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I Carabinieri della Stazione di Roccabianca, in collaborazione con quelli di San Secondo Parmense, hanno eseguito la misura cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Parma, a seguito delle indagini coordinate dalla dott.sa Paola DAL MONTE della Procura di Parma, ponendo agli arresti domiciliari il giovane che la notte del 10 agosto 2016, in Viarolo (PR), aveva cagionato il sinistro stradale a seguito del quale era deceduto, il 17 agosto 2016, il diciottenne ZAROTTI Simone di San Secondo Parmense.

A seguito del drammatico evento, grazie ai rilievi del sinistro e ai successivi accertamenti svolti, si è proceduto, per la prima volta in Provincia di Parma, all'applicazione delle disposizioni che prevedono il reato di "Omicidio Stradale e Lesioni personali stradali gravissime" (articolo 589 bis e 590bis del codice penale introdotto con Legge 23 marzo 2016 nr. 41).

La nuova normativa prevede infatti un incrementato delle pene per coloro che, a causa di condotte illecite mentre si trovano alla guida di veicoli, provocano delle lesioni gravissime e/o il decesso altrui.

Nel caso specifico la notte del 10.08.2016, il giovane si è posto alla guida dell'autovettura di proprietà della madre di uno dei quattro trasportati, prelevando il mezzo all'insaputa della proprietaria, senza essere neanche in possesso della patente di guida per il veicolo risultando anche positivo ai test alcoolemici e tossicologici poi eseguiti.

L'ipotesi accusatoria sostenuta dal P.M. della Procura di Parma è stata pienamente accolta dal GIP del locale Tribunale che, in ragione della gravità dei fatti e di una possibile reiterazione del reato, ha applicato al giovane la misura cautelare degli arresti domiciliari.

A seguito degli eventi occorsi e delle aggravanti specifiche contestate l'arrestato rischia, in caso di condanna, una pena dai sette ai diciotto anni di reclusione e l'impossibilita di conseguire il titolo abilitativo alla guida per i prossimi trent'anni.

Nel contempo permangono gravissime le condizioni dell'altro giovane rimasto ferito nel sinistro stradale, che tutt'ora si trova sempre ricoverato in prognosi riservata presso il reparto di rianimazione dell'Ospedale Maggiore di Parma.

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Venerdì, 27 Maggio 2016 12:37

Sorbolo, marocchino spaccia durante i permessi

Spacciatore agli arresti domiciliari approfittava delle ore per recarsi al Sert per spacciare a Parma. Marocchino trentenne fermato dai Carabinieri dopo che la sua assenza prolungata da casa ha destato dei sospetti.

Sorbolo, 27 maggio 2016 

Approfittava dei suoi permessi per andare al Sert e invece spacciava a Parma. Per la terza volta un marocchino trentenne è stato fermato dai Carabinieri dopo che la sua assenza prolungata da casa ha destato dei sospetti. L'uomo, infatti, agli arresti domiciliari per precedenti legati allo spaccio di sostanze stupefacenti, poteva godere di due permessi settimanali perché, tossicodipendente, doveva andare a farsi curare al Sert. Invece delle due ore che ci vogliono per fare percorso e cura, lo spacciatore ci metteva dalle cinque alle sei ore.

I militari dell'Arma di Sorbolo si sono accorti dei suoi ritardi nel rincasare e, dopo un pedinamento, hanno ricostruito il suo reale tragitto, legato, in realtà, alla sua attività di spaccio in città.

L'uomo è ora recluso in carcere. AK

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Un operaio albanese, trentenne, ha parcheggiato il suo furgone sulle strisce che delimitano l'area di sosta per i residenti ed è stato multato. Aggrediti i due ausiliari del traffico.

Parma, 27 maggio 2016 

La multa non gli è andata giù e ha deciso di fare le sue rimostranze, facendosi prendere troppo la mano.
La lite è scoppiata ieri pomeriggio, in via Girolamo Magnani, in centro. Un operaio albanese, trentenne, ha parcheggiato il suo furgone sulle strisce che delimitano l'area di sosta per i residenti ed è stato multato quasi subito da due ausiliari, un uomo e una donna, che prestano servizio per la Infomobility.
Sono volate le offese nei confronti dei due e dalle parole si è passati alle mani. Il multato ha aggredito entrambi, utilizzando un attrezzo da lavoro, scaraventando per terra la donna e provocando lesioni reputate guaribili in sei giorni.
L'uomo è stato denunciato a piede libero con l'accusa di detenzione di oggetto atto ad aggredire e di resistenza a pubblico ufficiale. AK

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Mercoledì, 06 Gennaio 2016 12:49

Un arresto per droga in centro cittadino

Ieri mattina una pattuglia del Radiomobile della Compagnia di Parma, mentre controllava le vie del centro cittadino, ha notato un cittadino di origine nigeriana che sembrava aggirarsi senza apparente motivo in via Farini.

Fermato per un primo controllo il 25enne ha riferito di trovarsi in zona perché intenzionato a pranzare in un ristorante ubicato nelle immediate vicinanze, paventando anche una certa fretta nel potersi liberare per raggiungere il locale.

Al termine del controllo il cittadino extracomunitario si è effettivamente recato al ristorante da dove, tuttavia, è riuscito pochi minuti dopo pensando di aver così "superato" il controllo dei carabinieri.

Per sua sfortuna però i militari, non avendo creduto al suo racconto, si erano defilati e lo attendevano a breve distanza. Appena uscito è stato nuovamente fermato e, grazie ad un controllo più approfondito, trovato in possesso di 6 dosi di cocaina del peso di 11 gr. circa. Vistosi scoperto il 25enne ha tentato di fuggire senza riuscirvi. Accompagnato in via delle Fonderie è stato arrestato e, in attesa del processo per spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a P.U., richiuso nelle camere di sicurezza a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

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Nella nottata di ieri una pattuglia del Nucleo Radiomobile di Parma, a seguito di segnalazione pervenuta al numero di emergenza 112, è intervenuta sulla tangenziale Nord di Parma dove un'autovettura stava procedendo contromano.

Tempestivamente i militari, allo scopo di scongiurare collisioni con altri veicoli, in hanno bloccato il veicolo prima dell'uscita di strada Baganzola mentre stava percorrendo la tangenziale contromano e in corsia di sorpasso.

Successivamente è stato identificando il conducente, un 24enne di Fidenza, che unitamente al suo passeggero coetaneo emanava un forte odore di alcol. Lo stesso inoltre proferiva fasi sconnesse facendo desumere un palese stato di ubriachezza. Dopo aver liberato la carreggiata dal mezzo il giovane automobilista è stato sottoposto al controllo con etilometro grazie al quale è stato riscontrato un tasso alcolemico pari al 1,56 g/l. Lo stesso è stato quindi denunciato in stato di libertà per guida in stato di ebbrezza alcolica (art. 186 C.d.S.) e contravvenzionato per guida contromano (art. 143 C.d.S.).

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Un clamoroso furto di pannelli fotovoltaici è stato sventato, durante le festività, dai Carabinieri della Compagnia di Fidenza. L'operazione ha permesso di arrestare due persone e di recuperare oltre 800 pannelli che erano già stati smontati e in larga parte caricati sui tre veicoli, poi sequestrati, con cui dovevano essere portati via.

Approfittando della tranquillità delle giornate festive i malviventi avevano ritenuto di poter portare a termine il loro piano indisturbati senza preventivare che, a "rovinargli" le feste, ci potesse essere una pattuglia delle Stazioni Carabinieri di Roccabianca e San Secondo Parmense. I militari, durante la consueta attività di vigilanza, hanno notato in località Pavarara, all'altezza dell'appezzamento ove è situato il campo fotovoltaico di Iren Rinnovabili (che ha in concessione l'impianto destinato alla produzione di energia elettrica che viene poi ceduta alla rete nazionale Enel), delle tracce fresche lasciate da un mezzo pesante. Mentre approfondiva il controllo la pattuglia ha notato che all'interno del campo, parzialmente nascosti dalla nebbia, vi erano due camion parcheggiati a breve distanza dalla rete di confine divelta e che gli stessi erano già stipati di pannelli fotovoltaici, mentre altri pannelli erano stati accatastati nelle immediate vicinanze. Nessuna traccia, invece, delle persone che, molto probabilmente, alla vista della vettura di servizio, favorite dalla nebbia, erano riuscite a dileguarsi nei campi limitrofi.

I militari, nonostante le condizioni meteo impervie, hanno sviluppato nell'immediatezza le indagini acquisendo le registrazioni delle telecamere posizionate in zona dall'Unione Terre Verdiane. Proprio grazie a queste immagini hanno appurato che i due furgoni, qualche ora prima, erano giunti nella Bassa dal casello autostradale di Fidenza e che insieme agli stessi vi era un'auto anch'essa, come i furgoni, proveniente dalla provincia di Salerno.

La Centrale Operativa della Compagnia di Fidenza ha predisposto allora diversi posti di controllo in tutta la zona grazie ai quali, all'altezza di Castellina di Soragna, i Carabinieri di Fidenza, Roccabianca e San Secondo hanno individuato l'Audi su cui viaggiavano le cinque persone sospettate del furto.
Queste, alla vista degli uomini dell'Arma, hanno abbandonato l'auto in movimento fuggendo a piedi ma, grazie all'immediata reazione dei militarti, due di loro (tra cui il proprietario di uno dei furgoni) sono stati bloccati e accompagnati subito dopo in caserma mentre i rimanenti tre riuscivano a dileguarsi nei campi.

I controlli sui due fermati hanno permesso di appurare che si trattava di un 57enne e di un 35enne, entrambi di origine magrebina, residenti a Salerno con precedenti specifici. I due, accusati di furto aggravato in concorso, sono stati quindi processati per direttissima al termine del quale l'A.G. ha disposto per il più vecchio dei due, gli arresti domiciliari (da scontare in provincia di Salerno) e la custodia cautelare nel carcere di via Burla per il più giovane eseguita al termine del processo.

Dagli accertamenti è emerso che i pannelli già caricati erano 570 e quelli pronti per essere caricati 250. Al momento sono in corso ulteriori indagini al fine d'individuare anche le altre persone coinvolte nel furto. Nel frattempo i due già assicurati alla giustizia dovranno rispondere di un danno all'impianto di circa 75mila euro.

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Due Moldavi di 23 e 24 anni... 

- Bruno Migliore - Parma 01 dicembre 2013 --

Nella notte tra giovedì e venerdì due moldavi di 23 e 24 anni sono stati notati in Via Porro a Fidenza, dove dopo aver trafugato dei mattoni in un cantiere edile della zona si stavano accingendo a smontare le ruote di un'auto parcheggiata nelle vicinanze. Gli avventori di un locale, osservandoli, si sono accorti delle loro intenzioni ed hanno chiamato il 112, all'arrivo dei carabinieri i due che probabilmente volevano rubare gli pneumatici e lasciare l'auto sui mattoni, hanno aggredito i militari e solo dopo una lunga colluttazione li hanno "domati" ed ammanettati. Sono stati processati con il rito direttissimo, il giudice Gabriele Nigro ha accolto la richiesta di condanna avanzata dal Pm Marirosa Parlangeli e li ha condannati a 3 anni, adesso i due si trovano in Via Burla.

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Non si accorge dell'alt dei Carabinieri e prende un anno di carcere.

 - Parma 01 dicembre 2013 --

Nella notte tra giovedì e venerdì i carabinieri durante un normale posto di blocco, a Lesignano, hanno intimato l'alt ad una vettura a bordo della quale viaggiavano due giovani di colore di 19 e 20 anni, entrambi nigeriani. L'auto non si è fermata e ne è nato un inseguimento terminato in città. Una volta bloccati i due fuggitivi, la situazione è diventata paradossale: è emerso che non avevano nulla da nascondere, né avevano dei precedenti penali, hanno semplicemente riferito di non aver capito che i carabinieri li volessero controllare. La distrazione gli è comunque costata un'infrazione penale e persino l'arresto, una volta processati per direttissima il conducente è stato condannato ad un anno con la sospensione condizionale e l'altro che viaggiava con lui è stato assolto.
Pubblicato in Cronaca Emilia
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