Ambiente e alimentazione: trovato il glifosato in molte famose marche di cereali. I prodotti di una dozzina di famosi marchi di cereali contengono il glifosato, un pesticida considerato cancerogeno. L'allarme del gruppo ambientalista statunitense Environmental Working Group (EGW). Non c'è solo il grano a rivelarsi zeppo di glifosato.
Di 45 prodotti di avena analizzati dall'organizzazione, 43 presentano tracce di glifosato, un erbicida che può causare il cancro negli animali e "probabilmente" negli esseri umani, secondo l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro. In 31 campioni, i livelli sono anche superiori a 0,01 milligrammi al giorno, il valore limite per i minatori, secondo gli scienziati di EWG. Il pesticida è stato anche trovato in circa un terzo dei 16 campioni provenienti da colture biologiche, anche se i livelli di glifosato erano ben al di sotto dei limiti previsti. La sostanza può provenire da campi vicini.
Secondo EWG, l'Autorità alimentare statunitense ha rilevato tracce di diserbante in alcuni alimenti da almeno due anni, ma ha nascosto queste informazioni al grande pubblico. Con questo studio, l'organizzazione ora vuole rendere pubbliche queste informazioni. Anche i dati compilati da un chimico della FDA e presentati ad altri chimici in una riunione in Florida hanno mostrato residui del pesticida in diversi tipi di prodotti a base di avena. Nei risultati condivisi, i livelli variano dallo zero, rilevato in diversi prodotti biologici, a 1,67 parti per milione, secondo la presentazione. I livelli di glifosato più alti sono stati trovati in due campioni di Quaker Old Fashioned Oats. Anche tre campioni di Cheerios avevano un alto livello di sostanza. Il glifosato, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", è l'ingrediente attivo di Roundup, un potente erbicida sviluppato da Monsanto, azienda appena acquistata dalla tedesca Bayer per l'enorme cifra di 63 miliardi di euro.
Ad agosto, la Monsanto è stata condannata al pagamento di 289 milioni di dollari ad un giardiniere ammalatosi di cancro, in quanto non avrebbe adeguatamente avvertito sui rischi nell'utilizzo del prodotto contenente glifosato.
(16 agosto 2018)
Interrogazione del Consigliere Regionale Michele Facci su infezione da West Nile. Il sottoscritto Consigliere Regionale Michele Facci.
Premesso che:
- Secondo gli ultimi dati riportati dalla stampa locale, dal mese di giugno 2018 ad oggi in Emilia-Romagna vi sono stati 25 casi noti di infezione per febbre da "West Nile", di cui 12 nell'area metropolitana di Bologna. Diciassette di questi casi avrebbero riguardato soggetti donatori di sangue. Nella provincia di Ferrara vi sono stati invece ben tre decessi nel giro di poco più di un mese;
- La trasmissione del virus avviene tramite la zanzara del genere Culex, da sempre molto diffusa nel territorio del Delta del Po, ed è particolarmente favorito dal clima subtropicale degli ultimi mesi, specie nelle zone di campagna;
- Il sistema regionale di sorveglianza dell'Emilia-Romagna avrebbe confermato la sussistenza dei presupposti per una condizione endemica nei territori tra Rovigo (in Veneto vi sono stati oltre 50 casi di febbre West Nile fino ai primi giorni di agosto, di cui 19 mediante forme neuroinvasive) e Ferrara, dovuta alla diffusa circolazione del virus;
Considerato che
- Gli animali portatori del virus "killer" sono stati individuati in diverse tipologie di volatili, alcune delle quali molto diffuse nei nostri territori, come corvi e gazze;
- Secondo quanto riferito dal reparto di infettivologia dell'Azienda ospedaliera universitaria di Ferrara, la massiccia presenza di corvi e gazze lungo l'argine del Po dovrebbe suggerire l'introduzione di forti forme di contrasto al fenomeno, come nuove vaccinazioni per l'uomo, ed efficaci piani di controllo per i volatili;
Tutto ciò premesso,
INTERROGA
La Giunta per sapere
- chiede quale sia il giudizio dell'Assessorato competente in ordine al progressivo aumento delle infezioni letali da febbre West Nile, e quali siano le misure di prevenzione e di contrasto che l'Amministrazione regionale, tramite i propri Dipartimenti e settori specifici, intende adottare;
- chiede se sia già allo studio dei settori preposti un piano straordinario di abbattimento dei volatili ritenuti tra i principali portatori del virus, ovvero delle zanzare del genere Culex che ne costituiscono il vettore finale;
- chiede inoltre se l'amministrazione, di fronte a questa nuova emergenza sanitaria, non ritenga necessaria la previsione di nuove forme di profilassi per l'uomo, da condividere con i competenti Dipartimenti sanitari e con l'Istituto superiore di Sanità.
Il Consigliere
(Avv. Michele Facci)
Non dormire troppo durante la tua vita... Potresti morire prima. Una ricerca britannica rivela che dormire più di 8 ore a notte è dannoso per la salute. Oltre le 10 ore, aumenta significativamente il rischio di contrarre malattie cardiovascolari
Chi dorme non piglia pesci, ma potrebbe vedersi accorciata anche la propria esistenza. Non è una boutade ferragostana, ma lo sostiene uno studio che potrebbe non piacere ai pigri.
A trarre la conclusione più audace sono stati ricercatori britannici che hanno studiato il nostro sonno: dormire troppo può portare alla morte prematura. L'esito dello studio si basa su oltre 74 ricerche condotte tra il 1970 e il 2017 e su un campione molto ampio di oltre 3 milioni di soggetti.
Ciò che dà (sfortunatamente) un po' di credito alla tesi secondo cui le persone che dormono più di 10 ore a notte hanno un ulteriore 30% di possibilità di morire prematuramente e che la ricerca sia stata riportata dall'autorevole rivista scientifica americana "Journal of American Heart Association". Le notti prolungate a letto, fra l'altro, aumenterebbero il rischio di morte per ictus del 56% e la probabilità di soccombere alle malattie cardiovascolari del 49%."Ci sono fattori patofisiologici culturali, sociali, psicologici, comportamentali, ambientali che influenzano il nostro sonno, come il dovere di prendersi cura dei propri figli o di un familiare, ma anche orari di lavoro irregolari, malattie fisiche o mentali, o l'apertura dei negozi 24/24 nelle nostre società moderne ", anticipa Chun Shing Kwok del dipartimento scientifico e tecnologico dell'Università di Keele, all'agenzia Press Association. Insomma, dormire il giusto e dormire bene per vivere una vita equilibrata e longeva. Come ripetiamo spesso noi dello "Sportello dei Diritti", rileva il presidente Giovanni D'Agata, avevano ragione i nostri antenati quando dicevano che «in medio stat virtus», («la virtù sta nel mezzo»).
(12 agosto 2018)
Eurostat: l'Italia è il primo Paese dell'Ue per tasso di mortalità da epatite virale. Quasi 5 volte più che in Francia e tre volte più che in Germania e Spagna pari a circa il 40% del totale dell'Ue, in aumento di 65 decessi rispetto al 2014, l'Italia ha registrato il più alto numero di decessi per epatite nel 2015, seguita da Germania (960), Spagna (900) e Francia (600), ma con 40 morti per epatite virale per milione di abitanti.
Per l'Italia tragico record europeo per decessi da epatite virale. Lo certificano i dati Eurostat relativi al 2015. Nell'anno di riferimento si sono registrati nella penisola 40 decessi dovuti al virus per milione di abitanti. La media comunitaria è 14. Ma se si considerano le morti dovute agli effetti collaterali del virus, e non all'epatite in sé, il numero dei decessi in Italia sale a 2.900.
Dei 5,2 milioni di decessi registrati nell'Unione europea nel 2015, 7.300 erano dovuti all'epatite virale. Gli uomini (3.900 morti) e le donne (3.400 decessi) sono stati colpiti in modo quasi uguale. Questi valori sono rimasti approssimativamente stabili da quando sono iniziati i report dell'Ue nel 2011.
Quasi due terzi di questi decessi riguardavano persone di età superiore a 65 anni. Anche in termini assoluti l'Italia (2 900 morti, pari a circa il 40% del totale dell'Ue, in aumento di 65 decessi rispetto al 2014) ha registrato il più alto numero di decessi per epatite nel 2015, seguita da Germania (960), Spagna (900) e Francia (600). Tuttavia, per un confronto tra paesi rilevanti, questi numeri assoluti devono essere adattati alle dimensioni e alla struttura della popolazione. Dopo i 40 morti per milione di abitanti dell'Italia il tasso più alto è quello dell'Austria (31 morti per milione di abitanti). Poi Lettonia (26), Ungheria (21) e Spagna (19).
All'estremo opposto della scala, Malta ha registrato zero casi di epatite nel 2015. I tassi più bassi sono stati registrati in Slovenia e Finlandia (entrambi con 1 decesso per milione di abitanti), Bulgaria e Danimarca (3 ciascuno) e nei Paesi Bassi e Repubblica Ceca (4 ciascuno). A livello Ue, il tasso di mortalità per epatite si è attestato in media a 14 decessi per epatite virale per milione di abitanti nel 2015. Una vera e propria emergenza, a giudicare dai numeri, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti".
Vuol dire, che in Europa 4 morti su 10 avvengono in Italia. Le cause? Colpa di scarsa conoscenza di malattia e rischi collegati? Un problema del ministero della Sanità? O difficoltà all'accesso alle cure medico-sanitarie? Domande a questo punto più che mai legittime e necessarie.
(29 luglio 2018)
La Società Boehringer Ingelheim, facendo seguito alla precedente comunicazione della "Circolare n. 32 del 18/01/2018 e n. 56 dell'8/2/2017" di ritiro dal commercio di alcuni lotti della specialità medicinale Guttalax, ha chiesto di sospendere immediatamente la distribuzione dei lotti 532385A con data scadenza 31.07.2020, 532394A con data scadenza 31.07.2020, 532855A con data scadenza 30.09.2020 e 532856A con data scadenza 30.09.2020 della specialità medicinale GUTTALAX*OS GTT 15ML 7,5MG/ML – AIC 020949020.
Del nuovo ritiro lo ha comunicato la stessa azienda farmaceutica che ne ha predisposto il ritiro.
Guttalax si usa nel trattamento di breve durata della stitichezza occasionale negli adulti e nei bambini. Il provvedimento del febbraio 2017, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", si era reso necessario a seguito della comunicazione della ditta concernente il risultato fuori specifica per il prodotto di degradazione C-Oxide emerso durante gli studi di stabilità.
(10 luglio 2018)
Sigaretta elettronica esplode in tasca: Jason Curmi mostra i suoi jeans a brandelli e le gravi ustioni alla coscia e alla mano mentre lotta per camminare e sedersi tre settimane dopo l'esplosione
Prima le scintille, poi le fiamme. Un uomo ha riportato ustioni di terzo grado alla gamba dopo l'esplosione della sigaretta elettronica che teneva nella tasca dei jeans. Jason Curmi, dipendente di un negozio a Vauxhall, nel sud di Londra, è stato lo sfortunato protagonista della disavventura. Il 46enne, che ha cercato di limitare i danni gettando acqua sulla gamba, è stato trasportato in ospedale con gravi lesioni.
I colleghi, che hanno assistito alla scena e che lo hanno soccorso, hanno raccontato che sembrava di assistere all'esplosione di petardi. L'uomo è stato immediatamente ricoverato in un'unità specializzata nelle ustioni presso l'Ospedale londinese. I medici hanno dichiarato che il 46enne che ha riportato gravi ustioni alla coscia destra, ha rischiato di perdere la gamba perchè in quel frangente indossava jeans invece di pantaloni quando la batteria è esplosa. Seppur trascorse tre settimane da quel tragico incidente, non è ancora rientrato al lavoro. L'uomo, che sta ancora lottando per camminare e sedersi, ha dichiarato che cercava di togliersi il vizio del fumo con la sigaretta elettronica dopo aver smesso di fumare tre mesi fa.
I medici hanno inoltre riferito che potrebbe essere necessario un innesto di pelle per riparare i danni da ustioni di secondo e terzo grado della coscia. La compagnia cinese EFest, che produce la batteria, non ha commentato. Il Chartered Trading Standards Institute ha dichiarato di essere a conoscenza del surriscaldamento delle batterie ma non è a conoscenza di altri incidenti.
Per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", si tratta dell'ennesimo caso segnalato e rimbalzato alle cronache circa i rischi connessi all'uso della sigaretta elettronica che è diventata una valida alleata per i fumatori incalliti. Proprio per questo, è necessario che le case produttrici adottino maggiori accorgimenti, anche in termini d'informazione ai consumatori per evitare che si ripetano casi analoghi.
(7 luglio 2018)
In questi giorni una patologia misteriosa sta generando preoccupazione nel mondo. Un altro virus mortale chiamato virus Keystone che potrebbe causare gravi infezioni cerebrali e viene trasmesso da punture di zanzara è stato trovato per la prima volta ha infettato gli umani.
Fino ad ora si è notato che il virus infettava solo gli animali. Il virus keystone fu scoperto per la prima volta nel 1964 e fu trovato in popolazioni animali che vivevano in Texas fino alla baia di Chesapeake.
Nelle loro ultime scoperte, i ricercatori dell'Università della Florida hanno confermato che il virus ha infettato un ragazzo di 16 anni in Florida. Il caso zero del ragazzo ha fornito una storia di frequentazione di un campo bandistico nel nord della Florida nell'estate del 2016. Aveva poi sviluppato febbre e eruzioni cutanee e aveva frequentato una clinica per lo stesso. Era passato più di un anno prima che la diagnosi potesse essere fatta con precisione. I ricercatori dell'Università della Florida hanno sequenziato il virus da agosto 2016 e all'epoca l'epidemia di virus Zika infuriava in Florida e nei Caraibi.
Hanno notato che i campioni erano negativi per Zika o altri virus. Ci sono stati lievi sintomi nel ragazzo in quel periodo compresa la febbre. Non c'era alcun segno di encefalite o infezione cerebrale. Il virus Keystone è stato quindi rilevato nei campioni di laboratorio raccolti dal ragazzo.
Al momento non esistono semplici test diagnostici per rilevare questo virus, ha affermato la dottoressa Glenn Morris, direttore dell'istituto Emerging Pathogens della University of Florida. Ma Morris ha aggiunto che ci sono diverse aziende biomediche che si sono offerte volontarie per sviluppare kit diagnostici per questo virus. L'infezione è comune in Florida, ma fino ad oggi nessun umano è stato infettato. Ha detto che il virus è in circolazione da cinque o sei decenni ed è originario della Florida.
Il virus Keystone è noto per causare infezioni cerebrali o encefalite. Ora gli operatori sanitari sospettano che ci possano essere molti altri casi non identificati di questa infezione virale. Il controllo delle zanzare e la prevenzione dei bit sono di vitale importanza per impedire la trasmissione di questo virus, ha detto Morris. Il virus Keystone, un orthobunyavirus della California-sierogruppo, fu isolato per la prima volta nel 1964 dalle zanzare di Keystone, in Florida.
Per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", anche se le istituzioni mondiali non hanno fatto scattare alcuna allerta, è ancora troppo presto per confermare la vera dimensione del problema.
(29 giugno 2018)
Benessere e Sport, Terme di Salsomaggiore e Tabiano e Farm Run, un sodalizio naturale. Salsomaggiore Terme, una tappa d'obbligo per chi pratica sport, ma anche per chi volesse solo rigenerarsi.
Per "premio", ai primi classificati, l'ingresso rigenerante alle terme (ingresso valido per una coppia).
Noceto (PR) 11 giugno 2018 - Anche quest'anno le Terme di Salsomaggiore e Tabiano saranno al fianco della Farm Run il prossimo 23 giugno.
Recenti scoperte hanno ulteriormente arricchito le conoscenze sulle straordinarie qualità delle Acque di Tabiano riconoscendo anche benefici effetti sul sistema immunitario.
Da sempre le Terme di Salsomaggiore e Tabiano sono state considerate tra le migliori nel panorama nazionale, apprezzate per le qualità termali specifiche ma anche per l'atmosfera mondana che, a partire dal Palazzo Berzieri, hanno segnato l'immagine da fine '800 a oggi del complesso termale, un gioiello in stile Liberty, Decò incastonato nelle verdi e dolci colline parmensi.
"Le Terme Berzieri rappresentano il "Tempio del Benessere" - sottolinea il direttore Sanitario, dottor Massimo Gualerzi - Oggi per benessere si intende tutto ciò che ci allontana dallo stress, dalla vita comune ma anche, se parliamo di sport, dai traumatismi o comunque dalle fatiche dopo un evento sportivo impegnativo. Ecco in questo caso i trattamenti vanno dai bagni ai massaggi, ovvero tutti quei trattamenti che tendono ad allontanare la fatica muscolare e lo stress psicofisico che si accumula prima e durante la gara."
Rimanendo sul tema sportivo, l'apparato cardiaco e respiratorio giocano un ruolo di primaria importanza nella performance atletica. "Non c'è dubbio che per avere un'ottima prestazione fisica ma anche per vivere bene la propria vita - spiega Gualerzi - sia fondamentale il corretto funzionamento dell'apparato cardio vascolare e di quello respiratorio. Ecco, le Terme di Tabiano si pongono da quasi centinaia di anni l'utilizzo delle proprie acque per purificare le vie respiratorie rendendole più efficaci migliorando gli scambi gassosi, di migliorare le secrezioni che molto spesso vanno a ostacolare il passaggio dell'ossigeno."
Alle acque di Tabiano, studi recenti, hanno assegnato anche un'altra importante qualità molto connessa con la "vita moderna".
"Queste acque, continua il Direttore Sanitario, hanno un fattore modulante sul sistema immunitario. Quindi sia gli sforzi sportivi, ma anche lo stress della vita moderna, determinano una azione molto aggressiva sul sistema immunitario andandoli a penalizzare e esponendo l'organismo a infezioni virali e batteriche delle vie respiratorie. Queste acque forniscono quindi una sorta di vaccino naturale che impedisce alle persone di avere più infezioni durante l'anno e quindi di godere di una salute più forte per affrontare la vita e le gare in maniera più efficace."
Ma la vita moderna, oltre allo stress regala anche smog e inquinamento ed ecco che anche in questo caso intervengono efficacemente le Acque di Tabiano.
"Queste acque hanno il potere chelante dei metalli pesanti e tutte le particelle infiammatorie sospese nell'aria. Anche sedute molto brevi, nel week end, sono sufficienti per purificare dalle infiammazioni dovute all'inquinamento".
Terme di Salsomaggiore Tabiano sono quindi adattissime agli sportivi, per l'intervento diretto sulle vie respiratorie e cardiovascolari, sul sistema immunitario e abbiamo visto anche l'efficace capacità rigenerante, ma non è tutto.
Potete già iscrivervi!!!! http://www.farmrun.it
Video TERME Salsomaggiore con intervista Direttore sanitario dottor Massimo Gualerzi https://youtu.be/spoY9f8QiAI
Integratore alimentare ritirato precauzionalmente da farmacie e parafarmacie. Ecco il lotto .
La Società Futura, ha comunicato il ritiro dal mercato, per motivi precauzionali, di un integratore alimentare. Si tratta del lotto n. 010418 del parafarmaco ad uso umano STEFORT SOL ORALE 10FL 10ML - cod. 971376532.
Integratore alimentare a base di Arginina – L, vitamina B6 e vitamina B12. Contribuisce alla regolazione dell'attività ormonale.
Non si conoscono i motivi del ritiro dal mercato ad un potenziale rischio del suddetto lotto, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti". Pertanto la società invita a bloccare immediatamente la distribuzione, a controllare eventuali giacenze del suddetto lotto in magazzino ed a contattare il grossista dal quale hanno acquistato il prodotto per procedere al reso.
(14 giugno 2018 )
Torna lo yoga nel parco di Villa Parma, in piazzale Fiume, una volta al mese a partire dalla prossima settimana. Le sedute cominceranno tutte dalle ore 18.30 e sono gratuite e aperte a tutti, serve solo portare un telo o un tappetino.
L'iniziativa è del Coordinamento insegnanti yoga di Parma, in collaborazione con Asp Ad Personam di Parma.
Le date previste sono queste:
19 giugno con il maestro Luca "Lokatita" Raffaini,
10 luglio con la maesra Antonella "Arpana" Snelli.
7 agosto con il maestro Luca "Lokatita" Raffaini.
11 settembre con la maestra Paola Campanini.