È la stata la prima struttura privata per la terza età a convenzionarsi con il Comune. Dal 1987 a oggi ha ospitato 700 anziani e dato lavoro a 600 persone. Giovedi 12 gennaio, l'Arcivescovo di Modena don Erio Castellucci celebrerà una messa di ringraziamento presso la casa residenza.
Modena, 11 gennaio 2017
Sono trascorsi trent'anni da quel 12 gennaio 1987 in cui fecero il loro ingresso i primi quattro ospiti della Casa della Gioia e del Sole, la struttura per anziani che si trova in via Mar Mediterraneo, alla Crocetta. Per festeggiare il trentennale di attività, domani - giovedi 12 gennaio - l'Arcivescovo di Modena don Erio Castellucci celebrerà una messa di ringraziamento presso la casa residenza; parteciperanno, tra gli altri, l'assessore comunale al Welfare Giuliana Urbelli e il direttore di Confcooperative Modena Cristian Golinelli.
È il 1978 quando, in occasione della consacrazione della nuova chiesa parrocchiale del SS.Crocifisso–Santa Caterina, il parroco don Sergio Mantovani annuncia l'intenzione di costruire una "casa" per anziani in quella che era periferia cittadina. La prima pietra viene posata nel 1982; dopo varie vicissitudini, grazie anche al contributo delle volontarie del S. Cuore e dei parrocchiani, cinque anni dopo entrano i primi ospiti. La Casa della Gioia e del Sole è la prima struttura privata di Modena a convenzionarsi con il Comune per la gestione di una parte dei posti letto.
Dopo qualche anno, visto l'aumento delle richieste, si decide di ampliare la casa, che oggi accoglie 78 utenti di età compresa tra i 60 e 101 anni. In questi trent'anni sono stati ospitati circa 700 anziani, alcuni dei quali per più di 25 anni, mentre sono quasi 600 le persone che hanno lavorato nella struttura.
La Casa della Gioia e del Sole, accreditata con la Regione, è gestita dall'omonima cooperativa sociale aderente a Confcooperative Modena. Senza alcuna finalità di lucro, la cooperativa ha lo scopo di promuovere e intraprendere iniziative di carattere assistenziale nei confronti degli anziani e dei portatori di handicap, contribuendo così a realizzare il sogno del suo fondatore, da sempre impegnato nella visita agli anziani e ammalati. Attualmente nella Casa della Gioia e del Sole lavorano circa settanta persone tra dipendenti e liberi professionisti: sono medici, infermieri, fisioterapisti, responsabili delle attività assistenziali, operatori socio-sanitari, animatori, addetti alle attività alberghiere e di cucina, impiegati amministrativi.
«Un grande valore aggiunto è rappresentato dai numerosi volontari – sottolinea Ireneo Maruccia, coordinatore della Casa della Gioia e del Sole - oltre che dal consiglio di amministrazione e da don Sergio, che sostiene da sempre che "gli anziani si trovano bene perché la nostra struttura ha un'impostazione familiare". È nata con queste intenzioni e vogliamo proseguire su questa strada».
(Fonte: Confcooperative MO)