APLA Parma

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Quattro appuntamenti: a Fidenza, Borgotaro, Traversetolo e Parma per fare il punto della situazione, tracciare un primo bilancio dell'attività del Governo Renzi, valutare la legge di stabilità per il 2015 e, infine, verificare se con la protesta del 18 febbraio qualcosa è cambiato -

Parma, 18 novembre 2014 -

Il 18 febbraio in piazza del Popolo a Roma circa 70.000 imprenditori, provenienti da tutta Italia, hanno chiesto al Governo misure concrete di sostegno per evitare di chiudere. Di questi, 350 erano associati Apla, accorsi da tutta la provincia.

A distanza di nove mesi Confartigianato Imprese Apla, insieme ai propri associati, ma l'invito è aperto a tutti gli imprenditori, vuole fare il punto della situazione, tracciare un primo bilancio dell'attività del Governo Renzi, valutare la legge di stabilità per il 2015 e, infine, verificare se con la protesta del 18 febbraio qualcosa è cambiato.

Gli appuntamenti si terranno tutti alle 20.45 e si svolgeranno a Fidenza, martedì 18 novembre, in via Musini, 5, a Borgotaro giovedì 20 novembre, sede della Comunità Montana in piazza 11 febbraio, a Traversetolo martedì 25 novembre, nella sala riunione Avis di via Verdi e a Parma, martedì 2 dicembre, nella sede centrale dell'associazione (ingresso da via Muggia).

(Fonte: Ufficio stampa Confartigianato Apla Parma)

Legge di stabilità - Leonardo Cassinelli presidente di Confartigianato Imprese Apla Parma: «Impatto significativo su imprese, ma sono escluse quelle senza dipendenti che sono il 60% a Parma» -

Parma, 21 ottobre 2014 -

«La Legge di stabilità contiene alcune misure molto positive, ma vorremmo che si pensasse anche alle imprese senza dipendenti, che sono il 60% della nostra economia» così Leonardo Cassinelli, presidente di Confartigianato Imprese Apla Parma accoglie la legge di Stabilità proposta dal Governo Renzi.
Fra i provvedimenti positivi c'è l'esclusione del costo del lavoro dalla base imponibile Irap. Questa misura comporterà una significativa riduzione della pressione fiscale e riguarderà per il 40,5% le imprese fino a 50 addetti. Altrettanto buona è giudicata l'introduzione di un regime forfettario per le imprese con ridotti ricavi, con la possibilità per gli imprenditori di non versare il minimo contributivo.

«Tuttavia – spiega Cassinelli - rimangono escluse da qualsiasi intervento tutte le imprese senza dipendenti, che a Parma sono circa 27-28.000, vale a dire il 60% del totale (46.000 circa). Se il Governo intende davvero fare il bene di tutti gli imprenditori, è necessario innalzare la franchigia Irap. E, sul fronte fiscale, va garantita omogeneità di trattamento tra tutte le imprese, piccole e grandi».
Estremamente utile per rilanciare il comparto dell'edilizia, così provato e decimato dopo questi anni di crisi, è la nuova proroga delle agevolazioni al 50% per il recupero edilizio e del 65% per gli interventi di efficienza energetica.

Per quanto riguarda l'anticipo del Tfr in busta paga, Cassinelli ricorda che «il premier Renzi ha assicurato al presidente nazionale Merletti che l'operazione anticipo del Tfr si farà solo individuando un meccanismo che rende neutro, per la capacità finanziaria e i costi delle PMI, l'erogazione del Tfr maturando per i lavoratori che ne facciano richiesta. Continueremo a vigilare affinché i meccanismi previsti dal Governo corrispondano a questo principio. Ottima è anche – conclude Cassinelli – la decontribuzione totale per i neo assunti per i primi tre anni, così come le agevolazioni per i primi tre anni per le start up».

(Ufficio stampa Confartigianato Apla Parma)

Mercoledì, 08 Ottobre 2014 17:15

Si va verso il fermo dell'autotrasporto

L' annuncio di Confartigianato Trasporti verso il fermo: 'Lo eviteremmo volentieri ma se il Governo continuerà a disattendere il protocollo firmato a fine 2013, non sarà possibile' -

Parma, 8 ottobre 2014 -

Prima di Natale potrebbe esserci un fermo dell'autotrasporto se il Governo non manterrà la parola data.
È stato, infatti, quasi completamente disatteso il protocollo firmato a fine 2013 tra Unatras, sigla che racchiude la maggior parte delle associazioni di categoria, e il Governo, guidato all'epoca da Enrico Letta.

Senza il mantenimento del protocollo d'intesa la maggior parte delle aziende sarebbe costretta alla chiusura: «Viaggeremmo in perdita – spiega Paolo Cavagna, presidente Confartigianato Trasporti Parma e consigliere nazionale -. Stiamo, infatti, parlando dei 'costi minimi per la giustizia sociale', delle agevolazioni per i pedaggi autostradali, dei fondi per la formazione professionale, per l'ammodernamento parco veicolare e per le spese documentate. In sostanza non c'è più margine per la sopravvivenza delle pmi che oltre a subire la concorrenza delle grandi imprese dell'autotrasporto e di quelle dell'est Europa, si vedono anche tradite dal governo che non rispetta gli accordi sottoscritti. Anche se non tutte le sigle la vedono come noi, Confartigianato Trasporti non rinuncerà alla questione dei costi minimi, al mantenimento del livello delle accise per il 2015 e al mantenimento, sempre per il 2015, delle risorse destinate alle spese documentate».

Il prossimo passo sarà quello di organizzare assemblee pubbliche, aperte a tutti gli autotrasportatori per parlare apertamente con tutti di queste tematiche. La prima di queste è già stata fissata a Monza, sabato prossimo 11 ottobre all'interno di Truck Emotion, ma ne seguirà una anche a Parma, la data sarà comunicate non appena possibile.

«Se il Governo non farà marcia indietro sui tagli il fermo sarà inevitabile –conclude Cavagna».

(Fonte: Ufficio stampa Apla Parma)

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