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Imprenditori stranieri in volo. A Reggio +20% in 5 anni. 

Reggio Emilia 18 agosto 2014 - Mentre la costante diminuzione del numero degli imprenditori italiani genera una flessione complessiva del numero delle persone con cariche amministrative iscritte al Registro imprese della Camera di Commercio, gli imprenditori stranieri continuano a crescere. A sostenere questo flusso non sono tanto quelli di nazionalità comunitaria, ma principalmente quelli nati in un Paese extraUE.
In poco più di cinque anni - secondo l'analisi dell'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia - le persone con cariche amministrative di provenienza extracomunitaria hanno registrato un incremento del 19,8%, passando dai 6.600 del 2009 ai 7.910 di giugno 2014, mentre quelle dai provenienti da Paesi comunitari sono cresciuti del 7,7% (da 1.374 a 1.476) e quelle italiane sono diminuite del 6,2%, passando da 91.718 a 86.002. Considerando il maggior peso di queste ultime, quindi, i primi sei mesi del 2014 hanno chiuso con una flessione complessiva degli iscritti che si è attestata al 4,4% (da 99.910 a 95.530).

RE imprenditori stranieri gde

Un Registro Imprese multietnico che, se nel 2009 contava 93 nazionalità differenti, attualmente ha raggiunto le 113 etnie. Nelle prime dieci posizioni della graduatoria per numero di iscritti si concentra oltre l'80% del totale delle provenienze extracomunitarie, corrispondente a 6.348 persone.
Da sempre al primo posto, restano saldi in vetta i cinesi, che negli ultimi cinque anni sono passati da 1.212 (nel 2009) a 1.502 (giugno 2014), con un incremento del 23,9%. La lavorazione nell'ambito del sistema moda resta la principale attività, nonostante si sia registrato un calo del 6,4% che, in cinque anni, ha portato a 730 le persone impegnate imprenditorialmente nel settore.
Sono più che raddoppiati, invece, i cinesi che gestiscono un pubblico esercizio: dai 134 del 2009 sono passati agli attuali 319 (+138%). In crescita anche i titolari di attività di commercio al dettaglio (da 141 a 169 pari ad un +19,9%) e di servizi per la persona (parrucchieri, trattamenti estetici, centri benessere, ecc.) che sono passati da 7 a 69.
I cittadini-imprenditori albanesi (1.047 iscritti alla Camera di Commercio di Reggio Emilia a giugno 2014), tunisini (875) ed egiziani (867), che si collocano ai successivi posti della graduatoria, sono anch'essi progressivamente cresciuti di numero negli ultimi cinque anni ma, a differenza dei cinesi che con il tempo hanno diversificato l'ambito di attività economica svolta, sono rimasti presenti prevalentemente - circa l'80% del totale iscritti per ogni nazionalità - nel comparto edile.
Rimanendo in Africa, il Marocco - al quinto posto della graduatoria - è rappresentato da 860 imprenditori le cui attività principali si suddividono fra edilizia (35,2% del totale iscritti) e commercio (31,3%).
L'attività svolta prevalentemente da pakistani e indiani - che contano rispettivamente 397 e 177 imprenditori e che si collocano sempre fra le prime dieci nazionalità presenti nel Registro Imprese - è per più del 30% rappresentata dal commercio.
Svizzera, Moldavia, Argentina, Serbia-Montenegro, Turchia, Kosovo, Nigeria e Ucraina sono tutti Paesi con più di cento imprenditori iscritti alla Camera di Commercio e che negli ultimi anni hanno registrato, per la maggior parte, aumenti che vanno dal +5% per gli svizzeri al raddoppio per i cittadini negeriani.

RE Imprenditori stranieri2 gde

Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia 

Sabato, 16 Agosto 2014 09:32

La CCIAA seleziona 20 startupper

Nell'ambito delle azioni finalizzate allo sviluppo del sistema economico locale, la Camera di Commercio di Reggio Emilia lancia il percorso "Fare Impresa" 2014.

Reggio Emilia, 14 agosto 2014 - L'iniziativa ha come obiettivo la creazione di nuove imprese nella provincia di Reggio Emilia, permettendo a 20 aspiranti imprenditrici e imprenditori reggiani di avviare un percorso di accompagnamento per start up d'impresa. Il bando, scaricabile dal sito www.re.camcom.gov.it dalla sezione "Incentivi camerali alle Imprese", prevede la riserva di una parte dei posti a favore di progetti d'impresa femminili e giovanili.
In una prima fase i candidati selezionati potranno accedere ad attività formative finalizzate a sostenere lo sviluppo di start up, dall'idea d'impresa alla sua concreta attuazione. A chi frequenta almeno il 70% degli incontri formativi, il bando offre ulteriori 3 sessioni di consulenza per singolo progetto, allo scopo di personalizzare lo sviluppo del Business Plan. La partecipazione al bando è gratuita, previo superamento della selezione in base ai criteri previsti dall' art. 7 del regolamento.

Dal 2007 ad oggi la crisi ha prodotto un aumento del tasso di disoccupazione pari a tre punti, con un particolare appesantimento della situazione del lavoro femminile. Il tasso di disoccupazione, infatti, è passato dall'1,8% al 4% per gli uomini, mentre per le donne è salito dall'1,9% al 5,8%, con un picco particolarmente negativo nel 2010, quando si è attestato al 6,2%. Proprio per questo il percorso sostenuto dalla Camera di Commercio riserva particolare attenzione all'imprenditoria femminile, unitamente a quella giovanile.

Il titolo del progetto riprende il nome del profilo Facebook Fare Impresa (https://www.facebook.com/FareImpresaCCIAARE) già utilizzato dagli operatori camerali per interagire con imprese e altri utenti, al fine di veicolare al meglio le informazioni sulle iniziative camerali proposte dallo Sportello Nuove Imprese.
Le domande di accesso al bando possono essere inviate sia con raccomandata che in via telematica.
Per info e modulistica: www.re.camcom.gov.it - tel.0522/796505-530 - Servizio Promozione

Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia con cortese preghiera di pubblicazione e diffusione.

Giovedì, 14 Agosto 2014 11:05

Prosciutto di Modena in Riviera

Il Consorzio partecipa a un mare di sapori - Il Prosciutto protagonista il 22 agosto a Milano Marittima

Modena, 134 agosto 2014 - Il Prosciutto di Modena come una vera rock star, va in tour per le spiagge romagnole, partecipando attivamente ad "Un Mare di Sapori", la manifestazione che da luglio a settembre anima l'Emilia e la Riviera Romagnola con eventi e prodotti tipici.
Un viaggio lungo la Via Emilia per raccontare i prodotti tipici regionali lungo le 177 miglia romane che collegano Rimini a Piacenza. E' dedicata infatti alla via Emilia nei suoi 2200 anni di storia - e alla pasta ripiena - l'edizione 2014 della rassegna, promossa dall'assessorato regionale all'Agricoltura. La via Emilia è stata nei secoli snodo e crocevia di culture diverse. Luogo di contaminazioni culturali, ma anche culinarie. Forse è per questo che siamo la regione con la più alto numero di prodotti tutelati per la loro unicità con 39 Dop e Igp, 29 vini Doc, Igt e Docg, oltre 300 piatti della tradizione.

"Un Mare di Sapori" toccherà dal 10 luglio al 19 settembre le principali località dell'Emilia e della Romagna, con un ricco programma di eventi, spettacoli, in cui il Prosciutto di Modena sarà sempre presente in degustazione, per raccontare in particolare ai turisti l'identità agricola, agroalimentare ed enogastronomica della regione. Tra le novità di questa edizione, uno spettacolo di Matteo Belli dedicato alla pasta, anteprime a Bologna e Ferrara del Porretta Soul Festival accompagnate da vini del territorio, lo chef Marcello Leoni a Bologna con menù di pesce e, tra gli appuntamenti ormai tradizionali, 'Fuoco al Mito' (cottura sul fuoco del Re dei Formaggi, il Parmigiano-Reggiano) e il Tramonto DiVino, ovvero il meglio dei prodotti Dop e Igp abbinati ai grandi vini dell'Emilia-Romagna. Ed è proprio nella sezione Tramonto DiVino che il 22 agosto a Milano Marittina, in viale Gramsci, sarà protagonista il Prosciutto di Modena.
Consorzio del Prosciutto di Modena
E' lunga la storia del Consorzio del Prosciutto di Modena, che si è costituito in forma volontaria nel 1969, mentre la denominazione d'origine è stata riconosciuta ufficialmente in Italia dal 1990, e alla fine si è aggiudicato il marchio DOP nel 1996.
Attualmente il Consorzio del Prosciutto di Modena conta 9 produttori. La produzione di prosciutto stagionato "Modena" avviene in prosciuttifici di diverse dimensioni, per lo più contenute, ma con identiche modalità.
L'attività del Consorzio è finalizzata alla promozione e valorizzazione del Prosciutto di Modena ed in particolare al mantenimento ed alla salvaguardia delle caratteristiche organolettiche e nutrizionali del prodotto per fornire al consumatore le garanzie di salubrità e genuinità richieste ad un prodotto tipico.

Pubblicato in Agroalimentare Modena

Confesercenti: "Serranda alzata per un'attività ogni due. Aperti sì, per chi rimane in città, ma anche per contrastare gli effetti della crisi"

Modena 14 agosto 2014 - Strade deserte e saracinesche abbassate d'agosto? Un'immagine che ormai appartiene al passato. "Sono sempre meno, infatti – rileva Confesercenti Modena - i pubblici esercizi ed i negozi modenesi che chiudono nel periodo clou dell'estate, e con ogni probabilità almeno un'impresa su due quest'anno rimarrà aperta per tutto il mese. Le eventuali chiusure si limiteranno al fine settimana di Ferragosto, fatta eccezione però di diversi bar e ristoranti".

Guardando al capoluogo, sono in tanti quelli che hanno scelto di rimanere aperti in agosto: per continuare ad offrire un servizio, per intercettare quanti rimangono in città, così come gli eventuali turisti, o più semplicemente per lavorare e così contrastare le difficoltà economiche indotte dalla crisi. Si va dalle attività di vendita di generi alimentari (forni e rivendite di frutta e verdure per ovvie ragione non mancano nei diversi quartieri), ai negozi di abbigliamento (compresi quelli di alta moda in centro storico), dato che è periodo di saldi, fino ai centri estetici (per trattamenti viso e corpo), che pare registrino un vero e proprio incremento di presenze in questi giorni. Segno che chi è rimasto in città non rinuncia ad una pausa di benessere.

Appena differente la situazione riguardo bar e ristoranti: a colpo d'occhio risulta aperto almeno il 40%. "Riteniamo sia un po' azzardato pensare ad una città deserta di locali pubblici ad agosto ed in particolare al suo centro storico. Non lo è stato gli anni scorsi, pensiamo non lo sarà nemmeno questo. La città non si svuota ormai nemmeno a ridosso della metà del mese e i locali che optano per l'apertura sono diversi". Riguardo a quelli chiusi invece Confesercenti fa notare che: "È risaputo, ad esempio che (dati di Hera) il conferimento dei rifiuti diminuisce normalmente del 35% nelle due settimane centrali di agosto: dato che combacia con la minor presenza dei cittadini. Risulta normale quindi che una parte di bar e ristoranti siano chiusi. Senza contare inoltre che un certo numero di pubblici esercizi del cuore cittadino e non solo si regolano anche in conseguenza allo svolgimento delle attività lavorative presenti nelle loro zone: è naturale perciò pensare che un consistente numero di imprese chiuda per ferie. Oltre a questo c'è da considerare anche il calo dei consumi nei pubblici esercizi: -3,2% nel 2013 sull'intero 2012 e -1,4 % solo nei primi sei mesi di quest'anno. Si tratta di pranzi e colazioni venuti a mancare a causa delle ristrettezze economiche delle famiglie. Un calo fronte al quale le spese di gestione – costi energetici e del personale - sono aumentate e così le difficoltà nel far quadrare i bilanci. Mettendoci nei panni degli operatori, ci pare che la scelta di chiudere 10 o 15 giorno, oltre che meritato periodo di riposo, risulta quasi obbligata."

"Incertezze economiche e meteo – continua poi Confesercenti – hanno rallentato inoltre l'esodo dalla città, e le imprese commerciali si sono adeguate nella speranza di recuperare un po' di vendite. Sono le motivazioni economiche, infatti, a pesare più di tutti. Considerato inoltre che nei primi 6 mesi del 2014 a livello nazionale si sono persi circa 1,7 miliardi di consumi, cui si aggiunge la scomparsa sempre nello stesso periodo e sempre in ambito nazionale di oltre 20mila attività nel commercio e nel turismo. Si rimane aperti d'estate, dunque, per non chiudere per sempre in autunno, quando assisteremo a un diluvio di balzelli, a partire da Tari e Tasi, che potrebbero trasformarsi in una vera e propria stangata per le imprese".

Mercoledì, 13 Agosto 2014 11:18

Nasce il Consorzio Artigiani Modenesi

Una quindicina di piccole imprese si organizzano danno vita ad una nuova realtà in campo edilizio.

Modena, 13 agosto 2014. Non capita spesso, nel bel mezzo di una congiuntura economica tutt'altro che felice, di assistere alla nascita di una nuova aggregazione aziendale, tanto meno in un settore in crisi come quello dell'edilizia.
Ecco perché la nascita di C.M. - CONSORZIO ARTIGIANI MODENESI – va salutata come un'opportunità di sviluppo per l'intero settore.
Si tratta di una quindicina di imprese artigiane che svolgono le attività di movimento terra, gestione macchine operatrici di cantiere, trasporto e movimentazione di terra, ghiaia ed inerti in genere, oltre che tutte le attività connesse alla preparazione dei cantieri (sbancamenti, inghiaiamenti, fondi stradali, preparazione di infrastrutture nell'edilizia, attività di bonifica e tutela del territorio).
Il nuovo Consorzio, uno strumento importante per dar modo alle piccole imprese di potenziare la propria attività e aumentare così la propria competitività, ha sede a Modena, in via Malavolti n 5, ed ha come presidente l'artigiano Appio Luigi, che, insieme al Vice presidente Francesco Malavasi e a Stefano Cremaschi, Claudio Labelli Venturelli Claudio e Paolo Vandelli, fa parte del Consiglio Direttivo del Consorzio.

Pubblicato in Economia Modena

Andamento negativo se confrontato rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, ma che migliora se, invece, lo si mette a confronto con i dati del primo trimestre.

Modena, 12 agosto 2014. Più ombre che luci sulle piccole imprese modenesi, in particolare per ciò che riguarda le prospettive di sviluppo. Questi i risultati di un'indagine condotta dall'Ufficio Studi di CNA su un campione di 250 imprese con meno di cinquanta dipendenti del settore manifatturiero, delle quali CNA ha cercato di misurare l'andamento nel secondo trimestre dell'anno.

Andamento negativo se confrontato rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, ma che migliora se, invece, lo si mette a confronto con i dati del primo trimestre.
Per ciò che riguarda il fatturato, ad esempio, il 22% delle imprese segnala un miglioramento rispetto ai risultati dello stesso trimestre del 2013, contro il 24% che, al contrario, denuncia un peggioramento, valori che salgano al 26,4% nel primo e caso e scendono al 17,6% nel secondo se paragonate al primo trimestre del 2014.

Più o meno in linea con i dati precedenti sono quelli relativi alla produzione. In questo caso, infatti, le imprese che manifestano un aumento, rispetto all'anno scorso, scendono al 21,2%, ma scendono (23,6%) anche quelle che rilevano una diminuzione. Se si sposta il confronto al primo trimestre 2014, invece, le aziende in aumento sono circa un quarto del campione (25,2%) mentre quelle in calo sono al 17,2%.

Insomma, una situazione non certo rosea, che si rispecchia nelle prospettive, sia occupazionali sia di lavoro. Le piccole impresa che prevedono assunzioni, infatti, sono appena il 2,4% del campione, mentre sono l'8,4% quelle che stimano una riduzione della forza lavoro, non tanto a causa di licenziamenti, quanto per il mancato rinnovo di contratti temporanei o la mancata sostituzione di eventuali licenziamenti. Una forbice, tra "positivi" e "negativi" che si riduce rispetto alle prospettive produttive: il 10,8% delle imprese intervistate, infatti, si aspetta un aumento, mentre quasi una su cinque – il 18% - attende, invece, un'ulteriore contrazione.

Di fatto, si conferma una congiuntura economica debole, nelle quali le imprese, soprattutto quelle più piccole, si muovono a vista.

L'Ufficio Stampa CNA

Due importanti momenti informativi e di confronto. Mercoledi 13 agosto e il sabato 30 agosto.

Serramazzoni 12 agosto 2014 --
"Abbiamo convocato per la giornata di mercoledì 13 agosto presso la sala Polivalente sita in via Roma su due momenti e orari distinti tutti coloro che a diverso titolo giocheranno un ruolo fondamentale per la realizzazione dei progetti che avranno l'obiettivo di rilanciare il nostro territorio- spiega l'Assessore all'Agricoltura, attività produttive e Marketing Mariachiara Venturelli - e precisamente alle 15 presenteremo il progetto europeo "Etichetta prodotto di montagna", che sarà coordinato dal Dott. Giandomenico Tomei. L'incontro potrà offrire spunti e opportunità commerciali ai produttori locali ai quali abbiamo rivolto l'invito. Seguirà alle 20.30 presso la sala Polivalente in via Roma la presentazione dei progetti e degli strumenti programmati dall'Amministrazione per l'anno 2014-2015 e che saranno rivolti nello specifico alla promozione turistica di rete del territorio. Saranno pertanto coinvolte associazioni culturali e sportive, volontariato, attività commerciali, comitati, referenti degli impianti Adventure Park e Piscina comunale di Serramazzoni. Tutti questi operatori sono stati adeguatamente informati e invitati all'incontro serale. Ci auguriamo una partecipazione attiva, noi come Amministrazione siamo entusiasti di poter proporre opportunità e trasferire le diverse sollecitazioni che da più parti stanno arrivando. Crediamo che vadano colte con spirito di cooperazione, in una rete di intenti e azioni comuni tra tutti i soggetti coinvolti. Gli incontri che stiamo organizzando con l'Assessore alle Risorse Umane e Formazione Professionale, Marzia Cipriano, non saranno esaustivi di quanto è stato pianificato. E' un primo step, fondamentale, per informare e avviare insieme il lavoro".
Un altro momento importante di condivisione e diffusione di tali progettualità sarà l'evento "Salotto In-Formativo" che è stato pianificato per il 30 agosto in Piazza Tasso a Serramazzoni che vedrà il contributo e la presenza delle autorità regionali.
(Ufficio Stampa Valli del Cimone)

Mercoledì, 06 Agosto 2014 08:21

Newlat, prorogata la cassa integrazione

Saccardi, "Grazie all'impegno della Provincia di Reggio, pur tra mille diffcioltà, e delle banche che hanno aderito al nostro Protocollo per l'anticipazione sociale degli ammortizzatori"

Reggio Emilia, 6 agosto 2014 -

Proroga di altri due mesi (luglio e agosto) della Cassa integrazione straordinaria in deroga per un massimo di 185 lavoratori dello stabilimento di Reggio Emilia e, soprattutto, anticipo entro breve delle prime mensilità di Cigs, in attesa dello sblocco da parte del Governo nazionale delle risorse per le procedure tecniche da parte delle Regioni e dall'erogazione da parte dell'Inps.
Sono i due importanti risultati ottenuti, grazie all'impegno della Provincia di Reggio Emilia, a favore dei lavoratori della Newlat Spa di Reggio Emilia. La proroga della Cigs in deroga per altri due mesi è stata sottoscritta nei giorni scorsi nella sede della Regione Emilia-Romagna. Venerdì, invece, Provincia di Reggio Emilia, i vertici della Newlat, le banche coinvolte nel "Protocollo di anticipazione sociale", Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil di Reggio Emilia hanno fatto il punto sull'applicazione del protocollo stesso sull'anticipazione degli importi di Cigs in deroga non ancora erogati dall'Inps. Nel corso dell'incontro è stato concordato di anticipare entro breve tempo le prime mensilità di Cigs, in attesa dello sblocco da parte del Governo nazionale delle risorse necessarie.
"Anche in questa fase delicata, a causa dell'evoluzioni normative che coinvolgono il nostro ente, la Provincia di Reggio Emilia è dunque sempre in prima linea nel limitare gli effetti e i problemi legati alla crisi – sottolinea il vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Pierluigi Saccardi – Proprio a Palazzo Allende, si è convenuto con l'azienda, con le banche coinvolte nel "Protocollo anticipazione sociale" e con le organizzazioni sindacali, di creare le condizioni per l'anticipazione di alcune mensilità a credito dei lavoratori Newlat per gli ammortizzatori in deroga, ma che, per i ben noti problemi di finanziamento degli ammortizzatori stessi, non riescono ad essere erogati nei tempi previsti".
"Devo dare merito alla sensibilità delle banche firmatarie il "Protocollo provinciale" che in questi anni hanno collaborato con la Provincia e con le parti sociali per trovare soluzioni che si adeguassero all'evoluzione degli ammortizzatori sociali che in generale sono caratterizzati da ritardi insopportabili nell'erogazione - – continua il vicepresidente Saccardi - La Provincia di Reggio Emilia continua dunque a svolgere al massimo delle proprie possibilità tutte le funzioni legate alla gestione dei Centri per l'Impiego, all'intermediazione relativa all'applicazione degli ammortizzatori sociali e altre importanti funzioni legate al lavoro. E anche nel caso della Newlat siamo stati in grado di creare le condizioni per dare a lavoratori colpiti dalla crisi un sollievo e un sostegno in un momento così difficile, insieme ai sindacati e soprattutto alle banche che aderiscono al nostro "Protocollo di anticipazione sociale": Banca Popolare Emilia Romagna, Banco Emiliano, Banco Popolare, Cassa Padana, Cariparma, Credem e Unicredit".

 

(fonte Provincia di Reggio Emilia)

Lunedì, 04 Agosto 2014 12:44

Parma - Segnali di ripresa per l'industria

Dopo oltre 2 anni torna il segno positivo sulla produzione industriale di Parma (+0,7%), spinta da alimentare e moda. In crescita anche fatturato e ordini. L'indagine sulla congiuntura economica delle PMI parmensi nei primi tre mesi dell'anno, svolta da Camera di Commercio con Unioncamere nazionale e regionale, rivela come artigianato, edilizia e commercio rimangano invece in un quadro recessivo.

Parma, 4 agosto 2014 -

Dopo 9 trimestri consecutivi in cui la produzione industriale parmense è rimasta in calo (con il picco negativo a fine 2012) il dato è finalmente tornato a crescere nel periodo gennaio-marzo del 2014 attestandosi a +0,7%: un valore migliore di quello regionale (+0,1%) e che può restituire un minimo di speranza sulla ripresa, soprattutto se visto insieme all'andamento di fatturato (+1,1%), export (+2,7%) e ordini (+0,3%, tra cui quelli dall'estero pure in crescita, +1,4%) del primo trimestre dell'anno.

Numeri che nascono però dalle performance delle imprese più robuste fra quelle considerate dall'indagine congiunturale della Camera di Commercio, focalizzata sulle PMI (fino a 499 dipedenti) della provincia nei primi tre mesi del 2014. Le aziende manifatturiere industriali fino a 9 dipendenti restano in un quadro di contrazione, sebbene meno pesante del quarto trimestre 2013.
In recessione restano anche le imprese artigiane, le costruzioni e il commercio. In particolare, l'artigianato vede in crescita il fatturato estero (+1,5%) e gli ordini esteri (+2,6%) mentre tutte le altre dimensioni (produzione, fatturato complessivo, ordini complessivi) registrano valori negativi, ma in alleggerimento rispetto al trimestre precedente. L'edilizia riduce il volume di affari del 7,4%, le vendite al dettaglio si contraggono del 3,5%.

Industria

Nel primo trimestre del 2014 tutti gli indicatori congiunturali sull'andamento dell'industria in senso stretto evidenziano dati positivi. La produzione industriale segna una crescita dello 0,7 per cento rispetto al primo trimestre del 2013: un risultato migliore di quello dell'industria regionale (+0,1 per cento) e in controtendenza rispetto al trend negativo del 2,8 per cento dei dodici mesi precedenti. L'incremento è stato determinato dalle industrie alimentari (+4,5 per cento) e della moda (+5,3 per cento), mentre tutti gli altri settori hanno segnato variazioni negative.

L'andamento congiunturale positivo del primo trimestre è stato determinato dalla classe dimensionale più strutturata, da 50 a 499 dipendenti. Per le imprese fino a 49 dipendenti il primo trimestre si è chiuso con un nuovo calo, però di entità più ridotta rispetto al trend degli ultimi dodici mesi.
Il fatturato è aumentato dell'1,1 per cento, in contro tendenza rispetto al trend negativo dei dodici mesi precedenti (-2,4 per cento). Anche per il fatturato un ruolo decisivolo lo hanno svolto le industrie alimentari (+4,4 per cento). Vendite in crescita anche nelle industrie meccaniche elettriche e i mezzi di trasporto (circa +1%), in contro tendenza rispetto al trend negativo dei quattro trimestri precedenti (-1,0 per cento). Gli altri settori hanno evidenziato variazioni negative ad eccezione delle imprese del legno e mobile (+0,1 per cento). Sotto l'aspetto dimensionale, le imprese fino a 9 dipendenti registrano un nuovo calo (-1,9 per cento) mentre segnano una crescita del 3 per cento quelle da 50 a 499 dipendenti. Le imprese da 10 a 49 dipendenti presentano un dato leggermente positivo, +0,4 per cento.

L'export provinciale è cresciuto del 2,7 per cento, in miglioramento rispetto al trend dei dodici mesi precedenti (+2 per cento). Meglio di Parma fa l'Emilia-Romagna dove si è registrata una crescita più ampia (+4,8 per cento). Le industrie alimentari e le "altre industrie manifatturiere" (tra queste chimica, ceramica, carta-stampa-editoria) hanno realizzato ottimi risultati segnando rispettivamente +11,9 e +6,4 per cento. Al contrario, le industrie della moda e quelle meccaniche, elettriche e mezzi di trasporto hanno accusato un calo delle vendite all'estero (rispettivamente -5,6 e -2,7 per cento).
La domanda è cresciuta (+0,3 per cento) dopo tredici trimestri caratterizzati da cali, mentre a livello regionale è rimasta stabile. Gli ordini alle industrie alimentari parmensi sono aumentati del 4,9 per cento; la moda e le altre industrie manifatturiere hanno visto incrementi rispettivamente del +0,8 e +0,5 per cento. Tutti gli altri settori hanno espresso variazioni tendenziali negative.
Per quanto concerne la dimensione d'impresa, anche per gli ordini sono le imprese minori (fino a 9 dipendenti) a perdere nuovamente terreno, mentre l'andamento risulta in aumento per le altre classi dimensionali.
Crescono gli ordini esteri (+1,4 per cento) soprattutto rivolti alle industrie alimentari (+9,9 per cento), alle altre industrie manifatturiere (+5,4 per cento) e alle industrie del legno e mobile (+1,8 per cento). Al contrario, è apparso particolarmente critico l'andamento della domanda estera delle industrie meccaniche, elettriche e mezzi di trasporto, che accusano un calo del 4,2 per cento. A muoversi meglio sull'estero sono state le imprese tra 10 e 49 dipendenti che hanno visto incrementare gli ordini del 2,5 per cento.

Artigianato manifatturiero

Il primo trimestre del 2014 si è chiuso con un bilancio nuovamente negativo per le imprese artigiane di Parma, ma in misura meno pesante rispetto al trend dei dodici mesi precedenti. Solo l'estero offre alcuni segnali positivi.
Rispetto al primo trimestre del 2013 la produzione è diminuita dello 0,8 per cento; calano anche le vendite (-1,4 per cento) ma meno che a livello regionale (-1,9 per cento). Le vendite all'estero aumentano invece dell'1,5 per cento (+2,7 per cento il dato regionale).
La domanda diminuisce ancora (-1,1 per cento) anche se meno rispetto al trend dei dodici mesi precedenti, rispecchiando l'andamento di produzione e fatturato. Gli ordini dall'estero crescono a conferma del trend positivo iniziato alla fine dell'estate scorsa (+2,6 per cento).
Costruzioni
Nel primo trimestre dell'anno il volume d'affari dell'industria delle costruzioni è calato del 7,4 per cento, meno rispetto al trend negativo dei dodici mesi precedenti (-9,9 per cento).
Commercio al dettaglio
Gli incassi nel commercio al dettaglio sono diminuiti del 3,1 per cento. Dopo sei anni di contrazione delle vendite l'intensità della crisi rallenta, ma la situazione resta difficile. Anche le vendite di ipermercati, supermercati e grandi magazzini mostrano una nuova contrazione (-3,5 per cento), in questo caso più pesante rispetto al trend dei dodici mesi precedenti (-1,4 per cento).
Tutte le classi dimensionali hanno andamenti negativi. A soffrire di più sono ancora gli esercizi di piccola dimensione, fino a 5 dipendenti, con una flessione delle vendite del 3,7 per cento.

(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio Parma)

In edicola dal 4 agosto il nuovo numero di Parma Economica, la storica rivista della Camera di Commercio di Parma -

Parma, 1 agosto 2014 –

Sarà in edicola dal 4 agosto il nuovo numero di Parma Economica, la storica rivista della Camera di Commercio di Parma che dal 1869 offre al sistema sociale e imprenditoriale del territorio analisi economiche, informazioni di attualità e approfondimenti culturali.
Il focus di apertura è dedicato a un ampio approfondimento sul completamento del sistema dei Musei del cibo: la recente apertura dei nuovi musei della pasta e del vino è l'ultimo tassello del progetto di valorizzazione delle eccellenze alimentari del territorio. Molto ricca anche la sezione Economia e territorio, con un articolo che fa il punto sullo stato del Piano di sviluppo rurale dell'Emilia-Romagna e due servizi sullo stato dell'economia territoriale e sulle prospettive della ripresa economica.

Da segnalare l'analisi sui cambiamenti che la crisi sta imponendo alle abitudini di consumo, nel breve ma soprattutto nel lungo periodo.
Infine, la sezione Cultura e territorio dedica numerosi articoli a Parma e dintorni, tra i quali il Festival internazionale del teatro universitario di Parma e un "viaggio" alla scoperta dei beccai e dei lardaroli, due antiche attività di lavorazione delle carni all'origine della specializzazione alimentare parmense.
Parma Economica è distribuita in circa 150 edicole di Parma e provincia in allegato alla Gazzetta di Parma, e in alcune librerie. Per info sui numeri arretrati: www.pr.camcom.it/comunicazione/riviste-e-pubblicazioni
Chiunque fosse interessato a discutere dei temi affrontati nella rivista, può farlo iscrivendosi alla pagina LinkedIn della Camera di Commercio di Parma: www.linkedin.com/company/1787849?trk=tyah

(Fonte: Ufficio stampa Camera di Commercio Parma)

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