Costume d’Immagine, Kontatto, Scout, Souvenir e Successori Bernagozzi protagonisti di 6 storie di successo della moda internazionale in un volume realizzato con l’Università di Bologna
Bologna, 19 luglio 2019_Le strade che portano al successo sono tante e Centergross, il maggiore distretto di fast fashion made in Italy, sceglie di raccontarne sei presentando, il 18 luglio, “Evidenze di modelli di business: le aziende della moda di Centergross”, un volume realizzato in collaborazione con l’Università di Bologna. 6 case history, 6 storie differenti, 6 modi di fare impresa che hanno avuto il medesimo risultato: il successo sul mercato della moda nazionale e internazionale.
La presentazione ha avuto luogo all’interno della tavola rotonda “La filiera della moda: scenari, prospettive, opportunità” organizzata con il sostegno di Unicredit, che ha contribuito alla pub-blicazione, per riflettere su caratteristiche, punti di forza e aree di miglioramento del comparto, coinvolgendo imprenditori, ricercatori ed esperti.
Protagoniste del volume 6 aziende, che, grazie al supporto di Centergross, hanno raggiunto un prestigio internazionale: Costume d’Immagine, Kontatto, Scout, Rinascimento, Souvenir Clubbing e Successori Bernagozzi.
Il libro riassume quindi storie personali e d’impresa, all’interno di un progetto di ricerca coordinato da Mariachiara Colucci, professoressa associata di Economia e Gestione delle Imprese del Dipartimento di Scienze Aziendali, redatto con il contributo dei collaboratori Emanuela Bevilacqua, Gianluigi Di Giangirolamo e Simone Napolitano.
«Rappresentiamo una parte importante della filiera della moda dell’Emilia-Romagna e dell’Italia – ha affermato Lucia Gazzotti, presidente di Centergross - perché qui al Centergross abbiamo aziende che provengono da tutta Italia, che si sono insediate qui per vendere il proprio prodotto made in Italy trovando una clientela per lo più estera. È stato interessante ascoltare i nostri imprenditori che hanno spiegato i propri modelli di business, a partire dalla loro storia ma soprattutto nella propria evoluzione, per capire come affrontare questo momento di grande cambiamento che ci sta portando verso un’economia digitale, che è già presente al Centergross ma diventa per loro una grande opportunità di business. Per questo motivo – ed è questa la grande novità emersa da questo convegno – Unicredit ci ha proposto di creare un marketplace al Centergross, in modo da accelerare questo processo di crescita».
«Lo sviluppo del business nel settore della moda – ha spiegato Andrea Burchi, Regional Mana-ger Centro Nord UniCredit – è legata alla capacità di coniugare tradizione e innovazione, alla competitività dei territori, ai processi di internazionalizzazione e di crescita dimensionale. Attraverso la finanza e i nostri specifici servizi siamo certi di poter rivestire un concreto ruolo di aggregatore, capace di accompagnare su più fronti lo sviluppo delle imprese del comparto. Un esempio in tal senso è rappresentato anche dalla nostra piattaforma Easy Export che permette alle aziende di aprirsi ai mercati esteri a livello mondiale».
«Quelle che vengono presentate nel volume – ha affermato Mariachiara Colucci, curatrice del li-bro ¬– sono aziende in evoluzione: realtà cresciute anticipando e adattandosi ai cambiamenti del mercato, puntando a migliorare i risultati. Il Centergross si è rivolto all’Università di Bologna e, in particolare, al Dipartimento di Scienze Aziendali, per studiare e raccontare le sue aziende, andando così ad avvicinare e a far dialogare il mondo della pratica e il mondo dell’accademia. Come accademici, il nostro obiettivo è stato quello di illustrare i modelli di business longitudinali di sei imprese rappresentative del fare moda in Centergross, dalla loro fondazione ad oggi e verso il futuro, descrivendo la loro traiettoria imprenditoriale sotto il denominatore comune di Center-gross».
«Io e miei soci lavoriamo da 25 anni in questo settore – ha spiegato Federico Ballandi, presidente di Kontatto – e durante questo periodo il modo di distribuire è cambiato totalmente. La nostra filo-sofia è avere sempre un rapporto diretto con i nostri clienti, anche esteri, e per questo motivo partecipiamo alle fiere internazionali, occasioni importanti in cui prendere nuovi contatti per espan-dere il proprio mercato. Il segreto del nostro successo è la capacità di fare squadra per trovare sempre nuove soluzioni per innovare, tenendo conto delle tempistiche che richiede questo settore. Fare squadra è inoltre il miglior modo per non farci schiacciare dalle realtà emergenti che proven-gono dall’estero».
«La nostra azienda è nata nel 1961 – ha raccontato Benedetta Cesarini, manager e business analyst del Gruppo Teddy - dal sogno di Vittorio Tadei, partito da un negozio di famiglia in Roma-gna, di diffondere il suo marchio in tutto il mondo. Grazie alla sua visione, oggi siamo un gruppo che fattura più di 600 milioni all’anno e produce oltre 5 milioni di capi all’anno, tutti al femminile. Il nostro segreto è saper comprendere il cambiamento del mercato, grazie alla nostra rete di agenti, ma anche saper investire sui mercati giusti e, soprattutto, sulle persone giuste».
«La storia di Souvenir – ha spiegato Alessandro Santi, Amministratore Delegato di Souvenir Clubbing – è come quella di Cenerentola: una ragazza rifiutata da tutti che poi è diventata una principessa. In dieci anni siamo passati infatti da 1,8 a 19 milioni di euro di fatturato: alla base del nostro successo ci sono più elementi: la fame, ovvero la voglia di crescere sempre; il coraggio di prendere delle scelte che a volte possono rivelarsi sbagliate; l’umiltà di mettersi sempre in discus-sione, l’amore per il proprio mestiere e il fattore C, inteso come la volontà di farsi sempre in quattro per raggiungere risultati importanti».
«Siamo un’azienda medio-piccola – ha affermato Roberto Borsari, responsabile commerciale di Successori Bernagozzi – che negli ultimi anni ha visto crescere esponenzialmente il proprio fattu-rato, grazie ad una programmazione mirata e alla ricerca continua di nuovi canali distributivi. La nostra competitività sul mercato è assicurata dalla qualità del prodotto, prodotta nelle tempistiche del pronto moda: in questo modo riusciamo a difenderci dalla forte concorrenza dei produttori asia-tici che producono capi di abbigliamento a basso costo, ma con una qualità inferiore»
www.centergross.it
Centergross in breve
Polo d’eccellenza dedicato al pronto moda tra i maggiori in Europa, Centergross si sviluppa in un’area di 1 milione di metri quadrati alle porte di Bologna. Fondato nel 1977, raccoglie oltre 600 aziende e 6.000 lavoratori. Il volume complessivo di affari, che ne fa una delle aree di maggiore fermento per il settore moda made in Italy a livello internazionale, è di 5 miliardi di euro l’anno, con una media di presenze di 10.000 buyers al giorno, provenienti per il 60% dai mercati esteri, in particolare da Asia, Europa, Stati Uniti e Medio-Oriente.
In foto da sinistra: Alessandro Santi di Souvenir, Mariachiara Colucci di Unibo, Massimiliano degli Esposti del Corriere moderatore, Lucia Gazzotti presidente di Centergross, Andrea Burchi di Unicredit, Federico Ballandi di Kontatto, Stefano Borsari di Successori Bernagozzi e Gianluca Pavanello di Macron.
UniCredit Foundation, la fondazione del Gruppo che dal 2003 opera a sostegno degli studi, della ricerca e in ambito sociale e umanitario, lancia oggi 8 nuovi bandi di concorso per 35 borse di studio e di ricerca a supporto dei migliori talenti in ambito economico e finanziario, per un ammontare complessivo superiore a 1 milione di euro.
In particolare, a sostegno dello studio:
2 Borse di Studio Crivelli Europe – 18^ ed. rivolte ai migliori laureati in discipline economiche,
bancarie e finanziarie che desiderino iscriversi a un corso di dottorato di ricerca all'estero a partire dall’anno accademico 2020-2021. L’importo globale di ciascuna borsa di studio ammonta a 65.000 euro. In aggiunta, la Fondazione ha previsto una Borsa Speciale Crivelli di 20.000 euro, sempre finalizzata all’iscrizione a un corso di PhD all’estero, a parziale copertura delle spese. Le iscrizioni online saranno aperte fino al 15 novembre 2019.
3 Borse di Studio Marco Fanno 2019 rivolte ai migliori laureati in discipline economiche, bancarie e finanziarie che desiderino iscriversi a un corso di dottorato di ricerca all'estero a partire dall’anno accademico 2020-2021. L’importo globale di ciascuna borsa di studio ammonta a 65.000 euro. Le iscrizioni online saranno aperte fino al 15 novembre 2019.
15 Borse Study-Abroad Exchange Programme – 9^ ed. rivolte a studenti universitari (laurea triennale o master), iscritti almeno al secondo anno di un corso di laurea in economia, finanza o giurisprudenza presso una qualsiasi università europea del perimetro UniCredit, che desiderino trascorrere un periodo di studio all'estero, da 3 a 6 mesi, presso qualsiasi università del perimetro UniCredit. A ciascun vincitore sarà corrisposto un assegno mensile di 700 euro per la durata dello scambio e un importo fisso di 1.000 euro per le spese di viaggio o altre spese. Le iscrizioni online saranno aperte fino al 15 novembre 2019.
A sostegno della ricerca:
3 Borse di Ricerca Top-Up Foscolo Europe – 5^ Ed. premieranno i tre migliori dipartimenti in economia o finanza che parteciperanno ai PhD job market nell’anno 2019/2020. L’obiettivo principale del concorso è di attrarre e trattenere in Europa i migliori giovani economisti che stanno svolgendo la propria attività all’estero. La Fondazione assegnerà a ciascun dipartimento vincitore un contributo annuo di 50.000 euro, quale integrazione (top-up) alla remunerazione e agli altri termini contrattuali offerti dal dipartimento al candidato prescelto. Le candidature potranno pervenire fino al 30 settembre 2019.
2 Borse Marco Fanno Fellowship – 2^ Ed. rivolte ai migliori dipartimenti in economia o finanza di università statali italiane che assegnino posizioni di ricercatore RTDB (ricercatori senior) entro il 31 dicembre 2020. L’obiettivo principale del concorso è di aiutare le università statali italiane ad attrarre e trattenere in Italia i migliori giovani economisti. UniCredit Foundation assegnerà al ricercatore selezionato dal dipartimento vincitore un assegno annuo di 15.000 euro per la durata di un triennio. Il concorso resterà aperto fino al 31 dicembre 2019.
4 Assegni di Ricerca Modigliani – 10^ Ed. per ricercatori impiegati presso qualsiasi università europea per lo svolgimento di un progetto di ricerca in economia o finanza, da concludersi entro un periodo massimo di due anni. I quattro migliori progetti di ricerca in economia e finanza saranno premiati con 10.000 euro lordi annui ciascuno. Il premio, pagato direttamente al vincitore, è annuale e rinnovabile fino a un massimo di 2 anni. Le candidature dovranno pervenire entro il 15 novembre 2019.
4 ECON Job Market Best Paper Awards – 6^ Ed. dedicati a giovani dottorandi e dottorati in economia o finanza che parteciperanno all’European Economics Job Market a Rotterdam a dicembre 2019. I quattro vincitori riceveranno un premio di 1.000 euro ciascuno e parteciperanno alla cerimonia di premiazione a Rotterdam. I paper potranno essere inviati fino all’1 ottobre 2019.
2 SUERF/UniCredit Foundation Prizes – 6^ Ed. Saranno premiati con 2.500 euro ciascuno i due migliori paper sul tema “Passive versus Active Asset Portfolio Management: Trends, Drivers, Risks”. I vincitori saranno chiamati a presentare il proprio lavoro durante la conferenza sullo stesso tema, organizzata da UniCredit Foundation e SUERF (The European Money and Finance Forum), che si svolgerà a Milano presso la sede di UniCredit a febbraio 2020. I paper dovranno pervenire entro il 15 ottobre 2019.
Maggiori informazioni relative ai bandi di concorso e alle modalità per inviare le candidature sono disponibili al sito: www.unicreditfoundation.org
A Palazzo Magnani la proiezione del road-movie dedicato ai tre maestri dell'arte cinquecentesca, realizzato grazie al sostegno di Fondazione del Monte, UniCredit e Regione Emilia-Romagna. Il 21 luglio il documentario sarà proiettato in piazza Maggiore, nell'ambito della rassegna "Sotto le Stelle del Cinema"
BOLOGNA, 11 luglio 2019 - Un viaggio nell'arte e nella storia di un patrimonio prezioso e ancora troppo poco conosciuto: andata e ritorno da Bologna al resto del mondo occidentale, nel documentario che racconta la vita e la maestria di Annibale, Agostino e Ludovico Carracci. È "Carracci, la rivoluzione silenziosa", road movie che vede Marco Riccòmini, curatore della Quadreria di Palazzo Magnani di Bologna, nel ruolo di presentatore protagonista e co-autore con Giulia Giapponesi che ne firma la regia. La produzione è di Codalunga, società di produzione cinematografica, mentre la realizzazione è sostenuta da Fondazione del Monte e UniCredit, all'interno del progetto artistico di valorizzazione di Palazzo Magnani, sede anche del meraviglioso fregio realizzato dai Carracci e dedicato alle storie della Fondazione di Roma.
Il film è stato realizzato con il contributo della Regione Emilia-Romagna, grazie alla vincita del bando a sostegno delle produzioni cinematografiche regionali.
Il documentario, distribuito quest'anno in occasione dei 400 anni dalla morte di Ludovico Carracci, è stato presentato alla città in anteprima proprio nel salone dei Carracci di Palazzo Magnani, nel corso di un incontro aperto dai saluti di Giusella Finocchiaro, Presidente Fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna, e di Fabrizio Saccomanni, Presidente UniCredit; e che ha visto partecipare Remo Taricani, Co-CEO Commercial Banking Italy UniCredit; Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit; Massimo Mezzetti, Assessore alla Cultura Regione Emilia-Romagna; Matteo Lepore, Assessore alla Cultura Comune di Bologna; Marco Riccòmini e Giulia Giapponesi.
"Il progetto di valorizzazione di Palazzo Magnani, della sua Quadreria e in particolare della sala dei Carracci rientra in uno dei progetti strategici della Fondazione – spiega la Presidente Giusella Finocchiaro –. Dalla sua inaugurazione, nel 2017, la Quadreria ha ospitato una folla di visitatori, bolognesi e non solo, che ha testimoniato un crescente interesse verso le opere d'arte del Palazzo di via Zamboni. Un interesse di livello internazionale, come provano anche le collaborazioni al docufilm: l'attestato forte di partecipazione dell'ambasciata di Francia, che ospita nella sua sede romana di Palazzo Farnese i più importanti affreschi di Annibale Carracci, ma anche il coinvolgimento di esponenti del Louvre, della National Gallery di Londra, del Met di New York, per citarne alcuni. Questo film è emblematico del modo in cui la Fondazione del Monte si pone verso le iniziative che sostiene: non ci limitiamo ad erogare finanziamenti, ma sempre di più cerchiamo di partecipare ai progetti, collaborando allo sviluppo delle idee e passando così dal ruolo di mecenati a quello di investitori di risorse, per realizzare nuovi valori collettivi. Il modo in cui la Fondazione del Monte ha operato in questi anni in qualche modo richiama la modalità di collaborazione che fra di loro avevano i Carracci: un lavoro di squadra che punta a mettere insieme diverse forze e diversi protagonisti del territorio, con un obbiettivo comune. In questo caso, scoprire il tesoro – che abbiamo sotto gli occhi – dei tre Carracci."
"UniCredit – sottolinea il presidente del Gruppo, Fabrizio Saccomanni – è una banca commerciale paneuropea determinata a mantenere un forte radicamento nei territori in cui opera e a intrattenere un rapporto positivo con le comunità. Ciò non soltanto dal punto di vista strettamente bancario. Per questo il Gruppo, anche attraverso selezionate partnership, si impegna a sostenere iniziative di rilievo con l'obiettivo di avvicinare la cultura ad un pubblico sempre più ampio. "Carracci, la rivoluzione silenziosa" ne è un esempio tangibile. UniCredit conferma così il proprio interesse e la volontà di supportare concretamente attività artistiche capaci di promuovere lo sviluppo sociale ed economico, attraverso forme di dialogo che favoriscono la circolazione di idee e la coesione sociale. Progetti culturali di spessore, dedicati all'arte nelle sue molteplici declinazioni, costituiscono una risorsa sempre preziosa per la comunità".
Il road movie – che sarà anche proiettato in piazza Maggiore, il 21 luglio, nell'ambito della rassegna "Sotto le Stelle del Cinema" – narra l'essenza dell'arte dei Carracci, le dinamiche del lavoro di gruppo (i Carracci sono il primo collettivo artistico della storia) e l'enorme eredità lasciata dall'insieme delle opere che i tre artisti hanno prodotto secondo un'estetica portatrice di un valore ancora attuale, che si potrebbe definire "del fare". I Carracci erano infatti più che semplici pittori: a Bologna fondarono l'Accademia degli Incamminati, scuola d'arte e di vita, dove gli allievi imparavano a concentrarsi sulla riproduzione del reale anziché del verosimile.
Nel suo viaggio costruito come un road-mentary, Marco Riccòmini ricerca i luoghi dove i Carracci o le loro opere sono approdati. Il documentario, in un susseguirsi di incontri in caffè, librerie, musei, palazzi e strade, parte dai quattro angoli del mondo occidentale per convergere su Bologna, dove i tre Carracci hanno lavorato insieme, nella seconda metà del Cinquecento, in particolare a Palazzo Magnani e Palazzo Fava.
Il road-movie si svolge così, come una caccia al tesoro che tocca anche i grandi musei del mondo, alla ricerca di opere come la "Piccola Macelleria", visibile al Kimbell Museum di Fort Worth (Texas), e la "Grande Macelleria", esposta alla Christ Church Gallery di Oxford, che con il "Mangiafagioli" (Roma, Galleria Colonna) sono considerate pietre miliari della storia dell'arte e testimoniano fin da subito, in maniera rivoluzionaria, la perizia e il coraggio della pittura dal vero.
UniCredit e la Export-Import Bank of China (CEXIM) promuovono la collaborazione tra le imprese in Cina, Italia e nei Paesi della Cee
UniCredit ha annunciato la sigla di un Memorandum d'intesa (MoU) con la Export-Import Bank of China (CEXIM), con l'obiettivo di creare e sviluppare relazioni di lungo termine per promuovere la collaborazione tra imprese cinesi, italiane e dell'Europa centro-orientale (CEE).
L'accordo mira a incentivare lo sviluppo commerciale e di soluzioni per i clienti nelle aree del project finance (inclusi i finanziamenti garantiti dalle ECA - Export Credit Agencies), dei progetti nel settore energetico e delle infrastrutture, del global transaction banking (in particolare dei servizi di liquidazione e dei finanziamenti a breve termine), dei mercati dei capitali di debito, dei mercati finanziari globali, del sostegno finanziario nei mercati locali di Italia e CEE e della consulenza finanziaria (inclusi. M&A).
L'accordo si fonda sul rafforzamento della cooperazione economica e commerciale tra Cina ed Europa: secondo l'Eurostat, infatti, alla fine del 2018 la Cina era il partner numero due per le esportazioni e il partner principale per le importazioni di merci nell'Ue.
L'obiettivo principale del MoU consiste nel promuovere la partecipazione congiunta ai finanziamenti, inclusi il project financing e i finanziamenti garantiti dalle ECA e nell'agevolare la partecipazione ai progetti da parte di imprese italiane, cinesi e dell'Europa centro-orientale. In questo modo, l'accordo sosterrà il commercio tra la Cina e i principali mercati di UniCredit nei settori della meccanica e dell'elettronica, dell'high e new tech, dell'energia e delle materie prime.
Il Memorandum agevolerà inoltre la sinergia nell'ambito di progetti nel settore energetico e delle infrastrutture realizzati in Cina, in Italia e nella CEE, che saranno sostenuti e sviluppati da imprese cinesi e/o che operano nei principali mercati di UniCredit.
L'accordo è stato firmato il 10 luglio a Milano da Fabrizio Saccomanni, Presidente di UniCredit e Hu Xiaolian, Presidente di CEXIM.
Commentando il Memorandum, il Presidente di UniCredit Saccomanni ha dichiarato: "Questo Memorandum è un concreto passo avanti nel sostegno alla crescita economica delle imprese europee in Cina. Come banca paneuropea di successo, UniCredit vanta una posizione unica per promuovere la cooperazione tra imprese cinesi ed europee."
Il MoU sosterrà le aziende, gli sponsor di progetto e le istituzioni nelle rispettive attività internazionali, in particolare nelle operazioni condotte sui mercati principali di UniCredit, ovvero l'Europa centro-orientale e l'Italia. Grazie al Memorandum, UniCredit potrà rafforzare i legami con le imprese e le istituzioni finanziarie cinesi, diventando la via d'accesso dei clienti che stanno espandendo la loro attività nei mercati chiave della Banca.
Milano, 10 Luglio, 2019
CEXIM
La Export-Import Bank of China, come banca di Stato, ha il compito di sostenere il commercio estero, gli investimenti e la cooperazione economica internazionale della Cina. La Cexim ha un ruolo cruciale nella promozione della crescita costante e dell'adeguamento strutturale, nel sostegno del commercio estero, nell'implementazione della strategia di globalizzazione e nell'incentivazione dello sviluppo sano e sostenibile del Paese.
UniCredit
UniCredit è un solido Gruppo Pan-Europeo, con un modello di banca commerciale semplice e una piattaforma di Corporate & Investment Banking perfettamente integrata, che mette a disposizione dei suoi 26 milioni di clienti una rete unica in Europa Occidentale e Centro Orientale. UniCredit offre competenze locali nonché una rete internazionale unica, in grado di accompagnare e supportare la propria ampia base di clientela a livello globale attraverso banche leader in 14 Paesi e un network bancario europeo: Italia, Germania, Austria, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Ungheria e Turchia. Grazie a una rete internazionale di uffici di rappresentanza e filiali, UniCredit è presente in altri 18 Paesi di tutto il mondo.
A Varano de' Melegari, un incontro sulle prospettive dell'economia e dei mercati finanziari
VARANO DE' MELEGARI (PARMA), 10 Luglio 2019 – Geopolitica, economia e trend dei mercati sono stati i temi al centro dell'incontro organizzato da UniCredit Private Banking e Corporate Banking presso la Dallara Academy che ha ospitato il meeting, arricchendolo con una visita all'interno della fabbrica della rinomata azienda automobilistica.
Un'iniziativa dedicata alle Eccellenze di impresa, rivolta ai principali rappresentanti del tessuto economico e imprenditoriale del territorio: una platea composta da 130 persone.
Dopo i saluti di benvenuto a cura di Andrea Pontremoli, CEO del gruppo Dallara, e di Luciano Resciniti, Responsabile Private Business Centro Nord UniCredit; Alessandro Caviglia, Co-Head Investments and Solutions UniCredit, e Luca Chiarella, Sales Director Pictet Asset Management, hanno fornito una panoramica sul contesto economico europeo e mondiale e sui principali filoni di investimento e trend in essere nei vari mercati finanziari. Tra i presenti anche Alessandro Capasso, Area Manager Private Emilia UniCredit; e Claudio Croce, Area Manager Corporate Parma e Piacenza UniCredit.
L'incontro si inserisce tra le attività organizzate sui territori dal Private Banking di UniCredit, network del gruppo specializzato nella gestione personalizzata e consulenziale di importanti patrimoni e dal Corporate Banking, network dedicato alle imprese e al supporto dell'economia del territorio.
Il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI, parte del Gruppo BEI), e UniCredit hanno siglato oggi un accordo che prevede un plafond di 50 milioni di euro di finanziamenti a impatto sociale in favore di imprese sociali italiane che soddisfano specifici criteri di impatto. L'accordo beneficia del sostegno del programma dell'UE per l'occupazione e l'innovazione sociale (EaSI) e del Fondo europeo per gli investimenti strategici (EFSI), fulcro del Piano degli Investimenti per l'Europa, conosciuto anche come "Piano Juncker". Potranno beneficiare di questi finanziamenti imprese profit e non profit, con un fatturato annuo massimo di 30 milioni di euro. L'obiettivo è sostenere queste aziende con prestiti più convenienti, fino a 500.000 euro per ogni singola operazione.
Alla firma erano presenti Jean Pierre Mustier, Amministratore Delegato di UniCredit, il Presidente del FEI, Dario Scannapieco, l'Amministratore Delegato del FEI, Pier Luigi Gilibert e Massimo Gaudina, Capo della Rappresentanza a Milano della Commissione europea.
Questa operazione segue l'accordo siglato con il FEI nell'aprile 2018 a garanzia di un plafond di 50 milioni di euro a beneficio di 2.500 microimprese italiane e quelli firmati all'inizio del 2019 con la BEI a sostegno delle mid-cap italiane, con particolare attenzione verso l'imprenditoria femminile, le imprese innovative e i progetti di lotta al cambiamento climatico.
Marianne Thysse, Commissario europeo per l'occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità del lavoro, ha affermato: "Grazie ai fondi Europei inclusi nel programma EaSI, UniCredit potrà sostenere le imprese sociali in Italia con un plafond 50 milioni di euro. Questi finanziamenti a impatto sociale non saranno solo di supporto alle PMI ma anche alla comunità nel suo complesso. Aiutando l'imprenditoria sociale, dimostriamo ancora una volta il nostro impegno nel costruire un'Europa più equa e rafforziamo la sua dimensione sociale."
Pier Luigi Gilibert, Amministratore Delegato del FEI, ha aggiunto: "Questo accordo fornisce alle imprese sociali italiane un supporto finanziario su misura per contribuire a rafforzare il loro impatto sulla società. Perseguire l'obiettivo della crescita inclusiva e della coesione sociale è una parte molto importante della missione del FEI e, allo stesso tempo, un obiettivo politico fondamentale per l'Unione Europea. Lo stesso costituisce anche un'area a cui stiamo attribuendo un'importanza crescente. Siamo quindi lieti di estendere la nostra collaborazione con UniCredit per offrire un migliore accesso ai finanziamenti con requisiti di garanzia ridotti per favorire l'imprenditoria italiana con un obiettivo sociale."
Jean Pierre Mustier, CEO UniCredit, ha commentato: "In UniCredit siamo orgogliosi che tutte le nostre azioni siano guidate dall'etica e dal rispetto. È nostro dovere sostenere le comunità locali, e la continua collaborazione con il FEI è la dimostrazione dei nostri obiettivi condivisi: costruire una società più equa e sostenibile attraverso un costante impegno a supporto dell'economia italiana. Continuiamo a sostenere ulteriormente la crescita delle aziende italiane che possono generare un impatto sociale positivo verso le comunità in cui operano."
Dario Scannapieco, Presidente del FEI e Vicepresidente del Gruppo BEI, ha dichiarato: "Il Gruppo BEI pone la sostenibilità al centro delle sue attività. La finanza inclusiva e quella a impatto sociale sono strumenti chiave per le istituzioni europee. Condividendo questo obiettivo, UniCredit rappresenta un partner cruciale per il Gruppo come testimoniato proprio dall'accordo siglato oggi e dalle molteplici altre collaborazioni quali il sostegno verso l'imprenditoria femminile, la promozione dell'innovazione e la lotta ai cambiamenti climatici."
UniCredit gestirà la selezione delle iniziative sociali e l'erogazione del finanziamento dell'impatto sociale attraverso l'intera rete commerciale nazionale. Per potersi candidare, le imprese devono dichiarare il loro impegno sociale, gli obiettivi di impatto specifico che intendono raggiungere e rendersi disponibili a misurare i loro progressi durante l'intera durata del finanziamento. Infine UniGens, associazione di volontari composta da attuali ed ex dipendenti di UniCredit, fornirà mentoring e formazione alle imprese selezionate.
UniCredit ha sviluppato una metodologia unica volta a facilitare la raccolta di specifici KPI sociali al fine di analizzare i risultati sociali in modo semplice e misurabile. Questo approccio è adattabile a diversi settori ed è il risultato di continui confronti e feedback da parte di clienti e partner allo scopo di sostenerli nella fase iniziale di richiesta del prestito e su base continuativa per monitorare i loro progressi utilizzando uno strumento digitale proprietario (la piattaforma "Dimensione Sociale").
Nel 2018, la Social Impact Banking di UniCredit ha approvato 72,9 milioni di euro di prestiti di cui 47,8 milioni di euro erogati. Ciò ha comportato l'approvazione di 31 operazioni di impact financing per 32,6 milioni di euro e 2.050 prestiti di microcredito per un importo di 40,3 milioni di euro.
Considerando l'attività complessiva della partnership Gruppo BEI-UniCredit, le risorse totali destinate alle PMI in Italia ammontano a circa 5 miliardi di euro negli ultimi cinque anni.
Dopo il successo della prima tappa a Milano lo scorso 20 giugno, si è tenuto oggi a Bologna un nuovo appuntamento con il roadshow organizzato dal Gruppo 24 ORE “Innovation Days – Le eccellenze del territorio”, per parlare del territorio dell’Emilia Romagna e delle sue eccellenze, delle realtà nell’ambito della ricerca, dei servizi, della meccanica, della manifattura e dell’agroalimentare che hanno saputo puntare sull’innovazione e che si pongono come protagoniste del cambiamento nel nostro paese.
I lavori hanno visto in apertura l’intervento del Direttore del Sole 24 Ore Fabio Tamburini, del Presidente di BolognaFiere Gianpiero Calzolari, del Presidente di Confindustria Emilia Area Centro Valter Caiumi e del Presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.
“L’Emilia Romagna è ripartita dopo il terremoto ad un tasso superiore rispetto alla fase precedente. Questa è una regione con altre come Lombardia e Veneto punto di riferimento per il paese intero” ha detto il Direttore del Sole 24 Ore Tamburini.
“Siamo la prima regione per utilizzo dei fondi Europei – ha sottolineato il presidente della regione Emilia Romagna Bonaccini. “Così la disoccupazione qui è passata dal 9 al 5,4%”. Bonaccini nel corso del suo intervento a Innovation Days ha annunciato che 17 gruppi e imprese del territorio - operanti nei settori automotive, biomedicale, meccatronica e mobilità sostenibile - sono pronti a investire in Emilia-Romagna attraverso progetti per 56 milioni di euro che porteranno oltre 500 posti di lavoro. I progetti beneficeranno di un cofinanziamento a fondo perduto della Regione pari a quasi 22 milioni di euro e sono stati selezionati attraverso il terzo bando per l’attrattività, misura prevista dalla legge regionale 14 del 2014 sulla “Promozione degli investimenti in Emilia-Romagna”.
Sulla propensione all’innovazione dell’Emilia Romagna si è soffermato anche il Presidente di Confindustria Emilia Area Centro Caiumi che ha sottolineato: “Il nostro modello poggia sull’innovazione e beneficia dell’apertura tra imprese, istituzioni e università”.
Il primo focus ha riguardato il ruolo svolto dalle politiche universitarie nel percorso di cambiamento di conoscenze e competenze e il rapporto con le realtà produttive del territorio: ne hanno discusso l’Amministratore Delegato di Hpe-Coxa Andrea Bozzoli, il Rettore Alma Mater Studiorium dell’Università di Bologna Francesco Ubertini e il Presidente e Amministratore Delegato di IMA Alberto Vacchi.
In particolare l’AD di IMA Vacchi ha evidenziato che “dobbiamo partire dalla formazione per creare i presupposti atti ad attivare le nuove tecnologie. La formazione per le discipline tecniche è fondamentale. Fatichiamo a trovare addetti da assumere nelle nostre aziende”.
A seguire Nicola Poleschi, Direttore Generale di Eon Reality, Eugenio Sidoli, Presidente di Philip Morris Italia, e Luca Vergani, CEO di Wavemaker Italia hanno discusso del ruolo giocato dalle multinazionali nello sviluppo dei distretti.
“La trasformazione digitale interessa non solo le multinazionali e le grandi aziende, ma in modo crescente anche le PMI che costituiscono la trama del tessuto produttivo italiano e che si trovano ad affrontare il problema di come accedere a dati e tecnologia e di come coniugarli per rendere efficienti le proprie attività, anche di comunicazione” ha sottolineato il Ceo di Wavemaker Vergani. “Su questo presupposto si basa il nostro approccio all’e-commerce: guardando all’esperienza di mercati più avanzati del nostro non possiamo che supporre che questo fenomeno sia destinato a crescere ancora e in modo rapidissimo, spinto da dati, AI e tecnologie come VR/AR che portano alla convergenza dei canali di vendita attraverso ibridazione ed immersive experience. Per affrontare questa evoluzione è fondamentale che i brand da un lato aumentino la comprensione del customer journey e dall’altro si attrezzino per approcciare l’e-commerce non più solo come canale di vendita, ma come un modo per costruire esperienza di marca. Wavemaker, che attraverso WM Momentum può contare su un’ineguagliabile conoscenza dei consumatori e dei loro percorsi d’acquisto, è oggi in grado di offrire alle aziende una consulenza end to end in tema e-commerce - con una metodologia ad hoc che può prevedere un’offerta di prodotti dedicata, politiche di pricing, specifiche tecniche di generazione di traffico e conversione online. La focalizzazione sul percorso d’acquisto dei consumatori da un lato, e l’approccio consulenziale su temi di content e tech dall’altro, sono infatti - fin dalla nascita di Wavemaker - l’elemento centrale della sua proposizione al mercato”.
Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord di UniCredit, e Roberto Fiorini, CEO di UniCredit Factoring, hanno quindi fatto un focus sull’importanza del binomio tradizione-innovazione per il Made in Italy e sul ruolo della banca nel supporto alle imprese del territorio. “Vivacità e agilità, capacità di innovarsi costruendo sulle basi solide della tradizione sono doti riconosciute e apprezzate delle imprese italiane che nel tempo hanno contribuito a costruire l’eccellenza del “Made in Italy” – ha sottolineato il CEO di UniCredit Factoring Fiorini -. Un’eccellenza saldamente legata alle realtà imprenditoriali dei territori che, dal nostro punto d’osservazione, soprattutto quando riescono ad organizzarsi in filiere veramente integrate secondo logiche di partnership strategica tra i diversi attori accrescono in maniera formidabile il proprio valore e vantaggio competitivo. È per questo che UniCredit affianca le imprese sviluppando anche soluzioni finanziarie innovative che tengano conto di queste dinamiche (al posto di peculiarità) e che possano contribuire concretamente alla stabilità, al rafforzamento e allo sviluppo delle filiere produttive. Ad esempio U-FACTOR, nuova linea di soluzioni agili e digitali che semplificano la gestione amministrativa e l'acceso al credito delle filiere produttive, supportando le aziende che hanno un’importante rete di fornitori nella gestione acquisti e pagamenti e rendendo la partnership più strategica e insieme funzionale”.
“Gli Innovation days – ha rimarcato il Regional Manager Centro Nord di UniCredit Burchi - costituiscono una testimonianza concreta di come il dialogo tra Università, imprenditoria e banca sia di vitale importanza per il nostro territorio. In particolare l'Emilia Romagna sta assumendo sempre più un ruolo di traino per l’economia del Paese, grazie alla capacità del “fare” e del sapersi innovare. In questo contesto una banca paneuropea di successo come UniCredit mette a disposizione del tessuto imprenditoriale tutta la solidità e le competenze necessarie per contribuire alla crescita. Abbiamo instaurato con le aziende un rapporto di fiducia che ci consente di essere partner e collaboratori anche per i percorsi che guardano all’export, ad esempio con il servizio Easy Export, e all’internazionalizzazione, forti della nostra presenza all’estero. Inoltre, con particolare riguardo all’innovazione, vogliamo sostenere le start up sin dalla fase di incubazione dei progetti, e in questo senso il programma UniCredit Start Lab, programma specifico lanciato dal nostro Gruppo nel 2014, è stato precursore nel capire l’importanza di guidare i progetti imprenditoriali “più giovani” che saranno le aziende di domani”.
I lavori di Innovation Days hanno quindi affrontato il tema delle opportunità in termini di creazione di lavoro offerte dall’innovazione tecnologica: su questo argomento si sono confrontati Alessio Bonfietti, fondatore di MindIT Solutions, Sonia Bonfiglioli, Presidente di Bonfiglioli Riduttori, e Alessandro Strada, Amministratore Delegato di Marposs.
L’innovazione gioca un ruolo importante se coniugata con un approccio focalizzato sulla sostenibilità: è su questo fronte che si è concentrato l’intervento del Presidente di Bio-on Marco Astorri.
Hanno quindi discusso delle nuove strade dell’innovazione Roberto Collavizza, Responsabile Sales Nord Est – Business di TIM, Stefano Menghinello, Direttore ricerche di ISTAT, Fabio Nalucci, Amministratore Delegato di Gellify, e Michele Poggipolini, Amministratore Delegato di Poggipolini.
“TIM riveste un importante ruolo quale abilitatore della trasformazione digitale per il mondo delle imprese, della pubblica Amministrazione e dei cittadini del nostro Paese. In tal senso si inserisce l’impegno per rendere disponibile la tecnologia mobile 5G, che favorirà lo sviluppo e la diffusione di nuovi servizi digitali grazie alle elevate prestazioni in velocità e latenza e alla possibilità di far comunicare milioni di device, sensori e persone” - ha sottolineato il Responsabile Sales Nord Est – Business di TIM Collavizza – “I nuovi servizi avranno un significativo impatto sulla qualità della vita nelle città in particolare negli ambiti della mobilità urbana, della sicurezza, dell’e-government, della salute, della sostenibilità ambientale, fino all’offerta turistica e all’entertainment”.
“L'Emilia Romagna conferma il proprio orientamento nella realizzazione di attività industriali o servizi ad elevato contenuto di conoscenza, mostrando/svelando al suo interno differenti vocazioni produttive tra Bologna città, Bologna provincia e resto della regione. I dati della rilevazione del censimento economici permanente, attualmente in corso, consentiranno di arricchire ulteriormente questo quadro informativo” ha aggiunto il Direttore ricerche di ISTAT Stefano Menghinello.
Il dibattito si è infine incentrato sulle filiere di eccellenza, tra servizi e produzione: ad approfondire il tema sono stati il Chief Financial Officer di Florim Ceramiche Giovanni Grossi, il Presidente di News Holland Agricolture Carlo Lambro, l’Amministratore Delegato di Alce Nero Massimo Monti e il Direttore Generale di BolognaFiere Antonio Bruzzone. “L’imprenditoria nazionale esprime, in Emilia Romagna un modello di distretti di assoluto prestigio per innovazione, flessibilità ed export – ha dichiarato Bruzzone –. Distretti con i quali BolognaFiere ha un confronto continuo e una stretta collaborazione ospitandone gli eventi espositivi leader internazionali che registrano, ogni anno, un numero crescente di operatori esteri da tutto il mondo a dimostrazione del valore del made in Italy. L’attività espositiva della nostra Società ben si inserisce nelle dinamiche industriali, diventandone strumento e partner per le strategie di business”.
Partner della tappa di Bologna, patrocinata da Confindustria Emilia Area Centro e realizzata in collaborazione con Regione Emilia Romagna, sono TIM, UniCredit, Rekeep, Coswell, Ima, Istat, BolognaFiere e Wavemaker.
Il prossimo appuntamento con gli Innovation Days del Gruppo 24 ORE sarà martedì 24 settembre a Verona.
Per informazioni sulle altre tappe www.ilsole24ore.com/innovationdays<http://www.ilsole24ore.com/innovationdays>.
Martedì 2 luglio, ore 21 Bologna, Chiostro di San Domenico, Piazza di San Domenico 13 EUROPA, CONFINI NAZIONALI E BARRIERE LOCALI con Marta Dassù e Angelo Panebianco.
Bologna
L'ultimo appuntamento di questa nona edizione delle Serate nel Chiostro, in collaborazione con il Centro San Domenico, è martedì 2 luglio alle ore 21.00 con Marta Dassù e Angelo Panebianco che discutono di "Europa, confini nazionali e barriere locali". In questo dialogo lo sguardo si sposta sugli ostacoli all'integrazione, sui condizionamenti esterni e sui vincoli interni all'Unione. La formazione dei due relatori, specialisti nell'area delle Relazioni internazionali, li porta a prendere in considerazione le dinamiche globali che condizionano le politiche europee e il posizionamento dell'Unione nello scacchiere internazionale.
"Europa, forza gentile" è il titolo di questa edizione della rassegna che si svolge nel suggestivo Chiostro di San Domenico, tre serate per riflettere, a poche settimane dalle Elezioni europee, sull'Europa e sull'Occidente, al bivio della nostra tradizione democratica che deve scegliere la strada per un'Europa forte e gentile.
Marta Dassù è Senior Advisor, European Affairs, The Aspen Institute e direttrice di Aspenia, la rivista di Aspen Institute Italia. È stata Viceministro italiano agli Affari Esteri dal novembre 2011 al febbraio 2014. È membro del Consiglio di Amministrazione di Leonardo, Trevi Finanziaria, Fondazione Eni Enrico Mattei e Falck Renewables. È Vice Presidente del Centro Studi Americani. Fa parte del Comitato Direttivo dell’Istituto Affari Internazionali; siede nel board del Consiglio per le Relazioni fra Italia e Stati Uniti e dello European Council on Foreign Relations; è membro del Comitato Scientifico della LUISS School of Government di Roma. Editorialista de La Stampa e autrice di vari saggi e libri, tra i quali ricordiamo Mondo privato e altre storie (Bollati Boringhieri, 2009) ed Europa sfida per l'Italia (Luiss University Press, 2017).
Angelo Panebianco è stato professore ordinario di Scienza politica all’Università di Bologna dove ha tenuto corsi di Geopolitica e Relazioni internazionali. È autore per il Mulino, fra gli altri, di Modelli di partito (1982, pubblicato in sei lingue), L’analisi della politica(a cura di, 1989), Le relazioni internazionali (1992), Guerrieri democratici (1997), Il potere, lo stato, la libertà (2004), L’automa e lo spirito (2009), nel 2019 è uscito All'alba di un nuovo mondo (insieme a S. Belardinelli). Da trent’anni è editorialista del «Corriere della Sera».
Le serate sono gratuite e aperte fino a esaurimento dei posti disponibili.
Gli incontri sono prenotabili agli indirizzi //Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo./ Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Per evitare la fila di ingresso sarà possibile ritirare prima dell'evento il biglietto al Centro San Domenico dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 13 in Piazza San Domenico 12, e dalle ore 15 alle 18 presso la portineria del Convento di S. Domenico, Piazza San Domenico 13.
In caso di maltempo gli incontri si terranno nella Sala Bolognini del Centro San Domenico.
Per tutte le serate sarà possibile parcheggiare su Piazza San Domenico - lato sinistro della Basilica.
Dopo i 600 progetti candidati e l'atto conclusivo con le 6 startup finaliste, Patch AI e Ventur hanno vinto rispettivamente il premio assegnato dalla giuria e quello del pubblico della Startup Competition più grande d'Italia.
Si è conclusa la 6^ edizione della Startup Competition del Web Marketing Festival, il più grande Festival sull'Innovazione Digitale e Sociale tenutosi al Palacongressi di Rimini il 20, 21 e 22 Giugno. Con 21.000 presenze in 3 giorni, più di 70 eventi e oltre 500 tra partner ed espositori, Il Festival rappresenta un acceleratore del processo di Innovazione per il Paese proponendo la Startup Competition più grande d'Italia con una giuria composta da importanti realtà del panorama innovativo, fondi venture capital, corporate venture, acceleratori e incubatori.
Ad aggiudicarsi la vittoria le startup Patch AI e Ventur, che hanno vinto, rispettivamente, il riconoscimento della giuria e quello del pubblico. Dopo gli oltre 600 progetti candidati durante la call e la selezione delle 6 finaliste, le due startup hanno vinto i due riconoscimenti dopo aver presentato il proprio pitch alla platea del WMF e aver risposto alle domande dei giurati presenti.
Patch AI è una piattaforma di e-Health che consente, attraverso l'utilizzo dell'artificial intelligence, di aumentare l'engagement dei pazienti durante i clinical trial: "È un assistente virtuale che, in maniera empatica e personalizzata, in real time, assiste i pazienti ricordando loro di seguire correttamente la terapia e di segnalare sintomi - spiega Alessandro Monterosso, CEO e Founder del progetto vincitore. "L'app permette inoltre a case farmaceutiche e medici di monitorare in tempo reale le terapie dei pazienti, migliorando così la qualità della vita delle persone e favorendo lo sviluppo di farmaci più sicuri ed economici".
Il premio della giuria del valore di 75.000€ - non corrisposto in denaro - è stato conferito a Patch AI da UniCredit Start Lab, il progetto di UniCredit rivolto ai giovani imprenditori e alle startup innovative. Il premio consiste nella possibilità di partecipare alla Startup Academy, il programma di alta formazione imprenditoriale rivolto alle migliori startup dei quattro settori (Life Science, Digital, Clean Tech, Innovative Made in Italy) e nell'assegnazione di un mentor scelto tra professionisti partner della banca. Il premio prevede inoltre l'assegnazione ai vincitori di un Relationship Manager di UniCredit e la partecipazione a incontri di lavoro con clienti Corporate della banca e possibili investitori.
Il premio del pubblico - consistente in 10.000€ in consulenza da parte di Search On Media Group, - è invece stato vinto da Ventur, startup presentata dal suo Business Project Manager Lorenzo Giaccardi. Il progetto innovativo, prodotto della The Edge Company, è un flight safety system per la prevenzione del bird strike e le intrusioni di droni nel perimetro aeroportuale.
"Credere nell'imprenditoria e farne un asse portante del processo d'innovazione è ormai da tempo una priorità del Web Marketing Festival. Per questo motivo, continuiamo a far sì che questo evento possa fungere da trait d'union tra le idee innovative in ambito digitale e l'universo degli investitori", spiega Cosmano Lombardo, CEO Search On Media Group e Ideatore del Festival.
"Il nostro progetto è globale: credere nell'innovazione come processo sociale significa, in una contaminazione che riteniamo naturale, supportare i giovani imprenditori e le loro proposte. Le idee di oggi sono le aziende del futuro: il loro ruolo nel migliorare la società che ci circonda è e sarà cruciale. Ringraziamo le oltre 1.200 startup candidate negli anni e gli oltre 120 fra investitori, incubatori e aziende corporate che hanno compreso e sposato la mission del Web Marketing Festival. Questo è il concetto che tanto stiamo spingendo: WMF, ovvero We Make Future, perché un futuro nel segno della innovazione non può prescindere dal legame con le realtà aziendali del nostro paese".
La Startup Competition Young e i premi della Sala Startup
Durante la tre giorni del Festival si è svolta anche la Startup Competition Young, l'iniziativa del WMF nata per sostenere la crescita imprenditoriale tra i giovani dai 16 ai 22 anni.
La competition - che ha raccolto numerosi progetti dedicati a temi come la legalità, i servizi alle persone diversamente abili, il turismo, i servizi agli anziani e la sostenibilità - ha dato la possibilità ai team di riCibiamo, Student-Go e WonderBear di presentare progetti innovativi ad alto impatto sociale e di ricevere premi e riconoscimenti da parte di alcuni degli investitori e i player di settore presenti al Festival: Almacube Bologna, Amazon Web Service, Angel Partner Group, ARDUINO, Arter, ARXivar, Barilla, BacktoWork24, BIP, Boost Heroes, Cariplo Factory, Cisco, Codemotion, Connectia, Digital Magics, Digital On Things, Dpixel, Enel Innovation Hub, Engineering, Faster Capital, Favilla, Ferrovie dello Stato, Fondazione Golinelli, Fondazione Social Venture GDA, GrowITup, Gruppo Sapio, Guanxi, H FARM, I3p Torino, IAG, IBAN, Innogest, JCube, Lazio Innova, Legacoop Bologna, LuissEnlabs, Macnil Gruppo Zucchetti, Mediaset Infinity, MetaGroup, Milano Investment Partner, Nana Bianca, NTT Data, Nuvolab, Oracle, PAM Panorama, PAM Innovation Hub, Pelliconi, Plug and Play, Pranaventures, RDS, San Marino Innovation, Seedble, Siamo Soci, Mama Crowd, Smartangle, StarBoost, The Hive, Tim W Cap, UniCredit Start Lab, Vueling, Zanichelli Venture.
Questi nel dettaglio i premi - non corrisposti in denaro - assegnati ai progetti della Sala Startup:
• Almacube premia riCibiamo con 3 mesi di incubazione del valore di 2.500€, disponibilità a spazi in modalità co-working, un incontro di sviluppo business a settimana, un incontro al mese con i mentor del network Almacube, attività di Investor Matching e a incontri di formazione e consulenza specifica.
• AWS premia Ventur, AIRTENDER, Edgar Smart Concierge, PatchAI, INNOVACARBON, Userbot, Vidoser, LIFEdata, KrillDesign, DUYU, CreativitySafe, Medere con 3000$ di crediti per servizi, un anno di AWS Business Supports, un accesso ai training AWS Technical and Business per un valore complessivo di 84.000€.
• CODEMOTION premia LIFEdata, Kampaay, Coderblock con accessi all'evento Codemotion Milano per un valore complessivo di 5.100€
• Digital Magics premia Coderblock con un percorso di affiancamento con Digital Magics della durata di 2 mesi, che consiste in 2 postazioni lavoro in co-working presso la sede di Milano, attività di mentorship: valore complessivo 15.000€
• Fondazione Social Venture GDA premia INNOVACARBON con un percorso completo di incubazione/ accelerazione e mentorship, realizzato nell'ambito del programma Get it! – Percorso di Valore. Valore 25.000€.
• I3P premia AIRTENDER e Medere con l'accesso ad un programma di incubazione equity free di 3 mesi presso l'incubatore di imprese innovative del Politecnico di Torino
• LVenture Group e LUISSEnLabs premiano Trovabando LUISS EnLabs - premio accelerazione LUISSEnLabs. Valore del premio 25.000€.
• PranaVentures premia INNOVACARBON con un pacchetto del valore minimo di
20.000$ che comprende: servizi cloud, mentoring tecnica, campagna test di diffusione in ambito performance MRKTG e lead generation.
• RDS premia INNOVACARBON con un piano composto da 25 spot da 20''.
• Siamo SOCI MAMACROWD premia Hoopygang con nessuna success fee sul capitale raccolto fino a 100.000€. Il premio è utilizzabile per il lancio di un'offerta sul portale Valore economico: fino a € 7.000.
• StarBoost premia Student-Go con un corso di "Company Creation". Valore economico complessivo: 3000€.
• The Hive premia riCibiamo, Duing, KrillDesign, con 3 mesi di accelerazione in The Hive
con a disposizione un voucher per effettuare incontri nelle corporates del network delle sue aziende. Categorie: Under 30 / Woman /Spark. Valore del premio 15.000€.
• TIM Wcap premia Coderblock con una postazione presso il co-working di TIM Wcap Bologna.
Un prezioso contributo di UniCredit e Istituto Oncologico Romagnolo (IOR) ha permesso di dotare il Laboratorio di Bioscienze IRST di un incubatore a CO2 necessario per l’ottenimento di anticorpi terapeutici nell’ambito di un importante progetto di ricerca sul mesotelioma pleurico.
18 giugno 2019 –
Il successo della ricerca necessita di due elementi in particolare: menti brillanti e tecnologia all’avanguardia. È con questa consapevolezza che l’Istituto Tumori della Romagna (IRST) IRCCS, grazie anche al sostegno dell’Istituto Oncologico Romagnolo (IOR), si pone tra gli obiettivi quello di mettere a disposizione dei suoi ricercatori tutte le facilities di ultima generazione necessarie per portare avanti ambiziosi progetti di ricerca. Ultimo arrivato nel Laboratorio di Bioscienze IRST è l’Incubatore a CO2, fondamentale supporto per lo sviluppo di studi sugli anticorpi terapeutici anti-tumorali.
Tale strumentazione è stata acquistata grazie al sostegno di UniCredit - istituto di credito che già dal 2013 sostiene, attraverso IRST IRCCS e IOR, la lotta oncologica in Romagna –, attraverso i fondi raccolti con UniCredit Card Flexia Classic Etica, la carta di credito che, senza costi aggiuntivi per il cliente, permette ad ogni utilizzo di contribuire a iniziative solidali. Grazie al suo particolare meccanismo, infatti, con il contributo della banca pari al 2 per mille di ogni spesa effettuata, si alimenta il Fondo Carta Etica che negli ultimi dieci anni ha permesso ad UniCredit di supportare più di 650 iniziative benefiche in tutta Italia per un totale di oltre 17 milioni di euro.
“Siamo molto orgogliosi di questa sinergia: si tratta di una collaborazione che, oltre ad avere prodotto un risultato concreto, dà anche molto prestigio alla nostra struttura – dichiara Fabrizio Miserocchi, Direttore generale IOR – UniCredit è ormai una banca riconosciuta a livello internazionale, ma con questo gesto dimostra di non dimenticare le sue origini territoriali. Anche l’IRST e in generale l’oncologia romagnola vuole compiere il medesimo percorso: la ricerca scientifica condotta presso l’Istituto di Meldola, che lo IOR sostiene con tanto impegno, non potrà che beneficiare dalla collaborazione con importanti realtà del mondo profit, cosa che andrà a tutto vantaggio dei pazienti che lottano contro il cancro ogni giorno poiché laddove si fa ricerca, anche la cura è migliore. Speriamo che l’esempio di Unicredit dia un’ulteriore spinta per la realizzazione a breve termine in Romagna di un Comprehensive Cancer Care & Research Network che ci proietti da realtà d’eccellenza nazionale a struttura di livello europeo: si tratta di una missione che il nostro Presidente, prof. Dino Amadori, persegue già da tempo e che l’Istituto Oncologico Romagnolo, ente che per sua stessa natura si rivolge a tutte le Oncologie del territorio, non può che sposare.”
Il nuovo apparecchio sarà utilizzato per studi sull’immunoterapia, ovvero innovativi trattamenti che hanno lo scopo di “risvegliare”, attivare e stimolare il sistema immunitario del paziente stesso contro l’aggressione tumorale. Questo tipo di approccio, sviluppato grazie alla comprensione dei meccanismi alla base dell’insorgenza della malattia, è tra le frontiere più importanti e promettenti che ricercatori di tutto il Mondo stanno esplorando per combattere il cancro.
Tra i primi progetti di ricerca che beneficeranno della facility per mettere a punto anticorpi specifici è quello sul mesotelioma pleurico, patologia che oggi rappresenta un bisogno clinico insoddisfatto, senza cura, e che si manifesta principalmente in individui che sono stati esposti all’amianto (detto anche asbesto), un insieme di minerali estremamente nocivi se inalati che, fino alla loro messa al bando a inizio anni ’90, erano molto diffusi ed utilizzati in vari campi produttivi, dall’edilizia (noto con il nome commerciale di Eternit) al settore dei trasporti. Statisticamente è previsto che l’incidenza di questo tumore aumenterà notevolmente nel corso dei prossimi anni poiché l’insorgenza della malattia può avvenire subdolamente anche a 30-40 anni di distanza dall’esposizione e le restrizioni legislative per l’estrazione e l’utilizzo di questo minerale sono state intraprese solo in epoca relativamente recente. Trovare la risposta terapeutica più efficace per combattere la proliferazione delle cellule tumorali del mesotelioma pleurico è diventato di primaria importanza per sconfiggere definitivamente questa patologia o, quanto meno, renderla cronica e sotto controllo farmacologico.
Il progetto di ricerca, che ha preso avvio lo scorso gennaio con la raccolta dei campioni dai pazienti e il loro processamento a scopo di screening, è condotto dal Dr. Massimiliano Mazza e dal Dr. Fabio Nicolini del Laboratorio di Bioscienze IRST. La realizzazione dei test richiede un grande sforzo dal punto di vista operativo in quanto occorre testare migliaia di singoli anticorpi in un ambiente di laboratorio dedicato e allestito con attrezzature specifiche – tra cui appunto l’incubatore a CO2 – per la crescita sia delle cellule tumorali sia di quelle del sistema immunitario che producono gli anticorpi. L’obiettivo è quello di ottenere i primi risultati, ovvero riuscire a isolare gli anticorpi che legano il tumore e avere avuto una prima dimostrazione di efficacia in vitro, entro circa 2 anni, tempo relativamente breve per studi così complessi.
Il successo di questo ambizioso progetto e l’ottenimento di nuovi anticorpi con potenziale attività terapeutica diretti contro un tumore tanto pericoloso come il mesotelioma, potrebbero cambiare il corso della vita di molti pazienti ad oggi senza nessuna valida opportunità terapeutica, a partire dal bacino di utenza dell’area vasta romagnola fino ad arrivare alla validazione di protocolli e linee guida da divulgare a livello nazionale e internazionale.