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Sabato, 06 Dicembre 2014 10:29

Tra i vigneti della Valle dei Laghi

Di Chiara Marando – Sabato 06 Dicembre 2014

Conoscete la Valle dei Laghi? Una suggestiva vallata che si apre fra Trento e Riva del Garda, al cui interno sono incastonati come gemme ben otto laghi, in un paesaggio che spazia da quello aspro ed incontaminato di sassi e rocce, proseguendo tra filari e coltivazioni di frutta ed ortaggi. La prima tappa obbligata è certamente quella del paesino di Terlago, caratteristico borgo sulle rive dell’omonimo Lago, all’ombra di un Castello risalente all’anno Mille. Un piccolo quadro incorniciato da distese di vigneti famosi per le loro uve bianche e aromatiche, nonché da immense coltivazioni di mele.

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Ovviamente non ci si può esimere dal raggiungere quella che è la zona considerata famosa per il Vin Santo e per la sua atmosfera romantica: Toblino,  uno dei luoghi più ameni non solo della Valle dei Laghi ma di tutto il Trentino. Il Castello, che si specchia nelle acque del Lago antistante, deve la sua fama al bellissimo ambiente nel quale sorge e, come ogni castello che si rispetti, alle tante e cupe leggende che lo circondano. Si rimane come rapiti dall’assoluta pace e tranquillità di questo angolo di natura.

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Tante sono le cantine che in questa Valle producono vini tra i più rinomati al mondo, eccellenze dai profumi inebrianti, capaci di esaltare degnamente qualsiasi tipo di specialità gastronomica. Un esempio è quello della Cantina Pisoni, Azienda Agricola biodimanica a conduzione familiare, un’anima rurale di lunga tradizione ed esperienza. Tra le sue etichette vanta vini bianchi e rossi dalla struttura corposa e dal gusto elegante, ma soprattutto è una delle poche Cantine del Trentino specializzata nella produzione del rinomato Vin Santo Trentino Doc, presidio Slow Food.

Loro sono Marco e Stefano, cugini che da sempre dedicano il loro tempo al mondo del vino, con passione e costanza, per fornire un prodotto che sia sempre di altissima qualità e rigorosamente biologico. La loro vita è legata alla coltivazione della terra, che lavorano con amore, rispetto, dedizione e grande entusiasmo, utilizzando quelle tecniche antiche ormai quasi perdute come l’aratro trainato da cavallo. Proprio per questo, nell’Azienda Agricola Pisoni non troverete solo vino eccellente, ma anche tipicità biologiche del Trentino quali patate, succose mele, grano per Polenta ed olio extravergine di oliva del Garda.

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Osservare i filari che si rincorrono a perdita d’occhio è uno spettacolo che dona armonia, tra quei vigneti si intrecciano tradizioni e storia, luci e colori di sapori dal fascino immortale. Complice il clima mite e la presenza di acqua purissima, qui si riescono a produrre vini rossi come il Maso Gobbo, dall’aroma floreale ed avvolgente, i pregiati Sarica e Rebo che, essendo affinati in barriques, garantiscono un intenso bouquet di profumi. Poi i bianchi fruttati come il classico Pinot Grigio, la Nosiola, unico vitigno bianco autoctono del Trentino, lo Chardonnay ed il Moscato. Per finire, ecco il già citato Vin Santo, perfetto equilibrio tra tenore zuccherino ed alcolico, una vera coccola da degustare in qualsiasi momento.

Il consiglio è quello di approfittare dell’ospitalità della famiglia Pisoni per visitare questa splendida Cantina, osservando ed assaporando tutta la sapienza dei vignaioli trentini.

 

Azienda Agricola Fratelli Pisoni

Via San Siro 7, Pergolese di Lasino

38070 Sarche (TN)

Tel. 0461 563.216

www.pisonivini.it

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - n° 46 17 novembre 14

SOMMARIO Anno 13 - n° 46 17 Novembre 2014

SOMMARIO (scaricabile in pdf)

1.1 editoriale "Parma cotta" e "Italia bollita"
3.1 cereali Grano duro, balzo dei prezzi a ottobre
4.1 Lattiero caseario Crescita del Latte Spot e nuovo calo del Parmigiano Reggiano.
5.1 imprese Modena, caseificio Roncoscaglia. Nuovo punto vendita e museo (con video)
5.2 fitosanitari Fitosanitari, nuove disposizioni per il rilascio e rinnovo del "patentino"
5.3 prosciutto Turismo rurale. Da Helsinky alla "Strada del Prosciutto" per un focus d'approfondimento.
6.1 latte norme Parmigiano, istituito il registro delle quote latte.
6.2 turismo e tradizioni November food tour: Parmigiano e Culatello di Zibello DOP
7.1 turismo e tradizioni I Luoghi del "Culatello di Zibello DOP". Seconda parte


Prosegue il viaggio nella storia, tra le rocche e i castelli della Bassa parmense, dei luoghi che sono stati la culla del "Culatello di Zibello".

di Sara Bondani - Parma 14 novembre 2014 --

Attraverso la Strada del Culatello si può percorrere lungo il Po un viaggio nel gusto e nella cultura dei Comuni della Bassa. Visitati i paesi che ospitano il circuito del "November Porc" non si può non passare per Fontanellato, dove la maestosa mole della Rocca, eretta nel '400 esige una visita.
Sottoposta a numerosi restauri, nel corso dei secoli è stata trasformata da fortezza difensiva a residenza dei nobili Conti Sanvitale che l'hanno poi abitata per circa sei secoli. Nel 1948 l'ultimo Conte cedette la Rocca con i suoi arredi al Comune, che la adibì a museo.

La maestosa Rocca di Fontanellato
Proseguendo per Soragna meritano una visita la superba Rocca Meli Lupi, la Sinagoga e il Museo del Parmigiano-Reggiano. Per proseguire poi a Busseto, patria di Giuseppe Verdi, in realtà nato nella vicina Roncole, dove si trova la Casa Natale. Qui si possono visitare il Teatro e la Villa Pallavicino.

Soragna - E' con l'arrivo dei Longobardi che nel 712 d.C. il nome "Soragna" comparve per la prima volta in un documento ufficiale. Sul finire dell'XI sec. due famiglie si stabilirono a Soragna: i Pallavicino ed i Lupi, questi ultimi di origine cremonese. Il territorio venne diviso in due: ai Pallavicino restò l'odierna Castellina, ai marchesi Lupi l'attuale Soragna. Una convivenza tutt'altro che pacifica, tanto che già nel 1200 i Lupi fortificarono il proprio castello per difendersi dai potenti vicini. Dopo alterne vicende che portarono i Lupi a perdere più volte il possesso delle proprie terre, passarono parecchi anni prima che potessero entrare a Soragna.
Il marchese Giampaolo Meli ottenne nel 1530 dall'Imperatore Carlo V il diritto di aggiungere al proprio cognome quello dell'estinto casato dei Lupi.
Di particolare importanza per la storia del paese è la nomina di Giampaolo Meli a principe del Sacro Romano Impero, nel 1709 da parte dell'imperatore Giuseppe I. Soragna divenne così uno stato autonomo, con diritto di battere moneta in qualsiasi metallo.

Rocca di Soragna - Dimora del Principe Diofebo Meli Lupi

Anche oggi la Rocca è abitata da un Meli Lupi, il principe Diofebo VI, che apre le magnifiche sale del castello a visitatori, convegni ed importanti avvenimento culturali.
La Rocca è uno straordinario esempio di fortezza medievale trasformata in sontuosa residenza nel corso dei secoli, con sale riccamente affrescate e decorate a stucco, con uno splendido insieme di arredi, dipinti e suppellettili. Teatro di un crudele delitto, la Rocca è legata alla leggenda di Donna Cenerina, la sfortunata dama vissuta nel XVI secolo, vittima innocente di un complotto ordito per motivi economici. La leggenda narra che il fantasma della dama vaghi senza pace nelle Sale della Rocca. (potresti fare il link se vuoi all'articolo che mi hai mandato)

Roncole Verdi - Casa natale del maestro Giuseppe Verdi

Busseto - Legata in maniera indissolubile al grande Maestro Giuseppe Verdi, il cui bronzo svetta nella piazza principale, Busseto ha un nome di origine antichissima, "Buxetum" da "buxus" e quindi bosco dei bossi. Verso la metà del sec. XIII, con il marchese Uberto il Grande, Busseto entra nei domini dei Pallavicino per rimanervi ininterrottamente fino al 1587, quando il marchesato diventa territorio Farnesiano. Seguì quindi le sorti del Ducato di Parma e Piacenza fino al 1859 e alla proclamazione del Regno d'Italia. Nella seconda metà del XIX secolo Busseto fu impegnata in opere edilizie e urbanistiche che determinarono il volto attuale del suo centro storico.
Terra natale di numerosi nomi distinti nelle lettere, nelle scienze, nel diritto e nell'arte tra cui lo storico Ireneo Affò, il medico Buonafede Vitali, il compositore Tarquinio Merula, i pittori Pietro Balestra, Alberto Pasini e Gioacchino Levi, per arrivare alle grandi figure di Giuseppe Verdi e del nostro contemporaneo Giovannino Guareschi.
In questa zona, non poteva mancare un interessante itinerario verdiano che, partendo dalla casa natale del Maestro, a Roncole, giunge poi fino alla villa di Sant'Agata di Villanova sull'Arda. In piazza Verdi, oltre al bronzo del Maestro, si trova la Rocca duecentesca un tempo dimora dei Pallavicino e ora sede del municipio, il Teatro Verdi, datato tra il 1856 e il 1868 e Casa Barezzi, dove il compositore visse con la moglie Margherita Barezzi. La casa racchiude al suo interno numerosi cimeli - testimonianze della formazione e della futura carriera di Verdi - lettere autografe, documenti iconografici, ritratti originari del Maestro e dei suoi esecutori durante il secolo scorso.

Subito fuori dalle antiche mura della città, un'altra significativa tappa culturale è rappresentata da Villa Pallavicino. La bella costruzione rinascimentale oggi ospita il Museo Nazionale Giuseppe Verdi e ne celebra il genio. I suoi ampi saloni ripropongono ventisette opere con la riproduzione delle scenografie originali di Casa Ricordi e dei quadri dell'epoca, i tessuti pregiati dell'800, le musiche immortali, in un allestimento di luci teatrali che accompagnano il visitatore in un percorso dalle intense atmosfere romantiche.

La Rocca di San Secondo

San Secondo - La storia di San Secondo è legato in maniera indissolubile al nome di un grandissimo Casato - quello dei Rossi - che nel corso del Medioevo e del Rinascimento ha saputo esprimersi ai massimi vertici politici e militari. Nella prima metà del XV secolo, Pier Maria II detto il Magnifico, getta le basi di quello che avrebbe dovuto essere un moderno Stato rinascimentale, avendo disseminato di castelli e roccheforti le vallate dei fiumi Taro e Parma, dagli Appennini sino al Po, con le fortezze ancora oggi esistenti – da Torrechiara a Corniglio, da San Secondo a Roccabianca. ( Fonte - http://www.paliodellecontrade.com/storia.html)

Curiosità - San Secondo.
La storia del fantasma di San Secondo http://www.luoghimisteriosi.it/emilia_secondo.html

Colorno - Reggia Ducale. Una passeggiata in giardino

Colorno - Il nome di Colorno deriva dalla posizione originaria del paese alla confluenza del Lorno nel torrente Parma: "Caput Lurni", a capo del Lorno.
Dal 1303 al 1612 Colorno fu feudo dei Correggio, dei Terzi e dei Sanseverino. Poi Colorno passò ai Farnese, duchi di Parma, che verso la fine del '600 vi posero la loro residenza estiva e apportarono radicali trasformazioni al Palazzo Ducale ed al Giardino costruendo importanti edifici, tra cui l'Aranciaia - ricovero invernale degli alberi di aranci e limoni che durante l'estate ornavano lo splendido giardino della Reggia e che non avrebbero potuto sopportare i rigidi freddi - oggi sede del Museo dei paesaggi di terra e di fiume.
Nel 1748 il Ducato di Parma passò ai Borbone, iniziando così un nuovo periodo felice per Colorno, sia dal punto di vista urbanistico, che artistico e culturale, tanto da meritare il titolo di "Versailles dei Duchi di Parma".
Nel 1802, con l'annessione alla Francia, Parma divenne un dipartimento dell'Impero napoleonico. Con Maria Luigia d'Austria, già moglie di Napoleone, nel 1816 Parma ridivenne capitale del Ducato e Colorno residenza estiva ducale.
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Per maggiori informazioni sulla manifestazione "November Porc".

Per scoprire altri luoghi della nostra meravigliosa Italia: Italian Tourism Expo

300 stand per tutti i gusti. A Sissa si rinnova il successo della festa dedicata al "maiale". "I Sapori del Maiale" oggi prosegue con un ricchissimo programma.

Sissa, 09 Novembre 2014 --
Un tripudio di golosità e di allegria.

La prima tappa del November Porc è iniziata con il tutto esaurito. A Sissa 300 stand hanno invaso le vie del paesino della Bassa offrendo specialità di ogni tipo e per ogni gusto.

Torrone speciale
La musica dal vivo, piuttosto che diffusa da Radio Bruno fa da cornice a quello che, ogni anno e sono ormai 20 le candeline spente, sorprende. L'armonia di una festa che attrae perché diverte ed è sempre nuova e fresca.
Giovani, tantissimi giovani hanno, anche in questa edizione, portato sorrisi e gradevolezza scegliendo Sissa come meta del loro Sabato sera "alternativo".
Ed oggi si replica, finalmente con la Nebbia.

(allegato il programma in formato pdf scaricabile)

Sissa sapori programma 2014

Peppa Pig sul carro pro locoP1050502

Pubblicato in Dove andiamo? Parma
Venerdì, 07 Novembre 2014 17:13

Biciclettata a Sissa in occasione del November Porc

Con Fiab Parma Bicinsieme domenica biciclettata a Sissa in occasione del November Porc, la staffetta più golosa d'Italia quest'anno alla tredicesima edizione -

Parma, 7 novembre 2014 -

L'associazione FIAB-PARMA Bicinsieme organizza per il 9 novembre una biciclettata a Sissa in occasione di NOVEMBER PORC.

cartografia cartine Parma in bici n°4 e 5
luogo di partenza parcheggio di via Bizzozero 15
orario ritrovo e iscrizione ore 8,45 partenza ore 9
ritorno ore 14
km 50
tipo di percorso ciclabile e strade a basso traffico
difficoltà facile
capogita Nadia A 347/0355414

Arriva l'autunno e ricomincia il November Porc la staffetta più golosa d'Italia quest'anno alla tredicesima edizione. A Sissa stands per tutti i gusti per assaggi , pasti più sostanziosi, acquisti...
Per il programma completo www.novemberporc.it

"speriamo che ci sia la nebbia"...ma in caso di pioggia la gita è annullata

iscrizione (RC e infortuni) 1 euro soci FIAB, 3 euro non soci
bici in ordine, camera d'aria di scorta, giubbetto ad alta visibilità, casco consigliato

(Fonte: Bicinsieme Fiab Parma)

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

17 operatori emiliano romagnoli del settore congressuale e MICE (Meeting, Incentive, Congressi ed Eventi) saranno presenti alla Borsa del Turismo Congressuale (BTC) di Firenze. Nello stand regionale, dove campeggia lo slogan: "Il vostro evento, la nostra destinazione", immagini del Progetto "Via Emilia", promosso dalla regione Emilia Romagna in vista dell'Expo 2015 e dedicato al turismo dell'esperienza -

Parma, 7 novembre 2014 -

Il turismo congressuale dell'Emilia Romagna sarà in "vetrina", dall'11 al 12 novembre, alla Borsa del Turismo Congressuale (BTC) di Firenze.
Interamente dedicata al business to business, BTC è la rassegna fieristica di riferimento per il settore MICE (Meeting, Incentive, Congressi ed Eventi).
Sono 17 quest'anno gli operatori congressuali regionali ospitati nello stand di 110 metri quadrati "Emilia-Romagna" coordinato da Apt Servizi dove campeggia lo slogan "Il vostro evento, la nostra destinazione" e l'immagine del Progetto "Via Emilia", promosso dalla regione Emilia Romagna in vista dell'Expo 2015 e dedicato al turismo dell'esperienza.

Il turismo congressuale (con i poli di Bologna, Rimini e Parma) è centrale nell'offerta del turismo dell'Emilia Romagna. La presenza di qualificati Centri Congressi (a Rimini è stato inaugurato nell'ottobre 2011 il più grande Palazzo dei congressi d'Italia) assieme alla professionalità degli addetti al settore e alla qualità dell'accoglienza, fanno dell'Emilia Romagna un grande "parco congressuale" leader in Italia e a livello internazionale. Il Progetto regionale MICE avviato nel 2008 valorizza l'offerta congressuale e sostiene le attività messe in atto dagli operatori per rafforzare la regione come destinazione congressuale.

Diverse sono state nel 2014 le iniziative di questo Progetto regionale con il coinvolgimento delle Unioni di prodotto Città d'Arte, Costa e Terme. Dal 10 al 13 aprile l'offerta congressuale dell'Emilia Romagna è stata al centro di un workshop (a Bologna) e di un educational tour in regione alla presenza di tredici meeting planner dell'area di Mosca. In maggio e ottobre rappresentanti d'importanti aziende italiane hanno partecipato (nel Parmense e Riminese) a due educational tour e l'offerta congressuale regionale è stata presentata in Germania, il 6 e 7 maggio, nel corso di due serate svolte a Düsseldorf e Monaco di Baviera.

Tra i prossimi appuntamenti del Progetto regionale MICE in calendario da segnalare, il 21 novembre a Bologna, l'organizzazione da parte di Apt Servizi di un seminario informativo sulle tendenze del settore MICE nel mercato degli Stati Uniti alla presenza di qualificati esperti internazionali e aperto a tutti gli operatori regionali del settore.

Queste le aziende emiliano romagnole presenti alla BTC 2014: Bologna Congressi, Convention Bureau della Riviera di Rimini, Convention Bureau di Salsomaggiore Terme, Bellaria Igea Marina Congressi, Ospitalità a Bologna – Incoming Italy & DMC, Food Valley Travel (Parma), INC Hotels Group - Parma e Reggio Emilia, Modenatur, Parma Incoming, Riccione Congressi, Grand Hotel Terme & Spa Castrocaro, Select Hotels Collections (Cervia), STAI Turismo Imola, Terme della Salvarola e Terra delle Rosse (Sassuolo), Luveria DMC (Bellaria-Igea Marina), Monrif Hotels Bologna, Savoia Hotel Rimini.

(Fonte: Ufficio Stampa Apt Servizi)

I giornalisti che partecipano ad un educational tour in Emilia Romagna con tema città d'arte, enogastronomia, shopping di qualità provengono tutti da Shanghai -

Pama, 5 novembre 2014 -

Quattro giornalisti cinesi saranno nel Parmense l'8 e 9 novembre. L'iniziativa, promossa da Apt Servizi, comune di Rimini e l'Unione di Prodotto Costa fa parte di un progetto promozionale dedicato al mercato turistico cinese.
I giornalisti - che partecipano ad un educational tour in Emilia Romagna con tema città d'arte, enogastronomia, shopping di qualità - provengono tutti da Shanghai e scrivono per il quotidiano "Shanghai Daily" (100.000 copie), il settimanale "Modern Weekly" (940.000 copie), il mensile di turismo "Travel +" (470.000 copie), per la rivista mensile di moda "Elle" (920.160 copie).
Nel pomeriggio di sabato 8 novembre i reporter raggiungeranno l'Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense per la visita (con degustazione) delle cantine di stagionatura del Culatello di Zibello DOP seguita dalla cena. L'ultima giornata dell'eductour in regione, domenica 9 novembre, prevede, prima della partenza dall'aeroporto di Bologna, una sosta all'outlet "Fidenza Village": uno dei grandi centri regionali per lo shopping di qualità.

(Fonte: Ufficio Stampa Apt Servizi)

Pubblicato in Comunicati Turismo Parma

Un suggestivo viaggio nella storia, quello fra le rocche e i castelli della Bassa parmense.

di Sara Bondani - Parma 05 novembre 2014 --

Iniziamo dai luoghi del "Culatello di Zibello DOP" e, come prima puntata, i paesi che ospitano il circuito del "November Porc". Non si può comunque, non partire con un cenno sulla seconda, per importanza dopo il palazzo Ducale di Parma e prima del Casino dei Boschi di Sala Baganza, residenza ducale, la Reggia di Colorno.

Sontuosa e monumentale residenza dei Farnese, dei Borbone e di Maria Luigia d'Austria, fonde la bellezza dei cortili interni con la ricchezza delle sale affrescate e stupisce il visitatore con i giochi d'acqua dello splendido giardino alla francese; il Castello di Roccabianca, fatto edificare a metà del XV secolo da Pier Maria Rossi per l'amata Bianca Pellegrini - da cui trae il nome - imponente e al tempo stesso elegante, custodisce al suo interno numerosi dipinti di pregio; la Rocca dei Rossi di San Secondo, fatta erigere da Pier Maria Rossi nel 1450-1460 con la struttura del fortilizio, è in pratica il punto d'incontro di tutte le strade di accesso al paese. Accresciuta e restaurata nel corso del Cinquecento, la massiccia residenza nobiliare celebra nei grandiosi affreschi dell'interno le gesta e la potenza del casato dei Rossi; la Rocca di Sissa, imponente rocca difensiva fu fatta erigere dalla potente famiglia Terzi, che un tempo dominava sul piccolo paese, sul luogo di una preesistente torre quadrangolare, eretta ai tempi del Capitolo. La Rocca conobbe un periodo di grande potenza sotto il dominio di Ottobono Terzi, gran capitano di Gian Galeazzo Visconti che comportò innumerevoli e sanguinosi attacchi specialmente da parte dei Rossi di San Secondo.

Zibello porticato rid cibus

Zibello - La vera e propria storia ha inizio nel Medioevo, per tutta la durata del quale esso rimase legato a Cremona. Nel 1249 Zibello passò, insieme ad altre terre e castelli, tra i quali anche Busseto e Polesine, al marchese Uberto Pallavicino il Grande che ne fu investito da Federico II Imperatore. Da allora, salvo alcuni periodi, i marchesi Pallavicino vi dominarono incontrastati.
Sulla sponda destra del Grande Fiume, fra le città di Parma, Piacenza e Cremona, è famoso per essere la patria, del re dei salumi: il Culatello.
Però pochi sanno che questa è l'unica zona al mondo dove, dal maiale, viene tratta la maggior varietà di salumi, le cosiddette "immagliature" prima di macinare la carne residua e le rifilature per ottenere, il salame. Una fama che deve la sua fortuna ai freddi inverni umidi e nebbiosi e alle estati assolate ed afose.

Sissa - La Rocca -

Sissa - Lungo un millenario tracciato storico il territorio ha conosciuto momenti di fama, di distruzione, di abbandono e di intensa vita civile, politica e culturale. I Terzi, i Simonetta, i Rangoni, famiglie dominanti in un lungo arco di tempo, si sono avvicendati nel possesso di un feudo non secondario nel quadro generale delle dispute militari e legali che hanno caratterizzato le lotte di predominio nel parmense dal Quattrocento all'Ottocento.
Tanto c'è da vedere nel territorio del Comune di Sissa: dalla Rocca dei Terzi a Corte Sala, dalla Villa Simonetta nella frazione di Torricella all'importante area rivierasca detta "Boschi di Maria Luigia" che sorge poco distante dal centro abitato di Coltaro, al mitico "ponte del diavolo" di Gramignazzo che nemmeno un bombardamento alleato durante il secondo conflitto mondiale è riuscito ad abbattere. Nella frazione di Torricella si può trovare forse il più importante porto nautico della Provincia di Parma.

Antica Corte Pallavicina - Polesine Parmense
Polesine Parmense - Il Paese della Bassa che più lega le origini a quelle del fiume Po, è l'unico infatti, il cui nome deriva proprio da quello del Grande Fiume.Il nome deriva dal fatto che il borgo anticamente sorgeva su un polesine, vale a dire una piccola isola del Po che, trascinata dalla corrente, arrivò ad espandersi e a congiungersi poi con la riva. A testimonianza della storia il ritrovamento, di reperti all'interno del Po di questo centro sommerso e ormai completamente corroso dalle acque.

Precise documentazioni storiche affermano, in particolare, che due chiese in secoli diversi, furono corrose e demolite dal Po; nel fiume è finito pure l'antico castello di cui alcuni resti di un merlo sono oggi esposti nei pressi della sede municipale.
Soggetto al potere temporale del Vescovo di Cremona, attorno alla metà dell'anno mille, divenne feudo dei Pallavicino sino al 1731, dei quali rimane la residenza,Il Palazzo delle Due Torri, monumento più importante del paese. Passò poi sotto il ducato dei Farnese, mantenendo a lungo una notevole importanza come porto commerciale fluviale e centro agricolo.
Il porticciolo di Polesine è un comodo approdo per i turisti che navigando sul Po e possono visitare le "Terre Verdiane" gustando i sapori tipici della zona.
Per un turismo slow e sostenibile si può inoltre utilizzare la pista ciclabile, di oltre 50 chilometri, che unisce Mezzani a Polesine Parmense, passando per Zibello, Roccabianca, Sissa, Colorno o l' area verde adiacente al fiume Po, opportunamente recintata e organizzata con percorso.
Curiosità - Nella parte superiore dello stemma comunale è rappresentato il Po nelle vesti di un vecchio Re che versa la sua brocca dalla quale sgorga l'acqua che dà origine al fiume.
Polesine è sempre stata una delle mete preferite di Giovannino Guareschi, il grande scrittore che di fronte alla grandiosa varietà di paesaggi e di sfumature create dall'ambiente fluviale era solito dire: "si sta meglio qui, su questa riva". Ed è sempre a Polesine che Guareschi, di fronte alle memorabili battaglie tra il parroco don Davighi e il Sindaco Carini, trovò l'ispirazione per dar vita ai celebri personaggi di Peppone e Don Camillo.

Castello di Roccabianca

Roccabianca - Non è da sempre che Roccabianca porta questo nome.
Pare che il primo nucleo abitativo del centro sia da rintracciare nel vicino villaggio di Rezinoldo o Arzenoldo, e che troviamo nominato per la prima volta in un diploma di Federico Barbarossa, come facente parte del feudo di Oberto Pallavicino. Nella contesa tra i Pallavicino, della marca bussetana e i Rossi, conti di San Secondo, che si protrae lungo tutto l'arco del XIV e del XV secolo, i primi si appropriano di Zibello e Rezinoldo, che nel 1417 viene bruciato. Nel 1449, però Francesco Sforza conferma solennemente la proprietà dei Rossi sulle terre contese. E' a questo punto che entra in scena Roccabianca: Pier Maria Rossi, infatti attorno alla metà del secolo, fa erigere un castello nei pressi di Rezinoldo, a difesa delle terre che possiede presso il Po. Secondo alcuni il suo nome deriverebbe da quello di Bianca Pellegrini, per la quale il Rossi, suo amante, avrebbe in realtà fatto costruire il castello.
Francesco Luigi Campari, il maggiore storico del paese di Roccabianca, invece, sostiene che il nome della rocca deriva dal fatto che essa fosse interamente intonacata di bianco e a questo proposito cita cenni storici.

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Per maggiori informazioni sulla manifestazione "November Porc".

Per scoprire altri luoghi della nostra meravigliosa Italia: Italian Tourism Expo

In Mezzo al PO - località Sacca di Colorno - ottobre 2013

Pubblicato in Ambiente Emilia

Tour operator di Polonia, Russia, Repubblica Ceca, Ungheria, Marche, Lazio, Lombardia, Piemonte e Veneto in visita al Comprensorio del Cimone -

Modena, 4 novembre 2014 -

E' stato un successo l' "educational tour" organizzato da Valli Del Cimone e dal Consorzio Albergatori del Cimone in collaborazione con Modenatur in occasione di Skipass.

Un incontro di lavoro tra il nostro territorio e 20 tour operator, italiani e stranieri, che, come riferito dal Presidente di Valli del Cimone Alessandro Tebaldi, "non conoscevano il nostro territorio".
Una tre giorni incominciata a Skipass in cui membri di Cral (Circolo Ricreativo Aziendale dei Lavoratori) e Tour Operator si sono presentati come "buyers" e hanno dato vita ad un workshop con gli operatori turistici del nostro territorio (in veste di "sellers") per aprire nuovi mercati e importanti nuove sinergie. Un'opportunità, quindi, di vedere da vicino le bellezze di casa nostra, delle strutture ricettive e gustare le eccellenze della cucina locale.

Il tour è continuato al sabato con la visita eccezionale al Centro Meteorologico dell'Aeronautica del Monte Cimone e al museo Ferrari di Maranello.

"Ci è parso di vedere un grande interesse dei tour operator presenti all'evento non solo per lo sci, ma anche per le bike e il trekking- dichiara Alessandro Tebaldi, Presidente di Valli del Cimone e anche 'Cicerone' di lusso nella tre giorni tutta modenese-. Siamo stati baciati dal "bel tempo" e quindi è stato possibile fare visitare tutte le strutture del Consorzio della Stazione Invernale del Cimone. Questa, comunque, è solo una delle tante iniziative promosse dal Consorzio Valli Del Cimone focalizzate sulla stagione invernale e, ovviamente, anche su quella estiva del 2015. E' molto importante per noi promuovere il prodotto sciistico e le tante opportunità turistiche estive. Insomma, un'esperienza da ripetere presto anche con altri club di prodotto e operatori del nostro territorio. Vorrei ringraziare particolarmente il Tenente Colonnello Patrizio Emiliani direttore del Camm-Monte Cimone per la disponibilità e l'ospitalità offerta".

(Fonte: Ufficio Stampa Valli Del Cimone)

Superare le barriere mentali: l'accessibilità come chiave della qualità del turismo sulle colline piacentine. Un progetto vincente mirate a favorire la fruibilità a turisti e cittadini con disabilità cognitiva, motoria, sensoriale, con problemi di alimentazione e per la popolazione anziana -

Piacenza, 29 ottobre 2014 –

Un nuovo progetto per l'accessibilità turistica per le colline del nostro territorio. E' un'iniziativa che vede l'amministrazione comunale di Ziano come ente capofila di un gruppo di associazioni che ha ottenuto il finanziamento regionale per l'attuazione di un percorso partecipativo per promuovere un turismo favorevole ai diversamente abili, per chi ha problemi di intolleranza alimentare e per gli anziani.

"E' una piano di notevole rilevanza – dichiara Manuel Ghilardelli, sindaco di Ziano Piacentino e già assessore provinciale all'agricoltura, durante la conferenza stampa di presentazione – arrivato primo in Regione, battendo la concorrenza di una novantina di progetti, che ci permetterà di migliorare l'accoglienza del nostro territorio e soprattutto è la prima volta che viene pensato puntando l'attenzione alle colline. Desidero ringraziare tutti gli enti e le associazioni che hanno contribuito ad ideare e stendere questo piano".
In questo processo partecipativo sono numerose le realtà coinvolte: Club di prodotto "Terre Francigene Piacentine e dell'Emilia, Associazione Europea delle Vie Francigene, Pro Loco di Ziano, Piccoli al Centro, Vivere con lentezza, Avis sezione di Ziano, Made in Ziano, Amici di Pont de l'Isére.

"Grazie a questo intervento – interviene Rossana Fornasier, assessore al turismo di Ziano – potremo superare le barriere mentali che precludono l'accessibilità al territorio, come chiave della qualità del turismo sulle colline piacentine. Si andrà ad attuare una progettazione partecipata per individuare soluzioni condivise per la creazione di linee guida specifiche, mirate a favorire la fruibilità a turisti e cittadini con disabilità cognitiva, motoria, sensoriale, con problemi di alimentazione e la popolazione anziana. Il progetto ha ottenuto il finanziamento massimo possibile dalla Regione Emilia Romagna di 20 mila euro a fondo perduto, sarà utilizzato per avviare un processo basato sul partneriato tra pubblico e privato e sulla partecipazione dei cittadini alla definizione di indirizzi e progetti concreti per la realizzazione lo sviluppo delle linee guida.

"Il comune di Ziano – prosegue Ghilardelli – coinvolgerà più cittadini possibili nel proseguire questo obiettivo e non ci limiteremo alle associazioni firmatarie, ma sarà esteso a chiunque voglia portare il proprio contributo".
Dopo l'ideazione e il finanziamento, il progetto passa al concreto: saranno organizzati tavoli, convegni, incontri, assemblee che porteranno a stendere le linee guida per il turismo accessibile, attraverso un percorso partecipativo dal basso in cui tutti porteranno le proprie esperienze, le esigenze e la conoscenza del territorio. Ogni associazione manderà un suo rappresentante e al termine di questo percorso sarà effettuata una verifica della fattibilità. Il tutto sarà quindi sintetizzato in un documento finale, le cosiddette linee guida, che il Comune deve recepire. Fino a tale momento ogni decisione sul tema sarà sospesa fino all'adattamento definitivo, assunto nei piani regolatori che l'amministrazione dovrà seguire.

"L'idea forte di questa iniziativa – conclude il sindaco – è il coinvolgimento di numerose associazioni, a cominciare dall'Associazione Europea delle Vie Francigene che fino ad ora non aveva ancora adottato. Si tratta di un progetto pilota, che ancora non si era visto sul nostro territorio".

(Fonte: ufficio stampa Comune di Ziano)

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