Parma Calcio - Compie più di un secolo il club di Viale Partigiani d'Italia. Una storia lunga che ha visto nomi importanti transitare per questa società come allenatori, da Cesare Maldini a Sacchi, da Carlo Ancelotti a Cesare Prandelli e tantissimi campioni calcare il terreno del Tardini.
di Luca Gabrielli
Parma, 19 dicembre 2016
Buon compleanno crociati. In questi giorni frenetici per l'attesissimo derby contro gli "odiati" cugini della Reggiana, la società ducale festeggia i suoi 103 anni dalla nascita. Il Parma Foot Ball Club venne fondato il 16 dicembre 1913 dopo un'assemblea tenutasi in un bar di via Saffi a Parma. Furono due giocatori di allora a ideare la storica divisa bianca con croce nera sul petto che da pochi anni è tornata ad essere indossata dagli attuali calciatori del Parma.
La storia della squadra ducale si può dividere in due parti: la prima, che parte dagli inizi fino ad arrivare alla fine degli anni '80, dove la squadra ha combattuto mille battaglie navigando tra le serie minori e la seconda parte, l'età aurea, con gli storici presidenti Ceresini prima e Tanzi poi che mostrano a Parma cosa vuol dire vincere divertendosi. Il resto è cronaca recente con il crack Parmalat che ha portato il club sull'orlo del fallimento e l'avvento di Ghirardi che invece il fallimento vero e proprio l'ha trasformato in realtà. Oggi la storia sembra ripetersi, con la squadra che lotta tra i campi di Lega Pro con la maglia crociata per una durissima promozione.
Campionissimi che difficilmente rivedremo al Tardini
In questi giorni, proprio in concomitanza dell'anniversario, è stato finalmente inaugurato il Museo del Parma Calcio con foto, maglie e trofei che racchiudono la magica storia di questa società. Guardando questi cimeli è facile fare un tuffo nel passato e ripercorrere alcuni momenti indelebili nella mente dei tifosi crociati.
Perché di gesta tecniche e giocate di campioni il terreno del Tardini ne ha viste a volontà.
Dalle serpentine ubriacanti degli anni'70 di Bruno Mora, alle esultanze indemoniate sotto la curva Nord di Stefano Barbuti fino ad arrivare all'epoca storica del "presidentissimo" Ernesto Ceresini che diede il là a quel Parma vittorioso degli anni '90. Ceresini è stato un papà per quei giocatori che nel maggio del 1990 gli dedicarono la storica promozione nel derby contro la Reggiana (la storia che si ripete) con i gol di Sandro Melli e del "sindaco" Marco Osio.
Da quel Parma fondato su valori sani e veri uomini capeggiati dal mister Nevio Scala, ha inizio l'era Tanzi, il periodo più florido e vittorioso per la società, durato un decennio e che vide fior fiori di campioni vincere Coppa Uefa, Coppa Italia, Coppa delle Coppe (indimenticabile lo stadio di Wembley colorato di gialloblù), Supercoppa Italiana e Supercoppa Europea. Per più di dieci anni il Parma ha sfidato e sconfitto, il più delle volte, squadre come la Juventus, il Milan e l'Inter. I ragazzini che allora andavano a vedere i loro campioni allenarsi in Cittadella mai potranno dimenticare le capriole di quel pazzo di Tino Asprilla, le punizioni millimetriche di Gianfranco Zola, le parate prodigiose di Gigi Buffon, protetto dal muro difensivo formato dal Lilian Thuram e da Fabio Cannavaro. Si potrebbe andare avanti all'infinito ricordando i lanci al centimetro della "Brujita" Veron, le bombe calciate da Enrico Chiesa e mille altri flash di un periodo che ha visto Parma andare sul tetto d'Europa.
Ma uno fra tutti è l'attimo che racchiude 103 anni di storia del Parma Calcio.
E' il 9 gennaio del 2000, gli allora gialloblù sfidano gli eterni rivali della Juventus in un big match delle 13 con in campo i vari Buffon, Cannavaro, Thuram, Crespo da una parte e Zambrotta, Zidane, Del Piero e Inzaghi dall'altra. Ad un quarto d'ora dalla fine gli uomini di Malesani si ritrovano in nove contro undici a causa delle espulsioni di Torrisi e Dino Baggio. La partita sembra volgere al termine con le immancabili polemiche quando da un lancio dalla trequarti di Walem, Crespo si libera con una finta di Ciro Ferrara e infila nell'angolino basso il portiere Van der Saar. Lo stadio Tardini esplode e il match finisce in parità con l'ennesima prova di forza dei gialloblù.
I 103 anni del Parma Calcio si possono racchiudere in questi novanta minuti dove di fronte alla squadra più forte d'Italia, in doppia inferiorità numerica, riesce a trovare la forza e il carattere di una piccola squadra di provincia nata nel lontano 1913 in un piccolo bar di via Saffi.
Derby Reggiana-Parma, lunedì 19 dicembre, posticipo della 19^ giornata del Girone B di Lega Pro. La trasferta a Reggio con il tifo organizzato: le info per viaggiare in treno con i Boys 77 e in pullman con il Ccpc.
Parma, 14 Dicembre 2016
A Reggio Emilia, lunedì 19 dicembre, per il derby Reggiana-Parma, posticipo della 19^ giornata del Girone B di Lega Pro (fischio di inizio: ore 20.45), con la tifoseria organizzata.
I Boys Parma 1977 viaggeranno sul treno regionale veloce 2283 delle ore 18:56 con ritrovo alla stazione di Parma per le ore 18: ogni partecipante dovrà munirsi autonomamente del titolo di ingresso al Mapei Stadium-Città del Tricolore (cliccare qui per le info di acquisto) e di biglietto per il viaggio.
Il Centro Coordinamento Parma Clubs organizza pullman al seguito, con partenza dal piazzale interno dello stadio Ennio Tardini alle ore 18.30. Viaggiare con il Ccpc costa 15 Euro per i soci e 25 Euro per chi non è socio. La quota comprende viaggio e tagliando dello stadio.
Prenotazioni nella sede del Coordinamento, la palazzina Maria Luigia a fianco dell'ingresso monumentale del Tardini, lunedì 12, martedì 13 e giovedì 15 dalle ore 16 alle ore 19, mercoledì 14 dalle ore 16 alle ore 19 e dalle ore 21 alle ore 23.
Crociati per Macerata, sulla pagina ufficiale Ebay di Live Onlus asta benefica delle prime 11 casacche gialloblù a strisce orizzontali utilizzate sabato 12 novembre allo stadio Helvia Recina, per la 13^ giornata del girone B di Lega Pro.
Parma, 14 Dicembre 2016
Da ieri pomeriggio sono disponibili on line le prime 11 maglie originali del Parma Calcio 1913 "Crociati per Macerata" per l'asta benefica realizzata in collaborazione con Live Onlus sulla loro pagina ufficiale ebay.
Il ricavato del primo lotto delle maglie donate dal Parma Calcio 1913 – si tratta delle casacche gialloblù a strisce orizzontali utilizzate sabato 12 novembre allo stadio Helvia Recina, per la 13^ giornata del girone B di Lega Pro, indossate in campo da Mazzocchi, Giorgino, Nocciolini, Baraye ed Evacuo, da Miglietta, Melandri, Benassi e Messina che erano in panchina, oltre a quella gialla del portiere titolare Zommers, e alla maglia crociata gialloblù del capitano della Formazione Allievi Under 17 Marco D'Aloia usata in occasione dell'incontro del 20 novembre a Collecchio contro i pari età della Maceratese – sarà interamente devoluto alla ASD Futbol 3, scuola calcio diretta da Claudio Pellegrini.
Un secondo lotto di maglie (quelle gialloblù di Canini, Saporetti, Corapi, Nunzella, Calaiò, Scavone, Guazzo, Ricci, Simonetti, quella del secondo portiere Coric e quella bianco-crociata utilizzata domenica 20 dal Capitano della Under 15 Cristian Mignemi nell'incontro svoltosi a Noceto contro i pari età della Maceratese) vedrà il ricavato interamente devoluto al Cus Camerino.
Per partecipare alle aste clicca qui
Il Parma Calcio 1913 desidera ringraziare l'Associazione "Amici della Rata" per aver collaborato nella identificazione delle società sportive che beneficeranno della generosità dei tifosi e dei collezionisti che all'asta si aggiudicheranno le maglie originali "Crociati per Macerata".
Dopo la buona prova di giovedì scorso a Bolzano, i crociati non vanno oltre al pari al Tardini. Un notevole passo indietro dal punto di vista fisico e sul piano del gioco in proiezione dell'attesissimo derby contro la Reggiana di lunedì prossimo.
Parma, 12 dicembre 2016 - di Luca Gabrielli
Il Parma proprio non riesce ad ingranare in questa stagione. Risultati troppo altalenanti e prestazioni al di sotto delle aspirazioni di inizio stagione per la squadra guidata dal nuovo allenatore D'Aversa. Dopo la vittoria conseguita solo quattro giorni fa contro il Sudtirol con una gara di sacrificio e carattere, ci si aspettavano ieri, contro un modesto Teramo, altri tre punti per dare un po' di continuità all'ambiente. Ed invece i crociati sono arrivati alla partita stanchi e scarichi dalla partita di Bolzano e hanno pareggiato uno a uno grazie ad un rigore di Felice Evacuo. Così proprio non va per una squadra che doveva puntare alla promozione diretta e che invece, man mano che passano le giornate, ci si rende conto sia composta da giocatori modesti che al massimo potranno ambire ai playoff, a voler essere ottimisti. Questa è la realtà delle cose e almeno che a gennaio la dirigenza non decida di mettere mano al portafoglio, sarà difficile per D'Aversa cambiare il trend del campionato crociato.
Squadra falcidiata da squalifiche ed infortuni
Formazione fortemente rimaneggiata a causa delle assenze di vari elementi chiave. Agli squalificati Lucarelli e Calaiò si aggiunge all'ultimo momento l'acciaccato Saporetti, così l'allenatore crociato si trova costretto ad arretrare Giorgino nella linea dei difensori al fianco di Canini, con Mazzocchi e Nunzella terzini. Trio di centrocampo composto da Corapi, Miglietta e Scavone a suggerire per il tridente offensivo Nocciolini, Evacuo, Baraye.
Le reti nel primo tempo e ripresa noiosa tra la nebbia
Il Parma inganna i tifosi e inizia la partita in modo incoraggiante, dando l'impressione di volere comandare il gioco e raggiungere il vantaggio il prima possibile. Ma questa sensazione dura solo un quarto d'ora e al 16' il Teramo passa in vantaggio inaspettatamente su un errore di tutta la difesa crociata incomprensibile: Cross dalla sinistra del Teramo, difesa del Parma completamente scoperta e Ilari che prima cicca la conclusione, poi scarica in rete. Il solito copione della stagione che vede la squadra ducale, in affanno, passare in svantaggio e dover rimontare. Solo un lampo al 32' permette al Parma di raggiungere il pareggio su calcio di rigore: Corapi arcignamente crossa dalla destra dell'area di rigore, Scavone colpisce di testa e Capitanio colpisce con il braccio. Sul dischetto si presenta Evacuo che non sbaglia.
Il primo tempo termina in parità in un Tardini avvolto dalla nebbia.
Nella ripresa ci aspetta una prova più convincente da parte dei padroni di casa ma ben presto ci si rende conto che la benzina nelle gambe sia finita ed il pallino del gioco resta per tutto il resto della partita nelle mani del Teramo. Il Parma non subisce ma in quarantacinque minuti non crea nemmeno un'occasione limpida da gol e termina la partita tra i fischi del pubblico. Era una partita da vincere assolutamente e per l'ennesima volta nella stagione non si è sfruttata un'opportunità importante per scalare posizioni in classifica.
La prossima di lunedì 19 sarà una partita diversa dalle altre, attesa da anni, contro gli "odiati" cugini della Reggiana. Avrà molto da lavorare D'Aversa questa settimana, sia nella testa che nelle gambe dei giocatori.
Tifosi crociati che tornano a casa vittoriosi da Bolzano dopo aver visto una squadra vogliosa di vincere e capace di soffrire. Nocciolini match winner al suo settimo gol stagionale.
di Luca Gabrielli
Parma, 9 dicembre 2016
Non poteva iniziare nel migliore dei modi l'avventura sulla panchina crociata del neo allenatore D'Aversa. Dopo i cambi societari che hanno visto arrivare anche il nuovo direttore sportivo Faggiano, i ragazzi ducali sono riusciti a portare a casa tre punti preziosissimi non tanto per la classifica ma per il morale dello spogliatoio che in questo mese ne ha passate di tutti i colori.
Il Parma ha ottenuto la sua ottava vittoria stagionale, dimostrando personalità e cattiveria per restare attaccato alle prime posizioni. Una prestazione non esaltante ma da Lega Pro, rincorrendo ogni pallone e sfruttando le poche occasioni create. La squadra c'è, ora sotto a lavorare per scalare la classifica.
Confermato il 4-3-3 alla prima di D'Aversa
Formazione rimaneggiata in difesa a causa della squalifica per due giornate inflitta al capitano Alessandro Lucarelli. All'esordio sulla panchina crociata D'Aversa decide di schierare a sorpresa come terzino destro Mazzocchi al fianco di Canini, Saporetti e Nunzella. Cerniera di centrocampo composta da Giorgino, Corapi e l'ex Scavone e tridente d'attacco formato dalle ali Baraye e Nocciolini a supporto di Calaiò.
Primo tempo all'insegna dell'equilibrio
Gara che fin dai primi minuti vede il Sudtirol imprimere ritmi molto alti ma il Parma non è da meno e mostra una buona forma fisica. Da parte dei padroni di casa non si registrano azioni insidiose dalle parti del portiere ducale Zommers. È invece la squadra di D'Aversa ad avere due occasioni nitide per passare in vantaggio. Al 24' Nocciolini stoppa in area e tira verso la porta con la palla che corre vicina alla linea, Baraye prova il tap-in ma spara alto.
Al 42' altra occasionissima per il Parma sempre con Nocciolini: Calaiò serve l'esterno che prima prova il tiro di sinistro, parato da Marcone, poi di testa sulla ribattuta manda incredibilmente sopra la traversa.
Finisce in parità la prima frazione di gara con un Parma volitivo ma che non riesce a trovare la zampata del vantaggio.
Lampo di Nocciolini e Parma che torna a casa con il bottino pieno
Il mister crociato non cambia nulla ad inizio secondo tempo e al 61' il Parma passa in vantaggio con l'onnipresente Nocciolini che segna il suo settimo gol stagionale: Calaiò lo serve in verticale e di sinistro batte il portiere bolzanino portando in vantaggio la squadra emiliana.
Non accade più nulla di significativo nel match a parte la girandola dei cambi: D'Aversa che sostituisce Evacuo con Calaiò, Messina con Mazzocchi e nei minuti di recupero Melandri per un positivo Baraye.
Tre punti molto importanti per il Parma che segnano un buon inizio su cui lavorare per il neo allenatore crociato in vista della gara di domenica al Tardini contro il Teramo.
Si sta delineando il nuovo organigramma della società ducale. Il Parma Calcio 1913 comunica di aver nominato Daniele Faggiano nuovo direttore sportivo, posizione lasciata vacante nelle settimane scorse.
Parma, 7 dicembre 2016
Dopo i vani tentativi per portare a Parma prima Francesco Palmieri e poi Davide Vagnati, la scelta della nuova dirigenza crociata è ricaduta sull'ex dirigente palermitano Daniele Faggiano, da poco libero dal suo contratto con il vulcanico presidente Zamparini. La presentazione del nuovo dirigente del club crociato è fissata per oggi alle ore 11.30, nella sala media del Centro Sportivo di Collecchio.
La carriera
Dopo un breve esperienza come portiere, già a 25 anni inizia la carriera di dirigente sportivo nei dilettanti, nel Manduria e poi a Brindisi. La prima società professionistica è in C2, il Noicattaro. Da lì è chiamato da Giorgio Perinetti al Bari Calcio, e diviene capo degli osservatori in serie B.
Nel 2010 segue Perinetti al Siena in B, poi promosso. Perinetti, responsabile dell'area tecnica, lo promuove nell'ottobre 2011, direttore sportivo. A fine stagione, come Perinetti, lascia Siena e viene squalificato per quattro mesi per omessa denuncia nella vicenda del calcio scommesse, fino a dicembre 2012.
Nell'ottobre 2012 intanto viene chiamato dal Trapani Calcio, allora in Lega Pro, come direttore sportivo. La società conquista quell'anno la promozione in B, dove disputa tre stagioni, e in quella 2015-16 conclude al terzo posto, perdendo la finale play-off per la A.
Faggiano viene contattato dal Bari e dall'Ascoli, ma rifiuta e l'11 giugno 2016, il presidente del Trapani Vittorio Morace gli rinnova il contratto.
L'estate scorsa Faggiano ufficializza le dimissioni dalla società granata, per sostituire Rino Foschi come direttore sportivo del Palermo Calcio.
Pochi giorni fa, all'indomani dell'esonero dell'allenatore De Zerbi, presenta le dimissioni da direttore sportivo del Palermo per incomprensioni col presidente Zamparini riguardanti la scelta del nuovo allenatore e le decisioni sul mercato.
Ora inizia una nuova avventura a Parma con il mercato di gennaio che si prospetta scoppiettante.
I crociati pareggiano negli ultimi minuti contro il Bassano nell'ultima gara da allenatore ducale di Morrone. D'Aversa già presente in tribuna e motivato a riportare la squadra tra le prime posizioni.
Parma, 4 novembre 2016
di Luca Gabrielli
I tre punti anche ieri non sono arrivati. Stefano Morrone non riesce a congedarsi dalla sua breve parentesi da allenatore del Parma con una vittoria ma almeno si sono visti timidi segnali di reazione della squadra che forse e sottolineo forse, ha capito con che spirito calarsi in questa Lega Pro. Non è stata sicuramente una bella partita ma finalmente i crociati hanno messo in campo voglia e spirito di sacrificio anche se in modo confuso e discontinuo.
Un tempo per ciascuno dove nella prima frazione i crociati sono andati più volte vicini al gol con una traversa del rientrante Ricci, un colpo di testa di Nocciolini finito fuori di poco ed un'ottima parata di Bastianoni su colpo di testa di Calaiò.
La ripresa ha visto invece un Bassano più deciso e pericoloso rispetto al primo tempo che ha impensierito più volte uno Zommers attento e puntuale nelle parate.
Il nettissimo rigore fischiato all'80' minuto in favore del Bassano per una ingenua trattenuta di Nunzella e la trasformazione di Minesso, ha portato per l'ennesima volta nella disperazione i tifosi crociati ma otto minuti dopo Baraye ha riportato in parità la partita approfittando di una mischia in area. C'è stato tempo anche per un accenno di rissa a fine match con i due capitani, Lucarelli e Bizzotto, che si sono colpiti tra di loro e hanno raggiunto anticipatamente gli spogliatoi.
Risultato quindi giusto ma che denota che ci sarà molto da lavorare per il neo allenatore crociato D'Aversa, in tribuna durante la gara e presentato nei minuti successivi al finale di partita. Arriva con lo spirito giusto, conscio del fatto che non sarà per niente facile creare una squadra coesa a campionato in corso.
I tifosi ci sperano ancora nella risalita ma soprattutto vogliono vedere un gruppo che ci metta entusiasmo e voglia ogni domenica. Di tempo ancora ce n'è e là davanti non si è ancora vista la squadra ammazzacampionato che ridimensioni gli obiettivi crociati di inizio stagione.
Nel posticipo dell'ottava giornata di Lega Pro i crociati perdono due a uno contro la Feralpisalò ed escono dal campo bersagliati dai fischi dei tifosi. Situazione critica in classifica che vede il Parma sprofondare a metà.
Parma, 11 ottobre 2016 - di Luca Gabrielli
Così proprio non va. I crociati ancora una volta mostrano le difficoltà che li accompagnano da inizio stagione e non sembrano affatto una squadra attrezzata per raggiungere l'obiettivo della promozione in Serie B. Piuttosto si denotano grossi problemi nell'organizzazione della manovra, con molti lanci provenienti dalla linea difensiva a scavalcare il centrocampo e poche giocate individuali per creare superiorità numerica. I giocatori non sembrano tradurre in campo le indicazioni del mister Apolloni che a sua volta è apparso deluso e demotivato a fine partita. A quasi dieci giornate dall'inizio del campionato ci si chiede quale possa essere il ruolo del Parma in questo torneo, se da protagonosta o da comprimario. Serve una scossa decisiva per dare una svolta al cammino dei crociati che in questo momento appaiono confusi e poco lucidi nelle trame di gioco. Poche idee e soprattutto pochi giocatori con carattere, capaci di prendere per mano la squadra. Solo il capitano Lucarelli dà l'impressione di lottare su ogni pallone e gli attaccanti Calaiò ed Evacuo che dovevano essere il plus rispetto alle altre squadre, non sono supportati dal resto della squadra. Il tempo delle attese è finito, ora i giocatori devono tirare fuori quella grinta che serve per vincere, senza più scuse.
Il Feralpisalò si traveste da Parma
Apolloni conferma il 4-4-2 provato in settimana con Coric in porta al posto di Zommers, linea difensiva composta da Garufo e Nunzella ai lati di Canini e Lucarelli. Scavone da una parte ed il più offensivo Nocciolini dall'altra ad aggredire le fasce e la cerniera Corapi-Giorgino ad innescare le due punte Evacuo e Calaiò.
Ad affrontare i crociati un Feralpisalò che sta stupendo in questo torneo, pronto ad approfittare delle recenti debolezze della squadra di casa. E fin da subito la squadra ospite mette in evidenza le sue caratteristiche di compattezza, sempre pronta a ripartire in verticale a ritmi elevati. I primi tre tiri in porta portano la firma del Feralpisalò ma terminano tutti fuori ed alla mezz'ora Nocciolini è costretto ad uscire dal campo a causa di un infortunio. Al suo posto Melandri sulla fascia destra per creare imprevedibilità. Al 36' è però Gerardi a battere Coric con un potente sinistro dopo un ottimo contropiede operato dalla squadra allenata da Antonino Asta.
Una doccia fredda ma i crociati raddrizzano la partita con un colpo di testa di Scavone su angolo battuto da Calaiò. Sembra la svolta per i crociati ed invece poco prima del temine del primo tempo arriva il nuovo vantaggio del Feralpisalò con Gambaretti che tutto solo supera l'estremo difensore ducale.
I tifosi bersagliano di fischi i giocatori al rientro negli spogliatoi dopo un primo tempo giocato malamente dagli uomini di Apolloni.
Ci aspetta una reazione del Parma nei restanti 45' di gara ed invece non accade assolutamente nulla. Una squadra vuota, senza idee ed incapace di impensierire minimamente il portiere avversario. L'allenatore crociato si gioca allora il tutto per tutto, inserendo Baraye e Guazzo per cercare di dare maggiore incisività alla manovra offensiva ma non c'è verso, il Feralpisalò non si lascia impensierire e torna a casa da capolista, conquistando meritatamente questi tre punti.
Per il Parma niente da salvare in questa serata fredda ma la consapevolezza che bisogna davvero cambiare registro se si vuole provare a lottare per i primi posti.
Punticino guadagnato in uno degli stadi più caldi del campionato e partita che dall'inizio alla fine ha regalato emozioni a non finire per i tifosi. Due a due finale in nove contro undici con il presidente della Sambenedettese che si scaglia contro l'arbitro ed il Parma.
Parma, 3 ottobre 2016
di Luca Gabrielli
Non finisce più di stupire questo inizio campionato crociato. La squadra di Apolloni non conosce la normalità e sabato, al Riviera delle Palme di San Benedetto del Tronto, ne ha dato un ulteriore dimostrazione. Il Parma si è trovato a dover rincorrere per due volte ed a fine partita ha cullato il sogno di poter portare a casa una vittoria in undici contro nove. I crociati sprecano troppo e per l'ennesima volta mostrano una mancanza di cinismo e superiorità nei confronti dell'avversario di turno. A metterci ulteriore pepe a questo match, le forti recriminazioni del presidente della Samb Fedeli che accusa gli arbitri di voler far vincere il campionato al Parma e si scaglia contro Calaiò dandogli dell'ex calciatore ignorante e simulatore.
Un punto guadagnato e bicchiere mezzo pieno per come si era messa la partita e soprattutto per la difficoltà ambientale affrontata dai calciatori crociati, in uno stadio che per gli addetti ai lavori è tra i più caldi della Lega Pro.
Approccio alla gara sbagliato per il Parma
Ennesimo cambio di modulo di Apolloni che mostra quest'anno una tendenza camaleontica nell'affrontare le gare. Si passa al 4-4-2 con Giorgino in panchina ed il ritorno di Ricci in campo. Davanti a Zommers la collaudata coppia di centrali formata da Lucarelli e Canini con Garufo e Nunzella terzini. Le ali offensive Ricci e Nocciolini a formare il centrocampo con Corapi e Scavone e davanti il tandem offensivo Evacuo-Calaiò.
I crociati affrontano una gara davvero impegnativa contro una Samb alla ricerca della quinta vittoria in sei partite ma anche il Parma arriva da due vittorie consecutive e non vuole fermarsi. L'inizio di partita è però a favore dei padroni di casa con Zommers che dopo un mezzo errore compie un miracolo ma che già al 16' si trova già a dover raccogliere il pallone nella propria porta: brutto svarione difensivo della difesa crociata che non riesce a respingere cross e contro cross nella stessa azione e l'attaccante Mancuso che può tranquillamente segnare il gol del vantaggio. Inizio in salita ma lentamente il Parma incomincia a reagire ed al 24' Calaiò sfiora prima la rete su punizione e pochi minuti dopo si vede anticipare da Evacuo in una situazione molto favorevole.
Al 36' però la determinazione degli ospiti viene premiata e dopo una splendida azione Nocciolini trova il pareggio: dopo un colpo di testa splendido di Evacuo su cross perfetto di Garufo, l'ala destra anticipa tutti e firma l'uno a uno.
Il primo tempo non regala altre emozioni e si va negli spogliatoi.
Ripresa da cuori forti e veleni
Passano 8' ed il Parma si trova di nuovo sotto per colpa dei soliti affanni difensivi paventati dalla difesa ed un eurogol di Lulli che batte Zommers con un potentissimo tiro da fuori area. È un colpo davvero duro per Apolloni che allora decide di portarsi all'attacco rivoluzionando la squadra in avanti: dentro Melandri, Guazzo e Baraye per Ricci, Evacuo e Nocciolini. Le prime polemiche sono dietro l'angolo per un rigore non concesso a Calaiò ed un gol non assegnato a Lucarelli dove il pallone calciato dal capitano sembrava aver varcato la linea di porta. All 82' l'arbitro decreta però il calcio di rigore per i crociati dopo aver visto Radi sgomitare in area Guazzo e decide di espellere il difensore; sul dischetto si presenta Calaiò che spiazza il portiere Frison ed il punteggio ritorna in parità.
In superiorità numerica il Parma comincia allora a crederci e addirittura la Samb finisce in nove per l'espulsione di Lulli ma la partita termina con un giusto pareggio per quello che si è visto in campo.
Terminati i novanta minuti, inizia un'altro match fatto di polemiche ed insinuazioni. Il presidente della Sambenedettese Fedeli manifesta il suo disappunto, accusando gli arbitri di sudditanza psicologica ed insultando l'attaccante Calaiò di essere ormai un ex calciatore ignorante. Il Parma non cade nel giochino all'italiana dei veleni e torna a casa a quattro punti dal vertice che vede il Pordenone scavalcare il Venezia nello scontro diretto.
Partita al cardiopalmo per i crociati che sotto di due reti trovano la forza per ribaltare il risultato e tornare a casa con tre punti importantissimi. Tripletta incredibile di Nocciolini che trascina i suoi compagni nel secondo tempo.
Negli altri campi il Venezia vince in nove ad Ancona e mantiene tre punti di vantaggio sui Parma.
Mettiamoci l'anima in pace perché a quanto pare quest'anno non si vedranno gare noiose. Dopo il finale thrilling di martedì scorso contro il Venezia, ieri sera a Pordenone la squadra di Apolloni prende due gol nei primi 50', poi si scatena Nocciolini che sfodera una tripletta da bomber che ribalta il risultato ed a fine partita chiude i conti il solito Calaiò. Un 2-4 vietato ai malati di cuore che però non nasconde i soliti problemi della truppa gialloblù: per più di un tempo si sono visti i soliti, innumerevoli lanci lunghi dalla difesa e cross dalla trequarti che evidenziano una mancanza di gioco. La speranza è che questa vittoria faccia scattare qualcosa nelle teste dei giocatori e possa arrivare la svolta del campionato.
di Luca Gabrielli - Parma, 18 settembre 2016
Inizio da incubo per Lucarelli & Co
Novità tattica per la formazione guidata da Luigi Apolloni. Si passa ad un più offensivo 4-3-3 con Nocciolini e Calaiò larghi a supporto di Evacuo e Lucarelli che torna a comandare al centro della difesa.
Passano solo 50" ed il Parma è già sotto: Lucarelli colpisce con il braccio un pallone veloce in area di rigore, per l'arbitro è rigore ed Arma batte Zommers dal dischetto. Non poteva iniziare peggio la partita per una squadra chiamata a dare una risposta alla beffarda sconfitta di martedì contro il Venezia. I crociati mostrano cuore e voglia di vincere ma le idee sono davvero poche e la manovra offensiva davvero sterile. Calaiò sulla fascia fa molta fatica e per assurdo l'occasione più nitida del primo tempo crociato ce l'ha Lucarelli che al 20' si libera con un dribbling e conclude un destro di poco alto. Qualche minuto dopo Berrettoni potrebbe chiudere la partita tutto solo davanti a Zommers ma spara incredibilmente a lato ed al 29' il portiere crociato si supera su un tiro a sorpresa di Burrai spedito in corner. Al 38' l'unica fiammata degli attaccanti: Calaiò di testa scavalca il portiere ma il pallone finisce sul palo ed Evacuo in scivolata non riesce a ribattere in rete.
Il primo tempo finisce con il Pordenone meritatamente in vantaggio ed un Parma davvero molto brutto e confusionario nella manovra.
Nocciolini si scatena e porta a casa tre punti
La ripresa si apre con il Pordenone che trova il raddoppio: cross dalla trequarti dei padroni di casa, Arma prende il tempo a Coly e di testa insacca la doppietta personale. Sembrerebbe il colpo del ko per il Parma ma da questo momento in poi inizia la partita di Nocciolini.
In due minuti i crociati trovano un uno-due incredibile che riporta la gara in parità e trova sempre la firma dell'attaccante esterno, fino a quel momento impalpabile. Melandri, appena entrato per Coly, regala un assist che Nocciolini scaraventa al volo alle spalle del portiere ed un minuto dopo di testa regala un insperato pareggio ai compagni. Gli schemi saltano ed all'83' Nocciolini ribatte in rete un sinistro di Calaiò che si stampa sull'incrocio dei pali. I tifosi esplodono di gioia ed al 94' c'è tempo anche per il gol personale dell' "arciere" Calaiò che scarta tutta la difesa e chiude il risultato sul quattro a due.
Una partita davvero pazza dove da salvare c'è solo il carattere e l'orgoglio tirato fuori dai crociati nel secondo tempo. Sul piano del gioco non si vedono passi in avanti e non potrà andare sempre bene come ieri sera. Apolloni ha ancora molto da lavorare per trovare compattezza e fluidità nei movimenti della manovra.
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