Consorzio Bonifica Parmense

Consorzio Bonifica Parmense

Un centinaio di studenti dell'istituto agrario Bocchialini hanno simulato modelli di irrigazione virtuosa sulle coltivazioni tipiche applicando l'innovativo software IRRINET-IRRIFRAME ideato dai laboratori di ricerca del Canale Emiliano Romagnolo e accreditato per il risparmio di risorsa nel nuovo Piano di Sviluppo Rurale.

Parma, 2 maggio 2016

Un centinaio di studenti dell'Istituto Agrario Bocchialini – terze e quarte classi provenienti dalle sezioni di Parma e San Secondo – ha partecipato attivamente ad un incontro sull'irrigazione di precisione, realizzata secondo modalità virtuose e applicata mediante un avanzato sistema tecnologico che consente un significativo risparmio idrico in agricoltura. In uno scenario globale caratterizzato da temperature altalenanti che causano periodi particolarmente siccitosi anche nel nostro comprensorio, l'utilizzo oculato di acqua non rappresenta solo un comportamento responsabile in un'ottica di diffusa sostenibilità ambientale, ma rappresenta anche un risparmio di denaro per l'imprenditore agricolo che ne fa un uso costante. Tutto questo è "Acqua e Territorio Lab", il progetto realizzato da ANBI Emilia Romagna, CER e Consorzio della Bonifica per gli istituti agrari dell'Emilia Romagna- recentemente accreditato dall'Ufficio Scolastico Regionale-Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca.

Le lezioni itineranti nelle varie province hanno fatto tappa anche a Parma dove - nel corso di una ricca mattinata di lavoro all'Auditorium dell'Istituto Bocchialini - ANBI e Bonifica Parmense hanno approfondito ruolo e attività svolti dal Consorzio per una corretta manutenzione e difesa del territorio attraverso la regimazione delle acque e la mitigazione del dissesto idrogeologico montano. Sulle tematiche di evidente criticità, rischi e soluzioni di prevenzione sono intervenuti, dopo l'introduzione della preside Annarita Sicuri e del presidente del Consorzio Luigi Spinazzi, Patrizia Narducci di ANBI Emilia Romagna, il presidente del Consorzio di Bonifica Luigi Spinazzi e il direttore generale del Consorzio Meuccio Berselli. Un ampio spazio è stato lasciato – come detto – alle buone pratiche nell'utilizzo della risorsa irrigua; Gioele Chiari - ricercatore dei laboratori del CER - ha illustrato IRRINET-IRRIFRAME ponendo l'accento sulle modalità tecniche e tecnologiche del software (da oggi anche disponibile e scaricabile gratuitamente come APP per mobile) e coinvolgendo gli studenti in un percorso condiviso di informazioni specifiche.

Gli alunni, in via preventiva, grazie al lavoro fatto in classe dal professor Giacomo Corradi nelle giornate precedenti, hanno presentato ai relatori-formatori una simulazione di uso del software applicata ad una coltura come il pomodoro, di per sé particolarmente idro-esigente e quindi esemplificazione sintomatica di un contesto che potrebbe davvero avere problematiche notevoli dalla mancanza di acqua nei prossimi mesi estivi. La dirigente del polo scolastico Annarita Sicuri è intervenuta evidenziando come le attività in collaborazione concreta con realtà quali i Consorzi di Bonifica – chiamati a governare risorse così rilevanti per il territorio come l'acqua – consentano di avere un occhio vigile sulle evoluzioni tecnologiche che sono alla base dell'innovazione utile nel comparto agroalimentare di qualità. Patrizia Narducci (ANBI Emilia-Romagna) ha rimarcato l'importanza del progetto e della collaborazione fattiva delle scuole per rendere fruibile ai più giovani ciò che può rappresentare per loro una base essenziale per una qualificazione professionale delle attività lavorative che riguardano da vicino il territorio e un approccio del tutto sostenibile.

Presidente e direttore della Bonifica locale Luigi Spinazzi e Meuccio Berselli hanno colto l'occasione dell'incontro per annunciare due importanti novità per il Consorzio di Parma che saranno presentate a breve: un Ufficio Irrigazione a disposizione delle imprese agricole e un Laboratorio di Ricerca e Monitoraggio sulla Qualità delle Acque nel reticolo di bonifica gestito dall'ente in tutto il Parmense.

(Fonte: ufficio stampa Consorzio Bonifica Parmense)

Il gruppo operativo del nuovo coordinamento di prevenzione territoriale Parmasicura (ANCI, Consorzio di Bonifica Parmense e Geologi) si è riunito per presentare le azioni sul territorio.

Parma 19 aprile 2016

A pochi giorni dalla convenzione firmata tra l'Ordine dei Geologi dell'Emilia Romagna e ANCI regionale per una maggiore valorizzazione nelle amministrazioni locali del ruolo e dei pareri mirati di chi è chiamato a fornire informazioni essenziali per una pianificazione del territorio sostenibile e più attenta alle analisi delle componenti naturali come la tipologia del suolo e la presenza delle acque - si è riunito al Consorzio di Bonifica Parmense il nuovo gruppo di lavoro #PARMASICURA.

Il nucleo operativo locale - partendo dall'azione contro il dissesto idrogeologico che impegna Governo e Ministero dell'Ambiente nel sostegno al lavoro dell'Unità di Missione #ITALIASICURA che coordina gli enti che si preoccupano della prevenzione territoriale - fornirà collaborazione concreta tra competenze e strutture dei soggetti coinvolti per arrivare rapidamente a determinare una chiara mappatura territoriale del Parmense con relativa indicizzazione precisa del rischio idrogeologico dei singoli comprensori e le entità dei progetti di manutenzione e salvaguardia utili a incrementare il livello di sicurezza delle comunità che vi sono insediate. Mitigare il dissesto prima che si manifesti - a seguito di cambiamenti climatici ormai frequenti e fenomeni alluvionali assai dannosi - significa infatti abbattere drasticamente i costi successivi all'emergenza dalle 5 alle 7 volte e in quest'ottica anche il coinvolgimento della cittadinanza attiva e delle imprese agricole delle zone montane e pedecollinari sarà strategico e funzionale per prevenire le criticità più rilevanti in tempi adeguati.

Oltre ad ANCI, Consorzio di Bonifica e Geologi anche l'Università di Parma Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra sta garantendo supporto alla nuova struttura. "Durante l'alluvione del Baganza – ha commentato il direttore della bonifica Meuccio Berselli - il Consorzio aveva lanciato l'allarme sulla necessità di un coordinamento di prevenzione che mettesse al centro delle priorità le ripercussioni dei mutamenti climatici sul nostro territorio, Parmasicura è un inizio per diffondere pratiche, ma anche metodologie che possano assicurare maggior considerazione e rispetto verso le acque e il suolo". Fabio Fecci vicepresidente di ANCI ER sottolinea l'importanza della collaborazione che si allarga al Consorzio. "Da Parmasicura e dalla convenzione coi geologi ci aspettiamo che la cultura della prevenzione possa avere maggior rilievo e che possa progressivamente ottenere sostegno e coinvolgimento da parte di tutti gli enti che hanno a cuore la difesa ambientale". Per i Geologi il responsabile provinciale Antonio Di Lauro ha ribadito anche che "proprio nell'ottica di una maggiore diffusione della cultura della prevenzione la nuova esperienza della convenzione e Parmasicura troveranno un autentico spazio anche all'interno delle scuole per raggiungere e sensibilizzare su queste tematiche le giovani generazioni".

(Fonte: ufficio stampa Consorzio Bonifica Parmense)

Pioggia incessante, canali pieni. Consorzio di Bonifica sul territorio già dalla notte con tecnici e operai insieme alla Protezione Civile. Gli uomini del Consorzio hanno portato i sacchi di sabbia nei punti nevralgici. Preoccupazione per le interconnessioni idrauliche con i corsi d'acqua naturali già pieni.

Parma, 29 Febbraio 2016

Il Consorzio della Bonifica Parmense, vista la pioggia incessante caduta in pochissime ore e l'innalzamento dello zero termico, sta seguendo già dalla notte scorsa la delicata situazione dei flussi delle acque nei canali nel comprensorio gestito.

Insieme alla Protezione Civile le maestranze consortili hanno portato centinaia di sacchi di sabbia negli snodi idraulici nevralgici della pianura laddove il rischio resta più alto nonostante l'azionamento di tutti gli impianti idrovori di sollevamento presenti sul territorio. L'impianto cittadino di foce Abbeveratoia (2 pompe attive per 9 metri cubi al secondo) è già in funzione da tardo pomeriggio di ieri, il sollevamento di Cavetto di Soragna e l'imponente idrovora di Cantonale sono in funzione dalle 4 di questa mattina.
In via precauzionale sono stati posizionati nelle adiacenze delle abitazioni di via Burla (area in cui sta per essere ultimata la cassa di espansione) numerosi sacchi di sabbia già pronti per l'utilizzo al fine di prevenire e contenere le eventuali tracimazioni del canale Burla sottoposto ad una elevata quota idrometrica.
Inoltre, nel delicato nodo idraulico di Colorno è stato attivato l'impianto di Travacone (12 metri cubi al secondo) e dalle prime ore del mattino sono entrati in funzione i sollevamenti dell'idrovora di Bocca d' Enza (10 metri cubi al secondo) nel comprensorio di Mezzani e Sorbolo.

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Tutto lo staff tecnico del Consorzio – coordinato dalla notte dal Direttore Meuccio Berselli e dall'Ing. Mario Cocchi – si è prontamente attivato e al momento sta intervenendo in tutte le molteplici situazioni più delicate in tutta la Bassa Parmense dove si stanno verificando fenomeni di tracimazione controllata.

In alcuni punti della pianura, soprattutto per i territori a quote altimetriche basse, il rischio resta elevato soprattutto perché, con la pioggia costante, l'acqua dei canali artificiali di bonifica – già pieni – non può essere riversata direttamente negli alvei di torrenti e fiumi, visto che il livello degli stessi è già al limite e che questo causerebbe un possibile rigurgito con allagamento più grave. In questo quadro il reticolo di canali è sottoposto a stress e il monitoraggio con il telecontrollo, i rilasci e le aperture e chiusure delle chiaviche risultano fondamentali per scongiurare allagamenti non contenuti.

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(Fonte: ufficio stampa Consorzio Bonifica Parmense)

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