#Glifosate #Roundup #Monsanto #Bayer - La Corte Suprema degli Stati Uniti martedì ha rifiutato di ascoltare un ricorso del gruppo tedesco Bayer, proprietario della Monsanto, con il quale intendeva impugnare migliaia di denunce secondo cui il suo erbicida Roundup provoca il cancro, aprendo la porta al risarcimento milionario.
Editoriale: -Anche gli asini volano? - Lattiero caseario. Torna a scendere il latte spot - Cereali e dintorni. Mercati in attesa degli acquisti cinesi - Da Nobili le trince reversibili TDP - AL debutto “Il Distretto del Cibo dei Salumi DOP Piacentini” - Piacenza: Pogrande sarà la connessione delle connessioni già esistenti tra i territori - Parmigiano Reggiano: l’assemblea approva il bilancio consuntivo 2019 e le misure per sostenere il riequilibrio del mercato - Diserbante Roundup della Monsanto, Bayer patteggia e chiude 95mila cause con 10,5 miliardi di dollari. - Sicurezza, per Mulino Formaggi è parola d'ordine ancor prima del COVID-19 -
Si consuma l'informazione in modo bulimico senza opporre una benché minima e ponderata critica , in senso letterario del termine (vedi nota in calce). Stiamo evolvendo verso l'annullamento dell'intelligenza a danno della stessa umanità. Un esempio per tutti, ma ce ne sarebbero a decine da offrire, il caso del glifosate.
Bayer ha raggiunto un patteggiamento da 10,5 miliardi di dollari per risolvere decine di migliaia di azioni legali negli Stati Uniti sul Roundup, il diserbante a base di glifosato di Monsanto accusato di causare il cancro.
Chiude tra alti e bassi l'esercizio 2017 di Bayer. Il CEO del colosso svizzero, nel presentare i dati ha anche anticipato la possibilità che, entro il secondo trimestre, possa finalmente andare in porto la acquisizione di Monsanto.
Leverkusen, 28 febbraio 2018 - Il CEO di Bayer, Werner Baumann, ha presentato i dati del 2017 e anticipato le strategie prossime, tra le quali la acquisizione di Monsanto che dovrebbe prevedere anche la cessione del comparto sementi alla BASF, con la quale è stato siglato, nel corso del 2017, un pre accordo del valore di 5,9 miliardi di euro per la vendita di una parte del business legato alle sementi ogm.
Tutte le operazioni di cessione e di acquisizione sono sotto l'osservazione dell'antitrust, in forza delle consistenti quote di mercato che ogni azienda o asset possiede.
In sintesi, Bayer archivia il 2017 con utili in crescita del 61,9% a 7,3 miliardi di euro. Il fatturato sale dell'1,5% a 35,01 miliardi. L'Ebitda si attesta a 9,2 miliardi e l'ebit cresce del 2,9% a 5,9 miliardi. Si è trattato di un altro anno record per il farmaceutico con un incremento dei ricavi del 4,3%. L'indebitamento è calato del 69,5% 3,59 miliardi di euro.
Escludendo il Brasile, che ha rallentato la crescita del gruppo, le vendite globali sarebbero salite nel 2017 del 3%, con una crescita del mercato europeo dell'1,5% e nordamericano del 6%.
Se il segmento crop protection risente della situazione brasiliana, Bayer ha registrato un aumento del 2% nell'animal health (zootecnia e animali da compagnia), del 14% nell'Environmental Science, il business legato alle applicazioni non agricole, e del 9% nel segmento sementi.
Appendice
Report 2017 Bayer: https://www.bayer.com/en/2018-02-28-financial-news-conference.aspx
Video report 2017 Bayer CEO Werner Baumann: https://youtu.be/iaq0rmBAgmg
I paesi Ue riuniti in Comitato d'appello hanno votato ieri pomeriggio (27 novembre) a favore del rinnovo dell'autorizzazione dell'erbicida glifosate per cinque anni.
di redazione Parma 28 novembre 2017 - A favore si sono espressi 18 paesi, 9 contrari, 1 astenuto. Gli equilibri, secondo quanto ha appreso l'Ansa, sarebbero stati spostati dal voto positivo della Germania.
Insoddisfatto il Copa-Cogeca, organizzazione ombrello dei sindacati agricoli e delle cooperative europee, che nello scorso mese di aprile, aveva scritto una lettera al presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, chiedendo che l'Esecutivo Ue proponesse il rinnovo dell'autorizzazione al glifosate per 15 anni, come da prassi.
Confagricoltura: "A Bruxelles accolte le nostre richieste di rinnovare l'autorizzazione, attenendosi ai pareri scientifici"
Confagricoltura ha accolto con soddisfazione la decisione del Comitato di Appello dei Paesi Ue che ha rinnovato per cinque anni l'autorizzazione del glifosato.
"Sono state recepite le nostre richieste, espresse a livello europeo, di tener conto dei pareri degli organi scientifici che hanno il compito di verificare la nocività per la salute umana della sostanza – ha commentato Confagricoltura -. Una scelta consapevole che ha fatto prevalere le ragioni della scienza tenendo nella debita considerazione i pareri espressi dalle autorità scientifiche europee preposte alla valutazione dei principi attivi (EFSA ed ECHA)".
"Si è evitato – ha proseguito Confagricoltura - di rendere meno competitive le imprese agricole, in relazione alla diminuzione delle rese e all'aumento dei costi di gestione, rispetto alle aziende di Paesi extra UE, dove la sostanza è comunque ammessa".
Ad avviso di Confagricoltura è "una notizia positiva non solo dal punto di vista economico, ma anche ambientale, visto che il glifosate è utilizzato nelle tecniche di agricoltura conservativa (semina diretta, minima lavorazione, ecc.), apportando benefici come la diminuzione delle emissioni di CO2, una minor erosione del suolo, un maggior contenuto di sostanza organica, trattenendo maggiormente l'acqua nel suolo ed aumentando le capacità di stoccaggio del carbonio".
"Ora – ha concluso l'Organizzazione degli imprenditori agricoli - a tutti i livelli occorre prendere atto di questa decisione ed operare affinché sia pienamente applicata anche nel nostro Paese, senza introdurre ulteriori limitazioni o divieti rispetto a quanto verrà indicato dalla Commissione Europea".
CIA: Bene via libera Ue a rinnovo autorizzazione per 5 anni. Decisione basata su pareri scientifici
Positivo il via libera del Comitato d'appello dei Paesi Ue sul rinnovo dell'autorizzazione all'uso del glifosato per altri cinque anni. Così la Cia-Agricoltori Italiani, spiegando che si è tenuto conto dei pareri degli organi scientifici competenti in materia. L'agricoltura italiana è attenta alla produzione sostenibile e alla salute pubblica. Questa decisione in sede europea dimostra che non c'è alcun allarme da questo punto di vista. Grazie a questa proroga -aggiunge la Cia- le aziende agricole italiane eviteranno di perdere terreno e competitività rispetto alle aziende di Paesi extra-Ue, dove la sostanza è ammessa. Senza il rinnovo al glifosato giunto dall'Europa, le nostre imprese avrebbero dovuto ricorrere in tempi rapidi a prodotti alternativi, con un aumento dei costi e una riduzione delle rese. Gli Stati membri riuniti nel Comitato d'appello sui prodotti fitosanitari hanno raggiunto la maggioranza qualificata con 18 Paesi che hanno votato a favore della proroga all'uso dell'erbicida. Il Portogallo si è astenuto, mentre hanno espresso voto contrario Italia, Belgio, Grecia, Francia, Croazia, Cipro, Lussemburgo, Malta, Austria. "Il voto di oggi -ha detto il commissario europeo alla Salute Vytenis Andriukaitis ripreso dall'Ansa- dimostra che, quando tutti vogliamo, siamo in grado di condividere e accettare la responsabilità collettiva nel processo decisionale".
Coldiretti: Glifosato, in Italia resta il divieto, ora stop import
In Italia resta il divieto di uso del glifosato nelle aree frequentate dalla popolazione o da "gruppi vulnerabili" quali parchi, giardini, campi sportivi e zone ricreative, aree gioco per bambini, cortili ed aree verdi interne a complessi scolastici e strutture sanitarie, ma anche in campagna in pre-raccolta "al solo scopo di ottimizzare il raccolto o la trebbiatura". E' quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare gli effetti del decreto del Ministero della Salute in vigore dal 22 agosto del 2016 che non vengono modificati dalla decisione dell'Unione Europea di rinnovare per 5 anni la licenza di utilizzo. L'Italia deve porsi all'avanguardia nelle politiche di sicurezza alimentare nell'Unione Europea e fare in modo che – sottolinea la Coldiretti – le misure precauzionali introdotte a livello nazionale riguardino coerentemente anche l'ingresso in Italia di prodotti stranieri trattati con modalità analoghe come il grano proveniente dal Canada dove viene fatto un uso intensivo di glifosato proprio nella fase di preraccolta". Un principio che – continua la Coldiretti – deve essere ben evidenziato anche nell'ambito dell'accordo di libero scambio tra Unione Europea e Canada (CETA) dove al contrario si prevede invece l'azzeramento strutturale dei dazi indipendentemente dagli andamenti di mercato. Circa un miliardo di chili di grano – conclude la Coldiretti – sono infatti sbarcati lo scorso anno dal Canada dove viene fatto un uso intensivo di glifosato nella fase di pre-raccolta per seccare e garantire artificialmente un livello proteico elevato.
di Lgc - Parma 14 settembre 2016 - Alla fine Monsanto ha ceduto alle lusinghe di Bayer dopo l'offerta di 66 miliardi di dollari. Una operazione di "super fusione" tra due colossi della chimica, l'ennesima dopo la sequenza scatenata dalla stessa Monsanto, quando "chiese la mano" di Syngenta che rifiutò per poi accettare l'offerta della multinazionale China National Chemical Corporation (ChemChina), la stessa che controlla la Pirelli, per 43 miliardi di dollari.
Un fallimento che, oltretutto, nel 2015 mise in fibrillazione tutto il segmento della chimica "agricola" che nel giro di pochi mesi ha visto realizzarsi anche l'accordo tra le due multinazionali statunitensi DuPont e Dow Chemical. Infine lo scorso lunedì 12 settembre le due aziende canadesi Agrium e Potash Corp di Saskatchewan hanno annunciato di aver raggiunto un accordo per creare la più grande società di fertilizzanti al mondo.
Bloomberg ha stimato che se l'antitrust dovesse autorizzare la fusione tra Bayer e Monsanto si realizzerebbe una concentrazione d'offerta che potrebbe coprire oltre il 30 per cento del settore dei cosiddetti input agricoli (che comprende semi, fertilizzanti e agrofarmaci) che sarebbe quindi in mano alla tedesca Bayer.
Senz'altro un buon affare per la Monsanto che, nel caso il giudizio dell'antitrust fosse negativo, riceverebbe una commissione tra 1,5 e 2 miliardi di dollari.