Coronavirus, l'aggiornamento: 9.254 i casi positivi in Emilia-Romagna, 719 in più rispetto a ieri. I casi lievi in isolamento a domicilio sono 3.992. 558 le guarigioni (+135)
I pazienti in terapia intensiva sono 291, 15 in più di ieri. Aumentano purtroppo i decessi, che arrivano a 985: 93 in più. Quasi 3.915 i posti letto aggiuntivi già allestiti in tutta la regione. Arrivate altre 260mila mascherine, e altre 220mila donate dal Guandong (Cina)
Bologna 24 marzo 2020 – 9.254 i casi di positività al Coronavirus, 719 in più di ieri. 33.527 i test refertati, 2.327 in più sempre rispetto a ieri. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi, sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in Emilia-Romagna.
Complessivamente, sono 3.992 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (323 in più rispetto a ieri); aumentano di poche unità quelle ricoverate in terapia intensiva, che sono 291, 15 in più rispetto a ieri. Ma crescono purtroppo i decessi, passati da 892 a 985: 93, quindi, quelli nuovi, di cui 66 uomini e 27 donne.
Al tempo stesso, continuano a salire le guarigioni, che raggiungono quota 558 (135 in più rispetto a ieri), 125 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 10 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Per quanto riguarda i decessi, per la maggior parte sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse. I nuovi decessi riguardano 30 residenti nella provincia di Piacenza, 20 in quella di Parma, 17in quella di Reggio Emilia, 11 in quella di Modena, 4 in quella di Bologna (nessuno del territorio imolese), 1 in quella di Ferrara, 1 in quella di Ravenna, zero in quella di Forlì-Cesena e 9 in quella di Rimini.
Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 1.981 (96 in più rispetto a ieri), Parma 1.435 (71 in più), Reggio Emilia 1.437(68 in più), Modena 1.354 (199 in più), Bologna 968(di cui Bologna 776, 124 in più rispetto a ieri, e 192 Imola, 11 in più), Ferrara 190 (18 in più rispetto a ieri), Ravenna 368 (26 in più), Forlì-Cesena 437 (di cui 211 a Forlì, 35 in più rispetto a ieri, e 226 a Cesena, 22 in più), Rimini 1.084 (49 in più).
Posti letto aggiuntivi già allestiti: 3.915, 154 in più di ieri
Da Piacenza a Rimini, continua senza sosta il lavoro all’interno della rete ospedaliera per attuare il piano di rafforzamento dei posti letto disposto dalla Regione. Da ieri a oggi, sono 154 i posti letto aggiuntivi allestiti per i pazienti colpiti da Coronavirus, che complessivamente passano da 3.761 a 3.915, tra ordinari (3.425, +138) e di terapia intensiva (490, +16).
Nel dettaglio: 595 posti letto a Piacenza (di cui 45 per terapia intensiva), 804 a Parma (63 terapia intensiva), 638 a Reggio (55 terapia intensiva), 467 a Modena (96 terapia intensiva), 577 nell’area metropolitana di Bologna e Imola (117 terapia intensiva), 254 a Ferrara (32 terapia intensiva), 580 in Romagna (in particolare: 233 Rimini, di cui 39 per terapia intensiva; 41 Riccione;113 Ravenna, di cui 12 per terapia intensiva; 56 Lugo, di cui 6 per terapia intensiva; 9 Faenza; 55 Forlì, di cui 8 per terapia intensiva; 73 Cesena, di cui 17 per terapia intensiva.
Per quanto riguarda gli ospedali Covid, si conferma su Parma l’attivazione da parte dell’ospedale Piccole Figlie (ad oggi 25 posti letto Covid attivati sui 30 messi a disposizione) e della casa di cura Val Parma Hospital (ad oggi 22 posti letto Covid attivati sui 36 messi a disposizione). Sempre in provincia di Parma è prevista la prossima attivazione di 20 posti letto da parte della casa di cura Città di Parma. Per la provincia di Modena è attivo l’Ospedale di Comunità di Fanano, riconvertito a struttura Covid. il Già pronti come Covid hospital quello del Delta di Ferrara (92 posti letto aggiuntivi per acuti, 4 subintensivi e 6 intensivi), che si affianca all’hub del Sant’Anna, e - per la Romagna - l’ospedale di Lugo, con 44 posti letto Covid attivati a cui si aggiungerà quello di Riccione che al momento ha attivato 41 posti letto per acuti; entrambi da affiancare agli hub di Rimini, Ravenna e Forlì-Cesena
Sul resto del territorio regionale restano confermate a Piacenza la Casa di Cura Sant’Antonino e il San Giacomo per complessivi 120 posti letto, l’Ospedale di Comunità di Bobbio, Castel San Giovanni e Fiorenzuola; a Parma il padiglione Barbieri e il padiglione 26 dell’ospedale Maggiore (hub), Fidenza e Borgo Taro; a Reggio Emilia, a supportare l’hub Arcispedale Santa Maria Nuova in città, oltre a Guastalla si è aggiunto Scandiano; a Modena opera come hub il Policlinico (Baggiovara dà supporto sia per l’area intensiva che per i pazienti in fase acuta) e sono pronti Carpi (dove è già attiva per pazienti Covid anche la Terapia Intensiva con 15 posti letto), Mirandola e Sassuolo; a Bologna, nell’hub del Sant’Orsola, è entrato in funzione il padiglione Covid, il 25, oltre al Bellaria, già Covid hospital che funzionerà come tale anche per l’imolese.
Piacenza: completato l’ospedale da campo da 40 posti letto
L’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, con i propri tecnici e grazie al coordinamento provinciale del volontariato, ha fornito all’Esercito continua assistenza per la realizzazione dell’ospedale da campo militare a Piacenza (fra le vie Malta, XXIV Maggio e piazzale Torino. Innalzata a tempo di record, la struttura ospedaliera è interamente dedicata a fronteggiare l’emergenza Coronavirus e potrà ospitare 40 posti letto; si è lavorato giorno e notte, per rendere operativo l’ospedale, che comprende anche 3 posti di terapia subintensiva.
Dispositivi di protezione individuale
Nella serata di ieri, l’Agenzia regionale di Protezione civile ha ricevuto dal Dipartimento nazionale 264.000 mascherine Montrasio. Oggi, grazie ad una collaborazione già in essere con la provincia cinese di Guangdong, legata da un solido rapporto di partnership con la Regione Emilia-Romagna, sono arrivate dalla Cina 220.000 mascherine chirurgiche, di cui 200.000 per le esigenze della sanità regionale e 20.000 donate al Comune di Ferrara, in virtù del patto di amicizia con la municipalità di Heyuan, nel Guangdong.
Sono già state assegnate, per ogni ambito provinciale, 85.000 mascherine Montrasio (in totale 765.000) da distribuire sul territorio, principalmente a Prefetture e Comuni, per le rispettive competenze sui Corpi dello Stato, e sulle Polizie locali.
Nuove installazioni di materiali
In dotazione all’Agenziaper la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, nella giornata di oggi è stato montato a Bologna un modulo abitativo a supporto dell’elisoccorso dell’Ospedale Maggiore che viene utilizzato come spogliatoio e deposito di DPI per gli operatori del 118. Inoltre, a Modena è stata potenziata la logistica che supporta la sanificazione delle ambulanze, svolta dai Vigili del Fuoco: sono stati installati due piccoli moduli abitativi lunghi circa 3 metri (ISO 10) presso la sede del 118 modenese dove si svolgono le sanificazioni.
Volontariato
In totale, sono stati 563 i volontari di protezione civile impegnati ieri, lunedì 23 marzo: è la cifra giornaliera più alta raggiunta dall’inizio dell’emergenza.
Queste le principali attività svolte: nella sanificazione e disinfezione delle ambulanze sono stati attivi 27 volontari, fra Piacenza e Parma; supporto al trasporto dei degenti in ambulanza da parte di Anpas e Cri dell’Emilia-Romagna (189 volontari ieri); funzioni di segreteria logistica e amministrativa presso i triage, le tende e la mensa Caritas di Reggio (30). Cinque volontari di Bologna hanno allestito il container presso la sede dell’elisoccorso 118 del Maggiore, senza dimenticare 2 volontari di Anpas adibiti alla sorveglianza all’aeroporto Marconi. Ieri sono stati attivi 218 volontari a supporto dei Comuni in attività di telecomunicazioni, logistica, consegne a domicilio e attività di assistenza alla popolazione.
Punti triage (nessuna novità rispetto a ieri)
Rispetto a ieri, sono confermati 31 punti-triage (tende e containers): 10 davanti alle carceri e 21 davanti agli ospedali, nello specifico: 3 in provincia di PC (Piacenza città, Fiorenzuola d’Arda e Castel San Giovanni); 3 in provincia di PR (Parma città, Vaio di Fidenza e Borgotaro); 3 in provincia di RE (Reggio Emilia città, Montecchio e Guastalla); 5 in provincia di MO (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo e Modena città); 3 nella città metropolitana di BO (davanti al Sant’Orsola e al Maggiore, e a Imola); 2 in provincia di FE (Argenta e Cento); 1 in provincia di FC (Meldola); 1 nella Repubblica di San Marino./Ti.Ga.
Bonaccini e Donini: "Una disponibilità eccezionale nel momento di massimo bisogno. Vogliamo continuare a dare la migliore risposta possibile alle aree più colpite a tutti i nostri territori".
Dall'inizio della crisi da Covid-19, 1.359 assunzioni totali in Emilia-Romagna: 255 medici, 749 infermieri, 262 operatori sociosanitari e 93 altre figure. Alla chiamata fatta d'urgenza lo scorso fine settimana, aderiscono professionisti da Regno Unito, Svizzera, Norvegia, Ucraina, Venezuela, Pakistan, Turchia, Albania.
Sono i 122 medici e gli infermieri che hanno risposto al bando straordinario della Regione di sabato scorso, una selezione avviata in tempio brevissimi per professionisti destinati alle strutture sanitarie di Piacenza e Parma, le province più colpite dal Covid-19. In soli tre giorni hanno aderito alla chiamata regionale non solo dall'Italia, ma anche da Regno Unito, Svizzera, Norvegia, Ucraina, Venezuela, Pakistan, Turchia, Albania: il tempo di completare le pratiche necessarie, dopodiché 63 sono destinati a Piacenza (29 medici e 34 infermieri) e 59 all'Azienda ospedaliera e Azienda Usl di Parma (36 medici e 23 infermieri).
Si aggiungono ai 1.359 operatori assunti in Emilia-Romagna dall'inizio dell’emergenza sanitaria: 255 medici, 749 infermieri, 262 operatori socio-sanitari e 93 altre figure professionali. Di questi, a Piacenza ne sono andati 158 (31 medici, 75 infermieri, 39 operatori sociosanitari, 13 altri profili), all'Azienda ospedaliero-universitaria di Parma 139 (44 medici, 50 infermieri, 36 operatori sociosanitari, 9 altri profili) e all’Ausl di Parma 88 (27 medici, 25 infermieri, 15 operatori sociosanitari, 21 altri profili).
“La risposta arrivata al nostro bando straordinario di soli tre giorni fa è stata eccezionale- affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- una disponibilità così estesa che non può non essere ricondotta alla volontà di tanti di esserci nel momento più difficile, quando il bisogno è massimo. Donne e uomini a cui saremo sempre grati. Più in generale, poi, si può parlare di un piano straordinario di assunzioni che abbiamo varato in tempi record, uno sforzo organizzativo possibile anche grazie alla collaborazione delle Aziende sanitarie, che ci ha permesso di dare rinforzo al nostro personale, soprattutto nelle due province più colpite. Ma tutto il personale che opera nella sanità dell’Emilia-Romagna e che ogni giorno è chiamato a un impegno immane, sotto tutti i punti di vista, ci sta facendo sentire sempre più orgogliosi. A loro va il nostro grazie, così come a tutte le professioni medico-sanitarie e a tutti quelli che nelle istituzioni di ogni livello, nella sanità e nella protezione civile, stanno lavorando, spesso dietro le quinte e in tempi rapidissimi, per organizzare e far andare il sistema a pieno regime”.
Coronavirus, l'aggiornamento: 8.535 i casi positivi in Emilia-Romagna, 980 in più rispetto a ieri. I casi lievi in isolamento a domicilio sono 3.669. 423 le guarigioni (+74). Arrivate oltre 670mila mascherine, 22mila guanti sterili e migliaia di copricapo e copriscarpe. Realizzato in tempi record l'ospedale da campo di Piacenza
I pazienti in terapia intensiva sono 276, 7 in più di ieri. Aumentano purtroppo i decessi, che arrivano a 892: 76 in più. Quasi 3.800 i posti letto aggiuntivi già allestiti in tutta la regione
Bologna 23 marzo 2020 - 8.535 di positività al Coronavirus, 980 in più di ieri. 31.200 i test refertati, 3.178 in più sempre rispetto a ieri. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi, sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in Emilia-Romagna.
Complessivamente, sono 3.669 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (443 in più rispetto a ieri); aumentano di poche unità quelle ricoverate in terapia intensiva, che sono 276, 7 in più rispetto a ieri. Ma crescono purtroppo i decessi, passati da 816a 892: 76, quindi, quelli nuovi, di cui 46 uomini e 30 donne.
Al tempo stesso, continuano a salire le guarigioni, che raggiungono quota 423 (74 in più rispetto a ieri), 365 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 58 (più del doppio, rispetto a ieri quando erano 26) sono dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Per quanto riguarda i decessi, per la maggior parte sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse. I nuovi decessi riguardano 26 residenti nella provincia di Piacenza, 13 in quella di Parma, 21 in quella di Reggio Emilia, 9 in quella di Modena, 4 in quella di Bologna (nessuno del territorio imolese), 2 in quella di Ferrara e 1 in quella di Ravenna.
Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 1.885 (120 in più rispetto a ieri), Parma 1.364 (155 in più), Reggio Emilia 1.369 (202 in più), Modena 1.155 (145 in più), Bologna 833 (di cui 652 Bologna,156 in più rispetto a ieri, e 181 Imola, 3 in più), Ferrara 172 (22 in più rispetto a ieri), Ravenna 342 (33 in più), Forlì-Cesena 380 (di cui 176 a Forlì, 21 in più rispetto a ieri, e 204 a Cesena, 30 in più), Rimini 1.035 (93 in più).
Posti letto aggiuntivi già allestiti: 3.761, 307 in più di ieri
Da Piacenza a Rimini, continua senza sosta il lavoro all’interno della rete ospedaliera per attuare il piano di rafforzamento dei posti letto disposto dalla Regione. Da ieri a oggi, sono 307 i posti letto aggiuntivi allestiti per i pazienti colpiti da Coronavirus, che complessivamente passano da 3.454 a 3.761, tra ordinari (3.287, +300) e di terapia intensiva (474, +7).
Nel dettaglio: 593 posti letto a Piacenza (di cui 44 per terapia intensiva), 804 a Parma (63 terapia intensiva), 552 a Reggio (51 terapia intensiva), 435 a Modena (98 terapia intensiva), 567 nell’area metropolitana di Bologna e Imola (112 terapia intensiva), 242 a Ferrara (28 terapia intensiva), 568 in Romagna (in particolare: 229 Rimini, di cui 35 per terapia intensiva; 41 Riccione;105 Ravenna, di cui 12 per terapia intensiva; 56 Lugo, di cui 6 per terapia intensiva; 9 Faenza; 55 Forlì, di cui 8 per terapia intensiva; 73 Cesena, di cui 17 per terapia intensiva.
Per quanto riguarda gli ospedali Covid, si conferma su Parma l’attivazione da parte dell’ospedale Piccole Figlie e della casa di cura Val Parma Hospital di 15 posti letto Covid ciascuno, estendibili. Sempre in provincia di Parma è prevista la prossima attivazione di 20 posti letto da parte della casa di cura Città di Parma. Già pronti come Covid hospital quello del Delta di Ferrara (92 posti letto aggiuntivi per acuti, 4 subintensivi e 6 intensivi), che si affianca all’hub del Sant’Anna, e -per la Romagna - l’ospedale di Lugo, con 32 posti letto aggiuntivi per acuti (al momento), a cui si aggiungerà quello di Riccione; entrambi da affiancare agli hub di Rimini, Ravenna e Forlì-Cesena
Sul resto del territorio regionale restano confermate a Piacenza la Casa di Cura Sant’Antonino e il San Giacomo per complessivi 120 posti letto, l’Ospedale di Comunità di Bobbio, Castel San Giovanni e Fiorenzuola; a Parma il padiglione Barbieri e il padiglione 26 dell’ospedale Maggiore (hub), Fidenza e Borgo Taro; a Reggio Emilia, a supportare l’hub Arcispedale Santa Maria Nuova in città, oltre a Guastalla si è aggiunto Scandiano; a Modena opera come hub il Policlinico (Baggiovara dà supporto sia per l’area intensiva che per i pazienti in fase acuta) e sono pronti Carpi (dove è già attiva per pazienti Covid la Terapia Intensiva), Mirandola e Sassuolo; a Bologna, nell’hub del Sant’Orsola, è entrato in funzione il padiglione Covid, il 25, oltre al Bellaria, già Covid hospital che funzionerà come tale anche per l’imolese.
Piacenza: completato l’ospedale da campo da 40 posti letto
L’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, con i propri tecnici e grazie al coordinamento provinciale del volontariato, ha fornito all’Esercito continua assistenza per la realizzazione dell’ospedale da campo militare a Piacenza (fra le vie Malta, XXIV Maggio e Piazzale Torino).
Innalzata a tempo di record, la struttura ospedaliera è interamente dedicata a fronteggiare l’emergenza Coronavirus e potrà ospitare 40 posti letto; si è lavorato giorno e notte, per rendere operativo l’ospedale, che comprende anche 3 posti di terapia subintensiva.
Dispositivi di protezione individuale
Nella serata di ieri, l’Agenzia regionale di Protezione civile ha ricevuto dal Dipartimento nazionale 280.000 mascherine Montrasio. Oggi, dal Dipartimento sono arrivati: 2.600 camici, 22.000 guanti sterili, 2.000 copricapo, 3.000 copriscarpe, 1.000 mascherine N95 (ffp2). Inoltre, da donazione con volo militare della Turchia, sempre tramite il Dipartimento, sono pervenute 396.000 mascherine chirurgiche.
Sono già state assegnate, per ogni ambito provinciale, 85.000 mascherine Montrasio (in totale 765.000) da distribuire sul territorio, principalmente a Prefetture e Comuni, per le rispettive competenze sui Corpi dello Stato, e sulle Polizie locali.
Volontariato
In totale, sono stati 311 i volontari di protezione civile impegnati ieri, domenica 22 marzo. Dall’inizio dell’emergenza, si è raggiunta quota 3.375.
Queste le principali attività svolte: nella sanificazione e disinfezione delle ambulanze sono stati attivi 24 volontari, fra Piacenza e Parma; supporto al trasporto dei degenti in ambulanza da parte di Anpas e Cri dell’Emilia-Romagna (94 volontari ieri); trasporto dei campioni sanitari nel Ferrarese (4), funzioni di segreteria logistica e amministrativa presso i triage (14), senza dimenticare 2 volontari di Anpas adibiti alla sorveglianza all’aeroporto Marconi. Ieri sono stati attivi 173 volontari a supporto dei Comuni in attività di telecomunicazioni, logistica, consegne a domicilio e attività di assistenza alla popolazione; in questo ambito, i coordinamenti provinciali più impegnati risultano quelli di Modena (40), Ferrara (18), Rimini (16) e Forlì-Cesena (12).
Punti triage (nessuna novità rispetto a ieri)
Rispetto a ieri, sono confermati 31 punti-triage (tende e containers): 10 davanti alle carceri e 21 davanti agli ospedali, nello specifico: 3 in provincia di PC (Piacenza città, Fiorenzuola d’Arda e Castel San Giovanni); 3 in provincia di PR (Parma città, Vaio di Fidenza e Borgotaro); 3 in provincia di RE (Reggio Emilia città, Montecchio e Guastalla); 5 in provincia di MO (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo e Modena città); 3 nella città metropolitana di BO (davanti al Sant’Orsola e al Maggiore, e a Imola); 2 in provincia di FE (Argenta e Cento); 1 in provincia di FC (Meldola); 1 nella Repubblica di San Marino.
Divieto di bruciare residui di lavori agricoli e forestali fino al termine dell’emergenza
Da oggi fino alla fine dell’emergenza sanitaria è in vigore il divieto di bruciare residui di lavori agricoli e forestali su tutto il territorio regionale, senza deroghe; il provvedimento rientra nell’Ordinanza 43 del presidente della Regione (20 marzo 2020) sulla gestione dei rifiuti durante l'emergenza epidemiologica. /EC
Coronavirus, l'aggiornamento: 7.555 i casi positivi in Emilia-Romagna, 850 in più rispetto a ieri. I casi lievi in isolamento a domicilio sono 3.226. Il commissario Venturi: "Con gli ulteriori positivi, abbiamo 'consumato' solo 4 posti letto in terapia intensiva in più: significa che i casi sono meno gravi. Per i prossimi giorni ci aspettiamo dati più positivi"
349 le guarigioni (+20), i pazienti in terapia intensiva sono 269, quattro in più di ieri. Aumentano purtroppo i decessi, che arrivano a 816: 101 in più. Arrivate oltre 110mila mascherine, 230mila guanti sterili e altri dispositivi attesi in serata. La situazione dei posti letto. 31 i punti triage allestiti
Bologna 22 marzo 2020 - 7.555 casi di positività al Coronavirus, 850 in più di ieri. 28.022 i campioni refertati, con 3.402 test in più sempre rispetto a ieri. Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi, domenica 22 marzo, sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in Emilia-Romagna. Complessivamente, sono 3.226 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (363 in più rispetto a ieri); quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 269, 4 in più rispetto a ieri. Crescono purtroppo i decessi, passati da 715 a 816: 101, quindi, quelli nuovi, di cui 36 donne e 65 uomini.
“È positivo il fatto che, con gli ulteriori 850 casi positivi, abbiamo ‘consumato’ solo 4 posti letto in terapia intensiva in più- commenta il commissario ad acta per l’Emergenza Coronavirus, Sergio Venturi-: significa che i casi sono meno gravi. Per i prossimi giorni ci aspettiamo dati più positivi. Anche oggi, purtroppo- ha aggiunto-, c’è l’immenso dolore per i decessi: i numeri rispecchiano l’evoluzione della malattia, fotografano la situazione passata e non il presente, esattamente come i tamponi”.
Il commissario ha poi espresso soddisfazione per il provvedimento su Rimini, “il primo preso da una Regione, che ha rappresentato la base per il nuovo decreto governativo. Stiamo anche stringendo- ha concluso Venturi- sui dispositivi di protezione individuali: abbiamo bisogno di tutelare i nostri operatori, che sono a fianco dei pazienti ogni giorno”.
Le guarigioni raggiungono quota 349 (20 in più rispetto a ieri), 323 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 26 sono dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Per quanto riguarda i decessi, per la maggior parte sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse, anche plurime. I nuovi decessi riguardano 33 residenti nella provincia di Piacenza, 22 in quella di Parma, 10 in quella di Reggio Emilia, 12 in quella di Modena, 11 in quella di Bologna (di cui 1 del territorio imolese), 1 in quella di Ferrara, 3 in quella di Ravenna, 1 a Forlì, 7 in quella di Rimini. Una vittima era residente fuori regione.
Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 1.765 (72 in più rispetto a ieri), Parma 1.209 (195 in più), Reggio Emilia 1.167 (190 in più), Modena 1.010 (104 in più), Bologna 674, con 64 casi in più (di questi 496 a Bologna, +49, e 178 a Imola, + 15), Ferrara 150 (27 in più rispetto a ieri), Ravenna 309 (22 in più), Forlì-Cesena 329 (di cui 155 a Forlì, 29 in più rispetto a ieri, e 174 a Cesena, +31), Rimini 942 (116 in più).
Posti letto aggiuntivi già allestiti: 3.454, 149 in più di ieri
Da Piacenza a Rimini, continua il lavoro all’interno della rete ospedaliera per attuare il piano di rafforzamento dei posti letto disposto dalla Regione. Nella giornata di oggi sono stati infatti allestiti altri 149 posti letto per i pazienti colpiti da Coronavirus, che complessivamente passano da 3.305 a 3.454, tra ordinari (2.987, +116) e di terapia intensiva (467, +33).
Nel dettaglio, rimane costante il dato della provincia di Piacenza (589, con 40 posti in terapia intensiva; restano confermate la Casa di Cura Sant’Antonino e il San Giacomo con 120 posti letto attivati complessivamente). Gli aumenti riguardano quella di Parma, con 801 posti letto attivati ad oggi (61 di terapia intensiva), 547 a Reggio Emilia (51 di terapia intensiva), 393 a Modena (98 terapia intensiva). 534 i posti nell’area metropolitana di Bologna e Imola, sostanzialmente invariati (di cui 111 terapia intensiva), così come a Ferrara con 100 (28 terapia intensiva). In aumento anche quelli attivati in Romagna, che raggiungono quota 490 (in particolare: 229 Rimini, di cui 35 per terapia intensiva; 100 Ravenna, di cui 12 per terapia intensiva; 55 Forlì, di cui 8 per terapia intensiva; 73 Cesena, di cui 17 per terapia intensiva, 24 Lugo, di cui 6 per terapia intensiva; 9 a Faenza).
Da domani, 23 lunedì marzo, è vietato bruciare residui di lavori agricoli e forestali
Da domani, lunedì 23 marzo, fino alla fine dell’emergenza sanitaria, sarà in vigore il divieto di bruciare residui di lavori agricoli e forestali, su tutto il territorio regionale, senza deroghe. Il provvedimento rientra nell’Ordinanza 43 del Presidente della Regione (20 marzo 2020) sulla gestione dei rifiuti durante l'emergenza epidemiologica.
Il volontariato
Sono stati 337 i volontari di protezione civile impegnati sabato 21 marzo. Dall’inizio dell’emergenza, si è largamente oltrepassata quota 3.000 giornate, a cui vanno aggiunte le attivazioni nazionali di soggetti come Anpas, Cri, Ana, e così via.
Queste le principali attività svolte: disinfezione e sanificazione delle ambulanze (a Piacenza e a Parma, circa 30 volontari); supporto al trasporto di malati sulle ambulanze (oltre 100 persone, da Anpas e Cri regionale); trasporto di campioni sanitari; attività di logistica presso i magazzini regionali e di segreteria nei punti triage allestiti presso le strutture ospedaliere; assistenza alla popolazione, a supporto dei Comuni; i coordinamenti provinciali più impegnati risultano quelli di Ferrara (53), Parma (46), Modena (40), Piacenza (38), Reggio Emilia (30) e Rimini (28).
Gli ultimi interventi
Confermata la fornitura, già annunciata, di un modulo abitativo nell’ambito dell’allestimento dell’ospedale da campo di Piacenza.
I Dispositivi di protezione individuale (Dpi)
Dal Dipartimento nazionale di Protezione civile sono pervenute, nella giornata di oggi, 11.000 mascherine ffp2, 230.000 guanti sterili e 96.000 mascherine chirurgiche; altri dispositivi sono attesi in serata.
Punti triage
Confermati i 31 punti-triage (tende e container), 10 davanti alle carceri, 21 davanti agli ospedali:
· 3 in provincia di PC (Piacenza città, Fiorenzuola d’Arda e Castel San Giovanni);
· 3 in provincia di PR (Parma città, Vaio di Fidenza e Borgotaro);
· 3 in provincia di RE (Reggio Emilia città, Montecchio e Guastalla);
· 5 in provincia di MO (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo e Modena città);
· 3 nella città metropolitana di BO (davanti al Sant’Orsola e al Maggiore, e a Imola);
· 2 in provincia di FE (Argenta e Cento);
· 1 in provincia di FC (Meldola);
· 1 nella Repubblica di San Marino.
/CV
(PH. Francesca Bocchia per www.Gazzettadellemilia.it )
Coronavirus, l'aggiornamento. 6.705 i casi positivi in Emilia-Romagna, 737 in più rispetto a ieri. 2.863 sono i casi lievi in isolamento a domicilio. Salgono a 329 le guarigioni, 90 in più rispetto a ieri
I pazienti in terapia intensiva sono 265, due in meno rispetto a ieri. Crescono purtroppo anche i decessi, che arrivano a 715: 75 in più rispetto a ieri. Quasi 300mila mascherine arrivate oggi dalla Protezione civile nazionale
Bologna 21 marzo 2020 - In Emilia-Romagna sono complessivamente 6.705 i casi di positività al Coronavirus, 737 in più rispetto all’aggiornamento di ieri.
Sono 24.620 i campioni refertati, 3.867 test in più effettuati rispetto a ieri. Si tratta di dati accertati alle ore 12, sulla base delle richieste istituzionali.
Complessivamente, sono 2.863 le persone in isolamento a casa perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi (372 in più rispetto a ieri); quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 265, 2 in meno rispetto a ieri.
E salgono a 329 (90 in più rispetto alle 239) le guarigioni, 305 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 24 dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Purtroppo, però, crescono anche i decessi, passati da 640 a 715: 75, quindi, quelli nuovi, di cui 19 donne e 56 uomini. Per la maggior parte delle persone decedute sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse, anche plurime. I nuovi decessi riguardano 24 residenti nella provincia di Piacenza, 15 in quella di Parma, 11 in quella di Reggio Emilia, 8 in quella di Modena, 8 in quella di Bologna (di cui 1 del territorio imolese), 6 a Rimini, 1 a Forlì, 1 a Ferrara, 1 fuori regione.
In dettaglio, questi sul territorio i casi di positività, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 1.693 (118 in più rispetto a ieri), Parma 1.014 (35 in più), Reggio Emilia 977 (204 in più), Modena 906 (139 in più), Rimini 826 (69 in più), Bologna 610 (di cui 163 a Imola e 447 a Bologna), complessivamente 58 in più (di cui 19 a Imola e 39 a Bologna), Ravenna 287 (74 in più), Forlì-Cesena 269 (di cui 126 a Forlì, 8 in più rispetto a ieri, e 143 a Cesena, 11 in più rispetto a ieri), Ferrara 123 (21 in più rispetto a ieri).
3.305 posti letto aggiuntivi già allestiti, 181 in più di ieri: 2.871 ordinari e 434 di terapia intensiva
Prosegue anche oggi a ritmo serrato il lavoro della rete ospedaliera dell’intero territorio per attuare il piano di rafforzamento regionale. In tutta l’Emilia-Romagna, tra ieri e oggi, sono stati infatti allestiti ulteriori 181 posti letto per i pazienti colpiti da Coronavirus, che complessivamente passano da 3.124, a 3.305 tra ordinari (2.871)e di terapia intensiva (434).
Nello specifico: 589 posti letto aggiuntivi a Piacenza (di cui 40 per terapia intensiva), 742 a Parma (57 terapia intensiva), 540 a Reggio (51 terapia intensiva), 303 a Modena (76 terapia intensiva), 537 nell’area metropolitana di Bologna e Imola (112 terapia intensiva), 106 a Ferrara (22 terapia intensiva), 488 in Romagna (in particolare: 227 Rimini, di cui 33 per terapia intensiva; 100 Ravenna, di cui 12 per terapia intensiva; 55 Forlì, di cui 8 per terapia intensiva; 73 Cesena, di cui 17 per terapia intensiva, 24 Lugo, di cui 6 per terapia intensiva; 9 a Faenza).
Per quanto riguarda gli ospedali Covid si conferma su Parma l’attivazione da parte dell’ospedale Piccole Figlie e della casa di cura Val Parma Hospital di 15 posti letto Covid ciascuno, estendibili. Sempre in provincia di Parma è prevista la prossima attivazione di 20 posti letto da parte della casa di cura Città di Parma.
Sul resto del territorio regionale restano confermate a Piacenza la Casa di Cura Sant’Antonino e il San Giacomo per complessivi 120 posti letto, l’Ospedale di Comunità di Bobbio, Castel San Giovanni e Fiorenzuola; a Parma il padiglione Barbieri e il padiglione 26 dell’ospedale Maggiore (hub), Fidenza e Borgo Taro; a Reggio Emilia, a supportare l’hub Arcispedale Santa Maria Nuova in città, oltre a Guastalla si è aggiunto Scandiano; a Modena opera come hub il Policlinico (Baggiovara dà supporto sia per l’area intensiva che per i pazienti in fase acuta) e sono pronti Carpi (dove è già attiva per pazienti Covid la Terapia Intensiva), Mirandola e Sassuolo; a Bologna, nell’hub del Sant’Orsola, è entrato in funzione il padiglione Covid, il 25, oltre al Bellaria, già Covid hospital che funzionerà come tale anche per l’imolese; a Ferrara, in caso di necessità l’hub del Sant’Anna sarà supportato come Covid dall’ospedale del Delta.
Infine, per la Romagna, agli hub di Rimini, Ravenna, Forlì-Cesena verranno affiancati come Covid hospital gli ospedali di Lugo e di Riccione.
Volontariato
Il numero dei volontari di protezione civile impiegati ogni giorno nelle attività di gestione dell’emergenza si assesta su numeri rilevanti: nella giornata di ieri sono stati 377 quelli attivi in Emilia-Romagna, per 2.741 giornate complessive (il dato non considera le attivazioni nazionali di soggetti come ANPAS, CRI, ANA, ecc.).
Il numero più consistente (107, da ANPAS e CRI regionale) opera a supporto del lavoro sulle ambulanze; a disinfettare e sanificare le ambulanze stanno, inoltre, operando 14 volontari di Piacenza e 12 di Parma (Fidenza, Borgotaro, Parma città); prosegue anche l’attività dei volontari ferraresi per il trasporto di campioni sanitari.
Quanto alle attività di assistenza alla popolazione - a supporto dei Comuni, per consegnare la spesa e farmaci alle categorie più fragili – i numeri di volontari più cospicui si riscontrano a Parma 54, Ferrara 47, Modena 39, Reggio Emilia 28, Rimini 23, Ravenna 18.
Altri volontari sono impiegati in attività di logistica presso i magazzini regionali e di segreteria nei punti triage allestiti presso le strutture ospedaliere.
Per quanto riguarda l’attività dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile è confermata la fornitura di un modulo abitativo, nell’ambito dell’allestimento dell’ospedale da campo di Piacenza, con funzione di carraia (controllo accessi); il modulo è dotato di climatizzatore e impianto elettrico (i bagni richiesti in un primo momento sono stati reperiti tra le risorse dell’esercito).
Dispositivi di protezione individuale: nuovi arrivi di ventilatori e mascherine
Sono stati consegnati oggi all’Ospedale Sant’Orsola di Bologna 34 respiratori turbo ventilati, che vengono usati dal personale sanitario nelle terapie intensive. Dall’inizio dell’emergenza sono 130 i ventilatori consegnati al Sistema sanitario regionale.
Dal Dipartimento nazionale di protezione civile sono pervenute oggi 222.000 mascherine Montrasio, 50.300 mascherine chirurgiche, 18.480 mascherine ffp2.
Confermato l’arrivo delle ulteriori 10.000 mascherine chirurgiche arrivate dall’Agenzia di protezione civile del Lazio, nell’ambito dei rapporti di solidarietà fra le Regioni.
Punti triage
Confermati i 31 punti-triage (tende e containers), 10 davanti alle carceri e 21 davanti agli ospedali, già annunciati nei giorni scorsi./PF
Coronavirus - Supermercati chiusi la domenica, a partire da domani 22 marzo. Nuova ordinanza firmata dal presidente Bonaccini. Escluse farmacie e parafarmacie. Sospesi anche tutti i mercati, mercatini e fiere e i punti vendita di alimentari al loro interno. Chiusi al pubblico i cimiteri comunali, garantiti comunque i servizi di trasporto, ricevimento, inumazione, tumulazione e cremazione
Supermercati chiusi la domenica
L’ordinanza regionale prevede che, ad esclusione di faramacie e parafarmacie, nei giorni festivi vengano sospese tutte le attività di commercio al dettaglio e all’ingrosso, comprese le attività di vendita di prodotti alimentari, sia nell’ambito degli esercizi di vicinato che delle medie e grandi strutture di vendita, anche quelli ricompresi nei centri commerciali o nelle gallerie commerciali.
Inoltre, sono sospesi i mercati ordinari e straordinari, i mercati a merceologia esclusiva, i mercatini e le fiere, compresi i mercati a merceologia esclusiva per la vendita di prodotti alimentari e più in generale i posteggi destinati e utilizzati per la vendita di prodotti alimentari.
“Sulla vendita di alimentari, si tratta di una misura condivisa dalla più parte delle Regioni e che qui in Emilia-Romagna era già stata annunciata autonomamente da alcuni grandi gruppi di distribuzione- afferma il presidente Bonaccini-, che avevano previsto una sospensione per le prossime due domeniche o, in altri casi, una riduzione dell’orario. Le lavoratrici e i lavoratori del settore hanno operato in queste settimane in condizioni molto difficili e in modo continuativo: mi pare sacrosanto garantire anche a loro il meritato riposo. Anche per quanto riguarda i cimiteri, sappiamo di chiedere alle persone un sacrificio, ma l’obiettivo è ridurre ulteriormente gli spostamenti, le uscite e le occasioni di contatto. Non c’è altro modo per fermare il contagio- chiude- e faccio appello alla responsabilità di tutti”.
Agricoltura. Le richieste della Regione alla ministra Bellanova per affrontare l'emergenza Coronavirus. L'assessore Mammi: "No alle speculazioni su latte e carni fresche, servono misure severe e più controlli"
Tra le altre richieste urgenti avanzate nel corso della videoconferenza con la ministra Bellanova e i colleghi delle altre Regioni, procedure più snelle per il risarcimento dei danni da cimice asiatica e l'incremento della relativa dotazione finanziaria. Ribadita l'esigenza della proroga di un anno dei "patentini" per l'acquisto e l'uso dei fitofarmaci e va affrontato per tempo il problema emergente della scarsità di manodopera per le grandi campagne di raccolta dei prodotti
Bologna 20 marzo 2020 – “Servono interventi urgenti a tutela e sostegno di quelle filiere che rischiano di essere pesantemente danneggiate dall’impatto dell’emergenza Coronavirus, a partire da latte e carni. Due comparti di fondamentale importanza per l’agroalimentare dell’Emilia-Romagna dove ci vengono segnalati ingiustificati e deprecabili fenomeni di speculazione sui prezzi di vendita dei prodotti a discapito dei produttori agricoli. Per questo c’è bisogno di intensificare i controlli e adottare severe misure per stroncare sul nascere questi comportamenti illegali”.
Lo ha ribadito l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, collegato questa mattina in videoconferenza con la ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, e i colleghi delle altre Regioni sulle misure urgenti per affrontare le ripercussioni negative nel comparto agroalimentare legate alla diffusione del Covid-19.
Tra le questioni prioritarie sollevate da Mammi anche l’esigenza di velocizzare le procedure per i risarcimenti dei danni da cimice asiatica e di semplificare al massimo le procedure per la presentazione delle domande.
“Ho anche chiesto di anticipare a quest’anno- sottolinea l’assessore- l’erogazione di tutti gli 80 milioni di euro stanziati per il triennio 2020-2022 con l’ultima legge di bilancio e di incrementare la dotazione finanziaria per i prossimi anni per destinare più risorse alle aziende colpite. Soprattutto tenendo conto del fatto che i danni accertati nella sola Emilia-Romagna sono di gran lunga di importo più elevato”.
Altro tema sollevato, dal momento che la filiera agroalimentare in questo momento di emergenza sanitaria rientra tra le attività strategiche, la proroga fino al 2021 della validità dell’abilitazione all’acquisto, utilizzo e vendita dei fitofarmaci, il cosiddetto “patentino”. Comprendendo nella richiesta anche le abilitazioni in corso di rinnovo, nel rispetto delle procedure adottate dalle singole Regioni e Province autonome. Una richiesta di modifica al decreto “Cura Italia”, varato nei giorni scorsi dal Governo, estesa anche agli attestati di funzionalità delle macchine irroratrici.
Ultimo ma non meno importante, la Regione Emilia-Romagna ha posto anche il grosso problema rappresentato dalla carenza di manodopera agricola che si va profilando in vista dell’avvio delle grandi campagne di raccolta e per i lavori di carattere stagionale nei campi, con molti operai agricoli di origine comunitaria ed extracomunitaria che hanno già lasciato o stanno lasciando il nostro Paese a causa dell’emergenza sanitaria. Al riguardo l’assessore Mammi ha chiesto di trovare soluzioni giuridiche adatte anche per migliorare domanda e offerta di lavoro./G.Ma
Coronavirus. Dalla Regione bando straordinario in tempi record per medici e infermieri: se idonei saranno assunti subito e destinati a Parma e Piacenza. Bonaccini: "Da loro professionalità e abnegazione straordinarie, un monito per tutti noi a rispettare regole e misure restrittive. Dobbiamo farlo anche per loro"
Un bando inedito rivolto a tutti i professionisti idonei anche pensionati e stranieri. Le procedure online sui siti delle Aziende Usl di Parma e Piacenza e l'azienda ospedaliero-universitaria di Parma. L'assunzione dopo un colloquio col direttore della struttura di assegnazione e immissione in servizio immediata. (Bando in allegato scaricabile in pdf)
Bologna 21 marzo 2020 - – Da oggi è aperto il bando straordinario della Regione Emilia-Romagna per reclutare medici e infermieri da destinare subito a Parma e Piacenza, le province più colpite dall’emergenza Coronavirus. La procedura d’urgenza è rivolta sia a professionisti attualmente dipendenti del sistema sanitario nazionale - in questo caso l’incarico è subordinato all’assenso del datore di lavoro - o di altre strutture pubbliche o private, sia a professionisti in cerca d’impiego o a specializzandi.
E per non mettere in difficoltà zone già estremamente provate dall’emergenza virus, dal bando sono escluse, oltre ovviamente alle candidature presentate da chi è già impiegato in strutture sanitarie, Case residenze anziani (Cra) e strutture residenziali per disabili (Cssr) dell’Emilia-Romagna, oltre a quelle provenienti da Lombardia e Veneto.
“Tutti coloro che operano nel sistema sanitario stanno facendo un lavoro straordinario, la loro forza e professionalità è sempre di più la base nella sfida per fermare la diffusione della pandemia- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che nel pomeriggio sarà a Piacenza per l’apertura di un ospedale da campo-. In tempi record, abbiamo quindi adottato un bando inedito per rafforzare e sostenere la nostra sanità nelle zone più colpite, sottoposte ogni giorno a una fatica immane. Lo spirito di abnegazione che viene da medici, infermieri, operatori, così come da medici di famiglia, farmacisti, tutte le professioni sanitarie e dalla protezione civile, ci rende orgogliosi. Allo stesso tempo rappresenta un monito perché ognuno di noi, fuori, rispetti in maniera rigorosa le misure restrittive, a partire dallo stare in casa: dobbiamo farlo anche per loro”.
In particolare, si cercano medici laureati e abilitati all’esercizio della professione con priorità per gli specialisti, gli specializzandi e chi possa documentare qualificate esperienze nelle seguenti discipline: Anestesia e Rianimazione, Malattie Infettive, Malattie dell’Apparato Respiratorio, Medicina e Chirurgia d’accettazione e d’urgenza, Medicina Interna, Geriatria, Igiene Pubblica e infermieri in possesso di un titolo di studio abilitante all’esercizio della professione con priorità per chi possa documentare qualificate esperienze nell’ambito delle Terapie Intensive. Possono partecipare anche i cittadini di paesi dell’Unione Europea come anche i cittadini di paesi non appartenenti all’Unione Europea, in possesso di un regolare permesso di soggiorno in corso di validità. Così come medici e infermieri in pensione.
Il rapporto di lavoro sarà autonomo occasionale, libero-professionale o di collaborazione coordinata e continuativa sulla base della durata e dell’impegno orario che sarà garantito dal candidato.
Come candidarsi
I candidati interessati dovranno presentare la propria candidatura secondo le seguenti modalità::
> AZIENDA USL DI PIACENZA - collegandosi al BANDO, pubblicato sul sito web aziendale: www.ausl.pc.it - Sezione “Assunzioni e Collaborazioni” – “Proposte di Collaborazione” - “RAPPORTI DI LAVORO AUTONOMO” – “Avvisi di indizione di procedure comparative IN CORSO” - e cliccando sulla sezione evidenziata in azzurro. Il modulo di candidatura dovrà essere compilato in ogni sua parte e dovrà essere allegato un curriculum vitae in formato europeo aggiornato, e una copia di valido documento d’identità. Per informazioni rivolgersi all’indirizzo e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
> AZIENDA USL DI PARMA -collegandosi al BANDO, pubblicato sul sito web aziendale www.ausl.pr.it – Amministrazione Trasparente – Concorsi avvisi attivi. Il modulo di candidatura e la documentazione ad esso allegata in formato pdf, deve essere inviata al seguente indirizzo di posta elettronica: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
> AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA DI PARMA - collegandosi al BANDO, pubblicato sul sito sul sito web aziendale: www.ao.pr.it – Sezione “Lavoro” – “Selezioni e concorsi” – “Procedure comparative per collaborazioni ed incarichi”. Il modulo di candidatura e la documentazione ad esso allegata in formato pdf, deve essere inviata al seguente indirizzo di posta elettronica: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Tutti i candidati dovranno allegare alla domanda un curriculum vitae aggiornato in formato europeo.
Le Aziende acquisiranno quotidianamente le candidature e contatteranno i professionisti telefonicamente per avviare le pratiche di lavoro. L’immissione in ruolo, che dovrà avvenire nel più breve tempo possibile, sarà preceduta da un colloquio conoscitivo/orientativo con il Direttore della struttura complessa di assegnazione.
La durata dell’incarico e l’impegno orario verranno concordate tra l’Azienda e il professionista a seconda della disponibilità manifestata e del perdurare delle necessità sanitarie ed assistenziali. /BB
(PH. repertorio di Francesca Bocchia Parma per Gazzetta dell'Emilia)
In Emilia-Romagna sono complessivamente 5.214 i casi di positività al Coronavirus, 689 in più rispetto all’aggiornamento di ieri.
Salgono a 177 le guarigioni. I pazienti in terapia intensiva sono 260. Crescono purtroppo anche i decessi, che arrivano a 531: 70 in più rispetto a ieri. Arrivate oltre 350mila mascherine, 31 i punti triage installati dalla protezione civile
Bologna 19/03/2020 17:35 - In Emilia-Romagna sono complessivamente 5.214 i casi di positività al Coronavirus, 689 in più rispetto all’aggiornamento di ieri.
Passano però da 15.461 a 18.344 i campioni refertati, 2.833 test in più effettuati rispetto a ieri. Si tratta di dati accertati alle ore 12, sulla base delle richieste istituzionali.
Complessivamente, sono 2.196 le persone in isolamento a casa perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi; quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 260 (13 in più rispetto a ieri). E salgono a 177 (ieri erano 152) le guarigioni, 158 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 19 dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Purtroppo, però, crescono anche i decessi, passati da 461 a 531: 70, quindi, quelli nuovi, di cui 17 donne e 53 uomini. Per la maggior parte delle persone decedute sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse, anche plurime. I nuovi decessi riguardano 29 residenti nella provincia di Piacenza, 7 in quella di Parma, 7 in quella di Reggio Emilia, 12 in quella di Modena, 5 in quella di Bologna (di cui nessuno del territorio imolese),7 a Rimini, 1 a Ravenna e 1 a Forlì; 1 persona deceduta era residente fuori regione.
In dettaglio, questi sul territorio i casi di positività, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 1.428 (88 in più rispetto a ieri), Parma 869 (69 in più), Rimini 691 (78 in più), Modena 663 (88 in più), Reggio Emilia 608 (194 in più), Bologna 465(di cui 124 a Imola e 341 a Bologna; complessivamente 70 in più, di cui 11 a Imola e 59 a Bologna), Ravenna 185 (32 in più), Forlì-Cesena 227 (di cui 112 a Forlì, 34 in più rispetto a ieri, e 115 a Cesena, 22 in più rispetto a ieri), Ferrara 78(14 in più rispetto a ieri).
3.023 posti letto aggiuntivi già allestiti, 332 in più di ieri: 2.607 ordinari e 416 di terapia intensiva
Prosegue anche oggi a ritmo serrato il lavoro della rete ospedaliera dell’intero territorio per attuare il piano di rafforzamento regionale. In tutta l’Emilia-Romagna, tra ieri e oggi, sono stati infatti allestiti ulteriori 332 posti letto per i pazienti colpiti da Coronavirus, che complessivamente passano da 2.691 a 3.023, tra ordinari (2.607) e di terapia intensiva (416).
Nello specifico: 578 posti letto aggiuntivi a Piacenza (di cui 40 per terapia intensiva), 675 a Parma (58 terapia intensiva), 550 a Reggio (48 terapia intensiva), 280 a Modena (74 terapia intensiva), 453 nell’area metropolitana di Bologna e Imola (105 terapia intensiva), 58 a Ferrara (22 terapia intensiva), 416 in Romagna (in particolare: 189 Rimini, di cui 26 per terapia intensiva; 77 Ravenna, di cui 12 per terapia intensiva; 47 Forlì, di cui 8 per terapia intensiva; 95 Cesena, di cui 17 per terapia intensiva, 12 Lugo, di cui 6 per terapia intensiva; 9 a Faenza).
Per quanto riguarda gli ospedali Covid a Piacenza grazie all’accordo con le strutture private accreditate del territorio ci sono la Casa di Cura Sant’Antoninoe il San Giacomo per complessivi 120 posti letto,l’Ospedale di Comunità di Bobbio,Castel San Giovanni e Fiorenzuola;a Parma il padiglione Barbieri e il padiglione 26 dell’ospedale Maggiore (hub), Fidenza e Borgo Taro; a Reggio Emilia, a supportare l’hub Arcispedale Santa Maria Nuova in città, oltre a Guastallasi è aggiunto Scandiano; a Modena opera come hub il Policlinico (Baggiovara dà supporto sia per l’area intensiva che per i pazienti in fase acuta) e sono pronti Carpi(dove è già attiva per pazienti Covid la Terapia Intensiva),Mirandola e Sassuolo; a Bologna, nell’hub del Sant’Orsola, è entrato in funzione il padiglione Covid, il 25, oltre al Bellaria, già Covid hospital che funzionerà come tale anche per l’imolese; a Ferrara, in caso di necessità l’hub del Sant’Anna sarà supportato come Covid dall’ospedale del Delta.
Infine, per la Romagna, aglihubdiRimini, Ravenna, Forlì-Cesenaverranno affiancati comeCovid hospital gli ospedali di Lugo e di Riccione.
Le attività dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile
In vista dell’apertura di un reparto di terapia intensiva in zona militare a Piacenza, il comandante della guarnigione ha richiesto all’Agenzia due moduli bagno e due moduli doccia (ognuno da 3 posti, in container ISO 10), con i rispettivi gruppi elettrogeni.
È già in corso il montaggio delle tende da parte dell’esercito; entro le prossime 48 ore, i moduli igienici verranno collegati alle tende mediante percorsi protetti (si prevede che la struttura campale venga ultimata entro lunedì 23 marzo).
Volontariato
Sono stati 273 i volontari attivi in Emilia-Romagna attivi ieri sul territorio, il numero più alto dall’inizio dell’emergenza; 1.985 in totale, a partire dal 23 febbraio (il dato non considera le attivazioni nazionali di soggetti come ANPAS, CRI, ANA, ecc.).
Il nucleo più consistente risulta quello dei volontari Anpas e Cri regionale (87), su più province, nel supporto al trasporto dei pazienti sulle ambulanze: questa attività risulta molto incrementata rispetto alle giornate precedenti. Prosegue, inoltre, il lavoro dei volontari CRI (4) nel trasporto di campioni sanitari nel territorio ferrarese.
La maggioranza dei volontari è impegnata nell’assistenza alla popolazione: Parma (37), Ferrara (35), Rimini (29), Modena (20), Ravenna (6) e Forlì-Cesena (13), a supporto dei Comuni nella consegna della spesa e/o di farmaci alle categorie più fragili. Tutti i coordinamenti provinciali sono impegnati, salvo quello di Bologna (dove 4 volontari attivati a livello nazionale agivano nella sorveglianza dei passeggeri all’aeroporto).
Da stasera,14 volontari del coordinamento di Piacenza sono impegnati nella disinfezione delle ambulanze, a supporto degli operatori del 118.Data la grave emergenza del Piacentino, si è reso necessario un potenziamento di questa attività, e un gruppo di volontari è stato formato in due giornate (17 e 18 marzo) dai coordinatori del 118 e dai Vigili del Fuoco sull’utilizzo delle attrezzature necessarie per la sanificazione delle ambulanze e l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. Suddivisi in vari turni, quasi senza interruzione, questi 14 volontari utilizzeranno attrezzature rese disponibili dal 118.
Dispositivi di protezione individuale
Sono arrivate 316.000 mascherine Montrasio e 37.300 mascherine chirurgiche dal Dipartimento nazionale di protezione civile.
Confermati i 31 punti-triage (tende e containers), 10 davanti alle carceri (a Modena è stata smontata parte delle installazioni servite fino a ieri) e 21 davanti agli ospedali:
3 in provincia di PC (Piacenza città, Fiorenzuola d’Arda e Castel San Giovanni);
3 in provincia di PR (Parma città, Vaio di Fidenza e Borgotaro);
3 in provincia di RE (Reggio Emilia città, Montecchio e Guastalla);
5 in provincia di MO (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo e Modena città, davanti alla sede del 118);
· 3 nella città metropolitana di BO (nel capoluogo davanti agli ospedali Sant’Orsola e Maggiore, e a Imola);
2 in provincia di FE (Argenta e Cento);
1 in provincia di FC (Meldola, davanti all’Istituto Scientifico Romagnolo per lo studio e la cura dei tumori);
1 nella Repubblica di San Marino.
Donazioni: Iban e causale
Per chi volesse effettuare una donazione sul conto corrente intestato a Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna, si ricorda che i versamenti vanno effettuati utilizzando il seguente Iban: IT69G0200802435000104428964
Causale: Insieme si puo Emilia Romagna contro il Coronavirus /BB
Coronavirus, l'aggiornamento: 4.525 i casi positivi in Emilia-Romagna, 525 in più rispetto a ieri. 1.735 i casi lievi in isolamento a domicilio
Bologna 18 marzo 2020 - I pazienti in terapia intensiva sono 247. Salgono a 152 le guarigioni. Crescono purtroppo anche i decessi che arrivano a 461: 65 in più rispetto a ieri
interno tenda triage coronavirus ospedale argenta ferraraIn Emilia-Romagna sono complessivamente 4.525 i casi di positività al Coronavirus, 525 in più rispetto all’aggiornamento di ieri. Un dato che non comprende, però, i nuovi casi positivi di Parma, provincia rispetto alla quale sono disponibili solo i numeri aggiornati sui decessi. Così come non è ancora disponibile il dato sui decessi nella provincia di Rimini.
Passano da 14.510 a 15.461 i campioni refertati. Si tratta di dati accertati alle ore 12, sulla base delle richieste istituzionali.
Complessivamente, sono 1.735 le persone in isolamento a casa perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi; quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 247 (24 in più rispetto a ieri). E salgono a 152 (ieri erano 134) le guarigioni, 135 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 17 dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultata negativa in due test consecutivi.
Purtroppo, però, crescono anche i decessi, passati da 396 a 461: 65, quindi, quelli nuovi, di cui 15 donne e 50 uomini. Per la maggior parte delle persone decedute sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse, anche plurime. I nuovi decessi riguardano 12 residenti nella provincia di Piacenza, 34 in quella di Parma, 5 di Reggio Emilia, 4 di Modena,5 di Bologna - di cui 1 a Medicina -, e 1 a Cesena; 4 persone decedute erano residenti fuori regione.
In dettaglio, questi sul territorio i casi di positività, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 1.340 (136 in più rispetto a ieri), Parma dato mancante, Rimini 613 (35 in più), Modena 575 (115 in più), Reggio Emilia 414 (115 in più), Bologna 395 (di cui 113 a Imola e 282 a Bologna; complessivamente 62 in più, di cui 13 a Imola e 49 a Bologna), Ravenna 153 (29 in più), Forlì-Cesena 171 (di cui 78 a Forlì, 4 in più rispetto a ieri, e 93 a Cesena, 23 in più rispetto a ieri), Ferrara 64 (6 in più rispetto a ieri).
2.691 posti letto aggiuntivi già allestiti, 211 in più di ieri: 2.295 ordinari e 396 di terapia intensiva
Tra ieri e oggi in tutta l’Emilia-Romagna sono stati allestiti ulteriori 211 posti letto per i pazienti colpiti da Coronavirus, che complessivamente passano da 2.480 a 2.691, tra ordinari (2.295) e di terapia intensiva (396). Un lavoro che procede a ritmo serrato, quello messo in campo dalla rete ospedaliera dell’intero territorio per attuare il piano di rafforzamento regionale.
Nello specifico: 575 posti letto aggiuntivi a Piacenza (di cui 40 per terapia intensiva), 593 a Parma (57 terapia intensiva), 454 a Reggio (42 terapia intensiva), 250 a Modena (70 terapia intensiva), 400 nell’area metropolitana di Bologna e Imola (103 terapia intensiva), 68 a Ferrara (21 terapia intensiva), 351 in Romagna (in particolare: 179 Rimini, di cui 26 per terapia intensiva; 58 Ravenna, di cui 12 per terapia intensiva; 55 Forlì, di cui 8 per terapia intensiva; 53 Cesena, di cui 17 per terapia intensiva, 6 Lugo).
In particolare, si sono aggiunti a Piacenza due ospedali Covid grazie all’accordo con le strutture private accreditate del territorio: la Casa di Cura Sant’Antonino e il San Giacomo per complessivi 120 posti letto. E anche l’Ospedale di Comunità di Bobbio, sempre nel piacentino, è diventato Covid hospital. A queste strutture si affiancano, come Covid hospital, Castel San Giovanni e Fiorenzuola, sempre nel piacentino. A Parma il padiglione Barbieri e il padiglione 26 dell’ospedale Maggiore (hub) operano come Covid hospital. Sono già pronti per diventare ospedale Covid Fidenza e Borgo Taro, nel parmense.
Nel reggiano, a supportare l’hub di Reggio Emilia città (Arcispedale Santa Maria Nuova) come Ospedale Covid, oltre a Guastalla si è aggiunto Scandiano. A Modena opera come hub il Policlinico (Baggiovara dà supporto sia per l’area intensiva che per i pazienti in fase acuta). Pronti per diventare ospedali Covid Carpi (dove è già attiva per pazienti Covid la Terapia Intensiva), Mirandola e Sassuolo.
A Bologna, nell’hub del Sant’Orsola, è entrato in funzione il padiglione Covid, il 25. Già definito ospedale Covid il Bellaria, che funzionerà come tale anche per l’imolese. Per Ferrara, in caso di necessità l’hub del Sant’Anna sarà supportato come Covid dall’ospedale del Delta.
Infine, per la Romagna, agli hub di Rimini, Ravenna, Forlì-Cesena verranno affiancati come Covid hospital gli ospedali di Lugo e di Riccione.
Le attività dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile
Volontariato
Nella giornata di martedì 17 marzo sono stati 182 i volontari attivi in Emilia-Romagna; 1.684 in totale, a partire dal 23 febbraio scorso (un dato che, peraltro, non considera le attivazioni nazionali di soggetti come ANPAS, CRI, ANA e altre associazioni).
Tutti i coordinamenti provinciali sono impegnati. I nuclei più consistenti risultano a Parma (41), in particolare nella sanificazione delle ambulanze, a Piacenza (28), Rimini (25), Reggio Emilia (21), Ferrara (21) e Modena (16).
L’altra attività più rilevante, distribuita sull’intero territorio regionale, è l’assistenza alla popolazione in supporto ai Comuni (consegna della spesa e/o di farmaci alle categorie più fragili). Prosegue anche il servizio dei volontari di CRI e ANPAS a supporto delle ambulanze in Romagna e nel trasporto di campioni nel territorio ferrarese.
Oggi un riscontro provvisorio sulle attività vede impegnato un consistente numero di volontari di protezione civile a Parma e Piacenza (alcuni stanno facendo formazione sulla disinfezione assieme agli operatori del 118 e ai Vigili del Fuoco).
Dispositivi di protezione individuale
Dal Dipartimento nazionale di protezione civile sono pervenute altre mascherine, di tre tipi: 212.000 di “tessuto non tessuto”, 52.000 chirurgiche, 2.200 ffp2.
Dopo la consegna, nei giorni scorsi, di 135.000 mascherine alle Prefetture, che a loro volta le stanno distribuendo ai vari corpi dello Stato e alle Polizie locali, parte dei nuovi dispositivi è stata inviata al magazzino di Reggio Emilia della Sanità regionale, altre restano a disposizione del sistema di protezione civile.
Quarantena
Proseguono i sopralluoghi per identificare strutture utilizzabili come alloggi singoli per persone che non necessitano di assistenza medica.
Punti triage
Confermati i 31 punti-triage (tende e containers): 10 davanti alle carceri (a Modena è stata smontata parte delle installazioni servite fino a ieri) e 21 davanti agli ospedali:
- 3 in provincia di PC (Piacenza città, Fiorenzuola d’Arda e Castel San Giovanni);
- 3 in provincia di PR (Parma città, Vaio di Fidenza e Borgotaro);
- 3 in provincia di RE (Reggio Emilia città, Montecchio e Guastalla);
- 5 in provincia di MO (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo e Modena città, davanti alla sede del 118);
- 3 nella città metropolitana di BO (nel capoluogo davanti agli ospedali Sant’Orsola e Maggiore, e a Imola);
- 2 in provincia di FE (Argenta e Cento);
- 1 in provincia di FC (Meldola, davanti all’Istituto Scientifico Romagnolo per lo studio e la cura dei tumori);
- 1 nella Repubblica di San Marino.
Donazioni: Iban e causale
Per chi volesse effettuare una donazione sul conto corrente intestato all’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna, si ricorda che i versamenti vanno effettuati utilizzando il seguente Iban: IT69G0200802435000104428964
Causale: Insieme si può Emilia Romagna contro il Coronavirus