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La presentazione del service "L'arte della voce" col quale il Lions Club Mirandola finanzia l'iniziativa promozionale del Coro Città di Mirandola, ha avuto luogo nella Sala Consigliare del Comune, al cospetto di un pubblico interessato e di relatori che hanno efficacemente illustrato gli obiettivi del progetto.

Esso consiste in un corso di 6 lezioni aperte ai cittadini che intendano affinare l'uso della voce per cantare, non necessariamente per diventare coristi, ma anche solo per il piacere di imparare ad usare il mezzo musicale col quale ci si presenta senza la mediazione di uno strumento.

Le lezioni si svolgeranno nel Foyer del Teatro Nuovo di Mirandola nelle giornate di giovedì, da fine ottobre a tutto novembre, secondo un programma già pubblicato, con la regia del M.o Lucio Carpani, Direttore del Coro, e della soprano Maria Simona Cianchi. Entrambi, presenti fra i relatori, hanno insistito sul fatto che cantare è una delle cose di maggior soddisfazione, poiché fa uscire ciò che uno ha dentro, liberandolo spesso dallo stress della vita quotidiana. Come sottolineato nel suo intervento dal Dott. Davide Bertoni, neuropsichiatra infantile, il canto è la forma d'arte più potente, poichè agisce sulle emozioni (ed è così per tutti i popoli e in tutte le situazioni della vita).

Quando ascoltiamo la musica e cantiamo, il cervello produce sensazioni particolari che a loro volta agiscono sull'organismo, provocando il rilascio in circolo di sostanze, quali la serotonina e l'ossitocina, che fanno stare bene, favoriscono l'ossigenazione del sangue, l'apprendimento e, addirittura, migliorano la funzionalità del sistema immunitario. Non a caso si dice: canta che ti passa. In una parola: il canto produce benessere e salute (togliendo di mezzo lo psichiatra, aggiunge il Dott. Bertoni, anche se ciò costituisce un business killer per la sua professione). Per cantare, però, occorre esercitare la voce.

Nel suo intervento, la Dott.ssa Sara Roncadi, logopedista della medicina riabilitativa, ha spiegato il funzionamento della fonazione, risultato della vibrazione delle corde vocali, indotta dal passaggio dell'aria espirata attraverso la laringe. La voce è influenzata dal nostro stato di salute e/o di affaticamento. Per esempio, quando si è stanchi, o raffreddati, la voce cambia, si dice che "va giù". Allora bisogna intervenire con contromisure di igiene vocale, al fine di conservarla, o recuperarla.

In genere si tratta di norme facili da mettere in pratica. A volte anche solo un prolungato "tacere", o la permanenza in un luogo silenzioso sono sufficienti per risolvere i problemi vocali. Nel suo intervento, la Sig.a Barbara Bonfatti, presidente del Coro, ha sottolineato che il corso "L'arte della voce" rientra nel programma di sviluppo del coro, volto alla divulgazione del patrimonio musicale e all'allargamento della base di cultori del bel canto. Ha riconosciuto la sensibilità del Lions Club che ha risposto non solo col finanziamento del corso, ma anche con l'ulteriore donazione delle attrezzature (cavi, microfoni, aste, amplificatori e mixer) che consentiranno alla sezione giovanile "Augusta" del coro, composta da studenti, di esibirsi con mezzi adeguati.

Non poteva mancare il saluto del "padrone di casa", ossia dell'Assessore alla Ricostruzione, Roberto Ganzerli, intervenuto per confermare la disponibilità del Comune all'appoggio di iniziative come questa, che dimostrano, assieme alla rinascita edilizia, la ferma volontà di recupero del prezioso tessuto sociale di Mirandola, in parte disperso dopo il terremoto.

Infine, le parole di Guido Zaccarelli, presidente del Lions Club Mirandola, hanno delineato la cornice entro cui l'iniziativa di sostegno al coro si è sviluppata, nell'anno in cui il Club mette al centro della sua attenzione, quale filo conduttore, l'arte, intesa come insieme di attività "benfatte" e rivolte a promuovere l'uomo sotto vari aspetti: la persona, l'ambiente, l'economia, la società e l'etica. Anche il canto è una forma d'arte, in quanto allarga i confini della conoscenza, motivando le persone a trovare il giusto accordo con la propria anima e a contribuire alla diffusione del senso di benessere personale e sociale.

Un tuffo nel passato, al Teatro Menotti di Milano, fino al 29 ottobre. Viola Produzioni e Alessandro Longobardi presentano al pubblico "LE BAL - L'Italia balla dal 1940 al 2001", uno spettacolo di Giancarlo Fares con le coreografie di Ilaria Amaldi. La pista da ballo diventa il centro di uno show in cui la vera protagonista è la musica. Una musica che evoca emozioni per chi ha vissuto sulla propria pelle certe canzoni, una macchina del tempo da brividi, capace di rivitalizzare ricordi sopiti. Tutti i martedì, giovedì e venerdì alle ore 20.30, il mercoledì e il sabato alle ore 19.30 e la domenica alle 16.30: ad ognuno il suo orario per assistere a uno spettacolo che permette di viaggiare indietro negli anni.

GRUPPO GIOVANE - Un cast giovane ma di qualità. Tra loro anche qualche veterano del palco, capace di guidarli con attenzione e intelligenza: Giancarlo Fares, Sara Valerio, Alessandra Allegrini, Riccardo Averaimo, Alberta Cipriani, Vittoria Galli, Alice Iacono, Matteo Lucchini, Francesco Mastroianni, Davide Mattei, Matteo Milani, Pierfrancesco Perrucci, Maya Quattrini, Michele Savoia, Patrizia Scilla e Viviana Simone si alternano sul palco trasformato in una balera che si presenta pronta ad accogliere le coppie che, di li a poco, riempiranno la sala. Per chi non ha avuto modo di vivere quei tempi, la balera era un luogo d'incontro in cui uomini e donne trascorrevano i pomeriggi.

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LA BALERA E LE SUE DANZE - La storie è affidata alla musica e agli attori ma non solo. La forza comunicativa delle azioni, dei gesti e dei suoni accompagnano i molti cambi di costume che raccontano il susseguirsi dei decenni. Le note delle canzoni italiane vanno a braccetto con i mutamenti dei colori e con lo scoprirsi dei corpi. E così si susseguono sul palco brani che appartengono alla memoria comune: dal Trio Lescano a Fred Bongusto, da Modugno a Mina, passando per Renato Zero, Enrico Ruggeri, Battiato, Celentano e la Vanoni. Un vero e proprio racconto dell'Italia che balla dal 1940 al 2001.

IL SIGNIFICATO - La musica si fa drammaturgia e permette alle azioni di esplodere e raccontare la storia del nostro paese che si dipana dagli anni trenta, passando per la seconda guerra mondiale, la liberazione, il boom economico, le lotte di classe, la corruzione, la gioia della vittoria dei mondiali che unisce tutti indistintamente, il degrado, la paura dell'undici settembre e la riconquista dei valori, dell'amore che dona speranza narrando i cambiamenti della vita quotidiana, la migrazione verso il nord, l'abbigliamento, il mangiare, il modo d'esprimere le proprie emozioni.

Pietro Razzini

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Buon cibo, buona musica e gli amici di sempre. Così il Ristorante Europa 92, voluto dal Maestro e gestito dalla famiglia Clò, ha festeggiato il compleanno del grande tenore e il 10°anniversario della sua scomparsa.

Di Manuela Fiorini – foto di Claudio Vincenzi - Se Luciano Pavarotti fosse ancora con noi, lo avrebbe sicuramente voluto festeggiare così il suo 82° compleanno: con gli amici di sempre, con un menù a base dei piatti buoni e corposi della cucina modenese, con tanta musica e nel locale che lui stesso ha voluto all'interno del Circolo Ippico Club Europa 92, che venticinque anni fa ha ospitato la primissima edizione del Pavarotti & Friends.

20171014-PER PRIMAIn un'atmosfera conviviale, circondati da fotografie, poster, locandine e ritratti che ripercorrono la strepitosa e unica carriera del grande tenore, ieri sera al Ristorante Europa 92 si è voluto festeggiare il Maestro con una serata il cui incasso è stato devoluto in beneficienza.

Abbondante e "modenese" la cena a buffet, con gnocchini fritti accompagnati da salumi, rotolo di frittata con prosciutto e formaggio, cipolline all'aceto balsamico, gnocco ripieno, Parmigiano Reggiano da "tuffare" nell'Aceto Balsamico e riso Venere integrale con Parmigiano e verdure, dall'insolito ed elegante colore nero. Tripudio di dolci con torta Barozzi, torta alla crema e crostate di vario tipo.

A seguire, nella veranda, il tenore Giorgio Pederzoli, nelle vesti di presentatore, anche se non ha saputo resistere nel duettare con i giovani cantanti lirici nel corso della serata, ha introdotto il concerto, iniziato con un la lettura di una poesia in dialetto modenese dedicata a Luciano Pavarotti da parte dell'attrice Elisabetta Montorsi. Spazio poi alla musica, con un'apertura corale di O sole mio.

Sul palco la soprano di origine greca Caterina Kostov con la seconda aria del Trovatore di Verdi, mentre Magda Beuker si esibisce nell'aria di Lauretta "O mio babbino caro".

È poi il turno del tenore Juan Pablo Dupré con Recondita armonia dalla Tosca di Puccini, seguito dal mezzo soprano Monica Minarelli, con la sua coinvolgente Habanera dalla Carmen di Bizet.

Dal pubblico spunta il primo ospite della serata, il tenore americano Chris Merritt, considerato uno dei massimi interpreti del Novecento del Rossini serio e del belcanto italiano. Sale sul palco, ma non si esibisce, lasciando spazio ai giovani.

Momento ludico con il monologo in dialetto modenese di Vanna Panciroli, già interprete della Pulonia, la pungente moglie di Sandrone e "colonna" della Famiglia Pavironica, le maschere modenesi. Alle prese con una divertente telefonata di pettegolezzi con un'amica, tornerà anche alla fine della serata, in coppia con Elisabetta Montorsi, per un esilarante confronto sulle nuove tecnologie.

Nella seconda parte, ancora musica, con il tenore David Beuker che esegue un magistrale E lucean le stelle sempre dalla Tosca, seguito dalla soprano abruzzese Federica di Rocco con la romanza pucciniana Quando me'n vo dalla Bohéme e dalla soprano Ginevra Schiassi con Un bel dì vedremo dalla Madama Butterfly Secondo fuori programma della serata, il giovane pianista Andrea Coglitore, che viene invitato da Pederzoli a regalare al pubblico una sonata. Sceglie la Rapsodia Ungherese di Brahms, che esegue senza spartito, e incanta.

Preludio di finale con il duetto Tu che mi hai preso il cuor, Con te partirò, Summertime e la Canzone della Vija dalla Vedova Allegra. Non poteva mancare il Nessun Dorma dalla Turandot di Puccini, cavallo di battaglia di Luciano Pavarotti, eseguita dai tre giovani tenori come omaggio al Maestro.

Per il gran finale, tutti sul palco, con l'esecuzione collettiva di Libiamo né lieti calici dalla Traviata. Mentre dalle numerose foto e dai ritratti alle pareti, il Maestro Pavarotti sembra approvare e sorridere.

(A seguire la galleria immagini)

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Nel giorno del compleanno del Maestro e nel decimo anniversario della sua scomparsa, al Ristorante Europa 92 un evento che unisce musica, buon cibo e aneddoti sulla sua vita.

MODENA – Tutti lo conoscono come "il ristorante di Pavarotti", perché era stato proprio il grande tenore a volere un locale che celebrasse la cucina modenese, tra tortellini, tortelloni, risotto al balsamico, salumi e dolci della tradizione all'interno del Circolo Ippico Club Europa 92, che venticinque anni fa ha ospitato la prima edizione del Pavarotti & Friends.
Quel progetto ha preso corpo grazie alla lunga amicizia che legava il tenore alla famiglia Clò, che a tutt'oggi conducono con successo il Ristorante Europa 92, facendone uno dei locali più conosciuti e rinomati della città.
In ricordo dell'amicizia con Luciano Pavarotti, nel giorno in cui in Maestro avrebbe compiuto 82 anni, (era nato il 12 ottobre 1935), e nel decimo anniversario della sua scomparsa, il "suo locale" vuole ricordarlo con una serata evento che unisce tutti gli "ingredienti" cari al grande tenore: la musica, il buon cibo, la convivialità e il dialetto.
Al menù a buffet con piatti della tradizione modenese, seguirà un concerto nella veranda, a cui prenderanno parte soprani, tenori e pianisti, tra cui Monica Minarelli, Maddalena Beuker, David Beuker, Juan Pablo Duprè, Ginevra Schiassi, Federica di Rocco, Caterina Kostov e Carlo Ardizzoni. La conduzione è affidata a Giorgio Pederzoli.
Vanna Panciroli ed Elisabetta Montorsi allieteranno la serata raccontando aneddoti ed episodi riguardanti Pavarotti, rigorosamente in dialetto modenese.
MaFi

INFO
Ristorante Europa 92, Stradello Nava 92, Modena, tel 059/460067, www.ristoranteeuropa92.com 

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Sabato, 07 Ottobre 2017 06:22

Rarità Belcantistiche al Salotto Aggazzotti

Domenica 8 ottobre, alle 17.30, presso il Salotto culturale di via Martiri della Libertà, a Modena, un pomeriggio all'insegna del belcanto insieme al baritono Lorenzo Malagola Barbieri e alla pianista Federica Cipolli.

MODENA – Un pomeriggio all'insegna del belcanto quello in programma domenica 8 ottobre, a partire dalle 17.30, al Salotto Aggazzotti di viale Martiri della Libertà, a Modena.

Si tiene infatti Rarità Belcantistiche un evento che celebra lo stile vocale tipico della prima metà dell'Ottocento, che vede i principali esponenti e capostipiti in Bellini, Rossini e Donizetti.

Ad accompagnare il pubblico in questo "viaggio" musicale sarà la voce di Lorenzo Malagola Barbieri, basso baritono, accompagnato al pianoforte da Federica Cipolli.
Alle opere più note della tradizione belcantistica, come il Don Pasquale, Sonnambula e Italina in Algeri si affiancheranno vere e proprie "chicche" tratte dalla musica da camera e da quella operistica meno conosciuta.

Di tutto rispetto il curriculum di Lorenzo Malagola Barbieri, che dopo aver studiato canto lirico presso la Real Accademia Filarmonica di Bologna con i Maestri Sergio Bertocchi e Paola Molinari, ha frequentato i corsi ordinamentali di canto dell'Istituto Superiore di Studi Musicale "Orazio Vecchi di Modena", dove si è diplomato cum laude sotto la guida di Tiziana Tramonti. Ha poi seguito masterclass con Monica Mauch, Leone Magiera, Paolo Barbaricini, Bruno de Simone, Nicola Ulivieri e Davide Rocca e continua tutt'ora il suo perfezionamento con Giulio Zappa e Mariella Devia. È anche dottore in Musicologia presso l'Università di Pavia, dove si è laureato con lode con una tesi magistrale in drammaturgia musicale. Ha iniziato poi l'attività teatrale come mimo, figurante e artista del coro. Nel 2009 si è classificato al terzo posto al concorso di canto lirico "Rami musicali! Di Empoli.

Il suo debutto da solista è avvenuto nel doppio ruolo di Chato e del De Desengaño dell'opera barocca La purpura de la rosa di Tomàs Torrejon con l'ensemble "Accademia degli Impossibili". Il V concorso "Claudio Barbieri" gli ha permesso di debuttare ne La bohème ed è stato selezionato dall'Òpera Estudio di Tenerife, dove ha ricoperto li ruolo di Figaro de Le nozze di Figaro. Ha ripreso lo stesso ruolo a maggio 2016 al Teatro Comunale di Bologna. Ha collaborato con direttori quali Mariotti, Beltrami, Pidò, Bernacer e registi come Paoli, Martone, Cucchi, Michieletto, Esposito. È ospite principalmente presso i teatri di tradizione italiani tra cui Modena, Piacenza, Lucca, Ravenna e Novara e alcuni teatri esteri come Tenerife e Oviedo (Spagna) e Danzica (Polonia).

Federica Cipolli, 26 anni, modenese, si è laureata in pianoforte presso l'istituto superiore di studi musicali Vecchi-Tonelli, per poi specializzarsi presso il CUBEC,di Mirella Freni come pianista accompagnatore di cantanti. Attiva in Italia e all'estero come maestro collaboratore, nel 2016 vince l'audizione del Teatro Lirico sperimentale A.Belli di Spoleto, partecipando come pianista accompagnatore a tutta la stagione del teatro, mentre a partire da gennaio è risultata vincitrice del concorso per pianisti-maestri collaboratori dell'Accademia del Teatro alla Scala di Milano dove rimane fino alla fine del 2018. Ha appena terminato la produzione di "Ratto dal serraglio" di W.A.Mozart sotto la direzione di Zubin Meta e la produzione di Hansel und Gretel di Humperdinck diretta da Marc Albrecht, entrambe presso il Teatro alla Scala. È stata inoltre scelta come maestro collaboratore per "Andrea Chenier", opera che inaugurerà la nuova stagione scaligera il 7 dicembre 2017 con la direzione di Riccardo Chailly. Ha all'attivo numerose produzioni operistiche quali "Un ballo in maschera" e "Rigoletto" di Verdi, Don Giovanni, Le Nozze di Figaro di W.A.Mozart, Elisir d'amore, Il campanello di notte e Don Pasquale di Donizetti, Madama Butterfly, Boheme e Tosca di Puccini, "Il piccolo spazzacamino" di Britten. Collabora stabilmente con Europa Musica, associazione di produzioni operistiche a Roma.

INFO e prenotazioni
Salotto Culturale Simonetta Aggazzotti
www.simonettaaggazzotti.it 
tel 392/0512219 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
Ingresso € 10

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Lunedì, 02 Ottobre 2017 15:11

Concerto "Dal Melodramma a Modugno"

Si conclude domani, martedì 3 ottobre, la rassegna "Incontri d'autunno all'ombra del Gotico", organizzata dall'assessorato alla Cultura del Comune di Piacenza con il sostegno di Confindustria, Confapi, Unione Commercianti e Trs Ecologia nonché – per l'appuntamento inaugurale – dalla Banca di Piacenza.

Alle 21, nella cornice della Sala dei Teatini, andrà in scena il concerto "Dal Melodramma a Modugno", che vedrà protagonisti il soprano Stefania Ferrari, il baritono Valentino Salvini e il poliedrico chansonnier Maurizio Sesenna, accompagnati al pianoforte dal Maestro Roberto Sidoli.

Stefania Ferrari, piacentina, è diplomata in viola e canto lirico con il massimo dei voti al Conservatorio Nicolini. Vincitrice della borsa di studio intitolata a Gianni Poggi e del concorso Franco Alfano di Sanremo, si è esibita, tra gli altri, al fianco di Leo Nucci, Domenico Colaianni, Ambrogio Maestri.

Valentino Salvini, diplomato in pianoforte nel 1992 al Conservatorio Verdi di Milano, ha iniziato gli studi di canto con i maestri Gino Bonelli ( tenore piacentino) e Carlo Bergonzi a Busseto. Dal 1993 ad oggi ha collaborato con i principali teatri italiani ed esteri, debuttando nel ruolo di Nabucco al Teatro Regio di Parma nel 2008 a fianco di Michele Pertusi. Ha vinto il premio Aldo Protti a Cremona, il premio Falstaff a Busseto e il premio Parma Lirica per meriti verdiani consegnatogli dal baritono Renato Bruson.

Maurizio Sesenna, scrittore e interprete, ha recentemente pubblicato i lavori discografici "Piaccio" e "Tu si 'na cosa grande" (cd e spettacolo teatrale): una produzione dedicata a Domenico Modugno del quale, durante la serata, verranno proposti alcuni brani.

Ingresso gratuito

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Giovedì, 14 Settembre 2017 08:37

I concerti della Quadreria

Si apre sabato 16 settembre il nuovo ciclo di concerti in Palazzo Magnani, che vedrà eccellenti musicisti impegnati in programmi attraenti e aperti alla città.

Palazzo Magnani 1Bologna 13 settembre 2017 - I concerti che, tempo permettendo, si svolgeranno nello storico cortile di Palazzo Magnani, si inseriscono nel programma di attività artistiche e culturali inaugurato pochi mesi fa dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e da UniCredit per valorizzare la Quadreria e i suoi capolavori.

Si inizia quindi il 16 settembre con la G.B. Martini Brass Band del Conservatorio di Bologna, che sotto la direzione del Maestro Igino Conforzi, eseguirà un programma di brani di musica classica, ma anche di musica da film e per la televisione, in un insieme di grande vivacità.

Il secondo appuntamento è fissato per mercoledì 20 settembre con l'Orchestra d'Archi del Teatro Comunale di Bologna, che offrirà al pubblico due Concerti di Vivaldi e Bach, e una delle Sonate a quattro di Rossini.

Per il terzo incontro, mercoledì 27 settembre, gli Strumentisti della Filarmonica della Scala si esibiranno in una performance che comprenderà due Concerti di Vivaldi, il Gran Duo di Bottesini e un Divertimento di Mozart.
Un dialogo tra arte e musica di forte impatto che il pubblico potrà apprezzare in una ambientazione di particolare bellezza.

sabato 16 settembre ore 18.00
G.B. Martini Brass Band del Conservatorio di Bologna
Igino Conforzi, direttore

mercoledì 20 settembre ore 18.00
Orchestra d'Archi del Teatro Comunale di Bologna

mercoledì 27 settembre ore 18.00
Strumentisti della Filarmonica della Scala

L'ingresso è gratuito. A causa del numero limitato di posti è necessaria la prenotazione (massimo due posti) all'indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  - Le richieste verranno accolte fino ad esaurimento dei posti disponibili.

In caso di maltempo i concerti si terranno all'interno del Palazzo

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Sabato, 09 Settembre 2017 08:25

I primi 80 anni del re del liscio Raoul Casadei

Quella dei Casadei non è solo una famiglia di musicisti. E' una dinastia di musicisti, radicata in Romagna, precisamente a Villamarina di Cesenatico , dove si trova la "casa recinto" che riunisce tutta la famiglia Casadei: Raoul e la moglie Pina, i figli Mirko, Mirna e Carolina, nipoti e pronipoti.

di Laura Corallo - Il giorno di Ferragosto c'erano proprio tutti, nella piazza di Santarcangelo di Romagna per festeggiare, assieme componenti dell'orchestra, gli 80 anni di Raoul Casadei, il Re del Liscio, davanti a diecimila persone.Un successo straordinario che riflette anche il grande affetto che gli italiani hanno sempre dimostrato per Raoul e i Casadei, una famiglia con la musica nel sangue. Lo zio, Secondo Casadei, maestro e antesignano del ballo tradizionale romagnolo in Italia, è stato il crocevia di un destino che viene da molto lontano, dal 1928 con la fondazione dell'Orchestra Casadei. Con la morte di Secondo il timone è passato a Raoul Casadei, musicista e autore che ha fatto ballare l'Italia dagli anni Sessanta ad oggi e considerato il maggior interprete della musica folkloristica italiana.

20170906-Mirko e Raoul Casadei Ritiratosi dal palcoscenico 37 anni fa, oggi si dedica alla famiglia dopo aver lasciato il testimone al figlio Mirko diventato il nuovo leader dell'Orchestra Casadei.

Lei è protagonista indiscusso della storia della musica popolare italiana. Può raccontare come è nata la sua passione per la musica?
Facevo il maestro elementare. L'ho fatto per 17 anni. Intanto suonavo, con un piccolo gruppo The little band, tutte le musiche americane di Bill Halley. Poi ho iniziato a suonare nel weekend con lo zio Secondo Casadei, fondatore dell'orchestra Casadei nel 1928. Ero diventato il suo delfino, scrivevo canzoni per lui e insieme decidevamo tutto. Negli anni '60 l'orchestra e diventata "Secondo e Raoul Casadei". Nel 1971 a novembre lo zio ci ha lasciati e io ho deciso, anche a furor popolare, di portare avanti la storia dell'Orchestra Casadei: ho lasciato la scuola ad un anno dalla pensione ed è iniziata l'avventura. Ho scritto una canzoncina "Ciao mare" che è diventata un successo nazionale ed è scoppiata la febbre del liscio.

Suo zio, il Maestro Secondo Casadei, è stato il padre del liscio e autore di "Romagna mia", canzone conosciuta in tutto il mondo e che più di tutte le altre identifica la musica dell'Orchestra Casadei. Cosa le ha insegnato?

In realtà mio zio Secondo la parola liscio non l'ha mai sentita! Questa parola l'ho inventata nel 1973 con il successo di Ciao Mare. Tornando a mio zio, mi ha insegnato tante cose,andavamo molto d'accordo. Era una persona umile, semplice, sincera e combattiva. Credeva molto in quello che faceva, guardava sempre la sua gente.
Mio zio Secondo Casadei, nel 1954, ha scritto "Romagna mia" che poi ,grazie al successo del liscio degli anni 70, ha fatto il giro del mondo; è una canzone che racconta l'amore per la propria terra, per la casa, per la famiglia. Valori che poi sono rimasti fondamentali nei testi delle mie canzoni.

Quali sono gli artisti a cui si è maggiormente ispirato? Con chi avrebbe voluto suonare in concerto?
Io non mi sono ispirato ad altri artisti, mi sono ispirato a quello che avevo dentro, ai miei sentimenti e alla gente che mi piaceva e mi piace osservare.

L'espressione "Vai col liscio" è una sua invenzione?
Eravamo in una sala da ballo e tutti ballavano, tutti sorridevano, tutti erano allegri. Andava tutto liscio e io ho gridato "Vai con liscio!". Il giorno dopo questa parola era su tutti giornali e sulla copertina di Sorrisi e Canzoni TV.

I testi delle sue canzoni sono un inno ai valori della terra romagnola:la famiglia, l'amore e l'amicizia. Quanto, questi valori, hanno contato nella sua vita e influenzato le sue scelte, personali e lavorative?

La vita è piena di tante cose belle, brutte, e pazze, ma alla fine l'unica fortezza sono i valori. Ritengo che l'amore, gli amici, la famiglia siano la base di tutto. Ecco perché uno dei miei più grandi goal, oltre alla musica, è il mio "recinto di casa Casadei" con tutti i figi, i nipotini, l'orto biologico, le galline dalle uova fresche. Io e mia moglie Pina ne siamo orgogliosi!

Lei è nato in una delle zone più frequentate della Riviera romagnola. Da lì è nata la sua fortunata carriera artistica. Come è cambiata la città negli anni? Cosa vorrebbe migliorare?

Io sono nato a Sant'Angelo di Gatteo, un paesino nell'entroterra della Riviera Romagnola. Ho visto nascere il turismo, ho visto crescere alberghi e ristoranti come fossero funghi. La mia musica è stata la colonna sonora di questa crescita turistica e delle vacanze degli italiani. Riguardo al turismo ce ne sarebbero da dire. Negli anni '70 e '80 eravamo più avanti di tutti: sempre idee nuove. Le tendenze partivano dalla Romagna. Ci sono stati anni in cui i giovani e i romagnoli si sono seduti sfruttando il successo della vecchia generazione e del turismo di quegli anni . Lavoravano quel tanto che basta e poi se ne andavano in vacanza alle Maldive, tutto l'inverno. Ora, invece, con i nuovi sviluppi, le nuove mete turistiche, i low cost e Internet, è più difficile competere. Noto con piacere che le nuove generazioni sono molto attente e piene di idee. Credo ci sarà un bel rilancio della nostra Romagna, anche del nostro meraviglioso entroterra.

Com'è stato negli anni il rapporto con i romagnoli? L'hanno sostenuta e incoraggiata?

Il rapporto con romagnoli è sempre stato fantastico, anche se dopo la scomparsa dello zio Secondo ci sono stati i tradizionalisti che non mi hanno appoggiato. Un po' come in politica, quelli di rifondazione: non volevano il rinnovamento mentre io guardavo avanti alle nuove generazioni. Però i romagnoli amano il liscio e amano tutta la dinastia Casadei: me, mio zio e mio figlio. Recentemente abbiamo festeggiato i miei ottant'anni in piazza Santarcangelo di Romagna proprio il giorno di Ferragosto, giorno del mio compleanno. A Ferragosto normalmente  la città si svuota, tutti chiudono negozi, bar, ristoranti e vanno al mare. È stata una scommessa e c'era tutta la Romagna, forse diecimila persone! La piazza era strapiena. Il sentimento della passione straripava dal cuore e degli occhi di tutte le persone ed erano quasi tutti romagnoli. Ci ha fatto un piacere enorme!

Ognuno di noi possiede una propria colonna sonora, canzoni che ci ricordano momenti topici della nostra vita. Quali sono le canzoni alle quali si sente più legato, sue e di altri cantanti?

Mi piace molto Bob Marley perché la sua musica è solare come la mia. Di certo Battisti, Baglioni, Venditti hanno accompagnato tanti miei viaggi in macchina. Mi piace molto Mango perché parla del Mediterraneo e il sound di Pino Daniele. Amo la musica solare perché mette in corpo un'energia positiva.

Tanti giovani, oggi, sognano una carriera nel mondo della musica. Raggiungere il proprio stile e identità è l'obiettivo più difficile ma fondamentale. In base alla sua esperienza, quali sono i suoi consigli ?

È molto difficile dare consigli oggi, anche perché il mondo è completamente cambiato con l'arrivo di Internet e dei Social. Fanno successo cose che non potrebbero mai fare successo in un mondo normale, nel vecchio mondo discografico. La cosa che posso consigliare è serietà, determinazione e fiducia.

Oggi viviamo una fase storica di grandi trasformazioni. Rispetto agli anni Sessanta/Novanta, che rappresentano il clou della sua carriera artistica, come vede e legge il presente e il nostro futuro,soprattutto per le giovani generazioni?

La vita è ciclica, è fatta di epoche: ci sono sempre stati i grandi cambiamenti e le grandi trasformazioni. Al successo segue la caduta, poi torna il successo. Questo nella musica, nella politica, nel turismo.
Consiglio ai ragazzi di non perdere mai dignità fiducia e valori. Per il resto i giovani di oggi mi sembrano molto, molto in gamba. Il liscio fa parte del DNA di tutti gli italiani e di tutte le generazioni. Direttamente o indirettamente ha fatto parte della vita di tutti: con i genitori o con i nonni alle festa di paese, in macchina andando al mare in vacanza. Il liscio in qualche modo ha toccato la vita di tutti. Poi magari gli adolescenti perdono il contatto e a memoria di questa musica, ma quando crescono e mettono su famiglia riparte il ciclo! A volte mi fermano dei ragazzini mi guardano e mi dicono grazie. Solo grazie, quel semplice grazie che significa tantissime cose.

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Diretta Rai e 12 mila paganti per lo spettacolo in occasione del decimo anniversario della morte del grande tenore. Sul palco tutto il "mondo" del tenore, dagli amici artisti delle varie edizioni del Pavarotti & Friends al premio Nobel Rigoberta Menchu. In platea la moglie Nicoletta con la figlia Alice e la nipote Caterina.

20170906-ArenaDi Manuela Fiorini – foto di Claudio Vincenzi - Modena 6 settembre 2017  – C'era tutto il mondo di Luciano Pavarotti all'Arena di Verona per lo spettacolo in onore del tenore modenese, di cui proprio ieri, 6 settembre, è ricorso il decimo anniversario della morte.

Un ricordo, quello di Luciano Pavarotti, ancora vivo e indelebile nei ricordi di chi lo ha conosciuto, ha avuto l'onore di lavorare con lui e di condividere le emozioni del palcoscenico, ma anche di chi lo avuto come maestro, come mentore e come benefattore.

Leit motiv della serata i duetti. Con i grandi nomi della lirica, con le giovani promesse del bel canto e con le stelle del Pop italiano, che hanno cantato "virtualmente" con il tenore, alternando la loro voce alla sua, forte, potente e inconfondibile. Perché Pavarotti, proprio attraverso i "duetti" era riuscito nell'impresa di fare uscire la lirica dai teatri, dove era appannaggio della stretta cerchia di melomani, e l'ha portata al grande pubblico, prendendo a braccetto il Pop e sublimandolo nelle indimenticabili edizioni del Pavarotti & Friends.


Esordiscono sul palcoscenico dell'Arena i ragazzi de Il Volo, con la soprano Angela Gheorghiu con Granada. L'attacco è timido, ma poi il trio si riprende. Carlo Conti introduce il primo collegamento esterno, quello con il regista Ron Howard, direttamente dal set del prossimo episodio di Star Wars.

L'indimenticabile Richie Conningham di Happy Days parla a ruota libera e contagia con il suo entusiasmo. Sta girando il documentario sulla vita di Luciano Pavarottti e traspare la sua affascinazione per il personaggio.

Altro momento di grande emozione, il ritorno dei Tre Tenori. Josè Carreras e Placido Domingo si esibiscono insieme alla voce di Pavarotti in . Josè Carreras e Placido Domingo si esibiscono insieme alla voce di Pavarotti in My Way, rievocando il successo di Los Angeles del 1994. "Luciano Pavarotti è stato un grande ed indimenticabile amico di vita e professionale. Ricordo quella straordinaria serata, alle terme di Caracalla, con i tre tenori, ha segnato una svolta nel mondo della lirica", ha detto del Maestro Placido Domingo emozionato.

È poi il turno di Zucchero, che ricorda la lunga amicizia con il tenore, nata quando il cantante di Reggio Emilia ebbe l'ardire di telefonare al Maestro per proporgli quel Miserere registrato con la voce di un giovanissimo Andrea Bocelli, che diede origine alle undici fortunate edizioni del Pavarotti & Friends. E proprio di Miserere, preceduto da Così celeste è il duetto virtuale con Pavarotti che emoziona l'Arena.

Torna in scena la lirica pura, con la voce potente di Vittorio Grigolo che si esibisce in Lucean le stelle dalla Tosca di Puccini, e con Domingo e Carreras, che insieme alla Gheorghiu intonano Non ti scordar di me.
Un emozionatissimo Eros Ramazzotti fa una piccola gaffes e confonde Pavarotti con Jovanotti, ma ci pensa Carlo Conti a correggere il tiro, con i nervi saldi di chi sa che sta conducendo una serata ricca di emozioni. "Questo è un pezzo molto importante della mia carriera, quando il Maestro Pavarotti la scelse per fare il duetto mi rese non felice... di più", ha detto Ramazzotti introducendo il duetto virtuale con Pavarotti di Se bastasse una canzone, "Rifarla adesso mi viene il groppo in gola".Secondo collegamento esterno, a metà serata, con Andrea Bocelli, che da una terrazza romana intona Ah, mes amis da La fille di Régiment.

Scorrono le immagini della scuola che Luciano Pavarotti ha contribuito ad aprire in Guatemala per i bambini vittime della guerra, mentre sul palco sale Rigoberta Menchu, Premio Nobel per la Pace 1992, che lo ricorda come "uomo straordinario, grandissimo, che ha amato tantissimo i bambin e che ha fatto tanto per loro". Parole semplici, ma che vengono dal cuore, che ricordano l'impegno e la generosità di Luciano Pavarotti per le cause umanitarie, alle quali il Maestro si è dedicato con impegno. I bambini guatemaltechi si sono esibiti con lui nell'edizione 1999 del Pavarotti & Friends. "Ora sono grandi, e insieme a tutto il Guatemala, lo ricordano con affetto. Pavarotti è vivo in tutto il mondo", ha concluso la Menchu.
Un'eterea Giorgia intona Imagine, ricordando l'emozione degli esordi e i consigli del tenore. Sul palco sale poi Alessandro Del Piero, indimenticato capitano della Juventus, squadra del cuore di Luciano Pavarotti. Placido Domingo dirige l'amico Josè Carreras in Passione. Da brividi il duetto di Massimo Ranieri con la soprano Angela Gheorghiu in Te voglio bene assaje.

20170906-DSC00051Bravissima Fiorella Mannoia, che accompagnata al flauto da Andrea Griminelli, pupillo del Maestro, ripropone il duetto in Caruso dell'edizione 2001 del Pavarotti & Friends e ricorda: "Nelle prove lo sentii cantare e la sua voce mi sembrava normale. Sul palco, durante il concerto, rimasi stupita: non potevo creder a una voce così potente. Aveva una potenza impressionante, davvero divina".

Tocca a Nek, al secolo Filippo Neviani, da Sassuolo, interpretare l'Ave Maria scritta dallo stesso Luciano Pavarotti. Nonostante l'emozione, supera brillantemente la prova, complice la dolcezza del flauto di Griminelli.

Nel preludio del gran finale, torna in scena la lirica, che in questo concerto dell'anniversario ha forse messo in ombra il Pop, a sottolineare quando Luciano Pavarotti, nonostante le sue incursioni nella canzone commerciale, sia sempre rimasto in fondo, il più grande tenore del Novecento, la voce divina in grado di radunare 500 mila spettatori a Central Park nel concerto a ingresso gratuito del 1993, come ricordato del video dove Angela Buttiglione decanta durante il TG della sera lo straordinario successo dell'evento.

Ancora lirica "pura", dicevamo, con Francesco Meli, che libera le potenti corde vocali in Una furtiva lagrima da L'elisir d'amore di Donizetti. I giovani Cantanti della Fondazione Pavarotti salgono sul palco e incantano il pubblico dell'Arena con Libiamo ne'lieti calici dalla Traviata di Verdi. Sale poi sul palco Nicoletta Mantovani, con le piccole donna amate da Luciano, la figlia più piccola, Alice, e l'unica nipote Caterina, figlia di Cristina Pavarotti. Siamo alle battute finali, mentre si avvicina la mezzanotte. Sul palco salgono i 2cellos che si esibiscono nel medley di La donna è mobile e O sole mio, e Fabio Armiliato, con la romanza di Ruggero Leoncavallo Mattinata.

Nel finale, il maestro Nicola Piovani dirige Vittorio Grigolo nell'inedito Luciano, una romanza dedicata a Pavarotti e commissionata dalla famiglia per omaggiare il grande tenore. E siamo tutti d'accordo con il Maestro Piovani quando ricorda la voce di Pavarotti come "quella scintilla emotiva che confina con l'eternità".

(Con Galleria Immagini)

Pubblicato in Arte Emilia

Concerti, laboratori e conferenze per dieci appuntamenti che animeranno il Tempietto d'Arcadia, il Palazzetto Eucherio Sanvitale e la Pinacoteca Stuard dal 13 al 31 agosto

Parma, 9 agosto 2017. Dal 13 al 31 agosto torna al Parco Ducale e alla Pinacoteca Stuard "Summer Kermesse", la rassegna di musica antica e folk organizzata dall'Assessorato alla Cultura in collaborazione con l'Associazione Silentia Lunae. La quarta edizione dell'iniziativa, intitolata Potpourri, coinvolge un nutrito numero di musicisti e coniuga musica, divertimento e momenti di approfondimento.

Dieci concerti ad ingresso gratuito e un'ampia proposta di laboratori e conferenze riempiranno la splendida cornice del Tempietto d'Arcadia e del Palazzetto Eucherio Sanvitale, valorizzando gli spazi con musica, installazioni d'arte, fotografia amatoriale e iniziative per bambini. Completano il programma gli appuntamenti alla Pinacoteca Stuard, che ospiterà due concerti e conferenze della rassegna con ospiti di spicco.

Insieme a Maria Caruso, soprano e ideatrice dell'iniziativa, quest'anno saranno ospiti musicali il pianista e compositore Francesco Melani, i violinisti Maurizio Cadossi e Sebastiano Airoldi, l'arpista Lorenzo Montenz, il contralto Federica Bartoli, il liutista Richard J. Benecchi, il cornamusista Alberto Bertolotti, il percussionista Mirco Mungari, il sassofonista Vincenzo Sanfilippo, il gruppo Osservando il suono del fiore (Sudharma M. Cattabiani, Lokatiita Luca Raffaini e Marco Binelli), mentre a condurre i laboratori creativi saranno Andrea Cesare Coronella di Copi@incolla, Rossana Fumarola e Federica Bartoli.

Ampio spazio sarà dato ad arte e fotografia del pubblico, che potrà prendere parte ad un concorso gratuito con premiazione finale. Le mostre d'arte vedranno la partecipazione delle allieve del liceo artistico Toschi e delle pittrici Lynne Douglas e Lidia Raquel Cabral, oltre che di Maria Caruso, che curerà l'installazione "Labirinto di Alcina".

I concerti spaziano tra le epoche musicali, dal Medioevo al contemporaneo, e tra gli stili dal colto e folk, con richiami alla storia di Parma ed esplorazioni timbriche interessanti: le proposte musicali lontane dai cliché sono una caratteristica consolidata della programmazione curata da Silentia Lunae, che si muove nella storicità dei repertori e nella proposta di sperimentazione.

Momenti di spicco, il concerto dedicato a "Le Rivali" e al divismo nell'Opera, "Les Nuits D'Etè" di Hector Berlioz, e le "Arie et Melodies" francesi rare e raffinate per arpa e voce eseguite su strumenti del periodo storico. Ispirazione campestre e bucolica per "Nel Tempio di Esculapio", suggestioni medievali per i concerti "Catturar Stelle" e "Labirinto".

Le serate "Sing Along", che coinvolgerà il pubblico, e "Potpourri" propongono un programma di musica folk tradizionale mentre è a cavallo tra musica colta e popolare delle Isole Britanniche il programma di "A Folk Elegy". Fra gli appuntamenti più originali, il gruppo di ricerca musicale "Osservando il suono del fiore" propone "Harmonia Plantarum", conferenza e concerto a partire dalle ricerche sui toni e le frequenze generate dalle piante.

Il programma completo di Summer Kermesse è disponibile sul sito
http://violadagamba9.wixsite.com/summerkermesse4 

In caso di maltempo, i concerti all'aperto verranno recuperati in date che verranno successivamente comunicate.

I concerti, le conferenze e le mostre sono ad ingresso libero, per tutti i laboratori creativi ed esperienziali è prevista una piccola quota associativa a copertura delle spese dei materiali, ed è richiesta la prenotazione al numero 3498333689 o alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

La partecipazione al concorso fotografico è gratuita: il regolamento è pubblicato sul sito web della rassegna ed è richiesta la stampa delle foto in gara da parte dei partecipanti a proprie spese presso il negozio service Copi@incolla, in modo da avere qualità di stampa e formato uniformi.

Calendario Completo - Summerkermesse 4 - Potpourri

13 agosto dalle 15 alle 18 Palazzetto Eucherio Sanvitale, Parco Ducale

"Les Nuits d'Etè" e la favola dello Spettro della Rosa

Ore 15 – laboratorio esperienziale : "Disegna la Musica"
Quota di iscrizione 10€ Prenotazioni al 3498333689 o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ore 16 - conferenza sull'opera di Berlioz – ingresso libero
ORE 17 - concerto "Les Nuits D'Eté"
Maria Caruso, soprano
Francesco Melani, pianoforte
Ingresso Libero

17 agosto dalle 16 alle 20 Tempietto d'Arcadia, Parco Ducale

"Nel Tempio di Esculapio – la musica come rito antropologico"
Ore 16 – accoglienza con campane tibetane e chiacchierata sulla musica sciamanica – ingresso libero
Ore 16.30 conferenza/presentazione: mito classico e archetipi jungiani – ingresso libero
Ore 17 - laboratorio esperienziale: "Meditare in musica con il supporto dell'Aura-Soma®: incubazione dei sogni" Quota di iscrizione 10€ Prenotazioni al 3498333689 o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ore 19 – concerto - "Nel Tempio di Esculapio: musica mercuriale e madonne nere"
Maria Caruso – voce, strumenti
Richard Benecchi, tiorba
Rossana Fumarola, voce narrante e supporto con le campane tibetane
Concerto a ingresso libero

18 agosto dalle 16 alle 20 Spazio esterno del Palazzetto Eucherio Sanvitale

"Harmonia Plantarum"

Ore 16 – conferenza – ingresso libero
Introduzione alle frequenze benefiche, e la storia di Harmonia Plantarum
Ore 17 – laboratorio esperienziale sul suono e il canto armonico
Quota di iscrizione di 10€ - prenotazioni al 3498333689 o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ore 19 – concerto Harmonia Plantarum
"Osservando il suono del fiore"
Musiche di Sudharma M. Cattabiani, con Lokatiita Luca Raffaini e Marco Binelli
Filodiffusione e strumenti live
Ingresso Libero

19 agosto dalle 15 alle 18 Pinacoteca Stuard

"Le Rivali"
Ore 15 - Conferenza sul periodo storico e le musiche del concerto
Ore 17 – concerto Le Rivali: l'epoca dei Castrati e delle Dive attraverso le arie delle più celebri rivali musicali della storia dell'Opera: la Cuzzoni e la Durastanti, interpreti favorite del compositore G.F. Haendel
Maria Caruso, soprano
Federica Bartoli, contralto
Maurizio Cadossi, violino
Richard Benecchi, tiorba
Francesco Melani, cembalo
Ingresso Libero

20 agosto dalle 16 alle 20 Tempietto D'Arcadia, Parco Ducale

"Catturar Stelle al Tempietto"

Ore 15.30: laboratorio esperienziale creativo con meditazione guidata:
"Acchiappasogni – Dream Catchers"
Quota di iscrizione di 10€ - prenotazioni al 3498333689 o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ore 18 - chiacchierando con i musicisti sul Cammino di Santiago – ingresso libero
Ore 19 – concerto - "Catturar Stelle" musica medievale della via Francigena
Richard Benecchi, liuti
Maria Caruso, voce, arpa, percussioni
Mirco Mungari, percussioni, liuti, voce
Alberto Bertolotti, flauti e cornamuse
Installazione: Labirinto - Cammino di Luce
Ingresso Libero

24 agosto dalle 15 alle 20 Tempietto D'Arcadia, Parco Ducale

"Potpourri"

Ore 15 – laboratorio esperienziale creativo con meditazione guidata:
"Acchiappasogni – Dream Catchers"
Quota di iscrizione di 10€ - prenotazioni al 3498333689 o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ore 17 - laboratorio creativo "Mandala e Potpourri"
Quota di iscrizione di 10€ - prenotazioni al 3498333689 o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ore 18:00 Chiacchierando con i poeti – ingresso libero
Poeti e scrittori parmigiani interverranno e terranno letture dei propri testi presentati
Ore 19 – concerto - "Potpourri"
Un bouquet di fiori musicali e poesie tratti dal repertorio della canzone napoletana e sudamericana
Federica Bartoli e Maria Caruso, voce
Sebastiano Airoldi, violino
Richard Benecchi, chitarra
Ingresso Libero
Mostre a cura di Lidia Raquel Cabral

25 agosto dalle 16 alle 18 Pinacoteca Stuard

"Arie e melodie per arpa e voce"

Ore 16 - conferenza – ingresso libero
Le raccolte di musica francese per arpa e voce al tempo di Maria Luigia e la sua ampia diffusione attraverso pubblicazioni specialistiche dell'800 a cura di Lorenzo Montenz, arpista ed esperto di arpa storica
Ore 17 - concerto "Arie e Melodie"
Lorenzo Montenz, arpa
Maria Caruso, soprano
Ingresso Libero

27 agosto dalle 16 alle 18 Palazzetto Eucherio Sanvitale

"A Folk Elegy"

Ore 16 - conferenza sulle Folk Songs – ingresso libero
Ore 17 - concerto "A Folk Elegy"
Maria Caruso, soprano
Francesco Melani, pianoforte
Ingresso Libero

30 agosto dalle 16 alle 20 Tempietto D'Arcadia, Parco Ducale

"Sing Along"

Dalle ore 16 – Mostra fotografica Fotografa la Musica
Ore 19 – concerto "Sing Along!!"
Il pubblico parteciperà cantando insieme ai musicisti i cori più famosi della musica folk
Con ospiti musicali a sorpresa... Ingresso libero.
A seguire, premiazione del concorso Fotografa la musica

31 agosto dalle 16 alle 20 Tempietto D'Arcadia, Parco Ducale

"Labirinto"

Ore 16 - Conferenza: il labirinto come forma esperienziale evocativa del "perdersi per ritrovarsi" nella cultura antica e moderna, il labirinto di Chartres – ingresso libero
Ore 17 - Laboratorio "ALCINA, meditazione sul sacro femminile" a cura di Maria Caruso e Rossana Fumarola: ingresso con quota associativa di 10€
Ore 18 - performance - installazione d'arte Labirinto di Alcina
Con Maria Caruso
Esporranno le allieve del liceo artistico Toschi e le pittrici Lidia Raquel Cabral e Lynne Douglas
Ingresso Libero
Ore 19 - concerto "Labirinto"
Alberto Bertolotti, cornamuse, flauti, zampogne
Vincenzo Sanfilippo, sassofoni
e con Maria Caruso, voce narrante

ALLEGATA LOCANDINA

20170809-Summer-Kermesse

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