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Proseguono con il nuovo anno i servizi di controllo del territorio da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Parma, in particolare per prevenire e reprimere i reati predatori, contrastare lo spaccio di sostanza stupefacente e verificare la corretta applicazione della normativa anti Covid-19.  

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Un uomo, di nazionalità nigeriana classe '76, sotto l'effetto dell'alcol e palesemente irritato, ha colito con violenza la moglie, classe '82, con il proprio smartphone causandole una ferita al capo con copiosa fuoriuscita di sangue,

La donna, oltre a essere spaventata era anche preoccupata del fatto che i 3 figli, tutti molto piccoli, avevano assistito alla scena.
Gli agenti, giunti sul luogo, hanno accertato che l'uomo era ancora sporco di sangue e i figli particolarmente spaventati al punto che uno di essi ha preso per mano una delle agenti per farle notare il sangue e la mamma colpita.


Alla luce di quanto emerso, l'uomo, non nuovo a questi comportamenti, è stato arrestato per lesioni aggravate.
Oggi il processo è stato rinviato per richiesta termini a difesa, nelle more il giudice ha applicato la misura dell'allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento alla persona offesa.

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I carabinieri del norm della compagnia di Parma hanno arrestato per resistenza un cittadino nigeriano classe 86

Ieri nel primo pomeriggio,nel tentativo di sottrarsi al controllo dei militari, alla vista della vettura con i colori delll'arma,  si allontanava precipitosamente fuori dall’automobile dov’era passeggero e si dava alla fuga.
Prontamente inseguito da militari veniva raggiunto dopo breve inseguimento a piedi. Al momento del fermo ha tentato di sottrarsi dalla presa dei militari scalciando e spintonando con veemenza. 
Trattenuto ieri presso le camere di sicurezza in attesa del rito del direttissima, è stato sottoposto alla misura di obbligo di presentazione quotidiana alla p.g. e condannato con rito abbreviato ad 1 anno.

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I Carabinieri del Norm di Parma hanno dato esecuzione ad un'ordinanza del Gip di Parma del 05.09.2019 di applicazione della misura cautelare della custodia nei confronti di un soggetto nigeriano:
- Boniface Kennedy, nato in Nigeria il 13.03.1986, domiciliato in Parma
gravemente indiziato del reato di cessione continuata di cocaina, venduta ad una pluralità di soggetti in un arco temporale che va dal gennaio 2018 sino a maggio 2019.
In particolare, le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Parma (PM Arienti), hanno permesso di accertare una mole di spaccio pari a circa 575 dosi di cocaina per un valore economico stimato in circa 28.000,00 euro.


Lo spunto investigativo che ha dato avvio all’indagine trae origine dai servizi di controllo del territorio che avevano fatto constatare un’intensa attività di spaccio nei pressi del “Barilla Center” ad opera di un cittadino nigeriano.
L’attività investigativa ha permesso di identificare 10 assuntori, soggetti per lo più giovani, i quali hanno riferito, nel dettaglio, i tempi e i modi con cui, nel corso degli anni, avevano acquistato la droga, indicando periodi, quantità e somme pagate per le illecite vendite ed altresì riconoscevano il loro pusher, soprannominato “Tyson” tra le fotografie che sono state loro mostrate.


Le dichiarazione rese dagli acquirenti dello stupefacente sono state ritenute credibili in primo luogo, in quanto tutte connotate da precisione nella descrizione delle modalità degli accordi, della consegna dello stupefacente, dell’entità del prezzo pagato e del quantitativo ceduto nelle diverse occasioni. Le dichiarazioni accusatorie sono state rese da soggetti privi di legami tra loro, nonché privi di ragioni di astio, o, comunque di contrasto con l’indagato ed anche per tale ragione sono state ritenute quindi attendibili dal GIP che ha emesso la misura.


In particolare, condividendo in pieno l’impostazione della Procura di Parma, il Giudice ha ritenuto che nella fattispecie, pur a fronte di singole cessioni per piccoli quantitativi di droga, il modus operandi dimostrasse che l’indagato avesse a disposizione quantitativi molto consistenti, come dimostrato dalla ricostruzione effettuata in base alle testimonianze degli acquirenti escussi.
La ripetitività delle cessioni di stupefacenti, il numero consistente di clienti, le modalità di svolgimento dell’attività illecita, sono tutti elementi che denotano una costante disponibilità di quantitativi rilevanti di droga tali da risultare idonei allo spaccio di cocaina su vasta scala, mediante la movimentazione costante dello stupefacente per importi rilevanti. E’ stato altresì considerata la circostanza che l’indagato non svolga alcuna attività lavorativa, per cui la cessione di sostanza stupefacente risulta essere l’unica forma di sostentamento dello stesso.


Ciò ha consentito di ritenere sussistenti, a carico dell’indagato, sia i gravi indizi di colpevolezza sia l'attualità delle esigenza cautelare.
Anche questa indagine –portata pazientemente avanti dai CC su delega della Procura- testimonia dell’impegno costante dell’apparato inquirente teso a fronteggiare l’attività di spaccio effettuata nel territorio di Parma.

 

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Perquisita un’abitazione in zona ospedale: un altro spacciatore nigeriano arrestato dalla polizia di stato

Parma 14 agosto 2019 - : quello che fino ad alcuni mesi prima era un immobile tranquillo e ben frequentato, secondo la segnalazione di alcuni residenti del quartiere ospedale, era diventato un porto di mare con un continuo via vai di persone mai viste prima.


L’attività di monitoraggio condotta dagli investigatori della Squadra Mobile, ha consentito di riscontrare che effettivamente, presso l’immobile oggetto della segnalazione, vi era un frequente via vai di giovani extracomunitari e di uno in particolare, che veniva identificato in OVESUOR Joseph nigeriano classe ’89, gravato da piccoli precedenti, ricorrente contro il diniego al riconoscimento dello status di rifugiato decretato dalla Commissione territoriale.


Si accertava, inoltre, che l’uomo, da alcuni mesi, era ospite di una coppia di cittadini ghanesi, dimoranti presso un appartamento dell’immobile indicato che occupavano con regolare contratto di affitto.
Il monitoraggio degli spostamenti e degli incontri dell’uomo ha consentito di identificare alcuni suoi clienti che, sentiti dagli agenti dell’antidroga, hanno riferito che, almeno da novembre dello scorso anno, si rifornivano da lui di cocaina. Gli incontri per gli scambi, organizzati telefonicamente, avvenivano nei pressi di via Volturno, lungo via dei Mille o in via Emilia Ovest.


Nella mattinata di ieri, gli agenti della sezione Antidroga, si sono presentati presso l’appartamento per procedere a perquisizione e, una volta avuto accesso alla stanza occupata dallo spacciatore e qualificatisi, questi si è scagliato contro di loro per guadagnarsi la fuga. Vistosi, però, bloccato, OVESUOR si è lanciato verso un bicchiere che era posto vicino al suo letto con il chiaro intento di far sparire qualcosa che vi era custodito e, nel momento in cui gli agenti hanno cercato di fermarlo, ha iniziato a colpirli violentemente.


Gli agenti sono, tuttavia, riusciti ad arginare la sua azione violenta e lo hanno bloccato ed ammanettato, potendo, dunque, procedere alla perquisizione.


Nel bicchiere che l’uomo stava cercando di nascondere, sono state rinvenute 10 dosi di cocaina già pronte per la cessione, per un peso complessivo di circa 9,00 gr. e nel prosieguo, sono stati rinvenuti 2 bilancini di precisione, circa 400 gr. di sostanza da taglio, del materiale per il confezionamento delle dosi e del denaro contante in banconote da 5, 10 e 20 € per un ammontare complessivo di € 385,00.


OVESUOR Joseph veniva tratto in arresto per resistenza a PU e per spaccio di sostanze stupefacenti e, su disposizione del PM di Turno dr. Andrea BIANCHI, veniva trattenuto presso le camere di sicurezza di Borgo della Posta in attesa del giudizio direttissimo che si celebrerà nella mattinata di oggi.

 

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Venerdì, 07 Giugno 2019 16:44

Un nigeriano che di certo non molla la presa.

21 anni, con la richiesta di asilo scaduta, torna alla ribalta dei riflettori dopo pochi giorni. È sempre lui quello del morso micidiale, condannato ai domiciliari, arrestato lo scorso 5 giugno per evasione che ancora una volta controllato dai carabinieri è stato nuovamente trovato fuori dal proprio domicilio senza una giustificazione.

È sempre lui quello che si era reso protagonista di una minaccia nei confronti dell'autista di un autobus e aveva aggredito i carabinieri arrivati in soccorso. In quel caso era stato denunciato per resistenza a p.u. e interruzione di pubblico servizio.

Sembra che le violazioni siano il suo pane quotidiano, rispetto per le istituzioni zero.

Attendiamo esito della direttissima odierna, è stato nuovamente arrestato per evasione e speriamo che questa volta abbia un esito differente

Pubblicato in Cronaca Parma
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