Giovedì, 28 Maggio 2015 16:48

Modena - Loris Bertacchini nuovo presidente cooperativa Unicapi

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Bertacchini - Finelli Bertacchini - Finelli

Eletto dal consiglio di amministrazione, anch'esso rinnovato, in sostituzione di Antonio Finelli che lascia dopo sei anni. -

Modena, 28 maggio 2015 -

Cambio della guardia alla presidenza di Unicapi, la principale cooperativa modenese a proprietà indivisa. Loris Bertacchini è il nuovo presidente: lo ha eletto il consiglio di amministrazione, anch'esso rinnovato, in sostituzione di Antonio Finelli, che lascia l'incarico dopo due mandati, pur restando consigliere. Bertacchini, ex dipendente di Hera ed ex presidente della circoscrizione 3 del Comune di Modena, è socio di lungo corso di Unicapi ed era già nel cda con la carica di vicepresidente. Al suo posto è stato eletto Michele Grella, pensionato di Concordia, ex dipendente del Comune di Mirandola e anch'egli da anni amministratore della cooperativa.

«Lascio la cooperativa in buone mani – dichiara il presidente uscente di Unicapi Finelli - Sia Bertacchini che Grella, insieme agli altri componenti del cda, hanno infatti contribuito al rilancio della nostra cooperativa dopo la batosta del terremoto del 2012. Oggi Unicapi è un'impresa edile, ma allo stesso tempo una comunità solidale in grado di soddisfare la richiesta di alloggi a canoni sociali».

Nonostante la crisi delle costruzioni e di molte cooperative di abitazione della regione, nel 2014 Unicapi ha chiuso un bilancio positivo, con un fatturato di 2,56 milioni di euro (+ 5 per cento rispetto al 2013). L'utile d'esercizio è quasi raddoppiato, passando dai 339 mila euro del 2013 ai 601 mila euro del 2014. La somma è stata destinata a riserva indivisibile, andando così a incrementare il patrimonio netto della cooperativa, che supera i 20 milioni di euro. Unicapi, che ha oltre 3 mila soci tra assegnatari e non, gestisce 931 alloggi in quindici Comuni della provincia. Quanto al futuro della cooperazione a proprietà indivisa, il neo presidente Bertacchini spiega che aumenta la domanda di case a canoni sociali e non mancano i soggetti (dall'Acer alle cooperative) in grado di rispondere a questa domanda, ma non ci sono più le aree a basso costo e anche i finanziamenti pubblici sono calati molto rispetto al passato.

«Per evitare il rischio di sopravvivere gestendo solo il vecchio patrimonio, la cooperazione di abitanti deve condividere competenze ed esperienze con la cooperazione sociale. Queste due forme di cooperazione – conclude il nuovo presidente di Unicapi – possono essere protagoniste di un nuovo modo di abitare e creare insediamenti abitativi che abbiano le caratteristiche di comunità solidali».

(fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

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