1 milione e 100mila euro per il primo intervento che permetterebbe la riapertura parziale al transito. Fellini: l’obiettivo è riaprire il ponte il più rapidamente possibile, per questo abbiamo già realizzato un progetto preliminare a stralci -
Parma, 3 aprile 2014 –
2 milioni e 550mila euro. E’ questa la cifra stimata dalla Provincia per i lavori necessari al ripristino del ponte del Diavolo, nella zona rivierasca della Bassa Parmense, fra i comuni di Sissa Trecasali e Gramignazzo. Costi e tipologia dell’intervento che la Provincia di Parma ha individuato per riparare l’infrastruttura lesionata dalle ultime piene e chiusa al traffico dall’inizio di febbraio, sono stati comunicati questa mattina dall’assessore alla Viabilità Andrea Fellini nel corso dell’incontro convocato per fare il punto delle azioni e relativi finanziamenti.
“Tutto il lavoro che abbiamo fatto in queste settimane, dalla messa in sicurezza della pila alle analisi e studi effettuati sul suolo e sull’alveo – ha detto - sono stati indispensabili e propedeutici a individuare le caratteristiche dell’intervento, una operazione complessa con un impatto economico rilevante. L’obiettivo è riaprire il ponte il più rapidamente possibile, per questo abbiamo già realizzato un progetto preliminare a stralci”.
L’intervento, così come descritto da Fellini, si sviluppa in quattro fasi. La prima di consolidamento della pila lesionata e riallineamento del ponte. Tempo stimato 5 mesi con l’ipotesi a tre mesi della riapertura al transito a senso unico alternato. Il costo è di 1 milione e 100mila euro. Il secondo step servirà a ripristinare l’intelaiatura di cemento armato, anch’essa danneggiata, i lavori per un ammontare di 600mila euro possono essere realizzati in 3 o 4 mesi e non prevedono la chiusura al traffico. Si passa poi al consolidamento della pila di sinistra, verso Roccabianca (2 mesi e 500mila euro) e infine al ripristino della spalla destra (2 mesi e 350mila euro). Il dirigente d’area Gabriele Alifraco si è soffermato su alcuni elementi emersi dagli studi effettuati da cui si è evidenziato come fra le due pile si sia creato un grande canalone, “più profondo del fondo delle fondazioni del ponte”, aspetto che preoccupa in caso di piena e che rende consigliabile un intervento rapido.
“Sappiamo che in questa fase è molto difficile reperire le risorse – ha aggiunto Fellini – c’è l’impegno della Regione e se riusciamo a recuperare il primo milione di euro entro aprile siamo in grado di riaprire il ponte a settembre. Intanto abbiamo dato il via al progetto esecutivo”.
Ed è di risorse che ha parlato l’assessore regionale alla Difesa del Suolo Paola Gazzolo informando dell’attività che la Regione sta conducendo per il reperimento di finanziamenti dallo Stato da cui si aspettano gli stanziamenti per i danni avuti in regione nella primavera 2013 – 300mln di euro il censimento effettuato – e ora per quelli stimati sul maltempo dei primi mesi dell’anno, arrivati già a 200 mln di euro. Su questi è aperta l’istruttoria e in questi giorni è stato effettuato il sopralluogo sui luoghi dissestati nel Parmense – in Appennino e a Gramignazzo - dei tecnici della Protezione Civile nazionale.
“Confidiamo in una risposta del Governo – ha detto Gazzolo – nel frattempo stiamo compiendo un percorso come Regione per mettere a disposizione risorse regionali che dovrebbe arrivare in tempi non lunghi a trovare risposte. Stiamo lavorando con tenacia per avere a breve la certezza dei tempi di arrivo delle risorse”.
Gazzolo ha anche sottolineato la necessità di continuare a Parma il gioco di squadra utile per arrivare a risolvere il problema del ponte del diavolo, che è una priorità della Provincia, aspetto rimarcato anche dal vicepresidente della Provincia Pier Luigi Ferrari. “Occorre mantenere l’ascolto e il dialogo, senza questo si andrebbe poco lontano”- ha aggiunto.
All’incontro sono intervenuti Giorgio Quarantelli, sindaco di Roccabianca, Luigi Swich, commissario prefettizio del comune di Sissa Trecasali, Luigi Fortunato, direttore Aipo con tecnici dell’ente,Gianfranco Larini responsabile Servizio Tecnico di Bacino, cittadini componenti il comitato per la riapertura del ponte. La consigliera regionale Gabriella Meo, residente a di Sissa, ha annunciato che presenterà una interrogazione per approfondire la tipologia degli interventi effettuati da Aipo sul salto di meandro del fiume che si trova poco prima del ponte.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma )
Il progetto di una pista ciclopedonale tra l’incrocio di via Ciro Menotti e via Del Pozzo cancellerebbe 80 degli attuali 93 posti auto disponibili penalizzando commercianti e residenti. Le proposte di Rete Imprese Italia Modena.
Modena, 31 marzo 2014 - Di Manuela Fiorini
Sì alle ciclabili, ma pensate e realizzate nel modo giusto, senza penalizzare commercianti e residenti. A creare malumore tra negozianti e residenti è il progetto presentato dall’Amministrazione Comunale di Modena per realizzare una nuova pista ciclopedonale sul tratto di via Emilia Est compresa tra l’incrocio con via Ciro Menotti e quello di via Del Pozzo.
“La pista ciclabile di via Emilia Est, per come è stata progettata, avrebbe conseguenze devastanti sulla rete commerciale. In un’area molto trafficata, densamente abitata e già presa d’assalto dalle auto a causa dell’estensione a via Ciro Menotti della sosta a pagamento, la sottrazione della maggior parte dei posti auto, nonché il fatto di mettere a pagamento quelli rimanenti, renderebbero sostanzialmente inaccessibili le attività commerciali presenti in zona” .
Lo sostengono i rappresentanti di Rete Imprese Italia, a cui aderiscono Confesercenti, Ascom-Confcommercio, Lapam-Licom e CNA , facendosi portavoce degli operatori del commercio, che hanno sollecitato l’Amministrazione Comunale a rivedere il progetto, confrontandosi con i rappresentanti delle Associazioni di Categoria. Ad essere a rischio ci sarebbero 80 dei 93 posti auto oggi disponibili nel tratto della via Emilia lungo il quale dovrebbe sorgere la nuova pista ciclabile, con la conseguente congestione delle zone limitrofe. Inoltre, sarebbe introdotta la sosta a pagamento in una delle zone di Modena ancora “immuni” dalle strisce blu. Ai modenesi, si sa, piacciono poco i parchimetri e nemmeno sembrano affezionarsi al mega parcheggio Novi Park, nonostante gli “sforzi” del Comune per renderlo più “appetibile”. Il rischio tangibile è la progressiva desertificazione del centro storico e delle zone limitrofe, come dimostra il turn over di negozi che aprono e chiudono i battenti nel giro di pochi mesi.
“Non nascondiamo dunque – affermano i presidenti delle quatto associazioni di categoria riunite in Rete Imprese Italia – la forte preoccupazione e le perplessità verso un piano che mostra di non tenere conto a sufficienza della consolidata presenza di bar, negozi, attività economiche, già costrette a fare i conti con la crisi, che potrebbe entrare in ulteriore grande sofferenza”
Quali allora le proposte? Prima di tutto lo scorporo della pista ciclabile da quella pedonale, per creare un impatto minore sulla zona, come è già stato fatto su via Giardini, senza il restringimento della carreggiata e la conseguente soppressione di posti auto. Parcheggi che, anzi, dovrebbero aumentare di numero, riqualificando l’area dell’ex distributore di benzina, nella quale potrebbero essere ricavati altri 20/30 posti.
“Crediamo, poi che sia un errore introdurre la sosta a pagamento e riteniamo invece che il disco orario sia scelta da preferire, perché garantisce la necessaria turnazione; nello stesso tempo, pensiamo che il piano dovrebbe essere l’occasione per individuare nuove aree da destinare alla sosta, così da alleggerire la pressione delle auto nella zona”.
Rete Imprese Italia ha chiesto, quindi, un incontro con l’Amministrazione Comunale affinché il progetto della ciclabile sia rivisto, tenendo conto delle necessità dei commercianti e dei residenti.
“Qualora il progetto dovesse non essere rivisto sostanzialmente, sarebbe opportuno che la pista ciclabile venisse collocata sul lato sud, vista la minore presenza di attività commerciali e il conseguente minore impatto sulle attività”.
Due cantieri ultimati, quattro in corso d’opera. 260mila euro l’investimento. Nel comune di Tizzano finanziati e realizzati lavori per 1,7 mln di euro -
Parma, 28 marzo 2014 -
“Nelle scorse settimane abbiamo presentato il censimento delle emergenze che si sono verificate nei primi due mesi dell’anno, un elenco che sfiora i 9 mln di euro. Ci siamo impegnati a reperire le risorse e cominciare a progettare interventi secondo le priorità definite. Oggi diamo una prima risposta ai cittadini”. Andrea Fellini non esita a dire che l’impegno della Provincia di Parma è quello di continuare a lavorare anche se la riforma votata al Senato non lo soddisfa per niente. Ne parlerà rispondendo alle domande dei giornalisti a margine della conferenza stampa tenuta questa mattina sui lavori realizzati e in corso. “Non mi sento un costo, ma una risorsa per la società e continueremo fino all’ultimo – dice presentando il primo pacchetto di interventi per complessivi 260mila euro.
Ne fanno parte i due interventi appena ultimati sulla sp 21 che collega Borgotaro a Bardi, e sulla sp 308R di fondovalle Taro quelli in dirittura finale sulla sp 87 a Anzola (40mila euro) e sulla s.p. 3 di Borgonovo, dove si sono verificati cedimenti di muri di sostegno e scarpate stradali. Altri due sono partiti nel Tizzanese, a Reno sulla sp 115 di Capoponte e sulla sp. 65 di Schia in località La Stalla.
“Con questi due interventi la somma investita dalla Provincia di Parma per lavori nel comune di Tizzano supera il 1 mln e 700 mila euro, al momento la cifra più consistente di quelle stanziate in un territorio comunale.– ha sottolineato Fellini – Questi primi lavori hanno importanza strategica perché in diversi casi si tratta di strade che garantiscono l’unico collegamento agevole verso centri abitati. I nostri interventi hanno la finalità di risolvere il problema in modo che non si ripresenti e anche insieme alla Regione continuiamo a ricercare i finanziamenti. Lo scorso hanno abbiamo realizzato lavori per più di 8mln di euro nonostante i profondi tagli ai bilanci”.
Sulla sp 21 si è messo in sicurezza il ponte sul rio Barzana ( ca 91mila euro) sul quale dopo un cedimento strutturate si viaggiava a senso unico alternato. Per evitarne il crollo, la Provincia ha rinforzato la struttura ad arco in pietra locale e eseguito drenaggi delle acque. Su un manufatto sulla sp 308R di fondovalle Taro si è invece dovuto demolire i giunti esistenti danneggiati a causa del maltempo per poi posarne di nuovi (33 mila euro).
Si continua a lavorare nel comune di Bedonia sulla sp 87 a Anzola (40mila euro) e sulla s.p. 3 di Borgonovo, dove si sono verificati cedimenti di muri di sostegno e scarpate stradali che hanno provocato alcuni distacchi della carreggiata molto pericolosi per la viabilità anche a causa della caduta in alcuni tratti, dal versante di monte, di detriti di roccia sulla carreggiata.
Tale dissesti si sono recentemente accentuati rendendo difficile la transitabilità. Il progetto ( 100 mila euro su finanziamento regionale) prevede il ripristino di alcuni muri di sostegno, sistemazione delle scarpate con massi e posa di rete paramassi, drenaggi per scolo delle acque e ripristino dei cassonetti stradali con rifacimento della pavimentazione Le lavorazioni hanno lo scopo di evitare ulteriori cedimenti che potrebbero determinare la chiusura totale della strada con aumento dei costi di ricostruzione.
Nel tizzanese, l’intervento riguarda la sp115 di Capoponte al bivio sp84 per Carobbio, già messa a rischio dal maltempo nel 2013 e peggiorata nei primi mesi dell’anno in particolare a Reno (tratto sottostante il Cimitero frazionale) dove si è riattivata una frana. Poiché la strada costituisce una valida alternativa alla sp14, la Provincia ha predisposto un progetto di ripristino con la realizzazione di opere di regimazione delle acque e di consolidamento di versante. La durata dei lavori, consegnati l’11 marzo scorso, è di 60 giorni. L’intervento, ha un costo complessivo di 85mila euro ed è finanziato dalla Provincia di Parma, per 75mila euro dal comune per 5mila euro e 5mila dal consorzio di bonifica.
Ed è sempre su una frana anche l’altro intervento in corso nel comune di Tizzano sulla sp. 65 di Schia in località La Stalla, uno smottamento che rischia di coinvolgere anche tutta la sede stradale con la conseguente totale interruzione del transito verso le frazioni di Musiara Inferiore e Superiore, e Schia. La Provincia di Parma ha attivato con verbale di somma urgenza un intervento con opere di ripristino e consolidamento della scarpata, di ricostruzione del corpo stradale, di raccolta e allontanamento delle acque dal corpo di frana. L’obiettivo è scongiurare il rischio di interruzione totale del transito e ripristinare la viabilità in sicurezza del tratto interessato. Il costo complessivo di 40mila euro.
E’ anche in corso d’appalto a Bore, sulla sp 359R, l’intervento di consolidamento ( 90 mila euro) del versante con terre armate, drenaggio delle acque superficiali e ripristino struttura stradale. E’ già stato eseguito un primo intervento in autunno per drenare le acque a monte e non peggiorare la situazione.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma )
Il “Ponte Nord”.
Dalla Stazione all’Efsa, dalla polemica alla soluzione. Per il Ponte Nord una soluzione si può trovare. Un Ponte che invece di unire divide.
Parma 27 Marzo 2014 ----
E’ un paradosso ma sembra questa la storia più recente del Ponte a Nord. Un’opera incompiuta ma esistente che non può e non deve rimanere nello stato in cui oggi si trova, in sospeso tra due sponde e a rischio di diventare luogo simbolo del degrado.
Facile è criticare ben più difficile è progettare e realizzare le idee. L’opera esiste e sino a quando non verrà armonizzata con il contesto per il quale è stata progettata non può essere giudicata compiutamente se non nella banalizzazione estetica, mi piace o non mi piace.
Una infrastruttura di connessione tra la Nuova Stazione e la sede dell’EFSA, un Ponte ideale verso l’Europa e sul quale varrebbe la pena di firmare la pace, promuovere i prodotti tipici e progettare il futuro, ognuno orgoglioso delle proprie identità.
Le soluzioni non possono non esserci, basta volerlo. Siamo alle porte di EXPO 2015 e per i 6.000 mq coperti del Ponte deve essere trovata una soluzione anche solo temporanea. L’esposizione mondiale di Milano è un incentivo per impegnare tutti affinché il Ponte a Nord venga utilizzato per le finalità originarie. Un’occasione da non perdere e che Civiltà Parmigiana intende cavalcare proponendo le proprie idee nella prossima “Tavola Rotonda”, occasione nella quale si potranno raccogliere e dibattere altre proposte purché
orientate alla valorizzazione della città e delle attività connesse.
La Tavola Rotonda, presieduta da Cecilia Zanacca coordinatrice di Civiltà
Parmigiana, vedrà la partecipazione di alcuni tra i protagonisti del mondo culturale della nostra città quali Flavio Franceschi architetto già Presidente Ente Fiere e fra gli storici promotori di Cibus, Giuseppe Marchetti, apprezzato e stimato critico letterario e Premio Sant’Ilario nel 2010, Mario Schianchi presidente della Associazione delle Strade dei Sapori dell’Emilia Romagna e Luca Vedrini direttore di Confesercenti Parma. L’appuntamento, aperto a tutta la cittadinanza, è per sabato 29 marzo presso la Corale Verdi a partire dalle 9,30. Gradita ed apprezzata sarà la partecipazione di eventuali addetti ai lavori e di rappresentanti delle forze / movimenti politici della città.
Civiltà Parmigiana
Il “Ponte Nord”.
Dalla Stazione all’Efsa, dalla polemica alla soluzione. Per il Ponte Nord una soluzione si può trovare. Un Ponte che invece di unire divide.
Parma 27 Marzo 2014 ----
E’ un paradosso ma sembra questa la storia più recente del Ponte a Nord. Un’opera incompiuta ma esistente che non può e non deve rimanere nello stato in cui oggi si trova, in sospeso tra due sponde e a rischio di diventare luogo simbolo del degrado.
Facile è criticare ben più difficile è progettare e realizzare le idee. L’opera esiste e sino a quando non verrà armonizzata con il contesto per il quale è stata progettata non può essere giudicata compiutamente se non nella banalizzazione estetica, mi piace o non mi piace.
Una infrastruttura di connessione tra la Nuova Stazione e la sede dell’EFSA, un Ponte ideale verso l’Europa e sul quale varrebbe la pena di firmare la pace, promuovere i prodotti tipici e progettare il futuro, ognuno orgoglioso delle proprie identità.
Le soluzioni non possono non esserci, basta volerlo. Siamo alle porte di EXPO 2015 e per i 6.000 mq coperti del Ponte deve essere trovata una soluzione anche solo temporanea. L’esposizione mondiale di Milano è un incentivo per impegnare tutti affinché il Ponte a Nord venga utilizzato per le finalità originarie. Un’occasione da non perdere e che Civiltà Parmigiana intende cavalcare proponendo le proprie idee nella prossima “Tavola Rotonda”, occasione nella quale si potranno raccogliere e dibattere altre proposte purché
orientate alla valorizzazione della città e delle attività connesse.
La Tavola Rotonda, presieduta da Cecilia Zanacca coordinatrice di Civiltà
Parmigiana, vedrà la partecipazione di alcuni tra i protagonisti del mondo culturale della nostra città quali Flavio Franceschi architetto già Presidente Ente Fiere e fra gli storici promotori di Cibus, Giuseppe Marchetti, apprezzato e stimato critico letterario e Premio Sant’Ilario nel 2010, Mario Schianchi presidente della Associazione delle Strade dei Sapori dell’Emilia Romagna e Luca Vedrini direttore di Confesercenti Parma. L’appuntamento, aperto a tutta la cittadinanza, è per sabato 29 marzo presso la Corale Verdi a partire dalle 9,30. Gradita ed apprezzata sarà la partecipazione di eventuali addetti ai lavori e di rappresentanti delle forze / movimenti politici della città.
Civiltà Parmigiana
Ritornano le limitazioni al traffico previste giovedì 20 marzo 2014, dalle 8.30 alle 18.30, entro i viali di circonvallazione.
Parma, 19 marzo 2014 -
Il divieto della circolazione è esteso alla auto Euro 3 ed Euro 4. Il provvedimento rientra nell'ambito delle azioni messe in atto in base all'accordo di programma siglato tra Comune di Parma e Regione Emilia Romagna volto a tutelare la salute pubblica con particolare riferimento alla qualità dell'aria. Sempre in base all'accordo sulla qualità dell'aria, le limitazioni al traffico del giovedì vengono confermate di volta in volta in base ai rilevamenti effettuati sul territorio relativi al superamento delle soglie del PM10. Sono nel caso in cui, a livello regionale, non se ne verifichino per 7 giorni consecutivi, è infatti, prevista la revoca del blocco stesso.
Nell'ultima settimana di controllo, che va da martedì 11 marzo a lunedì 17 marzo compresi, la rete di monitoraggio regionale ha rilevato numerosi sforamenti. A Parma sono stati raggiunti n. 7 sforamenti consecutivi del valore limite di PM10, con picco registrato domenica 16, giornata in cui è stato registrato un valore di 101 µg/m3 di PM10 (a fronte del limite di legge pari a 50). La stessa situazione ricorre a Forlì-Cesena dove allo stesso modo sono stati registrati 7 superamenti consecutivi a partire dal giorno 11. Il quadro complessivo regionale è comunque in linea con le situazioni registrate a Parma e Forlì-Cesena perché, anche negli altri Comuni capoluogo, seppur non raggiungendo lo sforamento continuativo del limite in tutta l'ultima settimana di controllo, sono stati comunque registrati numerosi superamenti (n. 6 a Rimini, n. 5 a Bologna-Modena e Reggio Emilia; n. 4 a Ravenna-Ferrara e Piacenza).
L'anello interessato alla chiusura è compreso all'interno dell'area delimitata dalle seguenti strade: viale Bottego, Barriera Garibaldi, viale Mentana, Barriera della Repubblica, viale San Michele, piazza Risorgimento, stradone Martiri della Libertà, viale Berenini, Ponte Italia, piazza Marsala, viale Caprera, piazzale Barbieri, viale Vittoria, piazzale Santa Croce, via Kennedy, viale Pasini, viale Piacenza e ponte delle Nazioni.Si potrà usufruire dei parcheggi Toschi e Goito, percorrendo via IV Novembre, viale Toschi, viale Berenini, via Camillo Rondani e borgo Salnitrara.
DEROGHE PRINCIPALI - Anche per le limitazioni al traffico di giovedì 20 marzo 2014 valgono le seguenti deroghe: Car pooling – è prevista la possibilità di circolare per i mezzi con a bordo 3 persone se omologati a 4 o più posti e con almeno 2 persone se omologati a 2/3 posti. Via libera alla circolazione per i veicoli alimentati a metano/gpl. Possono circolare gli autoveicoli ad alimentazione elettrica o ibrida. Car sharing - E' consentito l'utilizzo dell'auto condivisa e vale la deroga per gli ultra settantenni.
Circolazione ammessa anche per i mezzi di emergenza e di soccorso, oltre ai mezzi di per la sicurezza pubblica, taxi, gli autoveicoli diretti ad alberghi della città, mezzi ufficialmente adibiti al trasporto dei portatori di handicap e mezzi privati con a bordo portatori di handicap in possesso di apposito contrassegno.
Sanzioni. In caso d'inosservanza delle disposizioni dei provvedimenti è prevista la sanzione amministrativa di 163 euro, con la possibilità di beneficiare di una riduzione della multa pari al 30%. pagando la multa entro 5 giorni dalla contestazione o dalla notificazione del verbale della violazione al codice della strada che prevede il pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria.
(Fonte: Comune di Parma)
Anche nella giornata di domani, giovedì 20 marzo, è confermato infatti in città il blocco totale della circolazione, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30.
Reggio Emilia, 19 marzo 2014 - di Ivan Rocchi
Proseguono anche a Reggio Emilia le limitazioni del traffico disposte dalla Regione Emilia Romagna in accordo con le Province e i Comuni sopra i 50.000 abitanti, per ridurre le concentrazioni di polveri sottili (Pm10) in tutto il territorio regionale. Anche nella giornata di giovedì 20 marzo è confermato infatti in città il blocco totale della circolazione, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30.
Il provvedimento può essere revocato solo quando le previsioni relative alle concentrazioni di polveri sottili nell’aria evidenzino valori inferiori al massimo consentito dalla legge (ma rimarranno validi i divieti di circolazione in vigore negli altri giorni).
Fino al 31 marzo, inoltre, nell’area urbana sarà vietata la circolazione dal lunedì al venerdì (festivi esclusi) dalle ore 8.30 alle ore 12.30 e dalle ore 14.30 alle ore 18.30 ai seguenti veicoli: Euro 0 a benzina, Euro 0 ed Euro 1 a diesel, ciclomotori e motocicli Euro 0 a due tempi (anche se provvisti di bollino blu); Euro 2 diesel non dotati di Fap omologato Euro 3; autocarri sopra i 35 quintali Euro 0, Euro 1 e Euro 2 non dotati di Fap omologato Euro 3; veicoli per trasporto persone con più di 8 posti (oltre al conducente) Euro 0, 1 e 2 non dotati di Fap omologato Euro 3.
Il giovedì si fermeranno anche veicoli a benzina Euro 1, 2, 3, veicoli diesel Euro 3 non dotati di ‘Fap’, ciclomotori e motocicli Euro 1 anche se provvisti di bollino blu. In caso di ripetuti superamenti delle concentrazioni massime di inquinanti nell’aria potranno essere previsti ulteriori blocchi del traffico nelle giornate di domenica che saranno opportunamente comunicati. L’elenco completo delle esenzioni è pubblicato all’indirizzo www.comune.re.it
Durante i periodi di limitazioni sarà possibile circolare sulle seguenti arterie di attraversamento del centro urbano e lungo i percorsi che da queste conducono ai relativi parcheggi scambiatori: via Fratelli Manfredi (parcheggio ex Foro Boario); piazzale Europa (via Ramazzini, parcheggio Cim); via Kennedy (intersezione con via Hiroshima - Meridiana); via Emilia (intersezione con via Hiroshima – via Kennedy – Centro Volo); via Inghilterra (intersezione con via Francia – centro commerciale Le querce); via Amendola (via Emilia est, piazzale Funakoshi); via Aristotele (zona Buco del Signore).
Per ulteriori informazioni, contattare Comune Informa Urp, via Farini, 2/1, tel. 0522 456660 al mattino (lunedì - martedì - giovedì - venerdì e sabato) dalle 8.30 alle 13; mercoledì dalle 9.30 alle 13; al pomeriggio (martedì – giovedì) dalle 15 alle 18. Anche e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. E siti internet www.comune.re.it/nuoveideeincircolazione e www.liberiamolaria.it.
Ritornano le limitazioni al traffico previste giovedì 13 marzo 2014, dalle 8.30 alle 18.30, entro i viali di circonvallazione. Il divieto è esteso alla auto Euro 3 ed Euro 4 -
Parma, 11 marzo 2014 -
Il provvedimento rientra nell'ambito delle azioni messe in atto in base all'accordo di programma siglato tra Comune di Parma e Regione Emilia Romagna volto a tutelare la salute pubblica con particolare riferimento alla qualità dell'aria. Sempre in base all'accordo sulla qualità dell'aria, le limitazioni al traffico del giovedì vengono confermate di volta in volta in base ai rilevamenti effettuati sul territorio relativi al superamento delle soglie del PM10. Sono nel caso in cui, a livello regionale, non se ne verifichino per 7 giorni consecutivi, è infatti, prevista la revoca del blocco stesso.
Nell'ultima settimana di controllo, che va da martedì 4 marzo a lunedì 11 marzo compresi, la rete di monitoraggio ha rilevato ulteriori 2 sforamenti nelle giornate del 7 e dell'8 marzo.
L'anello interessato alla chiusura è compreso all'interno dell'area delimitata dalle seguenti strade: viale Bottego, Barriera Garibaldi, viale Mentana, Barriera della Repubblica, viale San Michele, piazza Risorgimento, stradone Martiri della Libertà, viale Berenini, Ponte Italia, piazza Marsala, viale Caprera, piazzale Barbieri, viale Vittoria, piazzale Santa Croce, via Kennedy, viale Pasini, viale Piacenza e ponte delle Nazioni.
Si potrà usufruire dei parcheggi Toschi e Goito, percorrendo via IV Novembre, viale Toschi, viale Berenini, via Camillo Rondani e borgo Salnitrara.
DEROGHE PRINCIPALI - Anche per le limitazioni al traffico di giovedì 13 marzo 2014 valgono le seguenti deroghe: Car pooling – è prevista la possibilità di circolare per i mezzi con a bordo 3 persone se omologati a 4 o più posti e con almeno 2 persone se omologati a 2/3 posti. Via libera alla circolazione per i veicoli alimentati a metano/gpl. Possono circolare gli autoveicoli ad alimentazione elettrica o ibrida. Car sharing - E' consentito l'utilizzo dell'auto condivisa e vale la deroga per gli ultra settantenni. Circolazione ammessa anche per i mezzi di emergenza e di soccorso, oltre ai mezzi di per la sicurezza pubblica, taxi, gli autoveicoli diretti ad alberghi della città, mezzi ufficialmente adibiti al trasporto dei portatori di handicap e mezzi privati con a bordo portatori di handicap in possesso di apposito contrassegno.
Sanzioni. In caso d'inosservanza delle disposizioni dei provvedimenti è prevista la sanzione amministrativa di 163 euro, con la possibilità di beneficiare di una riduzione della multa pari al 30%. pagando la multa entro 5 giorni dalla contestazione o dalla notificazione del verbale della violazione al codice della strada che prevede il pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria.
(Fonte: Comune di Parma)
La Società Autostrade per l'Italia comunica che dalle ore 9 di lunedì 10 marzo alle 15 di venerdì 14 marzo resterà chiuso al traffico, per consentire lavori di pavimentazione, il ramo di ingresso in direzione Milano e il ramo di uscita per chi proviene da Bologna del casello di Piacenza Nord -
Piacenza, 8 marzo 2014 -
L'entrata più vicina per raggiungere il capoluogo lombardo tramite la A1 sarà quella di Casalpusterlengo, valida anche per l'uscita, che in alternativa potrà essere la stazione di Piacenza Sud.
Il casello di Piacenza Nord resterà chiuso, per quanto riguarda il ramo di ingresso in direzione Bologna, dalle 9 di mercoledì 12 marzo alle 15 di venerdì 14. Anche in questo caso, le stazioni alternative sono quelle di Piacenza Sud o Casalpusterlengo.
(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)
Sulla provinciale 63 al Cavazzone revocato il restringimento di carreggiata e disposta la circolazione a senso unico alternato con limite di velocità a 30 km/h -
Reggio Emilia, 6 marzo 2014 -
La Provincia di Reggio Emilia informa che sulla Provinciale 513 "di Val d'Enza", in località Cola di Vetto, devono essere eseguiti con urgenza dei lavori di messa in sicurezza della strada, e questo a causa delle abbondanti piogge dei giorni scorsi.
Per questa ragione, da oggi e fino al termine dei lavori, è stato istituito un senso unico alternato regolato con impianto semaforico o in alternativa regolato da movieri, con il limite di velocità a 30 km/h.
Lungo la Provinciale 63 "Albinea – Regnano – Casina", in località Cavazzone, era invece stato disposto un restringimento della carreggiata, con l'introduzione del limite di velocità a 30 km/h. Da oggi, sullo stesso tratto, verrà disposto un senso unico alternato, con la conferma del limite di velocità a 30 km/h fino al completo ripristino delle condizioni di sicurezza.
Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)