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L'incidente si è verificato a 300 m dall'uscita di via argini per Basilicanova. Coinvolti una "Vespa" è una vettura BMW.

Parma 8 giugno 2019 - Rimasti privi di benzina, i due fidanzati passeggeri dello  scooter, mentre stavano spostando il veicolo in prossimità della imminente uscita, venivano travolti da una autovettura. Il forte impatto ha scagliato i due giovani a circa 150 metri di distanza dal luogo dell'impatto. Il conduttore della autovettura non si è fermato e nemmeno ha prestato i prmi soccorsi, arrivando a costituirsi solo in mattinata avanzata.  I due feriti sono stati trasportati in codice rosso presso il pronto soccorso dell'ospedale Maggiore di Parma.

Sul posto, nel frattempo, veniva rinvenuto una plastica esterna di uno specchietto retrovisore di colore grigio raffigurante all'interno il logo della BMW che molto probabilmente avrebbe consentito di risalire al mezzo e quindi al suo conducente. 

 

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La vittima è Raffaele D'Antonio. Socio del Club Aeronautico di Sassuolo, stava rientrando dopo un giro insieme a un amico, che non vedendolo ha lanciato l'allarme. Lascia la moglie e due figli di 1 e 4 anno. Si indaga sulle cause.

CASALGRANDE (RE) - Un 35 enne di Casalgrande, Raffaele D'Antonio, ha perso la vita ieri pomeriggio mentre stava rientrando al Club Aeronautico di Sassuolo, di cui era socio da anni, a bordo di un paramotore, un deltaplano dotato di un motore a elica.
D'Antonio, grande appassionato di volo, ieri aveva deciso di fare un giro turistico sul suo mezzo, insieme a un amico. La giornata era splendida, soleggiata, con ottima visibilità e assenza di vento. Proprio le condizioni ottimale fanno pensare che, a un certo punto, D'Antonio abbia avuto un malore, o che ci sia stata un'avaria del mezzo. Fatto sta che il pilota non ha comunicato nulla e non ha lanciato nessun segnale di aiuto all'amico che lo precedeva. Cosa che rende ancora più oscure le cause dell'incidente.

È stato proprio il suo compagno di volo che, non vedendolo alle sue spalle, mentre stavano rientrando alla base a Sassuolo, è tornato indietro e ha notato la vela in un campo, a Casalgrande, nei pressi di via De Nicola. Immediatamente ha lanciato l'allarme. Sul posto sono intervenuti il 118 ma per Raffaele D'Antonio non c'era più nulla da fare. I Carabinieri di Casalgrande, anch'essi intervenuti, indagano sulle cause dell'incidente. Il 35 enne lascia la moglie e due figli piccoli, di 1 e 4 anni.

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Bologna e provincia - Incidenti stradali. Numerose telefonate al 112 diverse pattuglie dei Carabinieri impegnate nella viabilita'.

Nella mattinata di giovedi, le Centrali Operative dei Carabinieri di Bologna, San Giovanni in Persiceto, Molinella, Imola e Vergato sono state allertate da diversi automobilisti in transito sulle principali arterie stradali che chiedevano aiuto perché coinvolti in incidenti stradali, alcuni anche gravi.

Soltanto nel territorio di Imola, l'operatore del 112 è stato impegnato da una decina di interventi che si sono verificati tra le ore 07:00 e le ore 09:00. Tra questi, ce ne è stato uno in via Via Carlo Alberto dalla Chiesa, dove un'automobilista, dopo aver perso il controllo del mezzo, è andato a collidere contro la recinzione di un'abitazione privata. Sul posto è intervenuta una pattuglia dei Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile.

Analoghi incidenti che hanno visto l'impiego delle pattuglie dell'Arma per agevolare la circolazione stradale, molto intensa negli orari indicati, sono avvenuti in tutta la Provincia di Bologna, compresa l'Alta Valle del Reno dove i Carabinieri della Stazione di Lizzano in Belvedere sono intervenuti per aiutare un anziano automobilista alla guida di un SUV che dopo aver perso il controllo dell'auto in località "La Cà", non distante dal Parco Regionale del Corno alle Scale, era finito in un burrone profondo una ventina di metri. Soccorso dai sanitari del 118, l'anziano, classe 1946, italiano, è stato trasportato in elicottero al Pronto Soccorso dell'Ospedale Maggiore di Bologna in condizioni di media gravità.

Agli automobilisti che stanno per mettersi in viaggio, i Carabinieri raccomandano di guidare con prudenza, specialmente quando le condizioni meteorologiche sono avverse e il manto stradale può subire cambiamenti improvvisi, con ripercussioni sulla stabilità e la tenuta di strada dei veicoli.

Nessuna prudenza invece, da parte di due automobilisti che, nonostante tutto, si sono messi al volante da ubriachi, indifferenti alle conseguenze che una guida sotto gli effetti dell'alcol può provocare. Per questo motivo, un 53enne romano e un 44enne di Cesena sono stati denunciati, il primo, dai Carabinieri della Stazione di Altedo e il secondo da quelli della Stazione Bologna Bertalia. In particolare, il 53enne, controllato in via Nazionale ad Altedo, è risultato positivo all'alcol test con un valore quattro volte superiore al limite consentito.

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Foto copertina – Stazione Carabinieri Lizzano in Belvedere (luogo incidente stradale);
Foto – Stazione Carabinieri Castel di Casio (controllo alla circolazione stradale).

 

Comando Provinciale Carabinieri Bologna
Via dei Bersaglieri nr. 3 - 40125 BO
Tel. 0512007513

Nelle prime ore della mattinata di venerdì scorso, personale dipendente della Sezione Polizia Stradale di Modena era intervenuto al Km. 143,500 della S.S. n. 9 (via Emilia) nel tratto tra lo svincolo di via Montecatini e Ponte Sant'Ambrogio, in quanto un automobilista in transito aveva segnalato la presenza del corpo inanimato di una persona sul ciglio destro della strada in direzione Castelfranco Emilia.

Verso le sette circa infatti, il conducente di una mountain bike in transito sulla via Emilia direzione Castelfranco Emilia, era stato travolto ed ucciso, verosimilmente da un veicolo industriale, che viaggiava nella medesima direzione di marcia.

TAOUS Mourad, classe 1973, originario del Marocco ma residente a Modena, si stava recando in bici al lavoro presso una azienda di San Cesario Sul Panaro (Mo), dove avrebbe iniziato il proprio turno alle ore 08,00.

Le indagini, coordinate dalla locale Procura della Repubblica -  Sost.proc. Dr.ssa Lucia De Santis – basandosi sull'assunzione delle diverse testimonianze, ma soprattutto sull'esame delle immagini delle diverse telecamere installate sulla via Emilia e sulle varie strade che con questa si intersecano, avevano consentito di individuare alcuni mezzi di trasporto pesanti che, per tipologia ed orari di transito, potevano essere ricollegati al sinistro; tuttavia le immagini acquisite, pur consentendo di individuare le sagome dei veicoli, non consentivano di leggerne il numero di targa, rendendo difficoltosa la precisa individuazione del veicolo.

Ulteriori attività di appostamento hanno poi consentito di individuare, nella mattinata di lunedì 14, un veicolo corrispondente per caratteristiche e tipologia di merce trasportata (calce per edilizia) quello coinvolto nel sinistro, risultato però estraneo; tuttavia si apprendeva dal conducente che nella giornata di venerdì, analogo trasporto era stato effettuato da altro conducente della medesima azienda – operante nella provincia di Bergamo - con altro veicolo.

La Procura della Repubblica, immediatamente informata degli sviluppi investigativi, disponeva la perquisizione dell'azienda proprietaria del mezzo e ed il sequestro dello stesso e delle eventuali tracce riconducibili al sinistro.

Nelle prime ore di ieri, 15 gennaio, personale dipendente della Sezione di Modena, coadiuvato da personale della Sezione Polizia Stradale di Bergamo ha individuato, presso l'azienda propritaria del mezzo, tra i numerosi veicoli, il camion costituito da autocarro più rimorchio tipo biga, utilizzato per il trasporto di calce da Bergamo a  San Cesario sul Panaro (Mo) la mattina dell'11 gennaio; sul veicolo si potevano riscontrare ancora le tracce del sinistro ed in particolare quelle relative all'impatto con il velocipede nonché tracce biologiche verosimilmente riconducibili al povero TAOUS Mourad, che venivano repertate a cura del Gabinetto provinciale di Polizia Scientifica di Bergamo.

Il conducente del veicolo, identificato per P.I., classe 1962, cittadino italiano, di intesa con la locale Procura che ha seguito costantemente in ogni sua fase le indagini condotte, veniva deferito in stato di libertà, non essendo emersi elementi per l'applicazione del fermo di indiziato di delitto, per il reato di Omicidio stradale.

 

 

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Nelle prime ore della mattinata di ieiri, personale dipendente della Sezione Polizia Stradale di Modena è intervenuto al Km. 143,500 della S.S. n. 9 (via Emilia), nel tratto tra lo svincolo di via Montecatini e Ponte Sant'Ambrogio, in quanto un automobilista in transito aveva segnalato la presenza del corpo inanimato di una persona sul ciglio destro della strada in direzione Castelfranco Emilia.

Sul posto si poteva accertare che verso le ore 7.00 circa il conducente di una bicicletta tipo mountain bike in transito sulla via Emilia direzione Castelfranco Emilia, era stato travolto ed ucciso, verosimilmente da un veicolo industriale, allo stato non individuato, che viaggiava nella medesima direzione di marcia.

Il sinistro è avvenuto in orario prossimo alle ore 7.00, in condizioni di buio, e sul velocipede non risultano installati sistemi di illuminazione anteriori e posteriori né catarifrangenti.

Il conducente del velocipede, un cittadino originario del Marocco e residente a Modena di anni 46, si stava recando al lavoro presso un'azienda di San Cesario Sul Panaro (Mo), dove avrebbe iniziato il proprio turno alle ore 8.00.

Per il sinistro è stata inoltrata segnalazione alla locale Procura della Repubblica per i reati di omicidio stradale con fuga e omissione di soccorso a carico di ignoti; sono in corso accertamenti per addivenire all'individuazione del veicolo coinvolto nel sinistro e all'identificazione del conducente.

(in copertina Foto di repertorio)

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La tragedia sulle piste del Renon, in Alto Adige, dove la famiglia reggiana stava trascorrendo le vacanze invernali. Il mezzo su quali si trovavano madre e figlia ha imboccato per sbaglio una pista "nera" e ha preso velocità, finendo per sbandare. Fatale l'impatto.

REGGIO EMILIA – A meno di una settimana dalla tragedia di Camilla Compagnucci, morta a 9 anni in Val di Susa, un'altra bambina ha perso la vita sulle piste da sci. La piccola, 8 anni, originaria di Reggio Emilia, si trovava in vacanza in Alto Adige con i genitori e il fratellino per trascorrere qualche giorno spensierato sulla neve. Si trovavano sull'altopiano del Renon, a pochi chilometri da Bolzano. Madre e figlia avevano scelto lo slittino per divertirsi insieme, ma, all'improvviso, hanno imboccato una pista "nera", di quelle più difficili e con la pendenza più marcata e per questa consentita solo agli sciatori. La pista degli slittini parte dalla stazione intermedia dell'impianto di risalita che conduce a Cima Lago Nero, da dove parte anche la pista nera.

Probabilmente la mamma non ha visto il divieto o ha sbagliato strada, fatto sta che lo slittino ha improvvisamente preso velocità. La donna ha perso il controllo e il mezzo è finito violentemente contro un albero. La bimba, che era seduta davanti, è morta sul colpo. La madre, invece, che era seduta dietro, è stata intubata direttamente sulla pista e trasportata d'urgenza all'ospedale di Bolzano con l'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites. Si trova in rianimazione e la prognosi è riservata. Il padre e il fratello maggiore le stavano attendendo 300 metri più in basso rispetto al luogo della tragedia.

Sul posto i Carabinieri che hanno effettuato i primi rilievi per capire se mamma e figlia indossassero il casco.

(Foto di copertina: Renon foto di repertorio pista da slittini)

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Mercoledì, 02 Gennaio 2019 08:20

Incidente di via Italia: due feriti a Baggiovara.

Una 18enne in Terapia Intensiva e un 22 enne ricoverato con diversi traumi. Questo il bilancio dell'incidente accaduto ieri mattina all'incrocio tra Viale Italia e Via Emilia in cui un'auto si è scontrata con un camion dei Vigili del Fuoco.

I feriti sono gli occupanti dell'auto. La ragazza è ricoverata in prognosi riservata in Terapia Intensiva con un trauma cranico e diversi traumi. Il guidatore, ha diversi traumi e verrà ricoverato ma non è in immediato pericolo di vita.



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Nonnina investe due pedoni, prima uno e poi l'altro, e tira dritto. 92enne denunciata dai Carabinieri

Bologna 25 settembre 2018 - Nella mattina di ieri, i Carabinieri di Vergato sono stati impegnati a rilevare un incidente stradale che ha coinvolto un'anziana automobilista di Grizzana Morandi e due pedoni di Vergato.

È successo alle ore 10:25, quando la Centrale Operativa del 112 è stata informata che una 45enne era stata investita da un'automobile mentre stava camminando in via Bortolotti e l'autista, invece di fermarsi e prestare assistenza, aveva proseguito la marcia in direzione del mercato allestito in Piazza IV Novembre, dove investiva un altro pedone, un 85enne che si trovava sul posto per fare la spesa.

All'arrivo dei Carabinieri, l'autista, 92enne italiana, era confusa e agitata. L'anziana automobilista è stata tranquillizzata dai militari e informata delle responsabilità connesse all'articolo 189 del Codice della Strada: "Comportamento in caso di incidente".

I due pedoni sono stati trasportati al Pronto Soccorso. Ad avere la peggio è stata la 45enne che ha riportato delle ferite di media gravità agli arti inferiori.

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Questa mattina, intorno alle 9:30, si è verificato un terribile incidente sul cavalcavia di viale Europa, nei pressi del casello autostradale. Due le auto coinvolte nello spaventoso frontale.

Per la ragazza di 26 anni a bordo di una Panda grigia sono stati inutili i soccorsi, purtroppo lo scontro è stato fatale. Ricoverata d'urgenza, invece, nel reparto di Rianimazione dell'Ospedale Maggiore di Parma la conducente della seconda auto.

Sul posto sono accorsi gli operatori del 118 e i Vigili del Fuoco. Sono in corso gli accertamenti della polizia municipale per ricostruire la dinamica dell'incidente.

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Al terzo lancio, per circostanze ancora al vaglio del nucleo radiomobile, il paracadute non si è aperto e lui si è schiantato al suolo. A morire è stato un bolognese quarantaduenne che ieri ha perso la vita lanciandosi dalla Pietra di Bismantova.

A riferirlo è l'agenzia ANSA che riporta anche come le operazioni di recupero siano state eseguite dal Soccorso Alpino dopo che carabinieri di Castelnovo Monti, verso le 11.30, erano intervenuti sul luogo dell'incidente.

La Procura di Reggio Emilia ha aperto un'inchiesta.

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia
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