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In merito alle nuove regole presentate dall’assessore Casa per l’esercizio delle attività artigianali e commerciali, l’associazione “L’Oltretorrente rinasce” esprime grande perplessità per questa serie di proposte rese note al termine del mandato della Giunta, quando bisognerebbe fare un bilancio sulle tante promesse disattese invece che ipotizzare nuovi fantomatici regolamenti per il futuro.

Dopo 10 anni di completo disinteresse da parte dell’amministrazione, il nostro quartiere versa in uno stato di abbandono e desolazione ormai irreversibili, frutto della mancanza di politiche di assistenza ai cittadini e ai negozianti. Lo dimostra la drammatica desertificazione commerciale di aree come piazza Giacomo Matteotti, via Don Giovanni Bosco, via Padre Lino, piazza Guido Picelli, borgo Pietro Cocconi, borgo Fiore, via Galaverna, piazzale Inzani, piazza Filippo Corridoni, va Imbriani.

L’intera area, già completamente riqualificata e pulita ai tempi di Pietro Vignali che l’aveva resa il fiore all’occhiello della città, in questi 10 anni è tornata ad essere teatro di degrado, spaccio, bivacco, frequentazioni moleste, largo uso di alcolici a tutte le ore nei market etnici di natura ambigua; sono decine le serrande abbassate e i negozi sfitti; sono scomparse le realtà artigianali tipiche del territorio, i caffè letterari e le botteghe storiche; i rifiuti si accumulano costantemente ai lati della strada, lungo i marciapiedi e davanti alle abitazioni. Un’intollerabile situazione generalizzata ed estesa ormai in tutto l’Oltretorrente.

I temi urgenti di cui il Sindaco e l’assessore avrebbero dovuto occuparsi riguardano l’introduzione di presidi nelle strade (e non negli uffici) nei punti cruciali, con nuclei dedicati alla sicurezza urbana e allo spaccio e nuovi vigili di quartiere, figure già inserite proprio da Pietro Vignali e poi sistematicamente abbandonate per disinteresse e dilettantismo. Inoltre occorre sviluppare centri commerciali naturali con l’istituzione di un city manager e riorganizzare totalmente la raccolta dei rifiuti.

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Martedì, 19 Aprile 2022 12:03

Speciale BorgoSound solidarietà Ucraina

I Nostri Borghi
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“Un nuovo centro socioculturale, riqualificazione delle vie del quartiere, vigili di quartiere e cura del verde”

Nella serata di ieri – presso il locale Pro Parma – si è tenuto un affollato incontro pubblico con Pietro Vignali organizzato dall’associazione Impegno sociale per il San Leonardo e Cortile San Martino.

“In questi ultimi 10 anni, ha dichiarato Vignali,  i quartieri San Leonardo e Cortile San Martino hanno perso la propria identità storica e stanno vivendo una crisi acuta dovuta ai fenomeni di degrado e insicurezza. I quartieri stati lasciati soli e abbandonati. Lo spaccio è diffuso,  i parchi (il Parco Nord, parco dei vecchi mulini, il parco dei vetrai ) sono in uno stato di degrado e poco curati e le attività commercianti in crisi. In questi ultimi anni si sono fatti molti passi indietro come ad esempio la scelta di eliminare le postazioni dei vigili di quartiere che da Sindaco avevo realizzato in via Trento. Serve ripartire da presidi fissi di vigili nelle strade, spazzini di quartiere, rivedere il sistema di raccolta rifiuti, potenziare la pulizia delle strade e marciapiedi, l’illuminazione e una maggior cura e telecamere nei parchi che vanno presidiati da volontari della sicurezza attraverso convenzioni con le associazioni di appartenenti alle forze dell’ordine in pensione come avevo già fatto per il Parco Ducale. Serve un nuovo patto di sviluppo e rilancio del San Leonardo e Cortile San Martino , quartieri che rappresentano la porta d’ingresso alla città. Bisogna realizzare un centro socioculturale e aggregativo polifunzionale che possa rappresentare il simbolo di questo rilancio e il centro del quartiere  che potrebbe essere realizzato nella zona della ex Bormioli oltre a un parco dello sport e a una casa della salute. Inoltre occorre promuovere una no tax area per agevolare le attività commerciali nelle zone a rischio degrado, avviare progetti di rigenerazione delle vie principali  a partire da via Trento, via San Leonardo e via Palermo completando i piani di riqualificazione avviati anni fa. Via Europa come strada d’accesso alla città, ha concluso Vignali, dovrebbe diventare un moderno e curato viale alberato con una nuova pista ciclopedonale.

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AGENZIA PER IL TURISMO, GRANDI FORMAT CULTURALI, ENOGASTRONOMICI E SPORTIVI, SOCIETA’ MISTA PUBBLICO PRIVATA PER PROMOZIONE BRAND PARMA E PER GESTIONE E COORDINAMENTO POLI CONGRESSUALI

Si è svolto ieri sera al ristorante Rosa Croce dell'Hotel Verdi l’incontro di Pietro Vignali con Federalberghi, gruppo degli albergatori di Ascom Confcommercio di Parma.

Un piano strategico per il turismo e l’attrattività della città. Spiega Pietro Vignali: Mantenimento di un centro fieristico di livello internazionale. Avevo inaugurato da Sindaco la complanare che ha salvato Cibus. Era già previsto il raddoppio e il collegamento diretto con il casello. In 10 anni siamo rimasti fermi e abbiamo perso fiere importanti come quella della meccanica. Ora bisogna collegare meglio Fiere e Aeroporto alla città. Necessità di contenitori congressuali e loro coordinamento. Durante il mio mandato avevo realizzato la sala congressi ipogea. Bisognerà istituire una società mista pubblico privata per la promozione del Brand Parma e il coordinamento e promozione delle strutture congressuali e degli eventi. L’ufficio IAT non funziona. Va ridisegnata tutta l’informazione turistica. Serve ripartire da grandi format culturali. La storica mostra del Correggio aveva portato a Parma 453.000 visitatori. In questi 10 anni non si sono registrate iniziative culturali in grado di raggiungere forse per stare ottimisti i 50.000 visitatori. Il Festival Verdi che avevo inaugurato con il nuovo format durante tutto il mese di ottobre con tanti eventi collaterali aveva dato un indotto alla città di 12 milioni di euro in termini di turismo. Per il futuro va esteso a più mesi all’anno. Darebbe uno slancio a tutta la città straordinario. Gli spazi museali vanno messi in rete e gestiti in modo coordinato a partire dal Palazzo del Governatore che avevo realizzato proprio per farlo diventare il polo di un sistema museale. Servono poi grandi eventi sportivi ed enogastronomici. I 330 eventi di Parma capitale europea dello Sport ci aveva portato ad essere la città più attrattiva d’Itali e sul podio delle città sportive. La fondazione sportiva è debole e va ripensata. Parma da 10 anni è esclusa dal circuito degli eventi culturali per giovani perché non si è ripensato ad un moderno Palaeventi. Con EFSA abbiamo portato a Parma un pezzo di Europa. Ora Parma deve diventare una città europea realizzando attorno all’EFSA la Cittadella del Cibo nei padiglioni ex Fiera al Parco Ducale e un Museo Sul Design del Food di livello internazionale. Infine se Parma vuole essere una città in grado di attirare turisti deve per prima cosa essere accogliente, sicura e pulita per i visitatori (a partire dai monumenti e dai parchi). Manca un punto informativo alle due porte della città in Stazione e al casello autostradale, un hub per i pullman turistici, la segnaletica turistica è carente e i collegamenti aerei sono scarsi. Occorre eliminare, ha concluso Vignali, il degrado nella stazione ferroviaria perché è il primo luogo di Parma che vede un turista arrivato in treno e riqualificare via Verdi come porta della città. A questo tema si aggiunge la pecca della mancanza di una fermata dell’ Alta Velocità oggi così sponsorizzata a Reggio da parte della Regione.

 

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Alla luce del nuovo Piano Verde della Giunta approvato durante l’ultimo Consiglio comunale, i presidenti di tre associazioni vogliono denunciare la drammatica situazione di degrado, incuria e criminalità dei parchi dei quartieri.

Solo ora - in piena campagna elettorale - il Comune si preoccupa di diffondere questo surreale Piano Verde, quando invece la situazione andava affrontata in precedenza, perché i tanti problemi di spaccio e violenza dei nostri parchi si sono aggravati negli ultimi 10 anni. Alla vigilia dell’appuntamento elettorale che ci vedrà coinvolti, chiediamo che si torni alle politiche adottate dall’ex sindaco Pietro Vignali, che durante gli anni della sua amministrazione si spese con forza per salvaguardare la cura e l’ordine dei nostri parchi, inaugurando inoltre nuove grandi aree verdi attrezzate come il Parco Del Dono tra via Montebello e via Bizzozzero, ad oggi vittima dell’incuria e della malagestione.

Antonio Balzani, presidente dell’associazione “Parma Futura Pablo”, ricorda che Parco delle Magnolie, Parco Golese, il nuovo Parco Mordacci, Parco “Toyland” e Parco Agricolo Periurbano sono tutte zone in cui è stato richiesto da tempo un intervento urgente per realizzare aree gioco bimbi, fontanelle, percorsi salute e installare nuove panchine, implementando la manutenzione del verde e la disastrosa gestione dei rifiuti. Tutto ciò era già stato preso in carico dall'amministrazione nel 2017, ma niente è stato realizzato.

L’associazione “L’Oltretorrente rinasce”, per voce del presidente Giuseppe Fertonani Affini, torna ad invocare a gran voce un intervento di riqualificazione nelle aree verdi di piazza Matteotti e piazzale Rondani, nel parco ex area Robuschi, nel Parco di via Varese e naturalmente il parco Ducale, passato da essere il fiore all’occhiello della città a diventare l'emblema di degrado, spaccio, sporcizia e scarsa manutenzione del verde.

Aldo Rizzoli, presidente dell’associazione “San Lazzaro – Lubiana”, insieme ai suoi membri ha più volte denunciato tramite reportage video (visibili sulla pagina Facebook dell’associazione) la necessità di un intervento di riqualificazione di Piazzale Lubiana e del parco di via Newton. In queste aree verdi sono stati di recente installati dei cantieri per ammodernare i giochi, ma dopo la passerella iniziale dell’assessore Alinovi questi cantieri sono già fermi, creando anche situazioni di pericolo perché le recinzioni esterne non impediscono ai bambini di accedervi.

Per tutti questi motivi, le associazioni e i loro membri ritengono un puro slogan elettorale l’affermazione dell’assessore, che parla del Piano Verde come di “uno strumento che renderà Parma all’avanguardia”.

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Mercoledì, 13 Aprile 2022 13:34

Pietro Vignali incontra Confesercenti

“L’importanza di un negozio aperto non può essere ridotta agli acquisti e allo shopping: un negozio aperto è simbolo di vita”. Queste le prime parole di Pietro Vignali durante l’incontro di questa mattina con i dirigente di Confesercenti. “Le attività commerciali sono un presidio di legalità”.

Secondo Pietro Vignali bisogna partire dal concetto di accessibilità per aiutare il centro storico: “Serve un nuovo piano parcheggi a servizio del cuore della città. L’utilizzo del parcheggio di Piazza Ghiaia deve essere ottimizzato. Bisogna potenziare il trasporto pubblico locale con navette elettriche che, partendo dai parcheggi scambiatori portino in centro come avevo fatto quando le avevo inaugurate. Aumentare i minibus nelle vie principali. Il centro storico deve tornare a essere un centro commerciale naturale come avevo fatto da Sindaco istituendo 7 centri commerciali gestiti dal Consorzio “Centro Città” con la nomina del City Manager”.

Prosegue Vignali: “Bisogna poi incentivare nuovi attrattori utilizzando la leva dell’abbattimento degli oneri di urbanizzazione. Abbassare i costi di occupazione del suolo pubblico per favorire l’apertura di dehor che rivitalizzino il territorio. Sviluppare progetti di rigenerazione urbana per Via Garibaldi, Via Verdi, per le gallerie di Via Mazzini, le zone della stazione e dell’Oltretorrente”.

“Innanzitutto incentivi economici e detassazione a chi aprirà nuove attività in zone a rischio degrado e per chi si impegnerà nel recupero dei negozi storici. In più, l’introduzione di una “no tax area” per tre anni ad attività piccole che hanno avuto un calo di fatturato negli ultimi due anni, dando priorità agli assi commerciali con maggiori difficoltà come l’Oltretorrente e le zone di Via Garibaldi, Via Verdi, Via Trento, il quartieri San Leonardo e Pablo. Aiutare i commercianti significa permettere loro di lavorare in un ambiente sicuro e decoroso”.

Conclude Vignali: “I vigili di quartiere, i presidi fissi, i nuclei dedicati alla sicurezza urbana: tutte figure che, in aggiunta al potenziamento dell’illuminazione, avevo già istituito da Sindaco e che permetteranno una maggior fiducia dei cittadini a scendere nelle strade. Gli spazzini di quartiere, una task force per combattere le scritte abusive, il potenziamento del lavaggio delle strade e una nuova organizzazione del sistema di raccolta differenziata, mostreranno una Parma più pulita”.

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A seguito delle ultime dichiarazioni dell’assessore Alinovi che afferma di “aver ridato dignità” a Panocchia e alle altre frazioni della nostra zona, l’associazione “Parma Sud” vuole esprimere tutto il proprio dissenso nei confronti di queste parole poco rispettose della nostra comunità.

Il quadro descritto dall’assessore appare quanto mai anacronistico rispetto al totale disinteresse mostrato dall’amministrazione nel corso degli ultimi 10 anni. I problemi delle frazioni del Sud di Parma – da Corcagnano a Vigatto, da Carignano a San Ruffino, fino ad Alberi, Panocchia e Gaione – come abbiamo avuto modo di rilevare durante l’incontro fatto con l’ex sindaco Pietro Vignali sono sotto gli occhi di tutti e aggravano una situazione già molto complessa per cittadini, famiglie e commercianti.

Scarsa illuminazione, buche nelle strade, totale assenza di marciapiedi e piste ciclabili sono problematiche con cui siamo costretti a confrontarci ogni giorno. Inoltre l’incuria e il degrado delle aree verdi e la disarmante scarsità dei servizi di trasporto pubblico alimentano lo stato di abbandono in cui ci ritroviamo ormai da troppo tempo.

Questo nonostante i continui appelli rivolti al Sindaco e alla Giunta, che però non ci hanno mai risposto né tantomeno convocato per un confronto sulle possibili soluzioni, mostrando il loro totale disinteresse nei confronti della nostra zona e delle tante famiglie che la abitano.

Al termine di un mandato – invece che riempirsi la bocca di slogan elettorali – l’amministrazione dovrebbe tracciare un bilancio delle tante promesse disattese nel corso degli anni. Un atteggiamento che ha portato all’insostenibile degrado e all’insicurezza delle frazioni del Sud di Parma.

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Incontro di Pietro Vignali con associazioni familiari e l’associazione “Parma è Donna”

Il quoziente familiare e la visione di una città a misura di donna e famiglia: questi i principali temi affrontati nell'incontro di sabato 9 aprile al ristorante Rosa Croce. Protagonisti Pietro Vignali, l’associazione "Parma E’ donna" e alcune associazioni familiari della città.

In un periodo storico in cui l'ombra della crisi è sempre più pressante su cittadini e famiglie, l'effetto combinato della pandemia, dell’inflazione e delle problematiche nel settore energetico rischia di diventare la tempesta perfetta che travolgerà i nuclei familiari della nostra città. Chi vuole governare Parma deve avere già pronto un piano d’azione per aiutare concretamente i cittadini e proteggerli dalle conseguenze dei rincari.

Ma non c’è solo la crisi. Da anni Parma, come quasi tutte le realtà italiane, è una città che invecchia (gli over 75 sono il 12% della popolazione) e fa pochi figli (nascite calate del 15% in dieci anni). Sono in aumento le fragilità e i rischi di solitudine. Crescono i cosiddetti poveri che lavorano, cioè le persone sotto la soglia di povertà pur avendo un’occupazione. Secondo quanto emerge dall'ultimo rapporto della Caritas, a Parma le persone in condizione di povertà relativa, che quindi non hanno a disposizione le risorse per una vita dignitosa, sono circa 35.000. Tremila in più rispetto al 2018.

Le famiglie dovrebbero rappresentare, ha dichiarato Vignali, la cellula primaria della società, l’ambiente in cui i figli vengono educati, il luogo in cui le persone trovano protezione e sostegno ai propri progetti di vita. Ma se la famiglia entra in crisi, entra in crisi la società”

“Ripartire dal Quoziente Parma, continua Vignali, uno strumento efficace e immediato per fronteggiare la crisi delle famiglie. Il Quoziente Parma è stato da me sperimentato, come primo ed unico Sindaco in Italia, tra il 2009 e il 2011. È stato poi preso a modello nel Paese da tanti altri comuni. Faccio solo notare che tra i primi atti della Giunta Pizzarotti, nel 2012, ci fu proprio l’abolizione di quella misura. Quando sarò sindaco, il mio primo atto sarà il suo ripristino. Il Quoziente familiare (o Quoziente Parma) consentirà di ridurre per le famiglie l’impatto delle tasse e delle tariffe, facilitare l’accesso ai servizi comunali (nidi, scuole dell’infanzia, servizi per anziani e disabili) tenendo conto dei carichi familiari (figli, persone anziane, disabilità, condizione lavorativa genitori e donne, condizioni di monogenitorialità). Il Quoziente Parma verrà gradualmente esteso a tutte le tasse, le tariffe e i contributi comunali".

”Sempre più alto è il numero di famiglie in cui lavorano entrambi i partner adulti. E spesso all’impegno lavorativo si aggiungono responsabilità di cura dei figli, di persone anziane o di disabili. Per questo oggi gli amministratori pubblici devono riflettere sul tema della conciliazione tra tempi di vita e di lavoro. Ciò diventa un fattore fondamentale per restituire alle famiglie la propria funzione”.

Pietro Vignali conclude con un'indicazione estremamente utile: "Anche le aziende potranno fare la loro parte, adottando misure (senza oneri) che permettano ai lavoratori di conciliare al meglio gli impegni familiari e il lavoro. La mia Amministrazione si farà promotrice di un patto con le aziende per l’adozione di soluzioni family friendly quali la realizzazione di asili aziendali, di laboratori gioco/compiti per bambini, di lavanderie aziendali".

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Con riferimento alle ultime notizie uscite sui giornali sui presunti lavori di riqualificazione del Parco della Cittadella, l’associazione “Noi del Cittadella” esprime tutta la propria perplessità in merito alle parole dell’assessore Alinovi, giunte con grave ritardo rispetto ai tanti problemi che interessano questa area verde ormai da troppo tempo.

In questi anni la Giunta ha tentato di trasformare il Parco della Cittadella in un “eventificio”, salvo poi fare marcia indietro in maniera goffa e imbarazzante a seguito delle tante proteste di noi cittadini. Quest’area deve rimanere un grande polmone verde per gli sport individuali, ruolo che le aveva assegnato l’allora sindaco Pietro Vignali attraverso una manutenzione costante e puntuale e un programma strutturato di cura del verde, attività che l’attuale amministrazione ha accantonato per disinteresse e dilettantismo. Ora occorre investire sulla realizzazione di nuove piste per podisti e sportivi e un rifacimento dei bastioni, come era stato fatto per quello a nord-ovest proprio dall’amministrazione Vignali in sintonia con la Sovrintendenza.

L’assessore parla poi in maniera confusa e approssimativa di lavori per l’illuminazione e aree giochi. Ci chiediamo come mai i componenti della Giunta vogliano comunicare ai cittadini questi progetti solamente ora – in piena campagna elettorale – quando nulla è stato fatto durante questi 10 anni di amministrazione, lasciando che il Parco della Cittadella finisse vittima dell’incuria e del degrado a causa del loro totale disinteresse.

Al termine di un mandato, invece che sbandierare nuovi progetti futuri, sarebbe ora di fare un bilancio sulle tante promesse non realizzate da parte del Sindaco e degli assessori. Le conseguenza di questa mancanza di visione non riguardano solo il Parco della Cittadella – ridotto in uno stato di invivibilità per le tante famiglie e gli sportivi che lo frequentano – ma anche le altre aree verdi del nostro quartiere.

Infatti anche il Parco Bizzozzero e il Parco del Dono – voluti e realizzati dall’allora sindaco Vignali come spazi di aggregazione e socialità per i cittadini – sono ridotti al degrado più totale, con condizioni igieniche insostenibili e la presenza continua di spaccio e criminalità.

L’associazione “Noi del Cittadella

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