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Domenica, 29 Dicembre 2013 09:54

Boom delle bollicine italiane all'estero

 

 

Le bollicine in netta controtendenza rispetto all’export dei vini italiani. (+16% nei primi 9 mesi dell'anno)

 

Roma  dicembre 2013 -

Balza a 1,3 milioni di ettolitri l'export di spumanti italiani nei primi 9 mesi del 2013, un quantitativo in crescita dell'8% su base annua, in netta controtendenza rispetto all'andamento complessivo delle esportazioni di vini tricolore. È quanto emerge dalle elaborazioni Ismea dei dati Istat, da cui si evince anche un incremento di oltre il 16% del fatturato all'estero generato dalle bollicine italiane.

A trainare la domanda oltrefrontiera è il segmento catalogato sotto la voce "altri spumanti Dop" -  partecipata in misura rilevante dal Prosecco - con incrementi del 27% in volume e del 28% in valore.  Per questa categoria si è riscontrato, in questi 9 mesi, un significativo incremento delle vendite in Regno Unito, che con un più 70% in volume (+67% in valore), resta primo nella lista dei mercati di destinazione. Anche negli Usa le spedizioni hanno messo a segno forti progressi sia in quantità che in valuta (rispettivamente +32% e +33%), mentre l'export verso il mercato tedesco ha accusato una decisa battuta d'arresto, riducendosi del 22% in volume e del 6% in termini monetari.

Per l'Asti spumante, che da solo rappresenta il 21% dell'export di bollicine, il dato cumulato da gennaio a settembre 2013 rivela un calo dell'1% dei quantitativi all'estero, a fronte di introiti cresciuti dell'8%. La caduta dei volumi è imputabile essenzialmente alla flessione delle esportazioni in Germania (-23% sia in quantità che in valore). Di contro, si è registrato un netto rafforzamento della presenza in Russia dove le spedizioni di Asti hanno raggiunto i 35 mila ettolitri (+46% su base annua), per un controvalore di circa 16 milioni di euro (+52%). Con questo risultato il mercato russo scavalca, per il momento, quello statunitense e si colloca al secondo posto dietro la Germania. Complice anche la deludente performance nel mercato a stelle e strisce, con 33 mila ettolitri (-6%) e una lieve flessione anche dei corrispettivi valutari. Bene le vendite in Francia e Regno Unito, paesi entrambi in cui l'export ha fatto segnare incrementi a due cifre.

Per i vini italiani nel complesso - conclude l'Ismea - le elaborazioni relative al periodo gennaio-settembre 2013 segnalano una flessione del 3% delle esportazioni in quantità, a fronte di un fatturato cresciuto dell'8%.

(ISMEA)

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Domenica, 22 Dicembre 2013 10:33

Enoturismo: la Toscana batte Bordeaux

 

VINO  - Il premio lancia la corsa a Anteprime di Toscana, l’evento che si terrà dal 15 al 22 febbraio 2014

 

Gli utenti di Wayn.com, colosso social di viaggi e lifestyle, incoronano la Toscana come regione più amata al mondo

Firenze, 19 dicembre 2013 – 5801 a 5005. La Toscana supera di 800 punti la francese Bordeaux e si aggiudica l’edizione 2013 del Wayn Award, premio indetto annualmente da Wayn.com, la più ampia piattaforma social al mondo dedicata al viaggio e al lifestyle che conta 21milioni di membri in 193 paesi. Al concorso, votato da 27mila persone, hanno partecipato le 7 ‘enomeraviglie’ del mondo: assieme a Toscana e Bordeaux, i territori finalisti del contest erano La Rioja (Spagna), Napa Valley (California), Franschhoek (South Africa), Maipo (Chile) e South Eastern Australia. Sul podio, oltre a Toscana e Bordeaux, è salita la spagnola La Rioja (3526 preferenze), tallonata dalla California (Napa Valley), con 3434 voti.

Un risultato importante che conferma quanto la Toscana e i suoi vini siano amati nel mondo.  «E’ interessante  -  ha commentato  Peter Ward, CEO e Co-Fondatore di  Wayn.com  - in tempi in cui  il “nuovo mondo” del vino è molto popolare e alla moda, i nostri membri hanno scelto le regioni tradizionali del vino come loro preferite». 

E grande soddisfazione ha espresso Alberto Peruzzini, dirigente del settore turismo di Toscana Promozione, l’Agenzia regionale che si occupa di promuovere nel mondo la Toscana: «Siamo entusiasti per aver vinto questa competizione internazionale, superando  le altre regioni vinicole del mondo e desideriamo esprimere il nostro ringraziamento ai membri Wayn.com per aver scelto la nostra regione. Saremo lieti di darvi il benvenuto nella nostra  magica terra molto presto!». E il momento giusto per scoprire la Toscana del vino è già alle porte. Dal 15 al 22 febbraio 2014, infatti, tutto il territorio regionale sarà animato dall’evento Anteprime di Toscana che si aprirà alla Fortezza da Basso di Firenze con Buy Wine (15-17 febbraio),  workshop internazionale dedicato alle denominazioni emergenti – che qui organizzeranno le loro anteprime – per poi estendersi all’intero territorio toscano e alle anteprime dei consorzi toscani più blasonati: Vino Nobile di Montepulciano, Vernaccia di San Gimignano, Chianti Classico e Brunello di Montalcino.

Il Wayn Award conferma l’alto gradimento degli enoappassionati di tutto il mondo per la Toscana, dopo le affermazioni al Travelers’ Choice Wine Destinations Awards di Tripadvisor e al sondaggio sulle destinazioni enoturistiche preferite del Movimento Turismo del Vino.

(Buy Wine - Tuscany taste)

 

 

Giovedì 12 dicembre 2013 i piatti dello chef Massimo Spigaroli sono deliziati dai vini dell’azienda Rabajà di Bruno Rocca -

 

Nel 1964 il padre di Bruno Rocca piantò le prime viti della vigna Rabajà. Oggi l’azienda agricola può contare su 15 ettari di vigne che si estendono dal cuore del Barbaresco, sulle colline nella langa albese fino all’astigiano, dando vita a preziosi vini, anima della terra da cui nascono le uve. Corpo, eleganza ed equilibrio sono gli ingredienti che fanno delle bottiglie dell’azienda Rabajà di Bruno Rocca calici di qualità, il cui gusto non si dimentica, soprattutto se ad esaltarlo sono i piatti abilmente preparati da uno chef che sa il fatto suo. All’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (PR) - di Luciano e Massimo Spigaroli – giovedì 12 dicembre 2013 si celebra in tavola l’ultimo appuntamento della rassegna “La Cucina di Corte incontra i vini dei Grandi Produttori” con “Un barbaresco da favola”. Lo chef Massimo Spigaroli con il suo staff daranno il via alla cena con tartare di bue bianco intramezzata con una brunoise di verdure agrodolci e tartufo, per seguire con il Culatello “Oro” degli Spigaroli, piatti accompagnati dal rosso cupo al profumo di fruttato del Barbera d’Asti del 2011. Il risotto con ragout di fagiano, porcini secchi di Berceto e cimette di rapa sarà servito con il Barbera d’Alba (2011), dal colore rosso brillante, armonico al gusto. “I due modi dell’anatra germana” saranno avvolti dal sapore del Barbaresco “Coparossa” del 2009 color rubino, caldo. A chiudere la cena, il Barbaresco “Rabajà” (2006) che delizia lo stravecchio di montagna con il mosto ardente di cotogne. Segue grano cotto, nocino e arancia, per addolcire il palato di piccola pasticceria, caffè, tisane e frutta sotto spirito. Ma prima di accomodarsi a tavola, gli ospiti possono visitare (alle ore 20.00) le antiche cantine di stagionatura, accolti da un aperitivo di benvenuto a base di piccole stuzzicherie e Fior Fiore di Fortana. Alla serata parteciperà la produttrice Lucia Rocca. È necessaria la prenotazione. Il costo è di 82 euro a persona.

 

Per informazioni: Relais Antica Corte Pallavicina

Strada del Palazzo Due Torri 3

43010 Polesine Parmense (PR)

Tel. 0524.936539

(Fonte: Ufficio stampa Ella Studio di Carla Soffritti e C.)

 

 

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Sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre oltre 200 artigiani del vino saranno a Piacenza Expo per il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti -
 
Piacenza, 28 novembre 2013 -
 
Arriva a Piacenza il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti, organizzato da FIVI – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti - che offrirà l' occasione di conoscere il lavoro del vignaiolo e creare un rapporto diretto tra chi produce e chi acquista il vino. La manifestazione, giunta alla sua terza edizione, vedrà due giorni dedicati ad incontri e degustazioni, alla cultura del vino e alla vendita diretta, per scoprire la passione che si nasconde dietro la storia di una bottiglia, direttamente da chi ha reso unico un prodotto di qualità grazie al proprio lavoro artigianale.
Un viaggio attraverso i filari del nostro Paese: dalle montagne della Valle D'Aosta al sole delle Sicilia, per scoprire oltre mille etichette, vitigni poco conosciuti, modi di pensare e creare il vino diversi e, soprattutto, incontrare e conoscere piccoli straordinari artigiani che curano i loro prodotti dalla vigna, alla cantina, fino ad accompagnarli sulla nostra tavola.
Il Mercato dei Vini di Piacenza sarà l'occasione per incontrare direttamente i Vignaioli Indipendenti, una realtà vitivinicola con oltre 750 associati, presenti in tutte le regioni del nostro Paese e in grado di offrirci ogni anno 55 milioni di bottiglie prodotte in più di 7 mila ettari di filari. La presenza di numerosi artigiani del cibo aprirà una finestra sulle tipicità gastronomiche legate ad un modello di filiera alimentare in tutto e per tutto simile a quella dei vignaioli FIVI, e renderà la degustazione dei vini ancora più gustosa, anche grazie al contributo e alla collaborazione del giornalista e critico enogastronomico Giorgio Melandri.
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Per il quinto anno consecutivo torna l'evento che celebra il mondo dei piccoli produttori di bollicine Metodo Classico, italiane e francesi -
 
Parma, 15 novembre 2013 -
 
Da domani sabato 16 Novembre a Salsomaggiore Terme, presso il Palazzo dei Congressi, 40 autorevoli produttori saranno i protagonisti di tre giorni di bollicine per una frizzante quinta edizione dell'evento-celebrazione promosso dall'Associazione Culturale Bollicine Mon Amour.
 Un appuntamento imperdibile per i tanti appassionati che negli ultimi anni hanno partecipato numerosi e che anche quest'anno potranno degustare oltre 120 eccellenze provenienti dalle regioni più vocate di Francia e d'Italia.
Grazie all'impegno della Provincia di Parma e del Comune di Salsomaggiore Terme la manifestazione potrà quest'anno utilizzare, quale sede espositiva, le importanti sale in stile liberty- deco del Palazzo dei Congressi di Salsomaggiore Terme messe completamente a disposizione dei partecipanti.
Gli organizzatori, per celebrare il quinto compleanno della manifestazione, nata con l'intento di valorizzare e promuovere le piccole realtà produttive di bollicine Metodo Classico e i loro territori, hanno dato spazio a novità e a iniziative di grande interesse oltre a confermare la presenza dei produttori che sono stati il cardine delle precedenti edizioni.
Attraverso un ricercato percorso di degustazione il visitatore potrà spaziare dai piccoli récoltant della Champagne alle selezioni di Franciacorta e Oltrepò, dai crémant d'Alsaze e Bourgogne ai lambrusco dell'Emilia.
Per quanto riguarda il panorama italiano, la manifestazione quest'anno conferma la presenza di due cantine storiche, Cave du Vin Blanc de Morgex et de la Salle e Enrico Serafino, in rappresentanza rispettivamente delle regioni Valle d'Aosta e Piemonte.
Corte Fusia, Bredasole e le aziende agricole De Malde, Marzaghe Franciacorta, Santa Lucia e Rizzini aprono le porte alla Franciacorta.
I visitatori potranno fare tappa in Oltrepò Pavese, grazie alla presenza delle cantine Tenuta Scarpa Colombi, La Piotta e delle aziende Brandolini Alessio e Pietro Torti, espressione della migliore produzione di bollicine di questo importante distretto vinicolo.
Importanti novità del Made in Italy per l'edizione 2013 sono la Cantine Monfort, azienda vinicola in Trento dal 1945, che insieme alle pluri-premiate "bollicine" di Balter sono l'espressione del Metodo Classico "dolomitico", e la cantina La Palazzola, con le sue diverse ed eleganti bollicine ottenute da uve riesling.
Viaggiando attraverso tutto lo stivale si arriva fino a Trani con le "Estasi" di Franco Di Filippo.
Per quanto riguarda invece il fronte francese, i fedelissimi della manifestazione potranno ripercorrere la storia dello Champagne grazie alla presenza di Daniel Collard, viticoltore da quattro generazioni che si è formato al fianco del padre, il famoso Renè.
Novità del 2012, nonché chicca enologica, saranno le bollicine della Maison Pascal Leblond-Lenoir con la sua Cuvée Desir de Matthieu elaborata con sole uve pinot bianco.
A conferma della passata edizione, le bollicine della Maison Thibaut di Hautvillers, il paese d'origine di Dom Perignon e delle sue prime "elaborazioni".
Per gli amanti del BIO (biologico e biodinamico certificato DEMETER) le bollicine a base pinot nero della Maison Alain Reaut e quella, metodo ancestrale, di Achard Vincent.
Bollicine Mon Amour è la voce che da espressione a questi piccoli e qualificati vignerons ... non solo degustazione ma anche storie di famiglie, di tradizioni e della passione che li accomuna: il desiderio di tradurre il loro impegno in prodotti d'eccellenza.
 
In allegato la cartolina
 
PROGRAMMA SABATO 16 Ore 12.00 – 20.00
DOMENICA 17 Ore 11.00 – 20.00 LUNEDI' 18 Ore 09.30 – 15.00
INGRESSO A pagamento: Costo del biglietto € 25,00 per una giornata e € 35,00 per due giornate. Comprensivo di catalogo, bicchiere, collare porta bicchiere e
degustazione. Sconti per associati AIS, FISAR e ONAV con tessera in corso di validità.
CONTATTI e INFORMAZIONI:
Associazione Culturale "Bollicine... Mon Amour"
Ubaldo Vignali +39 333 96 13 426
 Valentina Vignali +39 349 25 84 656
Tel. : +39 0521 81 36 63
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.www.bollicinemonamour.it
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Da venerdì in piazza Grande, stand di cantine e prodotti gastronomici dall'Italia: tour dei sapori tipici con degustazioni e spettacoli -
 
Modena, 12 novembre 2013 -

Fermo o con le bollicine. Bianco, rosso o rosè. È la "Festa del Vino" il nuovo appuntamento che Cantine in Tour, la rassegna enogastronomica organizzata da Edicta Eventi, porta a Modena da venerdì 15 a domenica 17 novembre in piazza Grande, con il patrocinio dell'assessorato comunale allo Sviluppo economico e Centro storico. Dal Nord al Sud Italia, l'evento propone sotto la Ghirlandina tre giornate dedicate ai vini e ai loro produttori, affiancati dai gusti e dai sapori della gastronomia nazionale.

Dopo il tour primaverile, Cantine in Tour recupera così la data modenese, che in aprile non si era svolta per l'annunciato maltempo, offrendo a tutti gli appassionati e curiosi un nuovo evento ricco di sapori, suggestioni e divertimento. Tre giornate dedicate al piacere dei sensi, alla cultura del buon bere e del buon mangiare durante i quali poter fare anche piacevoli acquisti tra le cantine produttrici e tra i numerosi stand di prodotti tipici e artigianato artistico che arricchiranno la manifestazione.

"Con la "Festa del Vino" di Cantine in Tour – afferma Stefano Prampolini, assessore al Centro storico del Comune di Modena - ospitiamo in piazza Grande una manifestazione di qualità che non mancherà di vivacizzare il cuore cittadino. Anche questa iniziativa – conclude Prampolini – va nella direzione di sviluppare conoscenza e cultura dei buoni vini italiani, da consumare responsabilmente all'insegna della salute e del gusto. E sarà un'occasione in più per valorizzare le bellezze storico artistiche del nostro centro".

Con la "Festa del Vino" piazza Grande ospiterà dieci cantine, e oltre 40 vini, provenienti da otto differenti regioni italiane - Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Campania, Puglia e Sardegna - nelle quali i visitatori potranno fare degustazioni. Per avventurarsi in questo percorso del gusto basterà ritirare, all'Infopoint della manifestazione, il kit da degustazione (al costo di 5 euro), composto dal calice di vetro con tracolla porta bicchiere, e avere così diritto a cinque differenti assaggi.

Per chi vorrà poi unire il piacere dei sensi all'intrattenimento, nel pomeriggio di venerdì e sabato si terranno degustazioni guidate e spettacolarizzate con l'attore -sommelier Rocco Antonio Buccarello che accompagnerà i visitatori, con declamazioni e odi al vino, in un vero e proprio "tour nel tour".

Dal Nord e dal Sud saranno presenti in piazza anche stand con specialità gastronomiche tipiche delle varie regioni d'Italia. I visitatori saranno presi per la gola in un viaggio che li porterà dalle delizie della Puglia al piccante della Calabria, dai formaggi bresciani a quelli novaresi, passando attraverso funghi e tartufi e facendo tappa anche nell'Umbria dei salumi. Per accontentare i più golosi ci saranno specialità dolciarie e cioccolato in tutte le forme e per tutti i gusti: dalle prelibatezze siciliane, tra cui i cannoli, allo strudel trentino, fino al miele profumato, oltre all'aceto balsamico Igp di Modena.

Infine, per tutti e tre i giorni della manifestazione Graziano dj proporrà musiche legate dal fil rouge del vino, della sua tradizione, delle sue suggestioni.

Tanti stand in piazza Grande, venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 novembre: quelli di dieci cantine da otto regioni d'Italia che presenteranno oltre 40 vini e quelli dei prodotti tipici regionali da abbinare. Tutti nel villaggio dei sapori allestito nel cuore storico di Modena per la "Festa del Vino" di "Cantine in Tour" la rassegna enogastronomica di "Edicta Eventi", con il patrocinio del Comune.

Venerdì 15 novembre il programma prevede l'apertura degli stand per le degustazioni dalle 10 alle 22 (con degustazioni di vini a partire dalle 15); dalle 16.30 alle 21 si svolgono le degustazioni guidate con l'attore sommellier Rocco Antonio Buccarello (un percorso degustativo-performativo per approfondire tra curiosità, storie e aneddoti le caratteristiche dei vini, dai vigneti di produzione alla loro vinificazione); dalle 15 alle 21 dj set a cura di Graziano dj.

Sabato 16 novembre il programma è analogo, ma le degustazioni con l'attore sommellier si svolgono dalle 15.30 alle 19.

Domenica 17 novembre il villaggio della "Festa del Vino" in piazza Grande sarà invece aperto dalle 10 alle 20.

Informazioni sul sito web (www.cantineintour.it) o al tel. 0521 251848.

(Fonte: Comune di Modena)
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Lunedì, 28 Ottobre 2013 16:02

Lambrusco di Sorbara tra riconoscimenti e novità

Modena 28 ottobre 2013
 
Az. Agr. Paltrinieri: Radice vino 'slow' per il terzo anno di fila, mentre si prova il tappo a corona. Positivo il punteggio ottenuto dai prodotti dell'azienda sorbarese del noto 'Leclisse' anche sulla Guida dei Vini d'Italia 2014 de L'Espresso -

Calici pieni per Paltrinieri: di lambrusco, riconoscimenti e novità. L'azienda agricola sorbarese del noto 'Leclisse' – Lambrusco di Sorbara che rimane fiore all'occhiello della sua produzione – ha raccolto nella stagione dell'uva appena trascorsa anche nuovi ed importanti positivi risultati, per un altro dei suoi prodotti di punta: il Radice. Il lambrusco in questione, altro Sorbara in purezza (rifermentato in bottiglia), targato Paltrinieri, è stato premiato dalla prestigiosa guida di Slowfood per il terzo anno consecutivo col titolo di 'Vino slow' italiano. Riconoscimento al quale sono seguiti poco dopo anche i buoni punteggi assegnati dalla Guida dei Vini d'Italia 2014 de L'Espresso. Per il Radice, 16,5 punti, mentre per altri due prodotti dell'azienda del Cristo, il Greto ed il Solco i punti sono stati rispettivamente 16.

Non solo premi comunque per Paltrinieri, perché i mesi appena trascorsi sono stati contrassegnati anche da una sperimentazione che sa di novità, e un po' di 'rivoluzione: l'introduzione del tappo a corona in sostituzione di quello tradizionale di sughero. "Si tratta di una prova – racconta Alberto Paltrinieri dell'omonima azienda aggiungendo che il lambrusco predestinato all'esperimento è stato il Radice sia nella bottiglia da 0,75 che in quella formato magnum – cercata e voluta, dato che comincia a farsi già da un po' di tempo difficoltosa, la ricerca dei tappi di sughero adeguati alle nostre esigenze. Pensare quindi di trovare soluzioni alternative – del resto imbottigliare col tappo a corona non è poi questa grossa novità – anche solo per alcune delle tipologie di vini che produciamo è da tenere in considerazione. Intanto per la stagione in corso continueremo ad incapsulare la maggioranza delle bottiglie col sughero. Dalla prossima chissà".

Il Radice col tappo a corona ha già comunque fatto il suo 'debutto ufficiale' il 30 settembre scorso a Modena con una degustazione mirata presso Caffè Ristretto riscontrando pareri decisamente favorevoli tra i convenuti.

(Fonte: Paltrinieri Lambrusco di Sorbara Doc)
Domenica, 20 Ottobre 2013 11:03

Vino, sbarco in California per Istituto Grandi Vini



Piero Antinori: "nonostante gli Stati Uniti siano...
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Mercoledì, 02 Ottobre 2013 07:35

I 35 anni BIO di Tenuta Villa Tavernago

Piacenza, 2 ottobre 2013
 
Tenuta Villa Tavernago, pioniera della produzione vinicola biologica nei Colli Piacentini, festeggia 35 anni dalla fondazione, tutti dedicati alla ricerca della naturalità -

Pianello Val Tidone (PC) – Era il 1978 quando l'azienda piacentina muoveva i primi passi nella produzione vinicola e lo faceva già, con grande lungimiranza, proiettandosi su una gestione biologica dei terreni. Pierfranco Pirovano, fondatore dell'azienda, lo ricorda con piacere anche adesso: "Erano tempi in cui di vino biologico si cominciava solo a parlare, e non sempre in maniera del tutto lusinghiera; non esistevano nemmeno le normative a cui attenersi, quelle le abbiamo ottenute solo dopo, mano a mano che sono nate. D'altra parte ero motivato dal desiderio di produrre vini genuini, autentici e il più possibile naturali. In una parola, dei vini sani, quelli che volevo bere io stesso in famiglia e con gli amici."

Aiutato a tradurre il suo sogno in realtà da alcuni tra i professionisti più affermati della zona, l'enologo Enzo Galetti e l'agronomo Roberto Miravalle, che tuttora seguono le attività della cantina di Villa Tavernago, Pierfranco Pirovano inizia a raccogliere i primi risultati. Nel tempo gli ettari vitati dell'azienda sono aumentati, così come la consapevolezza di una specifica vocazione alla naturalità, che si è ulteriormente radicalizzata nel 2001 con il passaggio per alcuni vini alla produzione senza solfiti. "Sapevo che era possibile raggiungere una maggior quota di salubrità nei nostri vini, mi confrontai con lo staff e iniziammo a lavorarci." continua Pirovano "Il progetto è diventato per tutti un grande stimolo a elaborare soluzioni e studiare la fattibilità del nuovo processo produttivo. Naturalmente si è trattato anche di un cospicuo investimento tecnologico per acquisire i macchinari che oggi ci consentono di imbottigliare con una grandissima protezione dall'ossigeno senza l'ausilio di antiossidanti chimici."

"Oggi, guardando al passato dell'azienda mi sento orgoglioso delle scelte fatte e della strada intrapresa." Ma anche il futuro è roseo per Tenuta Villa Tavernago: pur nella difficoltà di quantificare le dimensioni di mercato dei vini biologici, è chiarissimo il grande "fermento" che sta crescendo attorno al comparto del biologico in generale che, in controtendenza rispetto al contesto di contrazione dei consumi alimentari in genere, risulta in crescita.

450 ettari complessivi di proprietà di cui 25 vitati, vigne poste sulle colline tra la Val Luretta e la Val Tidone, una splendida dimora patrizia che dà il nome all'azienda e ai suoi prodotti: Tenuta Villa Tavernago, una storia sin dalle origini vocata alla naturalità, produce i vini tipici del territorio piacentino ma anche alcune delle migliori espressioni da vitigni internazionali.

(Fonte: ufficio stampa Maurizio Rochelli)
Domenica, 22 Settembre 2013 08:34

Grandi Marchi al 60° compleanno dei Masters of Wine



"La nostra presenza a Londra è un riconoscimento per tutto il vino italiano " dichiara Piero Antinori, presidente dell'Istituto Grandi Marchi.

Londra,  settembre 2013. Gran finale con il vino tricolore alle celebrazioni dei 60 anni dell'Institute of Masters of Wine (IMW), che si aprono oggi (16 settembre ndr) a Londra. Sarà, infatti, l'Istituto Grandi Marchi a chiudere, il 19 settembre, la quattro giorni di eventi - tra seminari e degustazioni - per la ricorrenza della nascita dell'accademia mondiale che forma i più influenti e preparati esperti del vino dei cinque Continenti. Per l'occasione le 19 cantine icona dell'enologia italiana, divenute simbolo della varietà e della qualità del vino made in Italy con ben 12 regioni rappresentate, saranno protagoniste di un seminario-degustazione di vini da vitigni autoctoni dei rispettivi territori. Un tasting strategico, questo, esclusivamente riservato ai Masters of Wine. Obiettivo: dimostrare la ricchezza varietale del vigneto Italia.

La partecipazione dei Grandi Marchi al 60° compleanno dei Masters of Wine, che conta attualmente 312 membri in tutto il mondo (erano solo 6 al debutto dell'Istituto), consolida ulteriormente la partnership siglata nel 2009 quando, per la prima volta, una compagine italiana venne ammessa come major supporter della prestigiosa istituzione londinese.

"La nostra presenza a Londra è un riconoscimento per tutto il vino italiano – dichiara Piero Antinori, presidente dell'Istituto Grandi Marchi -. Dal 2009 abbiamo promosso e sostenuto un programma di collaborazione e formazione volto ad accreditare l'Italia del vino presso l'IMW. Questa è una case history importante per tutto il settore – conclude Antinori – che documenta che solo superando i personalismi si può far crescere il brand Italia nel mondo, dal vino fino agli altri settori di eccellenza del nostro Paese".

Tra i principali risultati della cooperazione tra i due istituti, quelli dell'organizzazione dei primi corsi per aspiranti MW italiani e l'accettazione della candidatura italiana, avanzata sempre dai Grandi Marchi, ad ospitare l'8° Simposio mondiale dell'IMW che si terrà a Firenze dal 15 al 18 maggio 2014. L'organizzazione degli eventi firmati IGM-IMW è affidata alla IEM, International Exhibition Management.

Istituto del Vino Grandi Marchi: Alois Lageder, Argiolas, Biondi Santi Greppo, Ca' del Bosco, Michele Chiarlo, Carpenè Malvolti, Donnafugata, Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, Gaja, Jermann, Lungarotti, Masi, Marchesi Antinori, Mastroberardino, Pio Cesare, Rivera, Tasca D'Almerita, Tenuta San Guido, Umani Ronchi.
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