Continua il tour del presidente Trespidi sul territorio provinciale dove sono in corso interventi sulle strade. “Attenzione sempre alta verso il territorio della montagna” -
Piacenza, 30 aprile 2014 -
Un nuovo intervento in via di completamento sul territorio provinciale per la messa in sicurezza di strade interessate da dissesti franosi. Questa mattina il presidente della Provincia di Piacenza Massimo Trespidi ha compiuto un sopralluogo in alta Valdarda al fine di verificare lo stato dei lavori di consolidamento di un tratto della strada provinciale 4 di Bardi nel territorio del comune di Vernasca (in prossimità della località Dignini). L'intervento riguarda la realizzazione di un muro di sostegno in calcestruzzo (della lunghezza di 22 metri) a valle della strada sorretto da 27 micropali (con un diametro di 20 centimetri e un'altezza di 12 metri) attualmente in fase di posa. Al termine dell'intervento verrà infine posizionato un guard-rail a protezione del tratto di Provinciale e sarà ripristinata la pavimentazione.
“L'opera – ha spiegato Trespidi – consente di mettere in sicurezza un tratto di strada provinciale, quello dell'alta Val d'Arda, bisognoso di interventi. L'attenzione verso il territorio della montagna rimane una priorità per l'azione amministrativa. Ricordo che proprio il mese scorso erano stati ultimati, nel territorio dell'alta Val Nure, altri tre interventi per la messa in sicurezza della strada provinciale 654R di Val Nure nei comuni di Pontedellolio, Bettola, Farini, Ferriere a seguito di alcuni fenomeni di dissesto”.
I lavori lungo la strada provinciale di Bardi (realizzati dalla ditta Vetrucci Srl di Lugagnano) sono stati seguiti dal dirigente del servizio Edilizia, progettazione infrastrutture e grandi opere della Provincia di Piacenza Stefano Pozzoli con i progettisti e tecnici Silvia Ponzini (Direttore lavori) e Paolo Biasini. La spesa complessiva dell'opera ammonta a 110mila euro (interamente messi a disposizione dall'Agenzia regionale di Protezione civile); il progetto e la direzione lavori sono invece a carico della Provincia di Piacenza.
Al sopralluogo di questa mattina erano presenti anche il sindaco di Vernasca Gianluigi Molinari e il tecnico della ditta responsabile dei lavori Sergio Concari.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)
Da lunedì 5 maggio senso unico alternato con limite di velocità a 30 km/h sulle Provinciali 59 e 9. Da oggi limitazioni al traffico anche sulla Provinciale 52 nel comune di Scandiano -
Reggio Emilia, 29 aprile 2014 -
La Provincia di Reggio Emilia informa che a causa del distacco del parapetto di protezione del ponte sulla Provinciale 59 "Villa Minozzo – Primaore – Ligonchio”, nel comune di Ligonchio, occorre provvedere all'installazione di opere provvisionali che comportano l’occupazione di parte della carreggiata stradale.
Per questa ragione è necessario limitare il transito istituendo un senso unico alternato, regolato con semaforo, con limite di velocità a 30 km/h. I provvedimenti saranno effettivi da lunedì prossimo 5 maggio e resteranno in vigore fino alla fine dei lavori.
Un altro ponte necessita di un intervento di manutenzione straordinaria alla spalla, si tratta del ponte sul torrente Secchiello lungo la Provinciale 9 "delle Forbici (Felina – Villa Minozzo - Civago)", nel comune di Villa Minozzo. Anche in questo caso da lunedì 5 maggio sarà istituito un senso unico alternato, con limite di velocità a 30 km/h, che resterà in vigore fino al termine dei lavori.
Infine a Scandiano, lungo la Provinciale 52 Bagno-Arceto-Scandiano, sono partiti i lavori di adeguamento degli impianti di illuminazione pubblica nelle rotatorie della variante di Arceto. Anche in questo caso è necessario istituire un senso unico alternato, con limite di velocità a 30 km/h da oggi, e fino al termine dei lavori, nella fascia oraria compresa tra le 8.30 e le 18.
Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.
(fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
A senso unico alternato regolato da semaforo con la sola esclusione di mezzi pesanti e bus -
Reggio Emilia, 18 aprile 2014 -
Dalle 10 di sabato 19 aprile, sarà riaperta al transito, almeno a senso unico alternato regolato da impianto semaforico e con la sola esclusione di mezzi pesanti e autobus, la Sp 18 Busana-Ligonchio-Passo Pradarena, chiusa dallo scorso dicembre in località Rio Re a seguito di una frana, consentendo dunque nuovamente i collegamenti diretti con Ligonchio per gli abitanti di Ospitaletto e Vaglie.
Il direttore del cantiere di messa in sicurezza della Sp 18 ha infatti dichiarato che l'avanzamento dei lavori consente, pur proseguendo l’attività, la riapertura al traffico a senso unico alternato, mantenendo il divieto di transito solo ai mezzi pesanti. Oggi il dirigente del Servizio Infrastrutture della Provincia di Reggio Emilia, Valerio Bussei, ha pertanto firmato un’ordinanza di riapertura al transito della Sp 18 - a partire dalle ore 10 di sabato 19 aprile - con istituzione di un senso unico alternato regolato da impianto semaforico dal km 18+630 (fine del ponte sul torrente Rio Re) al km 19+130 (incrocio con la Sp 91).
L’ordinanza dispone invece il divieto di transito, sempre dal 19 aprile, per tutti i veicoli di massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate compresi gli autobus dal km 18+115 (piazzale Laghi di Ligonchio) al km 19+130 (incrocio con la Sp 91). Per tali veicoli, la deviazione continuerà ad avvenire nei seguenti modi:
Il traffico sarà opportunamente regolamentato,con l'apposizione della necessaria segnaletica, da parte della ditta Parenti Costruzioni Snc di Villa Minozzo.
Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
L'intervento della Provincia di Piacenza consente di mettere in sicurezza l'intersezione con la strada provinciale di Croce -
Piacenza, 17 aprile 2014 -
E' stata inaugurata ieri mattina la nuova rotatoria nel centro abitato di Pianello. L'intervento ha consentito di mettere in sicurezza l'intersezione tra la strada provinciale 60 di Croce e le strade comunali che attraversano l'area risolvendo il problema di limitata visibilità che interessava l'incrocio.
L'opera da un lato consente di migliorare la viabilità all'interno del paese e dall'altro permette di aumentare la sicurezza dell'utenza ciclopedonale.
L'opera, realizzata e finanziata interamente dalla Provincia con una spesa di 150mila euro (con fondi provenienti dal Tesoretto), è stata completata nel giro di un mese: i lavori, eseguiti dalla ditta Ets Srl, erano infatti iniziati in marzo.
I lavori, che hanno riguardato anche la sistemazione del marciapiede attiguo alla rotatoria, sono stati seguiti dal dirigente del servizio Edilizia, progettazione infrastrutture e grandi opere della Provincia di Piacenza Stefano Pozzoli con i progettisti e tecnici Dante Solenghi e Guglielmo Mastromarino.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)
Il maltempo non ha fermato i lavori e a breve sarà possibile ripristinare, almeno a senso unico alternato, il collegamento diretto a Ligonchio per le frazioni di Vaglie e Ospitaletto -
Reggio Emilia, 16 aprile 2014 -
La Provincia di Reggio Emilia continua a presidiare le criticità sulle strade del territorio con un costante monitoraggio delle numerose frane provocate dalle intense precipitazioni che hanno colpito l'Appennino reggiano dalla fine del 2013 sino ai giorni scorsi. Lo scorso Natale, a causa delle piogge prolungate e dello scioglimento delle nevi per le miti temperature, si era come noto riattivato il dissesto di Rio Re, nel comune di Ligonchio, che aveva comportato un cedimento dell'intero corpo del tratto della Strada provinciale 18 Busana-Ligonchio-Passo di Pradarena. Nel mese di gennaio, la Provincia – nel corso di un incontro pubblico a Ospitaletto, la frazione che, insieme a Vaglie, a causa della frana si è vista interrompere il collegamento diretto con Ligonchio – aveva illustrato ai cittadini la situazione della frana e il progetto di ripristino. E tra la fine di febbraio e i primi giorni di marzo, erano iniziati i lavori.
Ieri, l'assessore provinciale alle Infrastrutture Alfredo Gennari, insieme al dirigente e ai tecnici del Servizio Infrastrutture, ha svolto uno specifico sopralluogo al cantiere dedicato al ripristino del dissesto di Rio Re, nel corso del quale si è potuto constatare come i lavori siano in una fase molto avanzata. Sono infatti già state costruite le palificazioni necessarie ad evitare lo scivolamento della frana ed è stato completato il muro di sostegno che contiene il corpo stradale, dotato di appositi tiranti che servono a fissarlo per dare stabilità. Si stanno poi completando i lavori per la costruzione della strada in modo da consentire il prima possibile il transito dei mezzi, anche durante le fasi di completamento dell'intervento. In particolare, a breve, sarà realizzato un passaggio a senso unico alternato, così da consentire il collegamento diretto da Vaglie e Ospitaletto per Ligonchio.
"Sono soddisfatto per come procede l'intervento – commenta l’assessore Gennari dopo aver incontrato il direttore dei lavori e l'impresa esecutrice - Per fortuna, il maltempo è cessato, quindi contiamo di aprire il passaggio a senso unico alternato prima di Pasqua. Devo riconoscere che non è stato facile, in questo periodo di tagli e riduzioni di risorse economiche, reperire i finanziamenti per questo complesso progetto di ripristino. Come Provincia abbiamo messo a disposizione le risorse necessarie per attivare, da subito, l'intervento, integrate poi con l'aiuto della Regione, per riuscire così a realizzare le opere e dare risposta ai problemi dei cittadini. Tutto questo è stato possibile, ancora una volta, attraverso l'impegno e la competenza dei tecnici della Provincia di Reggio Emilia che voglio ringraziare per il lavoro svolto."
(Fontr: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Il provvedimento della Provincia a causa di una frana con caduta massi -
Costata 1 milione, coperti in gran parte dalla Provincia di Reggio, elimina due incroci pericolosi allo snodo per Boretto e Brescello e prevede anche una pista ciclopedonale -
Reggio Emilia, 14 aprile 2014 -
È stata inaugurata sabato mattina, dagli alunni delle prime classi della scuola media, la nuova rotatoria realizzata dalla Provincia di Reggio Emilia a Sant’Anna di Poviglio, nella parte nord dell’Asse viario strategico Val d’Enza, a crocevia tra le strade provinciali che collegano Poviglio, Boretto e Brescello. Si tratta di una infrastruttura particolarmente complessa, con un sistema che prevede ben cinque accessi, che raggiunge allo stesso tempo l’obiettivo di razionalizzare un nodo importante sulla viabilità Nord-Sud, tra un capo e l’altro della nostra provincia, e di migliorare la sicurezza per gli automobilisti agevolando anche la circolazione del traffico pesante. La nuova rotatoria, che ha un diametro esterno di 50 metri, permette, infatti, di eliminare ben due incroci stradali pericolosi.
Assieme alla rotatoria è stata realizzata anche una pista ciclopedonale per una lunghezza complessiva di 500 metri che si lega con quella già esistente, che arriva dal centro abitato di Poviglio alla frazione di Sant’Anna, e costeggia via Romana (Sp 358R) fino alla rotatoria, dove consente il passaggio in sicurezza con l’attraversamento dell’asse stradale Val d’Enza (Sp 111). La pista ciclopedonale, che ha una larghezza di 2,5 metri, consente il passaggio delle biciclette in doppio senso di percorrenza ed è affiancata da una aiuola.
“Si tratta di un’opera attesa da anni, perché via Romana, specialmente la curva allo snodo tra Boretto e Brescello, rappresenta da tempo la strada più pericolosa del nostro territorio, purtroppo teatro di numerosi incidenti; inoltre grazie al lavoro attento della Provincia si è realizzata anche una pista ciclopedonale potenziando i percorsi di mobilità sostenibile”, ha detto il sindaco di Poviglio, Giammaria Manghi sottolineando anche come “un intervento da un milione di euro rappresenti una notizia positiva, in questo tempo di crisi, mettendo al centro le persone e la sicurezza”.
“Oggi è un giorno di allegria e di ottimismo, come sempre quando si inaugura un’opera pubblica – ha detto la presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini - In dieci anni abbiamo rivoluzionato le strade della provincia, in particolare nella Val d’Enza ma non solo, rendendole più scorrevoli e sicure, liberando decine di centri abitati dal traffico e dunque riducendo i pericoli in particolare per voi ragazzi. Perché lo Stato ha enti che funzionano e altri no e la Provincia di Reggio Emilia, grazie anche a tecnici e dirigenti molto seri e preparati, ha fatto delle cose, non le ha annunciate soltanto, anche se non so se questo conti ancora in un Paese nel quale non si è più in grado di distinguere tra fatti e promesse… Noi abbiamo speso 420 milioni di euro per realizzare 140 chilometri di nuove strade, e questo è un fatto”.
Prima del tradizionale taglio del nastro, che le autorità hanno affidato a una alunna delle scuole medie di Poviglio, l’assessore provinciale alle Infrastrutture, Alfredo Gennari, ha ringraziato a sua volta “i tecnici della Provincia, che hanno in questi anni messo in campo soluzioni anche innovative per migliorare la viabilità, ma anche le imprese che si sono succedute in questa opera davvero complessa, che ha richiesto un grande sforzo alla Provincia non solo dal punto di vista tecnico, ma anche, in un periodo così prolungato di tagli di finanziamenti agli enti locali , per il reperimento delle risorse”. “Con questa nuova rotatoria, oltre ad incrementare la sicurezza degli automobilisti, abbiamo anche voluto rivolgerci alla mobilità sostenibile con la realizzazione della pista ciclopedonale che consente di spostarsi a piedi o in bicicletta”, ha concluso.
I lavori della rotatoria di sono stati realizzati in due tranche: il primo da maggio all’autunno 2012, il secondo da settembre 2013 allo scorso mese di marzo.
Complessivamente l’opera è costata 849.400 euro a cui vanno aggiunti i costi del percorso ciclopedonale pari a 184.000 euro, per un totale che supera il milione di euro, coperti con 300mila euro di fondi della Provincia, 487 mila reperiti da Palazzo Allende su linee di finanziamento regionali o nazionali, 100.000 euro dal Comune di Poviglio e i rimanenti, in base a un precedente accordo, da altri Comuni della Val d’Enza.
La progettazione e la direzione dei lavori è stata curata dal servizio infrastrutture della Provincia di Reggio Emilia.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Il progetto, rivisto secondo le prescrizioni della Soprintendenza ai beni architettonici dell'Emilia Romagna, dà il via al completamento della tangenziale di Novellara, il cui primo tratto è stato inaugurato nel 2009, mentre il secondo dovrebbe essere finito entro maggio -
Novellara, 11 aprile 2014 -
La Giunta comunale di Novellara ha approvato, nella seduta del 9 aprile scorso, il progetto definitivo per la realizzazione dell’ultimo tratto di tangenziale.
Il progetto, rivisto secondo le prescrizioni della Soprintendenza ai beni architettonici dell’Emilia Romagna, dà il via al completamento della tangenziale di Novellara, il cui primo tratto è stato inaugurato nel 2009, mentre il secondo dovrebbe essere finito entro maggio.
L’ultimo tratto, compreso fra la rotatoria realizzata sulla SP5 in direzione Reggiolo e la rotatoria realizzata in direzione Guastalla, aveva subito uno stop a causa dei vincoli imposti dalla Soprintendenza ai beni culturali e paesaggistici dell’Emilia Romagna all’area di rispetto al Casino di Sotto e Mulino di Sotto (cono visivo).
Si completa quindi il progetto della tangenziale, che Novellara aspetta da più di vent’anni: in questo modo il centro si libererà dal traffico pesante (oltre 25.000 veicoli al giorno), consentendo di realizzare la nuova viabilità, dotata di percorsi ciclabili ed elementi di moderazione del traffico.
(Fonte: Ufficio comunicazione Comune di Novellara (RE))
I principali lavori eseguiti riguardano la realizzazione di un nuovo muro di sostegno lungo la provinciale nei pressi dell'abitato di Gambaro. Coinvolti i Comuni di Pontedellolio, Bettola, Farini e Ferriere.
Piacenza, 9 aprile 2014 -
Tre interventi completati per la messa in sicurezza della strada provinciale 654R di Val Nure nei comuni di Pontedellolio, Bettola, Farini, Ferriere. Questa mattina il presidente della Provincia Massimo Trespidi ha compiuto un sopralluogo istituzionale in alta Valnure al fine di verificare la conclusione delle opere di consolidamento del collegamento a seguito di alcuni fenomeni di dissesto.
I principali lavori eseguiti riguardano la realizzazione di un nuovo muro di sostegno lungo la provinciale nei pressi dell'abitato di Gambaro (nel Comune di Ferriere); la realizzazione di opere di sostegno flessibili con allargamento della piattaforma stradale (al confine tra i comuni di Bettola e Farini) e, infine, la protezione della strada con una rete paramassi (al confine tra i comuni di Bettola e Pontedellolio). E' inoltre in corso un intervento di ripristino del ponte a monte di Gambaro. Il tris di interventi ha comportato una spesa di 250mila euro (finanziati per il 60% con fondi della Regione Emilia Romagna e per il 40% con fondi della Provincia di Piacenza); i lavori sono stati seguiti dal dirigente del servizio Edilizia, progettazione infrastrutture e grandi opere della Provincia di Piacenza Stefano Pozzoli con i progettisti e tecnici Valeria Toscani, Katia Merli e Rino Corti.
“Le opere – ha spiegato Trespidi – consentono di mettere in sicurezza un tratto di strada provinciale, quello dell'alta Val Nure, bisognoso di interventi. L'attenzione verso il territorio della montagna rimane una priorità per l'azione amministrativa. Nel territorio dei comuni di Farini e Ferriere sono previsti inoltre per il 2014 altri interventi di ripristino di alcuni cedimenti stradali a seguito di dissesti franosi: a monte dell'abitato di Farini (finanziato dalla Regione Emilia Romagna), a monte della località Perotti (finanziato dalla Provincia) e nei pressi dell'abitato di Ferriere (previsto nel programma triennale dei lavori pubblici 2014-2016 della Provincia di Piacenza per una spesa di 150mila euro). Altri interventi sulla provinciale Val Nure verranno annunciati nel corso del prossimo Consiglio provinciale”.
Al sopralluogo di questa mattina hanno preso parte anche il consigliere provinciale Bruno Ferrari, il sindaco di Bettola Sandro Busca e il vicesindaco di Ferriere Paolo Scaglia, che hanno espresso soddisfazione per il risultato raggiunto, e il titolare della ditta che ha realizzato gli interventi (Cdf Costruzioni Srl) Pietro Marchesi.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)
Si ampliano e migliorano le funzioni del sistema di autodetector, che ora verrà utilizzato nelle serate di movida per contrastare la sosta selvaggia e la violazione a norme di comportamento al codice della strada -
Parma, 4 aprile 2014 -
Durante le serate della movida le strade cittadine si popolano troppo spesso di auto in sosta vietata e parcheggi selvaggi, che violano il codice della strada. Il lavoro dell'autodetector, che consente di intercettare le auto in circolazione ma sottoposte a fermo amministrativo quindi di proprietà di evasori fiscali, ora si amplia. Il sistema, che in due mesi ha già ha riportato notevoli risultati, uno fra tutti, il 45enne felinese ma domiciliato a Parma che aveva collezionato ben 110.000€ di sanzioni, verrà utilizzato anche nell' Oltretorrente, per multare soste e altri illeciti nelle strade della movida, come via D'Azeglio.
La Polizia Municipale di Parma utilizzerà infatti, nelle serate di movida, il sistema automatico di rilevamento, autodetector (al cui funzionamento sovrintende l'operatore responsabile del servizio), in alcune vie strategiche della zona Oltretorrente e simili, come via D'Azeglio, per contrastare la sosta selvaggia e la violazione a norme di comportamento al codice della strada e tutti quei comportamenti che causano disagio e intralcio, come già sperimentato in altre grandi città come Torino.
L'utilizzo dell'autodetector, insieme ai sistemi di videoripresa, consentirà di accertare e fronteggiare quei tipi di violazioni che pongono una serie di difficoltà ad una verbalizzazione diretta, ad esempio le soste in seconda fila e quelle di intralcio in corsia, soprattutto dove il fenomeno assume proporzioni incontrollabili e ripetute in alcune delle più frequentate e trafficate strade urbane, come quelle afferenti alla movida.
Nelle situazioni generate dagli avventori indisciplinati il supporto tecnologico può migliorare l'efficacia degli interventi della PM sul territorio, una attività che potrà poi essere implementata anche dalla predisposizione di uno specifico servizio di rimozione dei veicoli.
(Fonte: Comune di Parma)