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I giovani disegnano un fondale di 12x8 metri al Teatro Comunale di Modena: perché ci si può ribellare con maestria e non soltanto protestando in piazza o facendo la rivoluzione con Twitter o su Facebook -

Modena, 20 gennaio 2014 -

Un enorme cielo azzurro di 12 per 8 metri con cinque fili tesi su cui sono appesi dei volti, i particolari di una corpo, un fiore, una scritta, un tratto colorato o anche solo una lettera. La ribellione dei giovani è un insieme di voci e di immagini casuali che, una volta unite, danno forma a una poesia; perché ci si può ribellare con maestria e non soltanto protestando in piazza o facendo la rivoluzione con Twitter o su Facebook. Questo è il frutto del lavoro di quindici studenti dell'Istituto Superiore d'Arte Adolfo Venturi e dell'Istituto Grazia Deledda di Modena che hanno realizzato dal 13 al 18 gennaio 2014 un fondale, di quelli che si usano in scena a teatro, sotto la direzione e la supervisione di Rinaldo Rinaldi, scenografo, insegnante di pittura di scena all'Accademia di Belle Arti di Bologna e di Urbino.

Il laboratorio "Ribellarsi con maestria",  fa parte del progetto "RiBelli" promosso dal Centro culturale Francesco Luigi Ferrari, dall'Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea di Modena e dall'Istituto Superiore d'Arte Venturi, per celebrare il centesimo anniversario della nascita di don Elio Monari, partigiano nato a Spilamberto e fucilato dai nazisti a Firenze nel 1944.

«In questo preciso contesto storico ognuno si deve ribellare a tutte le forme di dipendenza, per arrivare ad essere delle persone libere – ha spiegato il presidente del Centro culturale F.L. Ferrari, Gianpietro Cavazza –. Per i giovani è un fatto molto importante avere dei "maestri" che gratuitamente mettono a disposizione la propria arte, la propria esperienza, la propria cultura per accompagnarli in questo percorso di ribellione».

La tela gigante verrà esposta al Palazzo Europa di Modena in occasione del convegno conclusivo del progetto "RiBelli!" il prossimo 6 marzo e, successivamente, verrà suddivisa e collocata nelle scuole e presso enti e istituzioni modenesi. «Ribellarsi non può essere un gesto fine a se stesso – ha aggiunto Cavazza – per questo anche il frutto del lavoro dei ragazzi deve essere diviso e distribuito anche a chi non ha partecipato al progetto direttamente. Il fondale non è un oggetto di consumo, ma è un simbolo che deve durare nel tempo».

Il senso di questo progetto è "fare memoria" anche di coloro che in passato si sono ribellati e hanno sacrificato la propria vita per la libertà, ha ricordato Enrico Ferri, scrittore e professore all'Istituto Venturi: «non è soltanto un "guardare indietro", ma una memoria rivolta al futuro. Il laboratorio a cui hanno partecipato questi 15 studenti arricchisce il loro percorso scolastico ma gli ha consentito anche di fare un'esperienza straordinaria: non è di tutti i giorni, infatti, poter lavorare accanto a un professionista, in un Teatro. Infatti sono tutti entusiasti dell'esperienza».

«I primi giorni i ragazzi erano impauriti davanti a questa tela vuota da riempire, erano un po' "legati" – ha spiegato il maestro Rinaldo Rinaldi –. Poi hanno cominciato ad aprirsi, ad abbozzare alcuni simboli della loro ribellione, e man mano il fondale ha preso forma. È una specie di poesia automatica, fatta di immagini casuali e solo alla fine, quando vengono unite, si comprenderà il significato. Quello che ho cercato di spiegare ai giovani è che ribellarsi è prendere coscienza del fatto che hanno a disposizione uno spazio, che hanno degli strumenti e delle informazioni acquisite a scuola: possono essere utilizzare per fare qualcosa di "diverso", qualcosa che sentono loro. Non è importante il risultato finale che sono riusciti ad ottenere, ma la possibilità che hanno avuto di vivere questo tipo di esperienza per ottenere un risultato più grande di loro in quanto singoli».

(Fonte: Ufficio stampa del Centro culturale Francesco Luigi Ferrari)

 

Mercoledì, 15 Gennaio 2014 15:53

Piacenza, dal 17 al via la rassegna "Teatro e oltre"

Sette gruppi teatrali che offriranno al pubblico una panoramica delle proposte del teatro locale -

Piacenza, 15 gennaio 2014 -

Il Teatro San Matteo, luogo di attività teatrale ormai storico a Piacenza, ospita la prima edizione di TEATRO E OLTRE, rassegna di gruppi teatrali piacentini che sono fra i consueti utilizzatori di questo rinnovato spazio teatrale.
Il progetto di questa rassegna nasce dalla volontà di sette gruppi teatrali di offrire al pubblico piacentino una panoramica delle proposte del teatro locale. Questo progetto è sostenuto dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Piacenza e dalla Fondazione Teatri di Piacenza, che hanno creduto nell'iniziativa.

TEATRO E OLTRE darà modo al pubblico di verificare la vitalità e la varietà delle proposte del mondo teatrale piacentino. La rassegna prevede una formula particolare; infatti ogni singolo spettacolo sarà preceduto da una breve performance o presentazione di arte varia, in un ambito che potrà estendersi dalla musica alla danza, dalla letteratura alla fotografia, solo per fare qualche esempio. La formula, condivisa dai gruppi partecipanti e dagli enti sostenitori, intende dimostrare che il Teatro San Matteo è uno spazio polivalente in grado di soddisfare e comprendere diverse esigenze artistiche; uno spazio che potrà diventare sempre più familiare al pubblico piacentino, un contenitore insomma di cultura viva.

I gruppi che hanno aderito alla rassegna rappresentano realtà teatrali eterogenee. QUARTA PARETE è sulla scena da quasi trentanni e spazia dal teatro brillante a quello drammatico e sociale; LE STAGNOTTE operano da diversi anni spaziando per genere, con la particolarità di un cast tutto femminile; CENTROTERRA lavora da tempo principalmente su temi sociali. Gli altri gruppi (LE VISSOLE, TEATRO PORTATILE DI CICCIO E MICCIA, PITTURA FRESCA) hanno storie più recenti, ma hanno già dimostrato di poter lasciare segni tangibili nel panorama piacentino.
Sei sono gli spettacoli previsti. Si parte con LE VISSOLE che propongono una serata di improvvisazione teatrale. A seguire IL TEATRO PORTATILE DI CICCIO E MICCIA con uno spettacolo di burattini pensato per i bambini, ma fruibile anche da un pubblico adulto. Il terzo appuntamento è con QUARTA PARETE, con un testo ironico e grottesco. A marzo le ultime tre proposte: dapprima PITTURA FRESCA che, in doppia serata, porta in scena un testo classico rivisitato, poi LE STAGNOTTE che propongono un adattamento di un testo tutto al femminile e infine CENTROTERRA che presenterà una propria intensa produzione.
Tutti i gruppi si ripresenteranno sul palco nella serata del 28 marzo, assieme ad IMPERFECT SPEAKERS, settimo gruppo aderente all'iniziativa, per un saluto "artistico".

Il programma evidenzia senza dubbio la varietà di approccio dei diversi gruppi all'idea di teatro. E' la dimostrazione di quanto il teatro possa spaziare per stili, per generi e per forme di studio e la testimonianza di un fermento vitale che attraversa la produzione teatrale locale.

In allegato la locandina scaricabile

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

 

Al Teatro della Rocca Franco Tagliavini arriva Antonio Cornacchione con lo spettacolo "Cronache sessuali" -

Novellara (RE) 8 gennaio 2014 –

Sabato 11 gennaio alle ore 21.00 Promo Music presenta lo spettacolo di Antonio Cornacchione "Cronache sessuali".
Dopo il rapporto Kinsey che svelò al mondo tutte le abitudini sessuali degli americani negli anni '60, Antonio Cornacchione prova a scrivere un suo rapporto sulle abitudini sessuali degli italiani e lo racconta nello spettacolo "Cronache sessuali" di sabato 11 gennaio alle ore 21.00.
Si parte dagli anni '70 per capire se la rivoluzione sessuale di quegli anni si è compiuta e se ha finalmente portato la felicità che prometteva o se invece ha alimentato soltanto frustrazione in quanto creatrice di un mondo di illusione lontano dalla realtà...
Le domande, semplici e dirette, vi faranno morire dalle risate.

Spettacolo in Fascia A
Intero 15.00 euro – ridotto 13.00 euro (under 25 e over 65)

Ingresso agevolato a 10.00 euro per chi è socio Coop nordest, soci Nove Teatro, scuola di danza e musica locale e aziende private (per omaggi aziendali)

Vendita biglietti presso:
Biblioteca Comunale "G. Malagoli"
Martedì, giovedì e sabato: 9.00 – 13.00 e 15.00 – 19.00
Mercoledì e venerdì: 15.00 – 19.00

O un'ora prima dello spettacolo

(Fonte: ufficio stampa Comune di Novellara)

 

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Tratto dal romanzo reportage di Giovanni Zilioli, adattamento e regia Corrado Calda con Corrado Calda, Silvia Pernarella, Vincenzo Torricella (Chitarra), Draman Konate (Percussionista) scene e contributi video Dino Molinari luci Ivano Baroni coordinamento tecnico Graziano Villaggi al Teatro Verdi di Fiorenzuola D'Arda (PC) l' 11 gennaio 2014 - ore 21 -

Fiorenzuola, 7 gennaio 2014 -


Kenya. Nel luglio del 2011 Giovanni Zilioli intraprende un viaggio quasi iniziatico tra baraccopoli e savana. Le sue impressioni forti, dense e mai scontate si trasformano in racconti e poesie diventando l'essenza del suo libro/diario Polvere. Il concerto a Nairobi di Riccardo Muti, i ragazzi Leopardo di padre Kizito, l'incontro con la dottoressa volontaria Francesca Lipeti, l'amicizia con il Masai Lawrence nel cuore dell'Africa sono lo scenario contradditorio e forte di un mondo selvaggio, misterioso, ma anche segnato da violenze e lotte dove i miracoli quotidiani sono grandi slanci di solidarietà.
Nell'adattamento del diario a spettacolo teatrale il mondo di Polvere diventa una possibilità di frantumare muri. Muri costruiti dai pregiudizi, muri mentali, come quelli di coloro che si trovano sicuri nella loro esistenza scandita dalla routine, con orari fissati e stabiliti.
Il muro è la metafora ricorrente nella suggestiva drammaturgia dello spettacolo Polvere. Sotto i colpi di domande e riflessioni nei racconti africani di Giovanni Zilioli, grazie alle poesie e alle musiche che si intrecciano (la chitarra classica del maestro Torricella e i tamburi del percussionista africano Draman Konatè) il muro del protagonista si sgretola mano a mano per tornare a essere polvere, rendendolo un po' più autentico e libero.
Per informazioni e prenotazioni, contattare la biglietteria del teatro Verdi di Fiorenzuola tel.: 0523/985253 dal martedì al sabato ore 10.00 - 12.30
oppure l'ufficio cultura del comune tel.: 0523/989250.

In allegato la locandina scaricabile

(Fonte: ufficio stampa Comune Fiorenzuola D'Arda)

 

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Venerdì 20 dicembre ore 21.00 al Teatro della Rocca Franco Tagliavini un omaggio al capolavoro di Verdi -

Novellara (RE) 17 dicembre 2013 –

"La Traviata" è probabilmente il capolavoro di Verdi, comunque la sua opera più popolare. Corrado Augias propone un omaggio al compositore nella formula di conferenza-spettacolo, venerdì 20 dicembre alle ore 21.00 al Teatro della Rocca Franco Tagliavini, accompagnato dal maestro Giuseppe Modugno al piano.

Le vicende di Violetta Valery sono arrivate al libretto di Francesco Maria Piave e alla musica di Giuseppe Verdi quasi direttamente dalla vita. Circostanza che contribuisce a dare alla storia l'accento d'una commovente verità.
All'origine di tutto c'è una ragazza nata nel 1824 in Normandia da una famiglia poverissima, si chiama Alphonsine Plessis. Suo padre la cede, a 14 anni, a una carovana di zingari. Alphonsine finisce a Parigi dove nel giro di pochi mesi cambia nome, si fa chiamare Marie Duplessis, e riesce a diventare una delle vedette della vita mondana nel solo modo in cui una ragazza povera ma ricca d'ingegno può farlo.
Tra i suoi amanti c'è Alexandre Dumas, figlio del celebre autore dei "Tre moschettieri". Una relazione tempestosa e breve che finisce dopo nemmeno un anno. A 23 anni Marie muore di tisi. Alexandre, in parte commosso, in parte intuendo il fascino della vicenda, la racconta nel romanzo 'La dame aux camélias' che ha avuto enorme successo. Marie diventa in quelle pagine Marguerite Gautier. Nel 1852 Verdi, di passaggio a Parigi, vede a teatro la commedia ricavata dal romanzo. A sua volta intuisce che quella vicenda sembra scritta per lui. Appena un anno dopo, nel 1853, l'opera va in scena a Venezia. L'eroina cambia ancora una volta nome: Violetta Valéry.

Già da questo schema si può capire il fascino di una storia ispirata dalla vita ma poi filtrata per due volte da una doppia trasposizione artistica. Sullo sfondo della vicenda c'è il bel mondo parigino, la volgarità degli arrivisti, cinici allora come oggi, il mondo delle cocotte di lusso, il costume sessuale che rendeva quasi obbligatorio per un borghese mantenere una donna per i suoi capricci, l'attività dei pittori che hanno ritratto quei salotti, quelle sembianze, quelle carezzevoli nudità.

Corrado Augias, con la carica comunicativa che lo contraddistingue racconta, smonta, analizza e lascia infine all'ascolto di alcune arie originali un pubblico senz'altro più consapevole.

Spettacolo in Fascia A
Intero 15.00 euro – ridotto 13.00 euro (under 25 e over 65)

Ingresso agevolato a 10.00 euro per chi è socio Coop nordest, soci Nove Teatro, scuola di danza e musica locale e aziende private (per omaggi aziendali)

Prevendite biglietti presso:
Biblioteca Comunale "G. Malagoli"
Martedì, giovedì e sabato: 9.00 – 13.00 e 15.00 – 19.00
Mercoledì e venerdì: 15.00 – 19.00 o un'ora prima dello spettacolo

(Fonte: ufficio stampa Comune di Novellara)

 

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Sabato va in scena il nuovo spettacolo degli arbitri attori. Parte dei fondi verrà devoluto a favore della piccola Chanel Bocconi -

Parma, 04 dicembre 2013

Natale in allegria insieme a “I Fis'cén dl'Uisp”, il gruppo teatrale composto dagli arbitri della Lega Calcio Uisp Parma, fondato nel 1995 con lo scopo di coniugare il divertimento alla solidarietà.

L'appuntamento per gli appassionati di teatro dialettale è sabato 7 dicembre alle 21 al Circolo Castelletto in via Zarotto 39, con il nuovo spettacolo “Fämos j avguri in alégria – Nadäl 2013”.Momenti esilaranti, gag e sketch comici animeranno il Castelletto, in un susseguirsi di battute in parmigiano, capaci di conquistare non solo il pubblico adulto, ma anche i più giovani. Il programma della serata prevede cinque scenette grottesche inedite e l'Intermezzo a cura di Francesco Cugini e Franco Greci. Regia di Romano Dondi.

Il divertimento non sarà però l'unico protagonista della serata. Le iniziative dei Fis'cén sono infatti sempre abbinate a progetti benefici, a favore dei quali verrà devoluto parte dell'incasso dello spettacolo.

Quest'anno sono stati selezionati ben quattro progetti. Come primo intervento, la Lega Calcio vuole sostenere la raccolta fondi per la piccola Chanel Bocconi, la bambina affetta da fibromatosi aggressiva, per la quale servono costose cure in un centro specializzato di Boston. Gli altri tre progetti, beneficiari delle offerte raccolte con gli spettacoli, sono: Munus - Fondazione di comunità - "Fondo Giacomo Truffelli", il fondo destinato alla realizzazione di azioni che favoriscano l'inclusione sociale di persone straniere; Associazione Parma per il Centro giovani Kamenge – Borundi Onlus, impegnata nella diffusione della cultura della pace tra i giovani appartenenti a differenti gruppi etnici e religiosi; Associazione Tsiry, attiva nella tutela dell'ambiente in Madagascar con interventi di salvaguardia e gestione sostenibile di alcune specie d'albero autoctone molto preziose.

Ingresso libero ad offerta.

In allegato la locandina

Per informazioni: Lega Calcio Uisp 0521 707411 – www.uisp.it/parma

(Fonte: Ufficio stampa Uisp Parma)

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Doppio appuntamento sabato 30 novembre, a Lenz Teatro, per Natura Dèi Teatri -
 
Parma, 29 novembre 2013 -
 
Lenz Teatro – sabato 30 novembre

ore 21.00 > Lenz Rifrazioni > "Hamlet Solo"

ore 22.30 > Ampe e Garrido > "Still Standing You"
 
Alle ore 21 Lenz Rifrazioni presenta "Hamlet Solo" (con replica domenica 1 dicembre alle ore 18.30), regia di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, musica Andrea Azzali.

Protagonista di questo ritratto tragico sull'esistenza umana è Barbara Voghera, attrice sensibile e storica protagonista delle varie stesure dell'Hamlet fin dal 1999. Non solo interprete, corpo di dolorosa poesia e di imperfetta bellezza, capace di incarnare le parole shakespeariane in un'oscillazione esponenziale tra perdita e ritrovamento del senso.

Le molteplici riscritture dell'Hamlet, riprendono ulteriore forma scenica trasponendo la monumentalità artistica dell'opera in una nuova sintesi di potente densità emozionale.

In questo nuovo "Hamlet Solo" si esplicita un dispositivo drammatico che rivela la natura orfana di Amleto, la sua inevitabile e assoluta solitudine scenica ed esistenziale. In un attraversamento senza respiro del testo, l'attrice implode dentro gli altri personaggi, unico strumento 'vivo' di una partitura visiva di spettri. I dialoghi con Orazio, la Regina, il Fantasma del Padre, Guild and Rose, gli Attori, i Becchini, Re Claudio vengono inflessi nell'unico duello eroico possibile, quello dell'attore con se stesso.
 
HamletSolo FrancescoPititto rid

Alle ore 22.30 il duo belga-portoghese dei danzatori Pieter Ampe e Guilherme Garrido presenta "Still Standing You": con un personale linguaggio di danza, due uomini cercano di capire cosa rappresentano l'uno per l'altro. Sono amici, partners, amanti, rivali o nemici? Unico strumento a disposizione è il corpo, l'ironia del movimento dei loro muscoli, l'intensità della loro amicizia, l'abilità di combinare tutto questo in una performance dinamica in cui la durezza, la rabbia e l'amore sono intrecciati in un enorme abbraccio. L'unico cosa che sanno per certo, è che sono 'complici', l'indiano e il cowboy che cavalcano attraverso colline sconnesse in direzione del tramonto. Di recente tornati da un tour newyorkese, Ampe&Garrido sono artisti ospiti nei più importanti festival europei.

Natura Dèi Teatri si realizza grazie al sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Parma, Comune di Parma, Dipartimento Assistenziale Integrato di Salute Mentale - Dipendenze Patologiche AUSL di Parma, Fondazione Monte di Parma, Banca Monte Parma, Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Parma, Aurora Domus Cooperativa Sociale O.N.L.U.S., Nationales Performance NETZ (NPN) International Guest Performance Fund for Dance, Federal Government Commissioner for Culture and the Media, German Bundestag ed in collaborazione con Fondazione "Arturo Toscanini", Fondazione Prometeo.

Biglietti: Euro 10,00 intero, Euro 8,00 ridotto (over 60, studenti universitari, under 30). La Biglietteria apre 30 minuti prima di ogni spettacolo. Data la capienza limitata, è consigliata la prenotazione telefonica.

Info: Lenz Teatro, Via Pasubio, 3/e, Parma, T. + 39.0521.270141, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.lenzrifrazioni.it.

(Fonte: ufficio stampa LeStaffette)
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Lenz Teatro - Mercoledì 27 novembre: alle 21 Maria Donata D'Urso presenta "Strata.2" + "e-Ma" e alle 22.30 Lenz Rifrazioni debutta con "La Gloria" -
 
Parma, 26 novembre 2013 -

Alle ore 21.00 Maria Donata D'Urso, danzatrice e coreografa catanese, trapiantata a Parigi, dopo studi a Roma e a New York, impegnata in una ricerca rigorosa di cui ha presentato di recente gli esiti al Centre George Pompidou, presenta la prima parte di "Strata.2", opera che mette in relazione un sistema d'organizzazione biologico e la scrittura digitale. La trasposizione del principio di tensegrità in algoritmo produce un video interattivo generato dal vivo: una sorgente di luce che plasma e integra diversi livelli di movimento da quello della pelle all'architettura elastica dell'installazione in una respirazione coreografica. Sua la coreografia e l'interpretazione, mentre la creazione del video generativo è dell'artista digitale Wolf Ka, con la quale Maria Donata D'Urso collabora nella ricerca di nuove sperimentazioni. E nasce appunto da una loro ricerca comune sull'ideogramma giapponese MA, lo studio "e-Ma", che viene presentato a seguire. Il gesto della danzatrice e coreografa, formata alle tecniche classiche e contemporanee, ma anche all'architettura e all'energetica cinese, è radicalmente rivolto alla sperimentazione. Dal 2002 Maria Donata D'Urso crea dei soli puri ed essenziali percorsi che sondano e reinventano gli spazi della rappresentazione del corpo.

Alle ore 22.30 nuovo debutto per Lenz Rifrazioni con "La Gloria", nuova creazione di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, in scena Valentina Barbarini, attrice icona della formazione, musica di Andrea Azzali.

In coincidenza con il 150° anniversario della nascita di Gabriele D'Annunzio, viene proposta la rilettura e riscrittura di una tra le sue opere meno indagate, creando un monumento alla fisica fascista del potere che pare prefigurare la notte luttuosa dello stragismo nero degli anni settanta, rimossa dalla memoria collettiva, quanto quella del terrorismo brigatista. La Gloria dannunziana, rappresentata un'unica volta nel 1899, racconta, come in una premonizione, un epos tragico anticipatore di un nostro presente. Lenz ne smantella l'impianto drammaturgico e riduce la pluralità dei personaggi a una sola funzione scenica; scrosta la superficie letteraria del testo per farne emergere la crudezza classica, la violenza della sua verbosità patologica, restituendo D'Annunzio alla sua profonda e inesaurita modernità linguistica, evidenziando il valore di un autore fondamentale per la lettura della storia italiana.

"La Gloria" replica giovedì 28 novembre (ore 21), venerdì 29 novembre (ore 22.30), domenica 1 dicembre (ore 22).

Natura Dèi Teatri si realizza grazie al sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Parma, Comune di Parma, Dipartimento Assistenziale Integrato di Salute Mentale - Dipendenze Patologiche AUSL di Parma, Fondazione Monte di Parma, Banca Monte Parma, Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Parma, Aurora Domus Cooperativa Sociale O.N.L.U.S., Nationales Performance NETZ (NPN) International Guest Performance Fund for Dance, Federal Government Commissioner for Culture and the Media, German Bundestag ed in collaborazione con Fondazione "Arturo Toscanini", Fondazione Prometeo.

Biglietti: per "La Gloria" Euro 10,00 intero e Euro 8,00 ridotto (over 60, studenti universitari, under 30); per "Strata.2 + "e-Ma" Euro 10,00 intero e Euro 8,00 ridotto (over 60, studenti universitari, under 30).

La Biglietteria apre 30 minuti prima di ogni spettacolo. E' consigliata la prenotazione telefonica.

Info: Lenz Teatro, Via Pasubio, 3/e, Parma, T. + 39.0521.270141, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.lenzrifrazioni.it

(Fonte: ufficio stampa LeStaffette)
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Lunedì, 18 Novembre 2013 15:45

Abbattere la Crisi con La Cultura!

Tra le tante, dolorose conseguenze della crisi – specie per chi ha perso o non ha un lavoro – c'è sicuramente anche la rinuncia allo svago e alla cultura. Un aiuto importante arriva però dalla Provincia di Reggio Emilia e dalla Fondazione I Teatri che, insieme, hanno promosso un progetto finalizzato a incentivare la fruizione culturale da parte di chi sta vivendo momenti di forte difficoltà: perché anche attraverso la cultura si favorisce la coesione sociale.

Reggio Emilia 18 novembre 2013 - Da domani, martedì 19 novembre, al Centro per l'impiego di Reggio Emilia gestito dalla Provincia in via Premuda 40, ben 1.000 reggiani che hanno perso o non hanno un lavoro (ma anche cassintegrati o persone in mobilità o con contratto di solidarietà) - se residenti o domiciliati nella nostra provincia – potranno infatti richiedere un voucher che consentirà loro di ottenere un biglietto a prezzo agevolato (10 euro) per uno dei 120 spettacoli in programma nella stagione 2013/2014 de I Teatri: dalla prosa alla lirica, dai concerti alla danza, all'operetta.

"L'arte, nelle sue varie forme espressive, rappresenta una grande opportunità per mantenere la vivacità culturale e intellettuale di una comunità. L'arte promuove e sviluppa la coscienza critica, l'arte è luogo della memoria, è stimolo alla creatività, è l'occasione per riflettere sul passato, sul presente e sul futuro, ecco perché è importante che diventi sempre di più un fatto quotidiano, fruibile dal maggior numero possibile di persone – spiega la presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini - Qualcuno sostiene che con la cultura non si mangi: è un errore, perché solo ripartendo da quello che abbiamo e che ci rende unici al mondo potremo tornare a crescere. La cultura produce pensiero, identità, cittadinanza. Per questo renderla accessibile, specie a coloro che a causa della crisi economica oggi non possono permettersi un biglietto a teatro, è un dovere per le istituzioni".

"E' nelle finalità della Fondazione I Teatri promuovere e diffondere lo spettacolo dal vivo, soprattutto nei confronti di persone che, temporaneamente o permanentemente, vivono condizioni di disagio. L'iniziativa dei mille biglietti a dieci euro prova ad avvicinare al teatro le persone che in questo particolare momento possono trovare proprio a teatro ragioni e stimoli per affrontare la situazione ", aggiunge il direttore generale della Fondazione I Teatri Giuseppe Gherpelli.

Come funziona. Per ottenere uno dei 1.000 biglietti a disposizione dei reggiani in difficoltà lavorativa, basterà presentarsi al Centro per l'impiego che erogherà immediatamente un voucher nominativo che potrà poi essere scambiato, entro 30 giorni, alla biglietteria dei Teatri dietro presentazione di un documento d'identità e a fronte del pagamento del prezzo agevolato di 10 euro. Sempre alla biglietteria dei Teatri potrà inoltre essere effettuata la scelta dello spettacolo, in base ai posti messi a disposizione e rimasti effettivamente disponibili al momento della conversione del voucher.

Ovviamente, per consentire al maggior numero di disoccupati di sfruttare il beneficio, è previsto che ogni persona possa richiedere un solo biglietto.

Lo Sportello Progetto di promozione culturale sarà operativo al Centro per l'impiego di Reggio Emilia in via Premuda 40 (3° piano) tutti i martedì pomeriggio dalle 15 alle 17 e il giovedì mattina dalle 8,45 alle 12,45. Per informazioni è possibile telefonare al numero 0522.700811 oppure inviare un e-mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Lunedì, 18 Novembre 2013 14:27

Torna Natura dei Teatri al Lenz di Parma

Grande attesa per l'arrivo a Parma, martedì 19 novembre (ore 21), a Lenz Teatro, per la 18a edizione di Natura Dèi Teatri, il festival curato da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto di Lenz Rifrazioni, di Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa con "Nel lago dei leoni. Dalle estasi di Maria Maddalena de' Pazzi", trascrittura e regia di Marco Isidori, con Maria Luisa Abate, Paolo Oricco, Valentina Battistone, Stefano Re.

Parma 18 novembre 2013 - Una vicenda affascinante quella di Santa Maria Maddalena, al secolo Caterina Lucrezia de' Pazzi, che, alla fine del Cinquecento, nella clausura del convento di Santa Maria degli Angeli a Firenze, sorprese e spaventò le consorelle con un'infilata di estasi di natura sconvolgente per l'intensità emozionale. Ciò che risultava anormale, nella pur già scontata eccezionalità del fenomeno, era la dilagante verbosità nel contatto con il divino. La sua 'uscita dal mondo' assumeva contorni decisamente barocchi, quasi il rilievo sconcertante di una rappresentazione teatrale.

I Marcido hanno dato a questo sogno la palpabilità tangibile del reale. Maria Maddalena de' Pazzi rivive incarnata in un'attrice, per restituire il soffio "straniero" di quell'esperienza mentale estrema: si sta parlando adesso di uno "stato" dell'essere dove l'angelo poteva andare quasi in copula col demonio e dove la sensualità sboccava volentieri in una proposizione di felice orgiasmo creaturale, che diremmo matematico, per intrinseca, lampeggiante logica filosofica; ha dovuto spogliarsi di ogni ritegnosità interpretativa, per accedere ad un piano "operativo" che bisogna di necessità definir come "altro". Maria Luisa Abate, straordinaria performer che usa le proprie risorse tecniche come se suonasse uno strumento musicale, tanto da essere considerata l'erede femminile di Carmelo Bene, sfodera una gamma stupefacente di tonalità che sostengono sia il demoniaco sfrontato che l'intelligenza della rivelazione divina.

Il "Coro delle Monacelle", composto da Paolo Oricco, Stefano Re e Valentina Battistone, ciascuno fornito di una maschera d'acciaio, commenta in controcanto l'accavallarsi fitto, implacabile nel fervore religioso della sua indiscussa "maniacalità", del folle rosario estatico, situandone il clima psicologico e quello "storico", con elegante proprietà drammatica, sostenuta però sempre, dalla chiara consapevolezza di partecipare ad un momento concelebrativo.

Il testo originale è stato "corretto/assai/corrotto" da Marco Isidori affinché le parole dell'estasi pronunciate oltre quattrocento anni addietro nella clausura di un convento fiorentino, potessero, per insistita e insistente virtù teatrale, diventar corpo scenico significativo per la sensibilità e per l'occorrenza dell'oggi.

Quanto al titolo dello spettacolo "Nel Lago Dei Leoni", esso sta ad indicare un periodo di grave penitenza, la più severa delle penitenze, l'afflizione acuta che l'assenza presso di sé del divino provoca: una condizione terribile, angosciante, che Maddalena ebbe a sperimentare costantemente e malgrado tutte le risorse della sua santità, nel corso dell'avventura terrena che le toccò in sorte.

La scena, firmata da Daniela Dal Cin, tra le scenografe italiane più originali, premio Ubu 2009, ha il suo centro in un 'sedile', disegnato per aprirsi ad una pluralità di suggestioni che vanno dalla classicità di un trono fino ad alludere ad una moderna sedia elettrica.

Teatro anomalo e irriducibile a etichette artistiche o metodologiche è quello dei Marcido, in cui il testo è inteso come pura Musica, la Danza è movimento degli attori, la Scenografia è quell'arte che può costringere l'inorganico alla recitazione. In cui lo scambio energetico tra platea e palco è essenziale, senza il quale non vi può essere Teatro.

Natura Dèi Teatri si realizza grazie al sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Parma, Comune di Parma, Dipartimento Assistenziale Integrato di Salute Mentale - Dipendenze Patologiche AUSL di Parma, Fondazione Monte di Parma, Banca Monte Parma, Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Parma, Aurora Domus Cooperativa Sociale O.N.L.U.S., Nationales Performance NETZ (NPN) International Guest Performance Fund for Dance, Federal Government Commissioner for Culture and the Media, German Bundestag ed in collaborazione con Fondazione "Arturo Toscanini", Fondazione Prometeo.

Biglietti: Euro 10,00 intero, Euro 8,00 ridotto (over 60, studenti universitari, under 30, dipendenti AUSL con prenotazione obbligatoria e fino ad un massimo di 5 ingressi ridotti a replica). La Biglietteria apre 30 minuti prima di ogni spettacolo. Data la capienza limitata, è consigliata la prenotazione telefonica.

Info e prenotazioni: Lenz Teatro, Via Pasubio, 3/e, Parma, T. + 39.0521.270141, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.lenzrifrazioni.it
Pubblicato in Cultura Emilia
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