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Forum delle Economie: UniCredit per l'Agroalimentare strategie e sinergie per coltivare il futuro delle imprese.

A Bologna un focus nazionale organizzato dal Gruppo bancario per riflettere su caratteristiche, punti di forza e aree di miglioramento del comparto.
Presenti imprenditori ed esperti. In programma anche B2B con buyer stranieri

Tra le attività realizzate dalla banca a supporto del settore anche il programma "Coltivare il futuro" che nel triennio 2016-2018 ha permesso l'erogazione di oltre 1,1miliardo di euro in Emilia Romagna, di cui circa 303milioni per l'area di Bologna; e il progetto filiere che in un anno ha registrato 38 accordi siglati sul perimetro nazionale, uno dei quali sull'area felsinea.

BOLOGNA, 19 marzo 2019 - Primo settore per creazione di valore aggiunto in Italia (62 miliardi di euro nel 2018), capace di apportare al Pil nazionale un contributo del 3,9%, anticiclico e virtuoso in resilienza, l'agroalimentare è il più rilevante tra i comparti d'eccellenza del Made in Italy. Qualità, export, innovazione e crescita dimensionale, unita allo sviluppo dei processi di integrazione della filiera, sono le leve capaci di tradurne le forti potenzialità in business sostenibile e di successo.

UniCredit ha scelto FICO Eataly World, come location simbolo dell'agrifood italiano conosciuto nel mondo, per stimolare il confronto e individuare strategie di sviluppo percorribili coinvolgendo esperti, rappresentanti di istituzioni, consorzi e, soprattutto, aziende del comparto: circa 80 gli imprenditori presenti, provenienti principalmente da Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche.

Nel corso dell'incontro sono stati illustrati i temi cardine inerenti scenario e prospettive del settore rilevati dall'Industry Book, analisi condotta dal Corporate Marketing UniCredit sulla base di dati macroeconomici e analisi di bilancio delle imprese. Secondo lo studio, nell'ultimo decennio il settore ha messo in atto profonde trasformazioni, innovando il modello di business e registrando una dinamica migliore di quella dell'industria manifatturiera nel suo complesso. A fronte di una debole domanda interna, l'export ha giocato un ruolo trainante per la crescita: le vendite all'estero del Food&Beverage italiano (prodotti trasformati), sono aumentate più dell'80% negli ultimi 11 anni, e nel 2018 (dati Istat, febbraio 2019) il giro d'affari è stato di oltre 35miliardi di euro; 5,6 miliardi per l'Emilia Romagna che conta oltre 4.800 imprese attive nel settore.

Eppure, la propensione all'export del settore per l'Italia rimane inferiore a quella dei principali concorrenti europei (23% nel F&B e 12% in agricoltura - dati Eurostat), ciò anche a causa delle ridotte dimensioni medie delle aziende, della difficoltà di accesso alle catene di distribuzione internazionale e della concentrazione dei mercati di sbocco: i primi quattro (Germania, Francia, Regno Unito e USA) assorbono infatti il 51% dell'export totale (dati Istat, febbraio 2019). Esiste quindi ancora un elevato potenziale da valorizzare in tema di business oltre confine, implementazione di organizzazione e capacità commerciale delle imprese (anche attraverso la crescita dimensionale e la promozione dei processi di integrazione della filiera) e sviluppo di prodotti ad elevato valore aggiunto capaci di imporsi su nicchie di mercato ad alto rendimento.

Giovanni Ronca, Co Head Italy UniCredit, ha sottolineato che oltre al portafoglio di strumenti finanziari pensati per accompagnare l'operatività ordinaria delle imprese, occorre una finanza più aperta al mercato "capace – ha detto Ronca - di ridurre il rischio di accesso a fonti di finanziamento di debito e di agevolare l'accesso al mercato dei capitali".
"Il settore agroalimentare sta vivendo un trend di sviluppo - ha rimarcato Andrea Casini, Co Head Italy UniCredit -. Partendo dal dialogo costante tra le parti, nato per comprendere meglio le esigenze e trovare insieme le soluzioni più idonee, UniCredit si propone come partner di riferimento per sostenere gli imprenditori del settore".

Ciò si aggiunge ad una serie di attività realizzate dal Gruppo a supporto delle imprese del comparto:
• Il programma "Coltivare il futuro", nato dall'accordo stretto da UniCredit con il MiPAAF (Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali) a supporto delle aziende dell'agroalimentare che nel triennio 2016-2018 ha permesso l'erogazione di 5miliardi e 400milioni di euro in Italia; di cui oltre 1miliardo e 100milioni in Emilia Romagna e, più in dettaglio, circa 303milioni per l'area di Bologna.
• la creazione di un'Area Marketing Centrale UniCredit, in grado di proporre soluzioni e opportunità commerciali idonee alle specifiche esigenze delle imprese e una rete locale ad hoc composta da specialisti,
• il progetto UniCredit volto a rafforzare il valore delle filiere offrendo sostegno finanziario al ciclo produttivo e un più agevole accesso al credito: 38 gli accordi siglati in Italia in un anno, uno dei quali sull'area bolognese (Conserve Italia).

UniCredit, inoltre, grazie alla sua radicata presenza internazionale, con banche leader in 14 mercati principali e un network di uffici e International Center in 18 Paesi del mondo, si impegna a sostenere la crescita delle imprese locali aiutandole a mettere in atto strategie di internazionalizzazione di successo. Tra le azioni intraprese su questo fronte, anche l'organizzazione di B2B, incontri diretti tra aziende italiane e buyer stranieri qualificati, come quello realizzato in occasione del Forum organizzato a Bologna che ha visto partecipare imprenditori provenienti anche da Vietnam, Russia, Germania e Kazakistan.

Quella di Bologna è la prima tappa di un percorso dedicato da UniCredit al settore dell'agroalimentare. Il prossimo appuntamento è previsto a Catania il 21 marzo.

UniCredit aderisce alla sesta edizione del Festival della Cultura Creativa di ABI. In sei città italiane, laboratori creativi per bambini e ragazzi. A Bologna l'appuntamento è in programma per il 30 marzo a Palazzo Magnani.

Dal 25 al 31 marzo 2019 è in programma la sesta edizione del Festival della Cultura Creativa – Le banche in Italia per i giovani e il territorio promosso da ABI con la partecipazione delle banche italiane e dedicato a bambini e ragazzi. Tema di quest'anno e filo conduttore che legherà tutte le iniziative organizzate è INTELLIGENZE - Tra evoluzioni naturali e tecnologiche, tra mente ed emozioni per conoscere noi stessi e il futuro che ci circonda.

UniCredit, da sempre attenta allo sviluppo culturale e sociale delle comunità in cui opera, organizza anche quest'anno laboratori artistici in sei città italiane, da nord a sud: Torino, Milano, Verona, Bologna, Roma e Palermo.

A Bologna l'appuntamento è per sabato 30 marzo, presso Palazzo Magnani con SiripArte - laboratori d'arte. In programma "Il diritto di essere intelligenti!", un'iniziativa creativa rivolta a bambini e ragazzi dai 6 ai 13 anni.

L'attività si svolgerà nel pomeriggio, dalle 14.30 alle 16.30 e dalle 17.30 alle 19.30.
La prenotazione è obbligatoria fino a esaurimento posti, per partecipare basterà scrivere a sQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . La conferma della prenotazione giungerà via e-mail.

Per maggiori informazioni: http://www.culturacreativa.it/ 

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

La società milanese ha acquisito la bolognese CI.ERRE TECH S.r.l., società specializzata nella produzione di manifolds (blocchi) per il comparto oleodinamico.

NORD FLUID S.p.A, società leader nel settore della distribuzione di componenti oleodinamici e Fluid Conveyance, con oltre 38 milioni di euro di fatturato e 125 dipendenti, acquisisce la società emiliana CI.ERRE TECH S.r.l., azienda specializzata nella produzione di manifolds (blocchi) per il comparto oleodinamico.
L'acquisizione è stata finalizzata, mercoledì 13 marzo dal Group CFO Alberto C. Magrì.

L'aggiunta della realizzazione di manifolds su disegno del cliente, supportandolo anche dal punto di vista tecnico/tecnologico, consentirà al Gruppo NORD FLUID S.p.A di completare l'offerta nel mercato oleodinamico, confermandone l'assoluta leadership nel medesimo settore.
CI.ERRE TECH S.r.l. ha messo a punto una gamma di manifolds modulari adatti all'altissima pressione (fino a 5000bar), che consentiranno a NORD FLUID S.p.A, di ampliare l'attuale portfolio tecnologico; di accrescere le competenze nel relativo comparto; di aumentare l'offerta di prodotti; di essere più vicini ai nostri clienti e di ottimizzazione la presenza manifatturiera del Gruppo che ci consentirà una crescita a livello organico e di fatturato
L'operazione è stata resa possibile anche dal supporto finanziario di UniCredit che affianca il Gruppo Nord Fluid sia nelle attività italiane che quelle estere.

«L'acquisizione di CI.ERRE TECH S.r.l. - dichiara l'Ing. Daniele Brambilla, Group CEO di NORD FLUID S.p.A - ci consente di completare l'offerta alla nostra clientela, che da tempo richiedeva che la nostra gamma di prodotti includesse anche il segmento manifolds. Siamo molto grati a UniCredit, e in particolare ai referenti del Centro Corporate di Legnano, per l'importante sostegno fornito nell'acquisizione».

CI.ERRE TECH S.r.l. "a NORD FLUID Family Company" si unisce da oggi alle altre società del Gruppo: Tecnoil S.r.l. (Portogruaro), Nord Fluid Hidravlika d.o.o. (Slovenia) e OMV S.p.A. (Vercelli).

Milano, 13 marzo 2018

Oltre 95 mila voti per 200.000 aiuti concreti la raccolta solidale realizzata grazie ai Fondi UniCredit Carta E. Diciassette le Organizzazioni Non Profit premiate in Emilia Romagna per un totale di circa 24mila euro.

Oltre 95 mila voti in 51 giorni, 177 Organizzazioni Non Profit premiate, una media giornaliera di oltre 1.900 voti e quasi 120.000 euro di donazioni aggiuntive raccolte da oltre 5.500 sostenitori. Sono questi i numeri della decima edizione della campagna di solidarietà e sensibilizzazione "1 voto, 200.000 aiuti concreti - Un gesto che arriva al cuore" organizzata da UniCredit, alla quale hanno preso parte 1.460 Organizzazioni Non Profit presenti sul sito www.ilmiodono.it.

In Emilia Romagna, 17 associazioni si sono aggiudicate il dono di UniCredit per un totale di circa 24mila euro.
Grazie a questa iniziativa, anche quest'anno la Banca ha premiato diverse realtà impegnate nel Non Profit, mettendo a disposizione 200mila euro del fondo Carta Etica, il fondo destinato a iniziative di solidarietà sul territorio che si alimenta con una percentuale di ogni spesa effettuata utilizzando le carte di credito UniCreditCard Flexia Classic Etica, UniCreditCard Visa Infinite in versione Etica e UniCreditCard Business Aziendale in versione Etica, senza costi aggiuntivi per il titolare.

Dallo scorso 12 dicembre, clienti e non di UniCredit, tramite il sito www.ilMioDono.it  - la piazza virtuale realizzata da UniCredit per facilitare l'incontro tra le Organizzazioni Non Profit e tutti coloro che vogliono sostenere questo settore - hanno potuto esprimere la loro preferenza per una delle associazioni in gara votando e contribuendo con una donazione. Il voto è stato possibile attraverso le principali piattaforme social (Facebook, Twitter e Google) o via e-mail.

Le 177 Organizzazioni che hanno consuntivato almeno 150 punti e un minimo di 5 "Donazioni Plus", come previsto dal regolamento, sono state ammesse nella rosa delle aggiudicatarie del dono di UniCredit. È possibile prendere visione della classifica collegandosi al sito www.ilMioDono.it 
I 200 mila euro di quest'anno, sommati agli importi delle edizioni precedenti e ai contributi volontari spontaneamente erogati da chi ha supportato l'iniziativa con il voto e con le donazioni, portano a oltre 2.600.000 euro la somma complessivamente distribuita dal 2010.

 Una linea di credito di 200 milioni per progetti in tutti i settori produttivi, con una quota riservata alle aziende controllate o gestite da donne e un'altra alle imprese innovative. 50 milioni per progetti di lotta al cambiamento climatico. UniCredit raddoppia le somme stanziate dalla banca della UE

UniCredit, UniCredit Leasing e Banca Europea per gli Investimenti (BEI) rinnovano l'impegno a garantire risorse a sostegno dell'economia reale per il finanziamento delle piccole e medie imprese italiane (PMI), con particolare enfasi su imprenditoria femminile, innovazione (Industria 4.0) e progetti che contrastano il cambiamento climatico.
Gli accordi siglati prevedono risorse per 250 milioni di euro messi a disposizione dalla BEI e l'impegno di UniCredit a fornire un'uguale somma per le PMI beneficiarie , facendo così aumentare fino a 500 milioni di euro il plafond complessivo.

Oggetto dei prestiti saranno sia nuovi progetti che quelli in corso, purché non ancora ultimati, con durata massima di 12 anni o 20 anni (per progetti di efficientamento energetico ed energie rinnovabili). Gli interventi sono destinati ad aziende attive in tutti i settori produttivi: agricoltura, artigianato, industria, commercio, turismo e servizi; sono esclusi dall'ambito dell'accordo i progetti di puro investimento finanziario e/o immobiliare.

Imprenditoria femminile e innovazione: 400 milioni Una prima linea di credito della BEI da 200 milioni riguarda i progetti delle PMI localizzate in tutta Italia, con una quota fino al 25% del totale destinata a imprese gestite o controllate da donne. E' una delle prime operazioni del genere perfezionate in Europa dalla banca della UE, la principale per dimensione del finanziamento. Una parte del totale, fino al 40%, riguarderà invece progetti di PMI innovative o finalizzati all'innovazione (Industria 4.0). Secondo stime preliminari, con questo finanziamento verranno sostenuti circa
25 mila posti di lavoro e sostenute circa 500 aziende controllate o gestite da donne.

UniCredit, cui spetta il compito di selezionare i progetti e gestire i finanziamenti alle aziende, può arrivare a coprire con fondi BEI il 100% dell'investimento fino a 12,5 milioni di euro. Tali progetti possono avere un costo individuale massimo di 25 milioni di euro.

La banca raddoppierà la linea di credito BEI con risorse proprie, portando quindi a 400 i milioni a disposizione dell'economia reale.

100 milioni per il contrasto al cambiamento climatico
La seconda linea di credito, 50 milioni messi a disposizione dalla BEI cui si aggiungono 50 milioni da parte di UniCredit, è destinata a progetti di PMI ed enti locali che abbiano finalità ambientale e di contrasto al cambiamento climatico. Sono finanziabili investimenti nei settori delle energie rinnovabili e dell'efficientamento energetico, con una durata massima che per queste finalità arriva a 20 anni, in funzione della vita economica degli investimenti finanziati. Anche in questo caso il prestito concesso da UniCredit con fondi BEI può arrivare fino a 12,5 milioni di euro per finanziamento. Tali progetti possono avere un costo individuale massimo di 25 milioni di euro.

Negli ultimi cinque anni le risorse della BEI che UniCredit ha destinato alle PMI in Italia ammontano a circa cinque miliardi, per oltre 4.100 progetti finanziati.

 

Pubblicato in Economia Emilia

Dopo il successo del primo anno di attività in Italia, con l'approvazione di 72,9 milioni di euro di finanziamenti a impatto, Social Impact Banking sarà estesa ad altri dieci mercati nel 2019. Il
progetto sarà supportato anche attraverso la vendita delle collezioni d'arte italiane, tedesche, austriache L'iniziativa Social Impact Banking di UniCredit ha approvato in Italia 72,9 milioni di euro di finanziamenti a impatto, di cui 32,6 milioni di euro per 31 operazioni impact financing e 40,3 milioni di euro per 2.050 prestiti di microcredito. A fronte di questo impegno, sono stati erogati 47,8 milioni di euro in totale.

Nel corso del 2019, UniCredit estenderà l'iniziativa su base graduale ad altri dieci mercati del Gruppo: Germania, Austria, Serbia, Croazia, Ungheria, Bulgaria, Romania, Turchia, Repubblica Ceca e Slovacchia e Bosnia ed Erzegovina. Il modello Social Impact Banking per promuovere un impatto sociale positivo sarà adattato in ciascun mercato in base alle caratteristiche locali. L'estensione di Social Impact Banking nel 2019 è pienamente in linea con le ambizioni iniziali del programma e con il forte impegno di UniCredit nel contribuire allo sviluppo delle comunità in cui opera la Banca. L'ulteriore roll-out sarà supportato anche da una progressiva vendita delle collezioni d'arte locali del Gruppo UniCredit in Italia, Germania e Austria, i cui proventi iniziali saranno di circa 50 milioni di euro. Alcune opere d'arte saranno donate anche a musei locali. I proventi saranno principalmente reinvestiti in iniziative Social Impact Banking; il resto del ricavato sarà dedicato ad altri progetti rilevanti, incluso il supporto di giovani artisti.

Jean Pierre Mustier, Amministratore Delegato di UniCredit, ha commentato: "In UniCredit siamo orgogliosi del fatto che tutte le nostre azioni siano guidate da un forte senso etico, basato su valori chiari. Uno di questi è l'importanza di sostenere le comunità in cui opera la Banca. La nostra iniziativa Social Impact Banking ha finora ottenuto ottimi risultati in Italia e ora la stiamo estendendo ad altri mercati, con lo stesso scopo principale di guardare oltre i ritorni economici dei nostri investimenti per ottenere un impatto positivo tangibile sulla società. Avvieremo un graduale processo di vendita delle nostre collezioni d'arte per sostenere questa iniziativa, donando alcune opere ai musei locali e investendo su giovani artisti."

Social Impact Banking rappresenta l'impegno di UniCredit nel costruire una società più equa e inclusiva. Il suo scopo è identificare, finanziare e promuovere persone e imprese che possono avere un impatto sociale positivo. L'approccio mira a generare sia ritorni economici degli investimenti che un più diffuso benessere sociale. Oltre a fornire continuamente credito a progetti e organizzazioni generalmente esclusi dai tradizionali prodotti e servizi bancari, Social Impact Banking consente a UniCredit di condividere il proprio know-how finanziario e aziendale attraverso iniziative educative dedicate a microimprenditori, imprese sociali e gruppi vulnerabili o svantaggiati, compresi i giovani, gli anziani e altri soggetti a rischio di esclusione sociale. L'impegno dei dipendenti di UniCredit è una forza trainante nelle attività di formazione e supporto fornite da Social Impact Banking, che aiutano a costruire un prezioso network nelle comunità in cui la Banca opera, invitando le persone a condividere esperienze positive e sensibilizzandole su progetti rilevanti per accrescerne il potenziale impatto sociale. Social Impact Banking è anche attenta al monitoraggio e alla misurazione dei risultati, che è essenziale per garantire la crescita sostenibile sia dei progetti finanziati sia dei rendimenti degli investimenti della Banca. L'obiettivo è misurare non solo gli impatti diretti, ma anche indiretti, generati dai progetti sostenuti in termini di benessere sociale ed economico all'interno delle comunità di UniCredit.

I principali risultati di Social Impact Banking in Italia nel 2018:
• 72,9 milioni di euro di finanziamenti a impatto approvati di cui 47,8 milioni di euro erogati
• Tra questi sono incluse 31 nuove operazioni deliberate per un totale di 32,6 milioni di euro e 2.050 prestiti di microcredito per 40,3 milioni di euro
• 86 partner coinvolti
• 15.800 studenti ai quali abbiamo offerto programmi di educazione finanziaria nell'anno accademico 2017-18 e 14.900 studenti coinvolti nell'anno accademico 2018-19, tra cui oltre 9.500 nuovi
studenti che portano il numero totale di partecipanti unici a più di 25.300 fino ad oggi
• 1.245.000 ore di formazione erogate, di cui 840.000 ore dedicate ad attività di progetto
• Il 76% degli studenti si dichiara soddisfatto o molto soddisfatto del programma e l'85% considera i contenuti utili o molto utili
• 370 tutor di UniCredit coinvolti nell'erogazione della formazione

UniCredit
UniCredit è una banca commerciale pan-europea, semplice e di successo, con una divisione Corporate & Investment Banking completamente integrata e una rete unica in Europa Occidentale, Centrale e Orientale a disposizione della sua ampia base di clientela: 26 milioni di clienti. UniCredit offre un servizio competente alla clientela internazionale e locale, offrendo un accesso senza eguali a banche leader in 14 mercati principali grazie alla sua rete bancaria europea, che include Italia, Germania, Austria, Bosnia e Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria, Romania, Russia,
Serbia, Slovacchia, Slovenia e Turchia. Disponendo di una rete internazionale di uffici di rappresentanza e filiali, UniCredit serve i clienti di altri 18 Paesi di tutto il mondo.

 

UniCredit partecipa al Career Day 2019 organizzato dall'Università di Bologna per presentare le opportunità di stage in azienda a studenti e neolaureati.

Il gruppo bancario, riconosciuto da diverse ricerche internazionali come il posto di lavoro più ambito dagli studenti italiani tra gli istituti finanziari, martedì 26 febbraio sarà presente con un suo stand presso il padiglione 33 di Bologna Fiere (Viale Aldo Moro) dalle ore 9.30 alle ore 17.

Un'occasione per tutti coloro che sono interessati a intraprendere la propria carriera professionale all'interno di un Gruppo paneuropeo e al contempo, per la banca, un'opportunità per illustrare ai candidati i principali punti cardine della vita lavorativa in UniCredit.

Fare ciò che conta, "#dowhatmatters", riassume il modo di lavorare in un Gruppo che ha creato al suo interno un ambiente positivo orientato a favorire l'equilibrio tra lavoro e vita privata, promuovendo lo sviluppo dei talenti, investendo nella crescita delle persone, valorizzandone la diversità come arricchimento per la comunità ( https://www.unicreditgroup.eu/it/careers.html ).

 

CAREER DAY 2019 – 167 AZIENDE PARTECIPANTI (anche in allegato pdf)

• Abs
• Accenture
• Acciai Terni
• Adecco Italia
• Aepi
• Aglatech 14
• Aizoon Technology Consulting
• Akka Technologies Italy
• Aldi
• Alleanza Assicurazione
• Alstom
• Alten
• Analisi società di revisione
• Andrea Scagliarini
• Angelini
• Aretè e Cocchi Technology
• Ariston Thermo
• Arm Ltd.
• Astrazeneca
• Automobili Lamborghini
• Avis Budget Group
• Banca Ifis
• BDO Italia
• Beckhoff Automation
• Bellco Srl - Medtronic
• Bip
• Bnp Paribas
• Bondioli e Pavesi - Hp Hydraulic
• Bonfiglioli Consulting
• Bonfiglioli Riduttori
• Capgemini Italia
• Cargill
• Cdp Cassa Depositi e Prestiti
• Ceam & partners, Otis Italy Group
• Chiesi Farmaceutici
• Cineca
• Cobo
• Coesia
• Comecer
• Cooperativa Edile Appennino
• Coopservice
• Corradi
• Coswell
• CP Sistemi
• Cpl Concordia
• Crif
• Csoft
• Datalogic
• Davi Promau
• Decathlon
• Dedagroup
• Deloitte
• Dentsu Aegis Network Italia
• Ducati Motor Holding
• ECE Projektmanagement
• Ef Education First
• Eiseorld
• Elcam Medical Italy
• Elettrici 80
• Emprix Italy
• Engineering Ingegneria Informatica
• Eos Solution
• Esselunga
• Euro Company
• Everis Italia
• Expert System
• Ey
• Faac
• Fater
• Ferrovie dello Stato Italiane
• Festo
• Fincantieri
• Fineco Bank
• Finsoft
• Florim Ceramiche
• Fonderie di Montorso
• GrandVision Italy
• Gruppo Concorde
• Gruppo Euris
• Gruppo Hera
• Gruppo Industriale Maccaferri
• Gruppo Mutuionline
• Gruppo Teddy
• GSK GlaxoSmithKline
• Horsa Spa
• Hpe Coxa
• Igenius
• Ima Spa
• Imas Aeromeccanica
• Ing. Ferrari
• Kantar Consulting
• KPMG Advisory
• Lavoropiù
• Legance
• Leroy Merlin
• Lidl Italia
• Luxottica
• M point-engineering
• Magneti Marelli
• Manpower
• Manz Italy
• Maps Group
• Marazzi Group
• Marchesini Group
• Marsh
• Mazzucconi Group
• Mechinno
• Metalcastello
• Metco
• Moleskine
• Motor Power Company
• Moviri
• Myrthapools
• Neri Motori
• Net Service
• NIER Ingegneria
• Nsi
• Ntt Data
• Onit Group
• Pensare Casa
• Penske Automotive Italy
• Philip Morris Manufacturing & Technology
• Pizzarotti
• Poste Italiane
• PreGel
• Profilglass
• Prometeia
• PwC
• Rai
• Reale Mutua Assicurazioni
• Rekeep
• Reply
• Rivacold
• Robert BOSCH
• Sacmi Imola
• Safe
• Salvatore Ferragamo
• Scai Consulting - Scai Axot
• Schneider Electric
• SCM Group Spa
• Sei Sistemi
• Siram
• Sit Group
• Sitma Machinery
• Spindox
• Stc Group
• Synergie Italia
• Synlab Emilia Romagna
• Sysdata
• System Logistics
• System
• TeamSystem
• Tetra Pak
• Tgw Italia
• Torrecid Italia
• Toyota
• Umana
• UniCredit
• Unimpiego
• Unipol
• Unitec
• Vf Venieri
• Volkswagen Group Italia
• Wamgroup
• Whirlpool
• Yoox Net a Proter Group
• Zuru Tech

Mercoledì, 20 Febbraio 2019 06:30

Al via UniCredit Start Lab 2019

A Piacenza la presentazione con In Lab e Aster - Area S3. Iscrizioni aperte a startup e PMI innovative per presentare il proprio progetto Imprenditoriale entro il 16 aprile 2019. I business plan selezionati accederanno al programma di accelerazione di UniCredit

Sono aperte le iscrizioni alla sesta edizione di UniCredit Start Lab, il programma di accelerazione lanciato da UniCredit nel 2014 e rivolto a startup e PMI innovative costituite da non più di 5 anni.

A Piacenza l'evento di presentazione del programma è organizzato in collaborazione con l'incubatorecertificato Inlab e Aster – Area S3 Piacenza presso il Tecnopolo. Tra i partecipanti, Pierpaolo Ughini, Coordinatore Inlab; Marco Carini, Amministratore Inlab; Luca Piccinno, Aster - Area S3 Piacenza; Marina Moretti, Area Manager Retail UniCredit; Leonardo Gregianin, Region Centro Nord UniCredit; Antonella Bellina, Ceo dell'azienda Duedilatte; Claudio Croce, Area Manager Corporate UniCredit.

Anche quest'anno UniCredit Start Lab punta a far crescere nuove realtà imprenditoriali ad alto contenuto tecnologico e innovativo attraverso l'assegnazione di premi in denaro, attività di mentoring, training manageriale, servizi bancari ad hoc e la ricerca di controparti commerciali e strategiche grazie a business meeting con società del network UniCredit e soggetti istituzionali.

Per poter partecipare alla selezione per UniCredit Start Lab 2019, le startup e PMI candidate sono invitate a sviluppare e presentare un progetto imprenditoriale che riguardi iniziative originali e ad alto contenuto innovativo entro il 16 aprile 2019.

Ulteriori dettagli sulle modalità di invio e sulla documentazione richiesta sono disponibili sul sito https://www.unicreditstartlab.eu , dove è anche possibile consultare il regolamento completo per la partecipazione.

Le categorie all'interno delle quali le idee imprenditoriali potranno concorrere per aggiudicarsi l'accesso al programma sono quattro:

- Innovative Made in Italy: per aziende ad alto potenziale in settori chiave dell'imprenditoria italiana come l'agrifood, la moda, il design, le nanotecnologie, la robotica, la meccanica e il turismo;

- Digital: per aziende e idee imprenditoriali relative a sistemi cloud, hardware, app mobile, internet of things, servizi e piattaforme B2B e fintech;

- Clean Tech: dedicato a soluzioni per l'efficienza energetica, le energie rinnovabili, la mobilità sostenibile e il trattamento dei rifiuti;

- Life Science: per progetti in tema di biotecnologie e farmaceutica, medical device, digital health care e tecnologie assistive.

La sesta edizione di UniCredit Start Lab segue il successo dell'ultimo anno durante il quale sono stati 632 i progetti candidati, di cui 461 già costituiti in imprese e 171 nuove idee imprenditoriali. Tra tutti sono stati selezionati imigliori 40. Il 49% dei business plan presentati ha riguardato la categoria Digital, il 29% l'Innovative Made in Italy,il 12% il Life Science e il 10% il Clean Tech. Il 43% dei partecipanti all'edizione2018 aveva un'età compresa tra 24 e 35 anni.

 

CONFAPI industria piacenza: mercato statunitense al centro di un incontro il 20 febbraio. All' Albergo Roma focus su opportunità, trend valutari e business community italiana negli States.

È in programma mercoledì 20 febbraio, alle ore 17.30 nella Sala Riunioni del Grande Albergo Roma, via Cittadella, 14, il workshop "U.S.A., il più grande e complesso mercato del mondo. I nuovi modi di affrontarlo".

A organizzarlo sono Confapi Industria Piacenza e il Consorzio per l'internazionalizzazione Emilian Way in collaborazione con UniCredit con l'obiettivo di analizzare il mercato americano nella sua complessità e fornire quindi un sostegno alle aziende intenzionate a guardare oltreoceano.

Il pomeriggio si aprirà con i saluti di Cristian Camisa, Presidente di Confapi Industria Emilia Romagna, e Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit. A seguire gli interventi sul supporto di UniCredit alle imprese nel processo di espansione del loro business all'estero, in particolare "Mercato U.S.A.: situazione attuale e strategie d'ingresso" sarà il tema di cui relazionerà Alessandro Paoli, Head of UniCredit International Center Italy, mentre "Trend valutari e di Risk Management" quello introdotto da Giovanna Simonetti, Head of CIB & CB FX SALES UniCredit.

Il workshop continuerà con le esperienze dirette: "Consigli dalla business community italiana negli States" sarà il tema trattato da Tommaso Cardana, Presidente Italy-America Chamber of Commerce Southeast e Antonello Di Giovanni, Vice Presidente Italy-America Chamber of Commerce Southeast in collegamento dagli Stati Uniti. "Uniti per essere più efficaci e competitivi, l'esperienza e le ragioni del nuovo Consorzio per l'internazionalizzazione Emilian Way" è il focus su cui si soffermerà Giulio Gherri, Presidente di Emilian Way Consorzio per l'internazionalizzazione. "Le attuali modalità di approccio al mercato USA" saranno al centro dell'intervento di Vittorio Agnati, International Business Developer Gen USA LLC.

A chiudere il pomeriggio sarà, infine, una tavola rotonda che vedrà confrontarsi Cristian Camisa, Andrea Burchi, Giulio Gherri.
L'iniziativa è promossa per delineare la struttura complessa del grande mercato americano che rappresenta, sulla base dei dati Istat, il terzo mercato di sbocco nazionale e della regione Emilia Romagna, eppure i dati Unioncamere Emilia Romagna illustrano che nel 64 per cento dei casi, l'export verso gli Stati Uniti è caratterizzato da vendite continuative inferiori ai tre anni. Il mercato americano rappresenta quindi grandi opportunità per gli imprenditori ma richiede, tuttavia, un approccio di ingresso e penetrazione mirato.

L'auto è stata acquistata da Fondazione ANT Italia ONLUS grazie ai fondi raccolti dalla banca con la speciale carta di credito che, senza alcun costo aggiuntivo per il titolare, devolve il 2 per mille di ogni spesa effettuata per iniziative sociali.

"Una 4X4 per i medici in Appennino bolognese" è il progetto voluto da Fondazione ANT Italia ONLUS per continuare a portare assistenza e supporto ai pazienti oncologici nelle zone di Granaglione, Porretta Terme, Lizzano in Belvedere, Gaggio Montano, Castel di Casio, Camugnano, Grizzana, Vergato, Castel D'Aiano, Savigno e Marzabotto.

Un progetto che prende corpo con il contributo di UniCredit grazie ai fondi raccolti tramite UniCredit Card Flexia Classic Etica, la carta di credito che, senza costi aggiuntivi per il cliente, permette ad ogni utilizzo di contribuire a iniziative solidali.

Grazie al suo particolare meccanismo, con il contributo della Banca pari al 2 per mille di ogni spesa effettuata si alimenta il Fondo Carta Etica, fondo di beneficienza che in oltre dieci anni ha permesso a UniCredit di sostenere più di 650 iniziative benefiche in tutta Italia.

La vettura è stata consegnata nei giorni scorsi nella sede ANT di Bologna alla presenza di Raffaella Pannuti, presidente di Fondazione ANT, Anna Fortuzzi medico di Fondazione ANT, Livio Stellati Responsabile Territorial Relations, Customer Satisfaction & Claims Centro Nord UniCredit Spa e Leonardo Gregianin, Territorial Development & Relations Manager Centro Nord UniCredit Spa.

«Al pari degli strumenti strettamente sanitari, l'automobile è fondamentale per i medici ANT, perché consente loro di raggiungere in autonomia i pazienti assistiti, garantendo un servizio medico-sanitario 24 ore su 24, 7 giorni su 7 compresi i festivi – commenta Raffaella Pannuti, presidente ANT – In questo caso poi, poter contare su un mezzo attrezzato per la montagna permetterà ai nostri sanitari di raggiungere in sicurezza anche le zone più lontane, dove sono soprattutto gli anziani a soffrire l'isolamento».

«Da dieci anni i nostri clienti, utilizzando Carta Etica hanno contribuito a supportare progetti di utilità sociale in tutta Italia per oltre 17 milioni di euro – ha ricordato Livio Stellati, Responsabile Territorial Relations Centro Nord UniCredit – Grazie ai fondi messi a disposizione da UniCredit Card Flexia Carta Etica, possiamo individuare alcune tra le tematiche sociali più urgenti a cui destinare i fondi raccolti. Un impegno che conferma l'attenzione del nostro Gruppo alle esigenze delle fasce più deboli della popolazione».

Profilo Fondazione ANT Italia ONLUS

Nata nel 1978 per opera dell'oncologo Franco Pannuti, dal 1985 a oggi Fondazione ANT Italia ONLUS – la più ampia realtà non profit per l'assistenza specialistica domiciliare ai malati di tumore e la prevenzione gratuite – ha curato circa 129.000 persone in 11 regioni italiane (Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Lazio, Marche, Campania, Basilicata, Puglia, Umbria). Ogni anno 10.000 persone vengono assistite nelle loro case da 20 équipe multi-disciplinari ANT che assicurano cure specialistiche di tipo ospedaliero e socio-assistenziale, con una presa in carico globale del malato oncologico e della sua famiglia. Sono complessivamente 520 i professionisti che lavorano per la Fondazione (medici, infermieri, psicologi, nutrizionisti, fisioterapisti, farmacisti, operatori socio-sanitari etc.) cui si affiancano oltre 2.000 volontari impegnati nelle attività di raccolta fondi necessarie a sostenere economicamente l'operato dello staff sanitario.

Il supporto offerto da ANT affronta ogni genere di problema nell'ottica del benessere globale del malato. A partire dal 2015, il servizio di assistenza domiciliare oncologica di ANT gode del certificato di qualità UNI EN ISO 9001:2015 emesso da Globe s.r.l. e nel 2016 ANT ha sottoscritto un Protocollo d'intesa non oneroso con il Ministero della Salute che impegna le parti a definire, sostenere e realizzare un programma di interventi per il conseguimento di obiettivi specifici, coerenti con quanto previsto dalla legge 15 marzo 2010, n. 38 per l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore. ANT è inoltre da tempo impegnata nella prevenzione oncologica con progetti di diagnosi precoce del melanoma, delle neoplasie tiroidee, ginecologiche e mammarie. Dall'avvio nel 2004 sono stati visitati gratuitamente 185.000 pazienti in 88 province italiane. Le campagne di prevenzione si attuano negli ambulatori ANT presenti in diverse regioni, in strutture sanitarie utilizzate a titolo non oneroso e sull'Ambulatorio Mobile - BUS della Prevenzione. Il mezzo, dotato di strumentazione diagnostica all'avanguardia (mammografo digitale, ecografo e videodermatoscopio) consente di realizzare visite su tutto il territorio nazionale. ANT opera in Italia attraverso 120 delegazioni, dove la presenza di volontari è molto attiva.

Alle delegazioni competono, a livello locale, le iniziative di raccolta fondi e la predisposizione della logistica necessaria all'assistenza domiciliare, oltre alle attività di sensibilizzazione. Prendendo come riferimento il 2017, ANT finanzia la maggior parte delle proprie attività grazie alle erogazioni di privati cittadini (28%) e alle manifestazioni di raccolta fondi organizzate (25%) al contributo del 5x1000 (15%) a lasciti e donazioni (12%). Solo il 15% di quanto raccoglie deriva da fondi pubblici. Uno studio condotto da Human Foundation sull'impatto sociale delle attività di ANT, ha evidenziato che per ogni euro investito nelle attività della Fondazione, il valore prodotto è di 1,90 euro. La valutazione è stata eseguita seguendo la metodologia Social Return on Investment (SROI). ANT è la 9^ Onlus nella graduatoria nazionale del 5x1000 nella categoria del volontariato. Fondazione ANT opera in nome dell'Eubiosia (dal greco, vita in dignità).

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