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Dal 18 maggio all'8 giugno domenica in campagna per disintossicarsi. Anche Parma vedrà impegnate alcune delle fattorie didattiche Coldiretti che apriranno le porte delle loro aziende -

Parma, 17 maggio 2014 -

Anello di congiunzione tra città e campagna, tornano le "Fattorie aperte". Per quattro domeniche di seguito, dal 18 maggio all'8 giugno, chi vive in città potrà riscoprire l'identità rurale e l'originalità dei sapori che ogni prodotto agricolo può offrire.
Lo comunica Coldiretti Emilia Romagna, ricordando che nella nostra regione sono 149 le aziende agricole che apriranno le porte a famiglie, scolaresche, turisti e associazioni per una visita guidata in azienda, degustazioni, dimostrazioni pratiche, in modo da far conoscere i prodotti tipici di un determinato territorio e il loro percorso dal campo alla tavola.
Anche Parma vedrà impegnate alcune delle fattorie didattiche Coldiretti che apriranno le porte delle loro aziende, e precisamente l' AZIENDA AGR. BIOLOGICA PODERE CRISTINA DI CIPELLI VALENTINA (apertura: domeniche 18 e25 maggio, 1 e 8 giugno)Strada Monchio di Mulazzano n. 4, 43037 Lesignano de' Bagni - Tel. 0521 852741; L'AGRITURISMO IL FILARE (apertura: domenica 8 giugno) Via Monte Rosso 2 – Loc. Bazzano, 43024 Neviano degli Arduini Cell. 3405295254.
Con la crisi che ha tagliato feste, parchi divertimento, cinema, pizzeria – afferma Coldiretti Emilia Romagna – si ritorna agli svaghi semplici del passato come la visita in fattoria per veder mungere una mucca, pascolare le pecore, raccogliere le uova nel pollaio. Si tratta di vere e proprie scuole a cielo aperto per far conoscere la vita rurale e riscoprire l'origine dei cibi e conoscere i principi della sana alimentazione. Non si tratta – sottolinea Coldiretti – di un ritorno bucolico alla natura, bensì di un incontro reale e concreto con la realtà imprenditoriale agricola, uno dei settori fondamentali su cui puntare per il rilancio della nostra economia. Un settore che in Emilia Romagna, solo a livello agricolo ha raggiunto una produzione lorda vendibile di oltre 4.000 milioni di euro, prodotti da circa 70 mila aziende.
Vista la molteplicità e la varietà dell'agricoltura emiliano romagnola, fattorie aperte offrirà una molteplicità di esperienze: dalla possibilità di conoscere il ciclo del grano, a partire dal campo per arrivare a fare il pane con il metodo di una volta, fino al ciclo del latte, dalla mungitura della mucca alla lavorazione nella caldaia per fare il formaggio. Secondo le specializzazioni aziendali, sarà poi possibile provare l'ebbrezza di salire a cavallo, inoltrarsi nel bosco alla ricerca delle tracce degli animali, scoprire come si tosano le pecore e come si usa la lana, fare l'altalena appesi ai rami delle grandi querce, conoscere specie animali e vegetali una volta tipiche delle nostre terre ma oggi a rischio di estinzione.
Per sostenere tutta l'iniziativa di "Fattorie aperte", il cui nerbo è costituito principalmente dalle fattorie didattiche che durante tutto l'anno accolgono le scuole, Coldiretti Emilia Romagna è impegnata a coordinare un'attività che possa rafforzare il loro ruolo. In un momento di scarsità di risorse pubbliche, Coldiretti si impegna a promuovere nel prossimo piano di sviluppo rurale 2014-2020, i possibili interventi di sostegno a un settore che costituisce una porta aperta dell'agricoltura verso la società.

(Fonte: ufficio stampa Coldiretti Parma)

Coldiretti Parma sarà presente il 17 maggio in Piazza Garibaldi con uno spazio informativo del patronato Epaca rivolto alle famiglie e Domenica 18 maggio in Piazza Duomo con uno spazio di animazione per i bambini in collaborazione con la fattoria didattica Cotti.

 

Parma, 14 maggio 2014 -

Dal 14 al 18 maggio 2014 si celebrerà a Parma la Festa regionale della famiglia, organizzata dal Forum delle Associazioni familiari dell'Emilia Romagna, a cui parteciperà anche Coldiretti Parma che sarà presente il 17 maggio in Piazza Garibaldi con uno spazio informativo del patronato Epaca rivolto alle famiglie e Domenica 18 maggio in Piazza Duomo con uno spazio di animazione per i bambini in collaborazione con la fattoria didattica Cotti.


"Partecipiamo con piacere a questo evento – commenta il Direttore di Coldiretti Parma Alessandro Corsini – in quanto la famiglia, perno della società, è, insieme ai cittadini consumatori, centrale nell'azione economico-sociale portata avanti da Coldiretti. La nostra Organizzazione è, infatti, costituita principalmente da imprese a conduzione familiare ed è tesa a sostenere iniziative e progetti atti a promuovere l'importante funzione sociale della famiglia, riconoscendole il ruolo fondamentale all'interno della società e fornendole strumenti e servizi qualificati che la sostengano e la tutelino.
Con il proprio Patronato Epaca, che festeggia il sessantesimo anno di attività, e le iniziative di Campagna Amica, Coldiretti - evidenzia Corsini -si è resa in questi anni sempre più prossima a tutti i componenti della famiglia per garantire loro servizi efficienti, rispondenti ai nuovi bisogni espressi, valorizzando e assicurando la qualità, la territorialità, la sicurezza alimentare e ambientale per una migliore qualità della vita".


Anche in tale occasione – evidenzia Vania Ameghino responsabile provinciale del Patronato Epaca - non mancherà l'impegno del nostro Patronato che sabato 17 maggio, attraverso i suoi qualificati operatori, si metterà a disposizione delle famiglie di Parma e non solo, con la propria professionalità e i propri servizi, per dare informazioni e rispondere al servizio gratuito di consulenza previdenziale, assistenziale e sociale.
Domenica 18 maggio- conclude Coldiretti Parma - è previsto inoltre uno spazio informativo sulle fattorie didattiche, dove le famiglie potranno trovare informazioni sulla rete di Campagna Amica e partecipare con i figli al laboratorio didattico "I cereali in campo. Oggi mi sento artista" condotto da Monica Azzoni della Fattoria Cotti di Pilastro di Langhirano. Un laboratorio attraverso il quale i bambini e i ragazzi potranno scoprire cosa sono i cereali e i prodotti che ne derivano e in maniera ludica e creativa realizzare una vera opera d'arte.

 

(Fonte: ufficio stampa Coldiretti)

 

 

COLDIRETTI E CAMPAGNA AMICA ADOTTANO PRIMO DOCUMENTO DOP PARMIGIANO

Parma 08 Maggio 2014 -- - -

“Si è sempre comunemente detto et dice li formaggi essere di Parma, quando essi formaggi sono stati et sono alle cascine delli infrascritti luoghi, cioè del Cornocchio, di Fontevivo, di Mandregolo, di Noceto, et simili luoghi circonvicini alla medesima città di Parma”.

Così recita il primo documento che delimita la zona di produzione del Parmigiano, “adottato” da Coldiretti Emilia Romagna, che ieri a Parma ha organizzato il mercato di Campagna Amica “GustosaMente”, proprio sotto i portici dell’ospedale Vecchio, dove ha sede l’Archivio di Stato che conserva l’antico documento.

Redatto il 7 agosto 1612, dal notaio camerale Giacomo Muratori, alla presenza di Sante Bernarduzzi, anziano dell’arte dei lardaroli e formaggiai di Parma, affiancato da quattro reggenti della medesima arte e il tesoriere generale dello stato farnesiano, Bartolomeo Riva, il documento risente dei quattro secoli di vita ed ha necessità di essere restaurato. Al restauro daranno un contributo importante proprio Coldiretti e Campagna Amica, che al mercato di Parma hanno portato prodotti all’altezza della storia e della tradizione del documento del 1612 perché sono tra quelli che hanno contribuito a fare di Parma e dell’Emilia Romagna la food valley che è oggi. i cittadini di Parma hanno potuto infatti scegliere tra il Parmigiano Reggiano di vacche rosse, la razza il cui latte è stato il primo ad essere usato nel medioevo per la produzione del “Re dei formaggi”, i salumi di maiale nero di Parma, salvato dall’estinzione ed oggi nell’olimpo dei maiali di antica tradizione, l’aceto balsamico tradizionale di Modena,

PRRE Coldiretti Cibus2014       gde

Sotto i portici dell'Ospedale vecchio il mercato di Campagna Amica raccoglierà fondi per contribuire al restauro del documento dell'archivio di Stato di Parma che testimonia la prima denominazione d'origine del Parmigiano, rogato quattro secoli fa dalla Camera Ducale di Parma -

 

Parma, 5 maggio 2014 -

 

Coldiretti Emilia Romagna contribuirà a salvare il primo documento, rogato dalla camera ducale di Parma e datato 1612, di riconoscimento della denominazione d’origine “Parmigiano” per il formaggio prodotto nel territorio di Parma. E’ questo l’obiettivo del mercato di Campagna Amica “GustosaMente”, promosso da Coldiretti per mercoledì 7 maggio dalle ore 16.00 alle 22.00 sotto i portici dell’Ospedale vecchio di Parma, in strada Massimo D’Azeglio 45. Una parte degli incassi del mercato, infatti, verrà destinato al restauro dell’importante documento.

L’iniziativa si svolgerà in abbinamento con “Carte… in tavola”, esposizione di documenti dell’Archivio di Stato di Parma sull’alimentazione e sulle produzioni tipiche del territorio, che si svolge nell’ambito di Cibusland che ha portato il Cibus per le strade di Parma.

Tra i prodotti che saranno venduti al mercato di Campagna Amica ci sarà il Parmigiano Reggiano prodotto con latte di vacche rosse, la razza il cui latte è stato il primo ad essere usato nel medioevo per la produzione del “Re dei formaggi”. Non mancherà un’altra gloria della tradizione gastronomica dell’Emilia Romagna, l’aceto balsamico tradizionale di Modena, portato a Cibusland dall’acetaia san Donnino che ha sede nell’omonima villa Liberty, famosa per essere stata set cinematografica del film di Bernardo Bertolucci, Novecento.

Sulla scia dei prodotti che hanno fatto la storia di questa terra, descritti proprio nei documenti dell’archivio di Stato, in via D’Azeglio ci saranno anche i salumi di maiale nero di Parma, animale salvato dalla scomparsa dalla testardaggine di alcuni allevatori, che hanno voluto riprendere l’allevamento di una vera gloria territorio, che oggi è nell’aristocrazia dell’enogastronomia e si presenta con il prosciutto che ha ancora attaccato lo zampetto con l’unghia, come si usa per i prosciutti di razze locali di antica tradizione.

Altri prodotti di alta qualità in vendita al mercato vanno dai funghi biologici alla birra agricola, dai formaggi ovicaprini alla frutta e verdura fresca.

 

(Fonte: ufficio stampa Coldiretti Parma)

 

 

 

 

 

 

Il Tar del Lazio ha bocciato il ricorso presentato contro il decreto interministeriale che proibisce la semina di mais biotech MON810 modificato geneticamente. Lo rende noto con grande soddisfazione la Coldiretti nel sottolineare che la sentenza  conferma definitivamente il divieto di coltivazione in Italia.. L’agricoltura italiana - sottolinea la Coldiretti - resta dunque libera dagli  Ogm come chiedono quasi otto italiani su dieci (76 per cento ) che sono contrari all’utilizzo di organismi geneticamente modificati dell’agricoltura in Italia.

“Un risultato ottenuto grazie alla grande mobilitazione delle associazioni di ambientalisti, agricoltori, consumatori, cooperatori riuniti nella  coalizione Liberi da Ogm”  ha affermato il coordinatore Stefano Masini responsabile ambiente della Coldiretti nel chiedere al Governo di “chiarire quali siano le sanzioni da applicare nel caso di violazione del divieto di messa a coltura in modo da evitare situazioni analoghe a quanto accaduto nella scorsa estate in Friuli Venezia Giulia, che hanno portato alla contaminazione di terreni confinanti con quelli illegalmente coltivati con mais MON810, come accertato dalle indagini del Corpo Forestale dello Stato”.

Gli organismi geneticamente modificati (Ogm) in agricoltura - continua la Coldiretti - non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale e alimentare, ma soprattutto perseguono un modello di sviluppo che è il grande alleato dell'omologazione e il grande nemico della tipicità, della distintività e del Made in Italy. Nell’Unione Europea - conclude la Coldiretti - nonostante l’azione delle lobbies che producono ogm,  nel 2013 sono rimasti solo cinque, sui ventotto, i paesi a coltivare Ogm (Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania), con appena 148mila ettari di mais transgenico MON810  piantati nel 2013, la quasi totalità in Spagna (136.962  ettari).

 

 (Coldiretti)

 

 


  

 

 

Bocciato il ricorso presentato contro il decreto interministeriale che proibisce la semina di mais biotech MON810 modificato geneticamente.

 

Parma, 28 aprile 2014 -

Il Tar del Lazio ha bocciato il ricorso presentato contro il decreto interministeriale che proibisce la semina di mais biotech MON810 modificato geneticamente. Lo rende noto con grande soddisfazione la Coldiretti nel sottolineare che la sentenza conferma definitivamente il divieto di coltivazione in Italia.. L’agricoltura italiana - sottolinea la Coldiretti - resta dunque libera dagli Ogm come chiedono quasi otto italiani su dieci (76 per cento ) che sono contrari all’utilizzo di organismi geneticamente modificati dell’agricoltura in Italia.

“Un risultato ottenuto grazie alla grande mobilitazione delle associazioni di ambientalisti, agricoltori, consumatori, cooperatori riuniti nella  coalizione Liberi da Ogm” ha affermato il coordinatore Stefano Masini responsabile ambiente della Coldiretti nel chiedere al Governo di “chiarire quali siano le sanzioni da applicare nel caso di violazione del divieto di messa a coltura in modo da evitare situazioni analoghe a quanto accaduto nella scorsa estate in Friuli Venezia Giulia, che hanno portato alla contaminazione di terreni confinanti con quelli illegalmente coltivati con mais MON810, come accertato dalle indagini del Corpo Forestale dello Stato”.

Gli organismi geneticamente modificati (Ogm) in agricoltura - continua la Coldiretti - non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale e alimentare, ma soprattutto perseguono un modello di sviluppo che è il grande alleato dell'omologazione e il grande nemico della tipicità, della distintività e del Made in Italy. Nell’Unione Europea - conclude la Coldiretti - nonostante l’azione delle lobbies che producono ogm,  nel 2013 sono rimasti solo cinque, sui ventotto, i paesi a coltivare Ogm (Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania), con appena 148mila ettari di mais transgenico MON810  piantati nel 2013, la quasi totalità in Spagna (136.962  ettari).

 

(Fonte: ufficio stampa Coldiretti)

 

 Il 27 aprile nel Parco Tommasini verrà preparata una merenda "Campagna Amica" a base di prodotti di stagione e locali delle aziende agricole territoriali.

 

Parma, 26 aprile 2014 -

 

La presenza attiva dei produttori agricoli dell’Agrimercato di Parma all’interno di eventi, fiere e manifestazioni del territorio provinciale si ripropone – comunica Coldiretti Parma - anche in occasione dell’evento “Hortus et Aquae” Micro festival della cultura in giardino che si terrà a Salsomaggiore Terme.

Per l’occasione il 27 aprile nel Parco Tommasini verrà preparata una merenda “Campagna Amica” a base di prodotti di stagione e locali delle aziende agricole territoriali. Un appuntamento succulento per i visitatori del Festival che potranno degustare, in un picnic all’aria aperta, piatti e vivande a base di formaggio, verdure, salumi, uova, frutta e miele, accompagnati da pane e vini a km zero. 

Sarà una carrellata del buon gusto che farà da  preziosa cornice agli eventi culturali e ricreativi in programma nel corso della giornata per festeggiare il Santo Patrono San Vitale.

I produttori  agricoli che forniranno la materia prima per questo evento – comunica Coldiretti - sono gli stessi che si posso ritrovare ogni lunedì nel mercato di Campagna Amica in Piazza Brugnola.

“L’impegno, l’intraprendenza e l’inventiva dei produttori agricoli del circuito Campagna Amica ancora una volta- sottolinea il Direttore di Coldiretti Parma Alessandro Corsini – non deluderanno le aspettative dei cittadini, che potranno ritagliarsi un momento di relax assaporando una merenda preparata con prodotti agricoli di stagione, sani e genuini delle nostre aziende locali. Sarà anche una bella occasione per conoscere più a fondo la mission di Campagna Amica, attenta a soddisfare le esigenze di qualità, salubrità, italianità, territorialità e trasparenza espresse dalla società”.

 

(Fonte: Coldiretti Parma)

 

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia
Domenica, 20 Aprile 2014 08:31

Pasqua, 8 su 10 a casa

 

Piu’ di 8 italiani su 10 trascorreranno tra le mura domestiche la Pasqua 2014 che si classifica tra le piu’ casalinghe degli ultimi decenni per effetto della crisi che taglia le partenze ma riduce anche la spesa per imbandire la tavola con i prodotti simbolo della ricorrenza.

Roma 12 aprile 2014 - 

E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia che il 24 per cento degli italiani non acquisterà quest’anno uova o colombe industriali o artigianali mentre si prevede un ritorno al fai da te casalingo che non si registrava dal dopoguerra per ben 5 milioni di italiani .
Lo dimostra il fatto che durante la settimana Santa saranno consumate dagli italiani - sottolinea la Coldiretti - circa 400 milioni di uova "ruspanti" che sono l’unico prodotto che ha visto aumentare gli acquisti nel 2013 (+2 per cento)  in netta controtendenza con il calo del 3,9 per cento fatto registrare in generale per l’alimentare. Sode per la colazione, dipinte a mano per abbellire le case e le tavole apparecchiate o consumate in prodotti artigianali e industriali o in ricette tradizionali da gustare a casa o in viaggio il ritorno delle uova (vere) è - sostiene la Coldiretti - la grande novità della Pasqua 2014.
Per le feste - precisa la Coldiretti - torna anche per la maggioranza degli italiani il viaggio a breve raggio da realizzare in giornata per fare una scampagnata, visitare una città d’arte, mete religiose o andare a trovare parenti e amici, magari facendo ricorso al pranzo al sacco preparato accuratamente a casa. Una tendenza che interessa anche la tradizionale gita fuori porta in agriturismo dove secondo Terranostra molte aziende si sono attrezzate con l'offerta di alloggio e di pasti completi ma anche di colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione spazi per picnic, tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo eventualmente solo all'acquisto dei prodotti aziendali di campagna amica.
La preparazione casalinga dei piatti tradizionali è - sostiene la Coldiretti - una attività tornata ad essere gratificante per uomini e donne che si svolge proprio nella settimana che precede la Pasqua. Gli italiani ai fornelli - continua la Coldiretti - trovano supporto nel boom delle pubblicazioni e delle trasmissioni televisive dedicate alla cucina, ma anche da internet dove si contano oltre 415 mila italiani che dichiarano di partecipare regolarmente a community sul web centrate sul cibo, e sono invece complessivamente oltre 1,4 milioni quelli che vi prendono parte, comprendendo coloro che vi ricorrono solo in condizioni particolari come le feste. Una fonte di informazione utile per cercare di riportare in tavola sapori esclusivi della tradizione pasquale destinati a rimanere solo un piacevole ricordo per tutto il restante periodo dell’anno.
Accanto al pesce del venerdì Santo e alla carne di agnello della santa Pasqua nella lista dei prodotti preferiti per la Pasqua si trovano tra i dolci al primo posto  l'immancabile pastiera napoletana che batte la colomba mentre seguono da vicino la pizza di Pasqua e la treccia pasquale. Si tratta - continua la Coldiretti - di dolci caratterizzati spesso da sapori forti che hanno le uova tra gli ingredienti principali come la scarcedda lucana che è un dolce ripieno di uova sode o la torta pasqualina della Liguria che è un rustico ripieno di verdura, uova e parmigiano. (coldiretti)

Il mercato dei produttori agricoli e i laboratori delle fattorie didattiche preludio del Differenziarsi Festival a Fidenza il 18 aprile  -

 

Parma, 15 aprile 2014 -

 

Differenziarsi significa distinguersi e fare la differenza. Ed è proprio questo il principio che ispira ed anima il “Differenziarsi Festival”, la manifestazione nata per sensibilizzare sui temi del rispetto dell’ambiente, del riciclo e della sostenibilità, che si terrà il prossimo 19 Aprile a Fidenza.

In virtù di tali principi – comunica Coldiretti Parma – alla kermesse non potevano mancare i produttori di Campagna Amica. Chi meglio di questi, infatti, con le loro produzioni alimentari d’eccellenza, incarna i valori della differenza qualitativa, della salubrità, italianità, rintracciabilità e sostenibilità.

“ Abbiamo aderito volentieri a questo evento con il nostro mercato Campagna Amica – comunica Stefano Annovi Presidente di Agrimercato Parma- che, come anteprima del Festival, sarà presente il 18 Aprile in Piazza Grandi, non solo alla mattina ma eccezionalmente anche al pomeriggio per dare al maggior numero di persone la possibilità di conoscere questo mercato e i nostri prodotti. E’ un’occasione importante – sottolinea Annovi – per mettere a contatto direttamente le nostre aziende agricole con l’opinione pubblica e far capire la filosofia alla base del progetto Campagna Amica e gli elementi che caratterizzano il nostro mercato. Innanzitutto la stagionalità  e salubrità dei prodotti, il km zero legato alla territorialità e alle medie distanze nel trasporto delle produzioni, la loro origine e provenienza, per fornire al consumatore garanzie di qualità, professionalità e trasparenza. La prossimità con il consumatore – conclude Annovi – ci piace rinnovarla ogni volta non solo all’interno del mercato ma anche attraverso l’ospitalità presso le nostre imprese agricole dove i cittadini possono vedere da vicino il nostro lavoro quotidiano, parlare con noi e fare acquisti presso i nostri punti vendita aziendali”. 

“Nel mercato di Campagna Amica – sottolinea il Direttore di Coldiretti Parma Alessandro Corsini – è possibile fare la spesa in modo sostenibile e responsabile attraverso l’acquisto di prodotti rigorosamente di stagione, certificati dal Marchio Campagna Amica, provenienti direttamente dalle aziende agricole accreditate, di origine italiana controllata e garantita, ad un prezzo amico. Un modo, quindi,  per fare acquisti consapevoli e di qualità, avere un dialogo stretto con chi produce e conoscere tutti i principi virtuosi che  danno corpo al progetto di Coldiretti per una filiera agricola tutta italiana”.

Il 18 sarà anche un appuntamento dedicato ai  più piccoli grazie ai laboratori di Campagna Amica organizzati dalle fattorie didattiche, socie di Coldiretti. “Abbiamo pensato – comunica Monica Azzoni responsabile provinciale di Donne Impresa Coldiretti Parma e referente della Fattoria Didattica Cotti - di animare questo appuntamento del Festival creando, in piazza Garibaldi, la casa dei bimbi. Uno spazio dove le fattorie didattiche coinvolgeranno i ragazzi in diversi percorsi educativi, ludici e creativi.  I bambini potranno così diventare piccoli chef attraverso la preparazione del sale alle erbe aromatiche; potranno comporre un orto amico imparando a conoscere la frutta e verdura di stagione; diventeranno piccoli artisti nella creazione di quadri e opere d’arte attraverso l’utilizzo dei cereali e partendo dalla conoscenza delle api, manipoleranno la cera d’api creando candele da portare a casa come ricordo della giornata. Sarà per loro - conclude Monica Azzoni – una bella esperienza per imparare, divertendosi”.

 

(Fonte: ufficio stampa Coldiretti Parma)

 

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

 

 Una situazione drammatica che - rileva la Coldiretti - rappresenta la punta di un iceberg. 

 

Roma 26 marzo 2014 -

Sono 4,1 milioni, tra famiglie e separati, gli italiani che nel 2013 sono stati costretti a chiedere aiuto per il cibo da mangiare, con un aumento del 10 per cento sullo scorso anno e del 47 per cento rispetto al 2010, ovvero ben 1.304.871 persone in piu’ negli ultimi 3 anni. E’ quanto afferma la Coldiretti, sulla base dei dati Agea, nel commentare l'allarme lanciato dal presidente della Cei, cardinal Angelo Bagnasco, circa il fatto che il 66 per cento dei separati dichiara di non riuscire a provvedere all'acquisto di beni di prima necessità. Una situazione drammatica che - rileva la Coldiretti - rappresenta la punta di un iceberg delle difficoltà che incontrano molte famiglie italiane nel momento di fare la spesa. In termini generali si contano 303.485 persone che hanno beneficiato dei servizi mensa, tipologia di sostegno spesso prediletta proprio dai separati, ovvero da chi è rimasto solo, mentre sono ben 3.764.765 i poveri che nel 2013 hanno avuto assistenza con pacchi alimentari che rispondono maggiormente alle aspettative delle famiglie le quali per vergogna prediligono questa forma di aiuto piuttosto che il consumo di pasti gratuiti in mensa.

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
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