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Domenica, 01 Settembre 2013 09:34

IMU agricola, No Grazie!



La posizione delle organizzazioni di categoria sull'abrogazione dell'IMU in agricoltura.


Agrinsieme: "La cancellazione dell'Imu agricola incoraggia la ripresa e gli investimenti nel settore primario"
Coldiretti: Ora completare iter per la dismissione dei terreni pubblici


- Agrinsieme -
"Una decisione che incoraggia la ripresa e gli investimenti in agricoltura". Questo il primo commento di Agrinsieme (il coordinamento di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane) all'abolizione della prima rata dell'Imu 2013 e alla decisione di una sua definitiva cancellazione per l'anno in corso.
Il Governo ha mantenuto un impegno: il ministro Nunzia De Girolamo ne aveva fatto la priorità del suo incarico ed il premier Enrico Letta, con il vice premier Angelino Alfano, hanno condiviso quella impostazione, attribuendo al settore primario un ruolo strategico.
Hanno così risolto il problema che Agrinsieme aveva posto fin dalla prima istituzione della tassa sugli immobili: cioè averla applicata su beni produttivi e in una misura insostenibile rispetto ai redditi d'impresa del settore. Una denuncia tempestiva che ha trovato nei molti documenti prodotti in questi mesi ragioni evidenti.
Ora il Governo sarà impegnato ad una revisione complessiva della tassazione immobiliare nel quadro della Legge di stabilità: dal confronto necessario il settore si attende una linea coerente di valutazione delle proprie possibilità impositive per non ripercorrere quanto accaduto con l'Imu, tema oggi finalmente risolto, e con l'Ici che è stata fonte di forte sperequazione per la tassazione dei terreni agricoli
- Coldiretti -
Ora completare iter per la dismissione dei terreni pubblici
"L'abolizione dell'Imu spinge l'occupazione dei giovani in agricoltura dove uno dei principali ostacoli all'ingresso è proprio determinato dalla disponibilità di terreni e fabbricati rurali colpiti ingiustamente dalla tassa". E' quanto ha affermato il delegato dei giovani della Coldiretti Vittorio Sangiorgio nel commentare l'abolizione dell'Imu sui terreni e i fabbricati rurali. E' stata finalmente eliminata una delle ragioni che - ha sottolineato Sangiorgio - ha frenato gli investimenti nel settore di tantissimi giovani che desiderano oggi fare impresa in agricoltura ma anche la crescita delle oltre 59mila imprese condotte da giovani under 35 già presenti in Italia. Questo importante intervento sul piano fiscale - ha concluso Sangiorgio - contribuisce ad aumentare l'efficacia del piano di dismissioni dei terreni pubblici a favore dei giovani agricoltori il cui iter ci auguriamo possa essere completato a breve. Il Governo, nonostante le oggettive difficoltà che vive il Paese, ha mantenuto l' impegno assunto con determinazione dal Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo davanti ai nostri soci nel patto per l'agricoltura, dimostrando di credere nell'agricoltura quale perno per una nuova stagione di crescita sostenibile del Paese" ha affermato con soddisfazione il presidente nazionale della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che si tratta di "una scelta responsabile che riconosce il ruolo ambientale, sociale e culturale della nostra agricoltura che contribuisce a produrre quei beni comuni che il mercato non remunera". Il gettito 2012 dell'Imu agricola è stato di 692 milioni di euro, di cui 628 per i terreni e 64 per i fabbricati strumentali. L'Imu agricola è stata pagata da circa 3 milioni di contribuenti, di cui 600mila agricoltori professionali (aziende agricole) secondo i dati divulgati dal ministero delle Politiche Agricole e Forestali.

- Roma, 29 agosto 2013 -

 

Giovedì, 25 Luglio 2013 12:08

Imu e Tares al massimo: Nonantola non ci sta

 

Nonantola, 25 luglio 2013 -

Al termine di un incontro incentrato sull’analisi del bilancio del Comune di Nonantola, approvato lo scorso 18 luglio, i presidenti locali delle quattro associazioni che fanno riferimento a Rete Imprese Italia - Ivano Sighinolfi per Cna, Mauro Bastoni di Confesercenti, Stefano Censi per Lapam e Luca Prandini di Confcommercio – denunciano il grave impatto che anche a Nonantola sarà determinato dalle elevate aliquote di IMU e TARES.
“Riteniamo insostenibile – scrivono i quattro presidenti, a nome delle rispettive associazioni – che agli immobili dove le imprese svolgono la loro attività venga applicata l’aliquota del 10 per mille. Il momento difficile che l’economia sta attraversando impone alle pubbliche amministrazioni il dovere di ascoltare e sostenere le imprese stesse: a nostro giudizio l’applicazione dell’aliquota massima possibile non evidenzia certo questo sostegno. Secondo noi questi immobili dovrebbero essere trattati alla stessa stregua di un’abitazione principale, e se non è possibile, almeno con l’applicazione di un’aliquota fortemente agevolata. Quanto alla TARES, le associazioni hanno ribadito “la necessità di non applicare la soprattassa prevista fino a 0,10  €/mq” e hanno nuovamente chiesto al Comune di “confermare tutte le agevolazioni già previste”. Anche perché, secondo le quattro associazioni, è incomprensibile, oltre che iniquo, l’aumento dell’imposta sui rifiuti, dal momento che la produzione di questi ultimi da parte delle imprese è in calo, come certifica la diminuzione del Pil.
Infine, i presidenti hanno rinnovato all’Amministrazione anche la richiesta di “destinare al sostegno delle imprese tutte le risorse reperite attraverso la lotta all’evasione fiscale, studiando assieme alle associazioni i sistemi migliori per ridistribuirle”.
Assieme alle urgenti richieste, è giunta dalle quattro associazioni anche una nota di merito per il Comune di Nonantola, effettivamente capace di onorare entro 60 giorni gli impegni economici presi con i propri fornitori. “Un comportamento senz’altro virtuoso – sottolineano i quattro presidenti – che però coinvolge solo le imprese fornitrici del comune, mentre sono tutte le aziende, indistintamente, a finire del tritacarne Imu-Tares”.  

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

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