Visualizza articoli per tag: eventi

Torna alla Reggia di Colorno "Nel segno del giglio". In arrivo 160 espositori per la 25^ edizione della mostra mercato del giardinaggio di qualità, i grandi nomi del settore, ma anche giovani e innovatori vivaisti. Biologico e biodiversità per orti e giardini. 

 

L'orto come giardino e il giardino come orto, parole d'ordine: "biologico" e "biodiversità". Questi i temi della 25esima edizione de "Nel segno del Giglio". La storica mostra – mercato dedicata al giardinaggio di qualità, organizzata e curata da Artour in collaborazione con il Comune di Colorno e la Provincia di Parma, si svolgerà il 20, 21, e 22 aprile 2018 nel parco della Reggia di Colorno. Attesi 160 espositori.

La manifestazione è stata presentata stamattina in Provincia, nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato la Consigliera Provinciale con delega al Patrimonio e sindaca del Comune di Colorno Michela Canova, Elisa Migone e Isabella Gemignani di Artour.

"Reggia e Parco, gioielli del Parmense, sono più vivi, curati e meravigliosi che mai, e i visitatori, turisti e parmigiani, potranno cogliere l'occasione della mostra per vedere anche la "Reggia ritrovata" – afferma Michela Canova Consigliera Provinciale con delega al Patrimonio e sindaca del Comune di Colorno – Proprio sabato 2 aprile alle 18 ci sarà infatti una visita speciale organizzata da Antea, agli spazi arredati del piano nobile della residenza ducale dove sono stati ricollocati mobili, oggetti e manufatti artistici riconducibili alla Corte. Il progetto, promosso dal Comune di Colorno in collaborazione con la Provincia di Parma e la cooperativa Antea e grazie a moltissimi mecenati locali, restituisce al pubblico questi ambienti unici."

"Ci saranno i grandi nomi del settore ma anche, per nostra precisa scelta, un nucleo importante di giovani vivaisti che qui si sono voluti misurare con proposte nuove, mai ovvie, e quindi decisamente interessanti e originali - spiega Elisa Migone di Artour, una delle organizzatrici – Nel segno del Giglio punta innanzitutto sulla qualità: abbiamo selezionato con puntiglio gli espositori e faremo giudicare le loro proposte da una Giuria di esperti che assegnerà anche l'ambito Premio intitolato a Ippolito Pizzetti."

"Con la mostra, le proposte e gli approfondimenti vogliamo stimolare l'intereresse per le unicità e la ricchezza che ogni territorio sa ancora offrire – afferma Isabella Gemignani, co - organizzatrice dell'evento – Il giardino innanzitutto, quindi, ma anche l'orto, o meglio l'annullamento dei confini tra le due realtà. I temi del 2018 sono "biologico" e "biodiversità", con un ampio programma dedicato alla creazione e conduzione di orti biologici, così come ai giardini creati con specie del territorio. La biodiversità si esprime anche con la proposta di una ampia e originale scelta di animali da giardino e cortile, tutti esemplari rari, anch'essi "sopravvissuti" all'appiattimento moderno."

Rose, clematidi, peonie saranno, per ovvi motivi stagionali, le regine della manifestazione, proposte dai maggiori produttori italiani del settore.
Ma a far da nuove, vigorose protagoniste saranno anche le graminacee, sempre più al centro dell'attenzione, e della passione, di chi progetta un giardino, grande o piccolo che sia.

Sempre in tema di salvaguarda della biodiversità e delle specie rare, ecco la mostra dedicata alle orchidee spontanee dell'Appennino parmense, censite e fotografate da Franco Izzo, appassionato di fotografia, giardino e natura. Izzo ha anche saputo fissare le immagini della popolazione di farfalle che volano negli ambienti di crescita delle orchidee.

A "Nel segno del Giglio" sarà possibile confrontarsi con gli esperti presenti e trarne indicazioni, consigli, idee: saranno infatti presenti gli Arbonauti, il primo e unico gruppo di arboricoltori e tree climbers della Provincia di Parma. Si tratta di un team tecnico-operativo, specializzato nella completa gestione dell'albero in ogni sua fase di sviluppo, dalla scelta in vivaio e piantagione, fino alla rimozione tramite sistemi di abbattimento controllato per preservare ciò che è al di sotto della pianta, anche nelle situazioni più delicate (siti non accessibili a piattaforme aeree, vicinanza di edifici, manufatti, linee elettriche, alberi pericolanti, ecc.).

E poi laboratori per i più piccoli, per farli divertire imparando, consentendo così ai loro genitori di godersi la visita; anche quest'anno ci sarà un'edizione straordinaria dell'Antico Mercato Contadino ove saranno presenti oltre 30 produttori locali e la domenica in Via Mazzini i commercianti organizzeranno un punto ristoro dove rilassarsi, pranzare o sorseggiare qualcosa di fresco.

Nelle tre giornate de "Nel segno del Giglio", infine, verranno dibattuti diversi temi riconducibili al filone guida della biodiversità. Si va dall'approfondimento sul come creare e gestire un orto biologico, al tema dell'orto come giardino e del giardino come orto, ai "nuovi giardini naturali", con erbe spontanee e bassa manutenzione, belli in ogni stagione, al tema affascinante dei fiori eduli, partendo da una importante ricerca condotta dall'Università di Torino.

 

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Provincia di Parma - Ufficio stampa

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Aperte le iscrizioni per la quinta edizione del gioco investigativo promosso dall'Avis provinciale per il 27 maggio nel centro di Modena.

Modena, 9 aprile 2018

Uno strano caso di suicidio allo studentato, diversi indagati, enigmi da sciogliere e tre ore di tempo per risolvere il giallo. Tutto questo accadrà domenica 27 maggio nella quinta edizione di "Red - caccia all'assassino" il gioco investigativo a coppie promosso dai giovani dell'Avis provinciale che mette alla prova squadre di aspiranti detective in un percorso ad indizi che si svolgerà nelle vie del centro di Modena.

Le iscrizioni sono già aperte per questo nuovo mistero dal titolo "Gratia Plena", parole enigmatiche di cui solo seguendo le tracce si capirà il significato. Il gioco prenderà il via alle 15 al Convitto San Filippo Neri in via S.Orsola 52 e proseguirà fino alle 19 con le premiazioni. Alle coppie di aspiranti detective, che dovranno essere munite di smartphone o tablet collegati in rete, verrà consegnato alla partenza il dossier investigativo che li condurrà al luogo del delitto attraverso una serie di indizi.

I partecipanti dovranno interpretarli, ricostruire la trama ed naturalmente individuare il colpevole. Alle prime dieci coppie classificate in premio viaggi e soggiorni tutti da scoprire. L'iniziativa che tingerà di rosso le vie del centro si svolge come ogni anno con l'obiettivo di divertire e coinvolgere soprattutto i ragazzi in una modalità insolita sul tema della donazione volontaria del sangue.

"Red – caccia all'assassino" si avvale del patrocinio del Comune di Modena e della collaborazione di Er.go, l'Azienda Regionale per il diritto agli studi superiori e della Fondazione San Filippo Neri. Gli aspiranti detective possono iscriversi, versando una quota di 20 euro a coppia, on line sul sito modena.avisemiliaromagna.it  o sulla pagina facebook Red caccia all'assassino o recarsi direttamente agli uffici Avis provinciale di via Livio Borri 40 tutte le mattine (domenica esclusa). Per tutte le info è possibile telefonare all'Avis provinciale 059 3684911 o al 3456564205 o inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Pubblicato in Dove andiamo? Modena

Al Salotto Aggazzotti, Domenica 8 aprile, alle 17.30, un pomeriggio di musica con un cast di fama internazionale e un repertorio di indimenticabili "musiche da film".

MODENA – Un pomeriggio di primavera all'insegna della musica "da cinema", quello in programma al Salotto Aggazzotti di viale Martiri della Libertà 38 con "Le più belle colonne sonore del cinema mondiale"

A partire dalle 17.30, tra le sale del palazzo, protagonista sarà il Diamond Ensemble, composta da un cast di respiro internazionale. A interpretare alcune tra le più celebri colonne sonore sarà il soprano Mirella Golinelli, accompagnata a An Eunsaem al violino, Elisabetta Ciannella all'oboe e da Lee Kyung Sook al pianoforte.

Si potranno così ascoltare alcune tra le colonne sonore più celebri e indimenticabili, come L'Amore ha detto addio, C'era una volta in America, Fratello Sole Sorella Luna, Love Story, Se tu fossi splendida da Nuovo Cinema Paradiso. E, ancora, Anonimo Veneziano, Cuore cosa fai, Gabriel's oboe, Ave Maria, Schindler List, Parla più piano, Queen, Eye of the Tiger, La Stangaa, Cannon e Romeo e Giulietta.

Al termine, come di consueto, ci sarà l'aperitivo a buffet con gli artisti. Quota di partecipazione € 10 (€ 8 per i soci del Salotto)

INFO e prenotazioni

Tel 392/0512219

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

 

Pubblicato in Dove andiamo? Modena

La magia invade le strade di Parma: torna, sabato 7 aprile, per il quinto anno consecutivo, la rassegna di Magia di strada che ha riscosso in passato notevole successo. Si rinnova la collaborazione tra il Comune di Parma e Walter Rolfo, fondatore di Masters of Magic, illusionista ed esperto in processi percettivi, nell'organizzazione di questo coinvolgente evento, che vede anche quest'anno il significativo supporto di Conad.

Appuntamento, quindi, questo sabato, dalle 10 alle 22, con 5 maghi che si esibiranno in 25 spettacoli, in varie zone del centro di Parma, con il Gran Gala conclusivo, alle 21, in piazza Ghiaia.

Direttamente dall'accademia di Masters of Magic, i migliori esponenti dell'Arte Magica Italiana e internazionale in esclusiva nella nostra città stupiranno tutti con le loro performance. Per un'intera giornata grandi e bambini verranno coinvolti e trascinati in un mondo magico.

Il calendario degli spettacoli prevede l'appuntamento con la magia e l'illusionismo in vari luoghi di Parma: piazza Ghiaia, piazza Duomo, piazza Garibaldi, via Imbriani zona chiesa Annunziata e piazza della Steccata.

 

Il programma e gli artisti che parteciperanno al Festival di Magia di strada

Budinì - E' un mago imprevedibile e incontrollabile. Il suo personaggio è l'interpretazione grottesca del prestigiatore. Un artista con contaminazioni comiche provenienti dal circo dal cabaret e dal teatro. Budinì, come il budino, può adattarsi ad ogni contenitore e diverte un pubblico di tutte le età.

10.30 Piazza Garibaldi
11.30 SS. Annunziata
15.30 Piazza della Steccata
17.30 Piazza Ghiaia
21.00 Gran Gala - Piazza Ghiaia

Jabba - Al grido di "Venghino, Signori Venghino", il mago Jabba passa dalla magia tradizionale (tortore, conigli e foulard) ad una rivisitazione del SideShow di Barnum, dove fenomeni da baraccone, animali esotici sapienti, curiosità, illusioni e magie portano lo spettatore in un mondo dimenticato.

10.30 Piazza della Steccata
12.30 Piazza Duomo
15.30 Piazza Garibaldi
16.30 Piazza Ghiaia
21.00 Gran Gala - Piazza Ghiaia

Andrea Boccia - Uno straordinario attore illusionista che ha il potere di ammaliare il pubblico con i suoi prestigi ed i suoi racconti. Collezionista di arti magiche e sognatore d'altri tempi, Andrea sarà in grado di trasportare il pubblico nel suo piccolo mondo parallelo, dove ogni cosa diventa possibile.

11.30 Piazza Duomo
12.30 Piazza della Steccata
17.00 Piazza Garibaldi
18.00 Piazza Ghiaia
21.00 Gran Gala - Piazza Ghiaia

Lebart - Direttamente dall'Argentina un artista che, a soli 24 anni, può già vantare una lunga carriera costellata di riconoscimenti internazionali. La sua arte combina diverse discipline tra cui magia, giocoleria e clownerie, per una performance originale e piena di umorismo.

10.00 Piazza Ghiaia
11.00 SS. Annunziata
16.30 Piazza della Steccata
17.30 Piazza Duomo
21.00 Gran Gala - Piazza Ghiaia

Todd – Vincitore dei più storici campionati mondiali di street magic, si è esibito dalla costa orientale dell'America fino ad arrivare in Europa, soprattutto in Gran Bretagna. Todd riesce a sviluppare un rapporto speciale con la gente ed ha il potere di unire estranei in un pubblico e trasformare un evento in una festa.

11.00 Piazza Ghiaia
12.00 Piazza Garibaldi
16.00 Piazza Duomo
17.00 SS. Annunziata
21.00 Gran Gala - Piazza Ghiaia

Guarda le foto della scorsa edizione

Festival-Magia-Parma2018.jpg

Festival-Magia-Parma.jpg

 

Fonte: Comune di Parma

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Dal 6 all'8 aprile 2018 alla Fiera di Modena. L'evento continua a crescere e passa da due e a tre giornate. Tra le novità Play Kids, dedicato alle famiglie anche con bimbi piccoli e Play Trade destinato ad editori, illustratori, autori e gestori di negozi. Focus sull'importanza dell'intrattenimento educativo e sul tema "Gioco ed Errore". Tema storico dell'anno il 1968.

 

Oltre 22 mila metri quadrati (l'equivalente di venti campi da tennis) dove immergersi con tutta la famiglia nel mondo dei giochi da tavolo con i grandi classici e le ultime novità; un padiglione "Kids" a misura di bambino con laboratori e attività interattive pensate per i più piccoli che con i loro genitori potranno sperimentare i nuovi prodotti concepiti anche per chi è in età d'asilo; il primo evento "business" in Italia dedicato esclusivamente agli attori professionali del gioco da tavolo con più di 200 iscritti e sale dedicate. Eventi straordinari per un'edizione speciale, la decima di Play-Festival del Gioco, la più grande manifestazione italiana dedicata al gioco da tavolo che in occasione del decimo compleanno porta in scena a ModenaFiere il 6,7 e 8 aprile 2018 l'edizione dei record con un ricco programma di appuntamenti e tantissime novità.

Dall'aggiunta di una giornata, che da due diventano tre, all'allestimento di Play Kids, dall'appuntamento Play Trade riservato agli operatori di settore al grande ritorno in Fiera dei LARP, i giochi di ruolo dal vivo. E poi l'unica qualificazione europea – ad oggi - del gioco di carte e dadi "Star Wars: Destiny" con partecipanti provenienti da più Paesi, i migliori esperti italiani di Edutainment che raccontano l'importanza dell'intrattenimento educativo, incontri e dibattiti sul tema "Gioco ed Errore", straordinari eventi serali dedicati ai giochi di ruolo. Il tutto con un nuovo logo rivisitato dal fumettista Lorenzo Ceccotti e con il vecchio e vincente concetto fondante del Festival dalla sua nascita ad oggi, ovvero: entra, scegli, gioca.

Organizzato da ModenaFiere con le associazioni ludiche Club TreEmme, La Tana dei Goblin e Gilda del Grifone il Festival del Gioco più atteso in Italia – che nella scorsa edizione registrò 35 mila visitatori – in questi mesi ha arricchito il suo carnet dando vita alla ludoteca più grande d'Italia.

Per info su programma, orari e costi si rimanda al sito ufficiale dell'evento www.play-modena.it 

Pubblicato in Dove andiamo? Modena

Sabato 28 e domenica 29 aprile torna l'appuntamento con Caseifici Aperti, il week end alla scoperta del mondo del Parmigiano Reggiano con tanti eventi, visite guidate e degustazioni.

Reggio Emilia, 21 marzo 2018 – Torna l'appuntamento con Caseifici Aperti, l'iniziativa che sabato 28 e domenica 29 aprile invita tutti gli appassionati del Re dei formaggi a visitare i caseifici e la zona d'origine.

I caseifici di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Mantova apriranno le porte ai Foodies che avranno la possibilità di toccare con mano la naturalità e la genuinità del Re dei formaggi, partecipando al rito della nascita della forma e alla visita degli affascinanti magazzini di stagionatura nei quali il Parmigiano Reggiano riposa almeno un anno prima di raggiungere le tavole dei consumatori.

Partecipare è semplicissimo! Nel sito www.parmigianoreggiano.it  sarà pubblicata a breve la lista dei caseifici aderenti, orari di apertura ed eventi proposti. Saranno presenti inoltre alcuni consigli per soggiornare e per degustare i piatti tipici della zona al fine di rendere l'esperienza sul territorio completa e indimenticabile.
Caseifici Aperti è un'occasione per scoprire che il Parmigiano non solo è buono, ma fa anche bene.

Le sue proprietà sono molteplici e tutte legate alle qualità intrinseche del prodotto: alta digeribilità, elevato contenuto di calcio, assenza di additivi e conservanti, ricchezza di minerali, piacevolezza e gradimento organolettico.

Per queste caratteristiche, il Parmigiano Reggiano è un alimento fondamentale nella dieta di tutti, dai piccoli agli anziani, passando per gli sportivi che trovano nel Parmigiano Reggiano una carica di energia totalmente naturale. Grazie al suo processo produttivo, il Re dei formaggi è anche naturalmente privo di lattosio già dopo 48 ore dalla nascita dal momento che tutto lo zucchero (lattosio) viene trasformato in acido lattico ad opera dei batteri lattici.

In concomitanza con Caseifici Aperti, il Consorzio del Parmigiano Reggiano aprirà i cancelli a tutti coloro che vorranno visitare lo storico casellino, degustare il Parmigiano Reggiano e fare un viaggio del tempo grazie alla mostra degli attrezzi storici.

 

Caseifici_Aperti_1.jpg

Domenica 25 marzo si conclude la rassegna che ha portato gli spettatori nell'affascinante mondo delle colonne sonore. Al gran finale parteciperanno anche i musicisti del Conservatorio Vecchi-Tonelli e del Master Musica e Cinema tenuto dal Maestro Massimo Carpegna.

MODENA – Si conclude in bellezza la fortunata rassegna Musica & Cinema che ha trasportato i partecipanti alla scoperta del legame tra immagini e colonne sonore, di come nascono e di come si fondano fino a diventare un indimenticabile tutt'uno.

Domenica 25 marzo, alle 17.30, presso il Salotto Culturale Aggazzotti, in Viale Martiri della Libertà 38, il Maestro Massimo Carpegna presenterà un ultimo appuntamento ancora più ricco di sorprese. Nei tre precedenti, il docente ha portato gli spettatori nell'affascinante mondo della costruzione delle colonne sonore, di come le immagini affiancate a musiche diverse trasmettano emozioni e suggestioni completamente diverse. In questo evento conclusivo, grazie alla collaborazione con il Conservatorio Vecchi Tonelli e del Master di Musica e Cinema tenuto dallo stesso Carpegna, si ascolteranno i nuovi temi composti da Asia De Nunzio, Lorenzo Cingolani, Taghi Vahabi, Camilla Cattivelli, Federico Celli e Carlotta Fontanesi per i film Il codice da Vinci, Il silenzio degli innocenti, Titanic, Ben Hur e Romeo e Giulietta. Le musiche saranno eseguite dal quintetto del Conservatorio formato da flauto, clarinetto, tromba, violoncello e pianoforte.

Un appuntamento da non perdere, per ascoltare giovani talenti e promuovere la cultura musicale.
A seguire è previsto un buffet aperitivo e un brindisi con gli artisti.

MassimoCarpegna.jpg

Il DOCENTE
Massimo Carpegna, Docente di Formazione Corale, Direzione di Coro, Musica e Cinema presso il Conservatorio Vecchi Tonelli di Modena e Carpi. Ha composto numerose colonne sonore e inni sinfonici tra i quali si ricorda: The five Rings (sigla RAI per le Olimpiadi invernali Torino 2006), It's time to celebrate (Inno ufficiale Campionati del Mondo di sci nordico Bormio 2005), Honour and Glory (Inno ufficiale Federazione Italiana Sport Invernali), Vinci per noi (Inno ufficiale Modena Volley). In seguito al successo del concerto diretto al Teatro Luciano Pavarotti di Modena con l'Orchestra Sinfonica G. Verdi di Parma e la Corale Rossini di Modena eseguendo musiche del baronetto Karl Jenkins, nel 2015 è stato invitato alla Carnegie Hall di New York quale Maestro del Coro per la prima americana della cantata The healer, sempre di Karl Jenkins. L' anno successivo il direttore americano Jonathan Griffith lo ha invitato a comporre una cantata (Speculum Magiae) per il Lincoln Center di New York. Con sue composizioni e direzioni sono stati pubblicati 11 cd musicali, oltre a 6 libri. Attivo nella veste di conferenziere sull'opera lirica, collabora con varie istituzioni. È stato inoltre Docente di Filmica Industriale presso l'Università di Modena e Reggio Emilia, Facoltà di Scienze della Comunicazione, Direttore Stabile dell'Orchestra da Camera del Teatro Civico di Vercelli, Consulente Artistico del Coro Lirico del Teatro Regio di Parma e Consulente del Consiglio Nazionale delle Ricerche per la creazione di un archivio informatizzato sui dati dell'opera lirica europea.

INFO e prenotazioni
Musica & Cinema
Domenica 25 marzo, ore 17.30
c/o Salotto culturale Aggazzotti
viale Martiri della Libertà 38, Modena
tel 392/0512219
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

 

Pubblicato in Dove andiamo? Modena

Non dimenticate queste date: dal 25 al 29 aprile a Imola (Teatro Stignani), il 15 e il 16 maggio a Modena (Teatro Pavarotti). Saranno le occasioni migliori per vedere uno spettacolo che vi emozionerà: "Billy Elliot" arriva nella nostra regione dopo il successo ottenuto a Milano.

Un'opportunità per ascoltare le musiche pluripremiate di Elton John in un allestimento dal respiro internazionale firmato da Massimo Romeo Piparo e dalla sua PeepArrow Ent, in associazione con "Il Sistina". Si tratta dell'ultimo atto di una trilogia di cui ha parlato tutta la stampa europea, iniziata con "The Full Monty" e proseguita con "Jesus Christ Superstar". E ora Billy Elliot, un successo annunciato che sta mantenendo le promesse.

LA VICENDA

Il musical porta in scena una delle vicende più conosciute del cinema europeo: Billy ama la danza e, in una Inghilterra bigotta targata Thatcher (quella delle miniere che chiudono e dei lavoratori in rivolta), deve tristemente fare i conti con un padre e un fratello che lo vorrebbero veder diventare un pugile. Le inclinazioni del giovane Billy, tuttavia, sono completamente differenti. L'amore, la passione e la voglia di farcela trionfano, così come l'amicizia tra adolescenti riesce a far superare ogni discriminazione di orientamento sessuale.

billyelliot.jpg

DA NON PERDERE

Come già anticipato, questo spettacolare musical è accompagnato dalle splendide musiche di Elton John. Lo show porta in scena il talento italiano di alcuni bambini nei ruoli di Billy, del suo amico Michael e del piccolo Kevin. Un nuovo grande cast che può vantare nomi conosciuti del panorama nazionale: oltre ai giovanissimi Tancredi Di Marco, Matteo Valentini e Davide Fabbri, è indispensabile citare l'esperienza di Luca Biagini ed Elisabetta Tulli ( i genitori di Billy), il talento di Sabrina Marciano e di Eleonora Facchini, il ritmo impresso dall'orchestra diretta da Emanuele Friello. Tanti elementi di qualità che trasformano la serata in un vero e proprio evento.

LA STORIA DEL MUSICAL

Billy Elliot the Musical ha debuttato al Teatro del West End (Victoria Palace Theatre, Londra) nel 2005 ed è stato nominato per nove "Laurence Olivier Awards" (ne ha vinti quattro). L'incredibile successo conseguito ha fatto sì che il musical approdasse in molti altri paesi del mondo, anche in Australia (2007) e a Broadway (2008). A New York ha vinto dieci Tony Awards e dieci Drama Desk Awards. Anche in Australia ha conseguito numerosi premi e riconoscimenti. In Italia nella stagione 2015/16, lo spettacolo ha avuto un successo strepitoso, sia di pubblico che di critica.

Di Pietro Razzini

Pubblicato in Cultura Emilia

L'antologia sarà presentata sabato 24 marzo, nell'ambito di Buk, Festival della piccola e media editori, ed esce a cinquant'anni dal Sessantotto, anno simbolo del cambiamento e della rivoluzione dei costumi.

MODENA –

Sono passati cinquant'anni dal Sessantotto, un anno preso a simbolo, perché, si sa, i venti del cambiamento cominciano a soffiare molto prima e si trascinano anche dopo, del mondo che vuole cambiare attraverso la contestazione e la rivoluzione dei vecchi schemi e delle regole ormai mal sopportate. Le generazioni sono in lotta, i conflitti si manifestano e si trasformano in azioni, l rivolte vanno a braccetto con la speranza in una società diversa. È l'anno delle occupazioni studentesche, dell'emancipazione femminile, della libertà sessuale, della musica che guida una società in fermento. È un anno di crisi e di nuove consapevolezze, un anno di passaggio che ha segnato un'epoca, insomma, un "Anno di Fuoco".

È proprio questo il titolo dell'antologia, "L'anno di fuoco – il Sessantotto a Modena", che sarà presentata sabato 24 marzo, alle 15, presso la Sala del Consorzio Creativo, in via dello Zono 5, a Modena, nell'ambito di BUK, Festival della Piccola e Media Editoria. Edita da Il Foglio Letterario di Piombino, il libro contiene nove storie di altrettanti autori: Gianluca Morozzi, Luigi Guicciardi, Manuela Fiorini, Mara Munerati, Valeria Munari, Giovanni Scalambra, Cinzia Bomoll, Fabrizio Cavazzuti e Fabio Mundadori, che hanno prestato la penna a una loro personalissima interpretazione degli avvenimenti di quell'anno a Modena.

L'antologia è curata da Simone Covili ed Eliselle, scrittori e membri di Fabuliamo, una nuova realtà tutta modenese che si occupa di cercare talenti e valorizzare autori.

Ci siamo fatti raccontare da Elisa Guidelli (Eliselle), come nasce questa antologia così particolare.

Come nasce "L'Anno di fuoco"?
"Da una sfida: un incarico inaspettato, pochissimo tempo per realizzarlo, la richiesta di un tema, una selezione serratissima di autori e una scadenza rigidissima. È difficile, ma non impossibile, se lo si vuole fare davvero, e l'idea è nata con naturalezza, essendo questo 2018 un anno particolare. C'era a nostro avviso una ricorrenza importante da fissare, i cinquant'anni dall'anno in cui simbolicamente è cambiato il mondo. Ci è sembrato un argomento interessante con cui sfidare a nostra volta gli scrittori scelti. Alle volte il Sessantotto è un sottofondo, altre volte lo scenario, altre ancora un semplice ricordo, ma è stato bello veder nascere un libro in così poco tempo.

Quali storie si potranno leggere e di quale genere?
"I generi che contiene l'antologia sono i più disparati, questo perché è stato chiesto agli autori selezionati di seguire il proprio istinto e il proprio genere preferito, dove potessero trovarsi più a loro agio. Si va dal comico al sentimentale, dal fantastico al giallo alla poesia, e questo perché gli autori hanno dato una personale interpretazione del tema, più vicino e attinente alle loro corde".

Alcuni autori hanno vissuto il '68, altri non erano nemmeno nati. C'è una differenza tra le storie di chi c'era e quelle di chi lo ha solo immaginato o interpretato?
"Le storie sono tutte molto interessanti proprio perché il Sessantotto le unisce senza essere mai troppo invadente. Indipendentemente da chi c'era o no, gli scrittori sono stati in grado di regalare le proprie sfumature originali senza perdere la propria voce. Il risultato è un'antologia equilibrata che fa sorridere, emozionare, riflettere, commuovere".

"L'editore "Il Foglio Letterario" è toscano. Come mai ha pubblicato un libro su Modena?
"Il Foglio è tornato quest'anno al Buk di Modena dopo alcuni anni di assenza, ripresentandosi a un festival che è diventato un baluardo della cultura non solo modenese ma ormai conosciuto a livello nazionale, e ha voluto rendere omaggio alla città e a una delle vere fiere della piccola editoria con un'antologia che raccontasse cos'è stata Modena in un periodo di fuoco come quello del Sessantotto"

Che idea ti sei fatta, come curatrice, ma anche come scrittrice e persona di cultura sul 1968 a Modena? Pensi che sia stato vissuto in maniera simile ad altre città d'Italia oppure no?
"È stato un anno intenso, e anche a Modena ci sono stati scontri e piccole rivoluzioni che hanno portato a un cambiamento anche nel corso degli anni subito successivi, che pian piano ha trasformato la città a diversi livelli"

L'anno di fuoco" è anche la prima sfida di Fabuliamo. Quali sono i vostri obiettivi?
"Fabuliamo parte da un'idea di un gruppo di amici che sono diventati un team nel corso del tempo. A seconda dei progetti da affrontare si compone di editor, copywriter, storici, autori, coach e creativi che hanno consolidato la loro esperienza nella gestione decennale di progetti narrativi ed editoriali, hanno progettato cicli formativi per gruppi e singoli in eventi d'aula e remoti, hanno realizzato eventi promozionali per autori, editori e aziende. In questo caso specifico, l'antologia dedicata al Sessantotto è nata grazie al lavoro, alle scelte e alla coordinazione mia e di Simone Covili".

 

INFO
L'Anno di Fuoco – Il Sessantotto a Modena
AA.VV – a cura di Fabuliamo
Il Foglio Letterario - Collana Narrativa
100 pag - € 12

lannodifuoco-modena.jpg

Pubblicato in Cultura Modena

Al via le Giornate di Primavera FAI: sabato 24 e domenica 25 marzo porte aperte in Emilia-Romagna a 47 beni storici e artistici in 26 località. Visite guidate in lingue straniere e circa 2.000 studenti dei licei a far da 'ciceroni'. Tema prescelto, il Novecento.

 

Dal monastero benedettino di San Procolo a Bologna (l'ex Maternità) alla basilica di San Lorenzo a Monticelli d'Ongina, ma senza tralasciare Palazzo Malaspina a Bobbio, sempre nel piacentino, o la cripta di Sant'Ippolito a Brisighella, nel ravennate. Sarebbe lungo l'elenco delle eccellenze artistiche e naturalistiche dell'Emilia-Romagna. Luoghi che, così come in tutta Italia, in occasione delle tradizionali Giornate FAI di Primavera, in programma il 24 e 25 marzo e illustrate questa mattina nella sede della Regione, si aprono al grande pubblico. Palazzi, musei, residenze, parchi e siti di solito non accessibili ai visitatori.

In Emilia-Romagna i beni aperti sono 47 in 26 località con più di 2.000 studenti dei licei che faranno da "apprendisti ciceroni" alla scoperta delle bellezze del territorio. Inoltre, volontari del progetto "FAI Ponte tra Culture" proporranno visite speciali in spagnolo, russo, filippino, albanese, portoghese, ucraino, rumeno per chi non conosce la lingua italiana.

Il tema conduttore scelto dal FAI Emilia-Romagna è il Novecento, un secolo cruciale, straordinario, affascinante ma anche controverso. Una sorta di viaggio in una regione policentrica e che rimarrà tale anche dopo l'unificazione d'Italia.

ChiesadiSanFrancescodelPrato-Parmajpg.jpg

                                           La Chiesa di San Francesco del Prato a Parma

Questo l'itinerario a tema proposto dal FAI

Modena Villa Lonardi - Rimini Il Parco Fellini e il Grand Hotel - Riccione Villa Franceschi - Predappio Ex Casa del Fascio e dell'Ospitalità - Bologna Sede Storica della Scuola d'Ingegneria ed Architettura - Bologna Liceo Scientifico "Augusto Righi" - Forlì Palazzo della Prefettura - Imola Villa Muggia - Lugo itinerario artistico all'interno del Complesso del Carmine, Rocca Estense e Biblioteca Trisi - Bologna Spazio Carlo Scarpa - Bologna Sede Confindustria Emilia.

"Queste giornate sono il risultato di un lavoro straordinario del Fai, che riesce sempre a proporre nuovi e interessanti siti da scoprire o riscoprire", ha commentato l'assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti. "Il tema prescelto quest'anno si intreccia con le politiche portate avanti dalla nostra Regione, a partire dalla legge sulla Storia e la Memoria del '900, appunto, fino alla campagna dell'assessorato alla Cultura, realizzata in occasione dell'Anno europeo del patrimonio culturale e che ha come slogan 'Energie diffuse' a sottolineare il carattere policentrico di un territorio che da Piacenza alla Valmarecchia offre un patrimonio culturale di grandissimo livello".

"Come ha già dichiarato il presidente Fai nazionale, Andrea Carandini- ha aggiunto il presidente FAI Emilia-Romagna, Marina Senin Forni- il patrimonio culturale è costituito non da una somma di gioielli sparsi, ma da un tessuto continuo trapunto di pietre, più o meno preziose, cioè da un contesto nel quale le diverse specializzazioni – archeologia, antropologia, storia dell'arte e architettura - più che esaltare la loro separatezza devono cooperare tra loro, se vogliono rammendare e raccontare il manto, a più strati ma unico perché continuo, in cui il Paese è da millenni avvolto".

 

Fonte: Regione Emilia Romagna

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia
È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"