A scuola con la Guardia di Finanza: al via la quinta edizione del progetto "Educazione alla legalità economica". Al progetto è affiancato un concorso, denominato "Insieme per la legalità" che ha lo scopo di spingere gli studenti ad una riflessione personale.
Parma, 1 marzo 2017
Presso l'"Istituto Tecnico Economico Macedonio Melloni" di Parma si è tenuto un incontro delle Fiamme Gialle con gli studenti per parlare di cultura della legalità economica. In considerazione del positivo esito delle precedenti edizioni, il progetto "Educazione alla legalità economica", ideato dalla Guardia di Finanza di concerto con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (M.I.U.R.), è stato riproposto anche per l'anno scolastico 2016-2017, giungendo così alla sua quinta edizione.
L'iniziativa, rivolta agli studenti della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado, si pone la finalità di approfondire il tema della legalità economico-finanziaria, avvalendosi dell'esperienza quotidiana dei militari della Guardia di Finanza nell'ambito del contrasto all'evasione fiscale, allo sperpero di denaro pubblico, alla contraffazione, alle violazioni dei diritti d'autore, agli illeciti in materia di stupefacenti ed, in genere, ad ogni forma di criminalità economico-finanziaria.
Gli incontri prevedono l'ausilio di materiale audio-visivo di supporto agli interventi dei militari del Corpo ed hanno una durata di 70 minuti circa.
In particolare, per la scuola primaria, è previsto la proiezione di un "Kit" multimediale, che renda particolarmente agevole e di rapida comprensione la tematica affrontata. Esso, infatti, si articola nella riproduzione di cartoni animati tratti dalla serie "Finzy" che hanno come protagonista la mascotte della Guardia di Finanza che, con linguaggio semplice e toni opportunamente calibrati, illustra aree di attività di contrasto agli illeciti economici, senza perdere la dinamicità tipica della forma artistica dei cartoon.
I militari, poi, illustrano argomenti sollevando confronti e dibattiti, grazie alla proiezione di slide animate, opportunamente organizzate in schemi interattivi, il cui avanzamento dipende appunto dalle scelte della platea dei discenti.
Per la scuola secondaria, invece, oltre alle spiegazioni dei militari, che si avvalgono di slide articolate in schemi interattivi, è prevista la proiezione di un ampio repertorio di clip, tratte da film italiani molto noti. Lo scopo è quello di comunicare, grazie ad un'espressione ironica e divertente, la missione del Corpo e le forme di illegalità economica maggiormente diffuse in alcuni contesti socio-culturali del Paese.
Accanto a queste forme più leggere di riflessione, si affiancano, poi, le proiezioni di servizi strutturati in forma giornalistica, tratti da programmi televisivi, e di interviste a militari del Corpo competenti in aree specifiche di attività, che approfondiscono aspetti particolarmente interessanti, come ad esempio i metodi di riconoscimento delle banconote false.
Al progetto è affiancato un concorso, denominato "Insieme per la legalità" che ha lo scopo di spingere gli studenti ad una riflessione personale. Guidati dai docenti, essi potranno rielaborare liberamente le tematiche legate al concetto di cittadinanza attiva e responsabile a tutela della legalità economica, impiegando le modalità espressive più vicine alla sensibilità dei giovani (disegni, fumetti, cortometraggi, clip, fotografie, fotomontaggi, ecc.).
Verranno, così, premiati sia i lavori individuali che quelli di gruppo, costituendo l'occasione per gli studenti di confrontarsi con i loro coetanei e con le Istituzioni civili della società nella quale vivono. Tra i premi, inoltre, ci sono soggiorni montani presso la Scuola Alpina della Guardia di Finanza, ubicata nel Comune di Predazzo (Tn), corsi di vela presso la Scuola Nautica della Guardia di Finanza, ubicata nel Comune di Gaeta (Lt), minicrociere sulla Nave Scuola "Giorgio Cini", per vivere esperienze dirette con il personale del Corpo, e, ancora, mappamondi multimediali e buoni per l'acquisto di libri.
Pedibus speciale, stamattina, per quasi tutte le linee attive nelle primarie cittadine: i bambini e gli accompagnatori hanno percorso l'abituale tragitto tra casa e scuola portando in evidenza le locandine – consegnate dal Ceas Infoambiente del Comune di Piacenza – della campagna "M'illumino di meno", la cui giornata nazionale ricorre oggi, venerdì 24 febbraio.
Un modo ulteriore per sottolineare la "cultura della condivisione, contro lo spreco", che rappresenta la declinazione scelta quest'anno dalla trasmissione di Radio2 Rai, "Caterpillar", per sensibilizzare cittadini, istituzioni, attività private e tessuto scolastico in merito al significato e agli obiettivi della festa del risparmio energetico, di cui il popolare programma radiofonico promuove, nel 2017, la 13° edizione.
Nelle immagini allegate, gli alunni e i volontari accompagnatori delle primarie Caduti sul Lavoro, Giordani (con le tre linee in partenza dal Facsal, piazza Duomo e piazza Borgo), Mazzini, San Lazzaro, De Gasperi, Don Minzoni, Pezzani e Due Giugno, dove i bambini sono stati accolti dai cartelloni colorati raffiguranti i "supereroi" che stamattina, tra le 11 e le 12, verificheranno lo spegnimento delle luci e l'abbassamento della temperatura nel loro stesso edificio scolastico.
Piacenza, 24 febbraio 2017
(Fonte: Comune di Piacenza)
I supereroi del risparmio energetico, disegnati dagli alunni di alcune primarie cittadine, quest'anno simbolo dell'edizione piacentina di "M'illumino di meno".
Piacenza, 23 febbraio 2017
Hanno già fatto furore in un collegamento telefonico – andato in onda mercoledì pomeriggio – tra la referente del Ceas Infoambiente comunale, Alessandra Bonomini, e la trasmissione Caterpillar di Radio2 Rai: sono i supereroi del risparmio energetico, disegnati dagli alunni di alcune primarie cittadine, quest'anno simbolo dell'edizione piacentina di "M'illumino di meno". La creatività dei piccoli autori sarà protagonista per l'intera giornata di domani, venerdì 24 febbraio, a cominciare dalla scuola Due Giugno dove, dalle 11 alle 12, i bambini si aggireranno tra le classi, i bagni e le aree comuni per verificare che le luci siano spente e il riscaldamento abbassato, come raccomandato a quell'ora per tutti gli edifici pubblici.
Visibili sul sito web comunale – tra le notizie in evidenza in home page – i disegni dei supereroi saranno presentati domani, venerdì 24 febbraio alle 18, in occasione del "concerto al buio" che l'orchestra della media Nicolini, diretta dalla professoressa Alessandra Capelli, terrà all'auditorium Sant'Ilario. In collaborazione con l'associazione Ora Pro Comics, verrà allestita nello spazio di via Garibaldi 17 una prima esposizione degli elaborati dei bambini, evento di lancio del Festival del Fumetto che si terrà in aprile e avrà una vera e propria sezione dedicata al risparmio energetico. In mostra domani, grazie alla disponibilità di scuole e associazioni del territorio, anche oggetti di recupero e buone pratiche per la promozione di una cultura della condivisione, contro gli sprechi.
Dalle 18 alle 24, si spegnerà l'illuminazione artistica di piazza Cavalli, Palazzo Farnese e delle mura cinquecentesche, ma l'invito ad abbassare le luci è esteso a tutti i cittadini. Ai pubblici esercizi che aderiranno a una serata "a lume di candela" saranno distribuite le locandine realizzate appositamente dagli studenti del liceo Cassinari, anch'esse già in mostra sul sito www.comune.piacenza.it nella sezione, in evidenza in home page, dedicata a "M'illumino di meno". Ogni iniziativa può essere segnalata sul sito www.caterpillar.rai.it/milluminodimeno, andando così ad arricchire la mappa nazionale del risparmio energetico.
Sugli scaffali delle biblioteche comunali Passerini Landi e Giana Anguissola, già da diversi giorni, sono in mostra volumi dedicati al tema della giornata.
(Fonte: Comune di Piacenza)
Visita in Municipio, stamani, per gli alunni della classe 5° di Sant'Antonio, che per il ciclo "La scuola in Comune" sono stati accolti dal presidente dell'assemblea consiliare Christian Fiazza e dalla consigliera comunale Lucia Rocchi.
Presenti all'appello sui banchi di Palazzo Mercanti: Andrea Basini, Gabriel Benchea, Alessia Braghieri, Lorenzo Canevari, Martina Devoti, Emmanuela Emovon, Stella Garbin, Viktorija Koturovikj, Holiver Marchetti, Margherita Marini, Luca Morelli, Alexis Morini, Mattia Morisi, Valentina Mozzi, Alessandra Nenna, Aminta Seye, Elisabetta Zanrei, Ahlam Zouhairi.
Piacenza, 22 febbraio 2017
(Fonte: Comune di Piacenza)
Scuola - Presentato l'Annuario della Provincia curato da Luciano Bonacini e Silvia Ballabeni: iscritti in lieve diminuzione a quota 83.246 soprattutto per il quarto calo consecutivo nel settore 0-6 anni.
Reggio Emilia, 22 febbraio 2017
Continua la frenata della popolazione scolastica reggiana, frutto del quarto calo consecutivo nel settore 0-6 anni (nidi e soprattutto scuole dell'infanzia) che inizia a riverberarsi anche su elementari (praticamente stabili) e medie (un centinaio di studenti in meno rispetto all'anno prima), mentre continuano a crescere gli iscritti alle superiori. E' quanto attesta l'ultimo numero dell'Annuario della Scuola reggiana, l'importante pubblicazione curata dal professor Luciano Bonacini e da Silvia Ballabeni per la Provincia e l'Ufficio scolastico regionale (ex Provveditorato agli studi) che da oltre vent'anni fornisce a tutti gli operatori della scuola, in modo esauriente e dettagliato, un quadro informativo quantitativo e qualitativo del sistema educativo provinciale.
In questo anno scolastico 2016/17 il numero complessivo di alunni e studenti reggiani (che da questa edizione dell'Annuario non considera più gli iscritti ai corsi serali) si attesta a 83.246 unità, con un calo di 39 alunni rispetto all'anno scolastico 2015/16. Gli iscritti alle scuole non statali risultano essere 16.634, pari al 20% dell'intera popolazione scolastica (ma a ben il 77,5% nel segmento prescolare 0-6 anni).
Significativo il confronto con l'Annuario dell'anno scolastico 2006/7, che registrava una popolazione complessiva di 73.641 iscritti: in dieci anni l'aumento è di quasi diecimila studenti (+13%), ma è relativo in pratica ai primi sei anni fino al picco di 83.038 iscritti del 2012/13, dato rispetto al quale negli ultimi anni si registra una sostanziale stabilità.
"Sono dati che risentono degli effetti della denatalità, un'onda lunga che tra una decina di anni raggiungerà presumibilmente anche le superiori, dove invece la popolazione scolastica continua a crescere", ha esordito il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi presentando "un appuntamento positivamente rituale con uno strumento che la Provincia ha voluto fortemente mantenere per la sua importanza, in quanto la scuola è lo specchio della nostra società: l'Annuario, fotografando chi cresce e viene consegnato al mondo degli adulti, ci fornisce infatti anticipazioni determinanti per comprendere un contesto sociale molto più ampio". Dopo aver ringraziato i due curatori, nonché la dirigente Anna Campeol e il personale del Servizio Scuola "per l'importante lavoro svolto, non scontato considerando la dimensione piuttosto stretta sulle pertinenze rimaste alla Provincia", il presidente Manghi si è quindi soffermato "su due dati particolarmente significativi, ovvero le percentuali di studenti stranieri e disabili - rispettivamente del 16,1% e del 3,7% - che confermano come quella reggiana sia una scuola inclusiva che cerca di dare opportunità a tutti, mentre i dati sul'insuccesso scolastico ci inducono a riflettere sui disagi di una fase delicata come quella dell'adolescenza".
La vicepresidente con delega all'Istruzione della Provincia di Reggio Emilia, Ilenia Malavasi, dopo aver a sua volta ribadito "l'importanza anche ai fini della programmazione di questo Annuario, che rappresenta una buona prassi di questa Provincia nel contesto regionale" ha quindi illustrato nel dettaglio i dati, a partire appunto del progressivo calo di iscritti nella fascia 0-6 anni "frutto della denatalità, ma anche di un contesto economico che continua purtroppo a essere problematico e che porta molte famiglie a trattenere i bambini a casa" e sottolineando "il dato di rilievo a livello nazionale della totalità di istituti del primo ciclo di istruzione organizzati in modo comprensivo, che confermano come il sistema reggiano sia precursore di ogni riforma".
Il professor Luciano Bonacini si è quindi soffermato sui risultati scolastici: "Nelle medie, all'ottavo anno della reintroduzione dei voti numerici, dopo l'impatto iniziale che aveva visto un'impennata degli insuccessi, la percentuale degli alunni respinti è andata costantemente diminuendo attestandosi nel 2015/16 al 2,3%, sensibilmente inferiore a quella dell'anno precedente – ha detto – Aumenta invece dal 12,5% al 13,5% la percentuale dei respinti alle superiori, soprattutto nel biennio, mentre le femmine continuano a ottenere risultati migliori dei maschi e gli stranieri hanno una percentuale di insuccesso nei professionali del 40% rispetto al 23% generale". Bonacini ha quindi sottolineato "la diversità di risultati tra diverse scuole medie inferiori, al di là delle percentuali di alunni stranieri, con scuole dove di supera l'8% di respinti come Castellarano e Rubiera ed altre, come le due Pertini di Reggio, che invece non hanno alcun bocciato, segno che evidentemente qualcosa aleggia nell'ambito dei collegi docenti".
L'altra curatrice dell'Annuario, Silvia Ballabeni della Provincia, ha quindi illustrato le scelte degli studenti in ambito universitario - "Le facoltà che attraggono di più i giovani reggiani sono Scienze della Comunicazione e dell'Economia (42%) e Scienze della Formazione (29%), seguite da Ingegneria (15%), Medicina e Chirurgia (9%) ed infine Agraria (5%)" – mentre Luciano Rondanini, già Dirigente tecnico del Miur, si è soffermato sui "positivi risultati che la Legge sulla buona scuola produrrà in particolare con l'obbligatorietà e l'inserimento nella maturità dell'alternanza-scuola e a favore degli studenti disabili con una maggiore stabilità degli insegnanti di sostegno". "Resta invece problematico – ha concluso – il passaggio cruciale tra la scuola media e le superiori, dove nel Reggiano non siamo ancora abbastanza incisivi".
In conclusione è intervenuto lo stesso dirigente dell'Ufficio scolastico regionale XI Reggio Emilia Antimo Ponticiello che ha definito "l'Annuario uno strumento di analisi in cui crediamo molto per migliorare la progettualità scolastica in quella che, per popolazione scolastica, è la terza provincia dell'Emilia-Romagna, con una presenza davvero significativa di studenti stranieri o disabili e una grande cooperazione interistituzionale nel governare i singoli casi, oltre che i dato macro: sul sostegno, in particolare, molte scuole lavorano su progettualità in grado di potenziare gli organici".
I numeri principali della scuola reggiana
Da 23 anni la Provincia di Reggio Emilia, in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Regionale - Ufficio XI - Reggio Emilia, mette a disposizione degli operatori del mondo della scuola l'Annuario della scuola reggiana, una pubblicazione che, in modo esauriente e dettagliato, presenta con cadenza annuale un quadro informativo sia quantitativo che qualitativo del sistema scolastico provinciale.
I dati - raccolti dai curatori dell'Annuario Luciano Bonacini e Silvia Ballabeni - registrano una complessiva stabilità della popolazione scolastica: il numero degli studenti reggiani si attesta a 83.246 unità, con un lieve calo di 39 alunni rispetto all'anno scolastico 2015/16. Nelle scuole statali, l'aumento è dello 0,09% nella scuola primaria e del 2% nella scuola secondaria di II grado, mentre nella scuola secondaria di I grado si è registrato un calo dello 0,7%. Nel segmento 0-6 anni si conferma per il quarto anno consecutivo un calo di iscritti, che passano da 4.350 a 4.338 nei servizi per la prima infanzia e da 14.563 a 14.124 nella scuola dell'infanzia.
Per quanto riguarda la scuola secondaria di II grado, nel 2016/17 gli iscritti nell'area liceale sono il 35,4% (-1,7%), segue l'area tecnica, che si attesta al 34,3% (+1,7%), infine quella professionale, i cui iscritti sono il 30,3% come lo scorso anno scolastico.
Dalle pagine dell'Annuario emergono chiaramente anche diversi aspetti peculiari del sistema scolastico reggiano, che si conferma come inclusivo ed accogliente, con una presenza di alunni stranieri sul totale della popolazione scolastica delle scuole statali pari al 16,1%, percentuale significativa anche se in leggero calo rispetto all'anno scolastico precedente, di cui oltre il 65% sono nati in Italia. Anche la presenza di alunni disabili nelle scuole statali reggiane si conferma rilevante (il 3,7% sul totale degli alunni) ed in continua crescita nella scuola secondaria di II grado, a riprova della tendenza al prolungamento degli studi.
I risultati scolastici del 2015/16 nelle scuole secondarie di I grado vedono un ulteriore miglioramento: la percentuale di alunni respinti, dopo l'impennata nell'anno scolastico 2008/09 dovuta alla reintroduzione dei voti numerici in cui era salita al 5%, è diminuita costantemente arrivando al 2,3%. Nelle scuole secondarie di II grado, al contrario, i risultati complessivi sono peggiorati rispetto all'anno scolastico precedente. La percentuale di alunni respinti è del 13,5% (+1% rispetto allo scorso anno): in dettaglio, nel primo biennio, che rappresenta il passaggio più difficile dell'intero percorso scolastico, è il 18,9% (+1,3%), nel triennio è l'8,7% (+0,8%).
Una sezione della pubblicazione è inoltre dedicata ad un focus sulla mobilità degli studenti delle scuole secondarie di II grado, nel quale viene evidenziato come gli interventi di progressivo potenziamento dei poli scolastici distrettuali operati dalla Provincia nell'ultimo ventennio abbiano portato ad una significativa riduzione della mobilità verso le scuole di Reggio Emilia sia da parte degli studenti provenienti dalla provincia che da fuori.
L'Annuario, che viene distribuito gratuitamente ai numerosi soggetti che operano nel sistema d'istruzione del territorio provinciale e regionale, è disponibile anche in formato elettronico sul sito della Provincia di Reggio Emilia www.provincia.re.it nella sezione "Scuola e Università".
Comunicazione e Informazione
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La Provincia ha emesso il bando per le Borse di studio 2016-2017. Le domande si possono presentare dal 15 febbraio al 31 marzo 2017, SOLO ON-LINE.
Parma, 15 febbraio 2017
La Provincia di Parma ha emanato il bando per le borse di studio per le scuole medie superiori, in base ai criteri identificati dalla Regione Emilia Romagna.
Scopo: ridurre il rischio di abbandono scolastico e favorire l'assolvimento dell'obbligo di istruzione e del diritto-dovere all'istruzione e formazione.
Il bando è disponibile sul sito della Provincia www.provincia.parma.it
Si è può fare domanda tra il 15 febbraio 2017 e il 31 marzo 2017.
Le domande si possono presentare solo on line, con l'applicativo regionale disponibile all'indirizzo scuola.er-go.it.
Da tale indirizzo sarà possibile anche scaricare la guida per l'utilizzo dell'applicativo.
Requisiti
Possono fare domanda tutti gli studenti residenti sul territorio regionale che hanno completato l'anno scolastico 2016-2017, frequentanti:
- le prime due classi delle scuole secondarie di 2° grado del sistema nazionale di istruzione
- il 2° anno dell'IeFP presso un organismo di formazione professionale accreditato per l'obbligo di istruzione che opera nel sistema regionale IeFP
- le prime due annualità dei progetti personalizzati dell'IeFP
Per poter presentare la propria domanda on line occorre:
1. Essere in possesso del requisito reddituale (Isee 2017 inferiore a euro 10.632,94).
Si invitano pertanto le famiglie ad attivarsi per il rilascio dell'attestazione Isee 2017 per le prestazioni agevolate rivolte a minorenni (coincidente con l'Isee ordinario qualora il nucleo familiare non si trovi nelle casistiche disciplinate dall'art. 7 del D.P.C.M. 159/13) e viene calcolato secondo criteri unificati a livello nazionale.
Qualora non sia ancora disponibile l'attestazione riportante l'Isee, la domanda può essere comunque presentata inserendo i dati relativi alla presentazione della DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica prodotta dall'utente per richiedere l'Isee).
2. Avere un indirizzo e-mail e un numero di cellulare nazionale per la registrazione all'applicativo
Per calcolare l'Isee gratuitamente:
- ci si può rivolgere ai Centri di Assistenza Fiscale (Caf) autorizzati,
- ci si può rivolgere alle sedi INPS
- ci si può collegare al sito INPS - Servizi on line e compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu.) on line.
Per informazioni:
Servizio Programmazione Rete Scolastica
v.le Martiri della Liberta' 15 - 43121 Parma
tel 0521/931822
mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Orari: dal lunedì al venerdì 9.00-13.00
Per assistenza tecnica all'applicativo:
Help Desk Tecnico di Er.go 051/05 10 168
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Provincia di Parma - Ufficio stampa
Tel. 0521 931 583 - Cell. 335 7413 048
www.provincia.parma.it - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Le Scuole secondarie di primo grado di Parma imparano diritti e doveri dell'essere cittadini. In Municipio per conoscere la storia, i simboli e le figure istituzionali; a seguire un gioco di ruolo per sperimentare i meccanismi con cui vengono assunte le decisioni pubbliche e per riflettere sulle regole democratiche.
Parma, 9 febbraio 2017
Un progetto importante per formare le nuove generazioni infondendo nei giovani studenti la consapevolezza di essere cittadini. Il progetto "Municipio: luogo di democrazia, luogo di memoria", realizzato per la prima volta lo scorso anno scolastico, in occasione del 70° anniversario della fondazione della Repubblica italiana, prevede nei mesi di febbraio e marzo la partecipazione di 35 classi delle Scuole secondarie di primo grado di Parma.
Il Comune di Parma – SO Servizi per la Scuola propone infatti, per il secondo anno questo progetto di educazione alla cittadinanza e all'esercizio dei diritti e dei doveri, in collaborazione con l'Associazione Centro Studi e Movimenti, con l'obiettivo di stimolare nei ragazzi la consapevolezza del proprio essere cittadini. Un percorso strutturato in due momenti. Le classi vengono accolte nella Sala del Consiglio Comunale dove hanno modo di conoscere la storia, i simboli e le figure istituzionali del Municipio cittadino; a seguire partecipano a un gioco di ruolo per sperimentare i meccanismi con cui vengono assunte le decisioni pubbliche e per riflettere sulle regole democratiche.
Per documentare quest'esperienza nell'anno scolastico 2015/2016 è stato realizzato il video - allegato a inizio pagina - che riprende il percorso di due classi, i cui alunni si sono calati nel gioco di ruolo, vivendo in prima persona la complessità ma anche la concreta positività del farsi carico della dimensione collettiva e dell'assumere scelte orientate al bene comune.
La prima Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo a scuola è promossa dal Ministero dell'Istruzione nell'ambito del Safer Internet Day 2017. Al via la campagna di comunicazione nazionale "Un Nodo Blu".
7 febbraio 2017
"Be the change: unite for a better internet" è lo slogan del Safer Internet Day 2017 (#SID2017), la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete istituita e promossa dalla Commissione Europea che, giunta alla sua XIV edizione, quest'anno si celebra in contemporanea in oltre 100 Paesi per far riflettere le ragazze e i ragazzi non solo sull'uso consapevole della Rete, ma anche sul ruolo attivo e responsabile di ciascuna e ciascuno nella realizzazione di Internet come luogo positivo e sicuro.
In concomitanza con il Safer Internet Day, quest'anno, oggi si tiene anche la prima Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo a scuola dal titolo "Un Nodo Blu - le scuole unite contro il bullismo". Un'iniziativa lanciata dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca nell'ambito del Piano nazionale per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo a scuola.
Un impegno importante per far capire con chiarezza la netta differenza che passa fra scherzo, insulto, violenza verbale e umiliazione dei compagni e porre l'attenzione su questo grave fenomeno di violenza fisica e psicologica.
Tutte le iniziative svolte oggi sono sotto l'egida di Generazioni Connesse, il Safer Internet Centre Italiano, cofinanziato dalla Commissione Europea e coordinato dal MIUR, in partenariato con la Polizia Postale e delle Comunicazioni, l'Autorità Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza, l'Università degli Studi di Firenze, l'Università degli Studi di Roma "Sapienza", Save the Children Italia Onlus, SOS Il Telefono Azzurro Onlus, Cooperativa E.D.I., Movimento Difesa del Cittadino, Skuola.net e Agenzia di stampa Dire.
La vita social dei ragazzi in numeri
Al centro della scena ci sono le ragazze e i ragazzi, in particolare quelli tra i 14 e i 18 anni, la cui vita sui social è stata oggetto di un'indagine sull'hate speech affidata da Generazioni Connesse a Skuola.net e all'Università degli Studi di Firenze. Il 40% degli intervistati dichiara di trascorrere on line più di 5 ore al giorno. Whatsapp si conferma il gigante degli scambi social fra gli adolescenti (80,7%), seguito da Facebook (76,8%) e Instagram (62,1%).
Bufale e fake news? Il 14% degli intervistati dichiara di non controllare mai se una notizia sia vera o falsa, un comportamento – sempre secondo la ricerca - che rende le ragazze e i ragazzi "facilmente preda di titoli sensazionalistici e 'bufale' che possono fomentare reazioni poco ragionate e forse guidate da sentimenti di rabbia e di odio".
Tre intervistati su 10 (il 29%) hanno messo un "like" ad un post che insultava o criticava aspramente un loro coetaneo; mentre 1 su 10 ha commentato con insulti o criticato "aspramente" un coetaneo sui social network. Quasi 3 ragazzi su 10 (il 28%) di persona non avrebbero usato le stesse parole. Mentre se incontrassero qualcuno che insulta un coetaneo, il 14% dei ragazzi non farebbe nulla pensando "non è una cosa che mi riguarda". E se gli insulti sono rivolti a personaggi famosi? L'11% dei giovani li approva in virtù di una più generale "libertà di esprimere ciò che si pensa". Il 13% ammette di aver insultato un personaggio famoso on line.
Giornata di formazione "I Social servono o no? Istruzioni per l'uso"
La Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza, Clede Maria Garavini, e la presidente del Corecom, Giovanna Cosenza, sono intervenute in mattinata alla giornata di formazione "I Social servono o no? Istruzioni per l'uso", a Bologna presso Ufficio scolastico regionale, rivolta agli insegnanti delle scuole dell'Emilia-Romagna sull'uso dei social media e sui conseguenti rischi.
La Garante regionale per l'infanzia ha posto l'attenzione sul rapporto adulti-minori sui social e i contenuti di questi ultimi, sottolineato come in alcuni casi "l'utilizzo dei media comporti un processo di 'socializzazione rovesciata' in cui le giovani generazioni accompagnano gli adulti nell'acquisizione di nuove conoscenze". Per quanto riguarda i contenuti dei social, ha ricordato che "spesso nelle pagine web si sedimentano elementi delle biografie individuali. In questo caso il ruolo dell'adulto e dell'educatore diventa prezioso per la ricostruzione del confine tra reale e irreale. In alcuni casi gli adolescenti- ha poi evidenziato- cercano nella rete risposte ad alcuni dei quesiti sul proprio percorso di crescita, ad esempio i temi legati alla sessualità".
La nota stampa della Gilda degli Insegnanti sulla presenza di un pusher che sarebbe tollerato da un dirigente scolastico di una scuola di Parma.
Parma, 7 febbario 2017
"La Gazzetta di Parma di oggi riporta l'allarme di una donna che asserisce, senza giri di parole, che il dirigente scolastico della scuola frequentata dal figlio, nella città emiliana, tollererebbe la presenza di uno spacciatore di droga all'interno della scuola. Se il fatto fosse accertato sarebbe di una gravità inaudita mai vista in Italia. La Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, tramite il suo coordinatore Salvatore Pizzo, chiede che le autorità scolastiche compiano le opportune verifiche. I dirigenti dell'Ufficio Scolastico Regionale, nel caso le accuse risultassero fondate, dovrebbero sanzionare questo dipendente pubblico che, oltre a rispondere del suo comportamento ai suoi superiori, dovrebbe risponderne anche all'autorità giudiziaria. Non vorremmo che gli scarsi controlli dell'Ufficio Scolastico Regionale, nei confronti dei dipendenti inquadrati con la mansione dirigenti scolastici abbiano prodotto un lassismo che sta portando la scuola parmense verso il baratro."
Gilda degli Insegnanti
Via Verdi 25 - 43121 Parma
Tel. Fax 0521 235547
Distribuzione della frutta a metà mattina per tutti gli alunni delle classi primarie e secondarie aderenti. Il progetto, che promuovere l'alimentazione sana ed equilibrata nelle scuole, verrà attuato in via sperimentale dal 1 febbraio al 7 luglio 2017 per la Scuola per l'Europa e dal 1 febbraio al 7 giugno per tutti gli altri Istituti scolastici.
Parma, 6 febbraio 2017
Nell'anno scolastico 2016-2017, per agevolare il corretto consumo di frutta come merenda di metà mattina ed allineare gli alimenti a quelli consigliati dalla normativa nazionale e regionale, il Comune di Parma, in accordo con i Dirigenti scolastici delle scuole del primo ciclo che hanno dato la loro adesione, d'intesa con la ditta di ristorazione Camst, e con l'obiettivo di sostituire nella merenda del mattino il consumo di cibi meno salutari, ha previsto la distribuzione della frutta a metà mattina per tutti gli alunni delle classi primarie e secondarie aderenti. Il progetto verrà attuato in via sperimentale dal 1 febbraio al 7 luglio 2017 per la Scuola per l'Europa e dal 1 febbraio al 7 giugno per tutti gli altri Istituti scolastici e, sulla base degli esiti della sperimentazione, potrà essere riproposto a regime per il prossimo anno scolastico. Ne hanno parlato, questa mattina, nel corso della distribuzione della frutta alla scuola Racagani, la vicesindaco con delega alla scuola e servizi educativi, Nicoletta Paci, e la dirigente scolastica dell'Istituto comprensivo di via Bocchi, Lucia Ruvidi.
"Grazie a questo progetto – ha spiegato la vicesindaco Nicoletta Paci – i bambini hanno modo di mangiare la frutta a merenda, si tratta di un approccio salutare volto a migliorare la ristorazione scolastica, ma anche di un progetto formativo per una dieta equilibrata a favore dei bambini".
Soddisfazione è stata espressa dalla dirigente scolastica Lucia Ruvidi. "L'educazione alimentare è al centro del Piano dell'Offerta Formativa di varie scuole della città e dell'Istituto comprensivo di via Bocchi. Si tratta di un percorso di educazione al consumo della frutta, prima norma dietetica suggerita dai nutrizionisti per una corretta alimentazione".
Il progetto riguarda sia le classi a tempo pieno che le classi a tempo normale anche per le giornate non contigue a quelle di rientro a mensa e prevede che la frutta venga anticipata a metà mattina a tutti gli alunni tutti i giorni, a prescindere dall'iscrizione al servizio di ristorazione.
Dei 13 Istituti scolastici serviti dal servizio comunale di ristorazione, 11 sono gli aderenti (DD Flli Bandiera, IC di via Montebello, IC di via Bocchi, IC D'Acquisto, IC Verdi, IC Sanvitale-Fra Salimbene, IC Ferrari, IC Micheli, IC Puccini, IC Parmigianino, Scuola per l'Europa) per un totale di 20 plessi scolastici ed un totale complessivo di 193 classi di cui 107 Tempo pieno e 86 Tempo normale.
Nel rispetto del Capitolato d'appalto per la ristorazione scolastica del Comune di Parma, verranno erogati prodotti DOP, IGP, provenienti da agricoltura biologica da produttori locali ed a filiera corta per tutte le tipologie merceologiche reperibili sul mercato e con predilezione per produttori e prodotti locali e o regionali. Il progetto è espressione dell'intendimento dell'Amministrazione comunale di proporre in tutti i momenti della ristorazione scolastica modelli alimentari sani ed equilibrati e caratterizzati dal prevalere di verdure e ortaggi, frutta, cereali, dalla riduzione di grassi saturi, zuccheri semplici e sale.
Esso trova, peraltro, fondamento nella normativa nazionale e regionale in materia, con particolare riguardo alle "Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica" che indicano l'importanza di offrire uno spuntino a metà mattina con l'obiettivo di dare al bambino, nella pausa delle lezioni, l'energia necessaria a mantenere viva l'attenzione senza appesantire la digestione e consentirgli di arrivare a pranzo con il giusto appetito. Tale spuntino deve fornire un apporto calorico ottimale per i bambini delle fasce di età interessate.
Alle Linee di indirizzo nazionale si affiancano poi le "Linee strategiche per la ristorazione scolastica in Emilia-Romagna" che ricordano che la Regione Emilia-Romagna ha recepito con un proprio Piano Regionale della Prevenzione ( delibera di Giunta Regionale 426/2006), gli obiettivi del Piano Nazionale relativi alla sorveglianza e prevenzione dell'obesità individuando le azioni prioritarie da attuare, tra cui vi è quella di favorire nelle scuole la disponibilità di scelte alimentari corrette, dando una maggiore attenzione ai capitolati d'appalto e ai menu della ristorazione scolastica, alla disponibilità di alimenti salutari nei distributori automatici, alla possibile distribuzione di spuntini a base di frutta e verdura fresche.
(Fonte: Comune di Parma)