Consorzio Bonifica Parmense

Consorzio Bonifica Parmense

Mercoledì, 17 Luglio 2019 08:00

Bonifica Parmense, bilancio ok

Bonifica Parmense, bilancio ok: avanzo positivo per un milione di euro presto reinvestito sul territorio.

Una oculata gestione delle risorse unita all'efficienza organizzativa consente al Consorzio di destinare ulteriori fondi alla difesa idraulica dei comprensori di pianura e alla mitigazione del dissesto idrogeologico nelle aree di montagna.

Parma – Un ente in salute, operativo in forma continuativa e strategica nelle diverse aree della nostra provincia e dall'elevato grado di efficienza e affidabilità: è la fotografia del Consorzio della Bonifica Parmense emersa dopo l'approvazione del bilancio consuntivo di esercizio 2018.

Le azioni operate dalla governance consortile consentono di poter contare su un bilancio in linea con i precedenti per quanto concerne l'ammontare dei contributi dei consorziati, con 13 milioni euro. Al netto dei finanziamenti destinati ad investimenti in manutenzioni ordinarie e straordinarie programmate o di emergenza, progettazioni dirette o svolte per conto di altri enti con competenza territoriale e dei relativi costi di esercizio per la realizzazione degli interventi di quotidiana operatività, la Bonifica ha generato un avanzo virtuoso di esercizio di un milione di euro: cifra che sarà subito destinata per interventi in pianura e montagna.

Nell'occasione il Presidente Luigi Spinazzi ed il Direttore Generale Fabrizio Useri sottolineano, dinnanzi i membri del Comitato dell'ente – i vicepresidenti Giacomo Barbuti e Giovanni Grasselli; i consiglieri di Giunta Giovanni Maffei e Marco Tamani, il membro del Collegio sindacale Silvano Mantovani e la dirigente amministrativa Gabriella Olari – come sia fondamentale, in un territorio nel quale i cambiamenti climatici influenzano le nostre vite in maniera ormai conclamata, fornire un costante monitoraggio dei comprensori e rispondere presto e bene alle richieste di chi vi abita e lavora; contesto in cui diventano essenziali i rapporti con le amministrazioni locali del territorio, proficue sinergie da cui non si può prescindere per ottenere risultati apprezzabili a tutela delle comunità.

Nell'ambito dell'approvazione del bilancio consortile infine l'Ing. Nico Alberti, Dirigente Area Informatica e Catasto, sottolinea l'altissima percentuale di contribuenza sul territorio (oltre 90%): aspetto che, unito all'assunzione di 10 nuove unità lavorative lo scorso febbraio, consente all'ente un ulteriore innalzamento qualitativo dell'operato consortile e dei molteplici servizi forniti dal Consorzio ai cittadini.

Parametri rispettati e indagini approfondite su oltre 50 campionamenti consegnano un quadro positivo della risorsa irrigua nel comprensorio consortile. Rispetto allo scorso anno migliorate anche le acque dei canali Galasso e Naviglio Navigabile.

Parma –

La qualità delle acque irrigue del Parmense che scorrono all’interno della rete artificiale dei canali di bonifica è migliorata ulteriormente rispetto allo scorso anno: è quanto emerge dal Report annuale redatto dai ricercatori tecnico-scientifici del Consorzio della Bonifica Parmense.

L’ente consortile – che nella sostanza si preoccupa, per competenza specifica, del trasporto della risorsa idrica e non strettamente della sua qualità – monitora periodicamente lo stato dei flussi irrigui (indispensabili per la produzione della gran parte delle tipicità agroalimentari della nostra provincia) grazie al laboratorio tecnico itinerante Bonifica Lab, struttura itinerante che consente di asserire che le acque irrigue dei canali consortili superano l’esame qualità, dimostrandosi idonee agli usi per l’agricoltura.

Rilevanti e significativi alcuni dei dati emersi dalle relazioni conclusive – redatte dall’ingegnere ambientale consortile Elisa Trombi e dall’esperto consulente in materie ambientali Riccardo Franchini sulla qualità irrigua della risorsa esaminata: le sostanze prioritarie fosfati e fitofarmaci e la sommatoria complessiva delle sostanze rilevate si mantengono inferiori ai valori limite della cosiddetta classe 1, utile per l’impiego irriguo, ovvero la migliore delle classi della tabella A Giardini, universalmente riconosciuta come modello di riferimento per il settore agricolo. Il dato rappresenta l’ultimo anello di una catena di risultati di idoneità confermata già negli ultimi anni in cui l’uso irriguo dell’acqua nel comprensorio è sempre stato ben al di sotto della soglia standard considerata

Importante miglioramento quello nelle aree che presentano alcune criticità, come quelle relative ai canali che attraversano la zona urbana di Parma, in particolare quelle provenienti dal Naviglio Navigabile e dal Canale Galasso: in questi due casi all’azoto e al fosforo si sommano cloruri e salinità elevata, ma pur sempre rientrando nei limiti di utilizzo. Da evidenziare anche l’assenza di sostanze tossiche, compresi pesticidi e fitofarmaci, in concentrazioni significative e per questo motivo le acque dei canali possono essere utilizzate senza particolari problemi perché non sussiste particolare rischio igienico-sanitario che possa incidere sulla salubrità delle numerose produzioni.

Nell’ottica di un perpetuo e continuo miglioramento è da segnalare l’inizio di un percorso di collaborazione condivisa con le aziende conserviere della Provincia di Parma volto a sensibilizzare verso l’importanza del recupero delle acque reflue e la salvaguardia dell’ecosistema: un protocollo di intesa firmato dai Consorzi di bonifica di Parma e Piacenza, OI Pomodoro e da Industria del Nord Italia nel settembre 2018. E la sinergia con Arpae Parma per il trasferimento dei dati ambientali dei loro controlli sulla qualità delle acque dei depuratori comunali.

Proprio in questi giorni è in corso la campagna di rilevazione 2019 con il mezzo mobile di Bonifica Lab che, come nell’anno precedente, prevede di monitorare più di 50 punti stazione distribuiti sul territorio irriguo gestito dal Consorzio, in particolare di pianura commentano Franchini e Trombi – . I primi risultati sono confrontabili con il 2018 e restituiscono un già un primo quadro positivo, stante la forte siccità di inizio anno che aveva favorito la concentrazione di sostanze nell’acqua”.

 

La lectio del climatologo Luca Mercalli a Palazzo del Governatore per il secondo appuntamento della rassegna "Maggio 2019 con la Bonifica Parmense"

Parma, 23 maggio 2019 - All'Auditorium del Palazzo del Governatore un pomeriggio di studio dal titolo "L'acqua preziosa" con ospite il climatologo e meterologo Luca Mercalli. L'incontro di inserisce nella rassegna promossa dal Consorzio della Bonifica Parmense con il coinvolgimento di Comune di Parma, Associazione Nazionale Consorzi Gestione e Tutela del Territorio e Acque Irrigue, con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare.

Dopo gli interventi del Presidente del Consorzio di Bonifica Parmense, Luigi Spinazzi e dell'assessore alle Politiche di Sostenibilità Ambientale del Comune di Parma, Tiziana Benassi, largo spazio a Luca Mercalli che ha parlato di come le temperature si stiano innalzando e delle conseguenze sull'agricoltura, sulle riserve d'acqua, sull'industria, sul pianeta e sulla vita degli ecosistemi.

Al termine una tavola rotonda con i contribuiti di Alessandro Ragazzoni, docente della Facoltà di Agraria dell'Università di Bologna, di Sergio Vallesi, Ingegnere delle Risorse Idriche ed Ecologo del Paesaggio, di Nicola Bertinelli, Presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano e di Michele Alinovi assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Parma.

L'incontro è stato moderato dal giornalista Andrea Gavazzoli.

 

 

 

 

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