Una "novità", la preziosa consulenza di Stefano Saccani Parma- professionista nel settore Beauty. RENATA GORRERI ci introduce nel suo elegante e raffinato Hair - Spa- Beauty Salon e presenta uno dei suoi "must" tra i trattamenti capelli evocando gli antichi rituali giapponesi. Assolutamente da provare!
Il negozio di Stefano Saccani è un icon-store che occupa una superficie di 1300 mq. disposta su tre piani. Al piano terreno possiamo trovare una selezione esclusiva di brand di profumeria, cosmetica, accessori e oggetti di design. Al primo piano si trova lo spazio dedicato alla cura dei capelli, mentre al secondo piano c'è la sezione benessere e l'esclusivo spazio Privé.
Gli spazi, gli arredi e i colori sono accuratamente studiati per dare benessere generale e fare sentire a proprio agio la clientela, in modo che possa scegliere il trattamento più adeguato, nel più totale relax.
In questo splendido ambiente, Stefano ci propone il trattamento cult del mese di Gennaio: l'Ofuro.
L'Ofuro è un trattamento di bellezza per i nostri capelli e un "must" per l'area Hair-Spa all'interno del salone Stefano Saccani e già il suo nome evoca lontane tradizioni di cura e benessere di origine giapponese. Ormai sappiamo che i giapponesi sono maestri nel culto della bellezza e riservano particolari attenzioni alla cura dei capelli e della cute.
Dapprima sarà valutata una accurata selezione di shampoo, balsamo, maschera, colore, ma possiamo fare di più. Ofuro è infatti un'antica e particolare tradizione dedicata al rituale di lavaggio che consente una corretta e suprema pulizia della cute e dei capelli, promuove un senso di benessere assoluto attraverso la tecnica del massaggio cute-mani-piedi con oli essenziali e vapore micronizzato.
Un trattamento totale che permette una detersione completa, perfetta e un relax totale. Proprio quello che ci vuole per completare un percorso detossinante dopo le feste.
Stefano Saccani, con le sue approfondite conoscenze e competenze, ce lo propone come trattamento tipico della stagione fredda e vi aspetta nel confort del suo salone elegante e sofisticato.
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I Paperoni del mondo sempre più ricchi o forse no. L'informazione, sempre più di parte, rischia di diventare complice dell'ingiustizia e di alimentare l'atomizzazione degli scontri sociali e l'odio tra i rappresentanti delle diversità.
di Lamberto Colla Parma 22 gennaio 2017
Otto "Paperoni" del mondo possiedono la fortuna dei 3,6 miliardi di persone più povere. Il rapporto di OXFAM presentato, alla vigilia del World Economic Forum di Davos, in Svizzera ha suscitato un'interesse mediatico immediato. Nel giro di un paio di anni, da trecento che erano i supermiliardari che possedevano la metà della ricchezza terrestre si è scesi drasticamente a 8.
La teoria che ha fatto il giro delle emittenti e dei telegiornali, per quasi tutta la settimana, è che nel mondo la ricchezza, anziché distribuirsi come era nelle aspettative post caduta del muro di Berlino, si stia concentrando sempre più.
E' vero che la crisi di "lavoro" che l'Italia sta vivendo dal 2008 non favorisce il pensiero positivo e se a questo elemento si aggiunge la diffusa morbosità per le tragedie e i drammi, il gioco è fatto, i giornali venduti, i telegiornali e le decine di talk show seguiti, per buona pace della pubblicità.
A restare delusa rimane solo la verità.
Il problema della diseguaglianza è un problema serio e che andrebbe affrontato con politiche economiche imperniate sul lavoro e con politiche di welfare per i casi più estremi.
Concentrando invece tutto sul tema della ricchezza elettroforetica, attratta quindi prevalentemente da un solo polo, altro non si fa che alimentare il disagio e l'odio sociale.
Osservando invece la questione della ricchezza da un altro punto di vista e seguendo l'indagine che annualmente redige FORBES i soliti Supermiliardari, come riportato da "Il Foglio", hanno anch'essi perduto enormi sostanze patrimoniali.
L'invito quindi è di leggere i due articoli di parte, quello redatto sul Fatto Quotidiano a cura del giovane filosofo Diego Fusaro e quello pubblicato su il Foglio, redatto da Luciano Capone affinché possiate farvi una vostra soggettiva opinione.
Personalmente ritengo che si stia esagerando nell'esaltazione delle differenze.
Lo scontro che un tempo, non tanto lontano, era appannaggio delle due classi sociali, gli operai e gli imprenditori, oggi si è atomizzato. Bianchi contro neri, belli contro brutti, ricchi contro poveri, etero contro omosessuali, migranti contro poveri autoctoni, vegani contro onnivori e così via.
All'appello manca solo l'intelligenza, troppo poco diffusa, per cui lo scontro è già stato vinto a tavolino dall'ignoranza. E l'odio si impadronirà di tutti noi.
Siete pronte a fare un esperimento tra musica e profumi lasciandovi trasportare da sensazioni ed emozioni? Una fragranza associata ad un brano musicale per avvicinarci un po' a quei creatori di fragranze che trovano nella musica un perfetto ispiratore.
di Renata Gorreri
Rimango sempre affascinata dalle storie che ci sono dietro alla creazione di un profumo e anche da quelle che ispirano gli amanti dei profumi. Un pensiero, una filosofia, una certa persona, un carattere, una sinfonia.
Qual è il pensiero che fa scattare la scintilla della composizione olfattiva, che sta alla base di una creazione artistica, che fa emergere una memoria olfattiva, che provoca un flashback, che fa emergere un ricordo musicale?
Una canzone romantica, per esempio.
Un uomo che aspetta che la sua donna sia pronta per andare insieme ad un party. Ma che bisogno c'è di passare tanto tempo a scegliere abiti e acconciatura? "You're so wonderful tonight". Per rappresentare questo momento l'elemento principale - il patchouli -, solitamente terroso, saponoso e unto, viene arricchito e ammorbidito per caratterizzare meglio la protagonista della fragranza. Una bionda, vellutata e luminosa hippie, la cui bellezza arriva fino a noi aggiornata e resa più contemporanea. Un'anima rock e 70's inebriante, ma ingentilita dal bergamotto e dal muschio.
Altre volte c'è un unico fiore narcotico e voluttuoso, la tuberosa, che soggioga e orchestra tutti gli altri: giacinto, gardenia, mughetto e iris, e insieme fanno un gran fracasso. La tuberosa a modo suo è una femmina rock, così coinvolgente e affascinante da potere conquistare una tra le più grandi star del firmamento musicale, provocandole struggenti ricordi di una persona a lei molto cara. Si tratta di un fiore che rilascia il suo profumo solo dopo il tramonto e forse per questo, in tempi passati, era considerato il fiore del peccato ed era proibito alle ragazze di annusarlo, nel timore che potessero cadere in tentazione.
www.youtube.com/watch?v=fPL2kuFnUT8
La creazione del profumo è una forma d'arte molto vicina all'arte della musica, tanto che un giovane pianista francese ha creato, in associazione con alcuni grandi nomi della profumeria, alcune composizioni da ascoltare annusando i profumi creati espressamente per quell'armonia. Un nuovo modo di oltrepassare le barriere sensoriali, adottato anche da un eclettico musicista californiano, insieme a un profumiere tailandese.
www.youtube.com/watch?v=AgrMwxSb6NI
Anche la musica sacra ispira gli artisti del profumo. Suonare, comporre e improvvisare con il grande organo di una cattedrale è un'esperienza totalizzante che eleva lo spirito al di sopra della materia, come creare un profumo è un concerto di sensazioni.
www.youtube.com/watch?v=sacA48pBuA4
"Je ne savais plus vraiment si je respirais de la musique, ou si j'entendais des parfums." Guy de Maupassant
Inspirers:
Laboratorio Olfattivo - Patchouliful, Eric Clapton - You're Wonderful Tonight;
Robert Piguet - Fracas, Madonna – Promise to Try ;
Laurent Aussolen – Sentire;
Nick Monaco – Half Naked;
Filippo Sorcinelli – Sauf Debut
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E' giunto il tempo dei buoni propositi. Dopo 40 giorni dedicati all'ingrasso forzato e ogni organo, interno ed esterno, messo alla prova annuale dello stress-test delle "Feste Natalizie" ecco che d'incanto, all'alba del nuovo anno, si apre la stagione dei buoni propositi che, a differenza del periodo precedente (40 giorni fantozziani), dureranno giusto il tempo dell'arrivo della Befana.
di Lamberto Colla Parma 08 gennaio 2017
"Quest'anno smetto di fumare" e/o "mi iscrivo in palestra" sono i classici e sempreverdi buoni propositi che ricorrono ogni anno, come le "lacrime del coccodrillo" dopo avere consumato la sua ultima preda. E così, appena il sole inizia a sorgere sul nuovo anno, ecco la schiera dei fiduciosi del pronto recupero della linea, peraltro già perduta almeno 10 anni prima, sfoggiare la nuova e sgargiante tuta da ginnastica, regalo dalla suocera la sera di Santa Lucia, cuffiette penzolanti dalle orecchie ben protette dal paraorecchie peloso (dono della nipotina adolescente), palesarsi sull'asfalto per la salutare e programmata prova campestre del primo dell'anno.
Sfoggiando il nuovo "smart watch", capace di registrare ogni battito vitale e di chiamare il medico di famiglia e altri 20 numeri di emergenza in caso di potenziale ictus o di infarto, i novelli Mennea, bardati di tutto punto con i regali ricevuti sin dalla fantozziana cena aziendale di fine novembre, trotterellano concentrati ripetendo a mente il programma stabilito dal proprio coach elettronico, padroni indiscutibili delle strade, finalmente libere da autovetture e mezzi pesanti, fieri che a ogni saltello potranno fare a meno di un buco della cintura.
Alla fine, dopo un sana quanto salutare corsa di ben 15 minuti seguita da una sessione di 30 minuti di stretching, quello che ci vuole è il tonificante bagno con le essenze, i profumi e le creme, ricevuti in dono dalla moglie o fidanzata accompagnati dal biglietto di stimolo ai buoni propositi che conclude "...E' ora che ti prendi cura di te! Ti Amo ... ma..." . Difficile capire se è un consiglio, una minaccia o una dimostrazione d'affetto, fatto sta che è sempre prudente dare dimostrazione di avere perfettamente inteso il messaggio. Così, ben lavati, profumati, sbarbati e rigenerati, avvolti nel nuovo e "morbidoso" accappatoio, anch'esso regalo riciclato, e raccolto l'ultimo libro di Bruno Vespa, ancora intonso dalla sera del 24 dicembre, il nostro rinnovato uomo è pronto per la seduta di lettura sulla poltrona preferita, per l'occasione svestita della stoffa protettiva che l'ha avvolta per i precedenti 364 giorni. E, tra una pagina e l'altra finalmente si può gustare una boccata d'aria salutare emessa dalla sigaretta elettronica (autoregalo dell'ultimo momento), simbolo universale di un cambiamento di vita in atto. Così, avvolto dalla nebbia artificiale, stanco ma rilassato dalla seduta ginnica, l'eroe crolla in un profondo sonno con Vespa sul grembo, aperto alla prefazione.
Domani sarà un nuovo giorno e tutto tornerà come era al gennaio dell'anno precedente e dei buoni propositi si perderà traccia già al risveglio dalla pennichella.
Una piccola guida di ispirazioni e "must have" per essere perfette ed impeccabili in attesa dell'anno nuovo. A Capodanno la parola d'ordine è splendere senza dimenticare i dettagli.
di Federica Fasoli
Il dilemma, si sa, torna puntuale ogni volta. Dopo gli addobbi natalizi, la corsa ai regali dell'ultimo momento, i mirabolanti pranzi con i parenti ecco arrivare lei, la fatidica e drammatica domanda in vista della serata più scintillante dell'anno: cosa indossare per la notte di San Silvestro? Niente panico! A togliervi ogni dubbio ci saremo noi di FlashOn Mag con questa piccola guida di ispirazioni e "must have" per essere perfette ed impeccabili in attesa dell'anno nuovo.
PAROLA D'ORDINE: SPLENDERE!
La tendenza per antonomasia della notte di Capodanno è quella di essere brillanti, di risplendere di luce propria. I colori dominanti sono l'oro, il bronzo, il rame e l'argento sapientemente giocati su tessuti laminati, tecnici, damascati o con cascate di cangianti paillettes. Per le meno temerarie che non se la sentono di optare per il total look, questi preziosi colori si possono declinare solo negli accessori attraverso scintillanti decolletees o raffinatissime clutch, a mano o a tracolla.
STILI E MONOCROMIE
Eccezion fatta per qualche innovazione, come ad esempio il ritorno in pompa magna del velluto e delle gonne plissettate, l'inverno 2016-2017 ci ha regalato un'ampia continuità con gli stili degli anni precedenti, confermando anche l'importante presenza dei dettagli in ecopelliccia o piume di struzzo. Che l'abito sia lungo o corto, nel caso in cui si preferisca un colore monocromatico alle lucenti tonalità sopra enunciante, si può optare per il classico rosso, senza dimenticare le sfumature sui toni del borgogna, o per il verde, in particolare nella sua variante "lush meadow", un punto intenso di smeraldo indicato da Pantone come uno dei colori più di tendenza della stagione.
Tuttavia, per andare sempre sul sicuro e non sbagliare mai un colpo, il colore passe par-tout è sempre lui, Sua Maestà il nero. La raccomandazione è quella di alternarlo ad accessori a contrasto, come si è detto, in oro o in argento, o in tonalità accese molto in voga al momento.
IMPORTANTI DETTAGLI
Per completare il look, attenzione nella scelta dei gioielli: anche nelle notti più scatenate bisogna prestare la giusta accortezza alle componenti del proprio outfit, bilanciando le parti ed evitando eccessi che potrebbero risultare ridondanti e assolutamente kitsch. Qualora nella mise ci sia almeno un dettaglio con un tessuto cangiante, brillante o colmo di paillettes, è bandita la selezione di gioielli importanti: meglio optare per delle discrete perle o piccoli punti luce come orecchini, mantenendo un'elegante sobrietà anche negli eventuali anelli o bracciali. Al contrario, nel caso in cui si sia scelto un outfit monocromatico e di per sé poco vistoso, via libera a preziosi e scintillanti collier, sfavillanti bracciali e lunghissimi orecchini ricordando sempre di abbinarli in maniera alternata: orecchini pendenti in assenza di girocollo, anelli importanti in assenza di bracciali. Buon anno nuovo a tutte!
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C'è una certezza dedicata alla bellezza che coronerà i mesi dell'anno a venire, si tratta dell'iconico "Calendario Pirelli". I dettagli del nuovo "capolavoro" della fotografia internazionale dedicato quest'anno più che mai alla "bellezza naturale" interpretata dalle più celebri star hollywoodiane.
Di Paola Finardi
Parafrasando Erasmo da Rotterdam, potremmo intitolarlo - Elogio della Bellezza Naturale -
Il nuovo sofisticato Calendario Pirelli 2017, una delle pubblicazioni fotografiche annuali più popolari al mondo, è stato presentato a Parigi il 29 novembre 2016 destando come sempre meraviglia e ammirazione.
Compiendo un passo coraggioso, allontanandosi dagli scatti osé e dei corpi nudi che imperversano un po' ovunque, Pirelli ha affidato questa edizione all'eleganza dell'iconico fotografo Peter Lindbergh, 72 anni, che ha interpretato alcune delle attrici più note del globo fotografandole in pose intimistiche e rivestendole solo della loro bellezza naturale senza ritocchi in postproduzione.
Fra le star di Hollywood ritratte, che rappresentano varie fasce di età e provengono da tutto il mondo, spiccano nomi del calibro di Penelope Cruz, Nicole Kidman, Juliane Moore, Kate Winslet, Charlotte Rampling, Robin Wright, Helen Mirren, Uma Thurman.
Seguendo il trend dell'edizione 2016, fotografata da Annie Leibovitz, il calendario di quest'anno mette in luce immagini che raffigurano un concetto più naturale di bellezza, più vicino alla donna comune, un approccio lontano da alcune campagne del passato, che spesso ruotavano intorno a donne bellissime e irraggiungibili, poco vestite, ritratte in località esotiche da sogno.
"L'idea era quella di raccogliere le migliori attrici del mondo, donne che hanno qualcosa da dire con la propria bellezza scevra da manipolazioni. Attrici che spesso interpretano ruoli di spessore in film impegnati. Le ho avvicinate e ho detto loro che volevo fare qualcosa che fosse un grido contro il terrore della perfezione e della gioventù. L'ideale di bellezza perfetta promosso dalla società è una cosa che semplicemente non può essere raggiunto." ha detto Lindbergh durante un'intervista video in backstage.
L'intento era creare un calendario non impostato su corpi perfetti e irraggiungibili ideali, ma sulla sensibilità e le emozioni, ritrarre dunque donne estrapolando la loro anima, denudandole di ogni orpello e glorificandone l'aspetto naturale.
Per tale ragione è stato intitolato EMOTIONAL.
La mossa del sodalizio Pirelli/Lindbergh del calendario improntato verso immagini meno sessualizzate dei corpi femminili costituisce senza dubbio un forte cambiamento culturale, una vera e propria apertura e una grande rivoluzione in ambito mediatico.
"Guardare con orgoglio il progredire dell'età è un buon esempio di cosa la bellezza naturale dovrebbe essere" ha detto la Kidman, che ha aggiunto "il coraggio di essere se stessi è l'epitome di fiducia e di potere".
"E' come fare un colloquio, ma con una macchina fotografica" ha detto l'attrice Uma Thurman parlando della sua esperienza con il fotografo tedesco.
La donna estranea allo star system in questa edizione del calendario è Anastasia Ignatova, docente di teoria politica all'Università Statale di Mosca per le Relazioni Internazionali.
Lindbergh ha scattato le foto fra maggio e giugno in cinque differenti luoghi: Berlino, Los Angeles, New York, Londra e sulla spiaggia di Le Touquet, in Francia.
Una cusiosità: i calendari Pirelli non possono essere acquistati.
Ne vengono stampati circa 33.000 ogni anno e consegnati in dono ai Top Client mondiali e a un certo numero di VIP.
Infine, come non approfittare di questo argomento?
Auguro, dunque, a tutti voi un Nuovo Anno colmo di stupefacente Bellezza!
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Presto ci attende la festa più scintillante dell'anno. Anche le nostre piccole "teen-ager" tengono d'occhio la moda e le varie tendenze e così MARIASOLE ci indica quelle che sono le preferenze in fatto di acconciature per le feste....non perdetevi le news!
Di Mariasole
In questi giorni di festività tutto diventa magico dall'albero decorato ai regali scartati da poco e poi le lucine che illuminano la casa e la città, tutto crea l'atmosfera che ogni anno rinnova le tradizioni familiari.
Tutto questo splendore porta a pensare alle giornate all'insegna della festa e all'outfit da indossare.
Elemento fondamentale per queste giornate e serate indimenticabili sono le pettinature da abbinare agli abiti indossati.
Per mettere in risalto le sfumature di colore, naturali o no, lo CHIGNON ALTO è un'arma vincente: occorre dare un volume esagerato allo chignon cotonando i capelli e poi legarli in una coda, girarli attorno all'elastico e sfilare poi con le mani ciocche sottili che incorniceranno il viso.
Se il tempo a disposizione per le preparazioni è poco una delle soluzioni migliori è la CODA BASSA. Semplice da realizzare, permette di lasciare i capelli al naturale senza doverli piastrare. Sempre bella ed elegante è la MEZZA CODA che fa tornare alla memoria delle nostre nonne la moda degli anni '70.
Per realizzarla fare una coda alta usando solo la parte superiore dei capelli, utilizzare poi una ciocca sottile della coda per avvolgere l'elastico.
La voluminosità è il bello di questa acconciatura che sarà la carta vincente delle serate natalizie.
Infine come non ricorrere alla TRECCIA, pettinatura must have dell'estate scorsa? Treccia francese, a spina di pesce, raccolta intorno alla fronte, treccia boxer per dare largo sfogo alla fantasia e all'originalità e per finire un'acconciatura adatta sia ai capelli lisci che mossi: un PICCOLO FIOCCO realizzato con due ciocche sottili di capelli, sempre all'insegna del romanticismo di queste feste.....wishing you a Happy New Year!
CREDITS: -eatwriteloveenjoy.wordpress.com – impulsemag.it – lenews.info – pourfemme.it – grazia.it – io.wp.com – i.exc.ccm2.net – pinterest – blogspot.com
I consigli per il look più trendy delle festività. Per la bellezza dei vostri capelli e per l'acconciatura più adatta al vostro outfit LORETTA di Immagine Parrucchieri vi consiglia la scelta migliore da fare a Capodanno!
Di Loretta Fogli@ IMMAGINE Parrucchieri
E anche quest'anno non mancano le tante acconciature dalla più semplice alla più complessa per accompagnarvi durante le grandi festività di dicembre.
Domineranno le acconciature con molti intrecci, infatti il nuovo trend di questa stagione è appunto la treccia in ogni sua declinazione: sia su tutti i capelli, sia con parte della chioma lasciata sciolta.
Sempre protagonista è la treccia laterale nella versione soft con alcuni ciuffi sciolti che può essere adatta per le cene più informali.
Per una scelta "evergreen" perfetta è la coda di cavallo, bassa e leggera raccolta dagli stessi capelli e tenuta super liscia dal tocco moderno e adatta a qualsiasi outfit.
In alternativa si può scegliere la versione alta e tirata personalizzandola con vari accessori come cerchietti preziosi o qualsiasi accessorio che luccichi a tema natalizio.
Per uno stile dal vago sapore disordinato di grande effetto è il semiraccolto che lascia ciocche libere da un lato.
Mentre per chi ama la semplicità, consiglio le onde con giochi di ciocche intersecate tra loro che donano dolcezza e romanticismo al viso e al look, in alternativa al look classy con un raccolto d'ordinanza ma decorato con fermaglio gioiello, fiocchi e nastrini.
Ma non dimentichiamo anche la cura per la bellezza dei nostri capelli e la novità di questo mese è l'innovativa colorazione The Demi by Paul Mitchell.
The Demi è una colorazione a deposito, priva di ammoniaca e derivati, che non modifica la struttura del capello ma vi si appoggia e deposita sopra, rendendo i capelli sani, spessi ed estremamente lucidi ed idratati. Questa colorazione infatti è ricca di olii essenziali.
Questa nuova proposta è indispensabile ormai per chi vuole uniformare il colore o tonalizzare meches e shatush preesistenti.
Augurandovi di essere bellissime e splendenti nel vostro look, Buone Feste a tutte!
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Mai come in questo periodo la moda dei grandi brand è resa appetibile e soprattutto accessibile a tutti grazie alle nuove collaborazioni con le catene a larga distribuzione. Ne vale una su tutte OVS che ha presentato recentemente la capsule collection di Jean Paul Gaultier, ma molte altre collaborazioni si stanno concretizzando.
di Federica Fasoli
La notizia, nel corso dei mesi, era rimbalzata su siti e blog di ogni parte del globo. Tante le anticipazioni delle celebrities, da Bianca Balti a Venezia ad Amanda Lear a Berlino, tante le preview tra il backstage della campagna fotografica e le notizie trapelate circa l'uscita della capsule collection più attesa dell'anno.
E finalmente ci siamo: dal 18 novembre, infatti, è disponibile nei maggiori punti vendita OVS, e dal giorno successivo anche online, la collezione lanciata in collaborazione con Jean Paul Gaultier.
In linea con la campagna adv, che ha visto protagonista un'atmosfera sospesa tra pavimenti che ricordano scacchiere in bianco e nero e modelli in veste di re, regine e fanti mascherati; anche la collezione femminile propone due colori dominanti, il bianco e nero per l'appunto, accostati sovente ad un color merlot in fantasie che ricordano i motivi delle carte da gioco. Chiodi in pelle, abiti svolazzanti, leggings in tessuto tecnico e giochi di trasparenze caratterizzano i tratti distintivi della proposta moda Jean Paul Gaultier for OVS, una collezione che ci trasporta immediatamente in una dimensione rarefatta tra sogno e realtà, tra passato e presente, tra irriverenza e rigore.
Il brand democratico ed accessibile OVS ha così incontrato lo stile eclettico e ribelle di Gaultier, proponendo una linea assolutamente accattivante a prezzi decisamente competitivi, seguendo la tendenza che nell'ultimo decennio ha spinto colossi della moda low cost, quali ad esempio Yoox, Diadora, Topshop ed il più noto brand svedese H&M, a collaborare con i più grandi stilisti sulla scena internazionale da Balmain a Lanvin, da Versace a Kenzo (collezione ancora disponibile negli store H&M dal 10 ottobre scorso).
Lo scopo primario di una capsule collection è quello di fornire pochi ed irrinunciabili capi essenziali, quelli che non dovrebbero mai mancare nell'armadio di ogni donna. Grandi classici, sì, ma rivisitati in chiave moderna ed innovativa, trovando una comune assonanza di fondo nelle cromie o negli stili, in grado di legare la collezione e farne emergere inevitabilmente la firma dello stilista che vi è dietro. Un nuovo modo di fare moda, insomma, che ha preso ampiamente piede in un'epoca in cui la crisi globale domina purtroppo le scene ed è sempre più sentita la necessità di restare al passo con le tendenze senza dover spendere un capitale.
Grandi firme a piccoli prezzi, senza rinunciare a qualità e buon gusto che restano comunque i capi saldi delle case di moda che si accostano ormai sempre più spesso a marchi di grande distribuzione. È la moda che, in un certo senso, rinuncia per un attimo al suo "status" esclusivo, concedendo in limited edition alcune sue chicche al grande pubblico, alcune pillole irrinunciabili di stile. Sono queste le manifestazioni di una moda che sta cambiando, di una moda che non è (solo) lusso ed è sempre più immersa in una dimensione globale, intenta ad abbracciare quante più porzioni di pubblico possibile. Sarebbe davvero un peccato non farsi coinvolgere.
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L'eccellenza "moda" è senza alcun dubbio il portabandiera di una Italia vincente nel mondo. Creatività, artigianalità, stile, eleganza tipici del "made in Italy" inimitabili e amati in tutto il mondo. Tra le tantissime realtà che portano prestigio e ammirazione per il nostro Paese, Alberta Ferretti è stata premiata nei giorni scorsi a Milano quale Promotrice Internazionale della Moda italiana.
di Federica Fasoli
Ambasciatrice dell'italianità. Così è stata definita la stilista romagnola Alberta Ferretti, premiata il 29 Novembre scorso dal corpo consolare di Milano e della Lombardia nello splendido scenario di Palazzo Spinola. Il merito è quello di aver diffuso, grazie alla sua azienda internazionalmente conosciuta come uno dei brand italiani più prestigiosi, lo stile e lo spessore della moda del Bel Paese all'estero, oltre alla sua costante collaborazione con il Corpo Diplomatico.
La stilista, che avviò la sua carriera negli anni Ottanta partendo proprio da Milano con il primo showroom, ha consolidato la sua notorietà internazionale negli anni Novanta e Duemila, aprendo boutique con il suo marchio a New York e, a seguire, in tutti gli angoli del globo, confermando la sua presenza anche in Russia e in Arabia Saudita. Il suo indiscutibile gusto, abbinato ad una sempre presente raffinatezza nelle linee e nelle scelte dei materiali, ha fatto sì che fin da subito sia l'azienda "Aeffe" che la linea più giovanile "Philosophy di Alberta Ferretti" abbiano avuto un grande successo e un grande consenso da parte dei fruitori della moda.
Il suo interesse per l'italianità, tuttavia, non si limita solo al fashion: da sempre appassionata della cultura e della storia d'Italia, nel 1994 Alberta Ferretti ha dato una nuova vita ed identità architettonica al piccolo borgo medievale di Montegridolfo, con la collaborazione del comune e dell'ente Regione Emilia, guadagnandosi la laurea honoris causa in conservazione dei Beni Culturali.
Tra i prossimi eventi in programma, la stilista ha annunciato che tornerà in passerella il 13 Gennaio 2017, ultimo giorno del Pitti Uomo ed epifania delle sfilate maschili a Milano, con una collezione limited edition a metà tra Prêt-à-porter e haute couture, come massima espressione del fare artigianale italiano. Insieme ad essa ci sarà anche una pre-collection donna A/I, collezione che verrà poi mostrata in maniera integrale durante le sfilate donna a Milano in Febbraio.
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