Parma 26 gennaio 2021 - Nel comunicato stampa del Comune di Parma “Mobilità sostenibile, 564.000 euro per nuovestrategie” del 31.12.2020, ci si aspettava di trovare, come indica il titolo, nuove strategie per la mobilità sostenibile. Purtroppo, a fianco di progetti utili a consentire ai cittadini di muoversi meglio e con meno impatti sull’ambiente, si vedono elencate, tra i progetti più imponenti e che costeranno enormi quantità di denaro pubblico, numerose nuove strade.
Mobilità sostenibile. Monopattini elettrici sì, rispettando le regole del Codice della strada. La Regione Emilia-Romagna presenta le linee guida e un video per scuole ed enti locali per muoversi in sicurezza coi nuovi mezzi.
Venticinque nuovi bus per incentivare la mobilità sostenibile e ridurre l'inquinamento. Il Comune di Parma, Assessorato alle Politiche di Sostenibilità Ambientale, guidato da Tiziana Benassi, ha richiesto un finanziamento ad hoc, in base a quanto previsto dal Decreto interministeriale n. 234 del 6/6/2020, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ministero dell'Economica e delle Finanze e Ministero dello Sviluppo Economico, "Riparto delle risorse previste dall'articolo 3 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) 17 aprile 2019 alle città ad alto inquinamento", per l'assegnazione di fondi inerenti progetti di mobilità sostenibile, nelle filiere dei mezzi di trasporto pubblico su gomma.
Riceviamo e pubblichiamo la posizione di Associazione Parma in Centro in merito alla mobilità sostenibile a Parma.
Dal 16 al 22 settembre si svolgerà anche a Parma la 19° Edizione della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, iniziativa promossa dalla Commissione Europea e dal Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio.
Migliaia di città e milioni di cittadini europei festeggiano la mobilità sostenibile e lanciano per tutta la durata della settimana a lei dedicata, un messaggio di cambiamento e di rinnovamento dei nostri stili di vita.
è in programma una conferenza stampa webinar sul progetto della città di Parma in termini di mobilità elettrica. Il Comune di Parma e Be Charge illustreranno il loro ambizioso progetto di installazione di una rete di ricarica per veicoli elettrici capillare e tecnologicamente avanzata.
Dopo l'introduzione del Sindaco Federico Pizzarotti, l'Assessora alle politiche di sostenibilità ambientale, Tiziana Benassi, spiegherà l'evoluzione futura del progetto.
Le conclusioni saranno di Roberto Colicchio Responsabile Sviluppo Business Be Charge e di Camillo Piazza Presidente Class Onlus sul ruolo decisivo dei Comuni nell'evoluzione della mobilità del post-Covid.
ISCRIZIONI: https://bit.ly/2ZxsuHi
Agos e Suzuki rinnovano l’accordo relativo al settore auto e marine. Si conferma così una partnership storica e consolidata, che si fonda su quasi trent’anni di collaborazione e oggi va nella direzione della promozione di una mobilità sempre più sostenibile.
Nell'ambito delle azioni previste dalla Riforma della Mobilità, portate avanti dall'assessorato alle Politiche di Sostenibilità Ambientale, guidato da Tiziana Benassi, rientra il programma di installazione di 51 nuove colonnine per la ricarica elettrica dei veicoli che verranno installate in città e per le quali il Comune ha predisposto un Piano di Localizzazione della Mobilità elettrica, che prelude alla pubblicazione di una manifestazione di interesse, rivolta ai potenziali gestori, che daranno seguito all'installazione delle stesse.
Le 51 nuove colonnine si aggiungono alle 10 esistenti in città che verranno a breve sostituite, grazie ad un accordo con IrenGo, con colonnine di nuova tecnologia che prevedono modalità di pagamento smart.
Il Piano di Localizzazione della Mobilità elettrica ha tenuto conto di una serie di elementi a partire dalle caratteristiche dei distributori, della corretta individuazione dei punti di ricarica sul territorio, delle modalità di gestione e dell'integrazione con altri servizi del territorio, anche sulla base di quanto previsto dal Piano Nazionale Integrato della Rete Elettrica – PNIRE – ed alla luce delle normativa vigente.
L'individuazione dei 51 nuovi punti di ricarica si fonda, inoltre, sull'analisi del traffico urbano e su quella degli spostamenti casa – lavoro negli orari di punta. Essa ha messo in risalto la necessità di collocare le nuove colonnine secondo uno schema ad anelli concentrici che coinvolge l'intero territorio comunale dalle frazioni ai parcheggi scambiatori, dai punti nodali a ridosso delle tangenziali fino all'area interna del centro cittadino. L'iniziativa è stata presentata in mattinata durante una conferenza stampa condotta da Tiziana Benassi e dal Dirigente del Settore Mobilità ed energia del Comune di Parma Nicola Ferioli.
La manifestazione di interesse intende in questo modo individuare i soggetti che si occuperanno dell'installazione e della gestione della colonnine secondo quanto previsto dal Piano di Localizzazione della Mobilità Elettrica elaborato dal Comune. Essa fisserà anche le caratteristiche tecniche delle infrastrutture di ricarica, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, che possono essere di due tipi: i punti di ricarica di potenza standard fra 7,4 e 22 kw ed i punti di ricarica di potenza elevata “fast charged” di potenza superiore ai 22 kw. La manifestazione di interesse è volta a garantire la libertà del mercato e l'efficienza del servizio. Il servizio di ricarica, infatti, dovrà essere attivo tutti i giorni dell'anno 24 ore su 24, i gestori ne dovranno curare il corretto e continuativo funzionamento e la manutenzione ordinaria e straordinaria.
La mobilità elettrica presenta grandi potenzialità in termini di riduzione dell'inquinamento atmosferico ed acustico e concorre in modo determinante al miglioramento della qualità dell'aria grazie al contenimento delle emissioni in atmosfera di gas inquinanti, in particolare delle polveri sottili PM10, legate all'utilizzo di mezzi a motore.
“Saranno complessivamente 61 i punti di ricarica per le auto elettriche in città: 51 nuove colonnine si aggiungono alle 10 esistenti, sostituite e rigenerate tecnologicamente. Tutte le colonnine saranno di nuova tecnologia, attive tutti i giorni dell’anno 24 ore su 24, con tempi di ricarica decisamente molto rapidi. Nella riforma della mobilità l’elettrico ha un ruolo importante.” Sottolinea l’Assessore Tiziana Benassi “E’ una valida soluzione per ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico, migliorando qualità dell’aria e vivibilità del centro. E’ una valida soluzione per chi abita e per chi vive la città: i veicoli elettrici hanno accesso al centro storico - anche nelle domeniche ecologiche - possono transitare nelle corsie preferenziali e non pagano nelle righe blu. E un servizio di ricarica capillare - di cui oggi presentiamo il piano di localizzazione - e performante, grazie all’innovazione tecnologica, è sicuramente un’opportunità anche per i turisti in vista di Parma 2020.”
Oggi a Parma sono immatricolati fra ibride/plug-in ed elettriche pure circa 1300 veicoli, in crescita i plug-in, se pure lenta e graduale, mentre le ricariche annue eseguire presso le 10 colonnine esistenti sono circa 880. Va ricordato che sia con l’auto elettrica che con la plug-in si può accedere gratuitamente alla ZTL e parcheggiare su righe blu, oltre che percorrere le corsie preferenziali dedicate ai mezzi pubblici e di soccorso. Il Comune sta incentivando all’acquisto di auto elettriche anche mediante incentivi messi a disposizione del circuito delle aziende del Mobility Management, con appositi bandi annuali di cui uno è pubblicato in questi giorni.
Il Comune di Parma, in passato, ha sottoscritto un accordo con Regione, Enel Distribuzione Spa e Aem Torino Distribuzione Spa per la diffusione della modalità elettrica su base regionale, che ha permesso di installare a Parma le prime 10 strutture di ricarica elettriche. La Regione, a sua volta, ha sottoscritto un accordo con 5 gestori e operatori che gestiscono infrastrutture di ricarica elettrica e che aderiscono al progetto di “Sviluppo coordinato della mobilità elettrica nell'ambito del piano della mobilità elettrica regionale Mi Muovo Elettrico” proprio per dare impulso e incrementare la presenza di colonnine di ricarica elettrica sul territorio.
Da "Manifesto San leonardo" riceviamo e pubblichiamo alcune considerazioni in merito alla mobilità sostenibile, una lettera indirizzata all'omonimo assessorato di Parma. Copenaghen è ancora lontana…
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Gentile Assessorato alla Mobilità Sostenibile
e p.c. CCV SAN LEONARDO
e p.c. CCV CORTILE SAN MARTINO
e p.c. ORGANI DI INFORMAZIONE
Abbiamo guardato più volte il video pubblicato sulla pagina Facebook di “Città di Parma” in data 26/07/2019, e pur riconoscendo un impegno della Amministrazione nell’ampliamento dei percorsi utilizzabili dalle biciclette, vorremmo però evidenziare che quelli presentati nel video non sono “piste cliclabili” bensì percorsi ciclopedonali, cioè itinerari pedonali in cui è consentito il passaggio delle biciclette.
I percorsi promiscui pedonali e ciclabili, possono essere realizzati esclusivamente “ in caso di traffico pedonale ridotto e in assenza di attività attrattrici di traffico pedonale, quali ad esempio vie con forte presenza di attività commerciali e insediamenti abitativi ad alta densità.” (articolo 4 comma 5b del D.M. 30/11/1999 n°557); quanto sopra è stato tratto in gran parte dal sito citato nel comunicato del Comune che, tramite apposito link, porta alla pagina “Andare in bici fa bene…”. https://www.bikeitalia.it/percorsi-ciclopedonali-cosa-sono-e-perche-dovremmo-smettere-di-realizzarli/ , riteniamo pertanto che possa essere considerato dal suo assessorato come del tutto affidabile.
E’ dunque evidente che la nuova pista ciclo-pedonale in Via San Leonardo non risolve il problema della sicurezza dei pedoni e dei ciclisti dato l’ elevato numero di intersezioni a raso e di passi carrai che connotano il percorso, senza dimenticare i cordoli dei marciapiedi non smussati che costringono i ciclisti ad una sequela di salti e rimbalzi non certo salutari; queste insidie,in certe condizioni, possono rivelarsi più pericolose dell’utilizzo della corsia destinata alle auto
Ecco perché quanto comunicato nel video ci è parso eccessivamente autocelebrativo.
Pur consapevoli che la città è spesso già strutturata e che quindi le sue modificazioni possono presentarsi difficili e costose è altresì evidente che per “rivoluzionare” la mobilità verso una mobilità “dolce” sarebbe necessario intervenire con coerenza e con coraggio e soprattutto con priorità.
E’ altresì evidente che “è meglio questo che niente” ma non prendiamoci in giro.
Avete mai percorso la pista in giornate non di pausa estiva? Avete notato quanti “gradini” ci sono negli attraversamenti stradali?
Certo ci sono anche aspetti positivi: la stessa pista ciclo-pedonale di via Prampolini, da poco realizzata, ha il merito di restringere la careggiata e di rallentare il traffico.
La zona 30 realizzata in via Milano/Via Ravenna/Via Prampolini ha il merito di “proteggere” i pedoni ed i ciclisti.
Se però a poche centinaia di metri viene aperta un’altra strada che porterà nuovo traffico parassitario nel quartiere, oppure si avviano iniziative commerciali che attraggono un numero sempre maggiore di autoveicoli, il vostro invito ad andare in bici appare quantomeno contraddittorio.
Senza considerare che una volta inforcata la bicicletta dovremmo pedalare in continuazione … : avete mai provato a posteggiare la bicicletta in centro? stalli all’acqua ed al sole……
Perché non utilizzare gli spazi Ex-Cobianchi come deposito biciclette in centro?
Perché non realizzare un bici park per educare alla mobilità sostenibile: magari sottraendolo a nuove edificazioni ? Un’ ipotesi potrebbe essere l’ampliamento del centro sportivo di Moletolo anziché consentire nuove costruzioni .
Per incentivare l’uso della bicicletta non basta un video/spot. Occorrono interventi ben studiati, una nuova attenzione all’urbanistica investendo in infrastrutture ciclabili , il tutto informando, ascoltando e coinvolgendo preliminarmente i cittadini.
Copenaghen è ancora lontana…….
MANIFESTO PER SAN LEONARDO
(allegata galleria fotografica)