Consorzio Parmigiano Reggiano

Consorzio Parmigiano Reggiano

Per ogni kg. di formaggio venduto negli spacci aziendali fino al 31 dicembre 2016, un euro sarà destinato ai paesi colpiti dal sisma. Operazione solidale simile a quella del 2012, quando il terremoto colpì anche 37 caseifici con oltre 100 milioni di danni. Il presidente Bezzi: "siamo rinati grazie a tanti e vogliamo aiutare a rinascere".

(Reggio Emilia, 25 agosto 2016) Il Consorzio e i caseifici del Parmigiano Reggiano si mobilitano a favore delle popolazioni dell'Italia centrale colpite dal terremoto del 24 agosto.

Dopo l'immediato invio (avvenuto ieri) di prodotto da utilizzare nelle mense allestite dalla Protezione Civile, numerosi caseifici, infatti, hanno già aderito alla proposta dell'Ente di tutela di destinare ai terremotati un euro per ogni chilogrammo di Parmigiano Reggiano venduto negli spacci aziendali.

L'intervento, denominato "Un euro per rinascere", si protrarrà fino al 31 dicembre prossimo e, seppure con una diversa destinazione, replica l'operazione che nel 2012 consentì di raccogliere centinaia di miglia di euro a favore dei caseifici dell'Emilia e del mantovano colpiti dal doppio sisma del 20 e 29 maggio.

"Siamo vicini nel dolore e nella solidarietà - sottolinea il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Alessandro Bezzi - alle popolazioni del Centro Italia drammaticamente colpite dal terremoto. Pensando alle vittime, alle loro famiglie, alle tragedie personali e collettive, ci sentono colpiti come quattro anni fa, quando il sisma devastò tanta parte del nostro territorio e tanti caseifici (37, con danni economici per oltre 100 milioni di euro) spezzando vite, distruggendo case e storie di lavoro".
"Siamo rinati - prosegue Bezzi - grazie all'aiuto di milioni di persone e alla solidarietà di ogni caseificio nei confronti di chi era stato colpito. Siamo rinati per aiutare a rinascere, ed è a questo che oggi ci sentiamo chiamati".

Il Consorzio ha già aperto anche un conto corrente sul quale tutti i caseifici possono effettuare versamenti a favore delle popolazioni colpite dal terremoto, mentre l'operazione "Un euro per rinascere" partirà all'inizio della prossima settimana, quando i caseifici aderenti riceveranno gli appositi bollini da applicare sul prodotto confezionato e venduto proprio per i fini solidali.

"La risposta da parte dei nostri caseifici - sottolinea il presidente Bezzi - è stata immediata e molto significativa, nella consapevolezza che il lavoro dei nostri allevatori, delle strutture di trasformazione e del personale di caseificio andrà a beneficio di chi ha perso tanto, affinchè non perda la speranza di una rinascita che è stata possibile per le donne, gli uomini e i caseifici del Parmigiano Reggiano e deve essere possibile per tutti".

Nell'esprimere vicinanza e solidarietà alle popolazioni di Amatrice, Accumuli, Pescara del Tronto e di tutti i paesi devastati dal terremoto, il Consorzio del Parmigiano Reggiano informa che l'elenco dei caseifici aderenti all'iniziativa "Un euro per rinascere" sarà costantemente aggiornato sul sito www.parmigianoreggiano.it 

Dopo l'esperienza del Refettorio Ambrosiano ad Expo (struttura ancora oggi aperta), l'Ente di tutela a fianco di Massimo Bottura e Food for Soul. Grandi chef impegnati a preparare cibo per i poveri utilizzando le eccedenze prodotte dal villaggio olimpico.

Reggio Emilia, 10 agosto 2016 - Dopo il buon esito dell'esperienza vissuta all'Expo di Milano con il Refettorio Ambrosiano (un teatro alla periferia di Milano trasformato in mensa per i poveri), il Consorzio del Parmigiano Reggiano sosterrà il nuovo progetto solidaristico e culturale che lo chef Massimo Bottura (titolare di quell'"Osteria Francescana" definito il miglior ristorante del mondo) realizzerà a Rio in occasione delle Olimpiadi.

Grazie alla collaborazione tra "Food for Soul" (l'Associazione non-profit fondata dallo stesso Bottura per incoraggiare comunità e persone a combattere lo spreco alimentare) e Gastromotiva (organizzazione non-profit nata dallo chef David Hertz per promuovere integrazione sociale attraverso il cibo), il 9 agosto, infatti, ha aperto i battenti il "RefettoRio", struttura nella quale saranno serviti pasti gratuiti ai più bisognosi durante l'intero periodo delle Olimpiadi e della Paralimpiadi, recuperando ed utilizzando le eccedenze prodotte dal villaggio olimpico.

"Sosteniamo questa iniziativa con una specifica donazione - sottolinea il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Alessandro Bezzi - perchè condividiamo i valori etici e culturali che stanno alla base del progetto e ci auguriamo che si possa ripetere la positiva esperienza vissuta in occasione di Expo con il Refettorio Ambrosiano, che è ancora attivo per 5 giorni a settimana e, grazie alla Caritas, serve pasti ai senzatetto".
"La forte connotazione solidaristica e la prossimità ai più bisognosi - spiega Bezzi - è la prima ragione della nostra adesione alle proposte di "Food for Soul" e al "RefettoRio" che sarà aperto in Rua da Lapa 108 a Rio, ma ad essa si unisce il valore di un'esperienza finalizzata a educare ad evitare gli sprechi, al rispetto profondo del cibo, della natura, dell'ambiente in cui si generano le risorse fondamentali per l'uomo e a mantenere sempre un rapporto sostenibile fra produzione e territorio". "Un insieme di valori - aggiunge Bezzi - che connotano da oltre 900 anni il lavoro dei nostri produttori e la loro cultura, che si traduce in un prodotto straordinario che sarà sempre presente sulle tavole del "RefettoRio".

A preparare i pasti a Rio, così come era accaduto a Milano, saranno alcuni dei più grandi chef del mondo (furono 65 in occasione di Expo), coinvolti da Massimo Bottura in un progetto - conclude il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano - "che promuove la dignità umana opponendosi anche allo spreco alimentare".

10-marchio-fuoco-prre

Dal "Parmezza" polacco al "Reggianto" del Vietnam, al "Parmessano" della Colombia, il bilancio di sei mesi di attività dell'Ente di tutela in tutto il mondo. Rafforzata l'attività per "estirpare" fenomeni dannosi per consumatori e produttori.

Reggio Emilia, 12 luglio 2016 -

Si va dal "Parmessano" della Colombia al "Reggianto" del Vietnam, al "Parmezza" della Polonia: è davvero un giro del mondo, e soprattutto nel mondo delle imitazioni e delle evocazioni, quello che il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha compiuto nel primo semestre 2016 nell'ambito delle attività di tutela della denominazione della Dop italiana più conosciuta e imitata al mondo.
Il risultato è reso esplicito da una trentina di azioni di contrasto in sede stragiudiziale, amministrativa e di denunce che hanno portato a interventi d'ufficio da parte delle autorità competenti in otto Paesi europei.

"Gli interventi che abbiamo messo in atto - spiega il presidente del Consorzio, Alessandro Bezzi - rientrano in quell'attività di contrasto ai falsi che ci vede impegnati da molti anni e che negli ultimi 24 mesi abbiamo rafforzato ulteriormente soprattutto nell'ambito dei paesi extraeuropei. Proprio qui, infatti, non solo si riscontra il maggior numero di quelle che rappresentano autentiche frodi per i consumatori e un danno per i nostri produttori, ma non esistono norme - al contrario di quanto abbiamo ottenuto dalla UE - che impongano alle autorità dei singoli Paesi un intervento drastico e d'ufficio a tutela delle Dop".

Non a caso, dunque, a guidare la classifica dei fasulli richiami alla denominazione "Parmigiano Reggiano" o a proporre immagini del prodotto su confezioni che contengono tutt'altro sono gli Stati Uniti, con cinque interventi di diffida su altrettante società che proponevano salse, formaggi (alcuni contenenti anche cellulose), piatti pronti o confezioni di grattugiato ingannevolmente ispirate al Parmigiano Reggiano.
Al secondo posto - a sorpresa - il Vietnam, con tre opposizioni del Consorzio al deposito dei marchi "Reggianto", "Parmesan" (denominazione in uso esclusivo al Consorzio) e addirittura "Parmigiano Reggiano", precedute dal nome del produttore.

"Effettivamente - sottolinea il presidente dell'Ente di tutela, Alessandro Bezzi - è inedita questa densità di tentativi di imitazione in Vietnam, certamente legata al fatto che sta sensibilmente crescendo anche in quest'area l'attenzione verso il nostro prodotto: in ogni caso le azioni messe in atto confermano che il nostro sistema di tutela funziona bene e ovunque, sebbene resti urgente che venga affiancato da azioni istituzionali da parte delle autorità di ogni singolo Paese".
"La lotta ai falsi - aggiunge Bezzi - rappresenta, tra l'altro, una delle prime forme di promozione dell'autentico Parmigiano Reggiano, perchè ad ogni marchio o prodotto che facciamo ritirare corrisponde l'orientamento di una parte dei consumatori ingannati verso il prodotto originale".
Opposizioni a registrazioni di marchi evocativi sono poi state messe in atto in Giappone, Argentina (tutti con 2 tentativi di falsi richiami al Parmigiano Reggiano), Bolivia, Cina , Colombia (tentativo di deposito del marchio "Parmessano") e Ucraina (diffida rispetto al deposito del marchio "Parmedzyano").

In area UE, azioni stragiudiziali e amministrative hanno interessato due produttori spagnoli e un'industria polacca (intenzionata a depositare il marchio "Parmezza"), cui si sono aggiunti, su segnalazione del Consorzio, gli interventi delle autorità competenti (protezione ex-officio in base al regolamento UE 1151/2012) in Danimarca, Francia, Germania, Irlanda, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna e Svezia.
"La mappa dei tentativi di frode - osserva il presidente Bezzi - è larghissima, ma gli interventi di contrasto che continuiamo ad intensificare ci auguriamo rappresentino un deterrente efficace per aziende che si fanno pochi scrupoli nell'uso di denominazioni o diciture ingannevoli sulle confezioni". "Resta comunque totalmente aperta, e su questo continueremo ad insistere in ogni sede - conclude Bezzi - la questione di una tutela delle Dop che deve affermarsi come principio in tutti i Paesi e che continua ad avanzare faticosamente nelle lente trattative TTIP".

(Fonte: Centro Stampa Comunicazione Integrata Consorzio del Parmigiano Reggiano)

È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"