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Casa Circondariale di Ferrara: Poliziotto Penitenziario morso da un recluso. Il comunicato del Sinappe.

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Welfare. 10 milioni di euro per eliminazione e superamento delle barriere architettoniche, la vicepresidente Schlein: "Assicurare un diritto fondamentale a ogni cittadino: quello a una vita autonoma"

Giovedì, 07 Maggio 2020 09:52

Security service: Coopservice cresce a Ferrara

Coopservice cresce nei security services nel territorio di Ferrara
● Rilevato un ramo d’azienda dall’istituto di vigilanza Cittadini dell’Ordine
● Acquisite le attività di vigilanza ispettiva e interventi su allarme
● Più presenza sul territorio e più collaborazione con le forze dell’ordine
● Il direttore Fiorentino: “Ci rafforziamo in un settore strategico per la crescita della cooperativa. Più sicurezza per famiglie e imprese”

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Nella giornata di ieri, venerdì 10/04/2020, presso la sezione Protetti, un detenuto italiano, già resosi responsabile, in passato, di medesime condotte infrattive, avrebbe aggredito, senza alcun motivo, due appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria, dapprima l’agente di sezione, sbattendogli un cancello sulla mano e, successivamente, sferrando, una testata in pieno volto, ai danni di un vice ispettore del Corpo, intervenuto, unitamente ad altro personale in divisa, per frenare le intemperanze del suddetto recluso.

A seguito della suddetta aggressione, i malcapitati Poliziotti sarebbero stati costretti a raggiungere il Pronto Soccorso del nosocomio cittadino che, dopo i dovuti accertamenti del caso, li giudicava guaribili in 5 giorni, salvo complicazioni.

Il SiNAPPe, da tempo immemore, sta denunciando il peggioramento delle condizioni lavorative all’interno delle carceri regionali, le cui cause sono ben note a questa O.S., come le possibili soluzioni che abbiamo proposto al Provveditore Regionale, senza aver mai avuto alcun risolutivo riscontro ne’ formale, ne’ fattivo.

Riteniamo, infine, inaccettabile che l’Amministrazione non abbia ancora provveduto a dare seguito a quanto disposto dalla circolare GDAP 10/10/2018.0316870.U del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, ovvero l’immediato trasferimento dei detenuti responsabili di simili condotte infrattive, considerato che il detenuto in esame ha reiterato, più volte, tali comportamenti.

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Con il DPCM 8 marzo 2020 sono state eliminate le iniziali "zone rosse" e introdotte due nuove classificazioni che prendono in esame il tasso di contagio e vengono imposte tutta una serie di restrizioni diversificate per le due aree in esame.

In allegato è possibile scaricare i documenti che illustrano nel dettaglio cosa è possibile fare e cosa sia vietato all'interno della nuova "zona rossa" (Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, e Rimini,) e le misure che vengono invece adottate per il resto d'Italia e quindi valgono per Ferrara, Bologna, Forli Cesena e Ravenna. 

A seguire il Comunicato stampa della Regione Emilia Romagna e in allegato i documenti (DPCM 8 marzo e il documento di sintesi - sinottico - il documento per le aree in zona rossa, il documento per le aree a minor tasso di restrizioni.

Coronavirus in sintesi. Il Decreto del Governo, le misure in vigore in Emilia-Romagna: possibile spostarsi per motivi di lavoro e movimentare le merci. Ordinanza del presidente del presidente della Regione: sospesa l'attività di piscine, palestre, centri ricreativi e diurni in tutto il territorio regionale

Il presidente Bonaccini: "Bene i chiarimenti del Governo. La lotta al virus una priorità, la salute delle persone davanti a tutto". Le misure del provvedimento nazionale in vigore da oggi 8 marzo al 3 aprile. Nelle sole province di Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì-Cesena, nidi, scuole e Università sospesi fino al 15 marzo. SCHEDE CON TUTTE LE MISURE

Bologna 8 marzo 2020 – Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il nuovo Decreto sulle misure urgenti di contenimento del Coronavirus. L’atto deriva dalle indicazioni del Comitato tecnico scientifico ed è adottato d’intesa con i ministri competenti e sentite le Regioni.

Elimina le precedenti zone rosse, e cioè i Comuni focolaio dell’epidemia della Lombardia e del Veneto, e suddivide il Paese sostanzialmente in due aree.

La prima, per la quale sono previste misure più restrittive a causa della maggiore diffusione del virus, comprende la Lombardia e le province emiliano-romagnole di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Rimini, oltre a quelle di Pesaro e Urbino nelle Marche, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli in Piemonte e Padova, Treviso, Venezia in Veneto.

Altre misure di contenimento del contagio valgono invece su tutto il territorio nazionale, e quindi sulle altre province dell’Emilia-Romagna: Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena.

Le misure contenute nel decreto sono valide da oggi, 8 marzo, al prossimo 3 aprile.

Nelle province di Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì-Cesena, la sospensione di nidi, scuole e Università rimane invece in vigore fino al 15 marzo. 

Libertà di spostamento per lavoratori e merci

In merito a una delle misure più importanti, e cioè evitare gli spostamenti di persone nelle aree oggetto delle misure più stringenti, fra cui le cinque province emiliano-romagnole, limitandole a comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute, il Governo, durante una videoconferenza con le Regioni nel pomeriggio, ha chiarito in modo inequivocabile come non esistano restrizioni per la mobilità dei lavoratori e delle merci né all’interno del Paese né tra il nostro Paese e gli altri. Dunque, chi deve spostarsi per ragioni di lavoro, anche fra le province e all’interno di esse, lo possa fare. E’ quindi garantito il diritto a lavorare per chi è in buona salute, non presenta sintomi né debba rispettare il periodo di quarantena. Con l’avvertenza che si tratti sempre di spostamenti per ragioni di lavoro o di necessità.

Ordinanza regionale: sospesa attività piscine, palestre, centri ricreativi e centri diurni in tutta l’Emilia-Romagna

“Bene che il Governo abbia fatto chiarezza su un punto che da ieri sera aveva spinto tantissimi cittadini a chiederci se domattina avrebbero potuto o meno recarsi al lavoro, o imprenditori a porre lo stesso quesito relativo alle merci”, sottolinea il presidente della Regione, Stefano Bonaccini. “Sia chiaro- prosegue- che il primo impegno è contrastare la diffusione del virus e l’Emilia-Romagna è in prima linea in questo sforzo. A dimostrazione del fatto che non abbiamo alcuna intenzione di indebolire i provvedimenti del Governo, d’accordo con i sindaci dei territori esclusi dalle misure più restrittive, ho appena assunto un’ordinanza che estende la sospensione dell’attività di palestre, piscine, attività ricreative anche alle zone che il Governo aveva escluso e che quindi varranno in tutto il territorio regionale”. Con la stessa ordinanza, “metteremo in protezione quella parte della popolazione più fragile che oggi frequenta i nostri centri diurni: parliamo di persone non autosufficienti che trovano in questi servizi un supporto molto importante per sé e per le proprie famiglie, ma che in questo momento rappresentano un rischio troppo alto per la loro salute. Per questo, sospendiamo l’attività dei centri diurni in tutta l’Emilia-Romagna, chiedendo ai Comuni di rafforzare l’assistenza domiciliare. Come Regione, li sosterremo in questo sforzo”.

 

(In allegato, le misure in vigore in Emilia-Romagna)

 

Reggio Emilia 6 dicembre 2019 - La Digos della Questura di Reggio Emilia a seguito della denuncia di un giocatore della Reggio Audace coinvolto nella diffusione di un video, che lo ritraeva in atteggiamenti di intimità in un noto locale di Rubiera la notte tra domenica 17 e lunedì 18 novembre, ha svolto e terminato una intensa attività investigativa mirata all’individuazione dell’autore del video e della sua diffusione sul web.
Negli ultimi giorni sono stati sentiti diversi testimoni presenti all’interno del locale o in qualche modo coinvolti nella condivisione del video attraverso le piattaforme del web.


Le attività di indagine, sviluppate anche attraverso la collaborazione delle società gestrici dei principali social network esteri, hanno consentito di individuare e denunciare a piede libero alla Procura della Repubblica del Tribunale di Reggio Emilia due persone, uno residente in provincia di Reggio Emilia e l’altro nella Provincia di Ferrara ma domiciliato nella provincia reggiana, responsabili in concorso tra loro della realizzazione e della diffusione del predetto video.


Il reato di cui dovranno rispondere è contenuto nell'articolo 612 ter c.p., recentemente introdotto con il “Codice rosso” nel pacchetto di norme denominato “revenge porn”, che punisce chi realizza e diffonde, senza il consenso delle persone interessate, foto o filmati con scene specifiche di sesso.

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Dalla segreteria regionale del Sindacato nazionale Agenti di Polizia Penitenziaria:

"Non abbiamo fatto in tempo, questa mattina, a raccontare le drammatiche condizioni lavorative della Polizia Penitenziaria che, solo grazie ad una sovrannaturale dose di “cazzimma”, nonché infinità umanità e pazienza è riuscita, nella serata di ieri, ad arginare la follia animalesca di un detenuto, ricoverato presso l’Ospedale Civile di Bologna, dopo che costui aveva distrutto la stanza di sicurezza in cui si trovava, che ci è stato riferito di un altro evento critico, verificatosi stavolta presso la Casa Circondariale di Ferrara.

Siamo stufi di raccontare le tantissime sfuriate dei reclusi che, ormai, spadroneggiano nelle carceri italiane, grazie a scelte politiche che hanno reso inermi le Forze di Polizia che, piuttosto di correre il rischio di essere accusate di ogni amenità possibile, spesso per il solo motivo di aver risposto ed arginato un’aggressione fisica, finiscono la giornata lavorativa presso il pronto soccorso delle strutture ospedaliere cittadine.
E’ ORA DI DIRE BASTA!!!! NON E’ POSSIBILE RECARSI A LAVORO CON LA CERTEZZA CHE, PRIMA O POI, OGNUNO DI NOI SI TROVERA’ IN UNA SITUAZIONE DI SERVIZIO POTENZIALMENTE PREGIUDIZIEVOLE PER LA PROPRIA INTEGRITA’ FISICA!!!!
Tornando a quanto accaduto presso la CC di Ferrara, alle ore 17:00 circa di oggi, sembrerebbe che lo stesso carcerato responsabile dell’aggressione del giorno 14 u.s., di rientro dal locale docce, abbia preso ad inveire contro l’istituzione carcere ed il personale della Polizia Penitenziaria, con offese impronunciabili, per poi distruggere un tavolino in legno, con uno dei piedi del quale ed un pezzo di ceramica appuntito, si rivolgeva, minaccioso, al personale nel frattempo accorso dai posti di servizio limitrofi. Due poliziotti, nel tentativo di bloccare il carcerato di cui sopra, sarebbero stati colpiti al volto dallo stesso, finendo in ospedale per le cure necessarie a suturare le ferite.
Al momento non si hanno ancora notizie delle condizioni di salute dei due colleghi né dell’entità della prognosi loro riconosciuta.
Oltre alla sensazione di impotenza e rabbia infinita, questo Segretario Regionale non riesce a comprendere il motivo per cui l’indemoniato detenuto continui a permanere nel carcere di Ferrara, in deroga a quanto previsto dalla circolare GDAP 10/10/2018.0316870.U del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.

F.to Il Segretario Regionale
Gianluca Giliberti"

 

A seguire il comunicato del caso bolognese:

Carcere_Bologna.jpg

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Nella giornata di oggi, 14/10/2019, presso la sezione Nuovi Giunti, un detenuto con problemi psichiatrici avrebbe aggredito, senza alcun motivo, dall’interno della sua cella, un sovrintendente del corpo di Polizia Penitenziaria, con un pugno in pieno volto.

A seguito della suddetta aggressione, il malcapitato Poliziotto sarebbe stato costretto a raggiungere il Pronto Soccorso del nosocomio cittadino che, dopo i dovuti accertamenti del caso, lo giudicava guaribile in 5 giorni, salvo complicazioni. Sembrerebbe che il detenuto in questione già nei giorni scorsi avesse aggredito altri due Poliziotti Penitenziari, procurando ad entrambi lesioni guaribili in 5 giorni, salvo complicazioni.
Il SiNAPPe denuncia costantemente il peggioramento delle condizioni lavorative all’interno dei reparti detentivi, a causa, tra l’altro, del passaggio della gestione di simili detenuti dagli Ospedali Psichiatrici Giudiziaria ai Reparti di Osservazione Psichiatrica ed alle REMS, che non hanno adeguata capacità ricettiva, con la conseguenza che, oggi, le carceri italiane sono tutte in balia di soggetti psichiatrici che mettono quotidianamente a repentaglio l’ordine e la sicurezza interna degli Istituti di Pena e l’incolumità psicofisica di tutto il personale.


Crediamo che non sia più rinviabile una repentina inversione di rotta e presa di coscienza del problema da parte dell’Amministrazione Penitenziaria, sia a livello centrale che periferico, per adottare urgenti soluzioni organizzative affinché tali episodi non abbiano più a verificarsi.

Riteniamo, infine, sia indispensabile disporre il trasferimento del detenuto responsabile dei fatti descritti, ai sensi della circolare GDAP 10/10/2018.0316870.U del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.

F.to Il Segretario Regionale Gianluca Giliberti

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La cucina sperimentale e innovativa dell’ex concorrente di Masterchef Davide Aviano in uno show-cooking gratuito.

DOVE ABITA DESIGN - Via Silvan, 14 Ferrara
QUANDO venerdì 20 settembre – dalle 18:30 alle 19:00
IDEALE PER sperimentare culture gastronomiche diverse

Prosegue il tour di FoodAddiction in Store: tanti eventi dedicati alle bontà gastronomiche del bel paese, organizzati da iFood e Dissapore in collaborazione con Scavolini, che riapre le porte dei suoi showroom per accogliere tutti gli amanti della buona cucina. Show-cooking e degustazioni per esperienze culinarie indimenticabili, perfezionate dalle sapienti mani di food blogger, food coach e artigiani del cibo, per conoscere e apprendere tutti i segreti della cucina.

L’appuntamento
Tante novità in cucina venerdì 20 settembre con l’ex concorrente di Masterchef Davide Aviano che animerà l’inaugurazione del nuovo ABITA DESIGN con uno show-cooking gratuito e aperto al pubblico. A partire dalle ore 18.30, il foodblogger di Dissapore porterà in tavola la sua filosofia di cucina innovativa e sperimentale preparando due piatti legati alla tradizione asiatica: pasta di riso all’orientale con verdure e millefoglie di anatra con salsa di frutti rossi. Due ricette originali che esaltano la creatività e la bravura di Davide nel suo mondo, la cucina. Dopo aver contribuito attivamente alla preparazione dei piatti, il pubblico potrà assaggiare le prelibatezze create.

L’ospite speciale
Nasce nel 1980 a Varese, città in cui vive tuttora con la moglie, i due gatti e il cane. Si definisce una persona buona e caparbia, anche se a volte un po’ troppo ambiziosa. Ha sempre cucinato per gli amici e per sua moglie, Annalisa, per cui ha iniziato a ricercare piatti particolari che potessero soddisfare la vista e il palato.
La sua è una cucina innovativa e sperimentale che coniuga spesso culture gastronomiche diverse. La sua grande passione per la cucina lo porta a partecipare alla 7° edizione di Masterchef, dove ha potuto confrontarsi con un alto livello di cucina e con chef stellati. Dopo il programma televisivo, ha lavorato per noti Chef: Giorgio Locatelli e Antonino Cannavacciuolo. Oggi ha deciso di fare un salto di qualità con nuovi progetti, sempre in ambito culinario.

Il tema e la ricetta
Davide Aviano delizierà il pubblico presente all’evento con due proposte ispirate alla cucina asiatica. Un primo piatto ricco e gustoso di pasta di riso all’orientale. Per dare i giusti sapori alla portata, il foodblogger unirà alla pasta, colorate verdure di stagione tagliate a fiammifero e salsa di soia, decorando il tutto alla fine con sottili germogli di soia.
Come seconda portata, Davide Aviano preparerà una gustosa millefoglie di petto d’anatra. Questa carne pregiata preparata con una doppia cottura, sarà dapprima scottata in padella antiaderente con la pelle, senza l’aggiunta di grassi, e poi passata in forno avvolta in carta stagnola per conservare i sapori decisi e la morbidezza della carne. A conclusione dell’opera, i succulenti pezzi di carne saranno guarniti con una saporita salsa di frutti rossi, senape, salvia e caffè dando al tutto una forma rotonda come un classico tortino. Et voilà! Pronta per essere servita in tavola

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Polizia di Stato: denunciato a piede libero cittadino nigeriano per falsificazione, alterazione o soppressione del contenuto di comunicazioni informatiche o telematiche, autoriciclaggio e sostituzione di persona a seguito di truffa ai danni di un uomo residente a Ferrara.


Parma 30 agosto 2019 - Un cittadino nigeriano sfruttando la tecnica del cosiddetto “man in the middle” ha cercato di frodare un ignaro cittadino residente a Ferrara convinto di aver effettuato un bonifico ad un concessionario di automobili per acquistare un’autovettura.

Il meccanismo della frode informatica è semplice. L’hacker si introduce nello scambio di corrispondenza telematico tra una concessionaria ed un cliente. Dissimulando l’invio di una mail da parte della concessionaria, trasmette alla vittima una fattura contenente la somma necessaria per l’acquisto di un’automobile, indicando tuttavia coordinate bancarie diverse da quelle originali del mittente. Di conseguenza, la vittima ignara effettua regolarmente il pagamento e si accorge che qualcosa non quadra, quando i beneficiari reali rappresentano di non aver ricevuto il compenso pattuito.

È questo quanto verificatosi nella giornata di ieri quando la vittima si è recata a presentare denuncia alla Polizia di Stato. A seguito delle attività investigative condotte, ieri pomeriggio, personale della Polizia Postale ha segnalato la presenza di un cittadino extracomunitario che, trovandosi presso un istituto bancario della città, ha cercato di effettuare alcune operazioni a suo vantaggio. L’uomo, al cui iban era stata versata la somma dalla vittima, ha cercato di prelevare del denaro contante ed effettuare, senza riuscirvi, una serie di bonifici a terze persone.


Allertato il 113, in brevissimo tempo, i componenti della Volante hanno raggiunto l’Istituto di Credito e, dopo aver preso contatti con i dipendenti della banca, hanno appreso che un uomo di nazionalità africana era entrato all’interno della filiale e, dopo aver tentato di effettuare alcune operazioni senza riuscirvi, si era da poco allontanato a piedi. Gli agenti a questo punto hanno iniziato a perlustrare tutte le vie limitrofe all’Istituto di credito e sulla base delle descrizioni ricevute hanno individuato poco dopo il sospetto.
Immediatamente gli Agenti di Polizia, scesi dall’autovettura di servizio, hanno bloccato l’uomo. Nella circostanza è sopraggiunto anche il personale della Polizia Postale. Il soggetto fermato è stato accompagnato dalla Volante in Questura per essere sottoposto alla sua identificazione. Si tratta di un 31enne nigeriano incensurato.


Alla luce di quanto accertato e così come disposto dal Pubblico Ministero di turno, l’uomo è stato deferito all’A.G. in stato di libertà per i reati di falsificazione, alterazione o soppressione del contenuto di comunicazioni informatiche o telematiche, autoriciclaggio e sostituzione di persona.


Proteggersi contro questo tipo di cyber attacchi è abbastanza semplice. Se non si dispone di elevate conoscenze informatiche è sufficiente una telefonata. Quando si riceve una fattura o la riemissione della stessa, è sufficiente chiamare l’emittente per confermare i dati riportati prima di procedere al pagamento. Soprattutto è importante verificare i beneficiari, gli importi e le coordinate bancarie di destinazione. Per qualsiasi dubbio gli operatori della Polizia Postale sono sempre a disposizione per meglio indirizzare e guidare chi dovesse incappare in queste truffe informatiche. Ulteriori dettagli verranno forniti sulla pagina Facebook della Questura di Parma nello spazio appositamente dedicato chiamato “Sportello Virtuale”.

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