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Domenica, 13 Dicembre 2015 09:36

De Nigris premiato in Parlamento

De Nigris, protagonista nel mondo degli aceti, premiato in Parlamento con l'Italian Talent Award. La consegna del premio da parte del Presidente del Senato Pietro Grasso il quale ha sottolineato l'impegno imprenditoriale della famiglia De Nigris sia in Emilia Romagna sia in Campania.

Modena, dicembre 2015.
Alla Camera dei Deputati si è recentemente tenuta la cerimonia di consegna del premio "Italian Talent Award": Armando de Nigris, presidente dell'omonimo Gruppo industriale, noto nel mondo per la produzione di aceto balsamico e condimenti, è stato premiato quale ambasciatore del Food "made in Italy".
A consegnare l'ambito riconoscimento è stato il presidente del Senato, Pietro Grasso, il quale ha voluto ringraziare l'impegno imprenditoriale di questa famiglia che, con i fratelli Armando, Raffaele e Luca, opera in Italia dal 1889, con stabilimenti in Emilia Romagna e Campania. E proprio in questa Regione con l'apertura del nuovo sito produttivo a Caivano in provincia di Napoli, che la sana imprenditoria del nostro paese ha offerto a molti giovani la possibilità, attraverso l'Academy de Nigris, di inserirsi nel mondo del lavoro in piena "Terra dei Fuochi". Riconoscimento attribuito ancora ad Armando de Nigris per aver creato il Balsamico Village in provincia di Modena, dove su un'area di 700.000mq sorge un vero e proprio distretto produttivo nel mondo dell'Aceto Balsamico con i soli colori e brand della de Nigris.

La giuria di Italian Talent Award era presieduta dal direttore del Giorno, on. Giancarlo Mazzucca, e composta, tra gli altri, dal direttore del Messaggero, Virman Cusenza, dal direttore del Tempo, Gian Marco Chiocci, dal direttore di TgCom24, Paolo Liguori, dal direttore del TG2 RAI Marcello Masi, da Luciano Ferraro del Corriere della Sera, Stefania Giacomini, direttore GoodinItaly Web Tv, Annalisa Monfreda direttore Donna Moderna, Tiziana Panella – LA7, Sarah Varetto direttore Sky TG24, Alessia Cipolla dello studio Archipass. La giuria ha riconosciuto "nello star system italiano le vere eccellenze del "made in Italy" nel mondo. Riconoscimenti sono stati conferiti anche ad Oscar Farinetti, Bona Frescobaldi, Giancarlo Moretti Polegato, Pasquale Natuzzi. Premiati fra i giornalisti Antonella Clerici e Lidia Bastianich, oltre che il Comando generale dei Nas nella persona del generale Claudio Vincelli.

La manifestazione si è svolta con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.
La storia che ha portato a questo importante riconoscimento parte da lontano, e precisamente dalla fine dell'800, quando gli antenati dell'attuale presidente diedero vita a quella che rappresenta oggi una realtà di punta nel settore dell'aceto balsamico, conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo grazie all'elevata qualità dei suoi prodotti, all'ampiezza dell'offerta e alla capacità di assecondare, e spesso anticipare, le tendenze del mercato globale.

"L'azienda – dichiara Armando de Nigris – controlla direttamente più del 90% delle materie prime necessarie alle produzioni, avvalendosi di serbatoi con capacità totale di 60 milioni di litri per lo stoccaggio e di 20 linee di imbottigliamento automatico e 3 linee per i prodotti speciali, distribuite nei 3 siti produttivi di Afragola (NA), Carpi (MO) - patria dell'Aceto Balsamico - dove dal 1994 si trova la sede degli Acetifici Italiani Modena, e San Donnino (RE). In Campania, alla sede storica di Afragola si è poi affiancato recentemente un nuovo sito nell'area di Caivano, che su una superficie di 10.000 metri quadrati dispone delle più avanzate tecnologie in campo enologico".

"Essere ambasciatori nel mondo della cultura e della qualità italiana che nasce dalla ricerca del bello e del buono, sia nel core business aceto balsamico e derivati, che nella gamma più ampia di prodotti alimentari rappresentativi del made in Italy, – conclude il presidente – è la visione globale di de Nigris, che rappresenta il primo gruppo italiano per volumi esportati nella categoria aceti coprendo ben il 27% dell'intero export italiano di questo prodotto nel mondo. Complessivamente, la nostra azienda commercializza oltre confine l'85% della propria produzione ed è presente in 52 paesi, nei 5 Continenti, e in particolare negli USA. Dalla passione artigianale di fine '800 siamo passati alla leadership internazionale di oggi, all'inizio del terzo millennio".
(Centro Stampa Modena, 3 dicembre 2015)

Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, Lambrusco e Parmigiano Reggiano sono stati protagonisti di un evento organizzato nell'ambito della 49 esima Fiera del Riso a Isola della Scala (Verona). -

Modena, 15 ottobre 2015 -

Grazie a tre cooperative modenesi, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, Lambrusco e Parmigiano Reggiano sono stati protagonisti di un evento organizzato nell'ambito della 49 esima Fiera del Riso che si è conclusa nei giorni scorsi a Isola della Scala (Verona). La cooperativa La Tradizione di Modena, la Cantina Settecani di Castelvetro e il caseificio S. Lucio di Montardone di Serramazzoni hanno infatti partecipato con i loro prodotti a "Sua Maestà l'Aceto Balsamico", una cena, con cucina a vista, nella quale sono stati serviti piatti di riso vialone nano conditi con "l'oro nero" modenese. Alla Fiera del Riso erano presenti sessanta ristoratori, cuochi e maestri risottari da otto regioni italiane, 800 persone al lavoro tra stand, espositori e organizzazione, dieci riserie; durante i 26 giorni della manifestazione sono stati serviti oltre 380 mila piatti di riso.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)


Il penultimo appuntamento della rassegna "Educare e Nutrire: dialogo tra sapori e territorio", promosso dal Comitato ExpoMore di Unimore - Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Palatipico e Ufficio Scolastico Provinciale ha avuto come protagonista "l'oro nero" di Modena.

Di Manuela Fiorini – Modena, 8 maggio 2015
E' famoso in tutto il mondo, è il più amato, ma anche il più imitato. L'Aceto Balsamico di Modena è stato il protagonista della tavola rotonda, ospitata nella Sala Leonelli della Camera di Commercio di Modena, lo scorso 7 maggio, nell'ambito del ciclo di incontri "Educare e Nutrire: dialogo tra sapori e territorio" promossi dal Comitato ExpoMore dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione con Palatipico e Ufficio Scolastico provinciale.

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E proprio l'oro nero è stato il protagonista di un piacevole viaggio tra gusto, eccellenza, forza del brand, tradizione e legame con il territorio. Proprio per tutelare questo gustoso e prezioso prodotto, quasi 50 anni fa è nata la Consorteria del Balsamico, associazione no profit che, dai 14 soci iniziali, ne conta oggi circa 1000. E, siccome, dietro a un grande prodotto c'è anche una grande storia da tutelare e tramandare, a Spilamberto è sorto anche il Museo del Balsamico. Ospitato in una villa del Settecento, questa curiosa realtà può vantare ben 10.000 visitatori all'anno, provenienti dall'Italia e dall'estero.
"Dietro alla produzione dell'Aceto Balsamico", ha ricordato Luca Gozzoli, Gran Maestro della Consorteria dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, "c'e la storia delle famiglie e del territorio, che, dalla fermentazione del mosto d'uva, seguendo un rigido disciplinare, spostano in botti sempre diverse l'aceto per sottoporlo al processo di invecchiamento". Gozzoli ha ricordato poi l'episodio in cui Francesco Aggazzotti, primo sindaco di Formigine dopo l'Unità d'Italia, nel 1862, rispondendo a una lettera in cui gli si chiedeva come si fa a fare il Balsamico, spiegò quei procedimenti che, ancora oggi, fanno parte del disciplinare.

Presente alla tavola rotonda anche Cesare Mezzetti di Acetum, una delle realtà più grandi e significative per quanto riguarda la produzione del Balsamico con la produzione di 10.000 bottiglie all'anno, principalmente di Aceto Balsamico di Modena IGP, di uso quotidiano più comune e apprezzato dal pubblico non specializzato. Una produzione minore, invece, è riservata all'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, fedele alla produzione tradizionale, con quotazioni che possono raggiungere cifre ragguardevoli e che hanno fatto di questo prodotto un vero e proprio brand, che ha portato il nome di Modena in tutto il mondo.

Mauro Battaglia, moderatore dell'evento, ha sottolineato quanto l'Aceto Balsamico sia uno dei prodotti più imitati al mondo, persino nella forma della bottiglietta, che mira a trarre in inganno il consumatore.
L'incontro, al quale hanno partecipato numerosi gli studenti dell'Istituto L.Spallanzani di Castelfranco Emilia, si è concluso, naturalmente, con una degustazione di Aceto Balsamico DOP di Modena.

Il prossimo e ultimo appuntamento con il ciclo di incontri Educare e nutrire è previsto per il 14 maggio, dalle ore 15, presso la Fondazione Marco Biagi, il Largo Marco Biagi 10, a Modena e avrà come tema "La Carne, primo alimento dell'uomo?"

(A seguire Galleria immagini di Claudio Vincenzi)

Pubblicato in Agroalimentare Modena
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