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AGGIORNAMENTO - Le operazioni di collaudo proseguono regolarmente e il comportamento della diga è regolare. Prosegue lo sfioro da tutte le soglie.

 

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Piacenza, 29 maggio 2018 - Proseguono regolarmente le operazioni di collaudo della diga di Mignano e la struttura sta rispondendo con un comportamento regolare.

Stamane alle 05.30 si è riempita la prima vasca di dissipazione. Un'ora dopo, alle 06.30, una volta riempitasi la seconda vasca di dissipazione, è iniziato lo scarico in Arda con una portata di circa 2 metri cubo al secondo.

Raggiunta finalmente, nella giornata di ieri, la quota di 337,80 metri sul livello del mare, (con un volume di poco più di 11 milioni e mezzo di metri cubi) l'acqua verrà mantenuta a tale altezza per un periodo di stazionamento; in seguito il livello verrà abbassato gradualmente di 2 metri per poter tornare a 335,80 metri sul livello del mare (10 milioni circa di metri cubi), pari all'attuale quota autorizzata.

Alle ore 23.00 di ieri era iniziato lo sfioro completo ma modesto da tutte le soglie.
L'evento della fase di sfioro sta diventando un'attrattiva per molti. In tanti infatti hanno deciso di raggiungere la diga per assistere personalmente a questa fase così importante e spettacolare per l'intero territorio.

 

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Piacenza, 28 maggio 2018 - Oggi con l'inizio della tracimazione delle acque dell'invaso di Mignano (comune di Vernasca, Piacenza), la procedura di collaudo della diga, gestita dal Consorzio di Bonifica di Piacenza, è entrata nella fase cruciale. Le acque infatti, dopo aver gradualmente riempito l'invaso nei giorni scorsi, sono arrivate a una quota tale da aver generato, come voluto dalla procedura, l'inizio dello sfioro controllato.

Raggiunta finalmente la quota di 337,80 metri sul livello del mare (con un volume di poco più di 11 milioni e mezzo di metri cubi) l'acqua verrà mantenuta a tale altezza per un periodo di stazionamento; in seguito il livello verrà abbassato gradualmente di 2 metri per poter tornare a 335,80 metri sul livello del mare (10 milioni circa di metri cubi), pari all'attuale quota autorizzata.

"Questo è un giorno importante per la provincia di Piacenza e per tutta la val d'Arda" -ha affermato Fausto Zermani Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza- "Finalmente restituiamo l'invaso, alla sua massima efficienza, a un territorio che ha cambiato il suo volto, la sua storia e la propria realtà, dopo la realizzazione della diga. Con grande orgoglio possiamo affermare che è stata gestita bene per quasi un secolo. Oggi siamo nelle condizioni di mantenere un'opera strategica, nonostante la storicità dell'invaso, con un'efficienza che è moderna".
"Il procedimento" – prosegue il Presidente a proposito della fase di collaudo –"è il risultato dello sforzo di tanti soggetti che sono riusciti a mettere a frutto il lavoro di più di un decennio di opere di ristrutturazione".

Le nuove potenzialità raggiunte della diga, una volta ottenuto l'esito positivo del collaudo, segneranno un'importante tappa nella vita della val d'Arda. Da una parte maggior forza alla funzione irrigua, e dunque sviluppo dell'economia, e dall'altra consolidamento di una funzionalità di contenimento delle piene a difesa dell'intero territorio.

Il collaudo dell'opera, condotto ai sensi dell'articolo 14 del DPR 1363/59, si è reso indispensabile, per testare il comportamento della diga, al termine di una lunga e significativa fase di lavori di ristrutturazione. E' fondamentale poterlo gestire in condizioni ordinarie e non durante eventi di piena.

La procedura di collaudo della diga di Mignano è diventata realtà grazie al significativo raggiungimento di un accordo fra le parti: la Direzione generale per le dighe e le infrastrutture idriche ed elettriche del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l'Ufficio Tecnico per le dighe di Milano del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l'Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile della Regione Emilia Romagna, il Servizio Area Affluenti Po della nostra Regione, l'Agenzia Interregionale per il fiume Po, la Commissione di Collaudo e la Prefettura di Piacenza.

Nelle prossime ore sono attesi diversi soggetti ministeriali e regionali: dalla Commissione Collaudo, da Roma, ai funzionari degli enti preposti.

La diga di Mignano, nel comune di Vernasca, è stata inaugurata il 24 maggio del 1934.
In seguito, negli anni '69-'70, il suo utilizzo ha subìto delle limitazioni da parte dell'allora Genio Civile per l'inadeguatezza della capacità di deflusso del torrente Arda nel tratto vallivo su cui gli Enti preposti stanno intervenendo per risolvere le principali criticità. Negli anni Ottanta del secolo scorso sono subentrati ulteriori limiti di invaso dovuti alla necessità di adeguare la diga alla normativa vigente.

Si sono resi dunque necessari significativi lavori di ristrutturazione, iniziati negli anni Novanta e terminati pochi anni fa (finanziati dal Ministero dell'Agricoltura), al termine dei quali è partita, da parte del Consorzio, la richiesta di autorizzazione al collaudo.

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Raggiunto l'accordo fra le parti per il collaudo della diga di Mignano

Piacenza, 27 aprile 2018 - La procedura di collaudo della diga di Mignano è diventata realtà grazie al significativo raggiungimento di un accordo fra le parti.

Il coordinamento tra gli Enti coinvolti ha avuto infatti un incontro particolarmente rilevante alcuni giorni fa a Bologna, all'Assessorato alla Protezione Civile della Regione Emilia-Romagna, in videoconferenza con il Ministero Infrastrutture e Trasporti delle sedi di Milano e Roma. Durante l'incontro si sono definiti gli ultimi passi da compiere: a giorni è attesa la formalizzazione da parte della Regione (Assessorato alla Protezione Civile) delle procedure del P.E.D. (Piano Emergenza Diga) e, da parte dell'Agenzia Regionale di Protezione Civile, del programma di collaudo. In seguito la Prefettura di Piacenza promuoverà il necessario coordinamento dei Sindaci dei territori di valle per la migliore attuazione delle misure di sicurezza e prevenzione previste nei Piani comunali di protezione civile.

Il Consorzio di Bonifica di Piacenza, concessionario e gestore della diga di Mignano, dopo aver completato sulla diga una lunga fase di interventi di ristrutturazione, è pronto dunque per effettuarne il collaudo.

La procedura di collaudo prevede il completo riempimento dell'invaso passando dalla attuale quota idrica autorizzata di 335,80 metri sul livello del mare (pari a un volume di circa 10 milioni di metri cubi d'acqua) a 337,80 metri (pari a 11 milioni e mezzo circa di metri cubi). A seguito della buona riuscita del collaudo l'intero volume immagazzinabile nell'invaso di Mignano sarà quindi disponibile sia per la funzione principale di immagazzinamento della risorsa idrica a fini irrigui ed idropotabili per l'intero territorio della Val d'Arda sia per la protezione idraulica dei territori di valle.

Da sempre, infatti, la diga durante ogni evento di piena svolge una funzione di riduzione del flusso idrico verso l'alveo di valle immagazzinando temporaneamente nel lago una parte dell'acqua che arriva con l'onda di piena da monte.

Le operazioni di collaudo della diga previste per legge devono essere eseguite in condizioni controllate e attraverso l'incremento graduale dei livelli di invaso in modo da poterne verificare il comportamento in condizioni ordinarie e non a seguito di eventi di piena.

La diga di Mignano, nel comune di Vernasca, è stata inaugurata nel maggio del 1934; in seguito, negli anni '69-'70, il suo utilizzo ha subìto delle limitazioni da parte dell'allora Genio Civile per l'inadeguatezza della capacità di deflusso del torrente Arda nel tratto vallivo su cui gli Enti preposti stanno intervenendo per risolvere le principali criticità. Negli anni Ottanta del secolo scorso sono subentrati ulteriori limiti di invaso dovuti alla necessità di adeguare la diga alla normativa vigente. Si sono resi dunque necessari significativi lavori di ristrutturazione, iniziati negli anni Novanta e terminati pochi anni fa (finanziati dal Ministero dell'Agricoltura), al termine dei quali è partita, da parte del Consorzio, la richiesta di autorizzazione al collaudo.

Nel concreto come si effettuerà la procedura di collaudo?
Durerà circa 10 giorni nel corso dei quali progressivamente verrà superata temporaneamente la quota di invaso attualmente autorizzata, con un incremento graduale del livello idrico di circa 50 centimetri al giorno. Le acque, per un breve periodo, tracimeranno dallo scarico di superficie verso il piede della diga dove sono situati i due manufatti (vasche di dissipazione) che hanno il compito di ridurre al minimo l'impeto della corrente prima del suo ritorno nell'alveo naturale.

Il completo riempimento dell'invaso fino alla soglia di sfioro, impegnando i volumi d'acqua contenuti negli ultimi due metri (da quota 335,80 a 337,80 metri sul livello del mare), può essere raggiunto solo attraverso una procedura tecnica ed operativa assai complessa iniziata alcuni anni fa che coinvolge numerosi Enti: la Direzione generale per le dighe e le infrastrutture idriche ed elettriche del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l'Ufficio Tecnico per le dighe di Milano del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l'Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile della Regione Emilia Romagna, il Servizio Area Affluenti Po della nostra Regione, l'Agenzia Interregionale per il fiume Po, la Commissione di Collaudo e la Prefettura di Piacenza.

Già dal 2015 il Consorzio aveva ottenuto l'assenso per la procedura di collaudo sperimentale da parte del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (l'Ufficio tecnico per le Dighe di Milano aveva infatti rilasciato specifica autorizzazione all'invaso).

Nell'aprile 2017 la Prefettura di Piacenza ha approvato ufficialmente l'aggiornamento del Documento di Protezione Civile della diga di Mignano secondo i più recenti indirizzi normativi.

 

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