Un’ampia operazione è stata portata a termine questa mattina da parte della Guardia di Finanza di Bologna. 10 le persone arrestate tra Reggio Emilia, Modena, e il nord Italia. Sequestrati anche ingenti quantitativi di droga, immobili, auto, soldi e armi.
Il blitz dei Carabinieri questa mattina all’alba. In manette italiani e albanesi che avevano messo in piedi una vera e propria industria dello spaccio con basi logistiche e auto per nascondere la droga. In una circostanza erano riusciti a fare avere a un complice in carcere un cellulare per continuare a gestire il traffico.
Si tratta di quattro cittadini marocchini e di una albanese, legati a una vasta organizzazione che trasportava e rivendeva un grande flusso di sostanze stupefacenti, tra cui cocaina e hashish. Nel complesso, la maxioperazione antidroga ha portato all’arresto di 130 persone, al sequestro di ingenti quantità di droga e delle auto modificate per il nascotraffico.
La Squadra Mobile di Reggio Emilia conclude brillante operazione antidroga su provvedimento della DDA di Bologna.
Così è all'interno il primo sottomarino transoceanico intercettato in Europa carico di droga: ecco il video della Guardia Civil. Gli agenti hanno contato 152 balle di cocaina, che rappresentano 3.000 chili di droga
Questa mattina, gli agenti della Guardia Civil spagnola, hanno finito di contare un totale di 152 balle di cocaina che il natante sottomarino stava portando all'interno, pari a 3.000 chili di droga, come già annunciato sulla stampa mondiale. Il sommergibile è realizzato in fibra di vetro ed è il primo ad essere intercettato in Europa. La missione del sottomarino, secondo fonti vicine all'indagini, era di passare la droga tra una nave e l'altra nell'Atlantico. Per Giovanni D’Agata, presidente “Sportello dei Diritti”, il video prova che il traffico di sostanze stupefacenti a livello globale non conosce frontiere ed utilizza metodi sempre più sofisticati ed innovativi per superare i confini e i controlli.
Ecco il video postato su YouTube all'indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=_qlpKLHT8vw.
( 27 novembre 2019 )
Era ricercato dal 7 settembre 2016 il trentenne romano Alessandro SATTA, residente a Phoenix (USA), uno dei vertici – secondo la Corte distrettuale della Pennsylvania – di un'organizzazione criminale dedita allo spaccio negli Stati Uniti di considerevoli quantitativi di marijuana provenienti dal Messico, trasportati attraverso la California e distribuiti nell'area di Filadelfia.
Il latitante è stato arrestato nei giorni scorsi dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma nei pressi del Colosseo. Lo stesso si era sottratto al provvedimento di cattura emesso nel settembre del 2016 all'esito di un'indagine della D.E.A. statunitense, dalla quale era emerso il suo diretto coinvolgimento nella distribuzione di 450 kg di marijuana, per un valore di oltre 2,8 milioni di dollari.
L'individuazione del SATTA, ricercato dall'ufficio Interpol di Washington, è avvenuta grazie alla quotidiana attività di monitoraggio svolta, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, dagli specialisti del G.I.C.O. (Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata) del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Roma, finalizzata a verificare la presenza nella Capitale di elementi di consorterie criminali dedite al narcotraffico.
Nell'occasione, sfruttando la conoscenza degli ambienti e delle dinamiche delinquenziali e, soprattutto, analizzando i social media, i militari del G.I.C.O. – in sinergia con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale e con il II Reparto del Comando Generale della Guardia di Finanza – hanno scoperto che il narcotrafficante lavorava saltuariamente come guida turistica nell'area dei "Fori Imperiali" e, dopo qualche giorno di osservazione, lo hanno arrestato mentre dava indicazioni ad alcuni turisti americani.
Quello di SATTA è solo l'ultimo di una serie di arresti di latitanti internazionali effettuati dalle Fiamme Gialle di Roma.
Meno di due mesi fa era stato individuato e fermato, perché destinatario di un mandato di arresto europeo spiccato dal Tribunale di Barcellona, il cittadino pakistano ASHRAF Mohammad, ritenuto dalla Policia Nacional catalana il leader di un agguerrito gruppo criminale responsabile dell'importazione nel territorio iberico di oltre 15 kg di eroina.
Il pakistano, fuggito dalla Spagna nell'aprile del 2017, era stato riconosciuto dai Finanzieri mentre passeggiava tra le bancarelle del mercato di via Anagnina.
Negli ultimi due anni, la stessa "squadra" del G.I.C.O. ha arrestato altri latitanti di notevole spessore criminale che avevano scelto la Capitale come luogo in cui far perdere le tracce. Tra questi:
● il quarantacinquenne Angelo ROMEO, considerato esponente di spicco della nota
cosca di 'ndrangheta "Alvaro" di Sinopoli (RC), che era latitante dal maggio del 2015;
● il sessantunenne Marco Torello ROLLERO, inserito dal dicembre 2013 nella lista dei 100 latitanti più pericolosi, ritenuto uno dei principali broker mondiali della droga, legato a diverse cosche di 'ndrangheta e al centro di interessi illeciti di ogni tipo sull'asse Sud America-Marocco-Italia;
● suo nipote Andrea ROLLERO, considerato uno dei membri di un sodalizio criminale collegato alle temute cosche calabresi "Pelle-Nirta-Giorgi" alias "Cicero" di San Luca (Reggio Calabria).
Un duro colpo inflitto alle organizzazioni criminali del narcotraffico nel corso di controlli eseguiti dai militari del Comando Provinciale di Bologna presso l'aeroporto "Guglielmo Marconi", a contrasto del traffico di sostanze stupefacenti.
Oltre 2 kg. di cocaina purissima sono stati sequestrati dai finanzieri del I Gruppo nel corso di due distinte operazioni che hanno portato all'arresto di due corrieri della droga, entrambi sudamericani.
Il primo "corriere", un trentatreenne brasiliano, non è riuscito a eludere il controllo dei finanzieri e il fiuto del cane antidroga "CAL" che ha segnalato il bagaglio del soggetto. I successivi approfondimenti hanno portato al rinvenimento di n.49 ovuli di sostanza stupefacente del tipo "cocaina", abilmente occultati all'interno di tre flaconi di creme per il corpo, per un peso complessivo di circa mezzo chilo. Il cittadino extracomunitario è stato arrestato e la droga sequestrata.
Più consistente il sequestro portato a termine nei giorni successivi. Un giovane ventiduenne originario del Nicaragua, in arrivo a Bologna da Madrid è stato fermato e il controllo ha portato al rinvenimento nel bagaglio dell'uomo di tre quadri in legno raffiguranti immagini sacre. Insospettiti dal peso anomalo e dal comportamento assunto dall'uomo nel corso del controllo, i militari hanno deciso di approfondire l'ispezione, rinvenendo 1,5 chili di cocaina purissima, abilmente occultata all'interno dei quadri in cui erano stati ricavati dei vani "ad hoc" per lo stupefacente.
Anche per lui il viaggio in Italia si è concluso con l'arresto per "traffico internazionale di sostanze stupefacenti".
Entrambi i cittadini sudamericani, su disposizione del magistrato di turno, sono stati associati presso la casa circondariale "Dozza".
Lo stupefacente sequestrato una volta immesso sul mercato al dettaglio avrebbe reso, secondo stime prudenziali, trecentomila euro.
L'attività in questione si inserisce nel più ampio contesto operativo di contrasto ai traffici illeciti attuato dalla Guardia di Finanza a tutela dei cittadini anche nell'ambito degli spazi aeroportuali