Siamo al punto critico per la sanità. Non significa che è crisi ma che in questo momento serve la forza per la svolta, cambiando pochi aspetti strategici si può recuperare tutto il valore di un sistema della salute che molti paesi ci invidiano. Occorre quindi migliorare la condizione degli operatori sanitari per aumentare la produttività e diminuire in modo sensibile i costi di gestione con un risultato finale che vedrebbe un miglioramento assolutamente importante nella soddisfazione del paziente e degli operatori stessi.
di Marco Alfredo Arcidiacono Parma 27 luglio 2018 -- I test condotti finora su 65mila lavoratori confermano alcune tendenze, migliorando le condizioni di lavoro e alleviando lo stress da lavoro si risparmiano 3 miliardi di euro, più di quanto chiesto al settore Sanità per risanare i conti pubblici.
Lo studio rivela che i malati da stress sono scesi dal 25% al 10% in breve tempo, grazie a un trattamento più adeguato, così da aumentare la produttività e diminuire di conseguenza i costi. Migliorando il clima interno la soddisfazione dei pazienti fa segnare un balzo in avanti con un +47%, risultato pressoché inimmaginabile.
Un terzo di assenze per malattia in meno è invece il risultato delle stesse misure anti-stress secondo i dati Inps.
Viene quindi da chiedersi quali siano queste "manovre" miracolose che possono essere riassunte in tre fasce. La modalità di approccio alle problematiche interne può occupare il primo posto, con il miglioramento della conflittualità interna, del senso di appartenenza all'azienda e della partecipazione dei dipendenti con un conseguente miglioramento delle relazioni fra gli stessi.
Conciliare il rapporto vita-lavoro diviene quindi fondamentale, fornire asili per i dipendenti, flessibilità in entrata e uscita, eventuali rimodulazioni al part-time e bus-navetta. In questo senso anche la considerazione del fattore maternità che colpisce, oltre al personale femminile in attesa di parto, anche i colleghi che per un lungo periodo devono solitamente sobbarcarsi ulteriore lavoro visto che le lavoratrici in maternità non vengono sostituite, a causa della politica di austerity imposta dai tagli alla sanità pubblica.
Di grande importanza anche le iniziative messe in campo da ogni singolo azienda che vedono il personale al centro di uno o più percorsi formativi finalizzati all'inclusione e al concetto di condivisione dell'obiettivo.
Nuovi strumenti, nuove possibilità
Il potenziamento della sanità del territorio emiliano-romagnolo va nello stesso senso descritto finora, e diviene un segnale forte di stimolo all'uscita dal periodo critico.
Sono in arrivo 400 stabilizzazioni, in gran parte medici, mentre sono già state assunti circa 5mila lavoratori che portano il turno over al 115% secondo Sanità Emilia Romagna. E' in via di ampliamento anche il numero di borse di studio per i medici specializzandi, così da migliorare ancor di più l'offerta, a quanto ha affermato l'Assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia Romagna Sergio Venturi.
C'è di più perché la stessa Regione stanno lavorando per dare vita alla sanità del futuro nel comparto bolognese con il Documento Forme di Integrazione visibile al sito www.ctss.bo.it
Il "progetto", per chiamarlo con un termine riduttivo, propone quattro punti fondamentali: il primo prevede la formazione di un Organo di governo comune fra le Aziende Sanitarie metropolitane così da raccordare ospedale e territorio in una risposta più pronta e più efficace alle esigenze del pubblico.
Il secondo punto prevede invece la creazione di un Consorzio, come soggetto giuridico autonomo, in cui le Aziende Sanitarie fanno confluire le risorse necessarie per le attività e le funzioni di interesse comune.
Una nuova Azienda Ospedaliero-Universitaria è invece quanto prevede il terzo punto, così da divenire il centro per il trattamento di patologie complesse in cui far confluire le alte specialità del Policlinico Sant'Orsola e dell'Azienda USL di Bologna affermandosi quindi come polo nazionale di riferimento per la ricerca e la didattica.
Infine, il quarto punto, prevede un nuovo tipo di Azienda Sanitario-Universitaria in grado di divenire un polo ospedaliero di riferimento al cui interno sono contenuti i livelli territoriali per didattica e ricerca.
La fase di ascolto prenderà il via a settembre 2018 per terminare entro fine anno. I nuovi strumenti dei nuovi modelli organizzativi arriveranno invece in un secondo tempo anche se sono già stati parzialmente definiti, con la proposta di rafforzamento del ruolo dei Direttori di Distretto e dei Dipartimenti interaziendali in ambito metropolitano. I primi avranno a disposizione un budget che preveda le risorse per le prestazioni ospedaliere di base oltre al controllo in tema di indirizzo, coordinamento e verifica dei risultati. Per i secondi invece si va verso mandati e competenze più forti così da poter definire gli obiettivi comuni da parte delle aziende coinvolte.
L'Organo strategico di governo metropolitano sarà invece composto dai direttori generali delle quattro Aziende Sanitarie, così da non disperdere quanto fatto nel tempo e le competenze acquisite, tra cui verrà scelto un coordinatore. Il nuovo sistema dovrà godere di un nuovo assetto normativo regionale così da divenire pienamente operativo e poter fissare in autonomia gli ambiti di interesse comune, sempre in accordo con le parti interessate fra cui Regione e Università.
In definitiva si punta su un accentramento delle parti comuni per concentrare al massimo le capacità e diminuire i costi favorendo efficenza e tempi di intervento. Parametri che, per loro natura, potrebbero portare importanti risultati in tempi brevi.
Sanità. La Regione abolisce il superticket: risparmio di 22 milioni di euro l'anno per i cittadini dell'Emilia-Romagna. E niente pagamento del ticket base da 23 euro sulle prime visite per le famiglie numerose, con due o più figli:il primo provvedimento di questo tipo in Italia.
Bologna - Superticket addio in Emilia-Romagna, dove la Giunta regionale guidata dal presidente Stefano Bonaccini ha deciso di abolire la tassa aggiuntiva su farmaci (fino a 2 euro a confezione, con tetto massimo di 4 euro a ricetta) e prestazioni specialistiche (fino a 10 euro ognuna), dagli esami di laboratorio a quelli radiologici, con un risparmio per gli emiliano-romagnoli di 22 milioni di euro l'anno, rafforzando il carattere pubblico e universalistico del sistema sanitario regionale.
Attualmente pagata sulla base di quattro scaglioni di reddito familiare, verrà cancellata per le due fasce comprese tra i 36mila e i 100mila euro (non si paga già al di sotto dei 36mila), andando ad interessare 900 mila cittadini, e resterà in vigore solo per i redditi superiori ai 100mila euro annui. Infatti, la Giunta ha deciso che le risorse incamerate dal superticket per i soli redditi alti verranno investite su una ulteriore misura - la prima di questo tipo in Italia - stavolta per aiutare le famiglie numerose, ovvero le coppie con due o più figli, per le quali verrà abolito il pagamento del ticket base da 23 euro sulle prime visite specialistiche: un beneficio per circa 330 mila famiglie emiliano-romagnole, pari a 1,5 milioni di residenti, di cui potranno avvalersi sia i genitori sia i figli.
E nulla cambierà per chi è già esente, che continuerà a non pagare la tassa aggiuntiva e neppure il ticket base per le specifiche esenzioni.
L'abolizione del superticket, introdotto dal Governo nazionale nel 2011, e quella del ticket per la prima visita a favore delle coppie con due figli o più entrerà in vigore dal 1^ gennaio 2019, per una manovra coperta interamente da fondi regionali. Si tratta di quasi 33 milioni di euro: i 22 milioni l'anno che entrano dal superticket destinato a sparire, e che quindi non saranno più a carico dei cittadini emiliano-romagnoli ma del bilancio regionale, e 10,6 milioni di euro necessari per togliere il ticket sulle prime visite per i nuclei familiari numerosi, in parte coperti dagli 8 milioni che entreranno dal superticket per i redditi superiori ai 100mila euro annui, cifra che comunque la Regione dovrà garantire dal proprio bilancio.
Le nuove misure sono state illustrate questa mattina dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dall'assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, e dalla direttrice generale alla Cura della persona, salute e welfare, Kyriakoula Petropulacos.
"Sono e siamo particolarmente orgogliosi per una decisione che va incontro ai cittadini e alle famiglie dell'Emilia-Romagna, abbassando il loro carico fiscale- afferma il presidente Bonaccini-. In particolare, riducendo i costi per l'acquisto di farmaci e l'accesso a prestazioni sanitarie: quando si riesce a garantire un servizio sanitario di alta qualità facendo risparmiare persone e utenti vuole dire che la strada intrapresa è quella giusta. Una strada passata prima per la razionalizzazione della spesa, senza che si siano intaccati efficienza ed efficacia, con 445 milioni di euro risparmiati grazie alla centrale unica per gli acquisti nella pubblica amministrazione nell'ultimo triennio, di cui oltre 370 proprio nella sanità, poi per gli investimenti in edilizia sanitaria, per rinnovare gli spazi e costruirne di nuovi, e nel potenziamento degli organici e la lotta al precariato, con oltre 5mila assunzioni e stabilizzazioni negli ultimi due anni di medici, infermieri e operatori sanitari. Una Regione virtuosa e con i conti in ordine che ora può permettersi di guardare ai bisogni dei propri cittadini e di trovare, per quei bisogni, risposte concrete. Continueremo a farlo attraverso i fatti, insieme, condividendo con le parti sociali e i territori le misure e i progetti più importanti- chiude Bonaccini- così come abbiamo fatto e stiamo facendo nel Patto per il Lavoro e con la richiesta di regionalismo differenziato per avere una maggiore autonomia, per una Emilia-Romagna capace di continuare a crescere riuscendo però ad aiutare chi più ha bisogno".
Da qui alla fine dell'anno, la Regione sarà impegnata nel completare il percorso formale necessario all'abolizione del superticket, compreso l'allineamento con la legge di bilancio 2019 dello Stato, e alla messa a punto del regolamento applicativo necessario all'esenzione del pagamento del ticket sulle prime visite per i nuclei familiari numerosi, per la piena entrata in vigore delle decisioni prese dal 1^ gennaio prossimo.
"Si tratta di uno sforzo economico straordinario, di una decisione che avrà per i cittadini dell'Emilia-Romagna una ricaduta tangibile, consistente e garantita nel tempo- sottolinea l'assessore Venturi-. Continuiamo a lavorare per una sanità all'avanguardia, che migliori sempre più i livelli di assistenza e i servizi, ma che al tempo stesso sia capace di ottimizzare l'uso delle risorse. Con questo provvedimento continuiamo a tutelare le fasce meno abbienti della popolazione, agevolando contemporaneamente le famiglie numerose e quella grandissima parte di cittadini che si colloca negli scaglioni di reddito intermedi. Insomma, questa è l'idea di sanità, welfare e lavoro su cui abbiamo iniziato a lavorare dal primo giorno del nostro mandato, perché nessuno deve essere lasciato indietro".
Cosa si paga adesso e cosa cambia
In Emilia-Romagna, a differenza di altre Regioni che applicano un'unica cifra uguale per tutti, il superticket sui farmaci è stato introdotto in base a fasce di reddito progressive: il primo scaglione (R1) fino ai 36.152 euro esente; il secondo (R2) tra i 36.153 e i 70.000 euro prevedeva un contributo di un 1 euro a confezione con un tetto massimo di 2 euro per ricetta; il terzo (R3) per i redditi tra i 70.0001 e i 100 mila euro pagava 2 euro a confezione con tetto per ricetta massimo di 4 euro e il quarto (R4), per i redditi superiori ai 100 mila euro, contribuiva con 3 euro a confezione e un tetto massimo di 6 euro.
Con la decisione della Regione, il superticket sarà abolito per tutti i redditi fino a 100 mila euro.
Anche per le prestazioni specialistiche, il superticket era stato introdotto e modulato in base al reddito, prevedendo contributi pari a: 0 euro fino a 36.152 euro; 5 euro tra 36.153 e 70.000 euro; 10 euro tra 70.001 a 100.000 euro; 15 euro oltre i 100.000 euro.
Il superticket è abolito per tutti i redditi fino a 100 mila euro.
Per le coppie con 2 o più figli oltre al superticket, verrà abolito anche il ticket "base" sulle prime visite (23 euro) per genitori e figli.
Fonte: Regione Emilia Romagna
Partita l'attività al nuovo Day hospital oncologico al Cattani, debutto con totem e maxi schermi. Un trasloco in due giorni e questa mattina le porte si sono aperte nei nuovi locali. Volontari di Verso il sereno ad accompagnare i pazienti nei nuovi ambulatori.
Parma -
E' iniziata presto l'attività del nuovo Day Hospital Oncologico questa mattina, primo giorno di attività nella nuova sede al piano rialzato del padiglione Cattani dell'Ospedale Maggiore. Ben prima delle 8, orario di apertura degli ambulatori oncologici, i pazienti muniti di auto propria o accompagnati hanno iniziato a parcheggiare negli spazi a loro riservati intorno alla struttura (contraddistinti da una grande R blu stampata sull'asfalto) e soprattutto hanno preso confidenza con il nuovo sistema di prenotazione che, una volta entrato nelle abitudini degli utenti, garantirà un accesso più veloce al percorso di cura. Ora si tratta di inserire la tessera sanitaria nel totem giallo e aspettare di essere chiamati in base al codice appena ottenuto per recarsi negli ambulatori visita, prelievi o somministrazione terapie. I volontari dell'associazione Verso il Sereno hanno accolto gli oltre 200 pazienti (nella media giornaliera degli accessi) spiegando a ciascuno di loro le nuove procedure e indirizzandoli agli ambulatori di riferimento. Anche il personale medico e infermieristico, a partire dal direttore dell'Oncologia medica Francesco Leonardi e dal responsabile aziendale dei lavori Paolo Canepari, si è prodigato per orientare i pazienti nei nuovi percorsi di assistenza a loro dedicati.
Il debutto della nuova struttura è infatti avvenuto praticamente in corsa con il trasloco di cartelle cliniche, attrezzature e arredi dalla precedente collocazione nei Poliambulatori, effettuato nel fine settimana per garantire continuità di cura.
I principali cambiamenti introdotti: un atrio a vetri accoglie visitatori e pazienti in un luogo di cura luminoso e funzionale; comode sedute, donate dall'Azienda Barilla, consentono di prende posto a quasi 100 persone; un totem digitale giallo canarino registra i pazienti all'arrivo con il semplice inserimento della tessera sanitaria; grandi monitor nelle sale d'attesa chiamano i pazienti, dando indicazioni della stanza in cui recarsi.
Cambiamenti anche dal punto di vista organizzativo: il medico di riferimento è affiancato da un'equipe di oncologi, specializzandi e infermieri raggruppati a seconda del tipo di patologia.
Negli spazi esterni immediatamente adiacenti al nuovo Day Hospital Oncologico posti auto riservati, in numero doppio rispetto all'esistente, contraddistinti dalla segnaletica verticale e orizzontale con accesso diretto alla struttura.
L'intervento al padiglione Cattani ha infatti consentito di realizzare, all'interno della struttura, 13 ambulatori medici; 7 ambulatori di somministrazione e 2 camere di degenza di day hospital. Con un aumento della superficie interna quasi doppia rispetto a quella attualmente a disposizione per lo stesso servizio nel padiglione Poliambulatori.
L'investimento è stato pari a un milione e trecentomila euro ed è stato sostenuto dall'Azienda Ospedaliero-Universitaria che ha reperito nel proprio bilancio le risorse necessarie per avviare anche l'intervento sulla facciata del Padiglione, di cui sono in corso i lavori di restauro conservativo che si concluderanno entro la fine dell'estate.
Fonte: Azienda ospedaliero-universitaria di Parma
Tumore al seno: uno studio realizzato a Reggio Emilia mostra l'efficace combinazione tra mammografia digitale e tridimensionale nella diagnosi precoce
I risultati testimoniano una capacità diagnostica superiore del 90% rispetto alle metodiche tradizionali; l'indagine è pubblicata sulla rivista Radiology della Radiological Society of North America.
Uno studio clinico condotto interamente a Reggio Emilia ha dimostrato che nelle procedure di screening per la diagnosi precoce la combinazione di esami mammografici bi e tridimensionali offre un'efficacia superiore del 90% nell'individuazione dei tumori al seno.
L'indagine è stata svolta a partire dal 2014 dal Dipartimento di Diagnostica per immagini dell'Ausl IRCCS di Reggio Emilia interessando tre dei sei centri mammografici provinciali e un campione di 20mila donne, di età compresa tra 45 e 70 anni, divise in due gruppi statisticamente equivalenti. Il primo è stato sottoposto a screening con mammografia 2D (digitale) e trattato di conseguenza, il secondo è stato sottoposto a entrambe le scansioni combinate, 2D e 3D, quest'ultima con la tecnologia denominata tomosintesi.
L'aggiunta della mammografia 3D ha mostrato di fornire tassi di rilevamento simili in tutte le classi di densità del seno, con un aumento di circa il 70% nelle donne con seno denso. Ha mostrato, inoltre, un aumento del 94% nel rilevamento di tumori invasivi di piccole dimensioni, di solito più curabili, e un aumento del 122% nella diagnosi di carcinomi invasivi di media taglia. Altro vantaggio della combinazione è la percentuale di risultati falsi positivi, scesa del 25%. Questo ha evitato di richiamare le donne per nuove indagini, risparmiando loro momenti di ansia e timori ingiustificati.
La tomosintesi mammaria digitale è una tecnologia avanzata che utilizza più immagini radiografiche per ottenere un risultato tridimensionale del seno e aiuta i radiologi a valutare le regioni di interesse libere da altri tessuti sovrapposti.
"Negli Stati Uniti la combinazione tra i due tipi di mammografia è già utilizzata nello screening mentre in Europa ci si avvale solo di quella bidimensionale" spiega Pierpaolo Pattacini, direttore del dipartimento. "I dati confermano non soltanto gli eccellenti risultati della mammografia 3D, già posti in evidenza da altri studi europei su larga scala ma compiono un passo avanti" conclude Pattacini "Solo studi randomizzati, infatti, possono essere il riferimento per integrare i programmi di screening. Questo spiega perché i trial in corso in Europa e negli USA hanno struttura simile".
Tumore al seno, screening e diagnosi precoce
In Italia il tumore della mammella rappresenta la neoplasia più frequente per incidenza nella popolazione femminile, con il 28% dei casi di tumore: complessivamente una donna su otto si ammala della patologia nel corso della sua vita. Il tasso di mortalità continua a calare in maniera significativa (-2,2% nel 2017), con la sopravvivenza media a 5 anni dalla diagnosi che si attesta all'87%[1]: ciò è possibile anche grazie alla più ampia diffusione della diagnosi precoce ai primi stadi di sviluppo della malattia, quando il trattamento ha maggiori probabilità di essere efficace e meno invasivo.
Nella lotta contro il cancro al seno, lo screening mammografico è considerato la prima forma di difesa. Le linee guida del Ministero della salute suggeriscono di eseguire una mammografia ogni 2 anni, dai 50 ai 69 anni di età, ma la cadenza può variare a seconda delle considerazioni del medico sulla storia personale di ogni donna.
Il trial italiano è stato il primo studio clinico europeo sulla mammografia 2D e 3D condotto come trial prospettico randomizzato basato sulla popolazione, il metodo ritenuto il migliore (gold standard) nella medicina basata sull'evidenza.
Fonte: Ausl Reggio Emilia
Formata all'Ospedale di Parma, una lunga esperienza dirigenziale maturata all'Ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, dal prossimo 1° giugno sarà la nuova direttrice del servizio assistenziale dell'ospedale Maggiore di Parma.
Marina Iemmi, originaria di Montechiarugolo, laurea specialistica in Scienze infermieristiche e ostetriche e master di secondo livello in Management delle Aziende sanitarie, sarà il nuovo direttore del servizio che dirige tutte le attività di infermieri, tecnici, ostetriche e operatori socio sanitari, circa 3000 professionisti, dell'Azienda Ospedaliera-Universitaria di Parma.
"L'Ospedale di Parma – spiega Marina Iemmi - è uno dei più importanti ospedali dell'Emilia Romagna, è quello che vanta il maggior numero di specialità in Regione ed è centro di riferimento a livello regionale e nazionale per diverse discipline. Per me, quindi, è un incarico di prestigio quello che mi accingo ad assumere da venerdì. Tra le prime attività in agenda ho già pronti diversi incontri sia con i Responsabili delle attività assistenziali di dipartimento (RAD) sia con tutti i coordinatori infermieristici".
"Ringrazio Marina Iemmi – spiega Massimo Fabi - per aver accettato l'incarico e per l'impegno che ha voluto assumersi. È una professionista fortemente predisposta al lavoro di squadra, allo sviluppo e alla valorizzazione delle competenze presenti nel nostro ospedale, affinché ogni nostro professionista possa esprimersi nel miglior modo possibile".
Fonte: Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma
Fascicolo sanitario elettronico, novità in arrivo per l'accesso ai servizi sanitari on line. A partire dal 1 Giugno, in ottemperanza a quanto previsto dalla legge, l'accesso a tutti i servizi sanitari della Regione Emilia - Romagna erogati tramite il web, sarà possibile solo con il rafforzamento delle credenziali di ingresso Federa/Spid e tramite One time password (Otp) o con smart card. L'adeguamento dei servizi on line al sistema di identità digitale Spid diviene obbligatorio per tutte le pubbliche amministrazioni che erogano servizi on line.
In pratica quando ci si connetterà al proprio Fascicolo sanitario elettronico per continuare a utilizzare le credenziali d'accesso già registrate sarà indispensabile validare il proprio numero di cellulare sul quale sarà poi inviata la One Time Password necessaria per l'accesso, a garanzia di maggiore sicurezza e tutela dei dati. La validazione del numero di cellulare sarà richiesta una sola volta e sarà possibile validare un nuovo numero di cellulare, se lo si riterrà necessario, accedendo alla relativa funzione presente all'interno del proprio profilo utente.
Se il proprio numero di cellulare non è stato fornito in fase di registrazione, per continuare a utilizzare le proprie credenziali, sarà necessario validarlo via web. Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina dedicata nella guida on line al seguente link: support.fascicolo-sanitario.it/guida/accedi-al-tuo-fse/validazione-cellulare-otp.
Cosa è la One-Time Password?
Letteralmente "password valida una sola volta". Si tratta di una password che è utilizzabile solo per una singola sessione di accesso o una transazione. La OTP evita una serie di carenze associate all'uso della tradizionale password (statica). Il più importante problema che viene risolto dalla OTP è che, al contrario della password statica, questa non è vulnerabile agli attacchi con replica. Ciò significa che, se un potenziale intruso riesce a intercettare una OTP che è stata già utilizzata per accedere a un servizio o eseguire una transazione, non sarà in grado di riutilizzarla, in quanto non sarà più valida. D'altra parte, una OTP non può essere memorizzata da una persona. Essa richiede quindi una tecnologia supplementare per poter essere utilizzata (un dispositivo fisico con la calcolatrice OTP incorporata, o un numero di cellulare specifico). Le OTP possono essere utilizzate come unico fattore di autenticazione, o in aggiunta a un altro fattore, come può essere la password dell'utente, i dati della carta di credito o un pin.
Cos'è il Fascicolo sanitario elettronico?
Si tratta di una raccolta di documentazione sanitaria disponibile su internet in forma protetta e riservata, consultabile solo attraverso l'utilizzo di credenziali personali. Nel tempo, costituisce la storia clinica di una persona.Si può costruire e consultare sul sito www.fascicolo-sanitario.it.
Chi lo può avere?
Tutte le persone maggiorenni iscritte al Servizio sanitario regionale che hanno dato il consenso formale all'immissione delle proprie informazioni sanitarie nella rete Sole (Sanità on line). È possibile attivare il Fascicolo anche per altre persone, come figli minori o persone soggette a tutela.
Che cosa contiene?
Nel Fascicolo vengono immesse le informazioni già presenti nella rete Sole: dati anagrafici; eventuali esenzioni dal pagamento del ticket; prescrizioni di visite ed esami specialistici; prescrizioni di farmaci; referti di visite ed esami erogati dalle strutture pubbliche del Servizio sanitario regionale; referti di pronto soccorso; lettere di dimissioni. Ogni persona può decidere di inserire anche altri documenti personali (ad esempio documenti relativi a visite o esami fatti in strutture private o in strutture sanitarie di altre Regioni).
Chi lo può consultare?
Solo l'interessato, con le credenziali personali di accesso. Una volta effettuato l'accesso, è possibile usufruire di altri servizi on line: prenotare online, gratis, alcune visite, diversi tipi di ecografie e di esami radiologici; pagare il ticket o la tariffa di visite ed esami; cambiare o revocare il proprio medico o pediatra di famiglia; conoscere indirizzo e orari del proprio medico o pediatra di famiglia; cambiare la propria autocertificazione della fascia di reddito; consultare il proprio libretto, comprese le esenzioni riconosciute .
Come attivare il Fascicolo Sanitario Elettronico?
L'attivazione è semplice. È necessario rivolgersi a uno degli sportelli predisposti dall'Ausl Irccs di Reggio Emilia per ottenere le credenziali, nel rispetto della privacy. Occorre portare con sé un documento di riconoscimento e un valido indirizzo e-mail dove sarà inviata la seconda parte di password di accesso (la prima viene consegnata allo sportello). Attenzione: ogni assistito dovrà avere un proprio indirizzo e-mail.
Fonte: Ausl RE
Radioterapia: iniziati i lavori per ampliare i locali della Radioterapia dell'Ospedale Maggiore grazie alla disponibilità dell'impresa Bonatti.
Due locali in più per la Radioterapia dell'Ospedale Maggiore, collocata al piano rialzato della palazzina d'ingresso che si affaccia su via Gramsci. Locali che saranno a disposizione del personale per le visite ai pazienti seguiti dalla struttura.
Lunedì sono iniziati i lavori di quelle che erano due stanze di servizio e che ora, grazie all'attenzione dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e alla generosa disponibilità dell'impresa Bonatti, diventeranno due ambulatori a tutti gli effetti.
"Era un mio desiderio migliorare l'accoglienza della nostra Radioterapia oncologica e ho colto al volo la disponibilità della Bonatti che si è offerta di aiutarci nei lavori di recupero di questi spazi", spiega la dottoressa D'Abbiero. "Entro giugno avremo due ambulatori in più al servizio del personale e soprattutto dei pazienti, un ampliamento preziosissimo per noi che abbiamo eseguito solo lo scorso anno 7200 visite con una presa in carico di 1074 pazienti". I lavori di ristrutturazione non interferiranno con l'attività del centro che proseguirà come di consueto senza comportare disagio per i pazienti.
"Sebbene le nostre attività siano concentrate soprattutto all'estero, manteniamo un profondo legame con Parma, la nostra città", conclude Corrado Chiesa, CFO del Gruppo Bonatti. "È un piccolo gesto che vuole sostenere il prezioso impegno del reparto di Radioterapia e sottolinea la volontà di essere vicini ai nostri concittadini, in particolare a coloro che vivono momenti di difficoltà".
Gesti di generosità silenziosa quanto spontanea che migliorano il percorso di cura dei pazienti.
Fonte: Ausl Parma)
Novellara, 17 maggio 2018 – Sabato 19 maggio presso l'isola ecologica di Strada provinciale Nord e presso l'URP del Comune di Novellara sarà possibile ritirare gratuitamente e fino ad esaurimento scorte un kit di larvicida per la zanzara tigre. Il prodotto elimina le larve prima che queste si trasformino nel fastidioso insetto pungente. La distribuzione verrà effettuata dalle 9.00 alle 12.00.
In occasione della settimana mondiale della tiroide gli specialisti dell'Ospedale di Parma saranno a disposizione per colloqui gratuiti alla cittadinanza. Prenotazioni da venerdì 18 maggio.
La tiroide è energia: questo lo slogan scelto per celebrare la settimana della tiroide che ricorre dal 21 al 27 maggio per sensibilizzare l'opinione pubblica e il mondo scientifico sui crescenti problemi legati alle malattie della tiroide. I professionisti dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma organizzano colloqui con la cittadinanza.
Questo il calendario, con gli appuntamenti.
Martedì 22 maggio, dalle 16 alle 17.30, all'ambulatorio di Endocrinologia, primo piano del Padiglione Barbieri (Pad. 11), sono disponibili 10 colloqui con il prof. Graziano Ceresini e la dott.ssa Michela Marina. Prenotazioni: venerdì 18, lunedì 21 e martedì 22 dalle 9 alle 14 al numero 0521 703334.
Martedì 22 maggio, dalle 15 alle 17, all'ambulatorio di Endocrinologia (n.22) presso i Poliambulatori (Pad. 23) sono disponibili 8 colloqui con la prof.ssa Roberta Minelli. Prenotazioni lunedì 21 maggio dalle 9 alle 13 al numero 0521 702568.
Giovedì 24 maggio, dalle 15,30 alle 17,30, all'ambulatorio di Endocrinologia, primo piano Padiglione Clinica Medica (Pad. 26) sono disponibili 8 colloqui con la dott.ssa Simona Cataldo. Prenotazioni: lunedì 21 maggio dalle 9.30 alle 12.30 allo 0521 702426.
TIROIDE E' ENERGIA
La tiroide produce un ormone che regola importanti processi durante tutto l'arco della vita. Nell'età evolutiva l'ormone tiroideo regola lo sviluppo neuropsichico e l'accrescimento somatico, mentre in tutte le età è fondamentale per il buon funzionamento del muscolo cardiaco e scheletrico, per il metabolismo osseo, lipidico, glucidico e il mantenimento dell'omeostasi energetica. Insieme ad altri ormoni ci consente di acquisire le "scorte" in presenza di un bilancio energetico positivo e di utilizzarle in caso di necessità. Regola inoltre la produzione di calore, consente di mantenere costante la temperatura corporea. E' quindi una delle fonti di energia del nostro organismo.
Una riduzione di questo ormone (ipotiroidismo) o un eccesso (ipertiroidismo) altera tutti questi processi. Fortunatamente la maggior parte delle malattie della tiroide può essere diagnosticata e curata nelle fasi iniziali senza conseguenze sulla salute.
QUALI SONO LE PIU' FREQUENTI CAUSE E MALATTIE DELLA TIROIDE?
La causa più frequente della patologia tiroidea è la carenza di iodio, che è il costituente essenziale dell'ormone tiroideo. La vita è nata in mare e si capisce perché un ormone così importante contenga iodio.
L'uomo introduce lo iodio solamente con gli alimenti che, contenendone basse concentrazioni, lo espongono a iodocarenza. La carenza iodica può provocare, a seconda dell'età della vita in cui si verifica e dell'entità, riduzione del quoziente intellettivo, deficit neurologici "minori", gozzo, formazione di noduli o ipertiroidismo. Per prevenirla è necessario che l'alimentazione quotidiana sia quanto più possibile varia e preveda il consumo di cibi a più alto contenuto del micronutriente quali pesce, latte e formaggi e venga supplementata con sale arricchito di iodio (sale iodato).
Fonte: Ausl Parma
Sono tutti residenti tra il capoluogo e Langhirano. Al via la profilassi e la ricostruzione dei contatti per verificare possibili ulteriori trasmissioni della malattia. Stabile l'uomo ricoverato al Maggiore
Parma, 11/05/2018 - Si tratta di adulti residenti tra il capoluogo e Langhirano. E' in corso la profilassi prevista e la ricostruzione dei contatti per verificare possibili ulteriori trasmissioni della malattia. Condizioni stabili per l'uomo ricoverato nel reparto di Malattie infettive del Maggiore.
E' in corso un sospetto focolaio di morbillo a Parma e provincia, con un caso confermato e sette persone – tutte adulte – che presentano i tipici sintomi del virus, ma per le quali si è in attesa degli esiti degli esami di laboratorio.
Il caso confermato è un 59enne, ora ricoverato nel reparto di malattie infettive dell'Ospedale Maggiore di Parma sotto stretta osservazione medica: le sue condizioni sono stabili e sta rispondendo bene alle cure. Il sospetto focolaio è stato originato da una persona rientrata a Parma dalla Sicilia il 21 aprile scorso. Attualmente è in corso l'indagine epidemiologica da parte dei professionisti del Servizio Igiene pubblica dell'AUSL che, in collaborazione con il Servizio di Medicina preventiva e Igiene Ospedaliera dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria, stanno ricostruendo i contatti che i casi hanno avuto nei giorni scorsi intervenendo tempestivamente con le procedure previste.A parenti e amici entrati in contatto con i malati, tutt'ora senza i sintomi, l'AUSL propone la vaccinazione, se non è già stata effettuata.
Ad oggi, sono state vaccinate una quindicina di persone e sono stati fissati altri appuntamenti nei prossimi giorni.
IL MORBILLO: CHE COSA E' E COME SI CURA
Il morbillo è una malattia infettiva causata da un virus del genere morbillivirus (famiglia dei Paramixovidae). È una malattia molto contagiosa che colpisce spesso i bambini tra 1 e 3 anni. Si trasmette solo nell'uomo. Una volta contratto, il morbillo dà un'immunizzazione teoricamente definitiva, quindi non ci si ammalerà più per l'intera durata della vita. Anche l'immunità indotta dal vaccino, obbligatorio nei bambini ai fini della frequenza scolastica, è di durata molto lunga.
Il morbillo non ha sintomi gravi, provoca principalmente un'eruzione cutanea, simile a quelle della rosolia o della scarlattina. Dura tra i 10 e i 20 giorni. I primi sintomi sono simili a quelli di un raffreddore (tosse secca, naso che cola, congiuntivite) con una febbre che diventa sempre più alta. Successivamente appaiono dei puntini bianchi all'interno della bocca.
Le complicazioni sono relativamente rare, e sono dovute principalmente a superinfezioni batteriche. Il morbillo è una delle malattie più trasmissibili. Il contagio avviene tramite le secrezioni nasali e faringee, probabilmente per via aerea tramite le goccioline respiratorie che si diffondono nell'aria quando il malato tossisce o starnutisce. Non esiste una cura specifica. Si possono trattare i sintomi (terapia sintomatica) ma non la causa: paracetamolo per abbassare la febbre, sciroppi per calmare la tosse, gocce per gli occhi.
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