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Nei giorni scorsi, nell'ambito dei dispositivi di vigilanza finalizzati al controllo economico del territorio, i finanzieri del comando provinciale di piacenza hanno tratto in arresto ad alseno (pc) R. B., 55enne piacentino, per produzione e possesso di sostanze stupefacenti.

L'uomo, seguito da tempo dai militari della sezione mobile del nucleo di polizia tributaria, aveva trasformato il giardino e i locali della propria abitazione in una serra per la coltivazione di marijuana.

Alcune stanze e la cantina dell'immobile venivano utilizzati per l'essicazione delle piante attraverso la creazione di pareti in cartongesso, rivestite con materiale isolante del tipo polistirolo (in fogli), nel cui interno era allestito un idoneo sistema illuminante e riscaldante, con tubi di aereazione collegati all'esterno e relativo termoigrometro per la misurazione della temperatura ed umidità dell'aria.

La perquisizione domiciliare ha consentito di rinvenire e sequestrare 18 piante di marijuana, alte tra i 2,5 e 3,5 metri, in avanzato stato di infiorescenza, piantumate sia nel terreno che in vasi, nonche' 21 arbusti privi delle foglie in fase di essicazione.

Le piante avrebbero consentito una produzione di un cospicuo quantitativo di sostanza stupefacente che, immessa sul mercato, avrebbe fruttato circa 35.000 euro.

Al termine delle operazioni R.B. e' stato posto agli arresti domiciliari su disposizione della locale autorita' giudiziaria per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

Processato per direttissima, l'uomo ha patteggiato una pena di 10 mesi e 20 giorni.

Pubblicato in Cronaca Piacenza
Sabato, 28 Dicembre 2013 17:45

Parma, controlli antidroga. Tre arresti

Sono stati tre gli arresti scaturiti da una serie di controlli antidroga messi in atto nel Parmense, nel periodo compreso tra la sera della vigilia di Natale e il giorno Santo Stefano. In tutti e tre i casi è stato disposto il processo per direttissima: sull’Asolana i carabinieri di Colorno hanno fermato un’auto con tre giovani a bordo, che alla vista dei militari hanno manifestato un evidente nervosismo, uno di loro aveva addosso 45 grammi di hashish.

I militari lo hanno dovuto trattenere in stato di fermo, si tratta di un giovane albanese, il quale prima che iniziasse il processo per direttissima ha chiesto al Pm Antonella de Stefano di patteggiare la pena, che è stata di due anni e 8 mesi con il beneficio della sospensione condizionale. Quasi contemporaneamente la Guardia di Finanza ha bloccato un pusher di nazionalità nigeriana, a Botteghino stava cedendo delle dosi di cocaina a degli acquirenti. Dopo averlo arrestato, i militari delle Fiamme Gialle hanno perquisito anche la sua abitazione in città, in casa aveva sostanze che servono per tagliare la droga. In questo caso il processo per direttissima è iniziato, ma la prossima udienza si terrà il 10 gennaio per dare il tempo che vengano compiuti degli accertamenti tecnici. Il terzo episodio è avvenuto a Monchio delle Corti, dove i carabinieri sono intervenuti perché fonti confidenziali avevano riferito della presenza di uno spacciatore. In un locale è stato fermato un 38enne dello stesso comune, vicino a lui è stato trovato un pacchetto di caramelle con alcune dosi di coca all’interno, ma niente provava che fosse suo. I carabinieri voluto perquisire anche la sua auto che era all’esterno, e nel baule hanno trovato  22 grammi di cocaina. In questo caso la pena è stata di 10 mesi con la sospensione condizionale. 

Pubblicato in Cronaca Emilia
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