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Domenica, 17 Aprile 2016 08:39

Vinitaly 2016: il bilancio dell'Emilia Romagna

Molti gli aspetti positivi, ne parlano Presidente e Direttore di Enoteca Regionale. «Sono molti gli aspetti positivi che abbiamo riscontrato in questo 50esimo Vinitaly.

Quello che però ci preme sottolineare particolarmente è la grande affluenza che abbiamo riscontrato, nonostante la nuova politica di accesso all'evento stabilita da Verona Fiere. Mentre prima si poteva pensare che il Padiglione 1 Emilia Romagna fosse frequentato, oltre che per il business, per la grande accoglienza e l'ospitalità, che certo non sono mancate, quest'anno abbiamo avuto la conferma che è alto l'interesse per i nostri vini anche da parte degli addetti al settore che per tutte e 4 le giornate hanno affollato il Padiglione 1. Conferma che ci è arrivata anche dai 200 produttori presenti, tutti unanimi a sottolineare il successo ottenuto», commenta a caldo Pierluigi Sciolette, Presidente di Enoteca Regionale, in chiusura della manifestazione italiana fra le più importanti a livello internazionale per il settore vino. «L'Emilia Romagna è una delle poche regioni italiane ad avere all'interno del Vinitaly un'identità e un'idea di insieme. Riusciamo ad avere sotto uno stesso "tetto" piccole, medie e grandi imprese, gruppi privati e cooperative: siamo una regione che fa sistema e, insieme, raggiungiamo traguardi importanti».

Conclude Sciolette: «Nell'organizzazione abbiamo avuto attenzione per il territorio, il vino e il food nel suo insieme, attraverso lo slogan della "via Emilia, dal 187 A.C. un viaggio nel buon gusto" che accompagna e unisce tutte le entità enogastronomiche, e non solo, della nostra regione, da Rimini a Piacenza, passando per il ferrarese».

Per dare la dimensione del successo, ma anche del grande lavoro che prende vita all'interno del Padiglione 1, il Direttore di Enoteca Regionale, Ambrogio Manzi, racconta: «è una macchina organizzativa importante quella del nostro Vinitaly, con 500 vini nei 7 banchi d'assaggio, tante iniziative in programma nei vari stand nell'area eventi (tra le quali la presentazione dall'App "Via Emilia Wine & Food", con l'intervento dell'Assessore regionale all'Agricoltura Simona Caselli), moltissime le degustazioni tutte fatte in modo professionale con un'attenzione minuziosa anche ai dettagli, come la fornitura di ghiaccio (in 4 giorni ne sono stati distribuiti circa 40 quintali!), di spumantiere personalizzate, bicchieri sempre perfetti. L'Emilia Romagna è l'unica a dare l'opportunità agli espositori di fare incontri di lavoro all'interno del proprio ristorante (che "sfornava" circa 350 coperti al giorno)».

Prosegue Manzi: «C'è un grande lavoro già prima dell'apertura della fiera: abbiamo 1000 persone da gestire tra addetti ai lavori e aziende, 30 persone dedicate ai 15.000 bicchieri, 40 persone dedicate al ristorante, 20 sommelier addetti alle degustazione e ai banchi d'assaggio, oltre a quelli presenti nelle singole aziende, un ufficio comunicazione dedicato al Vinitaly composta da 10 persone tra giornalisti, blogger, operatori TV, un ufficio segreteria permanente di 6 persone. Numeri che sottolineano la complessità di questo grande evento»
(fonte Regione Emilia Romagna - enoteca emilia romagna)

Dal 10 al 13 aprile i vini dell'Emilia-Romagna saranno protagonisti al Vinitaly di Verona. Tra le novità che verranno presentate la nuova App "Via Emilia Wine & Food". Caselli: "Un settore dinamico che si sta riposizionando verso la fascia alta del mercato". Sciolette: "Attraverso il vino valorizzare le eccellenze di un territorio". Dal 2012 al 2015 oltre 100 milioni di risorse per il settore. Nel 2016: 7 milioni per gli investimenti in cantina. In arrivo 6 milioni per la promozione extra Ue.

Bologna, 1 aprile 2016

Dal 10 al 13 aprile i vini dell'Emilia-Romagna saranno protagonisti al Vinitaly di Verona, con 200 tra aziende produttrici e consorzi; 500 etichette e sette banchi d'assaggio; un ristorante con un menù fortemente legato al territorio, in cui sarà protagonista la pasta fresca artigianale; 40 tra cuochi e camerieri; 15 sommelier e oltre 15 mila calici. Il tutto negli oltre 4mila metri quadrati del Padiglione 1 gestito dall'Enoteca regionale dell'Emilia-Romagna. Un percorso nel gusto, lungo il filo conduttore della Via Emilia, che è stato presentato ieri a Bologna. "Il vino rappresenta una voce fondamentale del nostro agroalimentare – ha spiegato l'assessore regionale all'agricoltura Simona Caselli - e nel 2016 abbiamo messo a disposizione 7 milioni di euro per gli investimenti e l'innovazione in cantina, raddoppiando le risorse dell'anno precedente. Siamo di fronte a un settore dinamico, che si sta riposizionando sempre più nella fascia alta del mercato. E' un trend positivo che va sostenuto. Tra il 2012 e il 2015 il settore ha potuto contare su 100 milioni di euro". Tra le novità che verranno presentate al Vinitaly, Caselli, ha anticipato la nuova App "Via Emilia Wine & Food" che offrirà un panorama completo dei vini, dei prodotti Dop e Igp, degli eventi e dei pacchetti vacanze, "integrando l'offerta enogostronomica e turistica". Un abbinamento quello tra cantine, prodotti tipici, agricoltura e paesaggio che rappresenta anche per il presidente dell'Enoteca regionale dell'Emilia-Romagna la strada da percorrere. "Stiamo lavorando con la Regione – ha detto Pierluigi Sciolette - per una promozione turistica unitaria, per mettere a sistema e valorizzare tutte le eccellenze della nostra straordinaria regione, di cui il vino è l'ambasciatore. Seguendo il percorso della via Emilia il territorio emiliano romagnolo è, infatti, connotato da alcuni vitigni trainanti: Albana e Sangiovese per la Romagna, Pignoletto per il bolognese, Fortana per il ferrarese, Lambrusco per il modenese e il reggiano, Malvasia per il piacentino e il parmense, Gutturnio per il piacentino".

Con una nuova App, alla scoperta del vino e del territorio emiliano-romagnolo

Ad aiutare i visitatori attesi al Padiglione 1, Enoteca Regionale ha realizzato una nuova web App in italiano e inglese, che permetterà di approfondire l'esperienza dei banchi d'assaggio, scoprendo cantine e vini.
Questa web App sarà raggiungibile tramite un "bottone" dall'App "Via Emilia Wine & Food" di Apt Servizi Emilia Romagna, gestita in collaborazione con gli assessorati regionali Agricoltura e Turismo in collaborazione con l' Associazione Italiana Sommelier Emilia e Romagna e Unioncamere. L'App "Via Emilia Wine & Food" scaricabile gratuitamente da Apple Store e da Google Play, sarà presentata ufficialmente domenica 10 aprile all'interno dell'area eventi del Padiglione 1.
Come ha spiegato il direttore di Enoteca Ambrogio Manzi l'intero Padiglione 1 sarà trasformata in un' unica grande "In Cantina", dal nome del ristorante, enoteca, wine-bar che Enoteca Regionale ha a Francoforte. Un innovativo format di comunicazione per i prodotti dell'Emilia Romagna, che dopo alcuni anni di "rodaggio" sul mercato tedesco è ora pronto per essere esportato in Europa e oltre Oceano. Oltre al ristorante e ai banchi assaggio il Padiglione ospiterà eventi, degustazioni, incontri, workshop.

Diminuiscono le esportazioni di sfuso, aumentano quelle di vino in bottiglia

La Regione spinge su investimenti e promozione. Nel 2016 le risorse messe a disposizione per l'innovazione nelle cantine ammontano a circa 7 milioni, quasi il doppio del 2015. E sono in arrivo ulteriori 6 milioni per la promozione extra Ue, grazie alle risorse dell'Ocm Vino (il 17 marzo è stato approvato il decreto in Conferenza Stao/Regioni e il riparto è atteso a breve). In media ogni anno il comparto in Emilia-Romagna può contare su circa 25 milioni di euro per interventi sulla promozione, la ristrutturazione e conversione di vigneti, gli investimenti in cantina e le assicurazioni.
Tra il 2005 e il 2015 l'export di vino emiliano-romagnolo è cresciuto dell'80%. Il calo dell'11% verificatosi nel 2015 va letto come l'effetto di alcuni fattori concomitanti (la crisi del mercato russo, la diminuzione dei consumi in Germania, il pressing competitivo della Spagna sull'export di vino sfuso), ma anche come il segnale di un progressivo riposizionamento qualitativo dei vini emiliano-romagnoli. Una conferma in questa direzione - ha spiegato Claudio Pasini, segretario generale di UnionCamere - viene anche dall'aumento del numero di piccole e medie imprese esportatrici (+50% dal 2008) un dato importante in un settore tradizionalmente molto concentrato su pochi grandi gruppi. Confermano il trend anche alcuni dati di Nomisma. Tra il 2012 e il 2015 il peso dello sfuso sul valore complessivo delle esportazioni di vini emiliano-romagnoli è sceso dal 47% al 38%; tra il 2015 e il 2014 l'export in Germania e Francia, principali importatori di vino sfuso è diminuito del 20 e del 29%, mentre di contro è in atto una forte crescita delle esportazioni di vino imbottigliato verso gli Stati Uniti (+40%), Canada (+10%), Gran Bretagna (16%) e Giappone (+3%). Oggi il mercato extra Ue assorbe il 48% delle esportazioni emiliano-romagnole; dieci anni fa appena il 32%.

Il calendario completo con i dettagli di ogni appuntamento (degustazioni, tavole rotonde, seminari...) sarà pubblicato sul sito www.enotecaemiliaromagna.it/it . Sui canali social, Facebook (Enoteca Regionale Emilia Romagna) e Twitter (EnotecaEmiliaRomagna; @EnotecaEmRom), sarà possibile seguire gli eventi live con aggiornamenti, foto e materiale multimediale.

(Fonte: ufficio stampa Regione ER)

Undicesima edizione della kermesse dal 6 maggio a Reggio Emilia, Bologna, Parma e Rubiera. Significativo elemento di novità per l'edizione 2016 di Fotografia Europea la partecipazione di importanti realtà culturali e artistiche dell'Emilia-Romagna che presenteranno mostre ed eventi collegati al festival.

Bologna, 26 marzo 2016

Dal 6 maggio al 10 luglio, Reggio Emiliapresenterà la XI edizione di Fotografia Europea, festival interamente dedicato alla forma d'arte che più di altre comunica e interpreta la complessità della società contemporanea. La kermesse, ormai punto di riferimento nazionale e internazionale nel panorama degli appuntamenti culturali dedicati alla fotografia, affronterà il tema La via Emilia. Strade, viaggi, confini.

Mostre, conferenze, spettacoli, educational e varie iniziative, ospitate nelle principali istituzioni culturali e sedi espositive di Reggio Emilia, saranno gli ingredienti di un ricco programma di eventi, animato da protagonisti della fotografia, della cultura e del sapere, per sollecitare un confronto fra differenti espressioni di creatività e di pensiero. Promosso e organizzato dal 2006 dal Comune di Reggio Emilia, il festival vedrà la partecipazione della Regione Emilia-Romagna epunterà a sviluppare sinergie e collaborazioni con altre provincie e realtà del territorio che quest'anno si sviluppano con istituzioni e soggetti culturali prestigiosi di Bologna, Parma e Rubiera.

La kermesse è stata presentata a Bologna, nella sede della regione Emilia-Romagna, presenti tra gli altri l'assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti, il sindaco di Reggio Luca Vecchi e Walter Guadagnini, curatore di Fotografia Europea. Erano inoltre presenti rappresentanti delle realtà coinvolte.
L'assessore Mezzetti ha posto in relazione il respiro europeo della manifestazione con i drammatici fatti di Bruxelles, ribadendo il cordoglio della Regione e specificando come "anche un'iniziativa aperta come questa assume oggi un significato particolare". Mezzetti ha quindi specificato come "la definizione di questa bellissima edizione della rassegna sul percorso della via Emilia si inserisce armonicamente in una complessiva strategia regionale per la promozione turistica oltre che culturale".
Il sindaco Vecchi ha aggiunto che "dopo 10 anni di fortunate edizioni di rilievo internazionale a Reggio Emilia, Fotografia Europea si propone con un salto di qualità nell'idea progettuale, provocatoria sul piano culturale, cioè la via Emilia e i confini di luoghi identitari che si aprono al mondo e alle nuove relazioni del globale: i confini vissuti non come muri, ma come punti di incontro nel tempo delle grandi migrazioni. Credo che Fotografia Europea possa contribuire, come avvenuto per Reggio Emilia, ad accrescere l'attrattività culturale della nostra regione e delle sue città, così importanti in Europa e intelligentemente aperte al mondo". Vecchi ha anche anticipato alcune delle molte iniziative collaterali, che saranno presentate più avanti, concerti e spettacoli di danza (Aterballetto), incontri e racconti con il coinvolgimento di protagonisti quali Cavazzoni, Celati e Guccini.
Guadagnini è entrato nel dettaglio delle iniziative, mettendo inoltre in evidenza "la forte e produttiva collaborazione che ha permesso di poter snodare le iniziative lungo il territorio regionale", insieme alla cresciuta varietà dei luoghi espositivi scelti.

Significativo elemento di novità per l'edizione 2016 di Fotografia Europea è la partecipazione di importanti realtà culturali e artistiche dell'Emilia-Romagna che presenteranno mostre ed eventi collegati al festival come la fondazione Mast (Manifattura di arti, sperimentazione e tecnologia) di Bologna, lo Csac (Centro studi e archivio della comunicazione) dell'Università di Parma, l'associazione Linea di Confine per la fotografia contemporanea di Rubiera, in campo nella realizzazione di dettagliate indagini fotografiche e la Collezione Maramotti, prestigiosa raccolta privata di arte contemporanea con sede a Reggio Emilia.
Fotografia Europea 2016 potrà inoltre contare sulla conferma e sul rafforzamento del legame con la Fondazione Manodori attraverso la sede espositiva di palazzo da Mosto e sull'inserimento effettivo di palazzo Magnani, fondazione di cui il Comune di Reggio Emilia è divenuto socio.

Curata da un comitato scientifico composto da Diane Dufour (direttrice Le Bal, Parigi), Elio Grazioli (Università degli studi di Bergamo), Walter Guadagnini (Accademia di Belle Arti di Bologna), Fotografia Europea 2016 ruoterà attorno al tema La via Emilia. Strade, viaggi, confini nella sua accezione più ampia e trasversale.
Si tratta di una riflessione sul tema della strada, partendo proprio dalla grande arteria romana che va "dal fiume al mare" per approdare alle vie del mondo, ai luoghi di transito e di confine nella società odierna. Questo argomento riprende a trent'anni di distanza, Esplorazioni sulla via Emilia (1986), l'opera collettiva sul paesaggio a cura di Luigi Ghirri con un gruppo di fotografi e scrittori che raccontava il "volto di un paese reale" segnando una pagina significativa della fotografia contemporanea.
La "Via Emilia", arteria stradale strategica e con oltre 2200 anni di storia, è tra l'altro un brand territoriale della Regione Emilia-Romagna, pensato da Apt servizi nel 2015 per promuovere le eccellenze regionali.

Ai Chiostri di San Pietro, uno dei fulcri di Fotografia Europea, la mostra 1986. Esplorazioni sulla via Emilia, a cura di Laura Gasparini, presenteràuna selezione di opere di autori quali Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Vincenzo Castella, Giovanni Chiaramonte, Vittore Fossati, Luigi Ghirri, Guido Guidi, Mimmo Jodice, Klaus Kinold, Claude Nori, Cuchi White, Manfred Willman e il video di Nino Criscenti - tutte esposte in quella storica occasione - così da ricreare il clima culturale di una delle esperienze più lucide ed esaltanti della storia della fotografia italiana.
Inoltre, materiali originali dell'epoca, come il catalogo, le maquette di preparazione e i provini a contatto racconteranno il lungo lavoro di ricerca sul territorio iniziato nel 1984 e terminato con la collettiva del 1986.

La rassegna si completerà con la sezione 2016. Nuove esplorazioni: a testimoniare la continuità di un impegno, Fotografia Europea ha commissionato a sette autori contemporanei le "nuove esplorazioni" della via Emilia. Un viaggio sorprendente, tra realtà e immaginazione, tra documentazione e invenzione, che renderà davvero unica questa edizione del festival. Gli autoriAlain Bublex, Stefano Graziani, Antonio Rovaldi, Sebastian Stumpf, Davide Tranchina, Paolo Ventura, Lorenzo Vitturi, sono tra i protagonisti assoluti del panorama fotografico odierno, nazionale e internazionale, e le loro immagini saranno senza dubbio la novità più attesa di Fotografia Europea 2016.

Il tema dalla via Emiliasi allargherà verso le strade del mondo. Sempre ai Chiostri di San Pietro si terrà la mostra Exile che presenterà le opere di 24 fotografi appartenenti all'agenzia Magnum. Sono immagini di reportage, scattate dai grandi interpreti di questo genere, da Werner Bischof a Robert Capa, da Stuart Franklin a Paolo Pellegrin, da Abbas a Chris Steele-Perkins, da Philip Jones Griffiths a Leonard Freed, solo per citarne alcuni, in cui il tema dell'esilio è visto come una strada a un'unica direzione di cui è negato il ritorno, come una condizione di non appartenenza, un luogo estraneo alla propria storia e cultura. Una mostra che dalla storia arriverà alle tragiche pagine dell'attualità.

Sulla scia del successo ottenuto nelle precedenti edizioni, ai Chiostri di San Pietro ritornerà il progetto Speciale Diciottoventicinque che, con la guida di tre professionisti della fotografia e dell'arte visiva quali Giorgio Barrera, Pietro Iori e Diego Zuelli, offre a 60 ragazzi, tra i 18 e i 25 anni, la possibilità di comprendere come costruire un progetto espositivo, dalla stesura del concept alla mostra finale. Per la prima volta i ragazzi avranno modo di confrontarsi anche con il mondo del video.
Dai suoi albori la fotografia è strettamente legata all'esplorazione e alla conoscenza del territorio. I primi libri fotografici hanno contribuito a creare e a rafforzare una geografia immaginaria dei luoghi, modellando la nostra percezione dello spazio e del tempo. A questa affascinante tematica si riferisce la mostra di libri fotografici, curata da Ilaria Campioli, ai Chiostri di San Pietro che presenterà volumi che utilizzano la stessa struttura narrativa e visuale cara alle esplorazioni del XIX e XX secolo per riflettere sulle complesse relazioni fra scoperta, viaggio e conquista.

Per la prima volta in Italia, Palazzo Magnani renderà omaggio, con oltre 150 immagini e 80 riviste, a Walker Evans (1903-1975), uno dei grandi autori del Novecento, che lungo le strade degli Stati Uniti ha scattato alcune delle sue immagini più famose.
Il fotografo americano sarà celebrato attraverso due distinte esposizioni. La prima, Walker Evans. Anonymous, curata da David Campany, Jean-Paul Deridder e Sam Stourdzé, (Catalogo Steidl) presenterà il lavoro foto-redazionale sviluppato da Evans su numerose riviste americane a partire dal 1929. A differenza di molti fotografi Walker Evans non lavorava per i magazine esclusivamente come fotografo; era lui stesso spesso a scegliere il tema, a scrivere i testi, a selezionare le fotografie e a curare l'impaginazione. Mentre i mass media indugiavano sul culto della celebrità e del consumismo, Evans fotografava anonimi cittadini e la loro vita quotidiana, creando immagini dirette e frontali delle condizioni del paese, con uno stile austero e distaccato privo di ogni forma di idealismo romantico. I suoi intensi scatti, prevalentemente in bianco e nero, lo hanno consacrato pioniere della fotografia documentale e sono divenuti simboli della cultura americana degli anni del New Deal.
La seconda, Walker Evans. Italia, a cura di Laura Gasparini (Catalogo Silvana editoriale), prodotta espressamente per Fotografia Europea 2016, proporrà 50 sue fotografie, tra le più famose, provenienti da collezioni pubbliche e private italiane, capaci d'ispirare il linguaggio poetico di molti dei fotografi protagonisti di Esplorazioni sulla via Emilia, da Ghirri a Basilico, da Guidi a Barbieri. A prova di ciò, saranno esposti alcuni esemplari scatti degli stessi autori italiani scaturiti dalla riflessione sulla lezione del grande maestro americano, insieme a pubblicazioni degli anni trenta e quaranta che testimoniano la presenza di Walker Evans nella storia del cinema e della fotografia italiana del dopoguerra.

Il percorso di Fotografia Europea 2016 proseguirà in altri luoghi simbolo di Reggio Emilia.
Allo Spazio Gerra si terrà la mostra Disco Emilia nata da un progetto che approfondisce, da un punto di vista storico-sociale, il ventennio compreso tra i primi anni settanta e la fine degli ottanta, in cui la regione ha assistito al sorgere di un vero e proprio distretto del divertimento con oltre 35 sale da ballo nel raggio di 100 km. Una vera epopea del costume in cui musica, immagine, moda, tecnologia e spettacolo si sono mescolati freneticamente dando vita a un percorso di crescita esponenziale e alle sue contraddizioni che si riverberano ancora nel presente. A raccontare questo fenomeno sociale e culturale saranno le immagini di Gabriele Basilico, che nel 1978, con la sua serie Dancing in Emilia, ritrasse la prima fase di questo fenomeno, per poi trasferirsi nell'attualità con le fotografie di Andrea Amadasi, Hyena e Arianna Lerussi.
Nella sede di Palazzo da Mosto - tra le più apprezzate lo scorso anno per la bellezza dell'edificio e dei suoi spazi espositivi - di proprietà della Fondazione Manodori, la collettiva Dalla via Emilia al mondo, curata dal comitato scientifico del Festival, presenterà le opere di Ziad Antar, Paola De Pietri, Gulnara Kasmalieva & Muratbek Djumaliev, Kent Klich, Bettina Lockemann, Maanantai Collective, Michael Najjar, Paolo Pellegrin, Katja Stuke & Oliver Sieber.
Si tratta in pratica di nove mostre personali, di autori provenienti da diversi paesi europei (dalla Svezia alla Germania, dalla Finlandia all'Italia) che affronteranno attraverso diversi media, dalla fotografia alla videoinstallazione, le tematiche del viaggio, del confine, tanto nei suoi aspetti sociali quanto in quelli individuali. Molti di questi autori, protagonisti della scena artistica internazionale, esporranno per la prima volta in Italia, confermando la natura propositiva del Festival.
Sulla scorta della straordinaria esperienza di Joan Fontcuberta nella scorsa edizione, il Palazzo dei Musei aprirà le proprie sale a Paolo Gioli, uno dei grandi maestri della fotografia italiana e internazionale. Nella mostra Nature attraverso, Paolo Gioli si è misurato con gli spazi e le raccolte dei Musei Civici di Reggio, realizzando una serie di opere inedite, ottenute attraverso la tecnica del fotofinish. Ancora una produzione originale dunque; ancora un evento unico nel panorama dei festival nazionali.
Palazzo dei Musei ospiterà inoltre la personale di Fabio Boni che celebrerà i 150 anni di vita della Croce Rossa, attraverso i ritratti dei suoi volontari.

Fin dalla sua prima edizione Fotografia Europea ha rappresentato un palcoscenico dove proporre i lavori delle nuove generazioni di artisti. Ai Chiostri di San Domenico, ad esempio, si terranno le esposizioni dei 5 autori europei selezionati dal comitato scientifico tra gli oltre 250 progetti pervenuti alla Public call.
Si va dalle ricerche di Filippo Minelli che con il progetto Padania Classic documenterà il cambiamento del paesaggio architettonico contemporaneo padano dagli anni '80 ad oggi, tralasciando volutamente paesaggi naturali e patrimonio storico, a quelle del duo Luca Santese e Pasquale Bove che, con Italy&Italy, articoleranno in modo organico l'iconografia degli anni Novanta, focalizzandosi sulla vita quotidiana e mondana riminese, alle indagini condotte da Françoise Beauguion, In the country nowhere – Migrations to Europe, che analizzerà il tema delle migrazioni in Europa, da Ikuru Kuwajima, Trail, che documenterà il suo viaggio in auto nelle montagne del Pamir nel Tagikistan lungo il confine afgano, e da Cyrus Mahboubian e Sophie Nicole Culière, Wanderlust, in cui la strada è la traccia per raccontare il passaggio dell'uomo nel mondo.
Sempre in quest'ambito, Palazzo Casotti ospiterà Sideways, una mostra dedicata a fotografi emergenti under 35, a cura di Daniele De Luigi, in collaborazione con Gai Associazione per il circuito dei Giovani Artisti Italiani.
Alla Galleria Parmeggiani, due rassegne dedicate ad autori nati e attivi sul territorio testimonieranno la volontà del Festival di mantenere salde le proprie radici e il proprio rapporto con il tessuto culturale che lo anima.
La prima è il Viaggio nel tempo dell'iPhonegraphy di Giuliano Ferrari che ripercorrerà e attualizzerà le tappe del Grand Tour, che vedeva ricchi giovani dell'aristocrazia europea, a partire dal XVII secolo, scendere in Italia per conoscere l'antichità, la pittura rinascimentale e il paesaggio, utilizzando la camera fotografica dell'iPhone. La seconda è Columnae Herculis: architetture di confine e strategie urbanistiche militarizzate un progetto di Saverio Cantoni, a cura di Giovanna Calvenzi, che affronterà le strategie architettoniche e urbanistiche che coinvolgono la costruzione e il mantenimento del confine meridionale della zona demilitarizzata tra le due Coree.

In occasione di Fotografia Europea 2016, la Collezione Maramotti proporrà e ospiterà due esposizioni. Il progetto di Claudia Losi How do I imagine to being there? prende avvio da una cronaca di viaggio, da un reale attraversamento delle isole di S.ta Kilda nel 2012 per poi approdare alla costruzione di nuove mappe mentali e artefatti che costituiscono sedimentazioni mnemoniche del paesaggio. So near, so far di Paolo Simonazzi restituirà uno sguardo originale sul nostro territorio, inteso come crocevia di comunicazioni semantiche, culturali, linguistiche, visuali attraverso una scelta di scatti che coprono gli ultimi vent'anni del suo lavoro.
Fotografia Europea 2016 apre un nuovo capitolo e presenta numerose novità condividendo con la Regione Emilia-Romagna l'obiettivo di sviluppare sinergie e collaborazioni con altre realtà del territorio.
Lo Csac – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell'Università di Parma proporrà il frutto di un'indagine negli archivi della Sezione Fotografia. In Esplorazioni dell'archivio. Le fotografie della Via Emilia verranno esposti nuclei storici di stampe presenti nelle sua raccolte, di Bruno Stefani, di grandi atelier come quello bolognese dei Villani o del romano Studio Vasari, a confronto con l'opera degli autori protagonisti di quella nuova fotografia, dell'ultimo quarto del Novecento. Con tutto questo si intrecciano le foto di cronaca, le fotografie dello sport, rituali sociali, riprese della quotidianità. L'intenzione è quella di proporre una riflessione sugli sguardi di quel paesaggio, con l'ambizione di restituire uno sfondo al progetto di Esplorazioni della Via Emilia, 1986. Nella sala ex fienile verrà inoltre riproposta la mostra del Festival dell'Architettura 2007-08 dedicata al Pubblico Paesaggio dal titolo Habitare la via Emilia. Presenze e luoghi di rifondazione insediativa, esito di una ricerca che riflette, attraverso un rilievo topo-fotografico puntuale, su struttura e componenti del divenire della strada consolare quale strumento di continua rigenerazione dell'insediamento antropico emiliano.
Il Mast (Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia) di Bologna ospiterà la mostra Ceramica, Latte, Macchine e Logistica. Fotografie dell'Emilia Romagna al lavoro a cura di Urs Stahel. Attraverso le fotografie di autori quali Olivo Barbieri, Tim Davis, William Guerrieri, Guido Guidi, Paola de Pietri, Franco Vaccari, Walter Niedermayr e altri, l'esposizione documenterà lo sviluppo dell'Emilia Romagna negli ultimi decenni. Coppie di immagini contrapposte racconteranno come le vecchie industrie scompaiano, sostituite da nuovi sistemi produttivi ad altissimo contenuto tecnologico e come al paesaggio tradizionale di un territorio dal sapore antico si sostituiscano le nuove aree del terziario avanzato.
All'Ospitale di Rubiera (Reggio Emilia), Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea presenterà, a cura di Antonello Frongia, Per strada, che proporrà oltre 60 fotografie, dai primi anni Settanta al 2007, realizzate da Guido Guidi sulla via Emilia e per le strade adiacenti, senza dimenticare la serie sul Teatro Bonci di Cesena realizzata nel 1984 con Luigi Ghirri, gli inediti di Esplorazioni sulla via Emilia e la serie SS9. In programma anche l'esposizione dei lavori prodotti dai partecipanti ai laboratori tematici condotti sulla via Emilia da Guido Guidi (Per strada), Sabrina Ragucci (Contemporaneamente immagini e parole) e Marco Signorini (Sguardi, grafemi, codici), a cura di William Guerrieri.

Anche per la sua XI edizione Fotografia Europea 2016 sarà arricchita dal Circuito Off, un programma di oltre 300 esposizioni ed eventi indipendenti e autogestiti, promossi da gallerie, associazioni, soggetti pubblici e privati, disseminati nel territorio cittadino e provinciale.

Fotografia Europea è un progetto promosso e organizzato dal Comune di Reggio Emilia con la Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con la Fondazione Palazzo Magnani, la Fondazione Pietro Manodori, la Camera di Commercio di Reggio Emilia e Apt Servizi Regione Emilia-Romagna.
Special sponsor: Iren. Main sponsor: Gruppo Cariparma Credit Agricole, Coop Alleanza 3.0, Mast, CarServer, I Petali.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

La Regione aderisce al presidio di solidarieta' di domani a Bologna. Il vicepresidente Rainieri in Aula: "Condanniamo ogni forma di barbara violenza e ci stringiamo alle famiglie delle vittime, non bisogna arrendersi al terrore".

Parma, 22 marzo 2016

Bandiere a mezz'asta in Assemblea legislativa in segno di lutto per le vittime degli attentati di Bruxelles, con l'Aula che ha osservato un minuto di silenzio. Assemblea legislativa e Giunta regionale hanno quindi deciso di aderire al presidio di solidarietà che si svolgerà domani, mercoledì 23 marzo, alle 18.30, in Piazza del Nettuno a Bologna.

"Viviamo momenti molto difficili- ha affermato il vicepresidente Fabio Rainieri aprendo i lavori della seduta assembleare pomeridiana-. Le notizie che si susseguono da Bruxelles da questa mattina suscitano allarme e tanta rabbia. Come hanno già fatto la presidente dell'Assemblea legislativa, Saliera, e il presidente della Giunta, Bonaccini, condanniamo ogni forma di barbara violenza e ci stringiamo alle famiglie delle vittime".

"Così come fatto dalle altre Assemblee legislative, abbiamo deciso di issare le bandiere a mezz'asta in segno di lutto. E' il momento della fermezza- ha proseguito Rainieri- non bisogna arrendersi al terrore e per questo abbiamo aderito al presidio di solidarietà e unità che si svolgerà domani pomeriggio alle 18.30 a Bologna, in Piazza del Nettuno, su iniziativa del Comune di Bologna, della Città metropolitana di Bologna, di Cgil-Cisl e Uil, di Libera, dell'Anpi, di Emergency e di un vasto schieramento di forze politiche e sindacali", iniziativa alla quale ha aderito anche la Giunta regionale.

L'Aula si è poi raccolta in un minuto di silenzio.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Pronta la campagna informativa rivolta ai cittadini: "Insieme per una sanità più veloce". Il presidente Bonaccini: "Vogliamo consolidare i risultati raggiunti nell'accesso a visite ed esami, anche attraverso una maggiore responsabilizzazione dei cittadini". L'assessore Venturi: "Se avere la prestazione sanitaria è un diritto esigibile, presentarsi all'esame è un dovere"

Bologna 2 marzo 2016

A partire dal 4 aprile, chi non si presenterà a visite o esami senza aver disdetto la prenotazione dovrà pagare lo stesso il ticket previsto per le fasce di reddito più basse. In questo modo, la Regione vuole migliorare ancora di più i tempi d'attesa (negli ultimi sei mesi il 94% delle prime visite e degli esami strumentali è stato garantito entro gli standard di legge, e cioè 30 e 60 giorni), disincentivando anche l'atteggiamento di chi non si presenta senza disdire: una persona su 10 oggi, in Emilia-Romagna. Proprio per informare i cittadini sulle novità previste dal programma di riduzione dei tempi d'attesa e sui risultati raggiunti, dal 14 marzo partirà una campagna di comunicazione ad hoc.

"I dati del monitoraggio relativi ai tempi d'attesa confermano risultati decisamente positivi negli ultimi sei mesi, frutto di un robusto impegno della Regione, che ha destinato anche risorse importanti e assunto personale, e delle Aziende sanitarie – commenta il presidente della Regione Stefano Bonaccini – . Ora, il nostro obiettivo è quello di consolidare i risultati raggiunti, anche attraverso una maggiore responsabilizzazione dei cittadini".
"Se avere la prestazione sanitaria è un diritto esigibile, presentarsi all'esame è un dovere – ricorda l'assessore regionale alle Politiche per la salute Sergio Venturi – . Per questo, chi non si presenta senza una valida giustificazione, paga il ticket. Perché toglie il diritto a un altro cittadino".

Cosa cambia dal 4 aprile

Chi non si presenta all'appuntamento senza comunicare la disdetta accresce gli svantaggi e i tempi d'attesa per tutti i cittadini, e fa aumentare i costi per il Servizio sanitario regionale. Per questo dal 4 aprile prossimo, se non è possibile presentarsi a una visita diventa obbligatorio disdire la prenotazione con almeno 2 giorni lavorativi di anticipo. Chi non lo fa, a titolo di sanzione pagherà il ticket previsto per le fasce di reddito più basse (fino a un importo massimo per ricetta pari a 36,15 euro). Il provvedimento riguarda tutti i cittadini, comprese le persone che hanno diritto all'esenzione (per esempio, per reddito, patologia o invalidità).

Per disdire: numero verde, sportelli e farmacie, cupweb, la app "ER Salute"

Le Aziende sanitarie hanno attivato diverse modalità per agevolare la disdetta e anche per rendere più semplice la prenotazione: in ogni provincia c'è un numero verde gratuito, ci sono le farmacie e gli sportelli Cup, e come modalità online è disponibile il sito www.cupweb.it. Dal 4 di aprile in poi, prenotazione e disdetta saranno possibili anche attraverso l'app per smartphone e tablet "ER Salute", disponibile per dispositivi Android, Apple e Windows Phone, che sarà possibile scaricare attraverso gli Store ufficiali. L'app consentirà di verificare le disponibilità dei luoghi per le visite e gli esami nel territorio e di effettuare il pagamento online. Dopo la prenotazione, un servizio di promemoria (recall), tramite telefonata o sms, ricorderà (in molti casi è già così) l'avvicinarsi di un appuntamento.

La campagna informativa "Insieme per una sanità più veloce"

Dal 14 marzo partirà una campagna di comunicazione realizzata dalle Aziende sanitarie con il coordinamento dell'assessorato regionale alle Politiche per la salute per far conoscere a tutti i cittadini dell'Emilia-Romagna le novità previste dal programma di riduzione dei tempi d'attesa e i risultati raggiunti. "Insieme per una sanità più veloce" è il messaggio della campagna, che prevede la diffusione di leaflet, locandine e totem nei poliambulatori e negli ospedali, ma soprattutto una massiccia comunicazione digitale attraverso il sito www.prestoebene-er.it , la nuova app ER Salute, banner sui principali siti d'informazione e una campagna di promozione su Facebook, appoggiandosi alle pagine della Regione e, dove presenti, delle Aziende sanitarie. Su www.prestoebene-er.it  (online dal 14 marzo) sarà possibile accedere alle tabelle che riportano la percentuale di visite ed esami realizzati entro i tempi standard, aggiornati ogni settimana, sia a livello regionale sia per ogni ambito territoriale.

Tempi d'attesa: i risultati del programma regionale

Il programma regionale per ridurre i tempi d'attesa per visite ed esami ha previsto un pacchetto di azioni messe in campo in questi mesi dalle Aziende, in base alle differenti situazioni locali: una diversa modulazione delle visite e degli esami, un aumento dell'offerta, anche attraverso convenzioni con il privato accreditato, una maggiore appropriatezza nella gestione delle prime visite, più personale per affrontare le criticità. I risultati: da quando è attivo il nuovo sistema di monitoraggio (9 agosto 2015) al 21 febbraio 2016, sono state rilevate 875.821 prenotazioni di primo accesso. Di queste 823.246 (94%) sono state garantite entro i tempi previsti dalla normativa. Nell'ultima settimana monitorata (15-21 febbraio) il 97,7% di tutte le 42 prestazioni prese in considerazione è stato garantito entro i tempi previsti dalla normativa; all'insediamento della Giunta, oltre un anno fa, era garantito il 58%, a luglio il 73%, a dicembre il 97%.

(Fonte: ufficio stampa ER)

Allerta della Protezione civile per maltempo diffuso da sabato 27 a lunedì 29 febbraio in tutta l'Emilia-Romagna. Previsti temporali, raffiche di vento, mareggiate e criticità idraulica e idrogeologica.

Bologna, 26 febbraio 2016

L'Agenzia regionale di protezione civile ha diramato (allerta n. 37) lo stato di attenzione e preallarme dalle 12 di sabato 27 febbraio alle 24 di lunedì 29, sulla base dei dati previsionali del Centro Funzionale Arpa Emilia-Romagna.
Più nel dettaglio, la fase di preallarme è stata attivata per criticità idraulica, piogge e temporali, nei territori delle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Ferrara.
I bacini interessati sono quelli del Trebbia e del Taro; del Secchia e del Panaro; le pianure di Piacenza e Parma, di Bologna e Ferrara, di Ravenna, di Modena e Reggio Emilia, il bacino del Reno.
Preallarme anche per criticità idrogeologica, frane e dissesti, nelle province di Parma e Piacenza, Reggio Emilia, Bologna e Ravenna. In gran parte della regione viene attivata anche la fase di attenzione per vento mentre, per effetto dell'aumento del moto ondoso e dello stato del mare da mosso ad agitato, sono allertate le province costiere.

Le previsioni

Le previsioni del Centro funzionale Arpa indicano un deciso peggioramento dalla serata di sabato 27, con piogge diffuse in particolare sul settore emiliano occidentale e possibili nevicate sui rilievi dell´Emilia fino a 500-600 metri.
Una nuova intensificazione dei fenomeni si avrà dal pomeriggio-sera di domenica 28 e fino alla prima mattina di lunedì 29, con precipitazioni intense, in particolare sul settore centro-occidentale.
A causa delle forti raffiche di vento, si prevede un aumento del moto ondoso, con mare da molto mosso ad agitato nel pomeriggio-sera di domenica 28, che potrà determinare mareggiate e probabili fenomeni di ingressione marine, in particolare sui litorali ravennati e ferraresi.
Per effetto del maltempo sono possibili innalzamenti del livello dei corsi, d'acqua, allagamenti localizzati e danni per effetto del vento.

I consigli

E' possibile seguire l'evoluzione della situazione sul web consultando le "Allerte di protezione civile" e gli aggiornamenti meteo sul sito di Arpa, oppure attraverso le comunicazioni diffuse dagli enti locali e le notizie degli organi di informazione.
Nelle zone costiere, rispetto al rischio mareggiate, si raccomanda di non sostare vicino alla spiaggia e sui moli e di rispettare le indicazioni delle Capitanerie di porto prima di intraprendere ogni attività in mare. In caso di forti raffiche di vento fissare bene oggetti e strutture (teloni a copertura dei trasporti, gazebo...) in aree aperte esposte agli effetti del fenomeno.
In caso di piena si raccomanda di non avvicinarsi agli argini dei corsi d'acqua ed ai ponti; di fare attenzione nel percorrere strade montane e in prossimità di fiumi e torrenti, soprattutto di notte, per il rischio di frane e smottamenti.
L'Agenzia regionale di protezione civile, in stretto raccordo con Arpa, le strutture tecniche, le amministrazioni locali, seguirà l'evoluzione del fenomeno.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Domenica, 14 Febbraio 2016 09:14

IGP ai Cappellacci di zucca ferraresi.

Caselli: l'Emilia-Romagna rafforza il suo primato italiano ed europeo. Salgono a 43 le Dop e Igp regionali. Un valore alla produzione di oltre 2,5 miliardi di euro,il 40% del dato nazionale, il 15% di quello europeo. Il marchio della nuova IGP.

Bologna - "Un ulteriore importante riconoscimento che ci rende orgogliosi, con il quale la nostra regione rafforza il suo primato italiano ed europeo. È un risultato che nasce da una grande agricoltura e dal saper fare dei nostri produttori e che rafforza la reputazione dell'agroalimentare emiliano-romagnolo nel mondo." Così l'assessore regionale all'agricoltura Simona Caselli ha commentato la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea della Igp Cappellacci di zucca ferraresi.
Il paniere delle Dop e Igp emiliano-romagnole sale dunque a 43, su un totale Ue di 1.267 e italiano di 280, per un valore alla produzione di oltre 2,5 miliardi di euro, pari al 40% del dato nazionale e al 15% di quello europeo. I primi quattro prodotti per valore economico sono: Parmigiano Reggiano Dop, Prosciutto di Parma Dop, Aceto Balsamico Igp e Mortadella Bologna Igp.

I Cappellacci di zucca sono una pasta fresca ripiena. La ricetta tradizionale prevede la preparazione della sfoglia con farina di grano tenero, duro e uova e un ripieno costituto da polpa di zucca gialla "violina", con l'aggiunta di formaggio grattugiato, pangrattato, noce moscata e zucchero. Non è consentito l'uso di coloranti e conservanti. La zona di produzione è rappresentato dall'intera provincia di Ferrara.

La nuova Igp, con la quale l'Emilia-Romagna si conferma "regina del gusto" in Italia e in Europa, segue a breve distanza di tempo altre due indicazioni d'origine ferraresi: il Pampepato (o Pampapato) di Ferrara e la Salama da sugo. Anche in questo caso l'importante traguardo è stato raggiunto grazie all'impegno delle aziende produttrici e all'azione di sostegno e coordinamento della Camera di commercio di Ferrara.
Il Regolamento con cui è stata registrata la nuova Igp, pubblicato oggi sulla Gazzetta ufficiale Ue, è il n.164 del 28 gennaio 2016.


Il marchio della nuova Igp

Igp-marchio-Cappellacci -zucca-FE

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Il 70% della capacità di super calcolo nazionale si svolge in centri di ricerca in regione. Il presidente Bonaccini: "Tra i nostri obiettivi di mandato fare di Bologna e dell'Emilia-Romagna un grande hub europeo della ricerca".

Bologna, 9 febbraio 2016

La Regione Emilia-Romagna sta investendo molto in ricerca e trasferimento tecnologico nei principali settori dell'innovazione che sostengono lo sviluppo locale sostenibile e l'occupazione. Bigdata e supercalcolo sono esempi di competenze convergenti, di servizi e tecnologie che offrono nuove opportunità di crescita economica e di progresso scientifico. Molte istituzioni di livello mondiale nel supercalcolo e bigdata si trovano nel territorio regionale, e la Regione ha avviato da tempo una ricognizione delle potenzialità esistenti. Se ne è parlato ieri a Bologna, all'iniziativa "Emilia Romagna Bigdata Community - Una piattaforma per l'innovazione, lo sviluppo e la competitività regionale".

"La Regione si è data come obiettivo di mandato di fare di Bologna e dell'Emilia-Romagna un grande Hub europeo della ricerca – ha detto il presidente della Regione Stefano Bonaccini - Le università, i centri di ricerca, gli enti pubblici di ricerca, il CINECA, il Rizzoli, che con CNR e università sono la frontiera più avanzata dell'innovazione, la nostra rete Alta Tecnologia, le molte imprese che operano come fornitori dei laboratori più avanzati, costituiscono un insieme che ha titolo ad essere riconosciuto come grande infrastruttura, e noi ci candidiamo ad essere l'istituzione che mette a sistema tutte queste eccellenze".

"Il 70% della capacità nazionale di super calcolo è in Emilia-Romagna. Adesso dobbiamo passare dalla quantità al valore, realizzare una politica industriale utile al riposizionamento del Paese che passi attraverso il sistema della ricerca – ha spiegato l'assessore alla Ricerca e all'Università Patrizio Bianchi – In questa regione sono occupati in questo settore 1.800 ricercatori, 230 ricercatori stranieri, tra il 2013 e il 2015 sono stati realizzato 60 percorsi di alta formazione. Non c'è ambito della ricerca e dell'innovazione per cui non sia fondamentale la capacità di gestire grandi quantità di dati. La nostra intenzione adesso è valorizzare specializzazioni e complementarietà maturate da tutti i centri di ricerca che lavorano nell'ambito del super calcolo e del big data e creare un sistema aggregato più competitivo anche a livello europeo. Nei prossimi giorni lanceremo il Piano Alte competenze".
La tradizionale attenzione verso l'innovazione in Emilia-Romagna deriva principalmente da un sistema diffuso, dinamico e interdisciplinare di ricerca (4 università pubbliche, infrastrutture e servizi di ricerca di primo livello e sedi territoriali dei principali centri di ricerca nazionali) ben integrato nel sistema industriale locale, composto principalmente da piccole e medie imprese.
La Regione Emilia-Romagna ha predisposto un piano regionale per le infrastrutture di ricerca e innovazione.

"L'attività ha previsto una ricognizione delle infrastrutture esistenti a livello regionale, che abbiamo realizzato con il supporto di Aster – ha detto l'assessore alle Attività produttive Palma Costi - Da tale ricognizione è stato possibile ottenere una situazione aggiornata sull'esistenza in regione di strutture di ricerca e innovazione che presentano le potenzialità scientifiche, tecnologiche ed organizzative adatte per utilizzate per incrementare le capacità competitive delle imprese, in coerenza con quanto previsto dalla Strategia di Specializzazione Intelligente regionale. Supercalcolo e big data, materiali avanzati e sistemi di produzione innovativi e genomica, medicina rigenerativa e biobanche sono state identificate come le tematiche di rilevanza strategica per la regione, e per sostenerle abbiamo destinato 7 milioni di euroBigdata e supercalcolo sono esempi di competenze convergenti, di servizi e tecnologie che offrono nuove opportunità di crescita economica e di progresso scientifico. L'importanza del poter contare su capacità di gestione ed interpretazione di grandi quantità di dati crescerà esponenzialmente nel prossimo futuro, si richiederà una grande capacità di calcolo in termini di prestazioni e di memoria disponibile. Le possibili applicazioni spaziano da aree di ricerca (ad es. La fisica delle particelle, l'esplorazione spaziale, ecc ..) a domini applicativi (ad es. l'analisi finanziaria, la salute, il monitoraggio ambientale e simulazioni geofisiche, la gestione del patrimonio culturale, l'agricoltura di precisione, la multimedialità e l'analisi di immagini e video, ecc).

L'impatto dei bigdata sulla strategia di specializzazione intelligente regionale potrebbe essere notevole, con applicazioni nelle aree di specializzazione che vanno dai sistemi regionali di alta intensità di conoscenza (salute e il campo del benessere e industrie culturali e creative), ai sistemi di produzione consolidata.
L'obiettivo della Regione è dunque realizzare una grande infrastruttura di ricerca di dimensione europea in linea con Horizon 2020, e quindi anche come riferimento attrattivo per nuovi investimenti in ricerca, anche da parte di imprese. Il programma europeo Horizon 2020, che ha un budget di quasi 80 miliardi di euro dal 2014 al 2020, ha come primo pilastro l'obiettivo generale di "Eccellenza scientifica", cioè elevare il livello di eccellenza della base scientifica europea e garantire una produzione costante di ricerca a livello mondiale per assicurare la competitività dell'Europa a lungo termine. Eccellenza scientifica si articola in quattro programmi, tra cui "Infrastrutture di Ricerca" che intende garantire che l'Europa disponga di infrastrutture di ricerca di livello mondiale accessibili a tutti i ricercatori in Europa e in altri paesi. /BM

(Fonte: ufficio stampa ER)

Il consigliere chiede che la Regione dia seguito agli impegni ripetutamente assunti relativi a una collaborazione con tutti i soggetti istituzionali privati per assicurare la sostenibilità e la crescita dell'infrastruttura. Tommaso Foti (Fdi-An): "La Regione intervenga per il rilancio". 

Bologna, 5 febbraio 2016

A differenza delle previsioni che ipotizzavano l'utilizzo dell'aeroporto Giuseppe Verdi di Parma nel 2012 da parte di un milione di passeggeri, la realtà dello scorso anno quantifica il loro numero poco oltre le 200.000 unità. La sorte dello scalo parmense suscita quindi "fondate preoccupazioni", secondo Tommaso Foti (Fdi-An), che in una interrogazione alla Giunta lo definisce "una infrastruttura strategica quantomeno per il bacino dell'Emilia centro-occidentale, densamente popolato, legato a importanti poli economici e con una significativa presenza di infrastrutture principali, in particolare stradali, che fanno dello stesso il sesto bacino - in Italia - per accessibilità su gomma in termini di popolazione raggiungibile".

Foti chiede alla Giunta se, in accordo con gli azionisti (pubblici e privati) della società che gestisce l'aeroporto, intenda promuovere iniziative volte al rilancio del "Giuseppe Verdi". E ricorda "come in più occasioni, l'assessore regionale ai Trasporti abbia manifestato il proposito della Regione di collaborare con tutti i soggetti istituzionali e privati per assicurare la sostenibilità e la crescita dell'aeroporto di Parma".

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell'Assemblea legislativa al link: www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa )

(rg)

(Fonte: ufficio stampa Regione ER)

Strategia del terrore, allarme Zika? L'eredità di Expo, l'Emilia Romagna programma il sistema del futuro prossimo. Mais e soia, le previsioni 2016. La forestale entra nella Benemerita. Nuovo calo dei mercati agricoli secondo i dati Ismea. "Falde acquifere completamente all'asciutto. Situazione grave.

SOMMARIO Anno 15 - n° 04 31 gennaio 2016
1.1 editoriale Strategia del terrore. Allarme Zika?
3.1 cereali Cereali, piccole oscillazioni ma nessuna variazione di rilievo
4.1 Lattiero Caseario Cresce ancora il "Parmigiano"
5.1 L'eredità di Expo L'eredità di Expo. Tracciato il futuro dell'agroalimentare emiliano romagnolo
6.1 export agroalimentare Germania: Il Parmigiano Reggiano punta sulla ristorazione di qualità con gli Chef di JRE
6.2 UE e Lambrusco Vino. A Scandiano si parla di Lambrusco
8.1 imprese Mulino Alimentare di Parma testimone di eccellenza internazionale
9.1 mais e soia Previsioni in riduzione in Sud Africa e USA.
10.1 ambiente e sicurezza Nasce il comando per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare.
10.2 ecoreati La "Forestale" entra nella Benemerita.
11.1 siccita' ANBI Emilia Romagna: "Falde acquifere completamente all'asciutto. Situazione grave
12.1 agromercati Ismea, nuovo calo dei prezzi agricoli a dicembre.
13.1 promozioni "vino" e partners

 

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