una risorsa, perché attraverso i nostri errori impariamo e ci evolviamo. Ai miei ragazzi insegno che non dobbiamo mai avere paura di sbagliare, ma dobbiamo provare a sbagliare. Spesso siamo giudicati in base ai nostri errori. Invece non è importante quante volte sei andato al tappeto, ma come ti rialzi ogni volta. L'arte è fatta di tanti fallimenti che vengono trasformati in successi. Gli artisti sono alchimisti che trasformano il loro lavoro in emozioni.

Parlaci invece di MU.MO, una vera e propria "accademia" dove seguire corsi di canto, musica, dizione, recitazione, musical.

MU.MO è relativamente giovane. E' nata quasi tre anni fa. Io già insegnavo musical altrove, poi ho pensato che mi sarebbe piaciuto creare questa accademia, dove poter portare quello che è il mio pensiero dell'arte: il lavoro, la passione, lo stare insieme. Perché attraverso il teatro trovi un'altra famiglia, la famiglia artistica, che ti arricchiste tanto. In questi pochi anni abbiamo fatto davvero tantissime cose. Questa estate, poi, inaugureremo il Campus "Saranno Famosi", un centro estivo artistico dedicato ai ragazzi dai 3 ai 14 anni, che funzionerà dal lunedì al venerdì dalle 7.45 alle 16.30. Sono previste tre attività giornaliere tra danza, musica, magia, giocoleria, mimo e altre discipline artistiche. Le iscrizioni sono già aperte. Per quanto riguarda, MU.MO, invece, possono iscriversi ai corsi persone dai 3 ai 99 anni. Il bello del teatro è che non esiste età.

INFO
MU.MO Musical Modena
Via Emilia Est 798, 41125 Modena
Tel e fax 059/8396370
www.mumomusicalmodena.com 

Spettacolo "Fame di successo"
Domenica 10 maggio, ore 17
Teatro Cittadella, Piazza della Cittadella 11, Modena
Info e prenotazioni 059/8396370, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

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Il fragore del limite, esito del laboratorio di II livello condotto da Ilaria Gerbella e Patrizia Mattioli, in scena a Europa Teatri sabato 2 e domenica 3 maggio 2015. - 

Parma, 1 maggio 2015 -

Sabato 2 e domenica 3 maggio alle ore 21.15 a Europa Teatri va in scena l'esito del laboratorio di II livello "Il fragore del limite" condotto da Ilaria Gerbella e Patrizia Mattioli, ispirato a La fine del Titanic di Hans Magnus Enzensberger, testo da cui tutti i laboratori di Europa Teatri hanno tratto le suggestioni che accompagnano il lavoro di formazione di questa Stagione.
In scena: Antonella Azzali, Arianna Cappellini, Federica Cola, Gaia De Luca, Elisa Del Sante, Andrea Friggeri, Jasmine Lonetti, musiche originali dal vivo di Patrizia Mattioli, luci Yannick De Sousa Mendes, immagini video realizzati all'interno del laboratorio.

"La nostra volontà – si legge nelle note di regia - ci ha condotti a imbarcarci, a salpare, a partire, abbiamo affrontato l'oceano, l'incertezza del viaggio, il mistero che appartiene ad esso, questo ci fa sentire uniti, membri di un'unica stirpe. E ora c'è un'unica certezza che pervade la nostra coscienza, è il sapere di essere predestinati al sogno. Il fragore fa vibrare l'aria, infrange il limite del suono del pensiero e arriva all'anima, scuote il motore. Per questo viaggio il fragore non appartiene solo all'elemento sonoro, ma penetra l'immagine video, l'azione dei corpi e delle voci; diventa parte della narrazione, della vita e della morte di chi veramente si è imbarcato sul Titanic. Il limite circoscrive, indirizza il nostro pensiero, il nostro sentire e ci trasporta in una nuova dimensione del sogno e della realtà. Ci pone davanti all'ignoto, più si limita un'immagine, un azione, più si scopre la possibilità di percorrere vie nascoste e questo inevitabilmente porta ad inabissarsi".

Info e prenotazioni: Europa Teatri, via Oradour, 14, tel. 0521.243377
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.europateatri.it

(fonte: ufficio stampa Europa Teatri)

Pubblicato in Dove andiamo? Parma
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