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Arrestato dalla Polizia di Stato a Modena il ricettatore della tela del Guercino rubata nella chiesa di S. Vincenzo nel 2014.

Modena, 28 aprile 2017

La Polizia di Stato di Modena ha arrestato, su mandato di arresto provvisorio internazionale emesso dal Tribunale di Casablanca (MAR), un cittadino tunisino di 33 anni, in regola con le norme sul soggiorno e gravato da piccoli precedenti di polizia, residente a Modena.
Il giovane è responsabile di avere ricettato, in concorso, la tela del Guercino raffigurante la Madonna con i Santi Giovanni Evangelista e Gregorio Taumaturgo rubata a Modena, nell'agosto del 2014, dalla chiesa di san Vincenzo e rinvenuta nel febbraio scorso a Casablanca.
È il quinto arresto nell'ambito dell'operazione; gli altri complici sono stati rintracciati in Marocco.
Il tunisino al termine delle operazioni di rito sarà tradotto presso la locale Casa Circondariale a disposizione della Corte d'Appello di Bologna, competente sulla richiesta di estradizione in Marocco.

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Il grave episodio di abbandono di animali è avvenuto a Crociale di Fiorano, nel modenese. L'uomo ha sentito dei flebili miagolii e ha recuperato la borsa. Ora i piccoli sono al sicuro presso una volontaria di Gattopoli e del Centro Soccorso Animali di Modena.

Di Manuela Fiorini

FIORANO (MO) 21 aprile 2017

Stava andando a vuotare la spazzatura di fronte alle scuole Guidotti, a Crociale di Fanano, quando ha sentito dei flebili miagolii provenire da una delle borse adagiate sul cassonetto. L'uomo non ci ha pensato due volte e si è procurato un bastone uncinato per poter "pescare" la borsa. Ha poi potuto verificare che rinchiusi nel sacchetto di plastica, assicurato con due giri di laccio, c'erano due gattini di pochi giorni, con gli occhietti ancora chiusi, strappati alle cure della mamma per fare la più terribile delle fini. Per fortuna, i piani non sono andati come si aspettava l'individuo responsabile di questo gesto criminale, che forse le telecamere della scuola hanno ripreso. La sorte ha voluto, infatti, che gli addetti allo svuotamento dei cassonetti fossero appena passati e che la persona che ha trovato i micini li abbia prontamente recuperati. I piccoli, infreddoliti ma ancora vivi, sono stati affidati a una volontaria di Gattopoli e del Centro Soccorso Animali di Modena. In mancanza della mamma, dovranno essere nutriti ogni due ore e dovranno superare le prime settimane, sempre critiche per i cuccioli così piccoli, prima di trovare una buona adozione, questa volta per sempre.

Pubblicato in Cronaca Modena

L'episodio è accaduto a Mirandola. La piccola stava attendendo la mamma fuori dalla sua abitazione con il cane di famiglia, un levriero, al guinzaglio. All'improvviso, il molosso dei vicini è riuscito a uscire e si è avventato sulla bimba che ha riportato ferite al volto e alle gambe.

Di Manuela Fiorini

Mirandola, 21 aprile 2017

È stata portata al Policlinico in stato di choc e con ferite al volto e alle gambe la bambina di 5 anni che ieri mattina a Mirandola, è stata aggredita da un dogo argentino di proprietà dei suoi vicini di casa.
Ieri mattina, erano circa le 9, la bambina, che abita con la famiglia in via Luosi, stava aspettando la mamma sul marciapiede davanti a casa per andare alla scuola materna. Con lei, al guinzaglio, c'era il suo cane, un levriero. All'improvviso, il dogo argentino, di proprietà dei vicini di casa della bambina, si è avventato su di lei, azzannandola al volto e alle gambe. Le urla hanno attirato l'attenzione della mamma e dei proprietari, che, accorsi, hanno visto il loro cane addosso alla bambina e hanno faticato non poco per fargli mollare la presa. Il cane, come si è appreso poco dopo, era riuscito a eludere la sorveglianza dei proprietari ed era uscito in strada, probabilmente attirato dalla presenza del levriero che la bimba aveva con sé, poi fuggito durante l'aggressione.
Oltre al personale del 118, allertato dagli stessi vicini, sul posto sono intervenuti anche gli agenti di Polizia della stazione locale, avvisati da alcuni passanti. Anche il personale dell'Ausl è stato chiamato a verificare le condizioni del dogo e a decidere del suo futuro. La piccola, che non è in pericolo di vita, è stata sottoposta a un delicato intervento al volto, dove i morsi del cane l'hanno raggiunta al labbro e agli zigomi. Nella tarda mattinata di ieri, anche il levriero fuggito durante l'aggressione del dogo, è stata ritrovato nell'area delle piscine e riconsegnato ai nonni della bambina grazie alla targhetta che aveva sul collare.

Pubblicato in Cronaca Parma

Ha terrorizzato il centro storico di Modena per tre settimane, ma era stato ripreso durante l'ultimo colpo. Preferiva donne e anziani. Si tratto di un cittadino tunisino già arrestato la scorsa estate e condannato a un anno e 8 mesi con pena sospesa.

Di Manuela Fiorini

MODENA, 18 aprile 2017

Si è fermata a dodici scippi la "carriera" del giovane tunisino che, dallo scorso 24 marzo, terrorizzava il centro storico di Modena. Gli agenti della Polizia Municipale lo hanno intercettato e arrestato nella zona di via del Murazzo, dopo che la dodicesima vittima, un anziano appena derubato del borsello in via Giannone, aveva dato l'allarme e avvertito le Forze dell'Ordine.
L'uomo, già arrestato la scorsa estate e condannato a un anno e otto mesi, ma con pena sospesa, aveva pensato bene di riprendere la propria attività criminale mettendo a segno una lunga serie di scippi, alcuni trasformatisi in vere e proprie rapine dopo che alcune delle sue vittime erano state trascinate a terra e costrette a ricorrere alle cure dei sanitari. La sua "zona di azione" era il centro storico, in particolare la zona dei viali del Parco, compresa tra viale Martiri, viale Rimembranze, viale Muratori e via Selmi, e alcune strade limitrofe, tra cui viale Vittorio Veneto, via Carteria, via Gallucci e Calle di Luca. Si avvicinava alle sue vittime, scelte tra i soggetti più deboli, come donne o anziani, strappava loro borse e borselli e si dileguava in tutta fretta in sella alla sua bicicletta.
Durante il penultimo colpo, l'undicesimo, avvenuto alle 21 di sabato 15 aprile ai danni di una ragazza che stava camminando in via Rua Pioppa in direzione di via Gallucci, le videocamere di sorveglianza lo avevano ripreso, fornendo alle Forze dell'Ordine un suo identikit. Lo "scippatore seriale", come era stato denominato, dopo aver colpito nel mezzo della "movida", si era poi ecclissato nella zona buia dietro al Teatro Storchi. Nella notte tra venerdì e sabato, invece, aveva messo a segno addirittura una "doppietta", aggredendo e derubando due donne nel giro di poche ore. Il primo in via Carteria, all'una di notte, quando una ragazza in compagnia del fidanzato viene avvicinata alle spalle dallo scippatore che, sempre in sella alla sua due ruote, le strappa la borsa e si dilegua sfruttando il reticolo di vie circostanti. Appena tre ore dopo, circa alle 4 del mattino, l'uomo torna in azione, con le stesse modalità, in via Amici, all'incrocio con viale Muratori, scegliendo come vittima una 35 enne, incurante dello spiego di forze presenti in zona dopo il suo colpo precedente.
Forse, è stata proprio la sua sicurezza e la prospettiva di farla franca ancora una volta a fargli commettere un passo falso. Dati i suoi precedenti specifici, lo aspetta il carcere.

Pubblicato in Cronaca Modena

Nuovo decreto Minniti: 19milioni per garantire l'espulsione. Ecco cosa prevedono le norme. "Parlamento approva le nuove norme su immigrazione. Tempi più rapidi per diritto asilo. Strumenti più efficaci per accoglienza e integrazione". Così il premier Paolo Gentiloni dopo l'approvazione del decreto alla Camera.

di Alexa Kuhne

Roma, 12 aprile 2017

Si chiama 'Decreto migranti' e contiene 23 articoli che regoleranno l'immigrazione nel nostro Paese, nelle regioni maggiormente toccate dal problema, come l'Emilia-Romagna.
Tra i punti del decreto ci sono quelli che riguarderanno i nuovi Centri di permanenza per il rimpatrio, il taglio dei tempi di esame per le domande di asilo, l'eliminazione di un grado di giudizio per i ricorsi, la possibilità per i richiedenti di svolgere lavori di pubblica utilità gratuiti e volontari e la gestione dei 19 milioni di euro previsti per garantire l'esecuzione delle espulsioni.
Il documento è stato appena firmato dai ministri Marco Minniti ed Andrea Orlando e ha avuto il sì definitivo dell'Aula della Camera con 240 voti favorevoli, 176 i contrari, 12 astenuti. Sul testo ieri il governo aveva incassato la fiducia a Montecitorio.
I cittadini extracomunitari, in base a quanto emerge dal decreto, stazioneranno nei centri di riconoscimento, altri anni nei centri per richiedenti asilo, altri anni nei centri per il rimpatrio.

In sintesi le norme:

CPR AL POSTO DEI CIE - Al posto dei vecchi Cie saranno creati in ogni regione i Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr), 1.600 posti in tutto, preferibilmente fuori dai centri urbani e vicino ad infrastrutture di trasporto. Queste strutture ospiteranno i migranti da rimandare in patria. Per garantire l'esecuzione delle procedure di espulsione vengono stanziati 19 milioni di euro. Le disposizioni escludono il trattenimento nei Centri di persone "in condizioni di vulnerabilità". Previsto l'accesso ai Centri, senza previa autorizzazione, per i parlamentari e gli altri soggetti ammessi a visitare le carceri.

TAGLIO TEMPI RICORSI SU ASILO - Altro punto fondamentale è il taglio dei tempi di trattazione delle domande di asilo, aumentate nel 2016 del 47% rispetto all'anno precedente (in tutto sono state 123mila). Ci sarà l'assunzione straordinaria di 250 specialisti per rafforzare le commissioni di esame delle richieste. Vengono poi istituite 26 sezioni specializzate in materia di immigrazione ed asilo presso ciascun tribunale ordinario del luogo in cui hanno sede le Corti d'appello. Deciso inoltre il taglio dell'appello per i ricorsi contro il diniego dello status di rifugiato, che diventa ricorribile solo in Cassazione.

LAVORI PUBBLICA UTILITA' PER RICHIEDENTI ASILO - Il decreto prevede la promozione dell'impiego di richiedenti asilo in lavori di pubblica utilità gratuiti e volontari, ad opera dei prefetti, d'intesa con Comuni e Regioni.

PROROGA SOSPENSIONE TRIBUTI PER LAMPEDUSA - Nell'articolato è stata infine inserita la proroga fino al 15 dicembre 2017 della sospensione dei versamenti tributari a favore dei contribuenti di Lampedusa.

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Dal convegno dell'Amrer - associazione dei malati reumatici - informazioni corrette sull'uso della cannabis a scopo terapeutico, già utilizzata ampiamente in Emilia-Romagna.

di Alexa Kuhne

Bologna, 10 aprile 2017 

Chiarezza sull'uso della cannabis a scopo terapeutico. E' quello che si chiede per sfatare pregiudizi che non permettono di rendere agevole l'accesso a terapie alternative ai farmaci.
In Emilia-Romagna sono 200 i pazienti - per la maggior parte si tratta di donne sui 56 anni - che ricorrono alla cannabis terapeutica, con buoni risultati su dolori cronici derivanti da malattie come la sclerosi multipla ed i dolori neuropatici. I pazienti affetti da patologie reumatiche sono sempre più coscienti delle possibilità offerte da cure diverse da quelle classiche e vogliono che se ne parli per fare chiarezza e per avere accesso a terapie alternative.

Di pregiudizi e di informazioni errate ne circolano ancora tanti, è stato detto al convegno Amrer, l'associazione dei malati reumatici dell'Emilia-Romagna, all'ospedale Maggiore di Bologna.
Tra le testimonianze, quella di Elisabetta Biavati, fondatrice del "Gruppo dolore e cannabis terapeutica", una associazione nata proprio per dare consigli utili a chi vuole intraprendere la strada della terapia alternativa.
Facciamo un po' di luce su questa possibilità. La cannabis terapeutica è legale in Italia dal 2013 e quindi può essere prescritta.
In regione è stata regolamentata con una legge e una delibera che ne definisce gli usi: in particolare è utilizzata per la riduzione del dolore associato a spasticità nella sclerosi multipla e per la riduzione del dolore neuropatico cronico, solo nei casi resistenti alle terapie convenzionali. In questi casi, il costo è coperto dal servizio sanitario, in tutti gli altri usi clinici il paziente può avere la prescrizione, ma a suo carico.
A mancare, fino ad ora, è l'informazione istituzionale. La possibilità di accedere a questo tipo di terapia è data dal medico di famiglia.
Attualmente, in Emilia-Romagna, sono 195 i pazienti in cura, 140 fra i 19 e i 65 anni, 54 persone con più di 65 anni.
La somministrazione avviene per via orale (decotto da preparare a domicilio ed estratti oleosi in gocce) o per via inalatoria, tramite vaporizzazione. La cannabis per uso medico non può essere fumata.
I pazienti reumatici rientrano a pieno titolo nella categoria di malati cronici che vuole avvicinarsi alla cannabis terapeutica: persone affette da fibromialgia, artriti, neuropatie. La cannabis non è la panacea di tutti i mali, ma rappresenta una grande opportunità e speranza.
"I dati scientifici sull'efficacia nel trattamento di artriti e osteoartrosi sono ancora scarsi e le sperimentazioni cliniche sono pochissime", avverte Riccardo Meliconi, dell'Istituto Rizzoli.

Pubblicato in Cronaca Emilia

Grazie al Progetto Carta Etica di UniCredit, ieri è stato donato alla Croce Gialla di Parma un pulmino dedicato al trasporto di pazienti disabili.
L'organizzazione di volontariato ONLUS, da tempo impegnata sul territorio, ha potuto acquistare il mezzo dotato di defibrillatore DAE, radio ricetrasmittenti, zaino di soccorso, navigatore satellitare, kit di primo soccorso e due carrozzine con accessori di sicurezza.

Il Progetto Carta Etica di UniCredit si realizza grazie a UniCreditCard Flexia Etica, la carta di credito che senza costi aggiuntivi per il titolare, destina il 2 per mille di ogni spesa effettuata ad un fondo destinato a iniziative e progetti di solidarietà sociale. Un segno concreto di come UniCredit sia una banca vicina anche alle istanze sociali del territorio.

Sfoglia qui sotto tutte le foto della presentazione, ph. Francesca Bocchia

 

Pubblicato in Cronaca Parma

Ieri a Parma è arrivato il leader della Lega Nord Matteo Salvini per presentare la candidata, avvocato parmigiano, in lizza alle prossime elezioni comunali. Grande spiegamento di forse dell'ordine, per l'incontrato con i cittadini che si è svolto all'hotel Stendhal di via Verdi, al termine del quale il segretario della Lega Nord e Laura Cavandoli si sono prestati a foto con i presenti.

SALVINI PRESENTAZIONE CANDIDATA SINDACO PARMA 2017 041

SALVINI PRESENTAZIONE CANDIDATA SINDACO PARMA 2017 116

"Vivo a Parma, una città che è cambiata tanto nel tempo. Da piccola andavo a scuola a piedi da sola, oggi non è più possibile" esordisce la Cavandoli. "Non può succedere che un medico venga picchiato nel suo ambulatorio per rubargli l'orologio, o che a una ragazza venga scippata la borsa in pieno pomeriggio in via Farini. Le Ztl hanno desertificato il centro storico, con conseguenti problematiche sulla sicurezza e il degrado. Per quanto riguarda i servizi, essi devono andare ai parmigiani, a chi vive nel territorio. Ci sono delle sentenze che stabiliscono che si può fare. Non può essere sfrattato chi ha sempre pagato le tasse, e assegnata la casa a uno che è appena arrivato, magari con otto figli. Poi c'è tutto il discorso della cultura e del Festival Verdi. Ma non c'è solo Verdi. Possiamo iniziare a fare rete con altre realtà".

"Oggi accetto questa indicazione ad essere candidata che mi onora. – conclude la Cavandoli – Vogliamo dialogare con i comitati civici e i cittadini che vogliono occuparsi della loro città. Puntiamo ad una coalizione il più ampia possibile. Vogliamo essere trasversali e rappresentare tutta la città".

Sfoglia tutte le foto qui sotto, ph. Francesca Bocchia

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Anima del Principato di Francia Corta, si è spento a Verona il 28 marzo all'età di 68 anni dopo un malore. I funerali si terranno il 31 marzo, alle ore 10.30, nella Chiesa di via Posta a Mirandola.

Mirandola, 30 marzo 2017

Doti da manager e spirito da fanciullo, Enrico Castellazzi, 68 anni, era l'"anima" della Società Principato di Francia Corta, di cui era tesoriere, amministratore e organizzatore dei numerosi eventi che ogni anno, si tenevano a Mirandola, come la Festa di Primavera, in programma il prossimo 23 aprile, la Fiera Mercato di novembre, la Festa di Fine anno, spettacoli e sfilate storiche che Castellazzi portava in trasferta in tutta Italia. Regalava sogni e faceva sentire un po' tutti principi e principesse, ma anche dame, nobili e cavalieri, vestendo il suo "popolo" con sottogonne, parrucche e crinoline. Compreso lui, il cui sguardo si accendeva di una luce speciale ogni volta che si calava nei panni di un uomo d'altri tempi. Se ne è andato all'improvviso, a 68 anni, lo scorso 28 marzo, a Verona, dove era ricoverato dopo essere essersi sentito male durante la partecipazione al Carnevale di Lugagnano. I funerali di Enrico Castellazzi si terranno domani 31 marzo, alle 10.30 presso la Chiesa in via Posta 55 (Parrocchia di Santa Maria Maggiore) con partenza da Terracielo Funeral Home.

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Lotta al contrabbando di sigarette: scoperti due depositi di stoccaggio nel nord italia, uno a Parma e uno a Bologna. Sequestrate circa 10 tonnellate di tabacchi illeciti e arrestate 3 persone.

Parma, 30 marzo 2017

Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Napoli continua ad assestare durissimi colpi alle organizzazioni criminali che gestiscono, nell'hinterland napoletano, il traffico illecito di sigarette di contrabbando.
In particolare, nell'ultimo intervento sono state sequestrate circa 10 tonnellate di sigarette, recanti il marchio "Regina", "D&B" e "Diana" - per un valore di mercato stimabile in oltre 2 milioni di euro, consentendo l'arresto di 3 soggetti, uno di nazionalità rumena e due italiani.
L'operazione ha ulteriormente confermato la tendenza delle consorterie contrabbandiere, manifestatasi più volte negli ultimi tempi, di "delocalizzare" la loro attività illecita appoggiandosi a depositi situati nell'Italia del Nord.
I magazzini scoperti si trovavano nel Bolognese e in provincia di Parma con la funzione di depositi dove far confluire grosse quantità di tabacchi di contrabbando - prevalentemente provenienti dai Paesi dell'Europa dell'Est - lontano dalla sempre più monitorata zona partenopea. Una volta accumulata una grossa quantità di merce, il sodalizio criminale avrebbe certamente iniziato a frazionare i tabacchi in carichi di piccole dimensioni, in modo tale da ridurre al minimo le eventuali perdite legate a potenziali sequestri delle Forze dell'ordine.

Questo nuovo canale di approvvigionamento e tale rinnovata rotta illecita sono stati bloccati sul nascere dal GICO del Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli che ha evitato l'immissione sul mercato illegale di una notevole partita di sigarette di contrabbando, la quale - oltre ad alimentare ulteriormente la già florida rete di smercio partenopea - avrebbe comportato un danno per le casse erariali di oltre 1,5 milioni di euro.
I militari della Guardia di Finanza, grazie alla collaborazione fornita dai Reparti del Corpo territorialmente competenti, hanno individuato i depositi di stoccaggio ubicati nei comuni di Colorno (PR) e Argelato (BO).

All'interno di questi magazzini, infatti, sono stati sorpresi tre soggetti, tutti tratti in arresto in flagranza di reato, intenti a preparare per la consegna l'ingente quantitativo di tabacchi di contrabbando, abilmente occultato all'interno di oltre 100 bobine di cartone compresso e incastonata in diverse decine di grossi bancali di mattoni.

sequestro-sigaretteillegali

La descritta operazione, oltre a infliggere un'altra severa battuta d'arresto alle fonti di approvvigionamento del mercato illecito di sigarette in territorio campano e, di conseguenza, alle finanze delle organizzazioni che ne gestiscono i relativi traffici, testimonia le straordinarie "capacità di adattamento" di un sistema criminale che, oltre a disporre di notevoli risorse finanziarie e logistiche, è in grado di muoversi su tutto il territorio nazionale senza difficoltà, trovando punti di appoggio e di penetrazione in ogni parte del nostro Paese.

Pubblicato in Cronaca Parma
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