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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 29 19 luglio 2015
SOMMARIO
Anno 14 - n° 29 19 luglio 2015 (in allegato file pdf scaricabile della rivista)

1.1 editoriale Lotta agli UEmanoidi
3.1 cereali Tra speculazioni e "bolle" i mercati tendono al rialzo
4.1 Lattiero caseario Nuovo cedimento per il Parmigiano Reggiano.
5.1 agro mercati Ismea, il clima di incertezza nell'Eurosistema si riflette sui mercati agroalimentari .,
6.1 Parmigiano Reggiano Parmigiano Reggiano: il Consorzio alla Commissione UE per stroncare i falsi negli USA
6.2 giardinaggio Stupefacenti robot-collaboratori domestici.
7.1 ho.re.ca. Expo e Milano, separati in casa
8.1 eventi Farm Run, Corsa a ostacoli nel fango: una prova per veri duri!
8.2 italian sounding Parmigiano Reggiano: negli USA l'originale recupera su false imitazioni
9.1 Estate pet Cani, vacanze e spiagge: l'Emilia-Romagna è la più dog-friendly!
10.2 attrezzature giardino Agristore amplia la gamma con " Volpi Originale"
11.2 promozioni "vino" e partners

 

Cibus 29 19lug15 COP

Il clima di incertezza sulle sorti della Grecia sta avendo ricadute anche sui mercati agroalimentari. E i fondi continuano a fare da padroni.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 14 luglio 2015 -

Molti gli appigli a disposizione degli speculatori per operare con spregiudicatezza. Dapprima fu la tempesta tropicale "Bill" che ha investito gli USA nelle scorse settimane in contemporanea a El Nino che ha investito l'emisfero australe, quindi è la volta della "Bolla di Calore" che sta imperversando in Europa in concomitanza con la crisi greca e da ultimo il rischio estremo di una bolla finanziaria che possa colpire le borse asiatiche, Pechino soprattutto.
Nonostante le previsioni sui consumi non diano indicazioni su aumenti di domanda e i raccolti si prospettino comunque positivi, le borse stanno andando verso il rialzo ovvero in controtendenza rispetto alle logiche aspettative.

Venerdi 10 luglio 2015
SEMI luglio 1037,60 (+31,4) ag 1026,20 (+29,4) sett 1017,20 (+29,2)
FARINA luglio 364,00 (+13,2) ag 355,10 (+11,3) sett 351 (+11,4)
OLIO luglio 32,27 (+0,67) ag 32,37 (+0,68) sett 32,44 (+0,69)
CORN luglio 421,20 (+5) sett 428,60 (+4,2) dic 439 (+4,6)
GRANO luglio 572,20 (0) sett 578,00 (+0,4) dic 586 (+1,2)

Aumenti sono stati registrati anche lo scorso lunedi 13 luglio con i Semi a +5,60, la farina a +2,0, il corn a +9,0 così come pure il grano +9,00.

                          USDA 13/7  USDA 13/6
ARGENTINA:
CORN                        25,00          25,00
SOIA                         60,00          59,50

BRASILE:
CORN                        82,00          81,00
SOIA                         94,50          94,50

Molto probabilmente gli operatori avranno un po' di rimpianti considerando che, solo un mese fa, la farina di soia (12-18 mesi) quotava tra 340 e 350 euro a tonnellata sui porti e la convinzione generale era che il mais fosse lontano da rischi speculativi come invece poi si sono manifestati.

Tre le ragioni plausibili per giustificare la bolla speculativa in corso:
1. monetaria: determinata dalla svalutazione dell'euro
2. meteo: La bolla di calore che sta investendo il vecchio continente sta generando diffusi timori sui prossimi raccolti;
3. con la chiusura del semestre tutti i grandi operatori sono entrati nel mercato a coprirsi sull'ultima trance prima del raccolto Luglio - Agosto
In ogni modo, se una logica ancora esiste, la bolla non dovrebbe tardare a sgonfiarsi.

Indicatori internazionali 10/7/2015-
l'Indice dei noli è risalito a 853, il petrolio è sceso 54,00 dollari al barile e il cambio €/$ si aggira intorno a 1,11084.

MP10lug15

 

USDA 1 6 2015

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. Si prega di non inoltrare ad altri tale informativa se non previo accordo con lo scrivente.

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 28 12 luglio 2015


SOMMARIO Anno 14 - n° 28 12 luglio 2015 (in allegato il pdf scaricabile)

1.1 editoriale Caos Grecia. Gli UEmanoidi non erano programmati per rispondere alla disobbedienza.
3.1 cereali Nonostante tutto l'Indipendence Day ha favorito leggeri ribassi
4.1 Lattiero caseario Tutto fermo.
5.1 agro mercati Ismea, tensioni sui prezzi dei cereali.
6.1 parmigiano reggiano Reggio Emilia - Prezzo "a riferimento" del latte industriale
6.2 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano, Preoccupazioni per la crisi greca
6.3 giardinaggio Un bel giardino con i piccoli aiutanti di Ferragosto.
7.1 export Canada, Parmigiano Reggiano punta al raddoppio
8.1 vino export Panel Business Strategies su consumatore cinese al 38 congresso mondiale OIV.
8.2 vino eventi Al Wine & Dine Festival di Shangai l'Italia sarà rappresentata da Vinitaly.
9.1 eventi Farm Run, Corsa a ostacoli nel fango: una prova per veri duri!
9.2 eventi made in italy Annunciata
10.1 Lattiero Caseario Lattiero Caseario in crisi. L'analisi di Giuseppe Alai presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano
10.2 promozioni "vino" e partners

Cibus 28 12lug15 COP

Contrariamente alle consuetudini che vogliono un aumento di protezione alla vigilia delle festività, lo scorso giovedi si sono registrati leggere diminuzioni di prezzi sul fronte internazionale

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 06 luglio 2015 -

Nella giornata che ha preceduto l'Indipendence Day (4 luglio) si è assistito a una chiusura dei mercati con segnali ribassisti. Una tendenza confermata anche all'apertura telematica di stmattina sul fronte die cereali, dei semi, delle farine e degli olii.

Giovedì 3 / 7 / 2015

SEMI luglio 1045,20 (+1,2 ) agosto 1038,20 (-2,4)
FARINA luglio 357,40 (-2,4 ) agosto 350,10 (-2,1 )
OLIO luglio 33,36 (+0,35 ) agosto 33,48 (+0,35 )
CORN luglio 419,60 (+6 ) settembre 428,40 (+6 )
GRANO luglio 585,60 (-1,6 ) settembre 590,40 (+2 )

Mercati internazionali ancora condizionati dalle situazioni meteo. Gli analisti segnalano che il maltempo possa generare una perdita limitata in ragione dell'1-2% massimo sulle quantità relativamente alle zone statunitensi colpite. Una riduzione quindi da non preoccupare gli operatori soprattutto se, come pare essere confermato, il tasso qualitativo non sia stato anch'esso particolarmente intaccato.

A questo punto permane solo l'incertezza dei mercati finanziari, legati come sono a fattori speculativi, soprattutto a seguito del referendum greco che ha visto una schiacciante vittoria del No, richiamando UE alla necessità di rivedere la politica continentale dei 19 Paesi aderenti.

Indicatori internazionali 06/7/2015-
l'Indice dei noli è risalito a 805, il petrolio è sceso 55,00 dollari al barile e il cambio €/$ è in fase discendente con punta minima a 1,09910.

MP 6lug15

Mercato Interno -
Scambi ai minimi per un mercato interno che continua a mostrarsi immobile.

Il mercato delle Bioenergie è ancora alla ricerca di farine e spezzati di mais.

USDA 1 6 2015

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.

EUROPRO srl - intermediazione granaglie e cereali - Milano
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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 27 05 luglio 2015
SOMMARIO Anno 14 - n° 27 05 luglio 2015

(in allegato il pdf scaricabile)

1.1 editoriale In fuga dall'abbraccio mortale
2.1 Pasta Che ci fa la pasta al Festival della magia internazionale?
3.1 cereali I dati USDA fanno scattare gli aumenti
4.1 Lattiero caseario A quando la ripresa del settore caseario?
5.1 cereali Meteo e rischio Grexit spingono le materie prime.
6.1 agro mercati Ismea, prezzi agricoli invertono la rotta a maggio
7.1 parmigiano reggiano Reggio Emilia - Prezzo "a riferimento" del latte industriale
7.2 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano, dopo Harrods con Massimo Bottura da Sotheby's
7.3 giardinaggio Un bel giardino con i piccoli aiutanti di Ferragosto
8.1 export Parmigiano Reggiano, volano le esportazioni USA (+74%)
9.1 pomodoro Pomodoro, danni da grandine. Si temono perdite del 10%.
10.1 eventi Farm Run, Corsa a ostacoli nel fango: una prova per veri duri!
10.2 eventi made in italy Annunciata la seconda edizione del Eat Drink Love Italian Londra
11.1 e.commerce "Vino", la prima app per conoscerlo e acquistarlo a buon prezzo
11.2 promozioni "vino" e partners

Cibus 27 2015 COP

Meno 6,4% su aprile, -2% su base annua. Indice "core" segnala effetto deflativo nelle campagne ancora più accentuato (-6,2% annuo)

Roma - Dopo quattro mesi di costante ascesa, a maggio i prezzi dei prodotti agricoli registrano un importante cedimento. Lo rileva l'Ismea sulla base dell'Indice dei prezzi agricoli alla produzione elaborato dall'Istituto, attestatosi a 112,5 (base 2010 = 100), in flessione del 6,4% rispetto al livello di aprile e del 2% su maggio 2014.

Per lo stesso mese, le rilevazioni dell'Istituto nazionale di statistica indicano una variazione positiva dei prezzi al consumo dei beni alimentari e bevande, inclusi alcolici, dello 0,1% mensile e dell'1% su base annua, in linea la tendenza al rialzo già rilevata ad aprile. Entrambe le variazioni sono state confermate oggi dall'Istat con le stime preliminari di giugno.

Anche l'Indice "core" dei prezzi agricoli alla produzione, - depurato dalle voci ortaggi e frutta fresca ed elaborato per la prima volta dall'Ismea a partire da maggio 2015 - con un valore pari a 113,4, registra una variazione negativa sia su base mensile che sul confronto annuo (rispettivamente del -2,8% e del -6,2%). Escludendo le componenti a più spiccata volatilità, la versione "core" dell'Indice Ismea ha il pregio di cogliere la tendenza di fondo dei prezzi agricoli, scorporando la dinamica dei prodotti maggiormente esposti a fluttuazioni e più direttamente influenzati da fattori stagionali.

Il sotto-indice dei prodotti vegetali, che nel complesso ha registrato un andamento negativo su base mensile (-8,4%), ma inflativo su base annua, riflette nel dato congiunturale di maggio soprattutto il calo dei listini di frutta (-13,1%) e ortaggi (-12,2%), determinato dal rialzo delle temperature e dalla maggiore affluenza sul mercato di prodotti stagionali.
In calo su base mensile, seppure in misura più contenuta, le quotazioni di semi oleosi, vini e cereali (-2,3%, -2,9% e -5%). In relazione a questi ultimi i frumenti sono la voce che ha fatto segnare la contrazione più significativa (-7,6%), associata alla poche negoziazioni di maggio, in attesa dei nuovi raccolti.

Nel comparto degli oli di oliva l'indice dei prezzi si è mosso invece in controtendenza, registrando su aprile una crescita dell'1,7%. Più in dettaglio, l'aumento delle quotazioni del lampante (+9,8%) - sul quale hanno influito i rincari del prodotto spagnolo - ha prevalso sulla flessione dei listini dell'extra vergine e degli oli vergini (-1,5%; -3,6%).

Relativamente al comparto zootecnico, i prezzi hanno fatto segnare nel complesso un -2,3% mensile, in un contesto di debolezza sia per gli animali vivi (-3%), ad eccezione degli avicoli, che per i lattiero-caseari (-0,3%).
Su base annua, il calo di 2 punti percentuali dell'Indice generale è la sintesi della tendenza negativa dei prezzi dei prodotti della zootecnia (-9,7% rispetto al mese di maggio 2014) e dei rincari dell'aggregato vegetali (+7,2%), determinati dall'aumento delle quotazioni degli oli d'oliva (+69,4%), degli ortaggi (+13,9%) e della frutta (+9,6%). Registrano al contrario una contrazione su base annua cereali, semi oleosi e vini.

Con il dato negativo di maggio la variazione acquisita dei prezzi agricoli per l'intera annata 2015 scende al più 1%, dal più 5,5% di aprile. Negativa, e pari a meno 4%, quella elaborata a partire dall'Indice core (era -2,2% ad aprile).

(Ismea 30 giugno 2015)

Giovedì, 02 Luglio 2015 08:32

I dati USDA fanno scattare pesanti aumenti

Aumenti dei prezzi particolarmente elevati, ma non giustificati, a seguito della pubblicazione dei dati USDA

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 02 luglio 2015 -

A rigore di logica, dopo la pubblicazione dei dati USDA, ci si sarebbe dovuto attendere una sostanziale neutralità dei prezzi con leggeri incrementi limitati alla Soya e al Corn.

USDA 1 6 2015

 

E invece, probabilmente per effetto combinato delle condizioni meteo e delle situazioni finanziarie internazionali, vi è stato un forte richiamo di capitali sui mercati delle materie prime generando consistenti rialzi.

SEMI luglio 1056,20 (+53,6) agosto 1049,40 (+55)
FARINA luglio 359,50 (+17,6) agosto 351,90 (+17,9)
OLIO luglio 33,56 (+0,51) agosto 33,65 (+0,54)
CORN luglio 414,00 (+30,6) settembre 422,00 (+30)
GRANO luglio 614,60 (+34,2) settembre 615,60 (+32,2)

Come più volte abbiamo rimarcato le sempre più frequenti incursioni speculative non consentono di registrare quali potrebbero essere le tendenze dei mercati nel breve e, tanto meno, nel medio periodo

Indicatori internazionali 01/7/2015-
l'Indice dei noli è sceso leggermente a 800, il petrolio quota a 58,80 dollari al barile e il cambio €/$ ha segnato 1,1134.

MP 1LUG2015

Mercato Interno -
Scambi ai minimi per un mercato interno che continua a mostrarsi immobile.

Il mercato delle Bioenergie è ancora alla ricerca di farine e spezzati di mais.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.

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Mercoledì, 01 Luglio 2015 08:26

Meteo e rischio Grexit spingono le materie prime.

L'instabilità regna sovrana sui prezzi delle materie prime. L'ondata di calore preoccupa i prossimi raccolti continentali. Le piogge statunitensi pregiudicano i raccolti. L'influenza del caso Grecia sui mercati finanziari.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 01 luglio 2015 -

Accelerazione degli effetti speculativi a seguito dell'interruzione dei negoziati tra Grecia e UE. In attesa che il popolo greco si esprima sulla proposta dell'eurogruppo le borse europee hanno bruciato quasi 300 miliardi di euro nella sola giornata di lunedi 29 giugno. Come era prevedibile si è assistito a uno spostamento dei capitali dalla finanza alle materie prime con conseguenze rilevanti sui prezzi delle stesse.
A preoccupare i mercati sono anche le avverse condizioni meteo manifestate negli USA con piogge torrenziali e il fenomeno de El Nino che sta abbattendosi sui raccolti Australiani. A livello continentale si prevede, per la prossima quindicina, una situazione meteo che gli esperti giudicano essere paragonabile al 2003.

Indicatori internazionali 30/6/2015-
l'Indice dei noli prosegue la sua risalita quotando 813, il petrolio è sceso leggermente (58,50 dollari al barile) e il cambio €/$ condizionato come è dalla crisi Greca rimane in uno stato di fibrillazione (1,1151).

MP 30giu15

Mercato Interno -

Scambi ai minimi per un mercato interno che continua a mostrarsi immobile.

Il mercato delle Bioenergie è ancora alla ricerca di farine e spezzati di mais.

In attesa di comprendere quale sarà il futuro della Grecia e anche dell''euro in caso di uscita della repubblica ellenica dall'eurozone. Cina e Russia, con diverse ragioni, sembra abbiano manifestato interesse a dare una mano alla Grecia creando qualche grattacapo alla Nato. In questo clima da pre tempesta gli speculatori finanziari sorridono per i copiosi guadagni che, senza colpo ferire, riusciranno a realizzare.

"Nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma"... (celebre frase pronunciata dal famoso chimico, biologo, filosofo del '700 Antoine-Laurent Lavoisier).

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.

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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 26 28 giugno 2015

SOMMARIO
Anno 14 - n° 26 28 giugno 2015
(in allegato il pdf scaricabile)

1.1 editoriale La "resistenza" Greca. Poi tocca all'Italia
3.1 Lattiero caseario Prime incrinature per il "Parmigiano Reggiano". Stabili i derivati del latte.
4.1 cereali Impennata dei prezzi delle materie prime.
5.1 agro mercati Ismea, l'Overview sui mercati agroalimentari
6.1 e.commerce Vino, la prima APP dedicata all'e.commerce del vino italiano
6.2 sicurezza alimentare EFSA - Clorato negli alimenti: i rischi per la salute pubblica
7.1 mais & soia Dati previsionali 2015-2016 - Giugno
8.1 vino e innovazione Vino, uno sguardo sul futuro della ricerca per una nuova viticoltura
9.1 Expo2015 Sulla giostra dei wine bar salgono l'enoteca itinerante e quella provinciale
10.1 eventi Farm Run, Corsa a ostacoli nel fango: una prova per veri duri!
11.1 greenpeace Greenpeace cerca fondi sola da privati.
12.1 promozioni "vino" e partners

Agro Mercati. Positiva la raccolta del fumento duro nel foggiano. Le piogge hanno condizionato la qualità dell'orzo in Veneto e Emilia Romagna. Trend negativo per il granoturco. In attesa dei raccolti di frumento tenero.

Roma,  giugno 2015
Prosegue positivamente la raccolta del frumento duro negli areali produttivi del Sud Italia. Grazie alla buona qualità del prodotto (per lo meno nel Foggiano) e ad una domanda tonica, le quotazioni potrebbero ancora migliorare in queste fasi iniziali della campagna, anche in considerazione di un primo riscontro di resa inferiore ai livelli dell'anno scorso. Lo rivela l'Ismea nell'Overview di questa settimana, in cui segnala una situazione ancora di attesa sui mercati del frumento tenero, le cui operazione di raccolta dovrebbero invece iniziare tra una decina di giorni.

Anche per l'orzo, le contrattazioni proseguono con una buona fluidità al Sud, dove la raccolta, che presenta standard qualitativi più che soddisfacenti, è ormai ad un livello avanzato. Sulla piazza di Foggia i prezzi potrebbero ulteriormente beneficiare di questa situazione favorevole, contrariamente a quanto si sta invece verificando nel Nord Italia dove, a causa del maltempo, le operazioni di trebbiatura hanno subìto un rallentamento. Le piogge, soprattutto nei centri di produzione del Veneto e dell'Emilia Romagna, hanno inoltre determinato uno scadimento qualitativo che si è riflesso negativamente sulle quotazioni di questo esordio di campagna.
Il mercato dovrebbe continuare a mostrare un trend negativo nel comparto del granoturco, dove le ampie disponibilità, ancora presenti nei magazzini, e la qualità degli stock non sempre soddisfacente, lascia prevedere un'ulteriore fase di deprezzamento. Stessa dinamica per i semi di soia, che mostrano però una maggiore volatilità legata all'andamento dei mercati internazionali.

Nel comparto zootecnico, è prevedibile una lieve (ma di breve durata) ripresa dei prezzi per i suini da macello, che in diversi Paesi europei hanno già beneficiato di alcuni aumenti. Il mercato dovrebbe invece mantenersi stazionario per tutti i principali tagli, comprese le carni destinate al consumo fresco, nonostante il periodo stagionale favorevole. Per gli avicoli, polli e tacchini in particolare, Ismea si attende un miglioramento del mercato, con possibili rivalutazioni dei prezzi, già a partire dalle prossime settimane. Ancora sostenuto il mercato delle uova destinate al circuito industriale, grazie ad una domanda sostenuta sulle piazze europee, con ulteriori spunti al rialzo per i conigli, che dovrebbero tuttavia esaurirsi rapidamente. In relazione ai bovini, le condizioni generali restano fortemente depresse, con prezzi e consumi stagnanti. In questa fase il mercato appare interessato solo all'acquisto di tagli nobili (quarti posteriori), che implicitamente deprezzano però il resto delle mezzene. Le previsioni restano orientate ad un ulteriore indebolimento dei listini.

Per i lattiero-caseari, si evidenzia qualche miglioramento sui mercati del burro, soprattutto sulle piazze estere europee, con l'export che sembra beneficiare in questa fase di una buona richiesta specialmente dell'Arabia Saudita, ma anche di Egitto e Usa. Al contrario, accusano ancora diffusi cedimenti i prezzi dei formaggi, con primi riflessi negativi anche sul listino del Parmigiano reggiano.

La prospettiva è fortemente depressa per i mercati vinicoli nazionali, a fronte di scorte elevate e di una scarsa richiesta sui circuiti all'ingrosso. Lo stato vegetativo dei vigneti lascia prevedere una buona produzione, mentre sul versante dell'export emergono segnali contrastanti con volumi in calo del 2% nel primo trimestre 2015 (sullo stesso periodo del 2014), e fatturato in crescita del 4%, grazie agli imbottigliati Dop e Igp e agli spumanti. Prezzi al palo e contrattazioni in fase di stallo per gli oli di oliva, con buone movimentazioni di merce solo dalla Spagna, che, stando alle primissime valutazioni, si avvia peraltro a produrre rilevanti quantitativi con la nuova campagna.

Sui mercati ortofrutticoli, si rileva in generale un incremento dell'offerta della frutta di stagione (pesche, nettarine, albicocche, ciliegie e susine), che porta a prevedere un'ulteriore fisiologica riduzione dei prezzi. Per le ciliegie il calo risulta più accentuato negli areali produttivi del Mezzogiorno, soprattutto pugliesi (ma anche campani) dove l'offerta appare adesso sbilanciata sui calibri medio-piccoli, scambiati sulla base di valori scarsamente remunerativi per i produttori. In Emilia Romagna, la campagna di commercializzazione delle susine registra quotazioni di esordio più alte rispetto all'anno scorso anno. La stessa considerazione vale per pesche e nettarine, anche se in questo caso il confronto con lo stesso periodo dello scorso anno è influenzato da prezzi 2014 particolarmente bassi. Per gli ortaggi, in linea con le previsioni, l'ulteriore affluenza di prodotti stagionali sui mercati sta determinando una graduale discesa dei prezzi, con qualche specie, anguria e melone in particolare, penalizzata recentemente da una minore richiesta associata al peggioramento degli sviluppi meteorologici al Centro-Nord.

Offerta abbondante, con vendite regolari, per i fiori di stagione (rose, peonie e ortensie), mentre accusano qualche difficoltà di collocamento garofani, crisantemi e fogliame in generale. Il mercato potrebbe ancora migliorare per le varietà estive anche in previsione di una buona richiesta per gli addobbi cerimoniali.
(Ismea 22 giugno 2015)

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