Riforma – dice Landi – ma non smantellamento. Un presidio di legalità e motore di sviluppo -
Reggio Emilia, 4 giugno 2014 -
"Oggi abbiamo bisogno di reti d'impresa, ma a maggior ragione abbiamo bisogno di mettere in campo più larghe reti di collaborazione fra tutti i soggetti che concorrono allo sviluppo economico, alla sicurezza, ai servizi alle persone e alle comunità, alla tenuta del welfare quanto alla competitività del nostro territorio e del suo tessuto imprenditoriale".
E' questo l'appello lanciato da Stefano Landi, presidente della Camera di Commercio, nell'ambito della dodicesima Giornata dell'Economia. Un invito alla coesione che cade nel momento in cui l'economia reggiana mostra i primi segnali di ripresa della produzione manifatturiera (+1,4% nel primo trimestre 2014, con un rialzo dell'1,2% del fatturato) e il consolidarsi della crescita dell'export (+4,3% in valore), cui continuano però a contrapporsi i dati ancora negativi del commercio e dell'edilizia e, soprattutto, una situazione occupazionale che negli anni della crisi (dal 2008 al 2013) ha visto raddoppiare il numero degli iscritti al collocamento (+15.000 unità), con un tasso di disoccupazione passato dal 2,3% al 5,9%.
"E' proprio per questo – ha detto Landi - che la ripresa va costruita, lavorando su opportunità e risorse che più stabilmente vanno colte e valorizzate con un'azione che richiede apporti e responsabilità diffuse e condivise".
"Attorno alla medio padana, all'area Nord, al tecnopolo, alla formazione legata all'impresa, al credito e alla ricerca, così come su tante altre eccellenze nuove o antiche del nostro territorio – ha aggiunto il presidente della Camera di Commercio - occorrono stabilità di progetti e di lavoro, rigenerando un virtuoso circuito entro il quale le differenze tra i soggetti in campo sono una risorsa e non una ragione di divisione".
Da Landi, poi, un affondo sulla riforma del sistema delle Camere di Commercio.
"Personalmente – ha detto - non posso sicuramente essere tacciato di essere un supertifoso del sistema camerale così come lo abbiamo vissuto sino ad oggi nella sua interezza, ma credo non dobbiamo confondere le riforme con le distruzioni, perché lo smantellamento delle Camere di commercio non sarebbe un favore, ma un danno alle imprese e ai territori".
Nessun giro di parole, dunque, da parte di Landi, per manifestare le preoccupazioni e le sollecitazioni del sistema camerale a proposito di una riforma che sembra avvicinarsi a grandi passi, ma che corre il rischio – secondo il presidente della Camera di Commercio – di assecondare "correnti di pensiero che parlano semplicisticamente di tagli, di riduzioni o di abolizioni del registro imprese, con una banalizzazione del ruolo di enti che si configurano come veri strumenti di promozione dello sviluppo del territorio".
Proprio per sostenere e tutelare questo ruolo, le Camere di Commercio hanno già messo in campo un progetto di autoriforma, che parte innanzitutto da una migliore definizione di alcune funzioni fondamentali che riguardano, ad esempio, la regolazione del mercato, la semplificazione amministrativa, i supporti per l'accesso al credito, i servizi per l'internazionalizzazione, l'assistenza e la promozione per le nuove imprese. "E' partendo da qui – ha spiegato Landi – che giungiamo poi alla razionalizzazione del numero degli Enti camerali, alla redistribuzione delle competenze tra i diversi livelli territoriali, alla sensibile riduzione del numero delle aziende speciali, all'introduzione di costi standard per la qualità dei servizi da erogare alle imprese dei diversi territori, alla definizione del diritto annuale sulla base dei costi standard e alle priorità strategiche fissati con Governo e Associazioni, nel rispetto del principio di autofinanziamento dell'ente camerale".
"Anche attraverso il Registro delle imprese – ha concluso Landi – le Camere di Commercio sono un presidio di legalità irrinunciabile e sono le uniche istituzioni, svincolate dalla politica, interamente dedicate a promuovere e sostenere le imprese nell'interesse delle economie locali e dei territori".
Sulla stessa lunghezza d'onda il prof. Giulio Sapelli dell'Università degli Studi di Milano: "non si può abolire il registro delle imprese – ha detto – e occorre comprendere bene che le Camere di Commercio sono le case di lettura dei mercati e costituiscono una rappresentanza funzionale (e non sindacale) delle imprese". Insieme a Sapelli, alla Giornata dell'Economia ha partecipato, tra gli altri, anche il prof. Luigi Campiglio dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
"Made in Parma", il progetto, nato nell'ambito del master in "Web Communication e Social Media per giornalisti e comunicatori" dell'Università di Parma. Martedì 10 giugno alle 17 alla Sala Du Tillot della Camera di Commercio, la presentazione.
Parma, 4 giugno 2014 - di Paola Tanzi -
Il progetto, nato nell'ambito del master in "Web Communication e Social Media per giornalisti e comunicatori" dell'Università di Parma, che si presenta come una piattaforma di e-commerce narrativo dedicato al territorio del parmense, ma estendibile ad altre aree, e che sarà attivo da subito sui tre continenti, Europa, States e Asia, si rivolge alle aziende del settore alimentare: a quelle che hanno intenzione di guardare oltre il presente e cogliere l'opportunità che il web oggi offre. "Made in Parma" è una start up cui partecipano molti professionisti dell'ambito comunicativo e commerciale ed a cui hanno già aderito alcune delle più note aziende del settore "Food&Beverage" della provincia di Parma. La terza, ed ultima chiamata, quella di martedì, alle aziende interessate vedrà l'illustrazione del progetto di questa innovativa impresa che punta sul racconto, sullo storytelling, per quello che al momento è il primo esempio di e-commerce narrativo che vedrà un'offerta alle aziende partner del tutto nuova e professionale nel settore della comunicazione.
«"Made in Parma" è uno dei tanti laboratori del nostro corso giunti a destinazione- ha spiegato la professoressa Anna Maria Cavalli, presidente del master- che, assieme a quelli avviati con Agi e Gruppo Seat Volkswagen, hanno visto protagonisti i nostri ragazzi. È l'esempio di come dalla teoria sia possibile arrivare alla pratica e come una buona idea sia utilizzabile a livello professionale». «I dati parlano chiaro» ha aggiunto il coordinatore del corso, il professor Giorgio Triani. «Nel 2015 oltre 200 milioni di europei acquisteranno prodotti on line, con circa 40 milioni di nuovi clienti rispetto al 2011, il 20 per cento farà acquisti su siti esteri ed una ricerca Nielsen del 2013, condotta su 28.000 utenti internet in 56 Paesi, evidenzia che la propensione ad acquistare online prodotti "Food&Beverage" è cresciuta del 44 per cento in due anni. Non è, quindi, più procrastinabile lo sbarco sulla rete per un'azienda. Ma la scelta deve essere innovativa, coinvolgente. "Made in Parma" è questo: raccoglie prodotto, identità e territorio in un progetto d'impresa che parla al mondo».
Rete Imprese: "Serve interpretazione autentica e corretta della norma che porta a due anni la durata dei finanziamenti per il pagamento delle imposte". "I parlamentari si attivino il prima possibile. L'ABI deve intervenire, affinché le banche sospendano quanto prima l'invio di lettere che invitano gli imprenditori a regolarizzarsi" -
Modena, 3 giugno 2014 -
Imprenditori della zona colpita dal terremoto invitati ad andare in banca per rinegoziare il piano di restituzione delle rate dei mutui accesi per il pagamento delle tasse: "Semplicemente inammissibile", dichiara RETE Imprese Italia Modena, a cui aderiscono Confesercenti, Ascom-Confcommercio, Lapam-Confartigianato e CNA. "L'articolo 3 bis del dl 4/2014, che inserisce la proroga di due anni nella restituzione del prestito acceso presso le banche per il pagamento delle tasse e dei contributi da parte dell'aziende colpite dal sisma – continua RETE - viene interpretato da parte di alcuni istituti di credito come una semplice diluizione in un maggior numero di rate della somma da restituire. Ragione per cui, ad alcuni imprenditori della zona del cratere, è già arrivata la richiesta di rivolgersi con celerità alla banca per la rinegoziazione del piano di restituzione, con la scadenza per la prima rata fissata a giugno 2014."
"Visto e considerato dunque che – tiene ad evidenziare RETE Modena - di fronte agli atti intrapresi da parte di alcuni istituti di credito, non solo c'è il rischio quanto la seria possibilità di penalizzare ulteriormente le imprese che stanno solo ora e con fatica risollevandosi, chiediamo ai parlamentari di attivarsi immediatamente per ottenere la corretta ed autentica interpretazione della norma che di fatto ha portato a due anni la durata dei finanziamenti per il pagamento delle imposte per le imprese colpite dal sisma. E che quindi, la prima rata sia effettivamente fissata a partire dal 30 giugno 2015 in coerenza col provvedimento. Ci rivolgiamo inoltre alla Regione Emilia Romagna perché si attivi con la massima urgenza a tal senso ma anche pure e soprattutto nei confronti dell'ABI, affinché sia sospeso l'accordo siglato lunedì scorso 25 maggio 2014, in quanto a nostro avviso illegittimo e del tutto stravolgente la volontà del legislatore. Siano inoltre a chiedere e anche in questo caso con la massima urgenza, all'ABI di sollecitare gli istituti di credito affinché sospendano l'invio delle lettere in cui si invitano gli imprenditori terremotati alla ricontrattazione dei mutui relativi ai finanziamenti delle imposte sospese causa sisma."
"Oltre il 70% delle imprese della zona del cratere – ricorda RETE - al 30 giungo 2014 non avrà ancora ottenuto un solo euro di risarcimento per i danni subiti, considerata in primo luogo la lunghezza delle procedure Sfinge così come dell'appesantimento burocratico di tutto l'apparato risarcitorio. Quello sotto agli occhi di tutti, e qui lo sottolineiamo, è che risultano ancora fortemente esposte finanziariamente. Pur di non gettare la spugna e mantenere il lavoro hanno dovuto fare sforzi inauditi oltre che leva solamente sulle proprie risorse e non può essere che adesso vangano intimate di regolarizzarsi con le tasse sulla base di un'interpretazione data da ABI", conclude RETE.
(Fonte: ufficio stampa Rete Imprese MO)
A distanza di quattro anni il prodotto delle piccole imprese modenesi fa registrare due trimestri consecutivi di crescita. Aumenta, in misura minore, anche il fatturato, ma i margini, ma i margini rimangono ristretti. Sfiorano i massimi le vendite all'estero.
Modena, 31 maggio 2014 -
Anche i numeri confermano la sensazione di una ripresa per le imprese modenesi del settore manifatturiero sino a 50 dipendenti. Per il secondo trimestre consecutivo, infatti, i principali parametri – produzione, fatturato, ordini – sono in ripresa. In particolare, nel periodo gennaio-marzo la produzione cresce del 3,3% (la percentuale trimestrale più alta da tre anni a questa parte), mentre il fatturato ferma la sua ripresa all'1,7%, segno che i margini rimangono ancora bassi. Nonostante ciò, rispetto allo stesso periodo del 2013, l'occupazione cresce dello 0,9%. Incoraggianti, invece, i segnali che arrivano dagli ordinativi, soprattutto quelli interni, in crescita del 13,3%, mentre si consolida la domanda estera (+3%). Del resto è proprio su quest'ultima che si è retta la performance del trimestre, se si pensa che la quota del fatturato estero sul totale (27,3%) è la terza in assoluto nella serie storica.
AI LIVELLI DEL 2009
Sicuramente è presto per definire la traiettoria annuale, ma se anche questa crescita dovesse mantenersi anche per i prossimi nove mesi, la produzione delle pmi modenesi rimarrebbe ben al di sotto dei massimi raggiunti in passato.
I SETTORI
Nell'analisi settoriale, ceramica a parte, prevale il segno più. Particolarmente incoraggiante la situazione nel settore della meccanica, la cerniera che unisce i vari distretti del sistema produttivo modenese. Nel dettaglio, ecco gli andamenti settoriali (ciascun valore fa riferimento alla variazione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente).
Dopo undici trimestri consecutivi rivede il segno più una delle eccellenze della nostra economia, a prezzo, però, di fatturati che rimangono ancora in calo. Segnali incoraggianti arrivano dal mercato interno, nel quale gli ordinativi sono in crescita dell'11%.
La stessa considerazione può essere estesa al comparto della maglieria, che regge in termini di produzione, ma continua a perdere in quanto a fatturato.
Va un po' meglio nel comparto abbigliamento, che si contraddistingue rispetto al precedente per una maggiore presenza di imprese operanti nel conto proprio. E' anche per questa peculiarità che il comparto è più votato all'export della maglieria (la quota di fatturato estero, infatti, è del 49,5% contro l'11%).
Continua la frenata della ceramica, in questa indagine rappresentata essenzialmente dalle piccole imprese del cosiddetto terzo fuoco. Un segno meno giustificato, oltre che dalla crisi dell'edilizia, anche dalla scarsa propensione all'estero del comparto, che nel quadrimestre ha ottenuto appena il 2,8% del proprio fatturato da oltreconfine.
Rallenta il trend di crescita della meccanica pesante modenese, che a fine 2013 aveva raggiunto performance in doppia cifra. Rimane, invece, ad alti livelli l'export extra nazionale (20,7%).
Le migliori notizie arrivano dalla meccanica, quello che potremmo definire il core business dell'economia manifatturiera modenese. In questo caso, infatti, non solo si consolida la ripresa, sia rispetto al trimestre precedente, sia a un anno fa, ma anche il fatturato fa registrare un recupero considerevole. Ancora una volta sulla scia delle vendite estere: più di metà della produzione (il 52% del fatturato totale, record storico), infatti, è finita al di fuori dei confini nazionali.
A due anni dal sisma, i numeri certificano il recupero di questo settore, importante anche per l'indotto dell'Area Nord. Anche in questo caso merita di essere sottolineata la propensione all'export, che ormai da un anno a questa parte si mantiene al di sopra del 50% del fatturato, marcando, nei primi tre mesi del 2014, un vero e proprio record, a quota 56,9%.
Riprende la corsa di un comparto magari ancora non molto rappresentativo per la nostra economia, ma da seguire attentamente sia per la sua dinamicità (un prodotto su quattro, per fare un esempio, finisce all'estero), sia per i suoi contenuti in termini di tecnologia ed innovazione. fiata, dopo un paio di trimestri positivi, anche questo comparto, forse ancora poco "pesante" per la nostra economia, ma che sta evidenziando una buona dinamicità.
LE CONSIDERAZIONI DI CNA: SARA' VERA GLORIA?
Sono segnali incoraggianti quelli che emergono dall'analisi congiunturale curata dall'Ufficio Studi di CNA in collaborazione con la Camera di Commercio. Segnali che testimoniano l'apporto delle piccole imprese al benessere della comunità modenese, realtà che, proprio per questo, meritano segnali di attenzione. Dal punto di vista fiscale, ad esempio, poiché è inaccettabile il fatto che un'impresa debba lavorare sino ad agosto per compensare il peso del fisco (la cui incidenza sui redditi d'impresa oltrepassa abbondantemente il 60%), come accade oggi. E spazi per una riduzione del carico impositivo, secondo CNA, esistono sia a livello centrale che locale.
Ma servono anche interventi di sostegno a misura di Pmi. E' il caso del rifinanziamento della cassa in deroga, uno strumento indispensabile per aiutare le imprese a superare le situazioni critiche delle piccole imprese. In quest'ambito, non mancano purtroppo esempi negativi, come quello rappresentato dal finanziamento noto come "Nuova Sabatini", le cui pratiche possono arrivare a 120 giorni per arrivare a conclusione. Non mancano però anche interventi positivi, come il bonus mobili, che potrebbe ridare fiato alle ristrutturazioni edilizie. Di certo quello che non serve al Paese è un rapporto conflittuale con le associazioni datoriali e le parti sociali: il confronto con queste organizzazioni, infatti, potrebbe essere utili ad evitare pasticci grossolani come quelli del Sistri, per fare solo un esempio).
(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA Modena)
Importante riconoscimento del sistema CNA nazionale all'Associazione reggiana. L'imprenditore di Poviglio nominato al vertice della rappresentanza delle PMI industriali -
Reggio Emilia, 30 maggio 2014 -
Alfeo Carretti, imprenditore di Poviglio titolare dell'azienda Atlantic Man Srl di Castelnovo Sotto e Presidente provinciale di CNA Servizio Estero, è stato nominato Presidente Nazionale di CNA Industria, il raggruppamento d'interesse che rappresenta solo a Reggio oltre un migliaio di imprese industriali.
"L'elezione di Carretti è il riconoscimento al lavoro svolto in questi anni da CNA Reggio Emilia per la rappresentanza delle piccole e medie imprese industriali – sottolinea il presidente provinciale di CNA, Nunzio Dallari - una realtà importante sul territorio reggiano, la prima ad essere attivata nel sistema CNA dieci anni fa, che l'Associazione sostiene sviluppando azioni volte ad aumentare la cultura e la competitività d'impresa in ambito nazionale e internazionale".
Da neo presidente nazionale del Raggruppamento, Carretti si è detto: "Onorato della fiducia dimostrata e soddisfatto per la concretizzazione di un impegno teso a valorizzare le pmi industriali attraverso servizi e consulenze ad hoc. A questo proposito ritengo sia fondamentale l'implementazione di progetti di internazionalizzazione, formazione manageriale, innovazione di processi e prodotti e il maggior ricorso a bandi nazionali e europei per finanziare lo sviluppo. Mi metterò subito al lavoro: l'impegno mio personale e del sistema di CNA è di divenire sempre più punto di riferimento anche per questo segmento di imprese che rappresentano la vera forza del paese ma che va stimolato e sostenuto a costruire una nuova stagione di crescita".
Chi è Alfeo Carretti. Nato a Poviglio (RE) nel 1956, è Vicepresidente e Amministratore Delegato della Atlantic Man S.r.l. di Castelnovo Sotto, azienda che produce macchinari ed attrezzature per il settore Orto Floro Vivaismo, leader nei sistemi industriali di serraggio. In passato ha ricoperto diversi incarichi per la Confederazione Nazionale delle Piccole e Medie Imprese, CONFAPI. Dal 2008 al 2011 è stato Presidente Unionapi Emilia-Romagna. Attualmente è Vicepresidente di CNA Emilia Romagna e Presidente provinciale di CNA Servizio Estero.
(Fonte: ufficio stampa CNA Reggio Emilia)
CNA Reggio Emilia offre consulenza per partecipare al bando CCIAA per programmi di ricerca e innovazione -
Reggio Emilia, 27 maggio 2014 -
"La necessità di innovare in termini di prodotto e processi produttivi vale soprattutto in tempi di recessione, quando la domanda cala e la concorrenza aumenta. I momenti di crisi possono quindi rappresentare un'ottima opportunità per innovare e affrontare il mercato con idee alternative, sfruttando la possibilità di ottenere finanziamenti a fondo perduto".
Rodolfo Manotti, Presidente di Industrie Emiliane Unite, il raggruppamento del sistema CNA a sostegno delle PMI, commenta così il bando della Camera di Commercio di Reggio Emilia per finanziare programmi di ricerca e innovazione, assistenza e consulenza tecnologica, destinato a micro, piccole e medie imprese, in forma singola o associata e i consorzi di impresa con sede legale e/o unità operativa nella Provincia reggiana.
Il bando, per il quale CNA Servizio Estero offre consulenza per la presentazione delle domande, è a sportello, quindi terrà conto dell'ordine cronologico di invio delle domande e si aprirà dal 1 giugno al 30 agosto 2014, salvo precedente esaurimento delle risorse disponibili. L'agevolazione, in regime de minimis, consiste in un finanziamento a fondo perduto pari al 50% dell'importo complessivo delle spese sostenute e ammesse sino ad un massimo di €30.000,00. Tale percentuale è elevata al 60%, per un importo massimo comunque non superiore a 30.000,00 euro, nel caso di imprese femminili o giovanili o imprese aggregate.
Gli interventi ammessi a contributo devono necessariamente essere svolti in collaborazione con l'Università di Modena e Reggio Emilia e/o con i Centri per l'innovazione ed il Trasferimento Tecnologico e con i Laboratori di Ricerca Industriale accreditati presso la Rete Alta Tecnologia della Regione Emilia‐Romagna e essere rivolti alla realizzazione di un progetto di ricerca e innovazione tecnologica. Ad esempio, per l'introduzione di processi produttivi innovativi con particolare riferimento ai "processi puliti", o nuovi modelli organizzativi di gestione e di controllo fortemente incentrati sull'utilizzo di tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT). Sono ammissibili le spese sostenute nel periodo compreso tra il giorno successivo la presentazione della domanda fino al 30/06/2015.
Per maggiori informazioni e presentazione delle domande rivolgersi a CNA Servizio Estero, Rif. Dario Varsalona tel. 0522-1547060 email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
(Fonte: ufficio stampa CNA RE)
La Camera di commercio, in collaborazione con la Camera di commercio italiana dell'Ontario, organizza giovedì 29 maggio, a partire dalle 9.30, un incontro con le aziende per illustrare le attuali opportunità di business in Canada e Ontario e gli strumenti a supporto delle aziende interessate al mercato.
Parma, 26 maggio 2014 -
In programma un focus sui settori agroalimentare, meccanica alimentare ed edilizia ed un approfondimento su logistica e spedizioni sul Canada. Parleranno dell''Accordo di cooperazione economica e commerciale tra Canada e Europa (CETA) Corrado Paina, General Manager Italian Chamber of Commerce of Ontario, e di logistica e spedizioni Maurizio Pazzini, Tradelane Development Manager Panalpina Trasporti Mondiali Spa. Al termine degli interventi le aziende potranno incontrare i relatori per un colloquio individuale.
Nell'ultimo decennio il Canada ha consolidato la propria immagine di stabilità grazie a solide basi economiche e finanziarie. Nel 2012 il PIL canadese è cresciuto del 2%. In particolare la tenuta del mercato interno e la spiccata indipendenza energetica fanno della nazione degli aceri un'ottima potenziale base per aziende italiane che vogliano affacciarsi anche sul mercato NAFTA, l'area di libero scambio del Nord America (circa 462 milioni di consumatori potenziali).
La stabilità del sistema politico, le condizioni del mercato del lavoro, del costo dei fattori di produzione e dell'accesso al credito rendono il paese di particolare interesse per le aziende italiane interessate ad accrescere la propria quota di esportazioni o intenzionate ad internazionalizzare la propria presenza produttiva.
L'Italia si conferma essere uno dei principali partner commerciali europei per il Canada, dietro a Germania e Regno Unito. L'interscambio bilaterale con l'Italia è aumentato del 6,3% nel 2012; in particolare, le esportazioni italiane sono aumentate del 7%. l'Italia si è confermata il 9° Paese fornitore con una quota dello 1,13% del totale delle importazioni canadesi.
In allegato scaricabile il modulo di iscrizione
(Fonte: Ufficio stampa Camera di commercio Parma)
Martedì 27 maggio a Guastalla il rapporto tra banche e imprese al centro del seminario di CNA Reggio Emilia -
Reggio Emilia, 26 maggio 2014 -
"Il problema dell'accesso al credito ha ridotto moltissimi artigiani e imprese in gravi difficoltà o peggio li ha costretti alla chiusura. CNA si batte da sempre per facilitare l'accesso al credito per le pmi e nel corso degli anni l'Associazione ha potenziato i suoi servizi cercare tutte le soluzioni e le opportunità che favoriscano al contrario al crescita e lo sviluppo dei suoi Associati". Queste le motivazioni principali secondo Cristina Ferraroni, Presidente CNA Area Padana Ovest, alla base del seminario dal titolo: "Come conoscere meglio il sistema bancario" che si terrà martedì 27 maggio alle 20.30 presso la sede CNA di Guastalla in Via 11 Settembre, 6.
Tanti i temi che verranno affrontati nel corso della serata: Sergio Manini, formatore esperto di banca e finanza, parlerà dei sistemi di valutazione del merito creditizio; Gianni Mazzi, Direttore di CNA Prefina, illustrerà gli interventi pubblici nazionali e regionali per il sostegno al credito; Massimo Medici, Direzione CNA Servizi Imprese e Cittadini, e Marco Lasagni, Consulente CNA Prefina, entreranno nel merito dei servizi CNA per difendere le imprese e sostenerle nei rapporti con le banche.
"Ritengo sia importante informarsi – conclude la Presidente Ferraroni - perché spesso non conosciamo l'esistenza di accordi e finanziamenti per il sostegno al credito. L'impegno di CNA è anche quello di promuovere una cultura d'impresa orientata a servirsi degli strumenti pubblici, supportando gli imprenditori con consulenti esperti e momenti formativi".
Per info e prenotazioni: Segreteria organizzativa rif. Daniela Nasi tel. 0522/356380 oppure email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
(Fonte: ufficio stampa CNA RE)
Confesercenti: "Sforzi e sacrifici che indicano, malgrado le difficoltà, la voglia di andare avanti". Consumi fortemente in calo: - 13% nel 2013. "Le imprese chiedono meno burocrazia e fiscalità di vantaggio, ma anche chiarezza sugli adempimenti" -
Modena, 23 maggio 2014 -
A due anni da quel terremoto che ha cambiato il volto dell'Area nord della provincia la normalità che appare ancora lontana. Ma l'impegno – che continua incessantemente ogni giorno - di istituzioni ed imprese, ha portato risultati difficilmente immaginabili. Oggi l'82% delle piccole attività imprenditoriali di commercio, servizi, pubblici esercizi, ha trovato una sede fissa in cui operare. "Chi è riuscito a riaprire, nella sede d'origine ha dovuto compiere sforzi enormi e in primo luogo economici", dichiara Mauro Bega Direttore sindacale per Confesercenti nell'Area Nord che recentemente ha tracciato un bilancio relativo all'attuale situazione delle PMI del terziario. "Gli imprenditori, costretti al trasferimento delle attività a causa delle conseguenze del sisma, non hanno esitato nemmeno di fronte alle incertezze, a fare il possibile pur di tornare alle loro sedi originarie. Nonostante l'ubicazione di molte nei centri storici dei paesi e le condizioni in cui continuano a versare molti centri stessi dei Comuni del cratere".
Un risultato importante che si scontra però con la situazione dei consumi di tutta l'area, in forte sofferenza. "Dai dati dell'Osservatorio Economico di Confesercenti – continua Bega -emerge che le imprese della zona, risultano essere quelle che segnano cali di volumi di vendite più pesanti: -13% la media dei settori del commercio e dei pubblici esercizi nell'anno 2013 rispetto al 2012, a fronte di una media provinciale del -3.6%. Uno sforzo impensabile quello compiuto da queste imprese, anche solo per resistere in condizioni tanto difficili. E' quindi di assoluta importanza sostenere l'impegno profuso da queste attività determinate a reagire alle conseguenze del sisma ed a rivitalizzare i centri storici. Per il quale chiediamo ai Comuni di dare pronta attuazione alle recenti ordinanze 32 e 33 del Commissario Vasco Errani, volte a deliberare i Piani Organici. Così da accelerare gli interventi previsti dai Piani della Ricostruzione, e di conseguenza sbloccare quelle situazioni di stallo che ancora frenano la ricostruzione di importanti pezzi di centri storici".
"Il Sostegno alle imprese deve poi arrivare anche da un''accelerazione nella evasione delle pratiche per i contributi di ricostruzione. Auspichiamo pertanto che le assunzioni temporanee presenti negli uffici tecnici comunali vengano confermate anche oltre le prime scadenze, per affrontare la mole di lavoro relativo alle pratiche edilizie legate alla ricostruzione. Ribadiamo inoltre la fondamentale necessità di istituire una fiscalità di vantaggio volta alle imprese più piccole attive nei comuni colpiti dal sisma: richiesta che rinnoviamo al Governo e che vorremmo maggiormente sostenuta dalla Regione. Le imprese chiedono infine maggior chiarezza riguardo agli adempimenti fiscali da sostenere", conclude Mauro Bega.
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)
La modenese TECHBOARD, del cui gruppo fa parte anche SYAC•TB, conferma il proprio dinamismo e sigla un'intesa che le consente di rafforzare la propria posizione nel settore della sicurezza professionale -
Modena, 20 maggio 2014 -
Nuovo passo in avanti per TECHBOARD. La storica azienda modenese leader nel settore dei circuiti stampati ha siglato un importante accordo che le consente di rafforzare la propria posizione nell'ambito della sicurezza professionale sia a livello nazionale che internazionale
L'intesa che interessa SYAC•TB, rilevante realtà nel settore della video sicurezza digitale entrata a far parte del gruppo TECHBOARD lo scorso anno, e SELESTA INGEGNERIA, punto di riferimento a livello mondiale nel settore del controllo accessi, rilevazione presenze e raccolta dati, è stata ufficialmente presentata oggi, a Modena, in occasione dell'open day aziendale promosso da TECHBOARD. Un appuntamento, che ha offerto l'occasione per presentare anche le soluzioni video e i prodotti messi a punto da SYAC•TB nel campo della video sicurezza e da EMC•TB, nel settore delle telecomunicazioni professionali.
All'iniziativa erano presenti, tra gli altri, Fabio Malagoli, amministratore delegato di TECHBOARD e Marco Mignacco, amministratore delegato di SELESTA INGEGNERIA. I due AD hanno evidenziato quanto sia innovativo l'accordo siglato che consente di unire le qualità di due aziende leader italiane, attraverso un'alleanza strategica che punta a offrire soluzioni integrate nel settore della sicurezza professionale.
"SYAC▪TB e SELESTA INGEGNERIA sono esempi di eccellenza e creatività tecnologica italiane. Lavorare a stretto contatto con SYAC▪TB ci consentirà di immettere sul mercato, con rapidità, soluzioni innovative e di grande affidabilità in grado di supportare i bisogni sempre più complessi dei nostri clienti" ha dichiarato Marco Mignacco, Amministratore Delegato di SELESTA INGEGNERIA.
"Oggi la convergenza fra i mercati del Controllo Accessi e della Video Sorveglianza ha compiuto un significativo passo in avanti grazie a questo accordo. Con i prodotti di SELESTA INGEGNERIA, dai sistemi per il controllo degli accessi a quelli per la rilevazione e gestione delle presenze e la raccolta dati, c'è già un'ottima integrazione" ha osservato Fabio Malagoli, Amministratore Delegato di TECHBOARD. "Ora però intendiamo consolidare e ampliare la nostra presenza nazionale ed internazionale attraverso le rispettive reti di partner ed utenti finali che raccoglieranno i frutti di questa alleanza."
A livello internazionale, tra meno di un mese, le soluzioni integrate di SELESTA INGEGNERIA e SYAC▪TB verranno presentate a Londra in occasione di IFSEC 2014, tra i più importanti saloni al mondo in tema di sicurezza, che si terrà dal 17 al 19 giugno.
(Fonte: ufficio stampa Nevent)