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 “Il benessere degli animali è a pieno titolo tra gli
obiettivi di una buona amministrazione, perché sono elemento importante
per la socializzazione e un aiuto per le persone, in particolare per
quelle più fragili, nell’alleviare stress, ansia, panico, come abbiamo
visto durante la pandemia, nei periodi di lockdown.  Anche su questo, a
Parma serve un deciso cambio di passo: presentiamo programma per fare di
parma una delle prime città con politica organica di convivenza uomo
animale”. Così Pietro Vignali, candidato sindaco civico all’incontro “Un
Comune amico degli animali” al quale sono intervenuti anche la deputata
Michela Vittoria Brambilla, presidente e fondatrice della Lega Italiana
Difesa Animali e Ambiente, Alberto Schianchi, veterinario e Stella
Piazza, presidente dell’Associazione “Parma riparte dagli animali”.
“Parma – aggiunge Michela Brambilla - sarà una città ancora più amica
degli animali con Pietro Vignali sindaco che ha già dimostrato di avere
veramente a cuore i diritti degli animali: un tema non di poco conto,
visto che circa la metà delle famiglie italiane, e quindi anche
parmigiane, ne ha uno. Il suo programma ha diversi punti importanti come
l’aiuto alle famiglie più bisognose che intendono adottare animali e il
rilancio del canile”.
Tra le priorità Vignali individua infatti “il canile, che era un
gioiello, è in uno stato di degrado. Deve essere rilanciato con
attrezzature sanitarie adeguate, servizi e medici veterinari
convenzionati reperibili, un sistema premiale per le adozioni, che
incentivate anche con la consegna, in base all’Isee, di mangime a prezzo
concordato, grazie a convenzioni con aziende di produzione locale”.
“E poi – prosegue - politiche mirate e stretta sinergia con associazioni
e mondo del volontariato, partendo da percorsi didattici nelle scuole:
così da far crescere negli adulti di domani la cultura di un corretto
approccio con gli animali. Perché non possiamo nasconderci che esiste il
fenomeno dell’abbandono e, per contrastarlo, pensiamo a una campagna di
microchip anche per i gatti, con i veterinari e all’uso di collari
geolocalizzati”.
“Vanno stimolati i comportamenti virtuosi dei proprietari di cani –
prosegue - per renderli sempre più consapevoli dei loro doveri, nel
rispetto della città e dei cittadini e far sì che diminuiscano incidenti
e cattive abitudini, come non raccogliere le deiezioni. Pensiamo a un
patentino finale che consenta agevolazioni a livello assicurativo. La
città dovrà essere dotata di adeguati punti ristoro per gli animali”.

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“Anche a Parma, due anni di pandemia hanno fatto
emergere i punti deboli della sanità: bisogna rafforzare la medicina di
territorio potenziando l’assistenza domiciliare, intervenendo sulle
liste d’attesa, valorizzando i medici di famiglia, sviluppando le
Comunità di quartiere, istituendo un fondo sanitario a supporto delle
persone meno tutelate. Anche se la Sanità è di competenza regionale, il
sindaco è la massima autorità sanitaria e ha delle responsabilità verso
la qualità dei servizi che ricevono i cittadini. Istituiremo un
assessorato alla Sanità”. Così Pietro Vignali, presentando il suo
manifesto della sanità con Fabrizio Pallini, medico chirurgo e capolista
nella lista civica di Vignali e Antonio Slawitz, presidente provinciale
Snami (Sindacato nazionale autonomo medici italiani) e Lee Bitton,
medico, già direttore Avis comunale.
“Parma – ha proseguito Vignali – dovrebbe essere maggiormente
considerata dalla Regione: ne è prova il fatto che due strutture
strategiche come Pronto Soccorso e Ospedale del Bambino si sono potute
realizzare grazie al contributo straordinario del Governo, la prima e di
imprenditori privati, la seconda”.
“Bisogna garantire percorsi assistenziali al passo con i tempi e
proporzionati ai bisogni della comunità. Per questo il sindaco può
esercitare un ruolo di coordinamento, ponendosi come intermediario tra
le Aziende Sanitarie e la medicina territoriale con attività di stimolo,
indirizzo e controllo – ha spiegato Vignali”.
Per il candidato sindaco è prioritario ridurre i tempi di risposta al
cittadino: “In primo luogo accorciare le liste d’attesa, coinvolgendo il
privato e il privato sociale e poi sviluppare e co-finanziare le
“Comunità di quartiere”, garantendo la continuità assistenziale su 12
ore, secondo un approccio multi-disciplinare. Il numero dei medici di
famiglia e pediatri di libera scelta va incrementato. Il nostro intento
è di valorizzare le professionalità e creare équipe di cura con
specialisti e medici di famiglia che devono essere sgravati dal peso
della eccessiva burocrazia. Sempre nell’ottica di ridurre i tempi di
risposta e alleggerire la pressione sul Pronto Soccorso intendiamo
potenziare l’assistenza domiciliare”.
“Gli anni della pandemia – ha aggiunto Fabrizio Pallini - hanno
allungato i tempi di intervento. Le persone si sono viste cancellare
visite, cure oncologiche e interventi chirurgici. Noi pensiamo a un
sistema per rimettere al centro la prevenzione primaria e l’educazione
sanitaria per aiutare i cittadini ad adottare corretti stili di vita,
con punti d’incontro nei quartieri, compresi quelli dedicati al sostegno
psicologico e di intercettazione del disagio. Una corretta
pianificazione è necessaria per non farsi trovare impreparati, come è
accaduto nel 2020”.

Pubblicato in Politica Parma
Martedì, 10 Maggio 2022 20:34

Fabio Fecci interviene sulla sicurezza urbana

“La sicurezza non è solo un problema di ordine
pubblico, ma anche di prevenzione, cura del decoro, occupazione degli
spazi con attività sociali, culturali e ricreative. E’ necessario
istituire un assessorato con unica delega alla Sicurezza Urbana
Integrata, Polizia Locale, Decoro Urbano e Legalità e costruire un
settore specifico, composto da esperti anche in ambito sociale,
urbanistico, della viabilità, del commercio. Più tecnologia e sistemi
intelligenti, anche capaci di dare l’allarme in caso di aggressioni”,
così Fabio Fecci, presidente dell’Associazione Sicurezza e Decoro per
Parma che sostiene Pietro Vignali candidato sindaco di Parma.
“La tecnologia - prosegue - è un grande alleato della sicurezza: le
telecamere di sorveglianza di oggi, senza un sistema di analisi video,
non sono un supporto valido delle Forze dell’Ordine, che devono avere
strumenti veloci per intervenire rapidamente”.
“I recenti fatti di cronaca – aggiunge Fecci – insegnano che serve
maggior tutela per le fasce deboli e le donne: con Vignali sindaco
verranno introdotte telecamere intelligenti e dispositivi per l’invio di
allarme in caso di aggressioni e sistemi di sicurezza anche a bordo dei
mezzi pubblici e dei taxi. È inoltre urgente un sistema di controllo
video nei parchi e nelle aree verdi, in cui vogliamo inserire anche
delle colonnine Sos. Vogliamo creare un sistema elettronico per la
prevenzione dei furti di bicicletta che, come sappiamo, sono all’ordine
del giorno in città.
“Infine – conclude Fecci - vogliamo contribuire, dal punto di vista
economico, a incrementare l’installazione di sistemi di allarme nelle
casa e accelerare l’inclusione dei sistemi di videosorveglianza dei
privati nel sistema generale comunale”.

Pubblicato in Cronaca Parma

“Quando la città è sicura, curata, piena di eventi e gli spazi sono occupati da attività e persone, è viva, vitale, produttiva e c’è meno insicurezza”. Così Pietro Vignali, candidato sindaco civico all’incontro con Ascom e Confesercenti, dove ha presentato il manifesto per il commercio.
 “Sicurezza e decoro sono i temi più sentiti, ripristinarli è la precondizione per la vita della comunità e dello sviluppo economico e commerciale della città – ha spiegato Vignali che ha aggiunto - servono i vigili di quartiere, nuclei dedicati per la sicurezza urbana, arredo urbano e pulizia di strade e marciapiedi, che oggi mancano”.
Centro storico e Oltretorrente, per il candidato sindaco, devono tornare a essere un grande centro commerciale e culturale all’aperto.  “Dobbiamo ripartire con un consorzio fra Comune, Ascom, Confesercenti e Camera di Commercio e ripristinare la figura del City Manager, che assieme ai sette centri commerciali naturali che avevamo istituito, dovrà coordinare tutte le politiche di sviluppo, come avviene nelle più vive città europee. Occorre anche investire su attrattori come turismo e grandi eventi”.
Secondo Vignali per rilanciare il centro è necessario risolvere il problema dell’accessibilità: “un nuovo piano parcheggi è una priorità, soprattutto nelle zone sud e ovest che sono scoperte, servono due ulteriori parcheggi scambiatori, in via della Villetta e in via San Leonardo e va potenziato il trasporto pubblico, ripristinando navette veloci dai parcheggi scambiatori per il centro, al posto di lenti autobus di linea come ora.
Siamo assolutamente contrari all’apertura dell’Area Verde perché, prima di mettere divieti ai cittadini, bisogna dare delle alternative e anche all’Area Blu perché, prima di inserirla, bisogna fare un nuovo piano parcheggi per il centro”.
Secondo Vignali le politiche commerciali devono essere subito ripensate: “servono attrattori commerciali per il centro e bisogna incentivare l’apertura o il rinnovamento di piccole e medie strutture di vendita, sia nel centro sia negli assi commerciali dei quartieri, usando la leva dell’abbattimento degli oneri di urbanizzazione. Vanno favoriti i dehor che sono un presidio di socialità, con l’abbattimento della tassa occupazione suolo pubblico. E devono essere completamente rigenerate alcune zone, in particolare la Ghiaia, via Verdi, via Garibaldi, via Bassa dei Magnani e gli assi commerciali dell’Oltretorrente e dei quartieri, in particolare del San Leonardo e del Pablo”.
Claudio Franchini, direttore di Ascom ha così commentato la presentazione del manifesto: “Mi fa piacere constatare che le proposte di Vignali rappresentano il 90-95% di quello che chiediamo da anni. In particolare, teniamo molto alla figura del City manager che era già stata istituita in passato: servono dei professionisti del settore per realizzare un nuovo progetto di centro storico. Bisogna concentrarsi sulla valorizzazione degli assi urbani della città e riportare le politiche e gli investimenti sulle vie commerciali per sostenere i negozi di vicinato, attraverso finanziamenti e politiche di sicurezza. Le grandi catene possono essere mantenute come aggreganti all’interno delle nostre vie commerciali, non come catalizzatori esterni. Servono manifestazioni ed eventi perché il nostro centro non può vivere senza un importante flusso turistico”.
D’accordo sulla proposta della figura del City Manager anche Antonio Vinci, direttore di Confesercenti che ha aggiunto: “Condividiamo il manifesto presentato da Vignali. Abbiamo sintetizzato in 10 punti principali le nostre richieste ai candidati sindaco e fra queste ci sono sicuramente gli incentivi per sviluppare le attività commerciali, anche grazie ad agevolazioni su tari e Cosap. Va supportata poi la neo imprenditorialità perché dobbiamo guardare al futuro dei nostri giovani. Infine non si può prescindere da politiche su sicurezza, decoro e accessibilità che chiediamo da tempo”.
Cristina Conti Parizzi, presidente di Impresa Donna Confesercenti ha sottolineato che: “Oggi Parma è buia, spenta e sporca, ci sono tante cose da rivedere anche per quanto riguarda gli eventi e il turismo, altrimenti le persone continueranno a non uscire.
Vanno migliorate la sicurezza e il decoro e in questo senso è evidente che è necessario rivedere il sistema di raccolta differenziata, perché così non funziona, non possiamo accogliere i nostri clienti in una discarica a cielo aperto”.

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A Parma un convegno dedicato alla cultura del vino e dell’olio

Si è tenuta nella Biblioteca Monastica dei Padri Benedettini della Chiesa di San Giovanni Evangelista a Parma il convegno dedicato alla Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio organizzato da AIS – Associazione Italiana Sommelier e moderato da Antonietta Mazzeo, sommelier AIS, editorialista affiliato alla stampa specializzata Arga/Unaga e tecnico esperto in oli d’oliva vergini ed extravergini.

L’evento, patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna e dal Comune di Parma, è stato introdotto da Annalisa Barison – Presidente AIS Emilia – che ha ricordato come il divulgare cultura rientri tra le mission dell’associazione, in particolare con progetti formativi rivolti alle nuove generazioni, e dall’Assessore al Turismo del Comune di Parma Cristiano Casa, che ha sottolineato come la città di Parma abbia una forte cultura enogastronomica e sia un territorio aperto a molteplici iniziative, realizzate anche grazie alla collaborazione con l’AIS.

Il convegno è entrato nel vivo con l’intervento di Antonio Iaderosa, ispettore e funzionario del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali MIPAAF. Tra le attività svolte dal ministero rientra la repressione delle frodi alimentari e la tutela della qualità dei prodotti, dal controllo delle etichettature, alle azioni contro le contraffazioni e l’italian sounding anche attraverso accordi con le principali piattaforme di commercio elettronico, tipo Ebay, Amazon, Alibaba, ecc... Stiamo vivendo un momento di grande evoluzione in ambito alimentare che vede l’introduzione di nuovi cibi come gli insetti e di un forte incremento dell’export nel comparto agroalimentare con un progressivo passaggio da un approccio di filiera ad un approccio sistemico.

Anna Maria Compiani, delegata AIS di Parma, ha parlato del progetto di ricerca sulla Malvasia di Candia che ha portato alla pubblicazione di un libro dal titolo “La Malvasia di Parma”, mentre il prof. Andrea Fabbri, agronomo e docente del Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università di Parma, ha illustrato il panorama delle proposte formative in Italia e all’estero specifico per lo studio delle olive e degli oli e ha spiegato che dalla ricerca sulle antiche varietà un tempo presenti in territorio parmense, oggi parzialmente reintrodotte, si può ottenere un olio di ottima qualità, che andrebbe valorizzato investendo maggiormente in questo settore dalle forti potenzialità ancora inespresse.

Il Consorzio per la tutela dei Vini dei Colli di Parma consta di 45 soci tra produttori e cantine, ha spiegato il Presidente Maurizio Dodi, con un’estensione di 500 ettari rispetto agli 8000 ettari dei vicini piacentini. Il parmense è una realtà produttiva molto limitata destinata a rimanere piccola a causa delle attuali leggi che impediscono l’ampliamento dei terreni impiegati per la viticoltura. Oltre alla Malvasia, nel parmense si coltiva il lambrusco Maestri, che rappresenta la migliore varietà di lambrusco sul territorio e molte aziende sono diventate biologiche con vigneti sempre più accoglienti, ideali per passeggiate e tempo libero, con cantine aperte e degustazioni in loco, che servono a far conoscere e apprezzare l'enogastronomia tipica del territorio.

Massimiliano Carpanese, proprietario di Parma Menù, ha raccontato l’esperienza dell’azienda di famiglia, da salumieri, a imprenditori della ristorazione, fino ad arrivare a produttori di un lambrusco Maestri fermo che ha ottenuto la Dop, di una birra realizzata con grani antichi e prossimamente anche di un olio extra vergine di oliva, all'interno di un progetto che include anche la produzione di olive in salamoia con il sale autoctono di Salsomaggiore Terme. Una testimonianza importante che dimostra come tradizione e innovazione siano i fattori su cui puntare per il futuro.

Infine i professori dell’Istituto Agrario di Parma Bocchialini - Gloria Fiorino, Andrea Anselmi e Mattia Toscani – hanno illustrato i progetti formativi per gli studenti realizzati in collaborazione con le associazioni e gli enti territoriali di riferimento, come i Consorzi, i Musei del Cibo e la stessa AIS, che hanno portato tra gli altri alla creazione dell’attività imprenditoriale Food Farm 4.0 e della linea di prodotti in vendita con il marchio “Bontà di Parma”.

Pubblicato in Economia Parma

SICUREZZA: VIGNALI, QUARTIERI ABBANDONATI CON NOI TORNERANNO DECORO, PRESIDIO TERRITORIO E LUOGHI SOCIALITA’

Presentato il Manifesto dell’Associazione “Sicurezza e Decoro per Parma” di fronte a tanti parmigiani

“Presidi delle forze dell’ordine nelle zone più critiche, nuclei dedicati sulla sicurezza urbana, vigili di quartiere, ma anche cura del decoro, progetti di rigenerazione urbana, eventi culturali diffusi nelle strade e laboratori familiari, centri giovanili e presidi di socialità”, sono le priorità che Pietro Vignali ha individuato per “dare serenità, qualità della vita e sicurezza a famiglie, giovani, donne, anziani e commercianti” e che ha esposto di fronte a una sala stracolma di parmigiani alla presentazione del Manifesto dell’Associazione “Sicurezza e Decoro per Parma”, insieme al sindaco di Noceto Fabio Fecci, all’ex comandante della Polizia Locale Sauro Fontanesi e all’ex dirigente di Digos e Squadra Volanti Massimo Bax.

“La sicurezza non è solo una questione di ordine pubblico ma la precondizione della qualità della vita e dello sviluppo di una città” ha proseguito Vignali che ha poi ricordato l’esperienza della Carta di Parma, firmata nella nostra città nel 2009 dall’allora Ministro dell’Interno Roberto Maroni e da sindaci di ogni colore politico che rivoluzionò completamente l’approccio alla sicurezza urbana dando più potere di intervento ai sindaci.

“Oggi Parma ha fatto molti passi indietro e interi quartieri come il Pablo, San Leonardo, l’Oltretorrente, ma anche porzioni di Centro Storico sono abbandonati a se stessi- E’ importante intervenire tempestivamente per ripristinare il decoro ogni qualvolta si assista ad episodi di inciviltà e microcriminalità, solo così i cittadini possono riappropriarsi degli spazi pubblici e vivere in un contesto protetto e sicuro”, ha concluso Vignali.

 “Occorre tornare ad una sicurezza di prossimità – ha aggiunto Fabio Fecci, rivendicando i risultati del suo impegno come assessore alla Sicurezza del Comune di Parma nell’amministrazione Vignali - . Durante gli anni della nostra amministrazione avevamo dato vita ad una serie di progetti importanti mettendo la sicurezza in primo piano. Avevamo costituito nuclei dedicati sulla sicurezza urbana, decoro, cinofilo e contro la violenza domestica alle donne e istituito volontari per la sicurezza nei parchi con convenzioni con associazioni di carabinieri e polizia in pensione. Le proposte che avanziamo sono concrete e realizzabili e sappiamo metterle in pratica”.

“Ci vuole un tavolo permanente che ascolti le segnalazioni dei cittadini e dia risposte in materia di sicurezza”, ha spiegato Massimo Bax, mentre Sauro Fontanesi ha concluso che “l’amministrazione uscente non aveva certamente tra le priorità la sicurezza”.

Pubblicato in Politica Parma

In merito alle nuove regole presentate dall’assessore Casa per l’esercizio delle attività artigianali e commerciali, l’associazione “L’Oltretorrente rinasce” esprime grande perplessità per questa serie di proposte rese note al termine del mandato della Giunta, quando bisognerebbe fare un bilancio sulle tante promesse disattese invece che ipotizzare nuovi fantomatici regolamenti per il futuro.

Dopo 10 anni di completo disinteresse da parte dell’amministrazione, il nostro quartiere versa in uno stato di abbandono e desolazione ormai irreversibili, frutto della mancanza di politiche di assistenza ai cittadini e ai negozianti. Lo dimostra la drammatica desertificazione commerciale di aree come piazza Giacomo Matteotti, via Don Giovanni Bosco, via Padre Lino, piazza Guido Picelli, borgo Pietro Cocconi, borgo Fiore, via Galaverna, piazzale Inzani, piazza Filippo Corridoni, va Imbriani.

L’intera area, già completamente riqualificata e pulita ai tempi di Pietro Vignali che l’aveva resa il fiore all’occhiello della città, in questi 10 anni è tornata ad essere teatro di degrado, spaccio, bivacco, frequentazioni moleste, largo uso di alcolici a tutte le ore nei market etnici di natura ambigua; sono decine le serrande abbassate e i negozi sfitti; sono scomparse le realtà artigianali tipiche del territorio, i caffè letterari e le botteghe storiche; i rifiuti si accumulano costantemente ai lati della strada, lungo i marciapiedi e davanti alle abitazioni. Un’intollerabile situazione generalizzata ed estesa ormai in tutto l’Oltretorrente.

I temi urgenti di cui il Sindaco e l’assessore avrebbero dovuto occuparsi riguardano l’introduzione di presidi nelle strade (e non negli uffici) nei punti cruciali, con nuclei dedicati alla sicurezza urbana e allo spaccio e nuovi vigili di quartiere, figure già inserite proprio da Pietro Vignali e poi sistematicamente abbandonate per disinteresse e dilettantismo. Inoltre occorre sviluppare centri commerciali naturali con l’istituzione di un city manager e riorganizzare totalmente la raccolta dei rifiuti.

Pubblicato in Cronaca Parma
Martedì, 19 Aprile 2022 12:03

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“Un nuovo centro socioculturale, riqualificazione delle vie del quartiere, vigili di quartiere e cura del verde”

Nella serata di ieri – presso il locale Pro Parma – si è tenuto un affollato incontro pubblico con Pietro Vignali organizzato dall’associazione Impegno sociale per il San Leonardo e Cortile San Martino.

“In questi ultimi 10 anni, ha dichiarato Vignali,  i quartieri San Leonardo e Cortile San Martino hanno perso la propria identità storica e stanno vivendo una crisi acuta dovuta ai fenomeni di degrado e insicurezza. I quartieri stati lasciati soli e abbandonati. Lo spaccio è diffuso,  i parchi (il Parco Nord, parco dei vecchi mulini, il parco dei vetrai ) sono in uno stato di degrado e poco curati e le attività commercianti in crisi. In questi ultimi anni si sono fatti molti passi indietro come ad esempio la scelta di eliminare le postazioni dei vigili di quartiere che da Sindaco avevo realizzato in via Trento. Serve ripartire da presidi fissi di vigili nelle strade, spazzini di quartiere, rivedere il sistema di raccolta rifiuti, potenziare la pulizia delle strade e marciapiedi, l’illuminazione e una maggior cura e telecamere nei parchi che vanno presidiati da volontari della sicurezza attraverso convenzioni con le associazioni di appartenenti alle forze dell’ordine in pensione come avevo già fatto per il Parco Ducale. Serve un nuovo patto di sviluppo e rilancio del San Leonardo e Cortile San Martino , quartieri che rappresentano la porta d’ingresso alla città. Bisogna realizzare un centro socioculturale e aggregativo polifunzionale che possa rappresentare il simbolo di questo rilancio e il centro del quartiere  che potrebbe essere realizzato nella zona della ex Bormioli oltre a un parco dello sport e a una casa della salute. Inoltre occorre promuovere una no tax area per agevolare le attività commerciali nelle zone a rischio degrado, avviare progetti di rigenerazione delle vie principali  a partire da via Trento, via San Leonardo e via Palermo completando i piani di riqualificazione avviati anni fa. Via Europa come strada d’accesso alla città, ha concluso Vignali, dovrebbe diventare un moderno e curato viale alberato con una nuova pista ciclopedonale.

Pubblicato in Cronaca Parma

AGENZIA PER IL TURISMO, GRANDI FORMAT CULTURALI, ENOGASTRONOMICI E SPORTIVI, SOCIETA’ MISTA PUBBLICO PRIVATA PER PROMOZIONE BRAND PARMA E PER GESTIONE E COORDINAMENTO POLI CONGRESSUALI

Si è svolto ieri sera al ristorante Rosa Croce dell'Hotel Verdi l’incontro di Pietro Vignali con Federalberghi, gruppo degli albergatori di Ascom Confcommercio di Parma.

Un piano strategico per il turismo e l’attrattività della città. Spiega Pietro Vignali: Mantenimento di un centro fieristico di livello internazionale. Avevo inaugurato da Sindaco la complanare che ha salvato Cibus. Era già previsto il raddoppio e il collegamento diretto con il casello. In 10 anni siamo rimasti fermi e abbiamo perso fiere importanti come quella della meccanica. Ora bisogna collegare meglio Fiere e Aeroporto alla città. Necessità di contenitori congressuali e loro coordinamento. Durante il mio mandato avevo realizzato la sala congressi ipogea. Bisognerà istituire una società mista pubblico privata per la promozione del Brand Parma e il coordinamento e promozione delle strutture congressuali e degli eventi. L’ufficio IAT non funziona. Va ridisegnata tutta l’informazione turistica. Serve ripartire da grandi format culturali. La storica mostra del Correggio aveva portato a Parma 453.000 visitatori. In questi 10 anni non si sono registrate iniziative culturali in grado di raggiungere forse per stare ottimisti i 50.000 visitatori. Il Festival Verdi che avevo inaugurato con il nuovo format durante tutto il mese di ottobre con tanti eventi collaterali aveva dato un indotto alla città di 12 milioni di euro in termini di turismo. Per il futuro va esteso a più mesi all’anno. Darebbe uno slancio a tutta la città straordinario. Gli spazi museali vanno messi in rete e gestiti in modo coordinato a partire dal Palazzo del Governatore che avevo realizzato proprio per farlo diventare il polo di un sistema museale. Servono poi grandi eventi sportivi ed enogastronomici. I 330 eventi di Parma capitale europea dello Sport ci aveva portato ad essere la città più attrattiva d’Itali e sul podio delle città sportive. La fondazione sportiva è debole e va ripensata. Parma da 10 anni è esclusa dal circuito degli eventi culturali per giovani perché non si è ripensato ad un moderno Palaeventi. Con EFSA abbiamo portato a Parma un pezzo di Europa. Ora Parma deve diventare una città europea realizzando attorno all’EFSA la Cittadella del Cibo nei padiglioni ex Fiera al Parco Ducale e un Museo Sul Design del Food di livello internazionale. Infine se Parma vuole essere una città in grado di attirare turisti deve per prima cosa essere accogliente, sicura e pulita per i visitatori (a partire dai monumenti e dai parchi). Manca un punto informativo alle due porte della città in Stazione e al casello autostradale, un hub per i pullman turistici, la segnaletica turistica è carente e i collegamenti aerei sono scarsi. Occorre eliminare, ha concluso Vignali, il degrado nella stazione ferroviaria perché è il primo luogo di Parma che vede un turista arrivato in treno e riqualificare via Verdi come porta della città. A questo tema si aggiunge la pecca della mancanza di una fermata dell’ Alta Velocità oggi così sponsorizzata a Reggio da parte della Regione.

 

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