In merito alla proposta, avanzata dal Comune di Parma, di distacco della Scuola "Adorni" dall'Istituto Comprensivo "Micheli" e della conseguente aggregazione della stessa all'Istituto Comprensivo "Sanvitale", ci aspettavamo maggiore rispetto da parte dell'Assessore competente e del Sindaco.
Dopo che l'ipotesi di riassetto formulata ci è stata illustrata da alcuni dipendenti comunali lo scorso 27 luglio, quale organizzazione rappresentativa del personale delle scuole statali avevamo precisato che avremmo preferito affrontare il tema con i responsabili politici dell'Ente, ovvero Assessore e Sindaco. Gli emissari del comune ci dissero che avrebbero riferito, la stessa richiesta l'abbiamo ribadita il 24 ottobre, quando siamo stati interpellati in seno alla Conferenza provinciale di coordinamento.
In questi giorni, solo casualmente, apprendiamo che la questione verrà portata in Consiglio Comunale senza alcun confronto tra politica e rappresentanze sindacali, nonostante si tratti di questioni che riguardano il futuro lavorativo di decine di insegnanti della Scuola Statale che a Parma e nel Parmense lavorano, vivono e votano.
La Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza non ha mai avversato il progetto, ha sempre precisato di rimettersi alla volontà degli organi collegiali: i due consigli d'Istituto interessati hanno espresso pareri opposti, uno è favorevole e l'altro contrario, i collegi dei docenti composti da coloro che dovranno realizzare l'offerta formativa non sono mai stati coinvolti, essendo evidenti dubbi e divisioni il tutto presupponeva un confronto politico-sindacale serio al quale Assessore e Sindaco sono sfuggiti, mancando di rispetto alla rappresentanza sindacale territoriale del comparto scuola che solo nel Parmense rappresenta oltre 7mila persone.
Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, a tal fine precisa: "Se così stanno le cose, come abbiamo fatto con altri politici in passato, diremo ai nostri colleghi-elettori come la politica li considera e ciò dovrà essere tenuta in debita considerazione alla prima scadenza elettorale utile"
Gilda degli Insegnanti Parma e Piacenza
Borgo delle Colonne 32 43121 Parma
Coordinatore: SALVATORE PIZZO
Tel/fax 0521 684809 - Cell 338 8103820
L'Ufficio scolastico: premiare i presidi che non fanno bocciare. Denuncia della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza
Nel nostro territorio i dirigenti scolastici, per essere valutati positivamente, devono fare in modo che i docenti non boccino gli alunni che hanno poca voglia studiare. Non è una boutade estiva, lo hanno messo nero su bianco i gestori dell'Ufficio Scolastico regionale dell'Emilia Romagna in un decreto dirigenziale emesso nei giorni scorsi, si tratta del "Piano Regionale di Valutazione dei dirigenti scolastici" (lo alleghiamo affinché ognuno possa verificare).
Non bocciare gli studenti sfaticati è l'obiettivo principale, infatti è il primo nell'elenco dei "risultati" che i dirigenti scolastici devono perseguire per avere una buona valutazione.
Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, così commenta: "La mortificazione del ruolo e dell'autorevolezza del corpo docente è evidente, il fatto che abbiano emesso un provvedimento di questo genere alla chetichella, in pieno agosto non è un caso, ecco perché certi dirigenti tendono ad accontentare sempre di più i genitori "sindacalisti" dei figli che non rispettano il ruolo e l'autorità degli insegnanti" - continua il rappresentante dei docenti parmensi e piacentini – il dirigente scolastico è anche presidente dello scrutinio, con questo provvedimento è in pieno conflitto di interesse. A questa stortura- continua- locale va aggiunto che per legge i dirigenti delle scuole si valutano tra di loro, tanti nuclei di colleghi che valutano quelli delle altre scuole del territorio; stando a quanto riscontriamo nelle province di Parma e Piacenza, la politica dovrebbe porsi il problema circa le determinazioni dei vertici dell'Ufficio Scolastico dell'Emilia Romagna e trarne le dovute decisioni".
Mettere in discussione l'autorità dei docenti ed impugnare i loro atti non paga, è interessante un'ordinanza emessa recentemente dalla sezione di Parma del Tar che ha respinto la richiesta di una studentessa la quale pur avendo avuto scarsi voti, pretendeva di essere ammessa all'esame di maturità e per questo ha impugnato la decisione dei docenti di un istituto superiore parmigiano chiedendo che fosse sospesa la decisione di non ammetterla.
Dall''ordinanza dei giudici amministrativi si apprende che la stessa aveva riportato insufficienze in ben quattro materie e scrivono testualmente che la "situazione personale, ad un primo sommario esame, non pare poter determinare di per sé l'illegittimità dell'esito contestato" e concludono caustici la "questione può essere sindacata in giudizio unicamente in presenza di macroscopici profili di irragionevolezza che, ad un primo sommario esame, non pare siano rilevabili nel caso di specie".
Gli stessi giudici hanno avuto però la cura di tutelare la ragazza dispondendo di "procedere all'oscuramento delle generalità della ricorrente" e di non diffondere altri dati che possano identificarla.
Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, così commenta:
"Gli insegnanti nell'esercizio delle loro funzioni svolgono una funzione autoritativa, lo ha ricordato anche la Cassazione, certi genitori anzichè pagare gli avvocati per improbabili azioni giudiziarie siano più severi nei confronti dei loro figli"- continua il dirigente sindacale- "purtroppo certe volte ci troviamo di fronte a ceti dirigenti scolastici che sono contrari a bocciare quelli che non studiano, perchè meno bocciature ci sono nella scuola che dirigono meglio loro vengono valutati, così hanno recentemente deciso i gestori dell'Ufficio Scolastico Regionale dell'Emilia Romagna sulle cui determinazioni la politica dovrebbe iniziare a porsi degli interrogativi"
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Gilda degli Insegnanti Parma e Piacenza
Borgo delle Colonne 32 - Parma
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Il recente provvedimento dell'Ufficio Scolastico dell'Emilia Romagna che, in applicazione di una legge nazionale, stanzia a fondo perduto oltre 4 milioni e mezzo di euro per le scuole private ubicate in Provincia di Parma è semplicemente una vergogna. Mentre i dipendenti della scuola pubblica percepiscono paghe miserevoli, lo Stato continua a devolvere valanghe di soldi dei contribuenti ai privati che hanno aperto scuole sul territorio.
Per la verifica di quanto asseriamo, indichiamo il link ufficiale postato sul sito dell'Ufficio Scolastico Regionale http://istruzioneer.gov.it/2018/07/27/scuole-paritarie-dellemilia-romagna-piano-di-riparto-fondi-a-s-2017-2018/
Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza, dichiara: "Siamo orgogliosamente l'unica organizzazione sindacale che a Parma rompe il muro di omertà, è un'offesa al comune senso del pudore elargire valanghe di quattrini in questo modo togliendoli alla scuola statale".
Gilda Parma e Piacenza
Borgo delle Colonne 32 - Parma
Salvatore Pizzo 338 8103820
Vicenda Scuola Adorni - Il Comune di Parma interloquisce con rappresentanti che non hanno titolo a parlare a nome degli insegnanti
Nel corso di un'assemblea pubblica indetta dal Comitato di quartiere San Leonardo, relativa all'ipotesi di staccare il plesso scolastico "Adorni" dall'Istituto Comprensivo "Micheli" e di inserirlo nel Istituto Comprensivo "Fra Salimbene – Sanvitale", abbiamo appreso che il Comune di Parma quale ente competente a proporre l'organizzazione della rete scolastica cittadina al Ministero dell'Istruzione, si avvale della consulenza di un non meglio identificato "gruppo di lavoro" i cui componenti non hanno alcuna titolarità giuridica a rappresentare nelle sedi istituzionali il corpo docente della Scuola Statale.
Dai nomi che ci sono stati fatti si tratta di alcuni dipendenti dell'Amministrazione Scolastica, ex docenti oggi inquadrati con qualifica di dirigente scolastico, i quali verrebbero consultati influenzando scelte istituzionali in merito alle quale i legittimi interlocutori sono i rappresentanti delle organizzazioni sindacali del comparto scuola, la cui rappresentatività è certificata sulla base di voti e deleghe sindacali da un'agenzia governativa, l'ARAN.
Salvatore Pizzo – coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza – precisa. "Come già ribadito più volte nel merito della vicenda della scuola Adorni ci rimettiamo alla volontà degli organi collegiali, ma non possiamo tollerare che dei dipendenti, quali sono i dirigenti scolastici coinvolti, che nulla hanno a che vedere con le scuole interessate si intromettano in vicende in cui non solo non hanno titolo, svolgendo un'attività esterna che per essere prestata da un dipendente pubblico dovrebbe essere autorizzata dal datore di lavoro, nel caso delle persone in questione è il Direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale" - conclude il rappresentante dei docenti - "onde evitare strascichi giudiziari, ricordiamo a politici ed amministratori di informarsi bene a chi spetta rappresentare il personale docente e non che lavora nelle scuole, per quanto ci riguarda sul punto ci riserviamo ulteriori azioni"
Scuola Adorni, non è scontato che rimangano gli stessi docenti. In merito all'ipotesi di staccare il plesso scolastico "Adorni" dall'Istituto Comprensivo "Micheli" e di collocarlo all'interno dell'Istituto Comprensivo "Sanvitale - Fra Salimbene", la Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza rappresenta che ad oggi gli esponenti politici ed amministrativi competenti non hanno avuto alcuna interlocuzione ufficiale con i soggetti titolari della rappresentanza collettiva del personale scolastico, di cui la Gilda è parte integrante.
Tralsciando questo dato politico che è esemplificativo del modo in cui a Parma gli eletti in altre amministrazioni, in questo caso il Comune, si approcciano con i rappresentanti eletti nel comparto scuola che tra Parma e Piacenza riguarda migliaia di addetti, è nostra intenzione ricordare che un'eventuale ricollocazione del plaesso "Adorni" non significa che automaticamente in esso rimarranno gli stessi docenti.
Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza, precisa: "Gli insegnanti della scuola statale vengono assegnati agli Istituti, poi a seconda dell'organizzazione interna ogni anno a settembre si decide il plesso in cui il singolo docente farà lezione, qualora a causa del suo dimensionamento l'Istituto Comprensivo "Micheli" dovesse avere una decurtazione di organico, la graduatoria per individuare i perdenti posto riguarderà tutti i docenti dell'Istituto, quindi chi rimarrà all'Adorni è molto difficile prevederlo, nessuno può garantire che nel plesso abbiano diritto a rimanere le stesse persone. Questo prevedono le norme nazionali" - continua il dirigente sindacale - "noi in merito al riposizionamento del Plesso Adorni, come già avvenuto in altri casi, ci rimettiamo alla volontà degli organi collegiali, unici sovrani di una scuola democratica".
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Via Verdi 25 – 43121-Parma- presso Alpic Caf CedItalia
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Lo scorso mese di giugno avevamo fortemente protestato, affidandoci persino ad un avvocato, sentendoci illegalmente esclusi dopo che quattro sindacati del settore istruzione avevano annunciato che fosse stato firmato un accordo sindacale con la Scuola per l'Europa di Parma, trattandosi di una scuola gestita dal Ministero dell'Istruzione e stando alle regole sulla rappresentatività nel settore, la Gilda deve essere chiamata obbligatoriamente ai tavoli sindacali.
Oggi, dopo una fitta corrispondenza con le Istituzioni preposte, è arrivato un atto ufficiale firmato dal direttore della Scuola per l'Europa di Parma, dottor Carlo Cipollone, che smentisce la firma dell'esistenza di un accordo sindacale che certuni avevano sbandierato come una vittoria.
Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, così commenta: "Non sappiamo a quali logiche corrispondono certi atteggiamenti, di certo ricordiamo ai vari attori del sistema scolastico parmense che la Gilda non ci sta ad essere uno spettatore passivo".
La Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza dopo aver appreso della vicenda giudiziaria che vende coinvolti docenti della scuola dell'infanzia di Colorno, chiede pubblicamente che le autorità inquirenti mostrino i video delle indagini.
Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza, a tal proposito precisa: "Solo guardando le immagini potremo renderci conto almeno parzialmente di cosa è realmente successo a Colorno - continua il rappresentante dei docenti - è anche opportuno che il legislatore indichi espressamente quando una ramanzina o una punizione comminata ad un alunno discolo è legale e quando si sconfina nell'illecito penale. Ricordiamo che anche la giurisprudenza in passato ha precisato che il docente è dotato di poteri autoritativi" – conclude "oltre che nella magistratura requirente confidiamo nella magistratura giudicante"
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I politici locali si rivolgano ai "capi" e si facciano rispettare a Roma. Un docente dirottato da San Nicolò al comune montano
I parametri per calcolare il numero di docenti da assegnare alle singole scuole sono frutto di norme nazionali, volute dalla politica, alle quali gli organi amministrativi periferici devono meramente adempiere e sono noti. A tal proposito aggiungiamo che negli ultimi 10-15 anni hanno governato un po' tutti gli schieramenti, i quali hanno concorso a determinare la situazione attuale.
Ci sembra strumentale che dopo la notizia del calo di un docente alla scuola dell'infanzia di Marsaglia, certi i politici del territorio, alcuni dei quali fanno anche parte di partiti che tuttora concorrono alle decisioni nazionali, protestano a livello locale come se i parametri sugli organici li avesse decisi qualcuno a Piacenza e non i loro "capi" a Roma.
Protestano e presentano interrogazioni praticamente contro i loro stessi referenti nazionali, si rivolgano al Ministero dell'Istruzione ed ai segretari nazionali dei loro partiti, pretendano in quelle sedi assegnazioni straordinarie di organico, tenendo sempre bene a mente che nella Scuola Statale le decisioni non spettano agli amministratori locali (le scuole non sono comunali).
La Gilda degli insegnanti vuole ricordare a qualche amministratore del territorio che nemmeno i rappresentanti dei docenti, che sono eletti da migliaia di professori e maestri della scuola Statale, hanno titolo a concorrere alle decisioni relative agli organici, non si capisce perché ciò dovrebbe essere concesso a chi ha ruoli in enti che sono estranei al Ministero dell'Istruzione.
Tuttavia le recriminazioni di Marsaglia producono solo scontri tra fraticidi sul territorio, precisa Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti: "Per cercare di aiutare la scuola dell'infanzia di Marsaglia oggi è stato eliminato un posto di docente elementare assegnato all'Istituto Comprensivo di San Nicolò, che pure ne aveva bisogno, ciò perché la politica a Roma non è in grado di trovare risorse per la nostra montagna" continua il dirigente sindacale – "per quanto riguarda la politica scolastica, dopo l'insediamento del nuovo governo, urge una cabina di regia tra parlamentari eletti del territorio e sindacati rappresentativi, affinchè si possano condividere strategie comuni, nell'interesse di tutte le componenti interessate, dando ai tecnici maggiori certezze per poter operare serenamente nella gestione di un settore vitale qual è quello scolastico"
SEDE DI PIACENZA: Via S. Marco, 22 – 29100 Piacenza
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Su richiesta della Gilda Unams (Gilda degli Insegnanti) ieri mattina i Carabinieri sono intervenuti nel plesso di Via Stradella della Scuola Media "Calvino" di Piacenza, dov'è stato allestito il seggio elettorale delle elezioni per il rinnovo delle rappresentanze sindacali dell'Istituto, che in questi giorni coinvolgono tutti i dipendenti pubblici.
I rappresentanti della Gilda già dal giorno precedente si erano accorti che sulle schede elettorali non campariva nè la loro sigla sindacale, nè il nome dei candidati.Ciò pur avendo presentato gli atti nei termini.
Dopo la singolare "scoperta", il coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma, Salvatore Pizzo, ha formalmente intimato alla commissione elettorale di sospendere le operazioni e rinnovare tutta la procedura, ma sorprendentemente si sono rifiutati anche dopo reiterati solleciti verbali.
Pizzo, dopo essersi recato nel seggio rilevando di persona che si stesse proseguendo in spregio alle regole, ha avvertito i carabinieri che recatisi nella sede scolastica, hanno rilevato quanto stava avvenendo. I militari hanno anche compiuto rilievi fotografici.
Il coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza, adesso invierà una diffida affinchè non si proceda alla proclamazione degli eletti ed alla conseguente trasmissione dei risultati che, stando così le cose, sono falsati oltre ogni ragionevole dubbio.
SEDE DI PARMA: Via Verdi 25 – 43121-Parma- presso Alpic Caf CedItalia
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