Mentre in Europa è in corso la "guerra del latte", la filiera del Parmigiano Reggiano ha accresciuto di oltre 360 milioni il valore per gli allevatori. Dal mercato primi segnali di ripresa. Scambi per quasi 18 milioni di euro. E' questo il primo effetto dell'istituzione, avvenuta esattamente un anno fa, del Registro quote latte Parmigiano Reggiano (QLPR). -
Reggio Emilia, 13 novembre 2015 -
In dodici mesi ha generato scambi per quasi 18 milioni di euro. E' questo il primo effetto dell'istituzione - avvenuta esattamente un anno fa - del Registro quote latte Parmigiano Reggiano (QLPR), passaggio che fece di questo prodotto l'unica Dop europea che assegna direttamente agli allevatori, cioè ai titolari della materia prima a qualità distintiva, le quote latte da destinare alla trasformazione, contrariamente a quanto avviene per altre produzioni Dop che assegnano le quote ai caseifici, cioè ai soggetti trasformatori.
"L'istituzione del registro - spiega il Consorzio - si legò strategicamente alle possibilità concesse dal "Pacchetto latte" (che nel rispetto della libera concorrenza consente di programmare e gestire i volumi produttivi dei prodotti caseari di qualità) e avvenne nel momento in cui si andava verso la cessazione delle quote latte europee, con il con seguente azzeramento di un valore che sino a quel momento era in mano ai produttori". "Proprio per questo - aggiunge il Consorzio - l'aspetto più rilevante dell'operazione è proprio l'assegnazione di quote di esclusiva proprietà degli allevatori, che da quel momento hanno potuto decidere se utilizzarle per mungere latte da destinare a Parmigiano Reggiano o trasferirle a terzi o, ancora, se usarle come elemento di garanzia per ottenere credito".
L'operazione ha interessato 3.348 allevamenti del comprensorio del Parmigiano Reggiano, ai quali sono state assegnate quote per 16,7 milioni di quintali di latte destinabili alla trasformazione (3,6 milioni per la montagna e il resto per le zone di collina e pianura).
"Da quel momento - osserva il Consorzio - le quote si sono configurate come un nuovo asset operativo e patrimoniale, come confermano i numeri relativi agli scambi che si sono generati in un anno".
"In questi dodici mesi - puntualizza al proposito il Consorzio di tutela - le compravendite di quote iscritte al Registro si sono così tradotte in 300 contratti relativi a oltre 900.000 q.li di quote latte Parmigiano Reggiano, mentre altre quote per 700.000 quintali di latte sono state date in pegno a garanzia di finanziamenti e, infine, quote corrispondenti a 190.000 quintali di latte sono state oggetto di pignoramento, evitando che altri beni degli allevatori subissero questo blocco".
"Complessivamente, e tenendo conto di prezzi correnti sicuramente influenzati dalla crisi attuale - prosegue l'Ente di tutela - il valore di queste operazioni sviluppate in un anno sfiora i 18 milioni di euro, cifra particolarmente rilevante proprio in una situazione di difficoltà di mercato ma solo in parte rappresentativa dell'effetto dell'istituzione del Registro".
"Considerando la produzione totale interessata al Registro e il valore delle quote in condizioni di minore sofferenza delle quotazioni, che stanno già manifestando qualche segnale di rialzo - spiega il Consorzio - il valore creato per gli allevatori supera i 360 milioni di euro".
"Per il 2016 - conclude il Consorzio - è in programma l'aggiornamento del Piano produttivo per allinearlo alle mutate condizioni di mercato, ma già dall'analisi dell'andamento produttivo del 2014 e 2015 si rileva che il Piano ed il Registro hanno contribuito a mantenere sostanzialmente stabile la produzione di Parmigiano Reggiano. A fronte di questa stabilità e delle nuove iniziative promozionali in corso in vista delle festività natalizie e di fine anno, nelle ultime settimane la Borsa Comprensoriale ha segnato una prima ripresa delle quotazioni dopo una crisi che si protrae da quasi due anni".
(fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)
450.000 contatti nel mese di ottobre, di cui oltre 300.000 solo nel Future Food District. Più di cento caseifici coinvolti in degustazioni ed eventi. All'interno del padiglione supermercato del futuro, un record assoluto di visite: oltre 300.000 in 31 giorni, con un terzo dei visitatori in fila al corner allestito dal Consorzio per degustare le due diverse stagionature di Parmigiano Reggiano offerto, nei sei mesi dell'Esposizione universale, da 72 caseifici. -
Reggio Emilia, 3 novembre 2015 -
Si è conclusa con il "botto" la partecipazione del Consorzio del Parmigiano Reggiano ad Expo 2015. Un mese di ottobre da "tutto esaurito" - che ha superato anche i risultati già ottenuti a settembre - ha fatto segnare, all'interno del padiglione supermercato del futuro, un record assoluto di visite: oltre 300.000 in 31 giorni, con un terzo dei visitatori in fila al corner allestito dal Consorzio per degustare le due diverse stagionature di Parmigiano Reggiano offerto, nei sei mesi dell'Esposizione universale, da 72 caseifici.
"Il bilancio finale, che in ottobre si è arricchito di altri 120.000 contatti tra padiglione Cibus Italia e altri eventi - sottolinea il direttore del Consorzio, Riccardo Deserti - parla così di 2,3 milioni di contatti per il nostro prodotto e di 1,1 milioni di degustazioni, ma anche di una mobilitazione senza precedenti dei caseifici del comprensorio di produzione: le iniziative realizzate ad Expo (dal Future Food District alla "piazzetta" della Regione Emilia-Romagna, agli eventi collaterali) hanno infatti coinvolto 106 caseifici, cioè quasi un terzo del totale".
"Proprio questa partecipazione - sottolinea il presidente dell'Ente di tutela, Giuseppe Alai - ci ha consentito non solo di parlare ai consumatori delle caratteristiche distintive del nostro prodotto, ma soprattutto di far toccare con mano quel forte legame con il territorio che passa da centinaia di strutture artigianali impegnate in una lavorazione assolutamente naturale che fa leva proprio sulla esperienza e sulle capacità dei maestri casari".
Parlando di cifre, il più elevato numero di contatti per il Parmigiano Reggiano si è registrato proprio all'interno del Future Food District, seguito dal padiglione Cibus Italia (oltre 250.000 contatti e 5 settimane di degustazioni guidate) e dalla "piazzetta" dell'Emilia-Romagna, dove il Consorzio ha proposto 9 appuntamenti dedicati alle caratteristiche distintive del prodotto (stagionatura, tipologia di bovine in allevamento, alimentazione, ecc.) e al territorio d'origine, con la presentazione della nuova "APP Visite" (audioguida facilmente scaricabile che consente di seguire ogni fare produttiva e di scoprire i segreti dei caseifici artigianali), cui si è aggiunto il gioco "Spakka il kilo", che ha coinvolto i presenti invitandoli ad indovinare il peso di una punta di formaggio, che di volta in volta è stata consegnata a chi si è avvicinato maggiormente al peso reale.
"Insieme a questo elevatissimo numeri di contatti e degustazioni - osserva il direttore Riccardo Deserti - l'aspetto più rilevante nel bilancio della nostra presenza ad Expo è comunque rappresentato dagli incontri con oltre 500 delegati internazionali: in massima parte si è trattato di esponenti del mondo della distribuzione, cui si sono associati numerosi giornalisti della stampa specializzata, con esiti che si protrarranno nel tempo e in diversi Paesi sui quali puntiamo ad incrementare le nostre esportazioni".
Fra gli eventi che hanno suscitato particolare curiosità di segnalano, infine, il lancio (con l'apertura della prima forma nel padiglione di Israele) del Parmigiano Reggiano Kosher destinato agli ebrei osservanti, l'asta di una forma stagionata dieci anni dal caseificio Vo' Grande (Mn) a favore delle popolazioni del Nepal colpite dal terremoto e la presentazione della prima produzione a impatto ambientale zero in termini di emissioni di anidride carbonica da parte del caseificio Caramasche di Mantova.
"Ora - sottolinea il presidente Giuseppe Alai - l'impegno del Consorzio si concentra sulla messa a frutto di quanto anche Expo ha generato in termini di contatti e conoscenza del prodotto, puntando anche a consolidare i primi segnali di ripresa che vengono dalle quotazioni registrate in alcune province: insieme alla prosecuzione delle iniziative programmate per l'estero, a giorni partirà una nuova campagna sulle reti televisive e radiofoniche nazionali, con l'obiettivo immediato di un sostegno ai consumi in vista di quelle festività natalizie e di fine anno che già nel 2014 segnarono un incremento del 7% rispetto all'anno precedente".
(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)
Cereali, scambi limitati e mais in crescita. Lattiero-caseario sempre in crisi tranne il burro. Basta con la carne ora mangiamo insetti. Il primo Parmigiano Reggiano per gli ebrei. Expo2015 chiude con oltre 21 milioni di pubblico. Che fine ha fatto la Grecia? Sarà la Polonia il prossimo obiettivo?
(in allegato il formato pdf scaricabile)
SOMMARIO Anno 14 - n° 44 01 novembre 2015
1.1 editoriale Che ne è della Grecia? Sarà la Polonia il prossimo obiettivo della ferocia europea?
3.1 cereali Cereali, scambi limitati tranne per il mais dove il prezzo tende a salire.
4.1 Lattiero caseario Diagramma piatto per i duri e l'irresistibile ascesa del burro.
5.1 alimentazione e salute No alla carne rossa, Sì a OGM e insetti.
5.2 latte parmigiano reggiano Prezzo a riferimento del latte industriale per la campagna casearia 2014 II quadrimestre
6.1 Latte e organizzazioni Latte, Caselli: bene la nascita della prima Associazione di organizzazioni di produttori.
6.2 parmigiano reggiano Novità, la prima forma di "Parmigiano Reggiano" per gli Ebrei osservanti
7.1 nomine Maurizio Danese nuovo Presidente di Veronafiere
7.2 Expo2015 Expo, superati i 21 milioni di visitatori
8.1 Mais e soia Mais e Soia dati previsionali 2015 - 2016
9.1 promozioni "vino" e partners
Prezzo a riferimento del latte industriale per la campagna casearia 2014 II quadrimestre. Presso la Camera di Commercio di Reggio Emilia, in conformità a quanto previsto dal regolamento e dagli accordi interprofessionali tra le Associazioni dei produttori assistiti dalle Organizzazioni professionali agricole da una parte, gli industriali ed artigiani trasformatori dall'altra, si è pervenuti alla determinazione - a valere per tutta la provincia di Reggio Emilia - del prezzo "a riferimento" del latte ad uso industriale conferito ai caseifici nel periodo 1/5-31/08/2014 nella misura di:
€ 42,90 il q.le, IVA compresa e franco stalla
Il pagamento del latte sarà corrisposto: 60 giorni dalla pubblicazione (30/10/ 2015)
(La quotazione del precedente quadrimestre era superiore di 1,85 euro al quintale)
Prodotta un anno fa dall'azienda agricola Bertinelli di Parma, la forma aperta ad Expo è stata certificata "Kosher" (ossia "conforme alla legge" ebraica) da uno dei più autorevoli enti in materia: OK Kosher Certification, con sede a New York, dove vive una delle più importanti comunità ebraiche del mondo. La prima forma "Kosher" è stata aperta nel padiglione di Israele ad Expo 2015. Alai: "Nuovi spazi commerciali dal rispetto di norme che vanno ben oltre gli aspetti culturali." -
Parma, 27 ottobre 2015 -
Seguito da Rabbini in tutte le fasi che vanno dalla mungitura del latte alla trasformazione in caseificio, è ufficialmente nato il primo Parmigiano Reggiano destinato al consumo da parte degli ebrei osservanti.
La prima forma - inclusa nella produzione marchiata nei giorni scorsi dal Consorzio di tutela, che certifica l'appropriatezza dell'uso della denominazione solo dopo 12 mesi di stagionatura - è stata infatti aperta oggi ad Expo nel padiglione di Israele, sancendo così la nascita del Parmigiano Reggiano "Kosher", prodotto in stretta osservanza dell'insieme di regole religiose (denominate Kasherut) che da tremila anni, ispirandosi alla Torah, governano l'alimentazione degli ebrei osservanti in tutto il mondo.
Prodotta un anno fa dall'azienda agricola Bertinelli di Parma, la forma aperta ad Expo è stata certificata "Kosher" (ossia "conforme alla legge" ebraica) da uno dei più autorevoli enti in materia: OK Kosher Certification, con sede a New York, dove vive una delle più importanti comunità ebraiche del mondo.
"Siamo di fronte - sottolinea il presidente del Consorzio di tutela, Giuseppe Alai - ad una realtà nuova e straordinariamente importante per il Parmigiano Reggiano, perchè è ora acquisito il risultato di una attenzione e di un rispetto di norme che vanno oltre i semplici aspetti culturali e, contemporaneamente, si aprono nuovi spazi di vendita e di consumo tra gli ebrei osservanti, ma anche tra quei milioni di persone che, soprattutto negli Stati Uniti, già hanno scelto cibi kosher in quanto riconosciuti ad alto valore sul piano della salubrità o in funzione di scelte alimentari (vegetariani, ad esempio) e di salute (intolleranze o allergie) del tutto specifiche".
Ai 13,5 milioni di persone di fede ebraica che vivono in tante parti del mondo (40.000 in Italia) si aggiungono già, in tal senso, i 12,5 milioni di consumatori di prodotti kosher presenti negli Stati Uniti, dove questi alimenti rappresentano quasi il 30% di quelli venduti nei supermercati.
"E' con molto piacere - commenta Elazar Cohen, Commissario Generale di Padiglione Israele che ospitiamo a Expo questo evento che segna un ulteriore punto di contatto tra il saper fare italiano e la cultura ebraica e israeliana. Insieme portiamo avanti numerosi progetti per l'innovazione scientifica e tecnologica ma anche in progetti sociali e umanitari in ambito agricolo e alimentare in tutto il mondo".
"Siamo molto soddisfatti - sottolinea Nicola Bertinelli, amministratore delegato dell'omonima azienda agricola produttrice del primo Parmigiano Reggiano "Kosher" - del risultato che abbiamo ottenuto a conclusione di un percorso particolarmente impegnativo, che ha investito tutte le fasi di lavoro sulle quali sono impegnati allevatori, caseifici e maestri casari".
"Il fatto di partire da un'alimentazione delle bovine secondo principi assolutamente naturali già stabiliti dal disciplinare del Parmigiano Reggiano - prosegue Bertinelli - era un primo fondamentale elemento di compatibilità con le norme della Kasherut, ma le norme previste in tema di allevamento e mungitura, così come di impianti e strutture, hanno comportato importanti adeguamenti che sono costantemente monitorati dalla figura di un Rabbino".
La capacità produttiva dell'azienda agricola Bertinelli sarà di 5.000 forme all'anno di Parmigiano Reggiano Kosher: la prima annata disponibile, intanto, è già stata completamente venduta, a testimonianza dell'interesse suscitato da questa assoluta novità per una delle più prestigiose Dop italiane.
Da sinistra Giuseppe Alai, Nicola Bertinelli, Jack Dwek consulente azienda Bertinelli, Rabbi Yeshaya Prizant rappresentante dell'ente certificatore OK Kosher
(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)
Prima forma di Parmigiano Reggiano "Kosher", prodotta in stretta osservanza dell'insieme di regole religiose che da tremila anni, ispirandosi alla Torah, governano l'alimentazione degli ebrei osservanti in tutto il mondo. L'apertura della prima forma il 27 ottobre. Interessati 13,5 milioni di ebrei nel mondo e 12,5 milioni di consumatori di prodotti Kosher già presenti negli Usa. -
Reggio Emilia, 24 ottobre 2015 -
Spicca sicuramente tra le novità di Expo 2015 e sarà protagonista dell'evento in programma il 27 ottobre nel padiglione di Israele: si tratta della prima forma di Parmigiano Reggiano "Kosher", prodotta in stretta osservanza dell'insieme di regole religiose (denominate Kasherut) che da tremila anni, ispirandosi alla Torah, governano l'alimentazione degli ebrei osservanti in tutto il mondo.
Prodotta un anno fa dall'azienda agricola Bertinelli di Parma, la forma che sarà aperta ad Expo fa parte della produzione marchiata pochi giorni fa dal Consorzio del Parmigiano Reggiano (operazione che non può avvenire prima di 12 mesi di stagionatura), ed è stata certificata "Kosher" (ossia "conforme alla legge" ebraica) da uno dei più autorevoli enti in materia: OK Kosher Certification, con sede a New York, dove vive una delle più importanti comunità ebraiche del mondo.
L'ordine di grandezza dell'interesse e dei possibili scambi commerciali che ruotano attorno al Parmigiano Reggiano "Kosher" emergono da cifre che parlano di 13,5 milioni di persone di fede ebraica nel mondo (40.000 in Italia), ma anche di milioni di consumatori che acquistano prodotti Kosher come simbolo di particolare rigore su qualità e processi produttivi: negli Stati Uniti, ad esempio, si tratta di 12,5 milioni di persone, con i prodotti Kosher che rappresentano quasi il 30% degli alimenti venduti nei supermercati.
L'evento in programma il 27 ottobre ad Expo - promosso dal Consorzio del Parmigiano Reggiano e dal padiglione israeliano ad Expo - prevede, come si è detto, l'apertura della prima forma di Parmigiano Reggiano "Kosher" alle ore 11,00 nel Padiglione di Israele ad Expo 2015, alla presenza del Commissario generale del padiglione, Elazar Choen, del presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Giuseppe Alai, dell'amministratore delegato dell'Azienda Bertinelli di Parma, Nicola Bertinelli, e del Rabbi Yeshaya Prizant, rappresentante dell'ente certificatore OK Kosher.
(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)
Da Belluno a Ragusa, una serata all'insegna del "re" dei formaggi. Il maggior numero di adesioni da Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Piemonte e Campania. Ben 160 i ristoranti italiani che sabato 24 ottobre saranno impegnati nella "Parmigiano Reggiano Night". Per partecipare all'evento basta inserire sul sito la propria città di appartenenza, consultare la lista dei ristoranti più vicini e prenotare. -
Reggio Emilia, 22 ottobre 2015 -
Da nord a sud, passando per le isole, sono ben 160 i ristoranti italiani che sabato 24 ottobre saranno impegnati nella "Parmigiano Reggiano Night", l'evento che unisce simbolicamente tutti gli appassionati del "re" dei formaggi celebrando il gusto della tavola e il gusto di stare insieme.
I 160 ristoranti che hanno aderito all'iniziativa del Consorzio di tutela prepareranno un piatto, o un intero menù, a base di Parmigiano Reggiano e distribuiranno un simpatico gadget a tutti i clienti che parteciperanno alla serata. Nei giorni successivi, i locali che caricheranno sul sito web dell'evento le foto della propria serata potranno partecipare all'estrazione di una intera forma di Parmigiano Reggiano del peso di 40 kilogrammi.
"Siamo grati ai ristoranti italiani che hanno aderito ad una iniziativa giunta alla quarta edizione", sottolinea il direttore del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Riccardo Deserti, "perché in questo modo aggiungono un motivo di interesse in più attorno ad un prodotto che in questi anni ha costantemente aumentato la propria presenza all'interno del mondo della ristorazione di qualità, che abbiamo puntato a coinvolgere in modo sempre più diffuso e attivo in un'opera di marketing diretto e conoscenza del prodotto che passa dalle mani, dalla creatività e dalla passione di tanti chef".
La suddivisione geografica dei ristoranti che hanno aderito alla "Parmigiano Reggiano Night" vede in testa l'Emilia-Romagna con 64 esercizi (equamente divisi tra province di produzione e aree fuori dal comprensorio produttivo), seguiti dai 23 della Lombardia, dai 10 del Veneto e poi via via dai ristoranti di Piemonte e Campania (8 a testa), Liguria, Marche, Calabria, Sicilia, Puglia e altre regioni italiane.
Tra le città al di fuori del comprensorio di produzione (nel cui ambito il primato va a Bologna, con 11 ristoranti), la graduatoria è guidata da Rimini (10 ristoranti), seguita da Milano e Piacenza (7 ristoranti ciascuna), Roma e Verona (entrambe con 6) e poi Napoli (4) e Torino (3).
I consumatori che intendono partecipare all'evento possono visitare il sito dedicato night.parmigianoreggiano.com, inserire la propria città di appartenenza, consultare la lista dei ristoranti più vicini e prenotare (menù e prezzi sono a discrezione dei singoli esercizi).
La "Parmigiano Reggiano Night" - che giunge alla quarta edizione - è nata nel 2012, a seguito del terremoto che colpì duramente anche tanti caseifici del Parmigiano Reggiano, e da allora si è ripetuta ogni anno "come momento di coinvolgimento e unione - sottolinea Deserti - per tutti gli amici del Parmigiano Reggiano e per gli chef che interpretano il nostro prodotto valorizzandolo secondo i propri gusti e il proprio stile".
(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)
SOMMARIO Anno 14 - n° 42 18 ottobre 2015 - Mercati agricoli. I derivati del latte ancora in ripresa e il frumento tra alti e bassi tende al rialzo. Reggianito fa bella mostra all'Anuga di Colonia. Corona si beve la Peroni. Olivicoltura, la raccolta migliore con Agristore. Olio in aumento del 60% ma prezzi in calo. Tutti pazzi per le Poste
(in allegato il formato pdf scaricabile)
Anno 14 - n° 42 18 ottobre 2015
1.1 editoriale Tutti pazzi per le Poste
3.1 cereali Mercati agricoli. Segnali di nervosismo in attesa dei dati USDA.
4.1 Lattiero caseario Derivati del latte nuovamente in ripresa.
5.1 cereali 2 Effetto soia, frumento in rialzo
6.1 sequestri "Reggianito" denunciato e ritirato all'Anuga di Colonia.
6.2 beverage La Corona si beve la Peroni
7.1 olivicoltura Una raccolta migliore con le offerte Agristore
7.2 expo 2015 Expo2015 - un successo, tanti disagi e il Codacons interviene
8.1 prezzi agricoli Ismea, Olio +60% ma prezzi in discesa
9.1 promozioni "vino" e partners
Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, Lambrusco e Parmigiano Reggiano sono stati protagonisti di un evento organizzato nell'ambito della 49 esima Fiera del Riso a Isola della Scala (Verona). -
Modena, 15 ottobre 2015 -
Grazie a tre cooperative modenesi, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, Lambrusco e Parmigiano Reggiano sono stati protagonisti di un evento organizzato nell'ambito della 49 esima Fiera del Riso che si è conclusa nei giorni scorsi a Isola della Scala (Verona). La cooperativa La Tradizione di Modena, la Cantina Settecani di Castelvetro e il caseificio S. Lucio di Montardone di Serramazzoni hanno infatti partecipato con i loro prodotti a "Sua Maestà l'Aceto Balsamico", una cena, con cucina a vista, nella quale sono stati serviti piatti di riso vialone nano conditi con "l'oro nero" modenese. Alla Fiera del Riso erano presenti sessanta ristoratori, cuochi e maestri risottari da otto regioni italiane, 800 persone al lavoro tra stand, espositori e organizzazione, dieci riserie; durante i 26 giorni della manifestazione sono stati serviti oltre 380 mila piatti di riso.
(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)
La crema di centrifuga milanese cede e si riallinea sostanzialmente alla panna a uso alimentare quotata a Verona. 3 centesimi guadagnati a milano dai listini del burro così come lo zangolato reggiano che presumibilmente anticipa la quotazione di Parma del prossimo venerdì.
di Virgilio Parma, 14 ottobre 2015
LATTE SPOT Rimane stazionario il listino del latte spot, sia nazionale, sia estero. Nello specifico il latte intero pastorizzato spot di provenienza estera registrato a Verona conferma il prezzo di 34,54 - 35,57€/100 litri di latte). Il listino del crudo nazionale spot, nella seduta veronese del 12 ottobre scorso si è mantenuto tra 36,60 e 37,63€/100 litri di latte.
BURRO E PANNA Riprende nuovamente quota il burro dopo la pausa della scorsa settimana. Unica battuta di arresto è stata rilevata a Verona relativamente alla panna di centrifuga che si riallinea sostanzialmente con la crema uso alimentare milanese che, con un recupero del 1,32%, raggiunge quota 1,54€/kg.
Borsa di Milano 12 ottobre:
BURRO CEE: 2,70€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,90€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,90€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,70€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE: 1,54€/Kg.
Borsa Verona 12 ottobre:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,50-1,55 €/Kg.
Borsa di Parma 9 ottobre:
BURRO ZANGOLATO: 1,27€/kg.
Borsa di Reggio Emilia 13 ottobre
BURRO ZANGOLATO: 1,30 1,30€/kg.
GRANA PADANO Anche nel corso della 42esima settimana non si è assistito a alcuna variazione riguardo ai listini del Grano Padano.
Nello specifico i listini milanesi hanno confermato la forbice compresa tra 6,30 e 6,40 €/kg per la quotazione del 9 mesi e tra 7,05 e 7,70 è l'intervallo di prezzo che identifica il valore del 15 mesi d'invecchiamento.
PARMIGIANO REGGIANO Analogamente al Grana Padano, anche il Parmigiano Reggiano ha replicato i listini della precedente ottava. Confermati quindi i prezzi alla piazza di riferimento comprensoriale di Tra 7,40-7,75€/kg relativamente al 12 mesi di stagionatura e tra 8,45 e 8,80€/kg per il 24 mesi d'invecchiamento.
(in fondo pagina la galleria immagini con grafici CLAL)