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Nuovo tour in partenza per la band parmigiana con prima tappa all’Osteria Salamini venerdì 27 settembre.

Incontriamo Matteo Brozzi, voce e portavoce dei Figli dei Fuori, una band musicale parmigiana che si è fatta conoscere e apprezzare anche fuori dai “confini”, espatriando in province limitrofe e non solo, dove hanno avuto modo in questi anni di farsi apprezzare per il tipo di musica proposta e per la verve e la simpatia, oltre che l’indiscussa bravura dei suoi componenti.

Accompagnano infatti Matteo Brozzi, Daniele Morelli alle chitarre elettriche, Andrea Clerici al basso elettrico, Davide Prinz Marchetti alle chitarre acustiche e Gianluigi Bianche alle batterie… dipende quale porta.

  • Matteo quando nascono i Figli dei Fuori e da dove deriva questo nome?

“Nasciamo nel 2013 come idea: come realtà fisica, dopo un annetto di prove e riflessioni. Componemmo per hobby una canzone sul clima politico e il modus operandi della seconda repubblica dal titolo "LA DANZA DEL MENTRE", da qui le riflessioni sulle colpe delle nostre vicine generazioni precedenti ed essendo noi figli di genitori che fecero il famoso '68, abbiamo accomunato il periodo "figli dei fiori" pensando anche a cosa hanno realmente lasciato a noi. Dopo le scuse iniziali a mamma e papà abbiamo coniato "FIGLI DEI FUORI". In loro onore e un po’ anche "onere".

  • Come scegliete i brani da interpretare?

“In realtà re-interpretiamo. Non c'è un filone musicale da seguire, ma brani che ci stuzzicano il cambiamento ritmico e di genere: i pezzi rock che diventano reggae, i pezzi pop che diventano dance e via dicendo, che siano oggettivamente belli agli occhi nostri e del mondo, e che abbiano la possibilità di essere "mashuppati". Siamo molto liberi in questo senso.”

  • Qual è - se esiste - il vostro genere musicale preferito? 

“Come ti dicevo spaziamo molto come genere, passando dai brani dei Beatles, a Celentano, dai Depeche Mode, a Battiato, piuttosto che i Rage Against the Machine. Mi sento di dire che il nostro genere preferito sia "il genere musicale": ovviamente con chitarra acustica, chitarra elettrica, basso, batteria e voce.”

  • Chi di voi si occupa degli arrangiamenti?

“Assolutamente tutti insieme. Ogni idea diversa e bizzarra esce e si valuta provando l'esecuzione: ci vuole pazienza e apertura mentale, ma alla fine è sempre un buon compromesso di suoni e ritmi diversi.  Il "trucco" è fare ciò che ci piace e che ci diverte - a volte che ci galvanizza! - non abbiamo mai pensato di far piacere ad un certo tipo di pubblico oppure di montare uno spettacolo ad arte per avere più possibilità di "lavorare" o di andare in tutti i locali o club possibili. Se mentre proviamo sorridiamo soddisfatti e abbiamo voglia di rifarla, allora quella è la strada ed il percorso da seguire.”

  • Oltre alle cover, cantate anche pezzi vostri?

“Oltre alla Danza Del Mentre, abbiamo sfornato un Guerdot in ca' (Guarda a casa tua) che facciamo solo live. Con un testo in dialetto parmigiano che sostanzialmente parla in maniera ironica e dissacrante dell'ipocrisia della gente: quelli che criticano un atto e poi però applicano lo stesso concetto che criticano, e in casi molto più seri, come esempio di una strofa della canzone, per farti capire e per fartela censurare:

"Sat ved un nigor sul tram, tet fe un po’pu’ in a

Sat ved na nigra par streda vint euro e po’ a ca’"

La traduzione cortese sarebbe "se vedi un uomo africano dalla carnagione scura sul tram, ti scansi, se vedi una gentil donzella "di colore" lungo la via (dell'amore), le dai venti euro e la porti a casa".

  • In passato avete suonato con altri gruppi come gli Antonio Benassi, pensate ad altre collaborazioni future?

“In passato e in presente interagiamo col nostro amico Antonio e, magari chissà, un giorno ci saranno decisioni importanti. Per ora collaboriamo con chiunque abbia voglia e capacità: amiamo chi suona e più gruppi suonano, più siamo felici. Non abbiamo mai giudicato le scelte altrui e non abbiamo mai invidiato nessuno. Facciamo tutti arte: più c'è arte e più c'è cultura, più c'è cultura e più c'è bellezza … e la bellezza salverà il mondo. Bene, torno alla domanda: cosa vuol dire collaborare?!”

  • Un sogno nel cassetto dei Figli dei Fuori…

“Restare liberi, creare stupore, spaccare dei cuori e far sorridere, riflettendo sulle nostre "stupide" provocazioni. Cassetti aperti!”.

  •    Vi vedremo prossimamente sul palco? 

“Il 27 settembre saremo all’Osteria Salamini a Parma ed è la prima tappa del nuovo tour dal nome "IL MATTEO PIU' STUPIDO CE LO ABBIAMO NOI TOUR 2019/20". Comunichiamo una data alla volta per scelta, ne abbiamo tante altre, grazie alla gente che viene ad ascoltarci, quindi vi aspettiamo numerosi questo venerdì, se volete sapere quale sarà la seconda tappa del tour!”.

Come avrete capito I Figli dei Fuori sono artisti ironici, eclettici, irriverenti e un pò pazzerelli, con alle spalle esibizioni su palchi internazionali davanti a migliaia di persone. Amano poco parlare di sé, al contrario amano emozionare, far ridere e far riflettere, con qualche brano proprio e le loro rivisitazioni speciali di brani del passato lontano, recente e futuro prossimo.

Per chi vuole seguire questi “simpaticoni” artisti sopra le righe può visitare la loro pagina FB https://www.facebook.com/ifiglideifuori/… altro non hanno, quindi dovete accontentarvi di vederli dal vivo venerdì 27 settembre sul palco dell’Osteria Salamini in via G. Meazza, 33/A a Parma. Ingresso libero, ma per sedervi ad un tavolo – con possibilità di cenare dalle ore 20.00 - è consigliata la prenotazione al numero 345 7386832.

Francesca Caggiati

Pubblicato in Cultura Parma

Venerdì 13 settembre Alan Scaffardi inaugura le serate live all’Osteria Salamini - locale in via G. Meazza, 33/A a Parma che ricorda le taverne musicali anglosassoni, gli ambienti dei navigli milanesi e le atmosfere degli spazi ricreativi francesi dal sapore retrò - con una nuova formazione musicale.


“Megafone trio è un progetto swing anni ’30 in poi - spiega Scaffardi - realizzato pensando proprio alle sonorità acustiche di una volta. Uno spettacolo itinerante, in cui musica e musicisti non si fermano e si muovono tra il pubblico nel vero senso della parola. L’assenza di amplificazione rende il movimento più agile e dà modo agli spettatori di entrare direttamente a far parte dello spettacolo.”


Accompagnano Alan Scaffardi, voce del gruppo, Corrado Caruana alla chitarra e al contrabbasso Enzo Frassi, a cui si deve il nome del trio Megafone, proprio perché non c’è microfono, ma un megafono di metallo.
A partire dalle ore 20.00 c’è la possibilità di partecipare alla cena scegliendo tra due proposte di menù, uno tradizionale - che prevede entrée con polpettine miste di carne, lasagne caserecce, punta di vitello al forno con patate arrosto, misticanza, dolce della casa, coperto, acqua e caffè - e l’altro vegetariano – entrée con polpettine di verdure miste, cannelloni di ricotta e spinaci, zucchine ripiene contornate da sfoglie di zucchine fritte, insalata, dolce della casa, coperto, acqua e caffè. È consigliata la prenotazione al 3457386832 Giovanni o al 337 595682 Dado.


Il concerto-spettacolo, con inizio alle ore 23.00, è ad ingresso libero e inaugura ufficialmente la nuova stagione di musica dal vivo che proseguirà sabato 21 settembre con i TNT e venerdì 27 con “I figli dei fuori”.
Venerdì 20 invece ci sarà alla consolle dj Johnny, mentre sabato 28 settembre il dj set di Enrico Frambati, meglio conosciuto come il Frambo, con musica dance anni ’70 e ’80.

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

La tradizione dei grandi tamburi giapponesi ha invaso piazzale della Steccata. Introdotto in Giappone dalla Cina in epoca Kamakura (1192-1333), il Taiko divenne parte integrante della cultura giapponese come strumento per comunicare con gli dei ma anche per cacciare, per infondere coraggio in battaglia. Nei monasteri buddisti segna il tempo e ritma la recitazione dei Sutra.

(Foto di Francesca Bocchia)

Pubblicato in Costume e Società Parma
Sabato, 31 Agosto 2019 11:18

Incontro con MaxBiondi DJ

MaxBiondi Dj, una passione ancestrale per la musica. Obiettivo: divertire e divertirsi. 

Di Nicola Comparato 31 agosto 2019 - Intervista a Massimiliano Biondi, in arte MaxBiondi Dj, nato a Parma il 22-10-1970 e residente a Cozzano di Langhirano.

1) Ciao Max, parlaci un po’ di te, quali sono le tue passioni oltre ovviamente alla musica?

Le mie passioni oltre la musica sono le donne, i motori, la fisica e moderatamente il calcio.

2) Quando hai capito che la tua strada era quella di far divertire le persone nella pista?

Sin da giovane mi piaceva la musica e con un mio amico in età adolescenziale abbiamo iniziato a suonare alle festicciole degli amici con lo stereo a cassetta a doppia piastra, poi io ho continuato sino ad arrivare negli anni 90 al computer.

3) La vera svolta quando è arrivata?

Due anni fa la svolta con Faustino DJ, che mi propone di provare al “Sound Cafè”, e da li ho suonato in diverse location fra cui il River di Ponte Taro, il Miami Beach di Ferrara, vari locali di Parma e provincia, dove ho conosciuto diverse persone con cui ho instaurato un vero rapporto di amicizia.

4) Un luogo in particolare che ti è rimasto nel cuore?

Devo assolutamente citare il Circolo Cleopatra del mio paese, perché è stato il primo locale in cui ho suonato.

5) Come nasce il tuo nome d’arte?

Il mio nome, inizialmente fu “MaxBiondi Dj Uomo Gatto”, che mi era stato attribuito per ridere da Faustino DJ, perché diceva assomigliassi ad un noto personaggio televisivo.
Ora mi chiamo con il mio quasi nome e cognome ovvero MaxBiondi Dj.

6) Tra le tue varie collaborazioni, qual’è quella senz’altro degna di nota?

Ho avuto il piacere di entrare nell’etichetta Rik’s Recordz, gruppo di djing fondato da Lorenzo Riccardi e composto da diverse persone, dj e non dj, di un certo spessore.

7) Un avvenimento importante di quest’anno?

Questa estate 2019 ho avuto la fortuna di suonare con il Mitico Raffo dj, ossia la Musica Molesta, in cui ci siamo tolti diverse soddisfazioni.

8) E per finire quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Progetti per il futuro….preferisco rimanere umile, con i piedi per terra, sicuramente sempre alla ricerca del miglioramento, ma il mio scopo principale è fare divertire e divertirmi.

Per info e contatti:

Il profilo Facebook di Max

https://www.facebook.com/maxprince.persia 

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Pubblicato in Arte Parma

Il festival, pioniere nella scoperta dei più grandi talenti internazionali di circo contemporaneo, porta nella splendida cittadina ducale di Colorno le esperienze artistiche più eccentriche e poetiche del mondo circense: il duetto fra un danzatore e un escavatore, un clown che tocca il cuore, acrobati che assaltano la scena lanciando coltelli, giostre fantastiche, esperti di hula hop, sand art, fanfare e musica da non poter stare fermi: tutto questo e molto altro è Tutti matti per Colorno 2019.

 

La dodicesima edizione di Tutti Matti per Colorno, il festival di circo contemporaneo, teatro e musica all’aperto più atteso in Emilia Romagna, con la direzione artistica e organizzativa di Teatro Necessario, torna venerdì 30 agosto, sabato 31 e domenica 1 settembre 2019.

Per tre giorni il talento e l’estro di numerose formazioni artistiche internazionali, tra programmazione ufficiale, Scena OFF e progetti speciali, con un centinaio di spettacoli in calendario, oltre a un mercato dell’artigianato e a un’area street food di qualità, saranno protagonisti di una proposta unica, amata dal pubblico di tutte le età. 

Per i giovani circensi in erba (dai 6 agli 11 anni) torna anche la piccola scuola di circo curata dall’Ass. Circolarmente, Percorso Scuola Circo Conad, realizzata grazie al sostegno di Conad Centro Nord. Proprio davanti al negozio Conad di Colorno avrà luogo giovedì 29 agosto alle ore 18.00 un’anteprima del festival con lo spettacolo Sleep inside della compagnia Okidok.

In dodici  anni Tutti matti per Colorno ha portato nella splendida cittadina ducale alcune fra - e per la prima volta in Italia - le esperienze artistiche più eccentriche, divertenti, poetiche e, in alcuni casi, rischiose del mondo; una selezione ogni anno diversa di spettacoli internazionali difficili da vedere altrove. 

Fra i tanti si ricordano David Dimitri - L’homme Cirque, che concentra in se stesso un intero circo, il Cirque Bidon di Francois Rouline che il circo lo porta in giro per le strade su carovane di legno trainate da cavalli, dai giganteschi cavalli di luce della compagnia Quidam, alla mongolfiera acrobatica di Cirque Inextremiste, i cileni Murmuyo e Metrayeta che hanno comicamente bloccato il traffico e una miriade di altri artisti che hanno lasciato ricordi indelebili nelle centinaia di migliaia di spettatori incontrati in questi anni. Una festa di circo contemporaneo, teatro di strada che include da sempre anche la musica, da ballare, ascoltare e da vivere nelle lunghissime jam session notturne, divenute ormai parte del programma.

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Fra le proposte più straordinarie a cui assistere a Tutti Matti Per Colorno 2019, TRANSPORTS EXCEPTIONNELS è un audace opera coreografica della compagnia Beau Geste: un duetto tra un ballerino e un escavatore, un singolare incontro tra ferro e corpo, in cui il danzatore e la macchina si sfiorano, si guardano, si inseguono e si incontrano, il tutto su alcune celebri arie operistiche cantate da Maria Callas (Il Cid di Massenet, Sansone e Dalila di Camille Saint-Saëns e Norma di Bellini). Un pas de deux che è divenuto emblema della compagnia ed è stato presentato più di 700 volte in Francia e all'estero in quasi 50 paesi. 

Dalla Catalogna arriva il clown Leandre, punta di diamante del mimo internazionale, divertente come Charlie Chaplin, poetico come Buster Keaton. In RIEN À DIRE Leandre mette in scena una casa senza muri fatta, con solo quattro mobili e una porta; una casa piena di varchi verso l’assurdo, abitata da un solo personaggio, circondato da presenze, calzini volanti, piogge di ombrelli, regali inaspettati, pianoforti telepatici, demoni, sogni… Una casa immaginata per condividere la solitudine e le emozioni. Senza una parola ma con un’infinita poesia e tenerezza, Leandre, arriva dritto al cuore degli spettatori.

Dalla Francia arrivano i giovani e già pluripremiati acrobati di Cirque la Compagnie con L’AVIS BIDON, spettacolo coinvolgente in cui i quattro artisti prendono d’assalto la scena sulle note di Wagner e dei Noir Désir. Un turbinio di situazioni e di differenti discipline, dal quadro coreano al palo cinese, dal lancio di coltelli al canto, che con ironia e umorismo fonde corpi, parole e musica, lasciando emergere un’originale visione dei rapporti umani. Sempre dalla Francia, esordio della giovane e talentuosa compagnia A Sens Unique, LÉGER DÉMÊLÉ combina acrobazie leggere e attriti turbolenti, in un coinvolgente susseguirsi di corde, pali cinesi, prese acrobatiche estreme, molta confusione e… tanti sorrisi. Uno spettacolo di circo contemporaneo fresco, divertente e cinico allo stesso tempo, un inno alla giovinezza, spavaldo e fiero. 

Tante altre le compagnie in programma: TONY CLIFTON CIRCUS in Missione Roosvelt, una performance urbana in cui i partecipanti saranno protagonisti di una vera e propria mission impossible (20 posti prenotazione: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.), gli OKIDOK due clown che in Slips Inside credono di essere bellissimi, atletici, attraenti e invece... ,i giochi della compagnia catalana Guixo de 8, LA DINAMICA DEL CONTROVENTO, giostra fantastica che fa volare il pubblico sulle note di un pianoforte suonato dal vivo. 

Grande spazio come ogni anno alla musica, con la FANFARE OLAÏTAN dal Benin, unica fanfara africana che ha spopolato in Europa grazie la forza del rito woodoo che mette in scena nella sua incontenibie performance, gli SUGAR DADDY AND THE CEREAL KILLERS con un repertorio che spazia dal Rythm’n’Blues al Jive, Boogie Woogie, Swing e Rock’n’Roll, i THE BLIND RATS specializzati delle sonorità della scena musicale degli anni del proibizionismo americano che faranno ballare i Parma Lindy Hoppers e tutti gli amanti dello swing e infine il pianoforte incontenibile di ROBERTO ESPOSITO che per 3 serate trascinerà il pubblico in canzoni e cantate collettive al suono del suo piano e di celebri melodie di tutte le epoche.

Molti anche gli artisti selezionati con bando per il programma della Scena OFF: MASSIMO PEDERZOLI in Surprise, cameo di 10 minuti per un pubblico che vuole sorprendersi il mimo ADRIAN KAYE, l’artista di Hula hop ANDREANNE THIBOUTOT, gli acrobati cileni DEPASO, l’artista di sand art ERMELINDA COCCIA che crea mondi con la sabbia, la magia di L’ABILE TEATRO, l’acrobatica aerea di LUDILÒ e i circensi PIROUETTES ENSEMBLE. 

Saranno inoltre 5 le compagnie in scena nella sezione TRAMPOLINO, bando lanciato da A.C.C.I., Associazione Circo Contemporaneo Italia, di cui Teatro Necessario è membro fondatore:  Duolinda, Maremotum, Byk Cirque, compagnia blucinQue e Chilowatt - Electric Company +.

Nell’ambito di Trampolino avrà luogo anche una la tavola rotonda Il Circo: un’identità multidisciplinare, promossa da A.C.C.I., in collaborazione con Tutti Matti per Colorno e Ateatro.

Dal 2016 il Festival è preceduto e seguito da altri appuntamenti internazionali di circo in provincia: Tutti matti… in Emilia 2019 presenta il 26 agosto a Sant’Ilario D’Enza in Piazza Curiel lo spettacolo Nuova Barberia Carloni di Teatro Necessario, il 27 e 28 agosto lo spettacolo LÉGER DÉMÊLÉ della compagnia A SENS UNIQUE. In settembre a Montechiarugolo il 4 LEANDRE porta in scena RIEN À DIRE e il 5 settembre CIRQUE LA COMPAGNIE propone L’AVIS BIDON.

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RISTORO E MERCATO

Il tendone bar del festival è aperto ogni giorno allo Spazio Circo e ha un secondo approdo posizionato in Piazza Garibaldi con cibo e birra del festival prodotta dal Birrificio Farnese. 

In spazio circo sono diverse le proposte di street food di alta qualità, mentre altri punti ristoro con specialità gastronomiche locali sono curati dai commercianti del paese.

Novità di quest’anno è il mercato dei Cibi Rari con prodotti gastronomici insoliti e particolari per esploratori del gusto. 

Appuntamento fisso anche con il mercatino dell’artigianato: in piazza Garibaldi e nei Giardini della Reggia ogni giorno esporranno le loro creazioni d’arte e ingegno 30 artigiani selezionati con un bando.

 

Il Festival è diretto dalla compagnia di circo contemporaneo Teatro Necessario, che lo organizza insieme a Comune di Colorno, con il sostegno di Mibact, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Parma e con il contributo di Fondazione Cariparma, Fondazione Nuovi Mecenati / Institut Français d’Italie - La Francia in Scena. Main sponsor è GLF; BPER accompagna il Festival nel suo percorso verso una maggiore sostenibilità ambientale. Contribuiscono a sostenere le attività Carebo, Baretz, Gas Sales, insieme a Zec, Condiparma, Bottega Verde, Righi Elettroservizi, Confesercenti Parma, Caggiati, numerose piccole imprese ed esercenti locali, preziosi sponsor tecnici. Il Festival è membro del network internazionale di circo contemporaneo CIRCOSTRADA e Teatro Necessario è membro fondatore di ACCI - Ass. Circo Contemporaneo Italia. 

Ingresso a offerta libera. Tutti gli spettacoli del Festival sono gratuiti ad eccezione di LÉGER DÉMÊLÉ della compagnia A SENS UNIQUE, RIEN À DIRE di LEANDRE e L’AVIS BIDON di CIRQUE LA COMPAGNIE, i cui biglietti sono acquistabili in prevendita sul sito www.tuttimattipercolorno.it e presso le rivendite autorizzate Vivaticket di tutta Italia pubblicate sul sito www.vivaticket.it

I biglietti saranno in vendita anche a Colorno presso la biglietteria di Via Mazzini, 7 aperta da lunedì 26 a giovedì 29 agosto dalle 16.00 alle 19.00.

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TUTTI MATTI PER COLORNO

 

VENERDÌ 30/08

Dalle 18.30 alle 00.00

Con le compagnie Adrian Kaye in Adrian Kaye show, Pirouettes Ensemble in Approdi, Andréanne Thiboutot in Hoopelaï, LudiLò in Resta, Cometa Circus in Cometa, Depáso in La Trottola, Ermelinda Coccia in Nessuno Altrove, Massimo Pederzoli in Surprise, L’Abile Teatro in Mago per Svago, La dinamica del controvento (giostra)

20.30 A sens unique in Léger Démêlé (spettacolo a pagamento)

22.00 Cirque la Compagnie in L’Avis Bidon (spettacolo a pagamento)

23.00 Okidok in Slips Inside (capienza limitata, ingresso con spilletta e contromarca)

00.00 Fanfare Olaïtan (concerto)

 

SABATO 31/08

Dalle 17.00 alle 0.00

Con le compagnie Pirouette Ensemble in Approdi, L’Abile Teatro in Mago per Svago, Cie Byk in Istinto, Depáso in La Trottola, Cometa Circus in Cometa, Adrian Kaye in Adrian Kaye show, Andréanne Thiboutot in Hoopelaï, LudiLò in Resta, Fanfare Olaïtan (itinerante), Ermelinda Coccia in Nessuno Altrove, Okidok in Slips Inside, Massimo Pederzoli in Surprise, BluCinque in Luk / Osservatorio, Beau Geste in Transports Excepionnel, La dinamica del controvento (giostra), 

15.30 Tavola Rotonda Il Circo: Un’Identità multidisciplinare (presso Aranciaia)

10.30  e 17.00 Tony Clifton Circus in Mission Roosvelt (20 posti prenotazione: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

18.30 A sens unique in Léger Démêlé (spettacolo a pagamento)

20.00 Cirque la Compagnie in L’Avis Bidon (spettacolo a pagamento)

21.30 Leandre in Rien à dire (spettacolo a pagamento)

0.00 Sugar Daddy and the cereal killers (concerto)

 

DOMENICA 02/09

Dalle 16.00 alle 22.15

Con le compagnie Maremotum in Limbo, Adrian Kaye in Adrian Kaye show, Depáso in La Trottola, Pirouettes Ensemble in Approdi, LudiLò in Resta, Massimo Pederzoli in Surprise, Cometa Circus in Cometa, Duolinda in La Dama Demodè, Chilowatt-electric company+ in Rex, Beau Geste in Transports Excepionnel, La dinamica del controvento (giostra) 

18.45 Okidok in Slips Inside (capienza limitata, ingresso con spilletta e contromarca)

19.00 Cirque la Compagnie in L’Avis Bidon (spettacolo a pagamento)

21.00 Leandre in Rien à dire (spettacolo a pagamento)

22.30 The blind rats (concerto) con i Parma Lindy Hoppers, blues/swing, musica e danza 

 

 

Pubblicato in Dove andiamo? Parma
Mercoledì, 14 Agosto 2019 16:05

Nuovo singolo per MobyNick il Vietcong

Nuovo singolo del misterioso MobyNick il Vietcong, artista prodotto dallo studio Rik's Recordz.
Questo brano nella sua semplicità, tratta tematiche attuali, sociali e dei problemi di vita quotidiana.

MobyNick il Vietcong: voce e testo
Musica prodotta, registrata e mixata dallo studio Rik's Recordz

Buon Ascolto!

https://youtu.be/nDpT8MXPcaI

 

Pubblicato in Arte Parma

Sono mantovani, ma musicalmente parlando, all'Emilia devono molto, se consideriamo che uno dei gruppi che li hanno influenzati sono i "CCCP", storica band emiliana di punk "FiloSovietico" risalente agli anni '80 fondata a Berlino dai reggiani Massimo Zamboni (chitarrista) e Giovanni Lindo Ferretti (cantante).

di Nicola Comparato Felino 9 agosto 2019 - Abbiamo ascoltato il primo cd dei Trauma Centre, disponibile su Youtube, in attesa del prossimo lavoro del gruppo. Il genere è punk rock, suonato con grande carica, originalità e stile rispetto a tanti altri progetti presenti attualmente sulla scena. Ciò che qualcuno potrebbe definire confusione ascoltandoli, in realtà si trova davanti ad una reale esecuzione di tecnica allo stato puro. La voce trasmette rabbia e ribellione, così come il resto della band, intenzionata per l'appunto a trasmettere un messaggio e non interessata solo a farsi ascoltare. Mai banali, mai scontati, sempre impegnati e a tratti divertenti. Adatti ai nostalgici del vero punk e ai giovani di oggi che vogliono conoscere questo genere. Qui la tracklist del disco "PunkeveRsivO".

01-Comunicato N°1
02-Nutella
03-Terralibera
04-Comunicato N°2
05-Terrorista
06-Stars & stripes
07-Comunicato N°3
08-Partigiani alla riscossa
09-Lei è fuori (bonus track)

Voti:

Voce 9

Basso 9

Batteria 9

Chitarra 9

Ed ora l'intervista ai Trauma Centre.

1) Nel 2019 i dj's e la musica elettronica spopolano tra i giovani, come ci si sente oggi a suonare in una band?

Chiunque faccia musica al giorno d'oggi riesce sempre a comunicare la sua arte, nella speranza che sia apprezzata e farla insieme è molto stimolante.

2) Toglimi una curiosità, per quale motivo avete scelto il nome Trauma Centre?

Il nome Trauma Centre nasce da un gruppo del bassista avuto in precedenza e quando nel 2012 siamo rinati abbiamo mantenuto il nostro stile Trauma.

3) Quando, dove e perché è nato il vostro progetto?

Il progetto è nato alla fine del 2012 e si è consacrato nel marzo 2013 con tutti gli elementi. Tutti i componenti sono della provincia di Mantova (Villa Saviola/Suzzara). Il progetto nasce dall' intuito di "AXMK", che comincia a sfornare testi in quantità industriale, dando l'input per partire con la band.

4) I Trauma Centre sono la vostra prima e unica esperienza musicale insieme?

Si è la nostra prima band insieme.

5) Puoi parlarci dei componenti del gruppo? La line up ha subito cambiamenti o è rimasta invariata?

Paves: Sono 30 anni che faccio musica. Ho avuto molte esperienze con altre band ma il mio istinto forse assassino, mi ha portato a scegliere questi pessimi elementi. Voce: AxMk, scrive testi come se piovessero dal cielo ossessivo paranoico. Basso: Paves, il basso è la mia vita e la musica è la mia mia passione e farla con altri mi porta in orbita. Chitarra: Kapi, suono molto vivace e tagliente, un vero coltello nella piaga. Batteria: Desio picchia duro, costante, molto pignolo, alla ricerca della perfezione, un vero motore da guerra. Questa sopra citata è stata la line up fino a settembre 2016, dove poi fa il suo ingresso Massi alla chitarra, pura energia trita pennini sempre al limite, una vera forza della natura. Nel giugno 2019 esce Kapi. Tutti i componenti hanno avuto esperienze con altre band. Tutti suoniamo da una vita.

6) Che ruolo ha la vostra band nel panorama PunkRock?

Se ti sei svegliato adesso sono cazzi tuoi! Questo è il nostro motto, ma non fraintendere. Parlare di problemi che ci toccano sulla pelle è davvero stimolante. E allo stesso tempo ti da quella dose giusta di cattiveria per fare PunkeveRsivO.

7) Il vostro essere Punk, essere ribelli, vi spinge ad essere indipendenti o siete alla ricerca di un contratto discografico? Oppure avete già un contratto?

Non abbiamo contratti con nessuno, però vogliamo mantenere il nostro stile Trauma come sopra citato. A volte siamo stati ingombranti ad alcuni festival e questo ci fa capire che non siamo una band per tutti. La nostra etica ci porta a non volere il Dio Denaro. Comunque non siamo dei coglioni. Che dire!

8) Quali band o artisti vi hanno influenzato maggiormente?

Noi veniamo dai CCCP in primis. Poi Massimo Volume, Giorgio Canali, CSI, Ustmamò, Skiantos, Timoria, Litfiba, Nick Cave, The Clash, Banco Mutuo Soccorso e tanti altri...

9) Registrate pezzi vostri o proponete anche delle cover? Se Si, quali?

Registriamo solo pezzi nostri.

10) Progetti per il futuro e prossimi eventi?

Stiamo arrangiando pezzi nuovi in sala. L'idea è di registrarli per il 2020. L'ultimo demo registrato non è molto sentito a causa dell' abbandono del chitarrista presente nelle registrazioni. Ora pensiamo ad andare avanti.

Il brano dei Trauma Centre "Terra libera"

https://m.youtube.com/watch?v=vOM1E0AbZps 

La pagina Facebook dei Trauma Centre

https://www.facebook.com/punkeversivo/ 

(Foto copertina e gallery di Federico Pau)

 

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Pubblicato in Cultura Emilia

C’è chi viaggia su di un mezzo di trasporto e chi vola con un aeroplano. Simone di Berardino fa entrambe le cose ascoltando la musica Techno/Hardstyle/Progressive.


Di Nicola Comparato 28 luglio 2019 - Simone di Berardino è nato a Correggio (RE) il 18 febbraio 1984, ma da alcuni anni vive in provincia di Parma per lavoro. La sua avventura con la musica comincia da ragazzo, con gli “AnfetaBoys”, la sua compagnia di Nonantola (MO), con la quale fonda il team “Morfos Staff”. Il gruppo è composto da appassionati di musica Techno, sempre presenti agli eventi di questo genere musicale, e ognuno di loro, come segno distintivo, ha un tatuaggio che riporta la scritta “Audere Semper AnfetaBoys” , ovvero “Osare Sempre AnfetaBoys”. 

Gli anni passano e in Simone di Berardino inizia a germogliare la voglia di organizzare serate e feste incentrate sul genere musicale che ama, che lo accompagna da sempre e che lo fa letteralmente volare. Da qui in poi il passo sarà breve. L’amicizia con “Dj Ginger il Komandante”, il padre della Techno, che Simone segue e supporta sempre e ovunque e col quale ha collaborato tantissime volte, gli dà la motivazione giusta per cominciare ad essere l’organizzatore di eventi Techno/Hardstyle/Progressive che oggi tutti nell’ambiente conoscono.


Simone di Berardino ci spiega cosa lo ha spinto a diventare un organizzatore di eventi:
“La musica Techno mi fa volare, quando l’ascolto e la ballo, stacco la spina da tutto. Non ci sono più né problemi né preoccupazioni. Tutto è cominciato quando da ragazzo andavo a sentire “Dj Ginger il Komandante”, la sua musica mi ha cambiato la vita, ma sentivo che mi mancava qualcosa. Volevo scoprire cosa provavano gli organizzatori degli eventi, così un giorno ho deciso di mettermi in gioco e da allora posso dire di aver realizzato il mio sogno. Dopo il lavoro, tutto il mio tempo libero è dedicato alla musica con il mio progetto “Morfos Staff”, e di questo ringrazierò per sempre Dj Ginger il Komandante per le forti emozioni che mi ha fatto provare ai suoi live in tutti questi anni. Senza quelle emozioni la mia avventura come organizzatore di eventi non sarebbe mai cominciata. Ora tutto è pronto per un viaggio senza fine. Si volaaaaaaa!!!!”

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Per saperne di più:
La pagina Facebook di Simone di Berardino
https://www.facebook.com/diboanfetaboys/ 
Il profilo Facebook di Simone di Berardino
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Sabato, 27 Luglio 2019 07:56

Rocco Rosignoli cantautore e polistrumentista

Rocco Rosignoli nel 2018 ha ricevuto il Premio della Critica al 24° Concorso Nazionale per Cantastorie "Giovanna Daffini" e nel medesimo concorso l'anno precedente, il Premio della Giuria. È stato anche vincitore del premio della critica “Musici e poeti” di Radio Città Fujiko nel 2014. Nel 2008 è stato finalista ai concorsi nazionali "MusicaControCorrente" e "Botteghe d’Autore".

Di Nicola Comparato - Rocco Rosignoli, nato a Parma il 04-09-1982, è un cantautore, polistrumentista, arrangiatore, scrittore, articolista e poeta, che da tantissimi anni porta sui palchi di tutta Italia i suoi racconti in musica, interpretando il tema sociale e politico con uno stile tutto suo che riesce ad arrivare fino alla musica d'autore. Questo "infinito" artista comincia ad avvicinarsi alla musica prendendo lezioni di chitarra classica all'età di 12 anni, innamorandosi col tempo di molti altri strumenti, principalmente a corda: il violino, il bouzouki, il mandolino e l’oud arabo. Tra le varie esperienze e collaborazioni in ambito musicale, Rocco Rosignoli é stato per tre anni il violinista della folk band "Mè, Pek e Barba", e ha lavorato come polistrumentista (violino, chitarra, plettri, armonium) per Alessio Lega, Davide Giromini e Francesco Pelosi, sia nelle produzioni in studio che negli spettacoli dal vivo, subendo negli ultimi anni anche la fascinazione degli strumenti a mantice. Ma Rocco Rosignoli non é solo un cantautore, infatti l'artista ha costruito un repertorio vasto e vario, con numerosi spettacoli e lezioni-concerto dedicate alla Storia e alla canzone d’autore. Inoltre è sempre disponibile per costruire percorsi didattici o di teatro-canzone a tema su richiesta.

Dal sito ufficiale di Rocco Rosignoli leggiamo:

"Ha al suo attivo quattro album in studio: “Uomini e bestie” (2011), concept album dedicato al genere horror; “Testuggini” (2013); “Scansadiavoli” (2015), disco per sola voce e chitarra classica; e “Tutto si dimentica” (2019). A questi si aggiungono i side-project “La bella che guarda il mare” (2014, live in free download) e “Shir” (2018), dedicato alla musica di matrice ebraica, con musiche strumentali, canti delle feste, canzoni e traduzioni a cura dell’autore stesso. Con Francesco Pelosi e Alessandro Stocchi ha fondato nel 2009 l’ensemble Il canzoniere delle stagioni, che nel 2011 ha inciso un disco omonimo con una rosa di brani tratti dal repertorio popolare e di lotta. Nel 2010 ha composto ed eseguito la colonna sonora originale del documentario A passo d’uomo, di Sara Bonomini e Maria Teresa Improta. Con il collettivo “Primula Rossa” ha realizzato la colonna sonora del documentario Nove chilometri – l’autostrada più breve d’Italia di Ilaria Ghidini (2017). Nel 2012 ha curato insieme a Lee Colbert le musiche dello spettacolo “La sedia di Rosa Luxemburg”. Dal 2014 al 2016 ha collaborato con l’Associazione Nonsoloteatro di Felino (PR), per cui ha composto ed eseguito dal vivo le musiche di scena di diversi spettacoli. Dal 2016 collabora con la Compagnia Teatrale Pietribiasi-Tedeschi di Reggio Emilia e con il Teatro del Cerchio di Parma. Collabora come chitarrista con Lee Colbert, cantante della Moni Ovadia Stage Orkestra. Collabora stabilmente sia in studio che dal vivo con Alessio Lega, Davide Giromini e Francesco Pelosi. Ha accompagnato dal vivo Max Manfredi e Marco Rovelli. Dirige OltreCoro, insieme polifonico di voci dall’Oltretorrente di Parma, che porta orgogliosamente avanti la tradizione antifascista, antirazzista, pluralista e sociale del quartiere. Rocco Rosignoli cura la preparazione artistica e gli arrangiamenti del coro. Dal settembre del 2016 al settembre del 2018 è stato direttore del Coro dei Malfattori. Ha scritto ed eseguito molte lezioni-concerto, dedicate a grandi cantautori(Cohen, Guccini, Cave, Brel, Tenco) e altre di ambito storico (Prima guerra mondiale, Resistenza, storia d’Italia). La produzione di Rocco Rosignoli non è solo musicale: dal 2014 al 2017 ha tenuto la rubrica settimanale Cromatismi sul quotidiano online Rossoparma, rubrica dedicata principalmente alla musica e alla canzone, che ha spesso e volentieri spaziato in molti altri campi della cultura. Rocco Rosignoli inoltre ha sempre scritto versi. Nel 2009 ha dato alle stampe il libro Zeppelin – prosimetro anacronistico, stampato in proprio. Nel 2018 è uscita invece la raccolta di poesie Professione confusa, Editrice Il Foglio, con una prefazione di Max Manfredi. Della sua opera Claudio Giuliani suMescalina ha scritto: “É la canzone d’autore che ha in Tenco, Endrigo o Modugno i propri avi, ma che è cresciuta e si è inerpicata sulle rocce e sedimenta l’artigianato delle proprie righe nelle antologie della letteratura erudita”. Libera Capozucca, su Rockit, ha invece scritto: “si coglie il talento compositivo di un artista dal gusto decadente in versione acustica. Ed è poesia.”

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Per info e contatti:

Il sito ufficiale di Rocco Rosignoli

http://www.roccorosignoli.com 

La pagina Facebook di Rocco Rosignoli

https://www.facebook.com/rocco.rosignoli.cantautore/ 

Il video su Youtube della canzone di Rocco Rosignoli "Te nel deserto"

https://m.youtube.com/watch?v=rXS26kRbcpA

 

Pubblicato in Costume e Società Parma
Mercoledì, 24 Luglio 2019 06:27

Il personaggio: La cantante Jasmine Furlotti

Jasmine Furlotti, una ragazza giovane che cerca sempre di mettere il cuore in quello che fa, specialmente quando canta, perché cantare è parte di lei. Per approfondire la sua conoscenza il prossimo venerdì 26 luglio si esibirà a “Medesano in fiera 2019”, presso l’area parco, dove ci sarà anche una piacevole sorpresa.

Di Nicola Comparato - Jasmine Furlotti nasce a Parma il 14 settembre 2001 e attualmente frequenta la 4ª classe del Liceo Musicale Attilio Bertolucci di Parma dove studia flauto traverso e pianoforte.

La talentuosa Jasmine si avvicina alla musica all’età di 9 anni, prendendo lezioni di canto presso l’Associazione Musicale “Il Podio” di Noceto (Parma), inizialmente con la Maestra ‪Silvia Olari‬, successivamente con la Maestra Sabrina Poli, poi con la Maestra Alessia Galeotti, decidendo infine di iscriversi alla scuola di canto Vocal Classes di ‪Luca Jurman‬.

Nel corso degli anni tante sono state le conquiste di Jasmine in ambito musicale, sopratutto grazie alla sua strepitosa voce e al suo grande carisma sul palco. Nell’ottobre del 2016 partecipa e vince il Concorso Canoro Musicale Nazionale Sonority Festival di Ferrara e il primo premio le permette di incidere, con l’Etichetta Discografica San Luca Sound di Bologna, il suo primo inedito ‘Sabato Sera’.

L’inizio dell’anno seguente, il 2017, sarà un anno molto importante per lei. Jasmine Furlotti inciderà il suo secondo singolo ‘Un Sogno E’ Di Più’, brano che le permetterà di rientrare tra i 68 artisti selezionati a far parte di Sanremo Giovani 2018.

Tra settembre e dicembre 2017, usciranno in seguito in tutti gli store gli inediti: ‘Questo Silenzio Passerà’ e ‘Un Sogno E’ Di Più’ insieme alla versione inglese ‘I’ll Be Your Dream’, che confermeranno ulteriormente le doti di questa giovane e promettente cantante.

Ma quali sono gli artisti che l’hanno influenzata maggiormente e quali sono i progetti futuri di Jasmine? Lo abbiamo chiesto direttamente a lei:
“Molto presto ci saranno tante novità, sto lavorando molto insieme al mio team! I miei cantanti preferiti sono principalmente Whitney Houston e Giorgia, ma diciamo che mi piace anche variare con Dua Lipa, Billie Eilish, Beyoncé, Tiziano Ferro, Aretha Franklin, Ray Charles, Etta James… Si ecco, preferisco generi come il jazz, il blues e il soul. Sono giovane, ma cerco sempre di mettere il cuore in tutto quello che faccio, soprattutto quando canto. Perchè cantare è parte di me.”

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Per info e contatti:
La pagina Facebook di Jasmine Furlotti
https://www.facebook.com/furlotti.jasmine/ 
Il video della canzone “Un sogno è di più” - https://youtu.be/JO60uLGGjF4

Pubblicato in Arte Parma
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