Un impegno triennale per la realizzazione del progetto "Picasso Food Forest" ufficializzato con la firma di Simona Colombo, Dirigente del Settore Cittadinanza Attiva e pari Opportunità, da Lisa Baldi Presidente dell'Associazione ParmaSostenibile e da Francesca Riolo referente del gruppo informale FruttOrti.
Il Fruttorto di Via Marconi, nome d'arte la Picasso Food Forest, è il primo esempio di sperimentazione di una food forest urbana e pubblica a Parma e forse la prima in Italia. L'iniziativa che è nata in autofinanziamento grazie a cittadini e attivisti, ha promosso la crescita di "foresta alimentare urbana" i cui frutti sono disponibili a tutti i cittadini di Parma. In altre parole, in questo parco pubblico, gli alberi e le piante oltre ad essere decorativi, fornire ombra ed ossigeno, forniscono anche cibo agli abitanti della città. Gli abitanti potranno studiare l'evoluzione di questo piccolo ecosistema sia negli anni che nelle stagioni. Vedranno i giovani alberi diventare adulti nel corso degli anni e i fiori diventare frutti e poi semi nel corso delle stagioni.
"E' un bel momento che ratifica con un patto tra cittadini e amministrazione attraverso un progetto unico in Italia e che rappresenta in concreto un'idea bella e buona di comunità e di spazio pubblico condiviso e amato" ha commentato Nicoletta Paci. Grande soddisfazione anche per Michele Alinovi "riuscire a gestire insieme ai cittadini un progetto che rappresenta un unicum per Parma, ma anche a livello nazionale, sul verde urbano che mette al centro la biodiversità e la rigenerazione di uno spazio collettivo nel segno di un verde urbano esperienziale". "Un sogno portato avanti da un gruppo di cittadini ha trovato oggi un riconoscimento istituzionale" hanno detto Lisa Baldi e Francesca Riolo "dopo un lungo percorso la Picasso Food Forest appartiene alla città di Parma e a tutte le persone che la abitano".
L'area verde "Picasso Food Forest", all'interno del Parco Joan Mirò, tra via Marconi, via Picasso, via De Chirico e via Sidoli sarà un luogo che potrà essere utilizzato anche a fini educativi e partecipativi, con il coinvolgimento di associazioni, cittadini del quartiere, volontariato d'impresa, scuole, che collaboreranno alla piantagione di piante, allo sfalcio dell'erba, all'irrigazione, alla realizzazione di postazioni didattiche, all'installazione di rifugi per animali, alla realizzazione e installazione pannelli informativi.
ll termine Food Forest individua sistemi coltivati che si ispirano al bosco, finalizzati alla produzione prevalentemente di cibo, ma anche di altri prodotti utilizzabili dagli esseri umani e non solo. Un bosco non ha bisogno di potature, trattamenti, lavorazioni del suolo o manutenzioni particolari; ha una grande capacità di produrre biomassa grazie all'equilibrio dinamico tra i diversi componenti. Questo stesso equilibrio è l'obiettivo di chi realizza una Food Forest.
Il Patto di Collaborazione è un istituto normato dal Regolamento di Cittadinanza Attiva del Comune di Parma come "l'atto attraverso il quale il Comune e i cittadini attivi definiscono l'ambito degli interventi di cura o rigenerazione dei beni comuni urbani", al fine di valorizzare, tutelare e incrementare le attività all'interno di uno spazio pubblico. In questa circostanza il Comune ha messo a disposizione l'area verde, con contratto di concessione gratuita, all'Associazione ParmaSostenibile APS (eventualità prevista dal Regolamento di Cittadinanza Attiva del Comune di Parma) e concesso un contributo per l'avvio, la comunicazione, la diffusione delle attività ricreative previste nell'area.
La storia delle food forests (foreste alimentari) urbane è molto recente e i primi progetti rappresentano casi studio di enorme valore per ottenere preziose informazioni sulle difficoltà incontrate, le migliori pratiche identificate e i risultati ottenuti. La Picasso Food Forest rappresenta il primo caso studio documentato di una food forest urbana pubblica e di comunità in Italia.
La Picasso Food Forest permetterà a molte persone di connettersi con abitudini alimentari sane, di imparare a coltivare il proprio cibo e la speciale esperienza di raccogliere il cibo direttamente da una pianta in un contesto simile a quello naturale.
La Picasso Food Forest ha contribuito allo sviluppo di una comunità all'interno del quartiere, all'attaccamento ad un luogo che ha acquisito significato per i cittadini, sia che prendano parte alla sua cura o che frequentino semplicemente i suoi 5700 metri quadrati dove si può passeggiare in mezzo a centinaia di alberi e arbusti che hanno ridisegnato tutta la zona.