Consorzio Bonifica Parmense

Consorzio Bonifica Parmense

La Bonifica Parmense interviene su tre canali contro il dissesto idrogeologico a protezione di 8500 ettari di territorio.

Tra Colorno e Sorbolo Mezzani risezionato il Gambina del Casale. A Torrile la posa di massi trachitici sul Galasso. Sullo Spelta (Traversetolo-Montechiarugolo) la supervisione ad un intervento effettuato dalla Provincia di Parma per una frana.

Pianura Parmense (PR) – Tre interventi degli uomini della Bonifica Parmense nella pianura parmense consentono al Consorzio di mettere al sicuro oltre 8500 ettari di territorio in provincia di Parma compresi nella zona pianeggiante e collinare di Traversetolo e Montechiarugolo – tra i torrenti Parma ed Enza – e quella dei comuni rivieraschi di Torrile e Sorbolo Mezzani.

Comprensori a forte vocazione agricola (cereali, frumento e ortaggi e numerosi vigneti), i cui prodotti del territorio sono annoverati tra le Eccellenze dell'agroalimentare internazionale; ma spesso a forte rischio idrogeologico e che, grazie all'operato dell'ente, beneficeranno della messa in sicurezza con l'arrivo della stagione irrigua.

Il primo intervento riguarda il Canale Galasso – nel Comune di Torrile – a difesa di Strada Mazzacavallo: sull'argine destro del canale – in un tratto di 80 metri – le maestranze consortili hanno operato la posa di massi trachitici sia sul fondo che sulla sponda interessata dalla frana. Il canale, che sfocia nel torrente Parma all'altezza di Colorno, serve un comprensorio di 2009 ettari.

Il secondo lavoro è il risezionamento del Canale Gambina del Casale, sito tra i Comuni di Colorno e Sorbolo Mezzani: un intervento su una lunghezza di ben 5650 metri, con pulizia dell'alveo e del fondo del cavo che, giungendo sino all'impianto di Bocca d'Enza, pone in sicurezza 4000 ettari di terre.

Infine la ripresa di una frana lunga 50 metri verificatasi sullo Spelta, canale prettamente irriguo su un territorio di 2300 ettari compreso tra i Comuni di Traversetolo e Montechiarugolo: l'intervento di ripristino, avvenuto con posa di massi trachitici a difesa della S.P. 95, è stato effettuato dalla Provincia di Parma sotto la supervisione del Consorzio della Bonifica Parmense.

 

Incontro di scambio operativo di scambio informazioni e tecnologie avanzate organizzato in Liguria dal Comune di Genova

Genova – A seguito del primo incontro tecnico tenutosi nella sede del Consorzio della Bonifica Parmense e quello successivo presso la sede di ANBI Toscana a Sesto Fiorentino è proseguita nei giorni scorsi l'attività di scambio e condivisione delle migliori pratiche di intervento sul territorio volte ad individuare modelli innovativi esportabili in diverse aree del paese come antidoto alle criticità locali.

Nel corso della mattinata l'illustrazione tecnica della situazione del Comune di Genova è stata presentata dal geologo Giorgio Grassano – della Direzione e Progettazione del Comune incentrata per lo più sulla realizzazione in loco di molteplici interventi di stabilizzazione idrogeologica capace non solo di mettere in sicurezza e consolidare i versanti, ma al contempo di riqualificare e valorizzare i suggestivi paesaggi delle valli liguri. I partecipanti hanno avuto anche l'opportunità di visitare alcuni siti dove si sono realizzati gli interventi; ad esempio l'area verde sensibile in zona urbanizzata Struppa e quella limitrofa alla circonvallazione di Genova. Nel pomeriggio un ulteriore sopralluogo a Sestri per visionare la stabilizzazione del versante in frana con gabbioni chiodati e ripristino della viabilità. Tutti gli interventi sono stati progettati "in house" dalla struttura Geotecnica e Idrogeologica dell'amministrazione del capoluogo ligure.

In avvio di seduta il saluto del Comune e l'introduzione all'attività della giornata lo hanno fatto il Presidente del Consiglio Comunale Alessio Piana e l'Assessore Ai Lavori Pubblici e Valorizzazione delle Vallate Paolo Fanghella. Al workshop tecnico hanno partecipato : Consorzio Bonifica Parmense, Consorzio Bonifica Piacenza, Consorzio Bonifica Canale Lunense, Provincia di Modena, Provincia di Piacenza, STB Piacenza, , STB Parma, STB Reggio Emilia, Studio ingegneria Chiavari, Studio Progetec La Spezia Autostrade per l'Italia, Ordine ingegneri Massa Carrara, Studio goetecnico Massa Carrara. Al termine del focus il Direttore del Consorzio della Bonifica Parmense – Ing. Fabrizio Useri ha commentato - "questa sinergia tra i Consorzi di Bonifica ed altre Amministrazioni che si interessano quotidianamente alle sistemazioni idrogeologiche contribuisce in maniera rilevante ad alzare il livello delle reciproche competenze e questo valore aggiunto operativo si può trasformare in una più efficiente azione concreta sul territorio che ne ha maggiore necessità".

 

 

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Il Governo premia il progetto Consorzio di Bonifica da 7 milioni di euro

Parma – 11 Aprile 2019 - Il Piano straordinario degli Invasi licenziato dal Governo e declinato sui territori dall'Autorità Distrettuale del Fiume Po premia il progetto del Consorzio di Bonifica Parmense volto a realizzare un nuovo e tecnologicamente avanzato impianto di sollevamento delle acque dal Po in località Ongina.

L'attuale impianto idrovoro situato nel Comune parmense di Polesine Zibello sarà completamente rifatto a servizio di un comprensorio irriguo sempre più ampio che sarà essenziale per l'irrigazione di una superficie per lo più di colture di pregio particolarmente estesa di oltre 8.000 ettari.

Gli interventi progettati dai tecnici della Bonifica Parmense si rendono assolutamente necessari per alcune ragioni primarie: il continuo abbassamento del livello idrometrico del Fiume Po nell'ultimo decennio con conseguente calo delle portate visti i periodi sempre più siccitosi e la struttura dell'attuale impianto piuttosto datata che non consente un proporzionale e adeguato abbassamento delle pompe idrovore al livello dei flussi dell'acqua.

La scelta progettuale è quindi stata quella di realizzare un impianto di pre-sollevamento del tutto nuovo, in prossimità dell'esistente (dotato di due innovative elettropompe con portata paria 1.650 litri al secondo), con condotte di mandata collegate a quelle esistenti mediante collegamenti in acciaio; tra le novità tecniche più rilevanti dell'opera si evidenzia quella che consentirà di attingere ai livelli maggiori di prelievo dal Po rispetto a quelli attuali consentendo così una disponibilità di risorsa irrigua per il comparto agricolo anche in periodi fortemente critici.

" I lavori previsti – ha precisato il direttore generale Fabrizio Useri – comprenderanno diversi interventi provvisionali costituiti per l'insediamento del cantiere e realizzazione della viabilità provvisoria, scavi di sbancamento e asportazione della scogliera esistente. Successivamente realizzeremo le diaframmature in cemento armato , edificheremo il nuovo manufatto comprensivo delle due elettropompe di portata 1.650 l/s e di tutta l'impiantistica elettromeccanica necessaria al loro funzionamento, compreso un nuovo quadro elettrico".

Un'opera che ha avuto un iter molto accurato e che conferma gli efficienti livelli di capacità progettuale dell'ente di bonifica. "

Questo finanziamento – ha rimarcato il presidente della Bonifica Parmense Luigi Spinazzi – proietta l'estesa area servita nel futuro fornendo al contempo nuove garanzie grazie ad un impianto innovativo che riuscirà a far fronte alle esigenze di un territorio a fortissima vocazione agricola che ne ha assoluto bisogno. Per il Consorzio di Bonifica Parmense che rappresento e per tutto lo staff è un grande risultato".

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