L’attività degli educatori proseguirà oltre il periodo scolastico. Il presidente dell’Unione Spina: «Crescita e affiancamento senza soluzione di continuità»
Centri estivi per tutti. Da quest’anno, le famiglie che avranno la necessità di usufruire di questo prezioso servizio per i loro figli con disabilità nei comuni dell’Unione Pedemontana Parmense, potranno contare sul supporto di educatori specializzati, anche al di fuori del periodo scolastico.
Azienda Pedemontana Sociale ha infatti attivato questa innovativa opportunità, approvata con apposito regolamento dal Consiglio pedemontano, che ha per obiettivo la continuità degli interventi educativi e di inclusione a favore dei minori certificati dalla legge 104/1992, permettendo così alle mamme e ai papà di conciliare ulteriormente i tempi di vita e di lavoro.
Il regolamento prevede che l’educatore possa essere a disposizione dei minori con disabilità esclusivamente nei Centri estivi qualitativamente garantiti, quelli gestiti direttamente dai Comuni o accreditati.
Entro il 31 marzo, l’Azienda del welfare provvederà a richiedere direttamente alle famiglie delle ragazze e dei ragazzi che già fruiscono di interventi educativi sia a scuola che nei doposcuola, una formale domanda di adesione al servizio, nella quale si dovranno indicare gli orari e il numero di settimane di frequenza previste. Domanda che dovrà poi essere completata con l’iscrizione al Centro estivo entro il 7 maggio.
La priorità di accesso al servizio verrà determinata sulla base di tre parametri: il piano sanitario e socio-educativo di ciascun minore, la situazione lavorativa dei genitori e l’indicatore ISEE.
«Tre parametri oggettivi – sottolinea il presidente e assessore ai Servizi alla persona dell’Unione Aldo Spina –. Il regolamento approvato rende trasparenti alle famiglie quelli che sono i meccanismi di accesso al servizio, che consentirà ai minori con disabilità di proseguire un percorso di crescita e affiancamento anche nel periodo in cui le scuole sono chiuse, senza soluzione di continuità. Il regolamento stabilisce inoltre le regole necessarie per sviluppare queste attività in una logica di progetto, garantendo risultati positivi. Tra gli aspetti più significativi c’è ad esempio il fatto che, oltre ad essere nel territorio dell’Unione, i Centri estivi dovranno essere gestiti direttamente dalle Amministrazioni comunali o essere accreditati – prosegue il Presidente –. Caratteristica che garantisce la qualità dei servizi erogati. Non meno importante è il termine del 7 maggio per la formalizzazione della richiesta – conclude Spina – che permetterà alle famiglie e agli uffici di muoversi in una logica di dialogo, anche per la personalizzazione dei progetti».
Scegliere la città giusta per una vacanza o dove trasferirsi, quando si mette su famiglia e si hanno dei bambini, a volte sembra una vera e propria impresa. Ci sono tante cose a cui pensare, scuola, servizi e molto altre attrezzature per agevolare anche i genitori! Ecco perché Holidu, il motore di ricerca per case vacanza, ha deciso di stilare una pagella di tutte le città italiane dando i voti più alti a quelle perfette per bambini, secondo alcuni diversi parametri, ricercando dove i più piccoli possono sentirsi a loro agio e godersi un soggiorno coi fiocchi!
Per creare la classifica, sono stati estratti i dati relativi alla densità di parchi divertimento, zoo, acquari, gelaterie e asili nido da Google e la densità di bambini e ragazzi per città secondo i dati Istat. Sono stati poi estrapolati i dati relativi agli appartamenti adatti a famiglie con bambini dal database di Holidu.
Le pagelle delle città a misura di bambino:
1. Venezia 6.7/10
Al primo posto si trova Venezia con un punteggio totale di 6.7 su 10. Tra tutte le città d’Italia è proprio il capoluogo veneto ad aggiudicarsi la medaglia d’oro. Chi ha dei bambini a Venezia sembra avere a disposizione tutto! Tra i servizi presenti in città, ci sono ben 47 asili, parchi divertimenti e anche tantissime gelaterie! Venezia, infatti, è la città con più alta densità di gelaterie per abitante: quasi 5 ogni 10mila abitanti. Tra le più deliziose c’è la dolcissima Gelatoteca Suso, a soli 500 m da Piazza San Marco, il paradiso dei bambini! Tra le attrazioni più amate, invece, c’è il famosissimo acquapark Caribe Bay, sul Lido di Jesolo, e per chi volesse passare un weekend in famiglia nella bellissima città dei canali, Venezia offre ben il 40% di case vacanza adatte a bambini.
● Divertimento: 4.2/10
● Asili nido: 4.5/10
● Gelaterie: 10/10
● Appartamenti: 10/10
● N. di bambini: 3.1/10
2. Rimini 6.3/10
Al secondo posto si trova Rimini con un punteggio totale di 6.3 su 10. La città romagnola, che affaccia sulla riviera, si aggiudica la medaglia d’argento in questa classifica. Qui tra piade e fritti di pesce, non mancano certo le attrezzature e i servizi per famiglie con bambini. Rimini è la città italiana con più alta densità di attrazioni per i più piccoli: tra di esse, l’Italia In Miniatura, adatta anche ai più piccoli, o il famosissimo Acquario di Cattolica, per chi fosse curioso di avere un incontro ravvicinato con delfini e squali, a soli 20 km da Rimini. Per quanto riguarda le famiglie non mancano anche case vacanza vicine alla spiaggia per turisti con bambini: il 28% del totale è, infatti, adatto ai più piccoli. Tra le gelaterie migliori, spunta la Gelateria 3Bis, proprio a due passi dal lungomare.
● Divertimento: 10/10
● Asili nido: 8.4/10
● Gelaterie: 7.6/10
● Appartamenti: 6.3/10
● N. bambini: 4.5/10
3. Siracusa 6.1/10
Chiude il podio Siracusa, con una valutazione di ben 6.1 su 10. La città siciliana sulla costa ionica ha tutto ciò che si possa desiderare per famiglie con bambini, tra i vari servizi, sono, infatti, presenti ben 34 asili nido. Nella città ci sono, inoltre, attrazioni per turisti e non, tra queste merita sicuramente una visita l’Acquario tropicale situato sull’Isola di Ortigia: nonostante le sue modeste dimensioni, questo è un piccolo gioiellino per intrattenere i più piccoli “scalmanati”. A pochi passi dal centro storico, si potrà far degustare ai bambini anche un gelato strepitoso alla Gelateria Fiordilatte. Per quanto riguarda le case vacanza, anche in questo caso un 30% del totale è adatto ai bambini.
● Divertimento: 7/10
● Asili nido: 8.1/10
● Gelaterie: 7.6/10
● Appartamenti: 7.1/10
● N. bambini: 4.8/10
4. Firenze 6.1/10
Al quarto posto si trova Firenze con una valutazione di 6.1 su 10. Il capoluogo toscano non è solo la città d’arte per eccellenza, ma offre anche tantissimi servizi e attrazioni per le famiglie. Per i genitori con figli piccoli, infatti, sono presenti sul territorio ben 114 asili nido. Per quanto riguarda il divertimento, a 9 km dal centro si trova il Parco Avventura Vincigliata di Fiesole, con percorsi tra gli alberi adatti a grandi e piccini. Per turisti e non le gelaterie in città non hanno niente da invidiare alle prime in classifica e una delle migliori è proprio La Carraia, gelateria storica di Firenze che affaccia sull’Arno. Le case vacanza presenti in città sono per il 38% adatte a famiglie con bambini.
● Divertimento: 6.1/10
● Asili nido: 8.9/10
● Gelaterie: 7.6/10
● Appartamenti: 9.8/10
● N. bambini: 3.6/10
5. Pescara 5.3/10
Al quinto posto si trova Pescara con una valutazione di 5.3 su 10. Il capoluogo abruzzese si aggiudica un posto in classifica per la sua offerta completa per famiglie e bambini. Sul territorio sono, infatti, presenti 3,3 asili nido ogni 10mila abitanti, la densità è tra le più alte d’Italia. In città ci sono un totale di 37 gelaterie, niente male vero? Per i più golosi è da provare un bel cono alla Gelateria Rivareno Pescara, oltre che tutte le altre deliziose in riva al mare. I più avventurosi potranno far avvicinare i propri bambini al mondo dei puma e dei leoni al Parco La Rupe, a 40 minuti dal centro città. per chi volesse soggiornare in casa vacanza, gli alloggi adatti ai bambini sono circa il 26% del totale.
● Divertimento: 4.9/10
● Asili nido: 9.9/10
● Gelaterie 3.2/10
● Appartamenti: 9.4/10
● N. bambini: 10/10
6. Bergamo 5.2/10
Al sesto posto si assesta Bergamo, a poca distanza dai voti di Pescara, con una valutazione di 5.2 su 10. La città lombarda si aggiudica un posto in classifica, grazie ai servizi per famiglie e bambini, che vengono offerti sul territorio. Per quanto riguarda gli asili nido, ad esempio, ce ne sono 37 in totale. A soli 15 minuti dal centro si trova il Parco Avventura Torre Boldone, che offre percorsi per bambini e la possibilità di organizzare anche feste di compleanno! Per chi ama gli animali, a 10km da Bergamo si trova anche il Parco Faunistico Le Cornelle: elefanti, rinoceronti e leopardi aspettano i più piccoli! In centro ci sono anche gelaterie buonissime, dove portare i bambini dopo una giornata stancante. Tra le più buone, c’è la Gelateria Gemma, dal 1970. Il 26% delle case vacanza presenti in città è, inoltre, perfetto per bambini!
● Divertimento: 6.6/10
● Asili nido: 9.1/10
● Gelaterie 5.7/10
● Appartamenti: 5.8/10
● N. bambini: 4.1/10
7. Vicenza 5.2/10
Al settimo posto si trova un’altra veneta, Vicenza, con un punteggio di 5.2 su 10. Le famiglie con bambini potranno trovare sia in città che nelle zone limitrofe un sacco di attrazioni e servizi, per rendere la propria vacanza speciale. A soli 30 km dal centro si trova il Parco Faunistico Cappeller, dove fenicotteri, ippopotami e zebre aspettano tutti i bambini e qui vengono organizzati anche tanti eventi per le scuole. Chi vuole restare in centro potrà godersi un buonissimo gelato (anche vegan!) da Capo di Latte e per quanto riguarda gli alloggi per vacanze, quasi il 30% sono adatti a famiglie con bambini.
● Divertimento: 5.2/10
● Asili nido: 7.4/10
● Gelaterie 5.6/10
● Appartamenti: 7.1/10
● N. bambini: 4/10
8. Roma 4.9/10
All’ottavo posto si trova la capitale, con un punteggio di 4.9 su 10. La città eterna sicuramente ha tantissime opzioni da offrire a grandi e piccini e la vasta scelta comprende sia servizi che attrazioni. Tra questi, un totale di 641 asili nido e ben 13 parchi divertimento, nonostante la densità dei servizi non sia elevata come per le città prime in classifica. Tra i parchi più belli spuntano Cinecittà World e l’Oasi Park, mentre per chi ama stare in centro a fare una passeggiata, un bel gelato da Giolitti, a due passi da Montecitorio, farà felici i bambini più capricciosi! La capitale è anche al primo posto per quanto riguarda densità di bambini e anche per quanto riguarda gli alloggi per le vacanze, il 37% del totale è adatto a famiglie con bambini.
● Divertimento: 1/10
● Asili nido: 6.1/10
● Gelaterie 3.2/10
● Appartamenti: 9.4/10
● N. bambini: 10/10
9. Bologna 4.8/10
Al nono posto troviamo il capoluogo emiliano, che con una valutazione totale di 4.8 su 10, trova il suo spazio in classifica. Bologna, famosa per il suo cibo paradisiaco e per essere una città per studenti, a anche molto da vantare in quanto a servizi e attrazioni per bambini. Sul territorio, ci sono infatti un totale di 123 asili e ben 129 gelaterie! Tra le più prelibate, spuntano sicuramente la Gelateria Gianni, in una laterale di Via Ugo Bassi, e Grom, a due passi da Piazza Maggiore. Chi volesse passare un weekend nella bella città di Lucio Dalla, con tanto di passeggino e ciuccio alla mano, troverà il 28% di appartamenti perfetti per bambini.
● Divertimento: 0/10
● Asili nido: 9.5/10
● Gelaterie 7.1/10
● Appartamenti: 6.3/10
● N. bambini: 3.6/10
10. Prato 4.7/10
In ultima posizione troviamo Prato, che si aggiudica una votazione totale di 4.7 su 10. La città toscana è seconda per numero di abitanti nella regione. per quanto riguarda i servizi per bambini, gli asili qui sono ben 39, anche se la densità è più bassa rispetto alle altre in classifica. Il divertimento non manca qui, a un quarto d’ora dal centro, si trova infatti Il Mondo di Babbo Natale, parco tematico che cade a pennello con la stagione natalizia. Il centro città pullula di gelaterie, tra queste le più buone solo la Gelateria di Corso Prato e Gelatiamo. Chi vorrà spendere una bella vacanza a Prato con i bambini, avrà a disposizione più del 34% di appartamenti child-friendly.
● Divertimento: 1.1/10
● Asili nido: 5.3/10
● Gelaterie 4.9/10
● Appartamenti: 8.5 /10
● N. bambini: 5.4/10
Riguardo a questo studio
Per stilare la classifica delle città a misura di bambino, sono state prese in considerazione le città italiane con più di 100mila abitanti e sono stati estratti diversi dati relativi a servizi e attrazioni per bambini. Il numero di parchi divertimento, acquari, zoo e asili nido sono stati estrapolati dal database di Google Maps, il numero di bambini e ragazzi dai 0 ai 14 anni è stato estrapolato dai dati Istat 2019. Le percentuali di case vacanza adatte a bambini sono state estrapolate dal database di Holidu. Tutti i dati sono stati poi divisi per la popolazione di ciascuna città, per ricavare la densità e poi sono stati normalizzati (da 1 a 10). La valutazione totale di ogni città è una media dei dati normalizzati, considerando il diverso peso dato ad ogni elemento: Parchi divertimento (10%), Zoo (10%), Acquari (10%), Asili nido (10%), Gelaterie (25%), Numero di bambini dai 0 ai 14 anni (5%), Appartamenti per bambini (30%).
Per maggiori informazioni su Holidu, consulta il nostro sito www.holidu.it
Daniela Dallavalle ha ospitato presso La Baracca sul Mare, sede di Daniela Dallavalle SpA a Carpi, l’evento di lancio di NEEDO, progetto di nido d’infanzia on demand ideato da Vanessa Boccia ed Elisa Lombi.
Il programma della giornata ha visto il caloroso saluto da parte della padrona di casa Daniela Dallavalle, che da anni manifesta la sua delicata e profonda sensibilità in iniziative di responsabilità sociale d’impresa, promuovendo le eccellenze del territorio attraverso progetti sociali e culturali co-partecipati senza scopo di lucro.
“Come imprenditrice, appassionata del proprio lavoro, e madre di tre ragazzi e a breve anche nonna, so quanto sia difficile oggi riuscire a conciliare progetti lavorativi e famigliari… credo in un futuro in cui in cui la vita famigliare e aziendale possano realmente convivere e aiutarsi reciprocamente, per questo quando ho conosciuto Vanessa ed Elisa ho subito appoggiato la loro iniziativa per lanciare e comunicare a più persone possibili, imprenditori illuminati il loro meraviglioso progetto” – racconta Daniela Dallavalle.
Al saluto della Signora Dallavalle si è unita Unicredit Foundation, fondazione d’impresa di UniCredit, che lo ha selezionato fra i 10 vincitori del Bando “UniCredit Carta E 2017” per il sostegno all’occupazione giovanile. Un esempio concreto dell’impegno del Gruppo bancario nel sostenere, attraverso molteplici programmi e iniziative mirate, progetti significativi per impatto sociale e innovazione, a beneficio dello sviluppo del territorio e della sua comunità.
La numerosa affluenza non è stata minacciata dalla pioggia e diversi imprenditori, educatori, responsabili RU hanno accolto con vivo interesse i dettagli del progetto illustrati dal CEO Vanessa Boccia ed Elisa Lombi – coordinamento pedagogico.
Needo è un nido d’infanzia on demand. Un servizio educativo che concilia lavoro e famiglia, migliorando il welfare aziendale e cittadino in ottica di riutilizzo e nobilitazione sociale di container marittimi in un’ economia circolare e sostenibile.
Needo può sorgere in qualunque luogo e per qualunque periodo di tempo venendo incontro alle esigenze di famiglie, aziende e piccoli comuni, favorendo la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e l’occupazione femminile, importanti argomenti al centro del dibattito sul welfare aziendale e del capitale umano condotto nel corso del medesimo pomeriggio da Gianmaurizio Cazzarolli, Direttore Facility e Real Estate di Tetrapak, e Dr. Corrado Ruini, Consulente aziendale in ambito gestione HR, formatore e coach
La serata si è conclusa con le video interviste da parte di due volti noti della televisione e del cinema italiano, Luisa Ranieri e Luca Zingaretti, che hanno lanciato un appello a tutta la cittadinanza: Needo è infatti in cerca di uno spazio in cui potere essere esposto e mostrare tutto il suo potenziale agli imprenditori del territorio, sensibili alle tematiche di welfare aziendale, che ne condividano la portata d’innovazione sociale.
L’evento è stato patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna, dalla Provincia di Modena e dal Comune di Carpi e con il supporto di Tenuta Venturini Baldini che ha gentilmente offerto il brindisi.
Accoglienza festosa per il sindaco Patrizia Barbieri, nella mattinata di mercoledì 14 marzo, alla scuola dell'infanzia "Aldo Moro" di via Trieste, dove i bambini della sezione D, con la spontaneità e l'immediatezza dei loro 4 anni, le hanno rivolto una serie di domande sull'inquinamento e la difesa dell'ambiente sul territorio.
Alla presenza della dirigente del 4° circolo didattico Simona Favari, delle insegnanti Carla Bossoli e Annalisa Di Stefano, nonché del rappresentante di classe Roberto Cencini, gli alunni si sono seduti in cerchio intorno al primo cittadino, ponendole numerosi interrogativi che hanno spaziato dalla raccolta differenziata alla difesa della fauna ittica: "Perché muoiono i pesci?", hanno domandato, riferendosi alla situazione critica del fiume Trebbia nei periodi di massima siccità.
"Sono rimasta colpita – commenta il sindaco, che ha ricevuto una speciale fascia tricolore a ricordo dell'incontro con gli alunni dell'intera scuola – dalla consapevolezza e dalla padronanza che bambini così piccoli hanno mostrato, su temi complessi da affrontare anche per noi adulti".
Secondo il primo cittadino – che ha invitato i bimbi in Municipio anticipando che anche l'assessore all'Ambiente, Paolo Mancioppi, interloquirà con loro su questi argomenti – il merito di questa sensibilità ambientale va alle insegnanti, che ha ringraziato per la loro capacità di coinvolgimento.
"I bambini hanno rivelato – conclude Patrizia Barbieri – una conoscenza del territorio e una curiosità viva che mi ha fatto molto piacere constatare, perché significa che anche in famiglia possono condividere ciò che hanno appreso, facendosi promotori di comportamenti virtuosi e di quel sano senso civico che abbiamo tutti bisogno di incentivare".
Nel corso dello scorso fine settimana anche i telegiornali nazionali hanno riferito del del latte in polvere per neonati contaminato da Salmonella e distribuito dal colosso francese Lactalis.
di Virgilio, Parma 15 gennaio 2018 - La notizia dell'epidemia di salmonella tra neonati collegata a lotti di latte artificiale contaminati della "Lactalis Group" in Francia l'avevamo diffusa lo scorso 28 dicembre dopo che il Ministero della Salute aveva raccolto la segnalazione del 3 dicembre diffusa dallo "Sportello dei Diritti".
I grandi media però erano assenti sul fronte di questa informazione, forse troppo impegnati a raccontare di pandori, vacanze e botti di capodanno.
Finalmente, nel corso del fine settimana anche i telegiornali nazionali hanno riportato della notizia, dopo che sono state rinvenute contaminazioni in 83 nazioni e che l'AD del gruppo, Emmanuel Besnier: ha dichiarato il risarcimento delle vittime. "Dobbiamo prendere atto - ha dichiarato Besnier - della portata di questa operazione, risarciremo le famiglie colpite".
Lo Sportello dei diritti, l'associazione in difesa dei diritti dei consumatori che per prima aveva segnalato i casi sin dal giugno scorso, è pronta a difendere le eventuali piccole vittime italiane, come si legge nella nota diffusa nelle scorse ore.
Il Comunicato diffuso dallo Sportello dei diritti
Latte in polvere per neonati con salmonella. Lo "Sportello dei Diritti l'aveva annunciato lo scorso 2 giugno nel silenzio delle autorità sanitarie nazionali. Lactalis ritira 12 milioni di confezioni in 83 Paesi. Almeno 37 i bambini colpiti finora. Nel mirino anche i gruppi della grande distribuzione alimentare che avrebbero lasciato i prodotti su molti scaffali dei supermercati. L'associazione: pronti a difendere eventuali piccole vittime in Italia.
Lo scorso 2 giugno in anteprima nazionale lo "Sportello dei Diritti" segnalò un potenziale scandalo che riguardava il latte artificiale per neonati e che avrebbe potuto coinvolgere uno dei gruppi leader mondiali dell'alimentazione infantile. Man mano che la vicenda montava sulle cronache europee, abbiamo avuto la conferma di quanto tempestivamente denunciato, mentre come accade di sovente le autorità sanitarie nazionali rimanevano per mesi in silenzio.
Oggi è notizia mondiale che la stessa Lactalis abbia ammesso l'enormità della vicenda ritirando dal commercio 12 milioni di scatole di latte in polvere per bebè in 83 Paesi a causa del rischio salmonella. Il ceo dell'azienda, Emmanuel Besnier, ha assicurato che «tutte le famiglie che hanno subito un danno» riceveranno un risarcimento. In Francia sono stati confermati 35 casi di bambini colpiti dalla salmonellosi dopo aver bevuto del latte prodotto nella fabbrica di Craon.Un caso è inoltre emerso in Spagna e uno in Grecia. Si tratta di bebè di meno di sei mesi. L'amministratore delegato del colosso francese, ha evidenziato «l'ampiezza» dell'operazione attivata da Lactalis: ritirare tutte le confezioni prodotte a Craon. La scoperta a dicembre di alcuni casi di salmonellosi.
E' ormai uno scandalo sanitario quello del latte per neonati contaminato prodotto dal gigante Lactalis, che controlla anche l'italiana Parmalat, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello "Sportello dei Diritti".
I prodotti di Lactalis a rischio interessati dal ritiro dalla vendita sono stati esportati anche all'estero in diversi Paesi, dal Marocco a Taiwan. Nel mirino anche Carrefour, Leclerc, Auchan che avrebbero lasciato i prodotti rimasti su molti scaffali dei supermercati.
Alla luce delle nuove conferme, lo "Sportello dei Diritti" si prepara pertanto a dare battaglia legale ove ricevessimo segnalazioni da parte di cittadini su possibili casi di infezione su neonati e bambini in Italia.
Lecce, 14 gennaio 2018
Candeggina in un omogeneizzato per neonati prodotto in Italia. Ecco il nome e il lotto. Allerta di RASFF e del Ministero della salute tedesco: rischio grave
La Germania ha attivato il Sistema rapido di allerta europeo (RASFF) avvisando le autorità sanitarie dei diversi Paesi europei della presenza di residui di un detergente contenente cloro negli omogeneizzati alla frutta, prodotti in Italia e commercializzati in Austria, Croazia, Repubblica Ceca, Germania, Ungheria e Slovacchia. Nello specifico si tratta di un alimento per neonati o bambini al di sotto dei tre anni d'età, costituito da frutta chiamato "BabyLove" fragola e lampone mela 190g con data di scadenza minima 05.07.2019 della linea DM - Industria Farmaceutica.
Ecco allora il ritiro e l'immediata sostituzione in via precauzionale. Attualmente le informazioni sono disponibili sul portale del governo tedesco all'indirizzo Lebensmittelwarnung.de. Il motivo del ritiro: "in un barattolo sono stati trovati residui di un detergente contenente cloro durante i controlli di routine.
L'azienda invita a non consumare il prodotto che fa parte del lotto interessato. Si tratta di una misura precauzionale, dichiara ancora il comunicato, perché non si può escludere che anche in altri vasetti del lotto interessato dal richiamo, possano presentare livelli oltre il limite di clorato."
Nell'avviso di RASFF, invece, al numero 066.2018 del 9 gennaio si parla solo di alimenti per l'infanzia con frutta proveniente dall'Italia senza che siano stati comunicati nè il produttore nè il distributore in Italia.
Il clorato, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", può essere presente negli alimenti a causa dell'uso di acqua clorata nella lavorazione degli alimenti o nella disinfezione delle apparecchiature per la lavorazione degli alimenti. Un aumento nell'assunzione di clorato in un solo giorno nell'uomo potrebbe limitare la capacità del sangue di assorbire ossigeno e inibire l'assorbimento di iodio.
9 gennaio 2018
Giornata internazionale dell'infanzia e dell'adolescenza. Garavini, Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza, chiede la piena realizzazione dei diritti: "Molti bambini e adolescenti vivono in situazioni di difficoltà, di sofferenza, incontrano ostacoli a crescere serenamente e a sviluppare le loro potenzialità".
"Anche se il nostro Paese si è impegnato a rispettare tutte le disposizioni della Convenzione sui diritti dei fanciulli rimane ancora lungo e tortuoso il percorso che conduce alla piena realizzazione dei diritti: molti bambini e adolescenti vivono infatti in situazioni di difficoltà, di sofferenza, incontrano ostacoli a crescere serenamente e a sviluppare le loro potenzialità".
Queste le parole della Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza, Clede Maria Garavini, per la giornata internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. Tutti, a partire dalle istituzioni, prosegue, "dobbiamo quindi mantenere viva l'attenzione sulle condizioni di vita di bambini e adolescenti, dobbiamo impegnarci nella diffusione di una cultura condivisa a più livelli, sociale, sanitario, educativo e giuridico, e nella divulgazione delle conoscenze sui bisogni evolutivi, sulle condizioni che favoriscono il benessere e sui diritti di cui i bambini e gli adolescenti sono titolari. Una cultura in grado di declinarsi ed articolarsi in interventi specifici e coordinati a favore delle persone di minore età e delle famiglie che non sono in grado di fornire risposte puntuali ai bisogni dei figli, a partire dai nuclei che versano in situazioni di povertà".
La povertà, evidenzia Garavini, "è infatti una realtà in espansione e non va intesa solo come mancanza di mezzi economici. Si declina in diverse forme che incidono pesantemente sulla crescita dei bambini e degli adolescenti con effetti significativi sul loro sviluppo: nei processi di socializzazione, cognitivi e nell'acquisizione delle competenze che permettono di avere di sé una immagine positiva, di investire sulle risorse personali e di prepararsi con fiducia al futuro".
Per la giornata internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza la Garante parteciperà nel pomeriggio alle celebrazioni in Consiglio comunale a Bologna. Questa mattina invece, ha aperto i lavori del seminario "Mi fai volare?", organizzato dall'assessorato regionale al Welfare e alle politiche abitative, sul tema degli adolescenti. La Convenzione sui diritti dei fanciulli è stata adottata dalle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 ed è stata poi sottoscritta da quasi tutti i Paesi, l'Italia ha aderito nel 1991.
(Cristian Casali, fonte: Regione Emilia Romagna)
Sembra un film e invece è realtà. Una bimba di 7 anni sfugge in stazione al controllo dei genitori, quindi prende il treno per l'aereoporto di Ginevra dove riesce persino a imbarcarsi sull'aereo per una destinazione, rimasta riservata così come la compagnia aerea, dell'Esagono.
Il fatto è accaduto Domenica scorsa nella ordinatissima e civilissima Ginevra. La piccola, solo 7 anni, sfuggita ai propri genitori nei pressi della stazione, è stata in grado dapprima di prendere un treno fino all'aeroporto e in seguito di salire, nonostante fosse priva del biglietto, su un velivolo in partenza.
L'incredibile vicenda è stata confermata dal portavoce dello scalo ginevrino Bertrand Stämpfli, secondo cui le telecamere hanno permesso di ricostruire le tracce della bambina, dopo che la madre e il padre avevano avvertito le forze dell'ordine.
La "vivace" piccola fuggitiva ha in un primo momento superato i controlli di sicurezza riuscendo a sembrare la figlia di alcuni adulti che la circondavano.
Dopo un tentativo iniziale fallito, sfruttando la propria statura ridotta è riuscita a eludere la sorveglianza all'imbarco, salendo indisturbata su un aereo dal quale è stata poi prelevata.
Stämpfli ha rifiutato di divulgare il nome della compagnia coinvolta e la meta del volo in questione, ma ha precisato che il velivolo si apprestava a partire dal settore francese dello scalo, in direzione di una città dell'Esagono. "Quanto successo non dovrebbe mai accadere", ha aggiunto il portavoce.
L"incidente estremamente deplorevole", evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" ha riacceso il dibattito sulla sicurezza negli aeroporti e le procedure d'imbarco sugli aerei. Questo episodio irrigidirà ulteriormente le norme.
(Foto aereoporto di Ginevra - June 2007 |Author= Schutz)
Via libera in Aula, prima Regione l'Emilia Romagna ad approvare una legge sul tema. Per accedere ai nidi, pubblici e privati, bisognerà aver somministrato quattro vaccini. il presidente della Regione, Stefano Bonaccini: "Misura a tutela della salute pubblica e dei bimbi più deboli".
Bologna, 23 novembre 2016
Adesso in Emilia Romagna è legge ed è la prima approvata da una Regione italiana, dopo il via libera dell'Assemblea legislativa alla riforma dei servizi educativi per la prima infanzia, fascia di età da 0 a 3 anni. Per accedere ai nidi, pubblici e privati, bisognerà aver somministrato ai minori 4 vaccini: l'antipolio, l'antidifterica, l'antitetanica e l'antiepatite B.
Dalla nostra regione una legge che potrebbe espandersi a livello nazionale. Il presidente Bonaccini: "Misura a tutela della salute pubblica e dei bimbi più deboli. Apriamo la strada a livello nazionale".
La percentuale di vaccinati che garantisce la migliore protezione a tutta la popolazione deve essere superiore al 95%, limite indicato dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). In Emilia-Romagna tale copertura è stata del 93,4% nel 2015 dopo essere scesa al di sotto di quella richiesta nel 2014, quando arrivò al 94,5%.
Entro un mese dall'entrata in vigore della legge la Giunta regionale, attraverso un provvedimento apposito, specificherà "le forme concrete di attuazione" del comma sui vaccini. Per l'accesso al nido, i genitori dei bimbi non ancora vaccinati avranno tempo per presentare il certificato di avvenuta vaccinazione fino a quando non sarà accettata la domanda d'iscrizione (maggio-giugno 2017, data che varia a seconda del Comune di appartenenza).