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La giovane addescata con una scusa è stata portata in un appartamento e picchiata da tre giovani che poi hanno abusato di lei sessualmente. -

Parma, 6 agosto 2015 -

Un episodio sconcertante, che risale al giugno scorso, quello accaduto in provincia di Parma, ad una sedicenne vittima di un branco di giovani. Addescata da un conoscente mentre si stava recando ad una cena di classe, è stata portata in un appartamento dove tre giovani dopo le percosse, avrebbero abusato di lei. Prima il racconto fatto ad un'amica, poi l'aiuto dei genitori hanno portato alla denuncia. In carcere sono finiti un 23enne e un 19enne di origini straniere e un 17enne italiano. Alla denuncia sono seguite anche le minacce per cercare di farla ritrattare. I tre dovranno rispondere della accusa di violenza sessuale di gruppo. La posizione del quarto giovane è al vaglio degli inquirenti.

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Giovedì, 06 Agosto 2015 10:32

Lutto cittadino a Sassuolo

Oggi cordoglio e solidarietà alla famiglia Louhabi, da parte dell'intera Comunità. In municipio e nelle sedi pubbliche Bandiere istituzionali esposte, in segno di lutto, a mezz'asta. -

Sassuolo, 6 agosto 2015 -

A seguito della tragedia avvenuta nel Fiume Secchia, in cui hanno perso la vita per annegamento una ragazza di 18 anni e la sorellina di nove, Sassuolo piange le due giovani vittime. L'Amministrazione comunale, ribadendo i sentimenti del più profondo cordoglio per la terribile tragedia avvenuta in prossimità della zona di Borgo Venezia, dove sono annegate le due sorelline originarie del Maghreb, cittadine di Sassuolo, ed una terza è tutt'ora ricoverata in gravi condizioni, ha deciso di proclamare per tutta la giornata di oggi, il Lutto cittadino, per interpretare i sentimenti dolore, cordoglio e solidarietà alla famiglia Louhabi, da parte dell'intera Comunità.

Oltre all'annullamento della festa del Sassuolo calcio già sospesa e rinviata a data da destinarsi dalla Società stessa, l'Amministrazione invita per l' intera giornata ad un comportamento consono, per quanto concerne le attività ludico-ricreative, al rispetto del sentimento di cordoglio generale.
In municipio e nelle sedi pubbliche le Bandiere istituzionali verranno esposte, in segno di lutto, a mezz'asta.

Ai genitori, a tutti i familiari delle vittime, vengono ribadite le più sincere e sentite condoglianze da parte di tutta l'Amministrazione comunale, rappresentata dal Vicesindaco Maria Savigni, che si è recata presso la famiglia così gravemente colpita, per esprimere loro i sentimenti di vicinanza e solidarietà per la tragedia accaduta.

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Sono critiche ma stazionarie le condizioni di Kahoula Louhabi, la ragazza di origine marocchina sopravvissuta alle correnti del Secchia che hanno ucciso le sue due sorelline. -

Sassuolo, 6 agosto 2015 - 

Khaoula ha lottato contro il fiume mentre cercava di salvare le sue sorelline dall'abbraccio mortale delle acque.
Ora sta lottando anche contro la morte. Le sue condizioni, a due giorni dall'incidente che ha provocato la morte delle sue sorelle, di otto e diciotto anni, sono ancora molto critiche, ma sono stabili, fanno sapere i medici dell'ospedale Sant'Agostino-Estense di Modena.
La ventidueenne, studentessa di Ingegneria all'università di Modena, è rimasta molti minuti sott'acqua dopo aver fatto l'inutile tentativo di portare con sé in salvo le sorelle, che sono state trascinate dall'acqua apparentemente placida del fiume. Sulla riva era rimasta la quarta sorella, di undici anni, che ha chiesto aiuto. I soccorritori sono arrivati subito, ma a poco è servito. Le due più piccole sono decedute. Per Kahoula ci sono voluti quaranta minuti di rianimazione. La giovane donna è grave ma, inevitabilmente, la sua vita non sarà più la stessa. Ci potrebbero infatti essere gravi ripercussioni sul suo fisico a causa di quell'interminabile periodo di incoscienza causato dalla tragedia.

A.K.

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Controlli della Municipale tra sabato 1 e domenica 2 agosto nelle vie di accesso al centro. -

Modena, 3 agosto 2015 -

Guidavano con un tasso alcolemico superiore ai limiti consentiti e sono stati sanzionati. I due automobilisti, un bolognese e un modenese, sono stati sottoposti ad alcoltest durante un servizio notturno della Polizia municipale mirato alla sicurezza stradale che si è svolto nella notte tra sabato 1 e domenica 2 agosto, tra l'una e le 7, e che ha portato a fermare dieci veicoli con identificazione e controllo dei conducenti.
Oggetto di monitoraggio, in particolare, sono state le principali vie di accesso al centro storico cittadino, in particolare via Monte Kosica, viale Montecuccoli, via Emilia Ovest, via Cialdini e largo Garibaldi. Nella situazione specifica, inoltre, il controllo è stato esteso anche al fenomeno della prostituzione: sono infatti state allontanate le persone presenti nelle zone monitorate. Al termine del servizio gli agenti hanno controllato anche le due aree verdi di via Riva del Garda e del Novi Sad, solitamente segnalate come frequentate da persone senza fissa dimora.
Il primo conducente sanzionato, un 25enne residente nel bolognese, è stato fermato poco dopo le 4 su via Cialdini ed è stato trovato con un tasso alcolemico di 0,66 grammi per litro; il secondo, residente in città, è stato fermato intorno alle 5 in largo Garibaldi ed è stato trovato con un tasso alcolemico di 0.71 grammi per litro. In entrambi i casi è scattata una sanzione pecuniaria di 531 euro e la decurtazione di 10 punti sulla patente di guida. Per i conducenti, invece, nessuna denuncia penale in quanto il tasso alcolemico non superava il limite di 1 grammo al litro.
Il servizio effettuato rientra tra quelli programmati in particolare nei weekend estivi dalla Polizia municipale modenese, con la finalità di rafforzare l'impegno per la prevenzione nel campo della sicurezza stradale, anche di ciclisti e pedoni. Tali controlli si aggiungono a quelli che la Municipale svolge con continuità, in collaborazione con la Polizia di Stato, nei circoli, nei locali pubblici e di intrattenimento e nelle aree della città dove sono più frequenti le segnalazioni di schiamazzi e disturbi alla quiete pubblica, per garantire la migliore fruizione possibile degli spazi pubblici nel rispetto dei diritti dei residenti.

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Lunedì, 03 Agosto 2015 15:54

Modena - Evade dai domiciliari: arrestato

Gli agenti lo hanno trovato mentre era intento a passeggiare con la famiglia in viale Gramsci. -

Modena, 3 agosto 2015 -

Nel tardo pomeriggio di ieri, un cittadino di nazionalità marocchina, M.S., nato nel 1978, è stato arrestato dagli agenti della Squadra Volante con l'accusa di evasione.
Lo straniero, riconosciuto dagli operatori di Polizia mentre era intento a passeggiare con la propria famiglia in viale Gramsci, gravato da precedenti penali per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, è stato identificato sul posto ed accompagnato presso gli Uffici della Questura di Modena poiché inottemperante alla detenzione domiciliare.
L'uomo è stato, pertanto, trattenuto all'interno delle locali celle di sicurezza in attesa del processo che verrà celebrato a proprio carico nella giornata di oggi con rito direttissimo.

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Fine settimana di controlli straordinari del territorio: controllate circa 150 persone di cui 80 stranieri e 95 veicoli. Quattro persone denunciate e multa salata per un bar aperto oltre l'orario consentito. -

Modena, 3 agosto 2015 -

I Carabinieri della Stazione di Mirandola hanno effettuato nel fine settimana un servizio straordinario di controllo del territorio, impiegando una massiccia presenza di Carabinieri con i rinforzi delle Stazioni dell'Arma limitrofe, controllando circa 150 persone di cui 80 stranieri e 95 veicoli. Il servizio svolto con il controllo a tappeto di quartieri e vie ritenute sensibili alla luce di una serie di preliminari servizi di osservazione, ha consentito di effettuare accertamenti mirati, conseguendo un ottimi risultati operativi.

I Carabinieri hanno fermato 3 giovanissimi nomadi a bordo di un'autovettura nel cofano della quale è stato trovato un compressore e alcuni attrezzi da lavoro risultati, a seguito di verifiche, rubati da un garage qualche giorno fa. I tre sono stati denunciati per ricettazione e il materiale è stato restituito al legittimo proprietario. Durante i controlli è stato fermato anche un 30enne nordafricano, in regola con il permesso di soggiorno, a cui è stato perquisito uno zainetto nel quale i Carabinieri hanno trovato due smartphone, diverse cover e accessori per telefonia mobile provento di furti commessi nei centri commerciali della città di "Pico". Anche questo materiale è stato restituito agli aventi ai proprietari e l'uomo denunciato per ricettazione. Da questi riscontri sono iniziati ulteriori accertamenti per individuare gli autori dei furti e a chi dovesse essere piazzato il materiale in questione.

Anche gli esercizi aperti al pubblico sono stati sottoposti a controlli dai Carabinieri che, nella notte di sabato, hanno contravvenzionato un bar applicando una multa di quasi 10.000 euro perché trovato aperto alle 4.00 di mattina, ben oltre l'orario consentito mentre somministrava alcolici a circa una decina di persone, tra cui anche qualche pregiudicato.

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Il Prefetto Fulvio della Rocca Vice Capo della Polizia, dopo oltre 40 anni di servizio nell'Amministrazione dell'Interno, lascia per raggiunti limiti d'età. -

Modena, 3 agosto 2015 -

Napoletano, coniugato e padre di due figli, nonno, il Prefetto Fulvio della Rocca è definito dai suoi più stretti collaboratori uno "sbirro vero", e dai media "il poliziotto social", perché non è stato solo un grande investigatore ed esperto di ordine pubblico, ma anche molto attento ai cambiamenti e alle tecnologie; ha traghettato la Questura e la Prefettura nella comunicazione 2.0, aprendo profili Facebook e Twitter, e in tutte le città dove ha lavorato, dicono di lui che sia prima un grande uomo, piuttosto che un grande Questore e Prefetto.
Contraddistinto da una identità forte, non ha mai avuto paura del confronto, anzi lo ha cercato sempre nella consapevolezza che sono le buone relazioni che aumentano la qualità della nostra vita. "E non è vero che possiamo averle solo con chi la pensa come noi. Talvolta è il diverso da noi che può darci di più. In sintesi, la qualità di una relazione o di un rapporto professionale non sempre dipende dalle opinioni personali e le esperienze condivise migliorano il nostro punto di vista".

Conosciuto ed apprezzato in tutta Italia ed anche all'estero, appartiene anche lui alla fantastica "Squadra del 1975", quella generazione di giovani che vincono in quell'anno il concorso per Commissario di Polizia e faranno poi la storia della stessa Polizia di Stato.
Due di loro diverranno infatti "Capi", Antonio Manganelli e Alessandro Pansa, mentre altri due, come Della Rocca, saranno "Vice".
Altri, purtroppo, con eguali doti e qualità da vertice non ce l'hanno fatta, perchè colpiti dalla mafia e dal terrorismo, Cassarà e Albanese.
Il Prefetto Della Rocca ha iniziato la carriera da Commissario a Mantova, per poi spostarsi al Sud, Gioia Tauro e Reggio Calabria, per risalire a Bologna; nel 2001 la nomina a Questore ad Agrigento, a cui seguiranno Ravenna, Pisa, Venezia, e infine a Roma, per poi tornare a Ravenna da Prefetto della città, e concludere il brillante percorso professionale da Vice Direttore Generale della P.S.- Direttore Centrale della Polizia Criminale, e il suo percorso è stato sempre caratterizzato dai medesimi obiettivi: la sicurezza dei cittadini ed il benessere del personale.

E proprio per il suo grande equilibrio è stato scelto per dirigere tutti gli Uffici Interforze della Polizia Criminale italiana, dove tra l'altro ha implementato e sollecitato il lavoro sugli osservatori sui furti di rame e sugli atti discriminatori, e ha focalizzato l'attenzione sulle relazioni e la cooperazione internazionale, concludendo importanti accordi bilaterali con diversi collaterali di Polizie estere che hanno portato alla cattura ed al rimpatrio di diversi latitanti (390 nel periodo della sua direzione) primo fra tutti il camorrista Pasquale Scotti, "Pasqualino 'O Collier" personaggio di spicco della camorra 'cutoliana' individuato e arrestato in Brasile dopo quasi 31 anni di latitanza.

Di recente, il Prefetto Della Rocca ha fatto visita alla Questura di Modena portando il saluto del Dipartimento della Pubblica Sicurezza a tutto il personale della Polizia di Stato di questa provincia. Lo stesso, poi, ha fortemente voluto e promosso il tour itinerante dal titolo "Tutti differenti, tutti unici...insieme contro le discriminazioni", che ha fatto tappa a Modena lo scorso 11 maggio e che ha visto la presenza in città di un truck multimediale a disposizione delle scolaresche che hanno preso parte all'iniziativa. Per il medesimo evento la Questura di Modena ha organizzato un convegno presso la sede di Via Palatucci incentrato proprio sul tema dell'integrazione.

Pubblicato in Cronaca Emilia
Venerdì, 31 Luglio 2015 17:38

Sequestrato un cantiere edile nel Modenese

I Carabinieri di San Prospero hanno sequestrato un cantiere per irregolarità sulla normativa delle assunzioni e sulla sicurezza. -

Modena, 31 luglio 2015 -

Questa mattina i Carabinieri della Stazione di San Prospero coadiuvati da quelli dell'Ispettorato del Lavoro di Modena hanno controllato due cantieri edili e ne hanno sequestrato uno per irregolarità sulla normativa delle assunzioni e sulla sicurezza. Il cantiere in questione è un'abitazione privata su cui erano in corso lavori di consolidamento e ristrutturazione post-sisma. Durante i controlli è emerso che dei tre lavoratori (magrebini), uno era stato impiegato senza un regolare contratto di lavoro e peraltro era anche privo di permesso di soggiorno. Pertanto il titolare della ditta è stato denunciato per sfruttamento della manodopera clandestina e il cantiere sospeso. Inoltre sono state riscontrate numerose violazioni sulla sicurezza dei lavoratori tra cui ponteggi pericolosi e mancanza di protezione contro le cadute degli operai. Oltre alla sospensione dell'attività sono state inflitte sanzioni amministrative per un ammontare di circa 15.000 euro.

Pubblicato in Cronaca Modena
Venerdì, 31 Luglio 2015 13:12

Chiuso laboratorio tessile cinese nel modenese

I controlli dei Carabinieri hanno riscontrato 3 lavoratori in nero, privi di un regolare contratto di assunzione. -

Modena, 31 luglio 2015 -

I Carabinieri della Stazione di San felice sul Panaro unitamente ai militari dell'Ispettorato del Lavoro di Modena hanno eseguito alcuni controlli a laboratori tessili della città, sospendendo l'attività di uno, gestito da cinesi, risultato irregolare. Più precisamente, tre laboratori tessili sono stati sottoposti a verifiche, con il controllo complessivo di circa una quindicina di lavoratori, tutti di nazionalità cinese.

Presso uno dei tre laboratori è stata riscontrata la presenza di 6 lavoratori di cui ben 3 in nero, privi di un regolare contratto di assunzione. I Carabinieri hanno quindi sospeso l'attività del proprietario cinese di 50 anni fino al pagamento della multa prevista -che si aggira attorno a circa 10.000 euro- e la regolarizzazione dei lavoratori in nero.

Il piano terra dello stabile risultava essere stato adibito a laboratorio, mentre i dipendenti dormivano in alcuni appartamenti situati al piano superiore.

L'attenzione rivolta dai Carabinieri al regolare svolgimento delle attività commerciali ed imprenditoriali è di alto livello, sia per salvaguardare la tutela dei diritti dei lavoratori sia per assicurare una regolare concorrenza del mercato, la cui violazione determina una distorsione nella presenza delle attività imprenditoriali, producendo maggiori vantaggi per quelle che operano in maniera sleale e penalizzando quelle più virtuose e rispettose delle normative vigenti. L'illegalità nelle attività imprenditoriali e commerciali, oltre a distorcere le regole della concorrenza, sono elementi di attrazione per altre forme di illiceità che poi si diffondono nell'ambiente circostante, inquinandolo. È necessario preservare il territorio anche da queste forme di criminalità che contribuiscono a rendere meno sicuro e tutelato il Paese.

Pubblicato in Cronaca Modena

L'uomo, con svariati precedenti, è stato identificato grazie alle telecamere di videosorveglianza. I due personal computer contenevano importanti dati sensibili di pazienti ad alto rischio, nonché informazioni e notizie di tutti i pazienti ricoverati. -

Modena, 31 luglio 2015 -

Personale in servizio presso il Posto di Polizia dell'ospedale civile "Sant'Agostino-Estense" di Baggiovara (Mo) ha denunciato in stato di libertà un cittadino di nazionalità moldava, M.G., nato nel 1981, con l'accusa di danneggiamento e furto aggravato.

Lo lunedì scorso, infermieri in servizio presso il reparto di Neurochirurgia hanno riscontrato l'assenza di due personal computer all'interno dei quali erano archiviati importanti dati sensibili di pazienti ad alto rischio, nonché informazioni e notizie di tutti i pazienti ricoverati dal 2012 ad oggi, informando subito la Polizia.

Gli accertamenti effettuati hanno fatto emergere che nella serata di domenica 26 luglio, un uomo di nazionalità straniera era stato visto da due infermiere armeggiare all'interno di una stanza adibita a deposito barelle del reparto di medicina d'urgenza. Le stesse, poi, lo avevano fatto allontanare, avvisando la vigilanza interna solo una volta resi conto del furto dei due pc.

Il personale di Polizia ha subito acquisito le immagini delle telecamere di video-sorveglianza del reparto partendo dal presupposto che l'uomo potesse essere il parente di un degente. L'autore di quanto accaduto era, infatti, il cognato di un uomo ricoverato nel reparto di neurochirurgia.
La Polizia recatasi presso l'abitazione del paziente in questione dove M.G. era domiciliato ha rinvenuto i due computer corrispondenti alla denuncia sporta dalle infermiere e denunciare in stato di libertà il cittadino moldavo, chiaramente riconosciuto dal personale infermieristico mediante la visione del filmato del circuito di video-sorveglianza.

M.G., sul quale gravano precedenti di Polizia per ricettazione, porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere e possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli è stato, pertanto, denunciato in stato di libertà con l'accusa di danneggiamento e furto aggravato.

Pubblicato in Cronaca Modena
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