Visualizza articoli per tag: scuola

Reggio Emilia, 28 ottobre 2013
 
E' iniziato mercoledì, nell'aula magna del Liceo Spallanzani, un interessante progetto di formazione per insegnanti delle scuole medie, del biennio delle superiori e degli enti di formazione professionale promosso dalla Provincia sul tema "Adolescenza, apprendimento e consiglio orientativo". Cinque gli incontri programmati da ottobre a febbraio con Katia Provantini, psicologa e saggista di Minotauro-Istituto dei codici affettivi di Milano, che affronteranno i temi dei nuovi adolescenti nei contesti significativi, del loro apprendimento e del rapporto con la scuola, di potenzialità e punti critici del consiglio orientativo, dei disturbi specifici di apprendimento e della loro ricaduta sulla didattica.
Oltre una cinquantina gli insegnanti iscritti, "un dato molto positivo – ha sottolineato l'assessore provinciale all'Istruzione, Ilenia Malavasi - che conferma l'apprezzamento per il lavoro importante che, anche attraverso Polaris, da decenni la Provincia sta svolgendo a favore del sistema scolastico ed in particolare dell'orientamento". "Il passaggio dalle medie a superiori rappresenta infatti un momento tanto importante quanto difficile, e la Provincia da tempo supporta le famiglie reggiane nella scelta migliore per il progetto di vita dei loro figli – ha aggiunto l'assessore Malavasi - Reggio ha un sistema scolastico eccellente, non ci sono istituti di serie A e di serie B, ma istituti diversi, ognuno dei quali in grado di migliorare le abilità, le competenze e il tipo di intelligenza dei nostri ragazzi: scegliere la scuola giusta non è semplice, ma è fondamentale".
In occasione dell'avvio del corso di formazione per insegnanti, l'assessore Malavasi ha annunciato per il prossimo 7 dicembre, sempre nella sede dell'Università in viale Allegri, una nuova edizione del Salone dell'orientamento, l'apprezzato momento di presentazione e di approfondimento di tutte le scuole superiori reggiane.
 
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Reggio Emilia, 25 ottobre 2013
 
Un laboratorio di Macchine matematiche per attività di ricerca, da parte di tutte le scuole, sulla didattica della matematica e della geometria con l'uso di oltre 70 strumenti tra pantografi, prospettografi, compassi perfetti, ellissografi, curvigrafi. E' stato inaugurato ieri pomeriggio al Liceo Moro di Reggio Emilia grazie al progetto MMLab-ER promosso da Provincia di Reggio Emilia e Regione Emilia-Romagna con la collaborazione dell'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.

All'inaugurazione, apertasi con il saluto dell'assessore all'Istruzione della Provincia di Reggio Emilia, Ilenia Malavasi, e del dirigente scolastico Roberto Villa, hanno preso parte Maria Giuseppina Bartolini Bussi dell'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, che ha illustrato il progetto "MMLab-ER Laboratori della Macchine matematiche per l'Emilia-Romagna", e Francesca Martignone dell'Università del Piemonte orientale, che ha presentato i risultati del programma di formazione per insegnanti nella provincia di Reggio Emilia, nonché due classi e gli insegnanti del Moro coinvolti nel progetto, a partire dalle referente Simona Vangelisti.

L'obiettivo del laboratorio, che mette a disposizione di docenti e studenti un'aula permanente attrezzata con oltre 70 macchine per la matematica e la geometria, è la diffusione di metodologie che possano favorire l'insegnamento della matematica attraverso una didattica laboratoriale, promuovendo e sostenendo lo studio e l'apprendimento delle materie scientifiche. Da oggi il Laboratorio è a disposizione di insegnanti e studenti di tutte le scuole, dalle elementari alle superiori: le visite potranno essere prenotate via e-mail contattando direttamente il Liceo Moro di Reggio Emilia (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Giovedì, 17 Ottobre 2013 17:13

A scuola di terremoto

Reggio Emilia, 17 ottobre 2013
 
Da domani mattina, con il primo appuntamento alla "Giovanni XXIII" di Castellarano, nelle scuole medie di ben 20 comuni reggiani si studierà una materia in più: il terremoto (e, soprattutto, i corretti comportamenti da tenere quando la terra inizia a tremare e nella delicata fase dell'evacuazione). Il merito è della Provincia di Reggio Emilia che ha proposto a tutte le scuole secondarie di primo grado "Conosciamo il terremoto", un interessante progetto didattico che fino ai primi di febbraio prevede ben 23 incontri da parte di tecnici della Protezione civile provinciale, un esperto di sismica e rappresentanti delle associazioni di volontariato.

L'iniziativa è stata presentata questa mattina in Provincia dalla presidente della Provincia di Reggio Emilia Sonia Masini, dall'assessore provinciale all'Istruzione Ilenia Malavasi, dalla responsabile della Protezione civile della Provincia Federica Manenti e dall'esperto di rischio sismico, il toscano Giuliano Pardini, che si è aggiudicato il bando per le attività formative.

"Da tempo la Provincia di Reggio Emilia è impegnata non solo nella gestione delle varie emergenze e nella messa in sicurezza di edifici scolastici e opere pubbliche, ma anche in attività informative tese a diffondere una adeguata cultura di protezione civile, che significa spiegare ai cittadini quali sono i rischi presenti sul nostro territorio, i buoni comportamenti da osservare, le modalità e le misure di autoprotezione da adottare in situazioni di pericolo", ha detto la presidente Sonia Masini, ricordando il ciclo di assemblee pubbliche in corso proprio in queste settimane in tutti i comuni del Crinale e sottolineando come "anche queste competenze, per altro riconosciute dalla stessa Regione alle Province con la Legge 1/2005, dimostrino l'utilità dell'ente".

Corsia preferenziale, per diffondere una sempre maggiore conoscenza, è ovviamente la scuola, "ambiente privilegiato in cui far crescere questa cultura di Protezione civile, tanto che proprio il comparto scolastico è quello in cui si è sempre concentrata in maniera prioritaria l'attività della Provincia dal punto di vista della prevenzione, sia in termini di verifica della sicurezza degli edifici sia dell'informazione sui rischi", ha aggiunto l'assessore all'Istruzione, Ilenia Malavasi.

"Sensibilizzare i ragazzi in età scolare è fondamentale soprattutto per ciò che concerne le tematiche riguardanti il rischio sismico, al fine di creare una cultura della sicurezza basata sulla prevenzione e sull'autoprotezione", ha detto Federica Manenti, responsabile della Protezione civile della Provincia di Reggio Emilia, ricordando "come le scuole abbiano sempre risposto con grande entusiasmo alle nostre iniziative" e come "questo progetto didattico ci consentirà anche di fornire consulenza nella progettazione e nell'esecuzione delle periodiche prove di evacuazione che, per legge, gli istituti scolastici sono tenuti a svolgere".

Gli incontri nelle scuole - che sono stati preceduti dall'invio di materiale didattico e illustrativo, utilizzabile direttamente dai docenti per introdurre l'argomento – dureranno un paio d'ore e, come ha spiegato Giuliano Pardini (esperto di sismica e coordinatore della Protezione civile di Viareggio), saranno finalizzati a "far conoscere ad alunni e insegnanti che cos'è un terremoto, perché si verifica e quali effetti provoca, qual è la realtà del rischio sismico nella provincia di Reggio Emilia, quali sono le corrette norme di comportamento da seguire prima, durante e dopo una scossa, iniziare a conoscere il sistema di Protezione civile".
 
In allegato l' elenco delle scuole aderenti

(Fonte: Provincia di Reggio Emilia)
Parma, 17 ottobre 2013
 
Il comunicato di Gilda Unams che lamenta di non essere stata coinvolta neppure nel progetto Giocampus di cui era all' oscuro -

La Gilda degli Insegnanti informa che i contenuti del protocollo Giocampus, firmato nei giorni scorsi dalle competenti autorità scolastiche, non è stato mai reso noto ai rappresentanti di coloro che quel protocollo dovrebbero applicarlo. Un modo di fare che si ripete per la terza volta in pochi giorni, è avvenuto lo stesso per il protocollo relativo alla somministrazione dei farmaci nelle scuole e per il protocollo relativo all'integrazione scolastica. Gilda, Cgil, Cisl e Uil, hanno inviato una lettera a tutti i dirigenti scolastici interessati, alle autorità scolastiche territoriali e regionali, lamentando il perpetrarsi questo andazzo che oramai è diventato insopportabile. Giocampus è stato sempre motivo di vanto e soddisfazione per i docenti di Parma, e non si capisce perché non debbano far sapere come gli insegnanti saranno coinvolti in questa iniziativa nel prossimo futuro. E' bene precisare che quando si firmano accordi tra scuola ed enti pubblici, che interessano anche il lavoro dei docenti, il Contratto Collettivo Nazionale prevede esplicitamente che ci sia un'informativa preventiva ai rappresentanti di categoria. Adempimento che anche questa volta non è stato compiuto. Salvatore Pizzo, Coordinatore Provinciale della Gilda Unams, a tal fine precisa: "Ringraziamo chi mette in atto risorse per realizzare Giocampus, ma non vogliamo essere nelle mani di minoranze che pensano di poter agire senza far sapere nulla a nessuno, chi fomenta questo tipo di politica scolastica provoca solo risentimento e reazioni negative. Serve un intervento politico sul territorio, se non legale, che metta un freno a certi atteggiamenti che a quanto pare vanno per la maggiore".
 
In allegato la lettera la lettera inviata da Gilda, Cgil, Cisl e Uil

(Fonte: Ufficio stampa Gilda Unams)
Martedì, 15 Ottobre 2013 10:06

Università telematiche: l'Italia studia online

Parma, 15 ottobre 2013

La crescita delle università telematiche non è più un dato trascurabile, ma un fenomeno concreto che acquista consensi di anno in anno: gli studenti online, infatti, rappresentano oggi il 2% del totale degli iscritti all'Università e il loro numero è aumentato vertiginosamente negli ultimi 10 anni.
Rispetto alle università pubbliche italiane, che segnano un -17% nelle iscrizioni, il numero degli studenti che scelgono l'insegnamento a distanza è passato dai 1.500 del 2003 ai 39.792 del 2013, con un aumento medio annuo del 16%. A rivelarlo è l'indagine condotta dall'Università Telematica "Niccolò Cusano" di Roma (http://www.unicusano.it/), fondata nel 2006 e oggi al primo posto fra le strutture riconosciute dal Miur per numero di laureati e attività didattiche proposte.
L'infografica (http://www.unicusano.it/blog/universita/universita-telematiche-tutti-i-numeri/#.UlvrNSTzZuw) mostra visivamente quali sono stati i fattori che hanno influito sulla crescita delle università online. Primo fra tutti, il risparmio: frequentare un corso di laurea triennale a distanza permette, infatti, di azzerare o quasi i costi relativi al materiale didattico, ai trasporti e all'alloggio (0-2.500 euro) a fronte di una retta leggermente più alta rispetto alle università private offline più economiche.
In secondo luogo, l'ampliamento dell'offerta formativa: delle 34 facoltà disponibili negli atenei italiani 14 hanno il loro corrispettivo online, il che rende a portata di click contenuti e competenze prima fruibili solo in presenza.
A scegliere la praticità e i benefici delle università telematiche sono per la maggior parte uomini di età compresa fra i 23 e i 40 anni: lavoratori desiderosi di specializzarsi e studenti che non possono permettersi di studiare lontano da casa per gli alti costi che comporta la vita da fuorisede.
In conclusione, un confronto tra le 11 strutture riconosciute dal Miur in termini di servizi offerti, anno di fondazione, sedi e numero di studenti iscritti, laureati e fuoricorso.
 
(Fonte: ufficio stampa UniCusano )
Mercoledì, 09 Ottobre 2013 15:58

Progetto Comenius: studenti accolti in Provincia

Piacenza, 9 ottobre 2013
 
Il presidente della Provincia di Piacenza Massimo Trespidi ha accolto nei giorni scorsi in Provincia - nell'ambito del progetto Comenius - una delegazione di studenti e docenti provenienti dalle scuole superiori delle città di Gigean (Francia), Bruchsal (Germania) e Kecskemet (Ungheria). I ragazzi sono ospiti dell'istituto Mattei di Fiorenzuola, tappa italiana del progetto.
"A nome di tutta l'Amministrazione provinciale - ha detto Trespidi all'incontro dei giorni scorsi a cui ha preso parte il dirigente scolastico Mauro Monti - vorrei dare il benvenuto agli studenti e ai docenti che, grazie al progetto Comenius, portano oggi a Fiorenzuola una parte del sapere e della cultura di Paesi come la Francia, la Germania e l'Ungheria. E' un onore accogliere nel territorio piacentino la tappa italiana di un'iniziativa, Comenius appunto, che sulla base della cooperazione europea si pone come obiettivo l'accesso a una più vasta gamma delle opportunità di apprendimento. La scuola deve essere oggi, nel 2013, non solo un istituto ma piuttosto una comunità educante: all'interno di questa comunità la prima risorsa siete voi studenti e la seconda sono i docenti, i bravi docenti. Un particolare apprezzamento va all'istituto superiore Mattei che ha saputo vedere nel progetto Comenius un'opportunità di apprendimento fondata sulla cooperazione e sulla concretezza".
Il presidente Trespidi a fine incontro ha consegnato ai docenti accompagnatori del materiale informativo e promozionale del territorio piacentino. "Un invito – ha detto Trespidi – a visitare le bellezze che la provincia che vi ospita offre".
 
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)
Parma, 8 ottobre 2013
 
Un'Associazione locale di dirigenti scolastici, denominata Asapa, per il tramite della stampa locale ha espresso solidarietà al dirigente della Direzione Didattica "Fratelli Bandiera" di Parma, Giovanni Brunazzi, relativa all'interrogazione parlamentare richiesta dalla Gilda Unams alla senatrice Adele Gambaro (gruppo Misto), con la quale si chiede al Ministro dell'Istruzione se è giusto minacciare i docenti con provvedimenti disciplinari, per costringerli a lavorare gratuitamente, svolgendo lavori di esecuzione amministrativa per conto di un ente con il quale non hanno stretto alcun rapporto professionale e o di lavoro, l'Invalsi. Un ente che ha sede a Frascati (Roma) che si occupa di rilievi statistici. Il giudice del lavoro di Parma ha stabilito che correggere le prove inviate alle scuole dall'Invalsi è un dovere dei docenti, ma non è un loro dovere svolgere altri adempimenti per i quali l'Invalsi, che ha una gestione propria di nomina politica, gode di suoi dipendenti e di una sua personalità giuridica. La Gilda da tempo richiede una trattativa con questo ente affinchè i docenti non vengano costretti a prestazioni professionali extra e gratuite, ciò con il ricatto di provvedimenti disciplinari. Faccenda questa che potrebbe interessare anche la magistratura penale. Ci meraviglia che un gruppo di dirigenti scolastici, che per mestiere coordinano processi educativi, spalleggino un ente, molto amato dalla politica politicante, per conto del quale si chiede a dei professionisti, che non dipendono da esso di lavorare gratis. Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda, precisa: "Se i dirigenti scolastici fossero costretti a lavorare gratis per qualcuno, cosa direbbero? Suggeriamo a loro che si pongono talvolta come manager, di fare in modo che l'Invalsi versi il dovuto alle persone che lavorano. Il fatto che molti colleghi tacciono è causato dal clima di terrore, questo non è bello è semplicemente poco civile".
 
(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)
Martedì, 08 Ottobre 2013 15:56

A Pavullo il progetto "Il Foscolo si colora"

Pavullo, 8 ottobre 2013
 
E' iniziato lo scorso sabato 5 ottobre, il progetto di tinteggiatura della scuola primaria "Ugo Foscolo" di Pavullo, nato da una proposta dei genitori del plesso, coordinati dalle insegnanti e dal personale comunale e denominato "Il Foscolo si colora". La scuola "Foscolo", è la più grande del capoluogo e i locali comuni, mensa e palestra, sono stati interessati di recente, da lavori di ristrutturazione, da parte dell'Amministrazione Comunale. Con il progetto "Il Foscolo si colora", anche genitori e insegnanti intendono contribuire, con il loro lavoro volontario, alla riqualificazione dell'edificio scolastico. Nello scorso fine settimana sono state tinteggiate le prime quattro aule al piano terra e il progetto proseguirà nella prossima primavera, per giungere a completare l'opera di tinteggiatura di tutte le classi e e le aule di servizio del piano terra. Fondamentale in questa fase di avvio la presenza di Nicola Maiorano, genitore esperto del mestiere, a cui va un ringraziamento speciale, che con pazienza e competenza ha indirizzato le truppe armate di pennelli, mentre tutto il materiale necessario, è stato offerto dalla ditta Print Color di Pavullo. Un ringraziamento anche a tutti i genitori intervenuti, alla maestra coordinatrice del progetto, Patrizia Soci, alle insegnanti e al personale comunale, con l'appuntamento già fissato per la prossima primavera.
(Fonte: ufficio stampa Comune di Pavullo)
Bologna, 7 settembre 2013
 
Al via la nuova offerta formativa degli Istituti Tecnici Superiori: 12 percorsi in 11 città dell'Emilia-Romagna per diventare tecnici specializzati in settori strategici. Iscrizioni entro il 12 ottobre. In fase di avvio su tutto il territorio regionale anche 29 percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore. L'assessore Patrizio Bianchi: "Per fronteggiare la crisi l'Emilia-Romagna ha scelto di investire nella formazione di profili professionali specializzati, l'offerta della Rete Politecnica è politica di sviluppo".
Sono 12 i percorsi degli Istituti Tecnici Superiori che stanno per essere avviati in 11 città in Emilia-Romagna. Le iscrizioni alle nuove scuole di tecnologia, istituite a livello nazionale per formare in un biennio tecnici superiori in grado di inserirsi nelle imprese dei settori strategici del sistema economico-produttivo, chiuderanno infatti il prossimo 12 ottobre e le lezioni inizieranno a fine mese.
Oltre ai percorsi di Bologna, Modena, Reggio Emilia, che riguardano l'ambito della meccanica, motoristica e packaging, e a quello di Rimini sul turismo, ci sono i percorsi sulla mobilità sostenibile a Cesena e Piacenza, sull'agro-alimentare a Parma, nei settori territorio, energia e costruzioni a Ferrara e Ravenna, per le industrie creative a Cesena e Faenza in provincia di Ravenna, e infine il percorso nel settore biomedicale che sarà inaugurato a Mirandola (MO).
L'offerta formativa degli ITS – parte della Rete Politecnica segmento formativo del sistema ER Educazione e Ricerca Emilia-Romagna - si rivolge a giovani e adulti, non occupati o occupati, in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore. I percorsi, gratuiti in quanto finanziati con fondi pubblici per 3 milioni e 600 mila euro - di cui 1 milione e 250 mila euro nazionali e 2 milioni e 350 mila regionali - si articolano in quattro semestri, per una durata complessiva di 1800/2000 ore. Alternativi all'università, ma ad essa strettamente collegati, affiancano all'attività d'aula diverse esperienze di formazione in impresa in Italia e all'estero, affidata a esperti provenienti dal mondo del lavoro, formatori, docenti della scuola e dell'università. Al termine del biennio, si ottiene un diploma di Tecnico superiore.
"In un quadro economico connotato dal perdurare della crisi e da una forte accelerazione delle modificazioni strutturali della crescita industriale, l'Emilia-Romagna ha scelto di investire nella formazione di profili professionali specializzati, dotati di competenze operative, critiche e relazionali funzionali all'innovazione e in grado di contribuire ai processi di crescita di filiere produttive strategiche per lo sviluppo del paese – spiega l'assessore regionale alla Formazione e al Lavoro Patrizio Bianchi - A questi obiettivi risponde la Rete Politecnica, segmento cruciale dell'infrastruttura formativa regionale. Finalizzata allo sviluppo delle competenze scientifiche, tecnologiche, tecniche e professionali, costruita sul confronto, la sinergia e l'integrazione tra culture ed esperienze formative e professionali eterogenee e complementari, la Rete Politecnica è politica di sviluppo che coniuga innovazione e territorio verso l'economia della conoscenza".
Istituiti per la prima volta in Emilia-Romagna nell'anno formativo 2011/2012, gli ITS hanno già diplomato 138 allievi dei 215 iscritti (sono sette su nove gli ITS che hanno già concluso i propri percorsi) e a novembre si terrà la consegna ufficiale degli attestati. A neanche un mese dal conseguimento del diploma, 61 tra i tecnici superiori che hanno concluso il percorso formativo sono già stati assunti da imprese del territorio.
Le Fondazioni ITS in Emilia-Romagna da quest'anno sono 7. Si sono infatti integrate formalmente le Fondazioni di Bologna, Modena e Reggio Emilia anche se i percorsi, tutti ambito della meccanica, sono rimasti differenziati. Novità di quest'anno il percorso per diventare Tecnico superiore per la progettazione e prototipazione di manufatti ceramici, che si terrà a Faenza, quello per Tecnico superiore per la produzione di apparecchi e dispositivi diagnostici, terapeutici e riabilitativi che si sta per avviare a Mirandola, località vocata al biomedicale in provincia di Modena e il percorso per Tecnico superiore per la mobilità delle merci e dei prodotti agricoli - Indirizzo logistica e commercializzazione dei prodotti freschi di Cesena.
L'offerta della Rete Politecnica – programmata dalla Regione a partire da un'analisi dei punti di forza dell'economia regionale – oltre che dagli Istituti Tecnici superiori (ITS) è costituita da altre due tipologie di percorsi formativi, quelli di Istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) e su quelli di Formazione superiore.
In fase di avvio su tutto il territorio regionale anche 29 percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore. Come gli ITS, anche gli IFTS sono progettati e realizzati da istituti di istruzione secondaria superiore, enti di formazione professionale accreditati, università e imprese. Cofinanziati dal Fondo sociale europeo, con risorse pari a 3 milioni e 500 mila euro, formano tecnici specializzati capaci di presidiare e gestire i processi organizzativi e produttivi di impresa. Più brevi dei percorsi realizzati dalle Fondazioni ITS, si articolano in due semestri e hanno una durata complessiva di 800/1000 ore. Si rivolgono a giovani e adulti in possesso di un diploma di istruzione secondaria superiore. L'accesso è consentito anche a coloro che non hanno conseguito il diploma di istruzione secondaria superiore, ma hanno maturato competenze coerenti con la figura IFTS nell'ambito di altri percorsi formativi o di esperienze lavorative. Il percorso rafforza le competenze culturali e di base e sviluppa quelle specialistiche, tecniche e professionali. La formazione d'aula e di laboratorio è accompagnata da periodi di stage per consentire ai partecipanti di sperimentare in impresa le competenze acquisite, di conoscere gli ambienti lavorativi e comprenderne le dinamiche relazionali. Al termine di un percorso IFTS, a seguito del superamento di una verifica finale, viene rilasciato il certificato di specializzazione tecnica superiore valido a livello nazionale.
Maggiori informazioni sui percorsi della Rete Politecnica e per le iscrizioni si possono trovare alle pagine:
ITS
IFTS
In allegato: l'elenco di tutti i corsi attivati
 
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Reggio Emilia, 7 ottobre 2013
 
Il Polo scolastico di via Makallé diventerà ancora più bello. Stanno infatti per partire i lavori del secondo lotto di interventi programmati dalla Provincia di Reggio Emilia per trasformare il Polo in un vero e proprio Campus utilizzabile anche oltre l'orario scolastico, esaltando le potenzialità sociali, aggregative e ricreative di quest'area di ben 104.000 metri quadrati (26.300 dei quali coperti da edifici scolastici) ogni giorno frequentata da oltre 4.600 persone. Dopo la realizzazione di due nuovi parcheggi per ciclomotori in prossimità della palestra del liceo Matilde di Canossa (170 posti) e dei laboratori tessili dell'Iti Nobili (102 posti), da oggi lunedì 7 ottobre inizieranno infatti lavori di riqualificazione dei cortili interni del Polo: oltre ad arredi urbani, spazio verdi, nuova illuminazione, aree ecologiche, il progetto (per un importo di 400.000 euro) prevede una nuova pavimentazione che, nella piazza centrale, attraverso la posa di lettere in rilievo di cemento riporterà 4 frasi scelte da studenti e insegnanti di ognuno dei quattro istituti presenti all'interno del Polo. Iti Nobili e Itg Secchi hanno scelto di citare rispettivamente Albert Einstein ("C'è una forza motrice più forte del vapore, dell'elettricità e dell'energia atomica: la volontà") ed Hermann Broch ("L'architettura è la testimonianza dell'aspirazione dell'uomo a vincere il tempo innalzando l'ordine nello spazio"), mentre il Bus Pascal ("Una vita vissuta senza sperimentare è una vita vissuta a metà") e il liceo Matilde di Canossa ("Diventa ciò che vuoi, non avere paura. Stiamo tutti lottando per i nostri sogni") hanno optato per due frasi create ad hoc.

"Oltre che dell'offerta formativa delle scuole superiori, la Provincia si occupa anche degli ambienti e degli spazi frequentati ogni giorno da migliaia di cittadini tra studenti, docenti, operatori scolastici e genitori. Sicurezza degli edifici e fruibilità delle aree interne ed esterne alle sedi scolastiche sono le priorità per i tecnici della Provincia impegnati ogni giorno nella progettazione e realizzazione di interventi a favore dell'istruzione pubblica", spiega l'assessore provinciale alle Infrastrutture, Alfredo Gennari, sottolineando come "dal 2004 a oggi la Provincia di Reggio Emilia abbia investito ben 60 milioni di euro dei propri bilanci a favore dell'edilizia scolastica".
Socialità, sostenibilità e sicurezza sono le tre "esse" che hanno ispirato gli interventi predisposti dalla Provincia al Polo di via Makallé: "Uno degli obiettivi è proprio quello di far sì che la scuola pubblica sia sempre più un luogo in cui i giovani in possano dialogare e confrontarsi, anche oltre il suono della campanella: una scuola aperta, al servizio del territorio, dove i ragazzi al pomeriggio possano partecipare ad attività di dialogo e coesione sociale, dopo quelle educative del mattino", aggiunge l'assessore provinciale all'Istruzione, Ilenia Malavasi.

Da oggiì accesso e parcheggio vietati ai ciclomotori

Da loggi, unedì 7 ottobre, in occasione dell'avvio dei lavori, ovviamente non saranno più consentiti l'accesso e il parcheggio di ciclomotori nelle aree centrali del Polo. I ragazzi – ai quali in questi giorni sono stati illustrati i lavori di riqualificazione e le ragioni del divieto anche attraverso slogan e grafica a loro familiari ("Keep calm ad park outside") – potranno comunque utilizzare i 6 parcheggi esterni, compresi i due nuovi da poco realizzati con una spesa di 240.000 euro, che complessivamente dispongono di 406 posti.
I lavori, per un importo di 400.000 euro, dovrebbero concludersi a inizio primavera: "Saranno realizzati impianti di illuminazione, spazi verdi con messa a dimora di alberature, pavimentazioni pedonali, aree stradali carrabili, parcheggi per disabili, arredo urbano e segnaletica stradale, aree ecologiche, impianti fognari, scavi e sottofondi", spiega l'architetto della Provincia di Reggio Emilia, Fiorenzo Basenghi.
Il terzo e ultimo lotto prevede un ampliamento dei parcheggi-auto lungo la ferrovia, ma la sua realizzazione – programmata per il 2014 - è ovviamente subordinata al futuro delle Province.


(Fonte: ufficio comunicazione Provincia di Reggio Emilia)
È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"